Io non capisco come un professionista come il dott. Lavorino possa deragliare in supposizioni totalmente arbitrarie come quando afferma che a Baccaiano non era presente il presunto soggetto che avrebbe dovuto eseguire le varie mutilazioni. Ma sulla base di cosa? Non ha escisso perché non ha potuto visto gli imprevisti che l' hanno messo in estrema difficoltà. Queste deduzioni assolutamente personali allontanano dalla realtà dei fatti e fanno perdere di credibilità all' intero lavoro.
E allora che gruppo era se dice che avevano tempo un anno per pianificare, per favore, era uno è stop ha rischiato e infatti dirà non farò più sbagli, no non faremo più sbagli sono supposizioni che non stano in piedi secondo me sta facendo un bel minestrone
@@armandinopomata ma quale 5 metri? La piazzola era circondata da vegetazione e dietro la stessa c'era un campo immenso e coperto. Avrebbe potuto fare tutto quello che voleva.
Auguri di compleanno. Queste puntate di Catto Investigazioni sono molto interessanti, ben fatte con un'ospite assolutamente all'altezza, bravo Catto complimenti.
Complimenti per il lavoro svolto e al tuo ospite. Non dormirò questa notte perchè ho trovato il tutto molto immersivo e inquietante. Un video lettetalmente "da paura"
Comunque, iho trovato molto, interessante la tesi del prof. Francesco Bruno la quale ipotizzava il possibile coinvolgimento nei fatti di , possibili partecipanti o ,aggiungo io, appassionati di corse auto e motociclistiche del Mugello!
Paolo Cochi e' quello piu' vicino al caso( il rosso del Mugello) , questa persona lavorava in procura a Firenze ,poi in tribunale amico di Vigna andavano a caccia insieme super protetto se queste cose non vi bastano .
Per me erano gli stessi magistrati che, essendosi incaponiti sui compagni di merende, fabbricavano prove, come il bossolo nel giardino, magari incaricando qualcuno. Non sarebbe la prima volta, in Italia.
C'e chi ha proposto pure l'idea stramlalata che Vigna fosse il mostro quando in verita è vero cio che dici anche tu Ale nel primo video che facesti.. la dinamica di sfida verso di lui pare chiara e mi è anche parsa una sfida molto gravosa e temibile per Vigna.
Ciao Alessandro, seguo la vicenda da 30anni, quando sento dire il primo omicidio sardo poi la pistola passa di mano divento pazzo...bisogna spiegare come, attraverso chi passa, di chi era.... Insieme alla pistola dovevano passare anche i proiettili, come avrebbero fatto? Il gruppo? Ci sono i segni di trascinamento in tutti i delitti quale gruppo? Chi ha commesso questi delitti ha un patatrack nel cervello che trovarne un altro in una nazione è quasi impossibile e ci sarebbe un gruppo in una provincia? Perché la provincia di Fi? Perché uno all anno, andava in ferie tutto il gruppo? Le sette, i medici, l esoterismo, i santuari nelle vicinanze ecco perché non si capisce niente ci si attacca ad ogni suggestione...Per me SK moralizzatore unico dal 68, nessun passaggio d arma, 1.80/85 con qualche amico parente coinvolto nelle indagini e ognuna di queste affermazioni ha un preciso perché
@@AlessandroCatto Sai che la Locci e il Lo Bianco si erano scambiati di posto per star più comodi per quello che facevano, ma una scarpa di lui è stata sfilata evidentemente e messa tra il sedile e lo sportello dalla parte della guida. Lo stesso è successo per Baldi/Cambi nell'81, scarpa sfilata a Stefano e riposta vicino al passaruota lontano dall'altra. Due analogie curiose se non fossero fatte dallo stesso uomo. Chi poteva depistare la polizia (mandandola sui Sardi) conservando un ritaglio di giornale di 12 anni prima se non il Mostro.Io penso che il 68 fosse l'inizio del suo ruolo di moralizzatore, prima una donna fedifraga poi promessi sposi che facevano sesso prima del matrimonio. Un caso complicatissimo
Quella del passaggio dei proiettili è una cosa già debunkata da tempo. Basta fare i confronti tra le lettere "H" punzonate sul fondo dei bossoli "Winchester" per dimostrare che quelli del '68 sono proiettili raccogliticci provenienti da varie partite diverse, mentre quelli del '74 provengono da una stessa confezione. La Locci e il Lo Bianco nel '68 sono stati uccisi dai parenti di lei (i Mele) perché lei li svegognava e si era pure appropriata di 400 mila lire dell'assicurazione del marito Stefano. La pistola è stata lasciata sul luogo e raccolta dal futuro mostro di Firenze, un personaggio che la stava seguendo e ha assistito all'omicidio (e che era ed è sempre stato il solo Giancarlo Lotti).
ma per quale motivo una persona avrebbe dovuto seguire questo gruppo di gente che stava commettendo un delitto per poi raccogliere la pistola? Che probabilità ci sono che qualcuno possa assistere ad un delitto, senza essere notato da nessuno dei presenti, raccogliere un'arma e divenire serial killer a sua volta? Come se in Italia fosse difficile procurarsene una anche per vie trasverse, specialmente ai tempi
@@GortholMormegil Una motivazione risibile quella della "vergogna" inventata per far tornare una ricostruzione poco credibile. Aggiungo che nessuno della scalcinata "banda" dei Sardi si sarebbe messo a sparare 8 colpi di pistola nell''abitacolo con Natalino dietro, figlio unico in un contesto dove il proprio sangue è importante. Se volevano uccidere Barbara lo avrebbero fatto senza tutto quel casino. Come ho già scritto oltre spostare i corpi come farà in futuro, fruga anche la borsa della donna. Più probabile che i Sardi abbiano assistito al primo delitto del Mostro che il contrario
Bel lavoro Alessandro! Che ne pensi a proposito della teoria di Antonio Segnini che vede Giancarlo Lotti come probabile unico mostro di Firenze? Io credo che Lotti non sia estraneo al caso anche se lo vedo come comprimario di un gruppo non formato però da Pacciani e Vanni che ritengo innocenti.
