La post produzione è essenziale al giorno d'oggi, parlo per esperienza personale quando ti trovi a effettuare un servizio fotografico per un matrimonio ad esempio, la post produzione è necessaria. Ciò non significa che bisogna scattare a cavolo perché poi ci pensa il software. Poi da che mondo è mondo la post produzione è sempre esistita, basti pensare che sui negativi si interveniva con le matite , oppure le tante elaborazioni in camera oscura. In passato chi operava con la "Fototipia" non faceva forse post produzione?
Assolutamente postproduzione, io scatto solo in raw, non voglio jpg fatti da qualcuno altro. Poi finalmente non devi litigare con il laboratorio di sviluppo per come vengono le foto😂. Costa tempo e denaro a partire dal monitor professionale ma finalmente le foto te le gestisci completamente.
Essenziale per lo sviluppo dei propri RAW altrimenti come profani scattiamo da smartphone anche se gli smartphone di ultima generazione si può scattate anche in modalità pro e in RAW. Cmq a me capita anche se faccio foro a lunghe esposizioni usando filtri nd a 10 stop e il cretino di turno ah bhe é ritoccata cosa che stai lì e non puoi sorridergli in faccia. Grazie per questo tutorial come ho già detto l'ho condiviso con i puristi 😊
La maggior parte delle persone che conosco non ha idea di cosa significhi stampare in camera oscura e di quanto venivano "pastrugnate" le stampe dei decenni scorsi. Il digitale ha modificato gli strumenti ma non le cose da fare. Anzi: il singolo raw digitale è più semplice da sviluppare rispetto ad un intero rullino, è più simile ad una pellicola in lastra. Non voler postprodurre le proprie foto, di solito può indicare: 1) pigrizia pura e semplice (e non si risolve) 2) ignoranza (nel senso di non conoscere il programma e non voler imparare o di saperlo usare ma troppo lentamente e quindi perdendo tempo) 3) mancanza di tempo (ci può stare ma fino ad un certo punto). Complimenti per come hai spiegato la parte analogica, rapido ma chiaro.
Sono d'accordo con te! Molti non sanno che "i grandi maestri del passato" sapevano il fatto loro, e facevano un mucchio di modifiche in fase di sviluppo e stampa! Oltre a tagliare la foto per migliorare la composizione e bruciare/schermare, si potevano fare tantissime cose, per esempio aggiustare l'esposizione (o "tirando" lo sviluppo o aumentando l'esposizione della stampa) o i colori (per esempio usando liquido di sviluppo diversi o filtri diversi sul proiettore di stampa). Altri ritoccavano i dettagli con il pennello! Oggi anche scegliere un diverso bilanciamento del bianco sul file RAW può cambiare radicalmente una foto, ed è stupido (e pigro) delegare completamente queste cose alla macchina fotografica! Prendiamoci il controllo creativo delle nostre foto!
