Io invece la penso diversamente Mirella va da Sonia dopo aver ricevuto la citofonata del presunto alessandro e si chiude nel bagno del bar con lei per chiederle cosa deve fare se and are o no. Sonia dopo averci pensato forse pensando che ci sia qualcosa di poco chiaro sotto decide di accompagnare l amica ma viene fermata da suo padre che aveva bisogno al bar. Sonia è perciò costretta a rinunciarvi e mandare l amica da sola 🤔🙄
Non capisco la logica del signor Scrivo, mi pare strano che un ragazzino avrebbe annunciato il proprio nome al citofono se avesse avuto brutte intenzioni. Ovvero, mi pare improbabile che se fosse stato tanto abile da mentire alla polizia, sarebbe stato così ingenuo da andare a chiamare Mirella a casa sua annunciandosi col suo nome - a logica le due cose non stanno insieme.
Io penso che Alessandro non c'entri, impressione mia. Penso che Mirella non abbia riconosciuto subito chi a citofonato e quando l'ha capito abbia detto il primo nome maschile che le è venuto in mente. Invece trovo veramente poco credibile che un agente dei servizi entra "per caso" a bersi un caffè e, proprio in quel frangente, abbia sentito quella frase. Qualcosa non quadra
Che Sonia dica la stessa cosa della mamma di Mirella e' assolutamente irrilevante,visto che si e' dimostrata inaffidabile x 40 anni.Cerchiamo di non dimenticare che siamo stati ragazzi anche noi.Penso sia stata terrorizzata da qualcuno.La famiglia gestiva un bar frequentatissimo da 'varia umanita',diciamo cosi.La zona e' zeppa di location poco limpide.Perfino la parrocchia di S.Giuseppe e' letteralmente incastonata tra edifici che inquietano,quasi tutti videosorvegliati.Essa stessa inquietante:mi ricorda quella del film "L'esorcista".Basta guardare certi stemmi e simboli presenti sulle facciate.Mirella era solita uscire con ragazzi piu' grandi,probabilmente x cogliere l'opportunita' di farsi scarrozzare.Negli anni 80 non era raro imbattersi in questa tipologia di ragazze,li ho vissuti,avevo la stessa eta'.L'attrattiva per il ragazzo piu' grande con la macchina era molto potente,ricordo.Le mete erano sempre quelle:discoteche,e le discoteche non sempre erano bei posti da frequentare.Non sono nativo romano e non sapevo nulla del "Viking",ma se ho capito bene era una di quelle da evitare.E' pur vero che andavano battute tutte le piste,in primis "Alessandro".Anche solo per eventualmente escluderle.Le notizie che emergono comunque schiariscono le idee,seppur di poco,ancora.
Per quanto riguarda l'episodio del citofono,c'e' da dire che il presunto "Alessandro" aveva la stessa eta' di Mirella,cioe' 15 anni.Lei lo aveva frequentato qualche anno prima.Sappiamo benissimo quali cambiamenti repentini subisce il corpo e la voce di un ragazzo di quell'eta'. Forse potrebbe essere questo il motivo per cui Mirella non lo riconosce?
La lettura del volume di Parisi e Lupacchini è stata per me una ventata d'aria fresca. Mi sono sempre domandata infatti come sia possibile che un'adolescente senza mezzi né ragioni per fuggire come Orlandi possa telefonare poco prima di sparire, indicare una pista molto precisa alla stessa famiglia, e poi subire tutto questo complotto internazionale depistante che mai è andato a toccare alcuna possibilità di adescamento per pura perversione. L'uomo dell'Avon, che rappresenta l'unico indizio certo, è incredibilmente sparito dai radar. Perciò, anche se la tesi indicata dai nostri non dovesse rivelarsi aderente alla realtà, quantomeno ha il pregio di sucitare riflessioni sul destino di queste ragazze, Gregori compresa. Max Parisi può non piacere a tutti per i suoi modi diretti ma resta un grande giornalista, molto realista. E sono sostanzialmente d'accordo con lui sull'ipotesi della menzogna.