io apprezzo molto la sua analisi sul '68 però non credo a Lotti mostro per il fatto che l'azione del mostro necessitava di una finezza operativa, organizzativa e anche di certe zone d'ombra che non credo fossero opera del Lotti o di cui il Lotti possa essere stato beneficiato nel corso degli anni
Anch’io ho avuto questa impressione circa il Lotti ma ci sono le testimonianze della Nicoletti che afferma di essere stata con lui nella piazzola di Vicchio in anni antecedenti l’omicidio . Se questa testimonianza fosse veritiera sarebbe altamente improbabile che il Lotti fosse del tutto estraneo alla vicenda mostro. L’idea che mi sono fatto è molto vicina a quella espressa da Lavorino circa un gruppo operante ed organizzato in cui, in effetti, sorprendentemente in alcune circostanze si sia avvalso anche del Lotti e che questi abbia poi indicato Vanni e Pacciani perchè aveva paura per se stesso di fare i nomi dei veri colpevoli. Io sono di Firenze, ho una certa età e la sera del delitto di Mosciano presso Scandicci ero in orario compatibile col delitto mi trovavo in compagnia di amici ed amiche a poche centinaia di metri dalla piazzola senza però che ci accorgessimo di alcunché. . Questo episodio tuttavia ha profondamente caratterizzato gli anni della mia giovinezza dominati dalla paura e dal terrore di poter essere le prossime vittime. Io e la mia ragazza di allora (oggi mia moglie) come capitava a molti in quei tempi, non avevano la possibilità di amoreggiare in casa ed anche noi ci …. dovevamo arrangiare come si poteva. Un saluto
nella vicenda del mostro ci sono molte persone e poteri coinvolti,infatti ci sono stati depistaggi,omicidi collaterali e altro che prova la verità è un altra non quella dei processi senza prove.
Ma domanda a tutti quelli che soni stati sulle scene dei delitti ma secondo voi riflettete se siete stati i delitti possono eseee stati fatti da una persona singola? Io sono stato in alcuni non in tutti per esempio scopeti e' praticamente adiacente alla strada con davanti alcune abitazioni e 1 ristorante che in estate minimo puo ' chiudere alla 1 di notte cone puo ' eseere che 1 persona spari ,rincorra con urla del francese /georgiano per alcuni minuti e accoltellato e poi tornare nella tenda a escindere ? E' impossibile ..unica possibilita' che fosse ststo commesso quasi all' alba ossia verso le 4di notte altrimenti e' impossibole ci sono stato ..quindi uniche possibilita' auto della polizia ,diversi individui o orario 4 di notte
È evidente che il mostro fosse ben informato sui movimenti delle forze dell'ordine e anzi, a me pare pure molto probabilmente una figura che ha goduto di coperture anche dopo
Non c'è uno straccio di elemento a sostegno dell' ipotesi che il Mostro fosse a diretta conoscenza dell' operato degli inquirenti o che abbia goduto di coperture in seguito. Zero di zero. Questa è una leggenda metropolitana che non tiene assolutamente conto del fatto che le indagini sulle scene del crimine venivano fatte con i piedi, inquinando alla base ogni possibile elemento da parte di forze dell'ordine assolutamente impreparate a fronteggiare un serial killer.
@@GortholMormegil ma non ci sono neache ipotesi che sostengono il contrario ..quindi basta usare il buon senso e un briciolo di logica per sostenere che il mostro era a conoscenza o molto vicino alle indagini ..e quindi ? Quindi siamo punto a capo per me come per molti altri ormai credo il 90x100 delle persone che hanno un minimo di cervello sul quali ragionare Pacciani e la compagnia erano estranei ai fatti poi che erano dei digraziati mezzi delinquenti il discorso cambia qui non si deve valutare se Pacciani fosse una brava persona o meno qui si tratta di capire chi era il vero mostro ...non fare finta di non capire ..chi ti ha mandato il ciccione fi Frosinone senza cervello ?
Vorrei sapere se ha informazioni precise su chi disse di andare a rivedere il delitto del 68 e chi fisicamente prese e trasportò i reperti (bossoli) da Perugia a Firenze.
quello però non è l'Anonimo Fiorentino (che entra in scena negli anni '90) quella è un'altra lettera anonima che arriva dopo il delitto di Baccaiano dell'82.. e secondo me è la chiave della vicenda. Una cosa fondamentale sarebbe vedere se è stata fatta una comparazione tra i bossoli del '68 e quelli trovati nel fascicolo di indagine che si era consigliato di andare a controllare
@@AlessandroCattoma è possibile che la cosa non sia stata appurata ufficialmente? Cioè ancora non siamo sicuri che i bossoli recuperati nell'82 siano identici a quelli del 68? Com'è possibile che una cosa così importante non sia stata smentita o confermata definitivamente, all'epoca o dopo?
@@AlessandroCatto esattamente. Il controllo che dici tu credo non sia stato mai fatto anche perchè presumo che quello recuperato dentro la famigerata busta fossero tutti i reperti rimasti a Perugia del delitto '68. Inoltre, l'entrata a gamba tesa in questa vicenda della pista sarda che ha portato con se: arresti inutili, anni di indagini e quintali di faldoni, avviene con una lettera anonima e dei bossoli dentro una busta spillata ad un foglio (fonte che non posso divulgare qua), probabilmente la perizia balistica Zuntini dell'epoca. Tutti elementi che lasciano presagire ad un bel depistaggio.