Ciao Fabio, con un po' di ritardo arrivo anche io a commentare il tuo video. Molto interessante come sempre. Personalmente ho avuto anche qualche esperienza di stampa da rullino e posso confermare che si faceva di tutto e di più. Chiaramente con limiti e costi ben differenti da quelli attuali. Sono riuscito quasi a cancellare un soggetto da una foto in fase di impressione della carta, non dico altro!! Per quanto riguarda il parallelo con il digitale, beh, già solo i concetti di file raw ed immagine raster che hai espresso sono di per se molto eloquenti. Sarò anche un po' "selettivo", ma se una persona non ha ben chiaro questo ultimo concetto, a mio parere, dovrebbe farsi un minimo di cultura prima di fare affermazioni puriste o roba del genere. Secondo me i cosiddetti "puristi" sono solo persone che non hanno voglia di rompersi un po' l'anima ad imparare le tecniche di post produzione, un po' come la volpe con l'uva. Dopo aver frequentato vari corsi di correzione colore sono arrivato alla conclusione che l'attuale livello tecnologico è ancora inferiore rispetto alla pellicola, se non altro come gamma dinamica restituita nel file, costringendoci ad intervenire sempre e comunque, ma questo apre ad altri discorsi off topic. Restando alla post pura e semplice, a mio parere è da dividere in due momenti: quello in cui si compensano le palesi difficoltà delle macchine digitali a riprendere determinate situazioni e quello dove si da sfogo alla propria creatività. Il primo non è bypassabile, il secondo dipende dal gusto personale (e dalla decenza, aggiungo io...). Per rispondere invece alla tua domanda sull'aver incontrato persone contrarie alla post produzione rispondo "ovviamente si" e sono stato anche additato come uno che fa SOLO post produzione, salvo poi essere rivalutato alla prima volta che ho post prodotto una loro fotografia, tirando fuori quello che in realtà avevano esattamente davanti agli occhi all'atto dello scatto e che fino a quel momento era stato beatamente ignorato, perso tra i vari "impasti" del file jpg fornito. Il tutto in meno di 2 minuti: se sai dove e come intervenire è anche rapido (a volte...). La post produzione c'è sempre e comunque, si tratta solo di scegliere se prenderne il controllo o affidarla ad un firmware. Mi sembra che la scelta sia abbastanza semplice. Grazie e buona continuazione!
Ottimo discorso e pienamente condivisibile. Aggiungo una nozione fondamentale per il mio modo di vedere; post-produrre diventa fondamentale per riportare la fotografia a quello che l'occhio vedeva in quel momento. L'occhio ha una gamma dinamica di molto superiore a qualsiasi sensore e quindi, per quanto io odi fare PP, vedo la necessità di intervenire anche solo leggermente sullo scattato. E non solo per via della gamma dinamica ma anche della colorimetria che è diversa per ogni casa fotografica. Discorso diverso, come dici giustamente tu, è scattare male o senza criterio perché tanto c'è Photoshop. Quella è la morte della fotografia. Leggevo di un fotografo americano che insegnava, in uno dei suoi corsi, a scattare di pancia. Cioè come viene viene... Ndo cojo cojo direbbero dalle mie parti. Lui dice che la fotografia "di getto" è la più autentica. Chiaramente scattando "di pancia" puoi immaginare che tipo di fotografie possano uscire fuori.
Ciao Fabio, mi sono riconosciuto da subito con il “purista” da te menzionato all’inizio. Sono un appassionato (autodidatta) avanzato per come mi definisco, e da sempre pensavo che la maggior parte del lavoro deve essere fatto al momento dello scatto e, ad essere onesto, qualche volta mi sono anche vantato del risultato che ottenevo con il solo scatto, ed è vero pure che a causa di questo la mia esasperazione, il più delle volte per non riuscire a fare lo scatto che volevo, è stata tanta. Tante volte sono tornato a casa con i rodimenti perché non avevo neanche uno scatto buono, secondo quel punto di vista. Mi sono dovuto scontrare con questo mio modo di pensare ed è stato difficile e duro cambiare attitudine, ma grazie allo studio dei software di post-produzione, alla pratica e al confronto e consigli dei professionisti come te mi ha aperto la mente. Col tempo e la pazienza, e tanta umiltà, ho ritirato fuori dall’hard disk i miei lavori e lavorandoci sopra sono usciti fuori bei risultati, di cui ora ne vado fiero e contento. Ora sono solo un po’ in dubbio sul software che fa per me, anche se una mezza idea già ce l’ho (Luminar AI), grazie ai tuoi video e di quelli di altri tuoi colleghi. Devo ringraziati molto perché da quando seguo i tuoi consigli sono cambiato in meglio e spero un giorno di far crescere questa passione in un lavoro vero. Grazie…
Ho venduto il mio bel corredo Sony FF e sono passato a fuji xt-4 per vari motivi. Uno dei principali è che ho iniziato ad odiare il fatto di passare ore ed ore davanti al mio iMac per sviluppare i RAW. Ora scatto in RAW+JPEG fine e uso con molta soddisfazione le simulazioni e le ricette pellicole che ho caricato in camera. I JPEG fuji sono davvero molto appaganti ed era proprio quello che cercavo.
