Non basterebbero pagine di grazie da rivolgere a chi finalmente ha organizzato questa commemorazione.Il Maestro Corelli meritava tutto ciò forse anche quando era ancora in vita ma avendo conosciuto l'uomo-artista forse la sua riservatezza e semplicità farebbe dire...non gli sarebbe piaciuto tanto clamore.Io che sono stata una sua conoscente e estimatrice posso solo piangere ora dalla commozione e ancora una volta dire di cuore.Grazie Caro Franco per le emozioni che per tanto tempo ci hai donato.Ti ricorderemo sempre e ora ti prego non smettere di cantare ovunque tu sia.R.I.P.
When I have a sad day I always listen to Franco Corelli. Usually, I listen to him every night before I turn of the lights (Andrea Chenier and tu lo sai.).
Corelli non aveva una voce drammatica comme Del Monaco, ma da tenore spinto che cantava il repertorio drammatico. Avrei potuto avere una carriera più lunga se avessi alternato ruoli drammatici con altri più lirici.
Finalmente una iniziativa all'altezza del ricordo e della valorizzazione di un artista indimenticabile. Attendo con ansia l'omaggio al grandissimo Pippo Di Stefano.
16:40, sulla Fedora Callas-Corelli Critiche d F. Abbiati 19:28, immagini dalla Fedora 22:53, sulla marchigianità 24:40 su una Turandot fatta a Macerata nel 1970 con Nilsson 25:27, Fanciulla del West con la Stella alla Scala 28:10, sulla criticità 33:50, ancora sulla Turandot a Macerata 36:55, sulla mondanità del tenore 40:44, video Andrea Chenier 46:25, Corelli sui dischi e su Karajan 48:08, didascalia dell'Andrea Chenier 49:20, sulla difficoltà a entrare in scena 49:55, Bocelli su Corelli 51:20, Corelli peima dell'incontro alla Scala 53:07, Graziano Corelli 54:55, Trovatore alla Scala 58:33, sull'ultimo libro di Graziano Corelli 1:07:29, Corelli Callas 1:08:10, commozione Corelli sulla Callas 1:12:35, eredità ottocentesca
Mario del Monaco, Franco Corelli, Carlo Bergonzi and Jussi Bjorling are the greatest post WWI operatic tenors. Only those you can find in my private collection.
@@fabriziogarzi9892. Sorry Fabrizio. You are right, and not only di Stefano, but some others of the 1950 to 1970 time period. I am not a fan of Pavarotti, Bocelli or Kaufmann.
Nell'episodio del Trovatore non dicono che La Pira Corelli la cantava abbassata e non faceva mai il Do conclusivo, Gianni Jaia invece cantava tutto in tono compreso il Do della Pira.
Bonjour merci pour cet hommage pour notre immense beau tenor immortel cette voix sublime unique immortelle. Comme le personnage bravos a notre étoile qui brille a jamais
Mi é sembrato un po scarsamente centrato ed anche non proprio corrispondente alla realtà Storica, il discorso di Giancarlo Landini, specilamente quando commenta il Pirata, del quale purtroppo non esiste la registrazione, e neanche della Fedora, perchè per 3 anni la Scala, ha avuto il sistema di registrazione messo fuori uso, perchè mi é stato riferito, che era stato sottratto un pezzo importante dell'impianto, senza il quale non poteva funzionare. Ed a quanto pare questo pezzo é mancato per 3 anni.. Chiarito questo, per prima cosa, se non esiste la registrazione, come fa Landini, che forse non era neanche nato, ad offire un Giudizio negativo anche per Corelli, se non lo ha ascoltato, forse ha dei doni soprannaturali. Tra l'altro so per certo, che il Trionfo é stato di Corelli, ed é per la Callas, che non é andata molto bene, come non ci si aspettava, e questo lo conferma la Crtiica di Cronaca Storica di Albiati, nero su bianco. Ma non solamente lui, basterebbe documentarsi in Omeroteca, sugli articoli apparsi allora. per poter offrire un Giudizio ed una Critica Storicamente corretta, specialmente per un giornalista ed in una serata Celebrativa come questa, in oxxasione di un Centenario. E non tanto per fare il discorso Diplomatico e subdolo di Marco Antonio, mentre Celebrava la Morte di Cesare ! Altra cosa che non mi torna, ma se é vero come ha riferito sempre in proposito, che La Scala era il Regno di DI Stefano, come si concilia con il fatto Storico, che Corelli, dopo neanche 2 anni di carriera fulminea ed apicale, basta studiare la sua Biografia, ma se lo si conosce davvero, non ce ne dovrebbe essere neanche bisogno, ha inaugurato Trionfando la sua