Analisi interessante, pertinente e condivisibile. Aggiungerei che l'aspetto emozionale dell'esperienza in realtà connota anche quelli che M. A. chiama non luoghi di una qualità di esperienza e perciò di memoria, facendoli pertanto divenire tutti luoghi archiviati nella nostra mappa emozionale. A quel punto anche lo spazio, seppur vissuto distante dalla terra può caricarsi di questa traccia e desiderio esplorativo. E, dunque, ogni "non luogo" raggiunto dal nostro transito subisce un cambiamento di fase, aggiungendosi all'archivio della nostra memoria affettiva e esperienziale.
Analisi interessante, pertinente e condivisibile. Aggiungerei che l'aspetto emozionale dell'esperienza in realtà connota anche quelli che M. A. chiama non luoghi di una qualità di esperienza e perciò di memoria, facendoli pertanto divenire tutti luoghi archiviati nella nostra mappa emozionale. A quel punto anche lo spazio, seppur vissuto distante dalla terra può caricarsi di questa traccia e desiderio esplorativo. E, dunque, ogni "non luogo" raggiunto dal nostro transito subisce un cambiamento di fase, aggiungendosi all'archivio della nostra memoria affettiva e esperienziale.
Grazie.
Analisi interessante, pertinente e condivisibile. Aggiungerei che l'aspetto emozionale dell'esperienza in realtà connota anche quelli che M. A. chiama non luoghi di una qualità di esperienza e perciò di memoria, facendoli pertanto divenire tutti luoghi archiviati nella nostra mappa emozionale. A quel punto anche lo spazio, seppur vissuto distante dalla terra può caricarsi di questa traccia e desiderio esplorativo. E, dunque, ogni "non luogo" raggiunto dal nostro transito subisce un cambiamento di
fase, aggiungendosi all'archivio della nostra memoria affettiva e esperienziale.
Analisi interessante, pertinente e condivisibile. Aggiungerei che l'aspetto emozionale dell'esperienza in realtà connota anche quelli che M. A. chiama non luoghi di una qualità di esperienza e perciò di memoria, facendoli pertanto divenire tutti luoghi archiviati nella nostra mappa emozionale. A quel punto anche lo spazio, seppur vissuto distante dalla terra può caricarsi di questa traccia e desiderio esplorativo. E, dunque, ogni "non luogo" raggiunto dal nostro transito subisce un cambiamento di
fase, aggiungendosi all'archivio della nostra memoria affettiva e esperienziale.