Parlo da amatore e senza la pretesa di essere più bravo di altri anzi, apprezzo molto questa spiegazioni! Io se possibile cerco sempre di fotografare al meglio fin da subito, ma indubbiamente qualche ritocco lo faccio sempre. (Non so usare Photoshop, però un pò di lightroom si lo utilizzo). Ma detto ciò ripeto non avevo mai considerato che anche una volta si potesse fare post produzione è una bella novità non si finisce mai di imparare, e il fatto di ragionare col digitale che sia già una trasformazione di immagini beh cambia sicuramente il modo di pensare. Grazie per il prezioso video un ottimo punto di riflessione!
Assolutamente condivisibile, compreso il consiglio alla fine! Grande Fabio, come sempre. Da un appassionato di postproduzione discreta, ma sempre presente 👍
Bravo Fabio! Spiegato a chiare lettere...resta da osservare che Ansel Adams ha scritto "Il più delle volte le mie foto sono assai lontane dal proporre una trascrizione del soggetto aderente alla realtà" e "la visualizzazione é il processo di formazione dell'immagine fotografica finale nella mente del fotografo, prima ancora che questi compia i primi passi per l'effettiva realizzazione della fotografia". Temo che la gran parte di persone che si sentono "Photographer" vogliano solo fare clic e pubblicare sperando nei miracoli 😂
Grande Tutorial ahhhhhhhh finalmente una persona intelligente che ha messo le cose in chiaro e non immagini a quanti puristi ho condiviso questo tutorial Grazie perchè non ne potevo più di spiegare che chi scatta in raw ha dettagli in più da tranne in PP ma nulla so convinti e molte volte ci litigo :-)
Grande discorso, sono d'accordo con te, ci vuole il giusto per la post, poi il limite è molto personale (oltre alle chiare esagerazioni). Per quanto mi riguarda, scatto in RAW e poi colpetto di PS per saturazione/contrasto/esposizione/luci e ombre, ma niente di più, probabilmente perché non sono in grado di fare di più. Grande video Fabio! 💪🏼
Grande Fabio. Stupendo il consiglio finale, anche se a volte una semplice passeggiata non è abbastanza. Nel mio caso, mi occupo di grafiche pubblicitarie, una pausa di pochi minuti non aiuta, e a dirla tutta spesso lascio il progetto accantonato uno o due giorni per trovarmi poi con idee migliori.
Ciao Fabio, concordo pienamente con quello che dici. Io una volta ero di quella sponda perché ignoravo certe cose ma adesso coccolo sempre i miei scatti. Il bianco e nero, il bianco è nero piace a tutti ma non è mai visto come post produzione .
Tutto condivisibile, bravo Fabio … d’altro canto quando si scatta in analogico e non si sviluppa e stampa da soli, ma si porta il rullo al minilab per le stampe , si produce l’equivalente di un jpg, elaborato da una macchina con dei preset standard che cercano di tirare fuori il meglio dal negativo … anche questa è post produzione! Ricordiamocelo, tutti noi che veniamo da anni di scatto analogico e che pensavamo di essere bravissimi con i nostri 10x15 nei raccoglitori a bustine…
Ecco!!! A me piacerebbe, più che ad imparare l'uso dei vari programmi, capire COME post produrre una foto. Gli strumenti, di riffo o di raffo, sono quelli; il bilanciamento, le ombre, le luci, la nitidezza, ecc. Rimanendo in un contesto mimimalista, capire l'approccio giusto da mantenere. E' logico che ogni foto ed ogni scatto sono diversi. Però penso vi siano alcuni concetti da capire. Ad esempio: a volte mi piace trasformare una foto in bianco e nero e mi dicono che i neri non sono profondi, i binachi sono slavati, manca il contrasto... uffa!!! Per farla breve capire cosa guardare in una foto e dove intervenire. Ciao e complimenti. Per quanto riguarda l'indagine il fatto che vi sia un qualsiasi tipo di processo, prima, dopo o durante quel che conta è il risultato.
