Le relazioni familiari dei pazienti ossessivi - Dott. Saliani
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- Опубліковано 5 жов 2024
- APC SPC - Scuola di Psicoterapia Cognitiva
"Comprendere e curare la mente ossessiva"
Bari, 28 ottobre 2016
Per informazioni sul disturbo ossessivo compulsivo www.apc.it/dis...
Il dottor Angelo Maria Saliani presenta le varie forme di interazione che i familiari possono avere con i pazienti ossessivi, i loro effetti e come queste interazioni sono interpretate del paziente stesso.
La letteratura distingue le relazioni dei familiari in due grandi categorie: comportamenti accomodanti e antagonisti. I familiari possono essere accomodanti, compiacenti e accondiscendenti, ciò significa assecondare le richieste continue dei pazienti e rassicurarli. L’80/90% dei familiari partecipa alla sintomatologia del paziente. Questo atteggiamento sembra negativo e controproducente rispetto al rischio di ricadute e all’effetto della terapia. L’atteggiamento dell’antagonismo è l’altro comportamento riscontrato. In questo caso vi è ostilità e critica nei confronti dei pazienti ossessivi da parte dei familiari che si espongo con forza in modo negativo riguardo alle compulsioni. Anche quest’atteggiamento ha effetti negativi e inasprisce la sintomatologia dei pazienti.
Secondo l’osservazione clinica del Dott. Saliani vi sono altre forme relazionali e modalità di interpretazione che non rientrano nelle due macro categorie.
In occasione della pubblicazione del volume “La mente ossessiva” a cura di Francesco Mancini, edito da Raffaello Cortina, le Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva AIPC, APC e SPC presentano un Convegno dedicato ai più recenti contributi scientifici alla comprensione e al trattamento del DOC e rivolto a tutti coloro che si occupano di salute mentale.
In accordo con le ricerche epidemiologiche, si calcola che in Italia soffra di DOC circa un milione di persone e da tempo questa dolorosa forma di sofferenza emotiva è oggetto di ricerche sulle cause e sulla terapia.
Molti progressi sono stati compiuti negli ultimi anni e il Convegno è dedicato alla loro presentazione e discussione.
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Video esaudienti a completare con spunti la comprensione del disturbo. Non essendo una malattia mentale , rientra nei sintomi nevrotici, quale senso biologico, esternando il disagio emotivo, nelle risposte corrette c'è empatia con la persona e non con il disturbo. Grazie ❤
Grazie. Questi video sono utilissimi.
💝💝💝💝💝👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏ne soffre il mio ragazzo...ME LO HA CONFIDATO DA POCO MA IO VOGLIO ALMENO PROVARE A LOTTARE CON LUI (MI sono ritrovata in OGNI COSA detta da voi..)Lo segue già una psicologa ma lui con me si sta aprendo MOLTO quindi non posso ché RINGRAZIARVI PERCHÉ SAPEVO POCO E NULLA SU COME"affrontare"anche sé ci sto mettendo TUTTA L'ANIMA 💝
Scusate,è possibile avere quelle slide?