Peccato che la storia Avon nel caso Orlandi è tutt'altro che un elemento certo anzi, probabilmente se non una coincidenza, una storia che qualcuno c'ha voluto infilare dentro e poi successivamente si è sviluppata come un egregora
secondo me è proprio quando hai una madre molto severa, menti, se vuoi fare qualcosa che ti vieterwbbe. Quanto all'età, a 15 anni non so è così sprovveduti. Qualcosa cmq deve essere successa quando lei è scesa, qualcosa che le ha fatto cambiare idea.
Una volta io andai a roma senza soldi senza telefono perché un tizio conosciuto in chat mi Pagó il biglietto. Poi costui non si presentò e io dovetti aspettare il treno per rientrare e che andavo li non lo dissi a nessuno. Mirella potrebbe aver agito cosi 😢
E' stato anche detto che la famiglia Gregori "non navigava nell'oro e che contava le 1000lire".Puo' darsi,ma faccio osservare che la palazzina di via Nomentana 91 ove essi abitavano,era abbastanza signorile,almeno a vederla da fuori.Sobria ma signorile.Insomma non era certo una casa popolare come quelle di Centocelle dove il portiere nei palazzi lo trovi raramente.
51:24 Ma perché bisogna per forza alludere ad un seriale che uccide ragazze indisturbato per anni a Roma? Non è più plausibile una persona ben nota alla vittima che se ne è approfittato? Una persona che la frequentava, che la conosceva ecc
Perché in quel periodo ne sparirono tante alla stessa maniera. Se ne parla sempre poco, ma fidati che i nomi sono tantissimi. Quindi perché no, chi può escluderlo a prescindere? A volte la soluzione è la cosa più semplice
@@maryjcant Ma in realtà sono sempre scomparse le persone, soprattutto i giovanissimi, non è che nell'83 sia successo qualcosa di straordinario; ho già fatto notare in varie occasioni che non ci sono elementi per poter collegare quelle ragazze ( a parte che lo studio se non erro contiene solo ragazze e non ragazzi che sono spariti), se non l'età che comunque è un dato estrapolato da un bacino ben più ampio di scomparse che sicuramente avevano una fascia di età più eterogenea, le caratteristiche fisiche possono, che possono essere anche simili, sono in realtà un dato non molto attendibile per questo studio perché stiamo parlando di caratteristiche estetiche tipiche del centro Italia per cui è come andare in Norvegia e meravigliarsi del fatto che siano scomparse persone bionde.... Comunque al netto di ciò, l'ipotesi più semplice che anche tu hai paventato, non è quella di un serial killer o robe del genere, ma quella appunto di qualcuno ben vicino alla vittima, in particolare suo caso Orlandi ci sono diversi elementi che riconducono ad una cerchia di persone
@@sara1977m No quella storia dell tizio con una bmw e che fermava una ragazza ecc è tutt'altro che pacifica, se vai a vedere le varie dichiarazioni dei due ufficiali capisci che sono incongruenti
Via Nomentana 91 non e' affatto distante da via Volturno...1 o massimo 2 km.Tieni conto che e' Roma,chi ci vive e' abituato a spostamenti ben piu' importanti.
ma io non vi capisco ogni tre minuti c’è pubblicità ma come puoi pensare che questo canale possa essere eseguito? L’argomento è interessante tu vuoi guadagnare dei soldi probabilmente su un contenuto che non è nemmeno tuo puoi gestire la pubblicità ma io vedendo che ogni tre minuti c’è la pubblicità ti saluto.