prova a guardare questo video, forse alcune cose le sai già, a me ha risolto tanti misteri che non ho trovato da nessuna parte gratuitametne, sono piccole cose che fanno la differenza, e ti fanno capire da dove iniziare... ua-cam.com/video/U01sRS6Roog/v-deo.html
Assolutamente d'accordo Fabio, come amatore autodidatta ci ho messo molto a capire questi capisaldi della fotografia, ora sto cercando di imparare qual'è il minimo indispensabile di postproduzione che mi consenta di esprimere ciò che provavo scattando senza stravolgere il soggetto! PS Anch'io postproducevo già in camera oscura negli anni '80! 😉
Bel video Fabio, Sono molto sensibile a questo tema devo dire. Sono un po' più dalla parte dei puristi/conservatori perché per me se una foto è bella, è bella punto. La post-produzione è un qualcosa in più che migliora una fotografia o ne esaspera una visione invece che un altra ma non esiste postproduzione che renda una foto bella da uno scatto originario completamente sbagliato (MAF, composizione, soggetto e luce). Tuttavia la postproduzione la vedo come necessaria a poter sfruttare tutto il potenziale che ha uno scatto soprattutto ora con il digitale rendendo questo da bello a emozionante. La regola per me è che per quanto valga la visione del fotografo la foto finale deve rappresentare la realtà, se ci si discosta troppo da essa diventa una forma d'arte ma non veritiera.
Io sto dalla parte di una leggera post, sempre entro i limiti della verosimiglianza; non uso preset per fare le regolazioni, ed anche non usandoli, impiego pochissimo tempo. L'importante è che il risultato piaccia.....a me, non agli altri! Ottimo video, bravo!
Concordo con il tuo pensiero . Ero un purista anch'io ma mi sono reso conto che se vuoi esaltare...migliorare ...ma sopratutto dare un tuo " carattere" ..o...""" stile" alle immagini ,non hai molte strade da percorrere. Puoi solo post produrre e senza strafare dare il giusto equilibrio alla tipologia di genere che stai seguendo. Se lo facevano in passato con l' analogico ho ragionato su questo ....Allora dato che oggi abbiamo la fortuna di poter usare altri mezzi perché non farlo ? Quindi con il giusto equilibrio ho visto che ....riesco ad esaltare ciò che per me in quel momento era importante.
Il tuo discorso non fa una grinza, hai ben esposto tante cose, io però sono uno di quelli che non ama la post produzione. Ho usato reflex e rullini per tanti anni e il mio rapporto con lo stampatore era piuttosto attivo, nel senso che, trattandosi di veri professionisti, ricevevo spesso suggerimenti e lui stesso si prendeva la briga di correggere le luci e altro in fase di stampa. Io non dovevo pensare "dopo", ma "prima", la mia competenza era nello scatto, la sua nello sviluppo, due cose fortemente separate, ma che portavano a crescita esponenziale per entrambi. Con le attuali macchine, finalmente, questa fase in parte è eliminata perchè la fanno loro internamente, fino a qualche anno fa era imprescindibile l'obbligo di post produzione, che mi ha fatto smettere di usare la macchina fotografica . . . , già scattare era una mezza impresa, con tutte le correzioni necessarie a far si che la scena somigliasse a quella vista ( io scatto in manuale). Chiaramente sono un amatore non un professionista, ho altre esigenze, immortalare quello che vedo o immagino e se la macchina non lo fa immediatamente, non è ancora una buona macchina dal mio punto di vista. Comunque sto per comprare una Fuji, che sembra l'unica in grado di fare quello che cerco e ti faccio i miei complimenti per la grande competenza che dimostri. Saluti!
