Se deve dorare a guazzo (quindi a oro zecchino) è necessario il bolo. Altrimenti per oro a missione basta un fondo colorato all'acqua ( acrilico o tempera lavabile). Una volta asciutto, prima di dare la missione, una mano di gommalacca.
Ho una domanda, nel caso in cui il fregio da ricostruire sia più grande e di spessore maggiore, cè il rischio che il Das possa fare le crepe asciugando?
Si c'è questa possibilità. Di solito, per fregi grandi, metto un primo strato, più basso del fregio finale e lascio asciugare. Poi metto uno strato più sottile sopra al primo e faccio il calco su questo, così evito questo problema e asciuga anche prima, essendo meno spesso.
Salve , sono giorgio (quello del trapano a corda) Ho una cornice identica alla sua ,che sto restaurando. Ho trovato molto utile il suggerimento del DAS che facilita parecchio il lavoro, soprattutto dove c è del fogliame o ornato in spessore. Trovo invece difficoltà usando il das dove ci sono canaletti lisci o i bordi ad ancolo retto smangiati.Devo forse in questi casi usare la vecchia tecnica del gesso di BO e colla di coniglio data a pennello? Lei è stato un po vago a trattare questo particolare del restauro. La ringrazio per una sua risposta che chiarisca tale punto.
Salve, per le parti sbeccate sugli spigoli e in zone piccole direi che, come ha scritto lei, gesso e colla di coniglio sono le uniche soluzioni, soprattutto quando si tratta di conservare la doratura originale. Altrimenti si corre il rischio che, dovendo levigare la parte in eccesso, venga via anche la parte dorata. Ogni lavoro è storia a sé. Grazie per la domanda che mi ha permesso di chiarire questo concetto che è sicuramente importante per un lavoro ben fatto e conservativo.
grazie , mi è stato molto utile
Bravissimo maestro👏🌟🌟🏆🇮🇹
UN VERO MARSTRO TU SI CHE VALE......
Obrigada 🙏 obrigada 🙏
Bravissimo complimenti, una domanda: se volessi rifare l’oro devo ridare il fondo con il bolo?
Se deve dorare a guazzo (quindi a oro zecchino) è necessario il bolo. Altrimenti per oro a missione basta un fondo colorato all'acqua ( acrilico o tempera lavabile). Una volta asciutto, prima di dare la missione, una mano di gommalacca.
Ho una domanda, nel caso in cui il fregio da ricostruire sia più grande e di spessore maggiore, cè il rischio che il Das possa fare le crepe asciugando?
Si c'è questa possibilità. Di solito, per fregi grandi, metto un primo strato, più basso del fregio finale e lascio asciugare. Poi metto uno strato più sottile sopra al primo e faccio il calco su questo, così evito questo problema e asciuga anche prima, essendo meno spesso.
@@GalleriaTettamanti grazie mille per il Consiglio!
Salve , sono giorgio (quello del trapano a corda) Ho una cornice identica alla sua ,che sto restaurando. Ho trovato molto utile il suggerimento del DAS che facilita parecchio il lavoro, soprattutto dove c è del fogliame o ornato in spessore. Trovo invece difficoltà usando il das dove ci sono canaletti lisci o i bordi ad ancolo retto smangiati.Devo forse in questi casi usare la vecchia tecnica del gesso di BO e colla di coniglio data a pennello? Lei è stato un po vago a trattare questo particolare del restauro. La ringrazio per una sua risposta che chiarisca tale punto.
Salve, per le parti sbeccate sugli spigoli e in zone piccole direi che, come ha scritto lei, gesso e colla di coniglio sono le uniche soluzioni, soprattutto quando si tratta di conservare la doratura originale. Altrimenti si corre il rischio che, dovendo levigare la parte in eccesso, venga via anche la parte dorata. Ogni lavoro è storia a sé. Grazie per la domanda che mi ha permesso di chiarire questo concetto che è sicuramente importante per un lavoro ben fatto e conservativo.