Mirella era d’accordo con il citofonista il quale non poteva permettersi di andare a disturbare una famiglia nell’ora di pranzo rispuntando dopo 2 anni. Mirella dice al citofonista “se non mi dici chi sei non scendo”.Questa frase era indirizzata alla madre per tranquillizzarla per questa imprevista uscita. Mirella scende al bar e si chiude in bagno con Sonia e gli rivela che deve incontrarsi con un uomo che probabilmente anche Sonia aveva visto in precedenza. Mirella si fa promettere da Sonia che nel caso la madre la cercasse lei si sarebbe recata a villa mirafiori a suonare la chitarra con amici. Mirella si indirizza verso questo presunto adescatore. Ricordiamo che a Roma da febbraio ad agosto del ‘83 sono scomparse 30 ragazze minorenni presumibilmente ingaggiate alla prostituzione da una organizzazione ubicata n via Piave che operava sotto falso nome di una associazione che avrebbe operato per aiutare le donne. Le 30 ragazze sparite,Orlandi compresa,abitavano in un raggio di 5 km.
Come fa Valerio Scrivo ad affermare che fosse sicuramente Alessandro, ok...e come si fa a supporre senza alcuna prova concreta che potesse essere un uomo molto più grande usato come copertura per uscire? Io sono d'accordo con entrambe le posizioni, nel senso che a questo punto tutto può essere perció non capisco perché l'opinione di Scrivo sia stata cosí "attaccata" e ritenuta assurda. Magari questo Alessandro non c'entra nulla, ma il principio non cambia: bisognava indagare bene e su tutti, stop. Questo non significa accusare qualcuno a prescindere, significa solo che le cose potevano essere fatte meglio. Forse quest'ora avremmo meno dubbi, almeno su questo punto. Poi per quanto riguarda ciò che è stato all'inizio e cioé che nessuno si sia mai fatto vivo con delle informazioni, ecc è vero, ma prendiamo ad esempio il caso Orlandi. Tanti hanno detto e continuano a dire tanto, forse troppo, si tratta anche di soggetti che in passato hanno avuto a che fare con la malavita romana dell'epoca, ma le loro considerazioni vanno sempre vagliate prima di ritenere se siano attendibili o meno. La quantità non coincide sempre con la qualità, purtroppo. Anzi, secondo me l'ulteriore rovina di quella storia è proprio questa e cioé il fatto che abbiano parlato cani e porci, senza offesa per nessuno.
Mirella era d’accordo con il citofonista il quale non poteva permettersi di andare a disturbare una famiglia nell’ora di pranzo rispuntando dopo 2 anni. Mirella dice al citofonista “se non mi dici chi sei non scendo”.Questa frase era indirizzata alla madre per tranquillizzarla per questa imprevista uscita. Mirella scende al bar e si chiude in bagno con Sonia e gli rivela che deve incontrarsi con un uomo che probabilmente anche Sonia aveva visto in precedenza. Mirella si fa promettere da Sonia che nel caso la madre la cercasse lei si sarebbe recata a villa mirafiori a suonare la chitarra con amici. Mirella si indirizza verso questo presunto adescatore. Ricordiamo che a Roma da febbraio ad agosto del ‘83 sono scomparse 30 ragazze minorenni presumibilmente ingaggiate alla prostituzione da una organizzazione ubicata n via Piave che operava sotto falso nome di una associazione che avrebbe operato per aiutare le donne. Le 30 ragazze sparite,Orlandi compresa,abitavano in un raggio di 5 km.
@@paolabedini4778 idem. Il volume di Parisi e Lupacchini mi ha illuminata. La sua tesi può anche non corrispondere al vero, ma senz'altro suscita una vasta riflessione sulla possibilità meno battuta di queste indagini, benché la più verosimile. Accidenti, una persona che telefona a casa per riferire di una proposta come quella del falso venditore Avon, soprattutto alla luce del fatto che l'hanno individuato, e quindi che hanno potuto verificare che si trattava di adescamento, non è una cosa da poco!