Sono d'accordissimo con te Fabio....postprodurre non vuol dire estremizzare e rendere la foto irreale, ma ci vuole giustamente una via di mezzo. Non postprodurre per niente può essere una scelta ma la foto rischia appunto di apparire piatta.
Salve Fabio, ti sfugge un altro tipo di fotoamatore/appassionato, cioè quello che proprio nn ha voglia di mettersi al computer per post produrre o semplicemente nn ha tempo per farlo, per questo oggi una fotocamera oppure un altra fa un immensa differenza. Grazie per gli ottimi video.
Certamente. Anche io adoro ad esempio i file già pronti delle Fuji, ma non era questo il punto del video. Volevo spiegare a tante persone che sostengono di scattare in JPEG perché "non vogliono assolutamente la post sulle loro foto" o perché "le foto devono essere naturali!" che... tutto questo semplicemente non esiste. Che la facciamo noi a partire dal RAW o che la faccia la fotocamera al posto nostro scattando in JPEG, sempre di foto post prodotte si tratta.
Ogni volta che sento qualcuno fare questi discorsi ("io scatto in jpg perchè chi post-produce le foto non è un vero fotografo" o "i grandi fotografi del passato che scattavano in pellicola non facevano post-produzione") gli rido in faccia fortissimo,e già da quello distinguo immediatamente chi di fotografia ne capisce davvero da chi invece si atteggia a grande esperto ma in realtà di fotografia non ne capisce un caxxo.E lo dico da semplice e umile fotoamatore.Poi possiamo stare a discutere giorni sul discorso post-produzione troppo esagerata o meno,fin dove ci si può spingere prima di parlare di vero e proprio ritocco fotografico ecc,ma quelle da te giustamente dette in questo video sono proprio LE BASI,quelle che chiunque si voglia approcciare alla fotografia seriamente (quindi sono esclusi i "fotografi della domenica" che si comprano la reflex solo per fare le fotine ricordo alla famiglia nelle scampagnate domenicali e basta) deve imparare,insieme al triangolo dell'esposizione,praticamente prima ancora di decidere quale macchina fotografica acquistare...
Probabilmente, non dico in tutti, ma in molti casi chi denigra la post produzione è solo perché non ha la voglia e/o la pazienza necessaria di mettersi seduto e studiarci su... La fotografia è impegno e dedizione e per farla bene ci vuole anche tanta passione. Le scorciatoie non portano mai a niente di buono.
Ciao Fabio buongiorno a tutti , video interessante, ti seguo e faccio i complimenti per il canale, scatto con fuji da 7 anni , felicissimo del sistema per la qualità e la libertà di spaziare anche e solo in macchina con la postproduzione leggera , file già pronto all'uso e la chicca di fuji è anche il sito FUJI X WEEKLY per già preimpostare in macchina ricette di recupero pellicole del passato , mi ha sempre permesso di usare poco ho niente programmi di fotoritocco comunque postprodurre a me piace per dare un tocco mio personale a ciò che vedo e scatto quindi sono pro postproduzione , ma senza stravolgimenti assolutamente , rimango con il sistema fuji perché mi appaga in tutto, buona fotografia a tutti
Ciao Fabio, bel video, come sempre i tuoi :) io sono un appassionato di foto da qualche anno, anche se non mi sono mai dedicato alla post produzione perché la ritenevo un "barare" sulla foto vera e propria.. col tempo ho imparato a correggermi e capire che era errata la premessa del mio pensiero. Ultimamente sto utilizzando Luminar AI e mi trovo molto bene. Ora vorrei se posso chiarirmi un dubbio che continuo ad avere riguardo la pp. credo di non capire bene cosa sia un RAW, perche se da un lato è vero che ci restituisce un file grezzo (l'impasto, anche se l'analogia non la trovo perfettissima perché l'impasto non è fruibile, mentre un RAW volendo si esporta così com'è (correggimi se sbaglio) , dall'altro lato è pur vero che non ci restituisce una serie di zeri e uni 01100100110..... ma un file con forme e colori, con tutto ciò che l'uomo puo percepire. Quello che mi chiedo è