@@simuniz99,9% sono diversi quelli del 68 da tutti gli altri...il segno lasciato da quelli del 74 in poi é molto piu marcato e in posizione diverse...
su alcune cose da spunti interessanti, su altre per me meno tipo il discorso della "bolla accesa" del presunto mostro poliziotto che è una cosa senza senso
sì, che senso ha per una persona che agisce sempre cercando di non farsi notare e che non si è mai fattualmente fatto notare quella di andare nei luoghi dei delitti con la luce della volante accesa? O anche il discorso del portafoglio bucato perché esposto ad un agente, quando in realtà se un poliziotto ti chiede un documento non glielo mostri come fosse un abbonamento, bensì glielo consegni porgendoglielo in mano.. io alla teoria del mostro poliziotto credo poco anche perché cosa sarebbe costato ammettere la presenza di una "mela marcia" eventualmente tra gli agenti? Non vedo il senso del coprirlo ad ogni costo per 20 anni filati e passa
Provo a risponderti per quanto possibile qua nei commenti. Allora non parliamo di arrivare sul luogo del delitto col lampeggiante acceso, ma, provando ad essere precisi; l'avvocato Filastò fa riferimento ad una volante della polizia in due occasioni. Nella prima parlando delle minacce ricevute da allegranti, autista dell'ambulanza che arriva quasi subito sul luogo del delitto.Minacce ricevute non perché come affermò "bluffando" la Della Monica gli sarebbe stato raccontato qualcosa dal ragazzo morente in ambulanza, bensì perché probabilmente dirigendosi quasi subito sul luogo dell' omicidio aveva visto qualcosa che non doveva vedere(auto della polizia)e questo il mostro lo sapeva, ne era certo, tanto da essere costretto a minacciare,più e più volte. Minacce mosse dalla possibilità che qualcuno potesse aver visto qualcosa di eclatante: fu questo fatto che probabilmente attivo' il mostro nelle sue minacce, non il fatto che la della Monica affermo' pubblicamente che il ragazzo aveva rivelato qualcosa ad allegranti. Nella seconda occasione il riferimento è a spalletti, guardone anche lui minacciato e poi messo anche dentro per breve tempo: come poi verra detto alla famiglia per non essersi fatto i "cazzi suoi"; come poteva uno come spalletti risultare scomodo se aveva visto solamente qualcosa da lontano? Questo qualcosa doveva essere qualcosa di evidente ( bolla). Per quanto riguarda il portafoglio, invece, il ragazzo non stava esibendo il documento come tu hai giustamente fatto notare come se fosse un abbonamento, bensì il ragazzo probabilmente si stava solamente " coprendo" con la mano nella quale aveva il portafoglio da una pistola puntata in faccia, dopo che con il pretesto del "richiedere i documenti " il mostro si era portato a ridosso della macchina senza che loro fiatassero. Il ruolo della divisa era probabilmente quello di mantenere calmi i ragazzi mentre si avvicinava, cosa che probabilmente non sarebbe accaduta se avessero visto avvicinarsi una persona vestita in qualsiasi altro modo e non con quegli abiti "rassicuranti". Non necessariamente stiamo parlando del mostro/poliziotto o di una mela marcia tra gli agenti ma bensì di un soggetto che non aveva problemi a procurarsi una divisa e una volante della polizia; ciò non vuol dire che nella vita di tutti i giorni fosse un poliziotto da "1500€ al mese" per capirsi.
Filastò in realtà nel video in cui espone la tesi del "portafoglio forato" espone la vicenda con i dettagli che ho fornito io, cioè lui crede che il proiettile sia stato esploso mentre l'individuo lo mostrava, anche se la tua tesi sicuramente sarebbe più credibile, ma anche in tal caso sarebbe da chiedersi se all'atto di un'esplosione di un proiettile a bruciapelo ci sarebbe il tempo per coprirsi, anche istintivamente, con la mano per il resto su Allegranti ricordiamoci che le minacce che egli ricevette sono da collegare al delitto di Baccaiano, io credo che il MdF fosse spaventato dall'abile bluff della Della Monica, che disse che Mainardi aveva fatto in tempo a rivelare caratteristiche del Mostro prima di morire, e che il Mostro volesse sapere da Allegranti in cosa consistevano queste presunte rivelazioni e se erano veritiere spaventandolo. Guarda caso proprio in quell'estate nasce il singolare suggerimento di andare ad aprire il vecchio delitto del '68...
Lavorino ho letto 64 volumi sul caso Mostro di Firenze e il tuo " Pacciani connection atto 2" è di gran lunga il peggiore di tutti. Lasciamo perdere la grammatica e io che son marchigiano posso solamente dirti......e vanne alo cinema Iris
Con tutto il rispetto,ma mi pare che certe ricostruzioni siano frutto di opinioni personali,pienamente legittime si intende. Da qui però ad accreditare come verità ciò che rimane nell'ambito delle ipotesi, ce ne passa. Ad esempio si dà per scontato la partecipazione di più individui sul luogo dei delitti,senza avere in mano un impianto probante di rilievo che dimostri la presenza di più persone. Quanto al passaggio dell'arma come lo si spiega? Non sappiamo per certo a chi è finita in mano,e non abbiamo veramente nemmeno contezza se il delitto fu eseguito dai sardi per punire la Locci oppure se venne fatto da altri per giustiziare principalmente il Lo Bianco. In mano a chi sarebbe finita quella calibro 22 e come? A tutt'oggi è un rompicapo che rimane inspiegabile con la pochezza di prove certe che si hanno tra le mani.