Si beh oddio l'ipotesi serial killer è un altra ipotesi fantasiosa, priva di elementi che possano accreditarla, praticamente sarebbe esistito un seriale che ha agito per anni a Roma senza essere mai beccato
@@alessiooliva6244 c'è scritto nel libro che la procura ha deciso di insabbiare tutto. L'hanno fermato al laghetto dell'EUR durante l'incontro con un'altra ragazza. Ci aveva già provato e sempre con la medesima tattica: la sfilata delle sorelle Fontana. L'investigatore che ha fornito questa testimonianza è quanto di più prezioso abbiamo, e non è la prima volta che un seriale riesce a farla franca.
@@DavideVitoTelesca ormai di articoli ce ne sono tanti e tutti davvero poco attendibili. Bisognerebbe citare la fonte certa quando si forniscono alcune informazioni focali. Pertanto cercherò con calma quanto suggerisce 👌
Accetto che tra le foto, peraltro pubblicate su internet, ha quelle di ragazze di 15 anni, addirittura una ragazza, apparentemente morta e sepolta e un'altra sempre morta dentro ad una teca......
@@mughetto99 se si intende "l'uomo della Ferrari" fu catturato da un poliziotto che aveva capito il gioco della Avon. Una ragazza si prestò, dopo essere stata avvicinata con la scusa Avon, ad accettare l'appuntamento. Il tizio fu identificato e interrogato. La sua famiglia aveva un nome importante a Roma per cui fu rilasciato e dissuasero il poliziotto dal continuare a indagare in quella direzione.
@@simonaferrari9654 È una cosa che si è detta ma la prova che sia andata così dov'è? Gli inquirenti possono sbagliare ma addirittura pensare che lasciano perdere qualcuno perché figlio di uno che gestisce supermercati anche no
Molto bella la canzone che introduce
Sai mica il titolo?!
@joniupanimalistacronacadel4626 ua-cam.com/video/XP9ufIOrp3E/v-deo.htmlsi=9HAH_JgFahNaJGkH
@@joniupanimalistacronacadel4626i signori delle moske di marylin
Canzone da concerto del 1 maggio. Non so perché mi ricorda questo😊. Non sono né di destra che sinistra. 😊@@lucagiuseppe5894
@ vero, ci sta in effetti👍🏻😅
Grande Debora Ponzio sparita ingiustamente da alcuni siti tipo quello di Parisi e Patruno
Forse a citofonare è stata Sonia facendo finta di essere Alessandro.come d'accordo con Mirella,per non insospettire la mamma
A volte l'ho pensato anch'io.
Io invece la penso diversamente Mirella va da Sonia dopo aver ricevuto la citofonata del presunto alessandro e si chiude nel bagno del bar con lei per chiederle cosa deve fare se and are o no. Sonia dopo averci pensato forse pensando che ci sia qualcosa di poco chiaro sotto decide di accompagnare l amica ma viene fermata da suo padre che aveva bisogno al bar. Sonia è perciò costretta a rinunciarvi e mandare l amica da sola 🤔🙄
Forse...Loretta Goggi ,ai tempi,era in grado ...
Non capisco la logica del signor Scrivo, mi pare strano che un ragazzino avrebbe annunciato il proprio nome al citofono se avesse avuto brutte intenzioni. Ovvero, mi pare improbabile che se fosse stato tanto abile da mentire alla polizia, sarebbe stato così ingenuo da andare a chiamare Mirella a casa sua annunciandosi col suo nome - a logica le due cose non stanno insieme.
È se fossero stati Sonia e il suo fidanzato?