come mai il RAW ci restituisce un file, non so, chiamiamolo al 50%, e non al 1% essendo grezzo.. perche dal momento che non è l'1% (si fa per dire 1), allora come mai non restituire un 80% o un 90 ecc.. è molto dura spiegarmi scusa la confusione.. il fatto è che non capisco dal momento che non è in grado di soddisfare la qualità di immagine voluta, come mai ne soddisfa comunque un po, dandoci forme, colori e contrasti, ma slavati.. non riesco a coprire questo vuoto che ho ancora.. ripeto non sono contro la pp, anzi.. è che non riesco a capire come mai la macchina ci da un file da produrre, quando invece è gia un po "prodotto", ma comunque troppo poco.. in un certo senso il mio dubbio è diventato un po l'opposto di quello di partenza.. una volta "capito" cos'è un RAW, nella mia mente questo dovrebbe essere totalmente grezzo e da produrre quasi nella sua totalità.. perche cosi come vorrei decidere i contrasti ecc, vorrei poter decidere anche forme colori e quant'altro.. ovviamente esagero, ma il concetto di RAW non mi è chiaro perche lo immaginerei grezzo sul serio, ovvero da produrre nella sua interezza (a discrezione poi del fotografo, con le stesse polemiche/virtù che ci sono ora con le luci, i contrasti ecc..) spero di essermi spiegato almeno un po .-. grazie
Per capire che cosa è un file RAW parti da questo vecchissimo video (perdona la qualità) ua-cam.com/video/qaJ_nYOSHvU/v-deo.html su come funziona il sensore seguito da questo ua-cam.com/video/WfLmV_4k73Q/v-deo.html sulle differenze RAW vs JPEG. In sintesi, un file RAW contieni i dati non elaborati sulla luminosità di ogni determinato pixel e sul quale sia il suo colore dato dalla matrice di Bayer (vedi video sul sensore).
A mio giudizio, il problema non è se e quanta post produzione applicare allo scatto, ma cosa voglio esprimere con quella foto. E' logico che un buon fotografo dovrebbe avere le conoscenze di base su come rendere al meglio una foto, per esempio, conoscere il sistema zonale di Ansel Adams ma quello che più conta è cosa voglio esprimere o meglio quali emozioni sono in grado di suscitare con la mia foto.
A favore della post.. però al giorno d’oggi i social che offrono tanti filtri ecc le persone si credono tutti fotografi poi gli dici cos’è la regola dei terzi e ti guardano storto.. bellissimo video sei molto ingamba e grazie a te poco fa ho acquista un filtro k&f concept.. grazie per il tuo tempo
Sono d'accordo su tutto. La post produzione va intesa come sviluppo di un'idea in fase di scatto. Detto ciò sono totalmente contrario ad alterazioni profonde della realtà, come quella che propone Luminar. Usare il cielo di qualcun altro per migliorare la tua foto è contraffazione. Una cosa è sostituire il cielo che hai scattato tu in quel momento, per fare una composizione (mi viene in mente l'astrofotografia), perché è una cosa ottenuta grazie alla tecnica fotografica e di post produzione. Sostituire il cielo con un click è una farsa
Anche io la penso Co. E te e come lui, ma su una cosa ho da ridire, l'esempio del cielo sostituito con Luminar. So che è solo un esempio, sostituire il cielo, ormai lo si può fare con qualsiasi programma, ma noto tra tanti che Luminar è un programma che falsa le foto. Un po' come il concetto sulla post produzione, anche con i software, circola l'idea che Luminar è il programma che falsa le foto solo perché è stato il primo a permettere in modo facile, la sostituzione del cielo. Luminar è un software per la post produzione, come lo è photoshop o lightrom, il fatto di avere funzioni che facilitano determinati processi, non è detto che bisogna usarli. Come chi ha una pistola, non è detto che solo perché ce l'ha, quando esce di casa deve uccidere qualcuno. Se proprio vogliamo essere precisi, il programma che stravolge le foto più famoso, è Photoshop. Infatti quando vediamo foto di modelle o attrici col viso e pelle perfette, in automatico diciamo: è una foto fotoscioppata, non luminarata 😁