ma se ci dovessimo rifare all'"impianto probante" e alle prove nel vero senso del termine non abbiamo nemmeno la prova che fosse una persona sola ad agire, specialmente per i delitti post '68. Anche perché altrimenti ci sarebbero molti meno dubbi su tutta la vicenda. Anche io penso che quello del MdF fosse un gruppo, se non a livello operativo sulle scene, cosa più complessa, sicuramente era un gruppo a permettere gli accorgimenti e la logistica che hanno fatto sì che il mostro potesse continuare la sua opera in tempo di pieno allarme sociale. Sulla pistola invece io personalmente non sono convinto che l'arma sia la stessa tra il '68 e i delitti seguenti, anzi i segni sul percussore sono pure descritti come diversi in altri delitti
Il prof Lavorino è indubbiamente bravissimo Ma il killer è una sola persona,un "fuori di testa" pazzesco,una persona pericolosissima. La domanda che pongo è sempre la stessa "perché ha smesso"?????
io credo non fosse solo ma che fosse un gruppo quantomeno di "responsabilità", per quel che riguarda lo stop si possono formulare le ipotesi più disparate, dalla morte alla impraticabilità dei delitti con l'emersione del DNA e l'affinamento delle tecniche di indagine, fino all'aver concluso la sua missione, io credo che in qualche modo abbia smesso perché aveva, sostanzialmente, raggiunto il suo scopo in anni particolarmente caldi che non vanno scissi dalla vicenda
@AlessandroCatto troppo complicato La verità è sempre semplice Era una sola persona e non psicopatica ma nevrotica perché i tempi di raffreddamento sono troppo lunghi Potrebbe essere un pastore. Paolo Cochi ha una ottima ipotesi
Perché si era reso conto che alla prossima l'avrebbero beccato. In ogni caso può aver continuato ad uccidere con metodologie diverse, non è detto che al 100% il 1985 sia stato il suo ultimo delitto
La spiegazione piú verosimile è che abbia smesso perché aveva finito la scatola da 50 proiettili "Winchester" in piombo nudo usati nei delitti della "fase seriale" degli anni '80 e non poteva procurarsene altri. Sapeva quindi perfettamente che il delitto degli Scopeti sarebbe stato l'ultimo ed ha poi lasciato l'ultimo proiettile che gli era rimasto all'ospedale di Ponte A Niccheri subito dopo il delitto (ed essendo l'ultimo delitto ha spedito il lembo di seno in procura come beffa finale). Facendo i calcoli: -8 colpi a Scandicci -9 colpi a Calenzano -9 colpi a Baccaiano -6 colpi a Giogoli (erano 7 ma 1 era a bagno di rame, residui di quelli usati nel '74) -5 colpi a Borgo -7 colpi a Scopeti (9 ma 2 erano a bagno di rame) -1 lasciato a Ponte A Niccheri -Aggiungiamo 1 colpo sparato per provare l'arma ogni anno prima di fare l'omicidio ('81-'82-'83-'84-'85) e quindi altri 5 colpi e siamo a 50 perfetti, ovvero l'intera scatola.
Bella intervista anche se a mio modesto modo di vedere il mostro è solo uno e non un gruppo di persone, tra laltro ce li vedi un gruppo di amici che dopo anni e a distanza di anni si ritrovano per andare a uccidere coppiette. Io lo trovo altamente improbabile e mi pare che anche i profiler dell FBI e non certo io dissero a suo tempo che la mano era di una persona sola. Detto cio. Non capisco perché il professor Lavorino sembri sposare la figura del burattinaio, ma pare non prendere in considerazione l'eventualità che il delitto del 68 non sia stato affatto a firma del mostro. Visto anche come furono scoperti i bossoli (che in realtà non sarebbero dovuti esistere) per farlo diventare l'ennesimo depistaggio della storia che infilò la pista Sarda che fece perdere tempo prezioso alle indagini.
Oggettivamente ottima intervista su un argomento molto interessante.
Grazie come sempre.
Ottima marchetta...
Io non capisco come un professionista come il dott. Lavorino possa deragliare in supposizioni totalmente arbitrarie come quando afferma che a Baccaiano non era presente il presunto soggetto che avrebbe dovuto eseguire le varie mutilazioni. Ma sulla base di cosa? Non ha escisso perché non ha potuto visto gli imprevisti che l' hanno messo in estrema difficoltà. Queste deduzioni assolutamente personali allontanano dalla realtà dei fatti e fanno perdere di credibilità all' intero lavoro.
Ma non avrebbe mai potuto escindere a 5 metri dalla strada. Dai, su.
Difatti, è il delitto in cui più di tutti e di gran lunga ha rischiato di essere visto/individuato.
Figuriamoci escindere.
E allora che gruppo era se dice che avevano tempo un anno per pianificare, per favore, era uno è stop ha rischiato e infatti dirà non farò più sbagli, no non faremo più sbagli sono supposizioni che non stano in piedi secondo me sta facendo un bel minestrone
@@armandinopomata ma quale 5 metri? La piazzola era circondata da vegetazione e dietro la stessa c'era un campo immenso e coperto. Avrebbe potuto fare tutto quello che voleva.
Non esageri signore, non c'era l'ara sacrificale, non era zona... si calmi
Complimenti per avere avuto il coraggio di variare gli argomenti trattati. #TRASFORMISMO che ci piace
Un canale rettile e liquido come la prima Inter di Inzaghi
Intervista molto scorrevole e ben strutturata. Complimenti anche all'ospite per l'esposizione chiara anche per chi non è sul pezzo sulla questione.
Sempre molto interessanti i tuoi video extra calcio, ora me lo gusto
Bel video Ale! Complimenti
Complimenti Alessandro . Da televisione per argomento ma sopratutto la particolarità delle domande
Complimenti per l'accuratezza informativa
Auguri di compleanno. Queste puntate di Catto Investigazioni sono molto interessanti, ben fatte con un'ospite assolutamente all'altezza, bravo Catto complimenti.
grazie carissimo
Complimenti per il lavoro svolto e al tuo ospite. Non dormirò questa notte perchè ho trovato il tutto molto immersivo e inquietante. Un video lettetalmente "da paura"
Complimenti Alessandro.
Bel lavoro.
