Il Borgo Fantasma di Celleno

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  • Опубліковано 12 кві 2022
  • Il Borgo Fantasma di Celleno è un luogo magico, probabilmente non conosciuto da molti.
    Quello che state per vedere non è il solito video a Civita di Bagnoregio, altro luogo meraviglioso nelle vicinanze, Celleno potrebbe assomigliare a Civita di Bagnoregio per la lunga scalinata che conduce alla porta di ingresso, che ricorda il ponte che porta al borgo di Civita.
    Ma le somiglianze finiscono qui perché Celleno non è la città che muore, ma il paese fantasma, perché qui non c'è più nessuno.
    Il borgo, costruito sul tufo, permetteva di scavare facilmente delle cavità, come vedremo, ma purtroppo, come del resto altri luoghi della Tuscia, era soggetto a smottamenti, crolli, in una zona anche sismica.
    Era il 1951 quando il presidente della Repubblica Luigi Einaudi emanò un’ordinanza che obbligava gli abitanti a lasciare le proprie case per trasferirsi verso una località più sicura a poca distanza dall’antico borgo.
    Tutti gli abitanti sono ora a Celleno Nuova ma Celleno Antica, o il borgo fantasma è ancora lì, o meglio vi è ancora quello che ne resta, conservando memorie del passato.
    Avvicinandosi percorrendo la lunga scala sembra quasi che il borgo viva ancora, è quando si valica la porta di ingresso che si capisce di essere arrivati nel Borgo Fantasma, ci accoglie una grande piazza con alcune costruzioni ben conservate ma non ci sono negozi, non ci sono botteghe, tutto sembra una fotografia del tempo passato.
    Nella piazza del Comune ci sono il Castello Orsini, la Chiesa di San Donato col suo campanile, oltre alla ex chiesa di San Carlo che ora ospita la Casa delle Macchine parlanti, una interessante esposizione di grammofoni d’epoca perfettamente funzionanti e motociclette dell'inizio del secolo scorso.
    Inoltrandosi nel borgo si vede il lavoro di recupero e di riqualificazione del borgo chiamato “Il Borgo Fantasma di Celleno” per farlo diventare un nuovo punto di interesse del turismo nella Tuscia.
    Quasi all'inizio della nostra visita abbiamo incontrato Piero Taschini, volontario della Pro Loco di Celleno, che ci ha accompagnato in una visita che davvero non ci aspettavamo.
    Il lavoro di recupero degli ultimi anni ha portato Celleno a diventare un luogo davvero degno di nota: oltre alla Casa delle Macchine Parlanti si può percorrere una pensilina che una volta era la strada principale, circondata da abitazioni e da botteghe, fino ad arrivare al luogo dove vi era l'ultima casa del paese, che oggi non c'è più ma che ci viene mostrata in una foto d'epoca da Piero.
    Il luogo si presta a determinate ricerche e Piero ci ha raccontato che prima di noi sono passate anche troupe di "ghostbusters", con apparecchiature in grado di rilevare presenze e provare a dialogare con esse. Pare anche che ci siano riusciti!
    Noi invece abbiamo visitato la un antico deposito risalente al primo medioevo ed utilizzato fino al '500.
    La cosa incredibile è che questo luogo si trovava sotto alla cantina di una abitazione aristocratica i cui proprietari non hanno probabilmente mai saputo di camminare sopra queste cavità scavate nel tufo.
    Ma i tombaroli sospettavano la presenza di qualcosa di interessante e durante una ristrutturazione negli anni '70 del secolo scorso si infiltrarono tra gli operai per recuperare manufatti antichi e pare che l'avrebbero fatta franca se non si fossero messi a litigare tra di loro.
    Ma è grazie a loro la scoperta del cosiddetto "Butto di Celleno" che in seguito all’intervento archeologico condotto dalla Soprintendenza, ha portato al recupero di oltre settemila frammenti di maiolica arcaica.
    Visita l'Italia con noi!!!
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