Una cosa simile è successa anche in Cina con la perdita di potere degli Zhou (c. 1046 BC - 256 BC): il termine che indicava l'imperatore era "wang 王", ma con la perdita di potere del clan principale Zhou sulle casate minori, anche i potentati locali si appropriarono del titolo (e dei riti e di altre prerogative), che diventò molto banalmente il titolo per i re. Di contro il titolo "di 帝", che indicava una serie di cose tra cui gli antenati regali della dinastia Shang (c. 1600 BC-c. 1045 BC), il cielo divinizzato Zhou e poi un imperatore ideale, finirono per diventare il nuovo termine per indicare l'imperatore regnante, e il primo ad appropriarsene in senso quasi-teocratico (o megalomaniacale) fu Qin Shi Huangdi 秦始皇帝 dei Qin (221 BC-206 BC), la prima dinastia imperiale in senso proprio.
E dobbiamo pensare che wang e wanax non siano etimologicamente collegati venendo dai due capi opposti dell'Eurasia, smda due famiglie linguistiche apparentemente prive di contatti reciproci... Ma chi può esserne del tutto certo, al cento per cento, in un mondo spopolato rispetto al nostro e in cui singoli gruppi migranti attraversavano un continente in una generazione o meno?
Mi pare di aver capito che la lineare b non ha i fonemi - l - e - g - . Il sigma finale sarebbe la desinenza del nominativo dei temi in -u- di terza declinazione nel greco antico ma i sillabogrammi micenei non indicano mai sillabe chiuse quindi credo proprio che la - u - finale si pronunci proprio - u -. Io faccio riferimento alla pubblicazione che ho messo in descrizione. Ah, e a anche alla pubblicazione di Chadwick e Ventris che mi sono dimenticato di inserire, ma provvedo subito.
Di notte, su RaiDue, quando trasmettevano lezioni di una università telematica vidi la lezione di un certo Goddard, consigliere di Napolitano, mi pare, per la gestione del Quirinale: Egli aggiungeva che doveva derivare dall' egizio Wa-sir Cioè il *Visir* che anche nel mondo arabo era il primo ministro, sotto il sovrano
In pratica il presidente del senato a un certo punto ha fatto un putsch. Guardando ad oggi la cosa non mi stupirebbe:)))) Si scherza. Ottimo lavoro come sempre!
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Bravissimo Mattia
Sempre contenuti interessantissimi
Una cosa simile è successa anche in Cina con la perdita di potere degli Zhou (c. 1046 BC - 256 BC):
il termine che indicava l'imperatore era "wang 王", ma con la perdita di potere del clan principale Zhou sulle casate minori, anche i potentati locali si appropriarono del titolo (e dei riti e di altre prerogative), che diventò molto banalmente il titolo per i re. Di contro il titolo "di 帝", che indicava una serie di cose tra cui gli antenati regali della dinastia Shang (c. 1600 BC-c. 1045 BC), il cielo divinizzato Zhou e poi un imperatore ideale, finirono per diventare il nuovo termine per indicare l'imperatore regnante, e il primo ad appropriarsene in senso quasi-teocratico (o megalomaniacale) fu Qin Shi Huangdi 秦始皇帝 dei Qin (221 BC-206 BC), la prima dinastia imperiale in senso proprio.
E dobbiamo pensare che wang e wanax non siano etimologicamente collegati venendo dai due capi opposti dell'Eurasia, smda due famiglie linguistiche apparentemente prive di contatti reciproci... Ma chi può esserne del tutto certo, al cento per cento, in un mondo spopolato rispetto al nostro e in cui singoli gruppi migranti attraversavano un continente in una generazione o meno?
noticina ina ina: si dovrebbe pronunciare gʷasiléus (almeno stando a wiktionary)
Mi pare di aver capito che la lineare b non ha i fonemi - l - e - g - . Il sigma finale sarebbe la desinenza del nominativo dei temi in -u- di terza declinazione nel greco antico ma i sillabogrammi micenei non indicano mai sillabe chiuse quindi credo proprio che la - u - finale si pronunci proprio - u -. Io faccio riferimento alla pubblicazione che ho messo in descrizione. Ah, e a anche alla pubblicazione di Chadwick e Ventris che mi sono dimenticato di inserire, ma provvedo subito.
È come se "sindaco" diventasse il termine per "re" o "imperatore" dopo il prossimo tracollo...
Esatto!
Di notte, su RaiDue, quando trasmettevano lezioni di una università telematica vidi la lezione di un certo Goddard, consigliere di Napolitano, mi pare, per la gestione del Quirinale:
Egli aggiungeva che doveva derivare dall' egizio
Wa-sir
Cioè il *Visir* che anche nel mondo arabo era il primo ministro, sotto il sovrano
Credo, ma potrei sbagliare, che "quasireu" sia una parola indoeuropea... se così fosse non potrebbe essere imparentata con "wa-sir"
@@HumanisticValley
Era quella la sua ipotesi comunque
Lo “jod” è un tocco di classe!!!
In pratica il presidente del senato a un certo punto ha fatto un putsch. Guardando ad oggi la cosa non mi stupirebbe:)))) Si scherza. Ottimo lavoro come sempre!
Non bello quanto il risorgimento, ma complimenti lo stesso
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