Comunque, iho trovato molto, interessante la tesi del prof. Francesco Bruno la quale ipotizzava il possibile coinvolgimento nei fatti di , possibili partecipanti o ,aggiungo io, appassionati di corse auto e motociclistiche del Mugello!
Paolo Cochi e' quello piu' vicino al caso( il rosso del Mugello) , questa persona lavorava in procura a Firenze ,poi in tribunale amico di Vigna andavano a caccia insieme super protetto se queste cose non vi bastano .
#ONORATO
Saluti da LongLiveTattooing di San Casciano! 😂😂😂 Sempre presenti!
Bello, sarebbero interessati anche approfondimenti su altri casi
NON ESCLUDO ;)
Complimenti Ale
Per me erano gli stessi magistrati che, essendosi incaponiti sui compagni di merende, fabbricavano prove, come il bossolo nel giardino, magari incaricando qualcuno. Non sarebbe la prima volta, in Italia.
Tanta roba il dott. Lavorino un mito 💯
Il mostro era presente a Signa. Ha preso spunto da quel delitto. E poi si è evoluto in un escalation di follia finendo con le escissioni
Intervista Paolo Cochi meriterebbe sicuramente 💜
Paolo Cochi si è avvicinato tantissimo
di lui onestamente ho letto poco, però sì è u ntema che continueremo a trattare, mi piacerebbe farci anche una live
COCHI HA IL DNA È FATTA SOLO CHE LA VERITÀ NON DEVE USCIRE
C'e chi ha proposto pure l'idea stramlalata che Vigna fosse il mostro quando in verita è vero cio che dici anche tu Ale nel primo video che facesti.. la dinamica di sfida verso di lui pare chiara e mi è anche parsa una sfida molto gravosa e temibile per Vigna.
Che ha fatto un bel lavorino è stato già detto? Complimenti comunque per la collaborazione 💪👏
Ciao Alessandro, seguo la vicenda da 30anni, quando sento dire il primo omicidio sardo poi la pistola passa di mano divento pazzo...bisogna spiegare come, attraverso chi passa, di chi era.... Insieme alla pistola dovevano passare anche i proiettili, come avrebbero fatto? Il gruppo? Ci sono i segni di trascinamento in tutti i delitti quale gruppo? Chi ha commesso questi delitti ha un patatrack nel cervello che trovarne un altro in una nazione è quasi impossibile e ci sarebbe un gruppo in una provincia? Perché la provincia di Fi? Perché uno all anno, andava in ferie tutto il gruppo? Le sette, i medici, l esoterismo, i santuari nelle vicinanze ecco perché non si capisce niente ci si attacca ad ogni suggestione...Per me SK moralizzatore unico dal 68, nessun passaggio d arma, 1.80/85 con qualche amico parente coinvolto nelle indagini e ognuna di queste affermazioni ha un preciso perché
io personalmente credo che il delitto del '68 sia stato fatto da un autore diverso di quello dei delitti successivi e che l'arma non sia la stessa
@@AlessandroCatto Sai che la Locci e il Lo Bianco si erano scambiati di posto per star più comodi per quello che facevano, ma una scarpa di lui è stata sfilata evidentemente e messa tra il sedile e lo sportello dalla parte della guida. Lo stesso è successo per Baldi/Cambi nell'81, scarpa sfilata a Stefano e riposta vicino al passaruota lontano dall'altra. Due analogie curiose se non fossero fatte dallo stesso uomo. Chi poteva depistare la polizia (mandandola sui Sardi) conservando un ritaglio di giornale di 12 anni prima se non il Mostro.Io penso che il 68 fosse l'inizio del suo ruolo di moralizzatore, prima una donna fedifraga poi promessi sposi che facevano sesso prima del matrimonio. Un caso complicatissimo
Quella del passaggio dei proiettili è una cosa già debunkata da tempo. Basta fare i confronti tra le lettere "H" punzonate sul fondo dei bossoli "Winchester" per dimostrare che quelli del '68 sono proiettili raccogliticci provenienti da varie partite diverse, mentre quelli del '74 provengono da una stessa confezione. La Locci e il Lo Bianco nel '68 sono stati uccisi dai parenti di lei (i Mele) perché lei li svegognava e si era pure appropriata di 400 mila lire dell'assicurazione del marito Stefano. La pistola è stata lasciata sul luogo e raccolta dal futuro mostro di Firenze, un personaggio che la stava seguendo e ha assistito all'omicidio (e che era ed è sempre stato il solo Giancarlo Lotti).
ma per quale motivo una persona avrebbe dovuto seguire questo gruppo di gente che stava commettendo un delitto per poi raccogliere la pistola? Che probabilità ci sono che qualcuno possa assistere ad un delitto, senza essere notato da nessuno dei presenti, raccogliere un'arma e divenire serial killer a sua volta? Come se in Italia fosse difficile procurarsene una anche per vie trasverse, specialmente ai tempi
@@GortholMormegil Una motivazione risibile quella della "vergogna" inventata per far tornare una ricostruzione poco credibile. Aggiungo che nessuno della scalcinata "banda" dei Sardi si sarebbe messo a sparare 8 colpi di pistola nell''abitacolo con Natalino dietro, figlio unico in un contesto dove il proprio sangue è importante. Se volevano uccidere Barbara lo avrebbero fatto senza tutto quel casino. Come ho già scritto oltre spostare i corpi come farà in futuro, fruga anche la borsa della donna. Più probabile che i Sardi abbiano assistito al primo delitto del Mostro che il contrario
Usciranno libri sul mostro??
"lettera spedita a Pontassieve?!... maicché!"
.... San Piero a Sieve.
Qui si sta' alzando notevolmente il livello
Ma cosa ha cucinato Chef Catto?
