Ep. 3 Il caffé freddo - Taranto

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  • Опубліковано 8 лис 2013
  • Scopri i segreti del caffè con Megan Williams, giornalista canadese che in Italia. Oggi siamo a Taranto, Pino, Artista del Gusto, ci racconterà la sua storia e alcune curiosità sul caffè freddo.
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КОМЕНТАРІ • 10

  • @rosafago7905
    @rosafago7905 10 років тому +3

    Da tarantina....date le luci attuali sulla città sono contentissima di questo servizio....finalmente qualcuno che non nota solo le cose negative di questa citta! 3

  • @AnnaritaSferra
    @AnnaritaSferra 10 років тому +1

    Bravissimi Pino e Annamaria, siete eccezionali :)

  • @pierpiero993
    @pierpiero993 10 років тому +7

    Il campanilismo dei leccesi per certi versi è ammirevole. Diamine, sempre tutto loro hanno inventato. Un po' come la storia della "Taranta": vaglielo a spiegare te, per loro l'assonanza con "Taranto" è una pura casualità...

    • @maiorino92
      @maiorino92 5 років тому

      Sì ma infatti i leccesi hanno cacato la pizza, col loro sentirsi superiori si stanno a far odiare da tutta la Puglia

  • @franceschinho54
    @franceschinho54 7 років тому +1

    Ciao. Conosco Pino da quando, insieme al padre Italo, sfornava e serviva pizze, incartava vassoi di dolcetti variegati, per poi passare al banco bar con cortesia e sollecitudine. Ho molto apprezzato questo video: infatti soltanto chi viene da lontano riesce ad apprezzare le nostre bellezze, una giornalista canadese... Come ho già letto Taranto è conosciuta soltanto per caratteristiche negative, ma bisogna cercare sempre di mettere in evidenza il bicchiere mezzo pieno, non vi pare? Come sempre mi ha fatto piacere vedere che Pino è riuscito nel suo intento con sacrificio e dedizione, che pochi sanno mettere in pratica, approfittando soltanto della filosofia del "futtcumpagn" per impedire agli altri di raggiungere il proprio obiettivo. Per quanto riguarda Lecce: ognuno mostra quel che ha: le "storie di campanile" si perdono nella notte dei secoli. Credo sia inutile farsi guerre e battaglie. Perché non facciamo un incontro, leccesi a Taranto e tarantini a Lecce per visitare le nostre belle città, per bere il caffè col ghiaccio e verificare qual'è il più buono, tutti insieme sottobraccio ?? Magari accompagnandolo con un buon pasticciotto... Buona vita a tutti: viva Pino, viva Taranto, viva l'Italia. Francesco.

  • @Barabba.
    @Barabba. 2 роки тому

    Taranto città d amore e semplicità. Mi dispiace per i vicini salentini un po troppo campanilisti e secondo loro depositari di di svariate ricette e tradizioni.

  • @peppe010393
    @peppe010393 9 років тому +3

    forza TARANTO da potenza!!!

  • @100gvolpe
    @100gvolpe 6 років тому

    Le macchine per il caffè erano GAGGIA & FAEMA - Macchine a stantuffo, erano tempi duri ma belli lavoravo al Bar Liguria Pizzeria/ Rione Italia viale Liguria 22 Taranto

  • @zarroncello1
    @zarroncello1 10 років тому +1

    ma scusate... il vero caffè freddo tarantino non è la granitina di caffè? caffè ghiacciato in uno shaker e sbattuto prima di metterlo in tazzina?
    il caffè in ghiaccio l'ho bevuto... ma non regge il confronto con la granitina di caffè!

  • @THAZAMASXI
    @THAZAMASXI 10 років тому

    «Il caffè in ghiaccio è una tipica bevanda leccese, nata dall'intuizione del Sig. Antonio Quarta. Antonio, pittore e decoratore, aveva un sogno segreto: quello di aprire un bar nel centro di Lecce. E, quando gli si presentò l'occasione, non se la lasciò sfuggire. Acquistò, un locale vicino al Teatro Politeama, oggi come allora il rinomatissimo Bar Avio (il nome dipendeva dal fatto che il bar divenne punto di riferimento per gli avieri di stanza all'aeroporto di Galatina). Quarta, con la passione che lo aveva contraddistinto per tutta la vita, prese così a cuore la nuova attività che creò, da caffè provenienti dal centro America, la miscela "Avio".
    E, proprio in quel bar, proprio da quelle miscele, nacque il caffè in ghiaccio. Antonio junior racconta: “Occorreva una bevanda che svolgesse due funzioni: quella di tonificare e quella di attenuare la sete delle lunghe estati salentine”, dice Antonio junior. “Si usava anche allora il caffè freddo, quello che si faceva e che si fa tuttora in grande quantità e si versa in una bottiglia da conservare in frigo. Ma mio nonno si accorse che durante il giorno quel caffè si inacidiva e che comunque perdeva la fragranza iniziale. Fu così, allora, che ideò la sua ricetta: faceva il caffè normalmente, lo zuccherava e poi lo versava ancora bollente in un bicchiere dove aveva messo in precedenza alcuni pezzi di ghiaccio staccati con il punteruolo dai grande blocchi che egli stesso produceva in una sua fabbrichetta. E fu un successo.”»
    www.salentonline.it/ricette/dettagli.php?id_elemento=84