Prima Stagione alla Scala nel 54, con la Vestale, e da quel momento é divenuto il Tenore e l'Artista Lirico Più Pagato al Mondo, mentre era già il più conteso e richiesto, per le sue caratteristiche Vocali e Tecniche Superiori, che gli permettevano di essere Flessibile , Versatile ed Indispensabile ? Difatti siccome erano alla Scala, bastava informarsi prima,, se uno non lo sa, minimo si documenta. Corelli era divenuto il Tenore Indispensabile per poter interpretare tutte le altre Opere di Riesumazione, che non venivano più allestite da decenni per mancanza di Voci adatte, compresa quella di Di Stefano., E come mai, se la Scala e Milano, erano il Regno di Di Stefano, come asserisce Giancarlo Landini, non troviamo DI Stefano, se non poche volte, inaugurare stagioni scaligere , o magari spesso ad esibirsi, e dal 54 al 64 in 10 anni consecutivi troviamo giusto appunto , Corelli Trionfante anche in Diversi Eventi Epocali, per oltre 163 presenze alla Scala con 6/7 inaugurazioni di Stagione ( che rappresentano un World Guinness Records, che un Direttore di Rivista ed un Giornalista,, doverbbero almeno conoscere ed accennare ) di cui 4 in contemporanea con quelle del Met 61/62/63/64 , prestigio questo di inaugurare le Stagioni dei 2 massimi teatri Mondiali, concesso solamente a Corelli, e ad altri Grandi neanche una sola Volta ! Non vi sembra che esista una contraddizione Storica e pratica, in ciò che afferma Landini, che non corrisponde alla realtà ? Non solo dirò di più, nel 58 Corelli , che non poteva essee presente alla inaugurazione della Stagione alla Scala con Turandot, perchè la stava registrando in contemporanea con la rai TV, il giorno 17/12/58 , mentre giusto appunto stava girando negli studi Rai TV di Milano, lo ha chiamato alle 19 di sera il M° Antonino Votto, e lo pregava di recarsi alla Scala, perchè Giuseppe Di Stefano, che aveva come collega la Nilsson , era rimasto senza voce , e doveva esssere sostituito, perchè avva mandato il Certificato medico, e la Scala rischiava di dover rimborsare Tutti i Biglietti. Franco Corelli, ha lasciato la registrazione, negli studi della rai, é passato in fretta a casa a prendere gli altri costumi, che gli servivano per tutta l'Opera , ed alle 21,15, quando tutti erano dispserati, é arrivato Corelli, si é truccato Velocemente con due segni di matita sugli occhi, ha indossato il costume, é andato in scena, e mi ha raccontato, senza neanche sapere con chi doveva cantare..! Ma da quella sera la Turandot, é stata portata al Trionfo da Corelli/Nilsson per 18 anni consecutivi in tutto il Mondo ! Questo e tanto altro, molto più interessante, é quello che bisogna raccontare, quando si Celebra un Personaggio a Livello Mondiale, come Corelli !
Franco Corelli fue sin duda el mejor tenor en el decenio 1960- 1970, rivalizando con colegas ,asimismo ilustres , como fueron Del Monaco, Di Stefano, Bergonzi, Raimondi, Tucker, Vikers y otros cantantes de parecida factura.Su gran carrera se basó en una voz poderosa, de tenor lírico spinto ,en una maestria técnica de primer nivel y en un registro agudo formidable , con aladares vetados a sus colegas, como sus interminables filados que hacían recordar a Miguel Fleta. Pero aún reconociendo todas estas virtudes y desde luego admitiendo que sus recursos eran muy superiores ,hay que poner de manifiesto que , a mi juicio, su timbre no era bello, el centro no poseía la morbidezza que uno hubiera deseado ( en el Nessun dorma , por ejemplo ,pero únicamente en esta aria, Pavarotti fue bastante superior) , su fraseo era veces algo atropellado , el legato discontinuo y la diccion no siempre nítida. Corelli fue grande por su vocalidad, por sus grandes facultades , por el apabullamiento vocal que impactaba a los oyentes. Fue un gran tenor pero no fue un gran artista ,sobre todo por falta de rigor musical y sensibilidad en el fraseo. Cuando actuaba daba la impresión que estaba más atento a trasmitir el poderío de su voz que a sugerir emociones a los espectadores. Un grande sin duda, pero en la historia de canto del siglo XXI, creo que Corelli no tiene reservado un puesto de honor , lo que va originar que la inmensa legión de corellistas que existen en el mundo, me odien de inmediato.