Bel lavoro Alessandro! Che ne pensi a proposito della teoria di Antonio Segnini che vede Giancarlo Lotti come probabile unico mostro di Firenze? Io credo che Lotti non sia estraneo al caso anche se lo vedo come comprimario di un gruppo non formato però da Pacciani e Vanni che ritengo innocenti.
io apprezzo molto la sua analisi sul '68 però non credo a Lotti mostro per il fatto che l'azione del mostro necessitava di una finezza operativa, organizzativa e anche di certe zone d'ombra che non credo fossero opera del Lotti o di cui il Lotti possa essere stato beneficiato nel corso degli anni
Anch’io ho avuto questa impressione circa il Lotti ma ci sono le testimonianze della Nicoletti che afferma di essere stata con lui nella piazzola di Vicchio in anni antecedenti l’omicidio . Se questa testimonianza fosse veritiera sarebbe altamente improbabile che il Lotti fosse del tutto estraneo alla vicenda mostro. L’idea che mi sono fatto è molto vicina a quella espressa da Lavorino circa un gruppo operante ed organizzato in cui, in effetti, sorprendentemente in alcune circostanze si sia avvalso anche del Lotti e che questi abbia poi indicato Vanni e Pacciani perchè aveva paura per se stesso di fare i nomi dei veri colpevoli. Io sono di Firenze, ho una certa età e la sera del delitto di Mosciano presso Scandicci ero in orario compatibile col delitto mi trovavo in compagnia di amici ed amiche a poche centinaia di metri dalla piazzola senza però che ci accorgessimo di alcunché. . Questo episodio tuttavia ha profondamente caratterizzato gli anni della mia giovinezza dominati dalla paura e dal terrore di poter essere le prossime vittime. Io e la mia ragazza di allora (oggi mia moglie) come capitava a molti in quei tempi, non avevano la possibilità di amoreggiare in casa ed anche noi ci …. dovevamo arrangiare come si poteva. Un saluto
@@AlessandroCattoil mostro di Firenze suscita ancora interesse ed ha ancora grande seguito. Sarebbe bello portare anche altri ospiti sull'argomento
Questo caso sono solo cm m km dinchiostro x libri e ore giorni mesi e anni di aria che esce dalle bocche x trasmissioni
GRANDE CATTO DA UN FRATELLO DEL TORO
nella vicenda del mostro ci sono molte persone e poteri coinvolti,infatti ci sono stati depistaggi,omicidi collaterali e altro che prova la verità è un altra non quella dei processi senza prove.
concordo
Era lui che minacciava i guardoni, e pacciani ne aveva paura,
Interessante... Da fiorentino over 50...Maremma cane...
Ma domanda a tutti quelli che soni stati sulle scene dei delitti ma secondo voi riflettete se siete stati i delitti possono eseee stati fatti da una persona singola? Io sono stato in alcuni non in tutti per esempio scopeti e' praticamente adiacente alla strada con davanti alcune abitazioni e 1 ristorante che in estate minimo puo ' chiudere alla 1 di notte cone puo ' eseere che 1 persona spari ,rincorra con urla del francese /georgiano per alcuni minuti e accoltellato e poi tornare nella tenda a escindere ? E' impossibile ..unica possibilita' che fosse ststo commesso quasi all' alba ossia verso le 4di notte altrimenti e' impossibole ci sono stato ..quindi uniche possibilita' auto della polizia ,diversi individui o orario 4 di notte
Mi ricordo di anonimo veneziano
È evidente che il mostro fosse ben informato sui movimenti delle forze dell'ordine e anzi, a me pare pure molto probabilmente una figura che ha goduto di coperture anche dopo
idem
Non c'è uno straccio di elemento a sostegno dell' ipotesi che il Mostro fosse a diretta conoscenza dell' operato degli inquirenti o che abbia goduto di coperture in seguito. Zero di zero. Questa è una leggenda metropolitana che non tiene assolutamente conto del fatto che le indagini sulle scene del crimine venivano fatte con i piedi, inquinando alla base ogni possibile elemento da parte di forze dell'ordine assolutamente impreparate a fronteggiare un serial killer.
@@GortholMormegil ma non ci sono neache ipotesi che sostengono il contrario ..quindi basta usare il buon senso e un briciolo di logica per sostenere che il mostro era a conoscenza o molto vicino alle indagini ..e quindi ? Quindi siamo punto a capo per me come per molti altri ormai credo il 90x100 delle persone che hanno un minimo di cervello sul quali ragionare Pacciani e la compagnia erano estranei ai fatti poi che erano dei digraziati mezzi delinquenti il discorso cambia qui non si deve valutare se Pacciani fosse una brava persona o meno qui si tratta di capire chi era il vero mostro ...non fare finta di non capire ..chi ti ha mandato il ciccione fi Frosinone senza cervello ?
Ma quale leggenda metropolitana.... ma non scrivere idiozie. @@GortholMormegil
Vorrei sapere se ha informazioni precise su chi disse di andare a rivedere il delitto del 68 e chi fisicamente prese e trasportò i reperti (bossoli) da Perugia a Firenze.
quello però non è l'Anonimo Fiorentino (che entra in scena negli anni '90) quella è un'altra lettera anonima che arriva dopo il delitto di Baccaiano dell'82.. e secondo me è la chiave della vicenda. Una cosa fondamentale sarebbe vedere se è stata fatta una comparazione tra i bossoli del '68 e quelli trovati nel fascicolo di indagine che si era consigliato di andare a controllare
@@AlessandroCattoma è possibile che la cosa non sia stata appurata ufficialmente? Cioè ancora non siamo sicuri che i bossoli recuperati nell'82 siano identici a quelli del 68? Com'è possibile che una cosa così importante non sia stata smentita o confermata definitivamente, all'epoca o dopo?
