Mah sì, rendiamoli sempre più fragili, incapaci di tollerare i fallimenti e le frustrazioni, visto che la vita a cui vanno incontro crescendo è perfetta, uguale a quella delle favole. Vedremo i risultati quando appena usciti dalla scuola verranno lasciati dalla fidanzata, verranno rifiutati a un colloquio di lavoro, e non sapranno come reagire a un NO. È vero che si impara sbagliando, ma bisogna anche prendere consapevolezza dell'errore per migliorarsi! E il "brutto" voto non va visto come una punizione: anzi, è un'occasione per maturare. Ma poi gli insegnanti, oggi soprattutto, sanno riconoscere benissimo la differenza tra un alunno che fa fatica ma ce la mette tutta e un alunno che non si applica perché semplicemente non ha voglia. E il voto tiene sempre conto dell'impegno. Come dicevano i Greci: το πάθει μάθος, l'apprendimento costa sofferenza.
Nulla da eccepire. In più, cosa folle, Novara sostiene che i genitori comprendono i progressi dei figli attraverso giudizi come "base" o "in via di prima acquisizione"... Voglio vedere quale normale essere umano dietro all'espressione "in via di prima acquisizione" capisce che le capacità del figlio sono mooolto basse (come si diceva un tempo "gravemente insufficiente", espressione tanto aborrita da Novara).
Brava Sig. Valeria, condivido in pieno. Purtroppo, la valutazione così dettagliata è stata implementata soprattutto per l’ influsso di questi pedagogisti super “illuminati” che devono trasmettere agli insegnanti i loro modelli iper analitici ! Ehhh tutta competenza da sfoderare!
Condivido in pieno il pensiero del prof Novara. Il voto è riduttivo e deviante . Per esperienza personale posso dire che conosco persone che avevano voti alti ma che all’ università si sono bloccate o hanno raddoppiato o triplicato la durata del corso di laurea. La scuola ha fallito ed ha sbagliato con queste persone illudendole
Invece di chiacchierare all'indietro nelle scuole parliamo un poco di droga e di storia attuale che nelle scuole sono argomenti inesistenti Una scuola più vicina alla realtà Ripristinate le scuole fatiscenti
Mah sì, rendiamoli sempre più fragili, incapaci di tollerare i fallimenti e le frustrazioni, visto che la vita a cui vanno incontro crescendo è perfetta, uguale a quella delle favole.
Vedremo i risultati quando appena usciti dalla scuola verranno lasciati dalla fidanzata, verranno rifiutati a un colloquio di lavoro, e non sapranno come reagire a un NO.
È vero che si impara sbagliando, ma bisogna anche prendere consapevolezza dell'errore per migliorarsi! E il "brutto" voto non va visto come una punizione: anzi, è un'occasione per maturare.
Ma poi gli insegnanti, oggi soprattutto, sanno riconoscere benissimo la differenza tra un alunno che fa fatica ma ce la mette tutta e un alunno che non si applica perché semplicemente non ha voglia. E il voto tiene sempre conto dell'impegno.
Come dicevano i Greci: το πάθει μάθος, l'apprendimento costa sofferenza.
Nulla da eccepire. In più, cosa folle, Novara sostiene che i genitori comprendono i progressi dei figli attraverso giudizi come "base" o "in via di prima acquisizione"... Voglio vedere quale normale essere umano dietro all'espressione "in via di prima acquisizione" capisce che le capacità del figlio sono mooolto basse (come si diceva un tempo "gravemente insufficiente", espressione tanto aborrita da Novara).
Brava Sig. Valeria, condivido in pieno. Purtroppo, la valutazione così dettagliata è stata implementata soprattutto per l’ influsso di questi pedagogisti super “illuminati” che devono trasmettere agli insegnanti i loro modelli iper analitici ! Ehhh tutta competenza da sfoderare!
Condivido in pieno il pensiero del prof Novara. Il voto è riduttivo e deviante . Per esperienza personale posso dire che conosco persone che avevano voti alti ma che all’ università si sono bloccate o hanno raddoppiato o triplicato la durata del corso di laurea. La scuola ha fallito ed ha sbagliato con queste persone illudendole
Invece di chiacchierare all'indietro nelle scuole parliamo un poco di droga e di storia attuale che nelle scuole sono argomenti inesistenti Una scuola più vicina alla realtà Ripristinate le scuole fatiscenti