Non basterebbero pagine di grazie da rivolgere a chi finalmente ha organizzato questa commemorazione.Il Maestro Corelli meritava tutto ciò forse anche quando era ancora in vita ma avendo conosciuto l'uomo-artista forse la sua riservatezza e semplicità farebbe dire...non gli sarebbe piaciuto tanto clamore.Io che sono stata una sua conoscente e estimatrice posso solo piangere ora dalla commozione e ancora una volta dire di cuore.Grazie Caro Franco per le emozioni che per tanto tempo ci hai donato.Ti ricorderemo sempre e ora ti prego non smettere di cantare ovunque tu sia.R.I.P.
Wonderful sentiment, thank you very much. J.C. Galloway
When I have a sad day I always listen to Franco Corelli. Usually, I listen to him every night before I turn of the lights (Andrea Chenier and tu lo sai.).
Franco Corelli le plus grand des ténor au monde ♥️ 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖 💖
Grazie, ho apprezzato molto l’omaggio al grande tenore Franco Corelli, il mio mito
Franco Corelli ho avuto una voce di tenore drammatico!! Una voce grande e sincero. Mi piace molto. Grazie per l'omaggio.
Corelli non aveva una voce drammatica comme Del Monaco, ma da tenore spinto che cantava il repertorio drammatico. Avrei potuto avere una carriera più lunga se avessi alternato ruoli drammatici con altri più lirici.
@@barahona68 Grazie. E vero. Non ho saputo che Franco Corelli era tenore spinto perche sua voce era grandissimo con forza.
Finalmente una iniziativa all'altezza del ricordo e della valorizzazione di un artista indimenticabile. Attendo con ansia l'omaggio al grandissimo Pippo Di Stefano.
Grazie per questo accurato omaggio al grande, immenso ,carismatico ,leggendario , FRANCO CORELLI ,TITANO dell'opera lirica !!!!!!❤
Insuperabile! Un Adone! Una voce eterna!❤️ Semplicemente: il migliore.
Che bello sentire raccontare di Franco Corelli......
Grazie dell'omaggio a un mito dell'opera lirica.
IMMENSO FRANCO CORELLI, UNICO!!
Immense franco 💋💋💋🌹🌹🌹🌹💐❤️❤️❤️❤️❤️❤️💖💖💖💖💖💖💖💕💕🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
Buen homenaje al dios de la ópera FRANCO CORELLI
DIVINE CORELLI FOREVER!!!!
Oggi a teatro non si vibra piu’! questo è certo
Franco Corelli per sempre 🌹
16:40, sulla Fedora Callas-Corelli
Critiche d F. Abbiati
19:28, immagini dalla Fedora
22:53, sulla marchigianità
24:40 su una Turandot fatta a Macerata nel 1970 con Nilsson
25:27, Fanciulla del West con la Stella alla Scala
28:10, sulla criticità
33:50, ancora sulla Turandot a Macerata
36:55, sulla mondanità del tenore
40:44, video Andrea Chenier
46:25, Corelli sui dischi e su Karajan
48:08, didascalia dell'Andrea Chenier
49:20, sulla difficoltà a entrare in scena
49:55, Bocelli su Corelli
51:20, Corelli peima dell'incontro alla Scala
53:07, Graziano Corelli
54:55, Trovatore alla Scala
58:33, sull'ultimo libro di Graziano Corelli
1:07:29, Corelli Callas
1:08:10, commozione Corelli sulla Callas
1:12:35, eredità ottocentesca
Grazie Micheletti... bravo
Grazie per il post !