@@AlessandroCatto esattamente. Il controllo che dici tu credo non sia stato mai fatto anche perchè presumo che quello recuperato dentro la famigerata busta fossero tutti i reperti rimasti a Perugia del delitto '68. Inoltre, l'entrata a gamba tesa in questa vicenda della pista sarda che ha portato con se: arresti inutili, anni di indagini e quintali di faldoni, avviene con una lettera anonima e dei bossoli dentro una busta spillata ad un foglio (fonte che non posso divulgare qua), probabilmente la perizia balistica Zuntini dell'epoca. Tutti elementi che lasciano presagire ad un bel depistaggio.
la penso uguale a Bolo
@@simuniz99,9% sono diversi quelli del 68 da tutti gli altri...il segno lasciato da quelli del 74 in poi é molto piu marcato e in posizione diverse...
E comunque in tutta questa storia quello che ha capito piu di tutti è senza dubbio filastò
su alcune cose da spunti interessanti, su altre per me meno tipo il discorso della "bolla accesa" del presunto mostro poliziotto che è una cosa senza senso
Ti riferisci a quando parla del guardone che avrebbe visto la bolla in quanto unica cosa visibile da lontano nel buio?
sì, che senso ha per una persona che agisce sempre cercando di non farsi notare e che non si è mai fattualmente fatto notare quella di andare nei luoghi dei delitti con la luce della volante accesa? O anche il discorso del portafoglio bucato perché esposto ad un agente, quando in realtà se un poliziotto ti chiede un documento non glielo mostri come fosse un abbonamento, bensì glielo consegni porgendoglielo in mano.. io alla teoria del mostro poliziotto credo poco anche perché cosa sarebbe costato ammettere la presenza di una "mela marcia" eventualmente tra gli agenti? Non vedo il senso del coprirlo ad ogni costo per 20 anni filati e passa
Provo a risponderti per quanto possibile qua nei commenti.
Allora non parliamo di arrivare sul luogo del delitto col lampeggiante acceso, ma, provando ad essere precisi; l'avvocato Filastò fa riferimento ad una volante della polizia in due occasioni.
Nella prima parlando delle minacce ricevute da allegranti, autista dell'ambulanza che arriva quasi subito sul luogo del delitto.Minacce ricevute non perché come affermò "bluffando" la Della Monica gli sarebbe stato raccontato qualcosa dal ragazzo morente in ambulanza, bensì perché probabilmente dirigendosi quasi subito sul luogo dell' omicidio aveva visto qualcosa che non doveva vedere(auto della polizia)e questo il mostro lo sapeva, ne era certo, tanto da essere costretto a minacciare,più e più volte. Minacce mosse dalla possibilità che qualcuno potesse aver visto qualcosa di eclatante: fu questo fatto che probabilmente attivo' il mostro nelle sue minacce, non il fatto che la della Monica affermo' pubblicamente che il ragazzo aveva rivelato qualcosa ad allegranti.
Nella seconda occasione il riferimento è a spalletti, guardone anche lui minacciato e poi messo anche dentro per breve tempo: come poi verra detto alla famiglia per non essersi fatto i "cazzi suoi"; come poteva uno come spalletti risultare scomodo se aveva visto solamente qualcosa da lontano? Questo qualcosa doveva essere qualcosa di evidente ( bolla).
Per quanto riguarda il portafoglio, invece, il ragazzo non stava esibendo il documento come tu hai giustamente fatto notare come se fosse un abbonamento, bensì il ragazzo probabilmente si stava solamente " coprendo" con la mano nella quale aveva il portafoglio da una pistola puntata in faccia, dopo che con il pretesto del "richiedere i documenti " il mostro si era portato a ridosso della macchina senza che loro fiatassero. Il ruolo della divisa era probabilmente quello di mantenere calmi i ragazzi mentre si avvicinava, cosa che probabilmente non sarebbe accaduta se avessero visto avvicinarsi una persona vestita in qualsiasi altro modo e non con quegli abiti "rassicuranti".
Non necessariamente stiamo parlando del mostro/poliziotto o di una mela marcia tra gli agenti ma bensì di un soggetto che non aveva problemi a procurarsi una divisa e una volante della polizia; ciò non vuol dire che nella vita di tutti i giorni fosse un poliziotto da "1500€ al mese" per capirsi.
Filastò in realtà nel video in cui espone la tesi del "portafoglio forato" espone la vicenda con i dettagli che ho fornito io, cioè lui crede che il proiettile sia stato esploso mentre l'individuo lo mostrava, anche se la tua tesi sicuramente sarebbe più credibile, ma anche in tal caso sarebbe da chiedersi se all'atto di un'esplosione di un proiettile a bruciapelo ci sarebbe il tempo per coprirsi, anche istintivamente, con la mano
per il resto su Allegranti ricordiamoci che le minacce che egli ricevette sono da collegare al delitto di Baccaiano, io credo che il MdF fosse spaventato dall'abile bluff della Della Monica, che disse che Mainardi aveva fatto in tempo a rivelare caratteristiche del Mostro prima di morire, e che il Mostro volesse sapere da Allegranti in cosa consistevano queste presunte rivelazioni e se erano veritiere spaventandolo. Guarda caso proprio in quell'estate nasce il singolare suggerimento di andare ad aprire il vecchio delitto del '68...
Pacciani un brav'uomo ! ahahahah !!!
E che c'entra? Col mdf
Bella roba il consulente dei Mottola
sono stati assolti col suo lavoro infatti
😂 si è stato Michele Misseri alla fine vai a vedere
Brvissimo
Lavorino ho letto 64 volumi sul caso Mostro di Firenze e il tuo " Pacciani connection atto 2" è di gran lunga il peggiore di tutti. Lasciamo perdere la grammatica e io che son marchigiano posso solamente dirti......e vanne alo cinema Iris
Dalla Fiorentina a "Cicci"..😂 Catto non termina di stupire.
ho fatto un intero video, che ho messo in descrizione!
Ciao Ale, ti sei fatto un idea anche sul caso una Bomber?
sì, ne ho parlato nel video in descrizione!