Io penso che Alessandro non c'entri, impressione mia. Penso che Mirella non abbia riconosciuto subito chi a citofonato e quando l'ha capito abbia detto il primo nome maschile che le è venuto in mente. Invece trovo veramente poco credibile che un agente dei servizi entra "per caso" a bersi un caffè e, proprio in quel frangente, abbia sentito quella frase. Qualcosa non quadra
Buonasera a tutti😊
Che Sonia dica la stessa cosa della mamma di Mirella e' assolutamente irrilevante,visto che si e' dimostrata inaffidabile x 40 anni.Cerchiamo di non dimenticare che siamo stati ragazzi anche noi.Penso sia stata terrorizzata da qualcuno.La famiglia gestiva un bar frequentatissimo da 'varia umanita',diciamo cosi.La zona e' zeppa di location poco limpide.Perfino la parrocchia di S.Giuseppe e' letteralmente incastonata tra edifici che inquietano,quasi tutti videosorvegliati.Essa stessa inquietante:mi ricorda quella del film "L'esorcista".Basta guardare certi stemmi e simboli presenti sulle facciate.Mirella era solita uscire con ragazzi piu' grandi,probabilmente x cogliere l'opportunita' di farsi scarrozzare.Negli anni 80 non era raro imbattersi in questa tipologia di ragazze,li ho vissuti,avevo la stessa eta'.L'attrattiva per il ragazzo piu' grande con la macchina era molto potente,ricordo.Le mete erano sempre quelle:discoteche,e le discoteche non sempre erano bei posti da frequentare.Non sono nativo romano e non sapevo nulla del "Viking",ma se ho capito bene era una di quelle da evitare.E' pur vero che andavano battute tutte le piste,in primis "Alessandro".Anche solo per eventualmente escluderle.Le notizie che emergono comunque schiariscono le idee,seppur di poco,ancora.
Per quanto riguarda l'episodio del citofono,c'e' da dire che il presunto "Alessandro" aveva la stessa eta' di Mirella,cioe' 15 anni.Lei lo aveva frequentato qualche anno prima.Sappiamo benissimo quali cambiamenti repentini subisce il corpo e la voce di un ragazzo di quell'eta'. Forse potrebbe essere questo il motivo per cui Mirella non lo riconosce?
Le puntate belle. Quelle con Professionisti veri. Come mi mancano... Era un'ottima squadra.
Anche adesso è un'ottima squadra❤
@leylariina2003 dipende.
@@simonaferrari9654 da cosa?
@@leylariina2003 dagli "esperti"
@@simonaferrari9654 la radio è di tutti noi❤️ esperti non si nasce, piano piano😘 ciao Simona☺️
La lettura del volume di Parisi e Lupacchini è stata per me una ventata d'aria fresca.
Mi sono sempre domandata infatti come sia possibile che un'adolescente senza mezzi né ragioni per fuggire come Orlandi possa telefonare poco prima di sparire, indicare una pista molto precisa alla stessa famiglia, e poi subire tutto questo complotto internazionale depistante che mai è andato a toccare alcuna possibilità di adescamento per pura perversione. L'uomo dell'Avon, che rappresenta l'unico indizio certo, è incredibilmente sparito dai radar.
Perciò, anche se la tesi indicata dai nostri non dovesse rivelarsi aderente alla realtà, quantomeno ha il pregio di sucitare riflessioni sul destino di queste ragazze, Gregori compresa.
Max Parisi può non piacere a tutti per i suoi modi diretti ma resta un grande giornalista, molto realista. E sono sostanzialmente d'accordo con lui sull'ipotesi della menzogna.
Peccato che la storia Avon nel caso Orlandi è tutt'altro che un elemento certo anzi, probabilmente se non una coincidenza, una storia che qualcuno c'ha voluto infilare dentro e poi successivamente si è sviluppata come un egregora
La chat è live, le dirette giovedì e venerdì 😊
secondo me è proprio quando hai una madre molto severa, menti, se vuoi fare qualcosa che ti vieterwbbe. Quanto all'età, a 15 anni non so è così sprovveduti. Qualcosa cmq deve essere successa quando lei è scesa, qualcosa che le ha fatto cambiare idea.
Ottime osservazioni di Valerio Scrivo. Da prendere pienamente in considerazione nelle indagini.