@@cicciosonyalfa no il problema con Luminar è che appunto rende facile queste alterazioni profonde della realtà. Immagina che io ti faccia vedere una mia foto editata con Luminar. La trovi bella. Poi ti dico che con un click ho messo un cielo che non è mio, che ho tolto i fili del tram, che lo sfocato intorno al soggetto è artificiale, che la luce l'ho cambiata totalmente, che ho croppato e modificato la composizione. Diresti ancora che merito lodi per quello scatto? Non penso. Anch'io uso Photoshop per postprodurre, ma applico regolazioni minime e semmai cambiassi qualcosa, sarebbero modifiche fatte con quello che ho ottenuto in fase di scatto, non aggiungo un pixel o un byte che non sia di mia produzione. L'idea FOLLE e sbagliata di Luminar è quella della SCORCIATOIA. Tutto finalizzato a ricevere insulsi cuoricini su Instagram tramite quella che è CONTRAFFAZIONE. Immagina che io partecipi e vinca a un concorso con una foto dove il cielo non è mio. Sono solo immagini create al computer ed è la morte della fotografia
@@fabioparisi2102 Hai fatto un esempio sbagliato. Con Luminar hai stravolto la foto aggiungendo, sostituendo e tanto altro, con Photoshop, solo piccoli ritocchi. Non è un esempio valido, quello che togli, aggiungi, modifichi o steavolgi con Luminar, lo puoi fare anche con Photoshop, ne più e ne meno, allora perché con Luminar stravolgi la foto e con Photoshop ti limiti a piccole modifiche? Anzi, anche photoshop si sta buttando nell'AI, come altri software, anche Photoshop rende più facile cambiare il cielo e tutto quwato dopo che è uscito Luminar. Quando si parla di fotoritocco, di foto truccate, tutti parlano di Photoshop, pure i bambini lo sanno, però Luminar è il software che fa foto false, bho. Non difendo Luminar perché ce l'ho, ma perché per me è sbagliata la nomea che gli è stata data.
@@cicciosonyalfa ma io parlo per me e per l'uso che faccio di Photoshop. Lo stravolgimento di una foto a prescindere è sbagliato ed è la morte della fotografia. Il problema sono l'idea della scorciatoia e della totale libertà espressiva che offrono determinati software, che sono assolutamente contrari al senso della fotografia e vanno osteggiati senza remore. Luminar offre la possibilità di "mentire" con una facilità disarmante, si perde anche quel barlume di competenza che serviva per fare la stessa cosa su Photoshop. Ed è il solito problema dei social, dove la povertà culturale ha la meglio, dove immagini spazzatura virtualmente impossibili hanno più like e diventiamo sempre più drogati di immagini irrealistiche, artefatte e Adobe a questo punto lo sa, per questo vuole competere con Luminar nell'AI. Ci avviamo verso la totale svalutazione del fotografo e della fotografia se tutti possono fare immagini incredibili e alla gente non importa se sono vere o finte. E mi dispiace, ma nei numerosi annunci che vedo su Instagram, è Luminar stesso a proporsi come una "scorciatoia per farti notare"
@@fabioparisi2102 Come ho già detto prima, sono d'accordo col tuo discorso sulla post produzione, ma non sul fatto di nominare Luminar come un programma che fa foto false perché photoshop fa lo stesso e da molto tempo prima. Non sono i programmi che fanno le foto false ma chi li usa. È come se un inesperto in fotografia, compra la fotocamera da 5000 europee fare belle foto, ma sappiamo benissimo che le belle foto non dipendono dalla fotocamera ma da chi le utilizza. Lo stesso vale per i programmi di post produzione. Il professionista utilizzerà Luminar per sviluppare fare nel modo corretto, però risparmierà tempo per l'AI. Chi vuole stravolgere una foto lo farà sia se dovrà usare photoshop, Luminar o il cellulare, quindi è una questione di pensiero non di programma
Fabio ottimo video e ha risposto ad una domanda che da un po’ mi stavo ponendo. E mi trovo d’accordo con chi nei commenti ha fatto notare che la post produzione può aiutarci a riportare (riassumendo) la fotografia all’immagine che ha colpito la nostra attenzione al momento dello scatto.