Ottimo contenuto! Consiglio per approfondire sullo stesso tema video confronto/scambio di idee con altre pagine UA-cam monotematiche mostro 💪
Molta fantasia
Con tutto il rispetto,ma mi pare che certe ricostruzioni siano frutto di opinioni personali,pienamente legittime si intende. Da qui però ad accreditare come verità ciò che rimane nell'ambito delle ipotesi, ce ne passa.
Ad esempio si dà per scontato la partecipazione di più individui sul luogo dei delitti,senza avere in mano un impianto probante di rilievo che dimostri la presenza di più persone. Quanto al passaggio dell'arma come lo si spiega? Non sappiamo per certo a chi è finita in mano,e non abbiamo veramente nemmeno contezza se il delitto fu eseguito dai sardi per punire la Locci oppure se venne fatto da altri per giustiziare principalmente il Lo Bianco. In mano a chi sarebbe finita quella calibro 22 e come? A tutt'oggi è un rompicapo che rimane inspiegabile con la pochezza di prove certe che si hanno tra le mani.
ma se ci dovessimo rifare all'"impianto probante" e alle prove nel vero senso del termine non abbiamo nemmeno la prova che fosse una persona sola ad agire, specialmente per i delitti post '68. Anche perché altrimenti ci sarebbero molti meno dubbi su tutta la vicenda. Anche io penso che quello del MdF fosse un gruppo, se non a livello operativo sulle scene, cosa più complessa, sicuramente era un gruppo a permettere gli accorgimenti e la logistica che hanno fatto sì che il mostro potesse continuare la sua opera in tempo di pieno allarme sociale. Sulla pistola invece io personalmente non sono convinto che l'arma sia la stessa tra il '68 e i delitti seguenti, anzi i segni sul percussore sono pure descritti come diversi in altri delitti
Il prof Lavorino è indubbiamente bravissimo
Ma il killer è una sola persona,un "fuori di testa" pazzesco,una persona pericolosissima.
La domanda che pongo è sempre la stessa "perché ha smesso"?????
🤣guardi,che avrebbe potuto essere semplicemente un pastore che quei poveretti li incontrava casualmente
io credo non fosse solo ma che fosse un gruppo quantomeno di "responsabilità", per quel che riguarda lo stop si possono formulare le ipotesi più disparate, dalla morte alla impraticabilità dei delitti con l'emersione del DNA e l'affinamento delle tecniche di indagine, fino all'aver concluso la sua missione, io credo che in qualche modo abbia smesso perché aveva, sostanzialmente, raggiunto il suo scopo in anni particolarmente caldi che non vanno scissi dalla vicenda
@AlessandroCatto troppo complicato
La verità è sempre semplice
Era una sola persona e non psicopatica ma nevrotica perché i tempi di raffreddamento sono troppo lunghi
Potrebbe essere un pastore.
Paolo Cochi ha una ottima ipotesi
Perché si era reso conto che alla prossima l'avrebbero beccato.
In ogni caso può aver continuato ad uccidere con metodologie diverse, non è detto che al 100% il 1985 sia stato il suo ultimo delitto
La spiegazione piú verosimile è che abbia smesso perché aveva finito la scatola da 50 proiettili "Winchester" in piombo nudo usati nei delitti della "fase seriale" degli anni '80 e non poteva procurarsene altri. Sapeva quindi perfettamente che il delitto degli Scopeti sarebbe stato l'ultimo ed ha poi lasciato l'ultimo proiettile che gli era rimasto all'ospedale di Ponte A Niccheri subito dopo il delitto (ed essendo l'ultimo delitto ha spedito il lembo di seno in procura come beffa finale).
Facendo i calcoli:
-8 colpi a Scandicci
-9 colpi a Calenzano
-9 colpi a Baccaiano
-6 colpi a Giogoli (erano 7 ma 1 era a bagno di rame, residui di quelli usati nel '74)
-5 colpi a Borgo
-7 colpi a Scopeti (9 ma 2 erano a bagno di rame)
-1 lasciato a Ponte A Niccheri
-Aggiungiamo 1 colpo sparato per provare l'arma ogni anno prima di fare l'omicidio ('81-'82-'83-'84-'85) e quindi altri 5 colpi e siamo a 50 perfetti, ovvero l'intera scatola.
Bella intervista anche se a mio modesto modo di vedere il mostro è solo uno e non un gruppo di persone, tra laltro ce li vedi un gruppo di amici che dopo anni e a distanza di anni si ritrovano per andare a uccidere coppiette. Io lo trovo altamente improbabile e mi pare che anche i profiler dell FBI e non certo io dissero a suo tempo che la mano era di una persona sola. Detto cio. Non capisco perché il professor Lavorino sembri sposare la figura del burattinaio, ma pare non prendere in considerazione l'eventualità che il delitto del 68 non sia stato affatto a firma del mostro. Visto anche come furono scoperti i bossoli (che in realtà non sarebbero dovuti esistere) per farlo diventare l'ennesimo depistaggio della storia che infilò la pista Sarda che fece perdere tempo prezioso alle indagini.
Like d'obbligo per l'argomento anche se non condivido mezza parola (e nemmeno le virgole).
"copulare" 💜
#LACOPULA
È un depistatore e utilizza le tecniche dei servizi, come da manuale si mischiano informazioni vere a quelle false.
Confondere le acque.
ESATTO!
Sei diventato un po' mainstream ale.....devi intervistare Diario Quaglia....nn fare le marchette a uno dei tanti mostrologi..
perché Dario Quaglia non è un "mostrologo"? 🤣
Il mistero del Mostro di Firenze è stato risolto. JB+GPV. Andiamo oltre.
La procura Fiorentina invece era convinta che l'anonimo fosse proprio il
Dott. Lavorino😂😂😂
sì ma è una stupidaggine
@AlessandroCatto ma certamente, solo pensarlo x la procura fa capire in che mare nuotavano