Completamente d'accordo con Max e Deborah, rock or death. E, per il resto, riproposizione di una grande puntata. Grandissimo Max!
Una volta io andai a roma senza soldi senza telefono perché un tizio conosciuto in chat mi Pagó il biglietto. Poi costui non si presentò e io dovetti aspettare il treno per rientrare e che andavo li non lo dissi a nessuno. Mirella potrebbe aver agito cosi 😢
Hai rischiato molto, ti è andata bene grazie a Dio.
Se non le dispiace e per curiosità, posso sapere a che periodo risale questa sua esperienza?
Mirella prima di salire a casa si era fermata da Sonia peraccordarsi sul fatto di citofonare facendo finta di essere Alessandro
questo pero' dovrebbe dirlo Sonia e non lo ha mai detto pero'!
E' stato anche detto che la famiglia Gregori "non navigava nell'oro e che contava le 1000lire".Puo' darsi,ma faccio osservare che la palazzina di via Nomentana 91 ove essi abitavano,era abbastanza signorile,almeno a vederla da fuori.Sobria ma signorile.Insomma non era certo una casa popolare come quelle di Centocelle dove il portiere nei palazzi lo trovi raramente.
51:24 Ma perché bisogna per forza alludere ad un seriale che uccide ragazze indisturbato per anni a Roma? Non è più plausibile una persona ben nota alla vittima che se ne è approfittato? Una persona che la frequentava, che la conosceva ecc
Perché in quel periodo ne sparirono tante alla stessa maniera. Se ne parla sempre poco, ma fidati che i nomi sono tantissimi. Quindi perché no, chi può escluderlo a prescindere? A volte la soluzione è la cosa più semplice
@@maryjcant Ma in realtà sono sempre scomparse le persone, soprattutto i giovanissimi, non è che nell'83 sia successo qualcosa di straordinario; ho già fatto notare in varie occasioni che non ci sono elementi per poter collegare quelle ragazze ( a parte che lo studio se non erro contiene solo ragazze e non ragazzi che sono spariti), se non l'età che comunque è un dato estrapolato da un bacino ben più ampio di scomparse che sicuramente avevano una fascia di età più eterogenea, le caratteristiche fisiche possono, che possono essere anche simili, sono in realtà un dato non molto attendibile per questo studio perché stiamo parlando di caratteristiche estetiche tipiche del centro Italia per cui è come andare in Norvegia e meravigliarsi del fatto che siano scomparse persone bionde....
Comunque al netto di ciò, l'ipotesi più semplice che anche tu hai paventato, non è quella di un serial killer o robe del genere, ma quella appunto di qualcuno ben vicino alla vittima, in particolare suo caso Orlandi ci sono diversi elementi che riconducono ad una cerchia di persone
@@alessiooliva6244in quegli anni come minimo c'era 1/2 serial killer a Roma . I casi sono tanti anche il tipo di morte .
Come mai non si è indagato sull'uomo Avon? Fatalità aveva avvicinato amche la Orlandi con le stesse proposte di lavoro
Nessun uomo Avon ha mai avvicinato Emanuela Orlandi
Ah....mi pareva di sì....mi sono confusa dunque
Certo che un uomo avon aveva anche avvicinato la orlandi fu visto anche da un vigile che ne fece un identikit all epoca.
@@sara1977m No quella storia dell tizio con una bmw e che fermava una ragazza ecc è tutt'altro che pacifica, se vai a vedere le varie dichiarazioni dei due ufficiali capisci che sono incongruenti
Come mai Deborah non ci sei piu con Max e Igor?
Troppe sparizioni concentrate a Roma e in quegli anni
Non è mica normale che uno citofona dopo che il padre rientra da lavoro sapendo che potrebbe risp lui
Sono d'accordo con Max Parisi.
Scusate, c'è un collegamento con l'omicidio magello avvenuto a Padova nel 1976, e si xchè?