Mario del Monaco, Franco Corelli, Carlo Bergonzi and Jussi Bjorling are the greatest post WWI operatic tenors. Only those you can find in my private collection.
Hai dimenticato Giuseppe Di Stefano.
@@fabriziogarzi9892. Sorry Fabrizio. You are right, and not only di Stefano, but some others of the 1950 to 1970 time period. I am not a fan of Pavarotti, Bocelli or Kaufmann.
Grandissimo e mai superato
Великолепный голос и как легко поёт.
Le seul au sommet de l'opéra ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️
Nell'episodio del Trovatore non dicono che La Pira Corelli la cantava abbassata e non faceva mai il Do conclusivo, Gianni Jaia invece cantava tutto in tono compreso il Do della Pira.
Bonjour merci pour cet hommage pour notre immense beau tenor immortel cette voix sublime unique immortelle. Comme le personnage bravos a notre étoile qui brille a jamais
paolo berti, peccato che non si sia potuto rivordare il Trovatore di Salisburgo con PRICE E KARAIAN, essendo la trasmissione limitata alla Scala
Ascoltate allora i filati in Romeo e Giulietta del 1967con Jannet Pilut , l'amour l'amour e va repose en paice
Dio Franco Corelli
Mi é sembrato un po scarsamente centrato ed anche non proprio corrispondente alla realtà Storica, il discorso di Giancarlo Landini, specilamente quando commenta il Pirata, del quale purtroppo non esiste la registrazione, e neanche della Fedora, perchè per 3 anni la Scala, ha avuto il sistema di registrazione messo fuori uso, perchè mi é stato riferito, che era stato sottratto un pezzo importante dell'impianto, senza il quale non poteva funzionare. Ed a quanto pare questo pezzo é mancato per 3 anni.. Chiarito questo, per prima cosa, se non esiste la registrazione, come fa Landini, che forse non era neanche nato, ad offire un Giudizio negativo anche per Corelli, se non lo ha ascoltato, forse ha dei doni soprannaturali. Tra l'altro so per certo, che il Trionfo é stato di Corelli, ed é per la Callas, che non é andata molto bene, come non ci si aspettava, e questo lo conferma la Crtiica di Cronaca Storica di Albiati, nero su bianco. Ma non solamente lui, basterebbe documentarsi in Omeroteca, sugli articoli apparsi allora. per poter offrire un Giudizio ed una Critica Storicamente corretta, specialmente per un giornalista ed in una serata Celebrativa come questa, in oxxasione di un Centenario. E non tanto per fare il discorso Diplomatico e subdolo di Marco Antonio, mentre Celebrava la Morte di Cesare ! Altra cosa che non mi torna, ma se é vero come ha riferito sempre in proposito, che La Scala era il Regno di DI Stefano, come si concilia con il fatto Storico, che Corelli, dopo neanche 2 anni di carriera fulminea ed apicale, basta studiare la sua Biografia, ma se lo si conosce davvero, non ce ne dovrebbe essere neanche bisogno, ha inaugurato Trionfando la sua Prima Stagione alla Scala nel 54, con la Vestale, e da quel momento é divenuto il Tenore e l'Artista Lirico Più Pagato al Mondo, mentre era già il più conteso e richiesto, per le sue caratteristiche Vocali e Tecniche Superiori, che gli permettevano di essere Flessibile , Versatile ed Indispensabile ? Difatti siccome erano alla Scala, bastava informarsi prima,, se uno non lo sa, minimo si documenta. Corelli era divenuto il Tenore Indispensabile per poter interpretare tutte le altre Opere di Riesumazione, che non venivano più allestite da decenni per mancanza di Voci adatte, compresa quella di Di Stefano., E come mai, se la Scala e Milano, erano il Regno di Di Stefano, come asserisce Giancarlo Landini, non troviamo DI Stefano, se non poche volte, inaugurare stagioni scaligere , o magari spesso ad esibirsi, e dal 54 al 64 in 10 anni consecutivi troviamo giusto appunto , Corelli Trionfante anche in Diversi Eventi Epocali, per oltre 163 presenze alla Scala con 6/7 inaugurazioni di Stagione ( che rappresentano un World