Ma è una replica! Speravo che fosse qualcosa di nuovo. 😅
Le dirette sono il giovedì e il venerdì 😊
Scusate,ma chi è questo uomo della Ferrari?dite il nome.....
Via Nomentana 91 non e' affatto distante da via Volturno...1 o massimo 2 km.Tieni conto che e' Roma,chi ci vive e' abituato a spostamenti ben piu' importanti.
ma io non vi capisco ogni tre minuti c’è pubblicità ma come puoi pensare che questo canale possa essere eseguito? L’argomento è interessante tu vuoi guadagnare dei soldi probabilmente su un contenuto che non è nemmeno tuo puoi gestire la pubblicità ma io vedendo che ogni tre minuti c’è la pubblicità ti saluto.
Ma Mirella tira in ballo Alessandro perché la mamma si sarebbe fidata e non insospettita
Il malintenzionato non sarebbe mai andato a citofonare. Penso sempre più sia stata la De Vito in accordo con Mirella.
E perché non lo dice sonia
Mirella era d’accordo con il citofonista il quale non poteva permettersi di andare a disturbare una famiglia nell’ora di pranzo rispuntando dopo 2 anni. Mirella dice al citofonista “se non mi dici chi sei non scendo”.Questa frase era indirizzata alla madre per tranquillizzarla per questa imprevista uscita. Mirella scende al bar e si chiude in bagno con Sonia e gli rivela che deve incontrarsi con un uomo che probabilmente anche Sonia aveva visto in precedenza. Mirella si fa promettere da Sonia che nel caso la madre la cercasse lei si sarebbe recata a villa mirafiori a suonare la chitarra con amici. Mirella si indirizza verso questo presunto adescatore. Ricordiamo che a Roma da febbraio ad agosto del ‘83 sono scomparse 30 ragazze minorenni presumibilmente ingaggiate alla prostituzione da una organizzazione ubicata n via Piave che operava sotto falso nome di una associazione che avrebbe operato per aiutare le donne. Le 30 ragazze sparite,Orlandi compresa,abitavano in un raggio di 5 km.
Trenta ragazze?! Sono veramente tante
Peccato che si capisce poco
Sono le Rea Silvia, sacrificate come le vestali disobbedienti.
Come fa Valerio Scrivo ad affermare che fosse sicuramente Alessandro, ok...e come si fa a supporre senza alcuna prova concreta che potesse essere un uomo molto più grande usato come copertura per uscire? Io sono d'accordo con entrambe le posizioni, nel senso che a questo punto tutto può essere perció non capisco perché l'opinione di Scrivo sia stata cosí "attaccata" e ritenuta assurda. Magari questo Alessandro non c'entra nulla, ma il principio non cambia: bisognava indagare bene e su tutti, stop. Questo non significa accusare qualcuno a prescindere, significa solo che le cose potevano essere fatte meglio. Forse quest'ora avremmo meno dubbi, almeno su questo punto. Poi per quanto riguarda ciò che è stato all'inizio e cioé che nessuno si sia mai fatto vivo con delle informazioni, ecc è vero, ma prendiamo ad esempio il caso Orlandi. Tanti hanno detto e continuano a dire tanto, forse troppo, si tratta anche di soggetti che in passato hanno avuto a che fare con la malavita romana dell'epoca, ma le loro considerazioni vanno sempre vagliate prima di ritenere se siano attendibili o meno. La quantità non coincide sempre con la qualità, purtroppo. Anzi, secondo me l'ulteriore rovina di quella storia è proprio questa e cioé il fatto che abbiano parlato cani e porci, senza offesa per nessuno.