Guinness Records, che un Direttore di Rivista ed un Giornalista,, doverbbero almeno conoscere ed accennare ) di cui 4 in contemporanea con quelle del Met 61/62/63/64 , prestigio questo di inaugurare le Stagioni dei 2 massimi teatri Mondiali, concesso solamente a Corelli, e ad altri Grandi neanche una sola Volta ! Non vi sembra che esista una contraddizione Storica e pratica, in ciò che afferma Landini, che non corrisponde alla realtà ? Non solo dirò di più, nel 58 Corelli , che non poteva essee presente alla inaugurazione della Stagione alla Scala con Turandot, perchè la stava registrando in contemporanea con la rai TV, il giorno 17/12/58 , mentre giusto appunto stava girando negli studi Rai TV di Milano, lo ha chiamato alle 19 di sera il M° Antonino Votto, e lo pregava di recarsi alla Scala, perchè Giuseppe Di Stefano, che aveva come collega la Nilsson , era rimasto senza voce , e doveva esssere sostituito, perchè avva mandato il Certificato medico, e la Scala rischiava di dover rimborsare Tutti i Biglietti. Franco Corelli, ha lasciato la registrazione, negli studi della rai, é passato in fretta a casa a prendere gli altri costumi, che gli servivano per tutta l'Opera , ed alle 21,15, quando tutti erano dispserati, é arrivato Corelli, si é truccato Velocemente con due segni di matita sugli occhi, ha indossato il costume, é andato in scena, e mi ha raccontato, senza neanche sapere con chi doveva cantare..! Ma da quella sera la Turandot, é stata portata al Trionfo da Corelli/Nilsson per 18 anni consecutivi in tutto il Mondo ! Questo e tanto altro, molto più interessante, é quello che bisogna raccontare, quando si Celebra un Personaggio a Livello Mondiale, come Corelli !
Finalmente! Parole sacrosante e non pareri a caso!😅
Mi chiedo e chiedo come mai è stata volutamente omessa la figura di Mario del Monaco?
Que les ténors de maintenant en fassent autant 🤔🤔🤔
Chi mi sa dire il rapporto di parentela tra Graziano Corelli e Franco Corelli? Grazie
Suo cugino .
quindi figlio di un fratello del papa’ di Franco, come Marco, giusto?
Maria Pia Rosati giusto
Graziano è cugino, ma di secondo grado
@@2007ladyvivi Marco Corelli forse e' un cugino o un nipote.
Quise decir Siglo XX
La famosa Anita Cinquetti.
Anita Cerquetti.
@@eugeniogentili1048 Il lappesuss non è mio, ma di Brisighelli, che non si è accorto dell'orrendo errore.
23 ottobre di che anno ?
Franco Corelli fue sin duda el mejor tenor en el decenio 1960- 1970, rivalizando con colegas ,asimismo ilustres , como fueron Del Monaco, Di Stefano, Bergonzi, Raimondi, Tucker, Vikers y otros cantantes de parecida factura.Su gran carrera se basó en una voz poderosa, de tenor lírico spinto ,en una maestria técnica de primer nivel y en un registro agudo formidable , con aladares vetados a sus colegas, como sus interminables filados que hacían recordar a Miguel Fleta. Pero aún reconociendo todas estas virtudes y desde luego admitiendo que sus recursos eran muy superiores ,hay que poner de manifiesto que , a mi juicio, su timbre no era bello, el centro no poseía la morbidezza que uno hubiera deseado ( en el Nessun dorma , por ejemplo ,pero únicamente en esta aria, Pavarotti fue bastante superior) , su fraseo era veces algo atropellado , el legato discontinuo y la diccion no siempre nítida. Corelli fue grande por su vocalidad, por sus grandes facultades , por el apabullamiento vocal que impactaba a los oyentes. Fue un gran tenor pero no fue un gran artista ,sobre todo por falta de rigor musical y sensibilidad en el fraseo. Cuando actuaba daba la impresión que estaba más atento a trasmitir el poderío de su voz que a sugerir emociones a los espectadores. Un grande sin duda, pero en la historia de canto del siglo XXI, creo que Corelli no tiene reservado un puesto de honor , lo que va originar que la inmensa legión de corellistas que existen en el mundo, me odien de inmediato.