Mirella era d’accordo con il citofonista il quale non poteva permettersi di andare a disturbare una famiglia nell’ora di pranzo rispuntando dopo 2 anni. Mirella dice al citofonista “se non mi dici chi sei non scendo”.Questa frase era indirizzata alla madre per tranquillizzarla per questa imprevista uscita. Mirella scende al bar e si chiude in bagno con Sonia e gli rivela che deve incontrarsi con un uomo che probabilmente anche Sonia aveva visto in precedenza. Mirella si fa promettere da Sonia che nel caso la madre la cercasse lei si sarebbe recata a villa mirafiori a suonare la chitarra con amici. Mirella si indirizza verso questo presunto adescatore. Ricordiamo che a Roma da febbraio ad agosto del ‘83 sono scomparse 30 ragazze minorenni presumibilmente ingaggiate alla prostituzione da una organizzazione ubicata n via Piave che operava sotto falso nome di una associazione che avrebbe operato per aiutare le donne. Le 30 ragazze sparite,Orlandi compresa,abitavano in un raggio di 5 km.
Sono sempre più convinta del seria killer
@@paolabedini4778 idem. Il volume di Parisi e Lupacchini mi ha illuminata. La sua tesi può anche non corrispondere al vero, ma senz'altro suscita una vasta riflessione sulla possibilità meno battuta di queste indagini, benché la più verosimile.
Accidenti, una persona che telefona a casa per riferire di una proposta come quella del falso venditore Avon, soprattutto alla luce del fatto che l'hanno individuato, e quindi che hanno potuto verificare che si trattava di adescamento, non è una cosa da poco!
Si beh oddio l'ipotesi serial killer è un altra ipotesi fantasiosa, priva di elementi che possano accreditarla, praticamente sarebbe esistito un seriale che ha agito per anni a Roma senza essere mai beccato
@@alessiooliva6244 c'è scritto nel libro che la procura ha deciso di insabbiare tutto. L'hanno fermato al laghetto dell'EUR durante l'incontro con un'altra ragazza. Ci aveva già provato e sempre con la medesima tattica: la sfilata delle sorelle Fontana.
L'investigatore che ha fornito questa testimonianza è quanto di più prezioso abbiamo, e non è la prima volta che un seriale riesce a farla franca.
La stenografia è quel linguaggio.. era dai tempi che furono ... Xhe brutto per lei...
Parisi e Scrivo due garanzie
Raul Bonarelli non c'entra?? Sicuri ??? Allora perché uno del vaticano gli ha detto di non dire niente? Ci sono intercettazioni telefoniche.
Uno del Vaticano? Chi? Quando? Dove?
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@@DavideVitoTelesca ormai di articoli ce ne sono tanti e tutti davvero poco attendibili. Bisognerebbe citare la fonte certa quando si forniscono alcune informazioni focali. Pertanto cercherò con calma quanto suggerisce 👌
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Una replica?
Si
Accetto che tra le foto, peraltro pubblicate su internet, ha quelle di ragazze di 15 anni, addirittura una ragazza, apparentemente morta e sepolta e un'altra sempre morta dentro ad una teca......
Marina non si è capito niente
Ie grullo
Il laido biondo di cui parlate è stato indagato?
@@mughetto99 se si intende "l'uomo della Ferrari" fu catturato da un poliziotto che aveva capito il gioco della Avon. Una ragazza si prestò, dopo essere stata avvicinata con la scusa Avon, ad accettare l'appuntamento. Il tizio fu identificato e interrogato. La sua famiglia aveva un nome importante a Roma per cui fu rilasciato e dissuasero il poliziotto dal continuare a indagare in quella direzione.
@@simonaferrari9654Bah poco credibile questa cosa della dissuasione ad investigare su di lui
@@alessiooliva6244 in Italia non succedono mica ste cose...
@@simonaferrari9654 È una cosa che si è detta ma la prova che sia andata così dov'è? Gli inquirenti possono sbagliare ma addirittura pensare che lasciano perdere qualcuno perché figlio di uno che gestisce supermercati anche no
@@alessiooliva6244bè però in un documentario fu detto questo fatto