Ottimo argomento 😉 Ben spiegato e ottima anche il paragone con la torta … La postproduzione in fotografia e importante quanto lo stesso momento di scatto Uguale al tuo esempio l’impasto senza la cottura non è completo La pensò uguale a te 👍🏻👏🏻
Beh giusta riflessione. OGNI foto è post prodotta, da noi o dalla macchina stessa con i profili jpeg. Io odio gli estremisti del tipo "matrimonio russo pieno di fotomontaggi" oppure "la foto non la tocco neanche". Anche quando scatto in Jpeg, nonostante gli ottimi files prodotti dalla mia Nikon, tendo a rivedere velocemente le foto in LR.
Ciao Fabio come al solito sei speciale nell'esporre i problemi. Ho accettato il tuo consiglio di vedere questo tuo video . Ti spiego il mio problema . Ho fatto dei piccoli corsi di Lightroom e di Photoshop ma non facendo spesso pratica mi dimenticavo come fare .. Per imparare bene bisogna mettersi lì e fare tanta pratica altrimenti bisogna iniziare di nuovo da capo. Ti chiedo hai per caso scritto un libro o altro per imparare la post produzione in modo semplice come spieghi i video ? Fammi sapere Grazie ..
Se non si è un professionista, ovvero si vive con la fotografia, cosa vuoi post produrre? Scattiamo felicemente in jpeg impostando bene i parametri e rendiamo tutto meno nevrotico e ossessivo. Nei vari canali leggo dei commenti chilometrici che sembrano trattati di fisica sia sulla post produzione sia sulle fotocamere. Sul bianco e nero, ovviamente il discorso è un altro, ma il b/n è una interpretazione non è realtà.
Ciao Fabio, nel video hai parlato di sensibilità personale. Qui la mia domanda: come riuscire a portarla fuori nelle foto? Mi spiego meglio: le mie foto sono piatte, non raccontano niente, non comunicano assolutamente niente, nonostante io sia una persona davvero molto sensibile. Non so se è problema di stile fotografico, di portare fuori la propria sensibilità o se erroneamente credo di averla ma non è così. Non so neanche se è un problema di scatto o di post produzione Scatto da due anni e diciamo che per questo motivo non sono più soddisfatto delle foto che faccio
bel video Fabio , ma come faccio ad imparare la post produzione?avevo pensato di collaborare con un fotografo che al momento nn ho trovato... vorrei impararla e anche come esportare poi su un tipo foto album ... grazie.☺️
A mio parere cio' che a molti fa odiare la post produzione e' semplicemente il fatto che molto spesso, anche Professionisti dell'immagine, cercano il sensazionalismo su una fotografia, rovinando il senso stesso dell'attimo in cui e' stata scattata. E' giusto che in passato in camera oscura, con mascherine spesso autocostruite, o semplicemente con le mani, si interveniva su ombre alte luci o sull'intera stampa, raramente. In fase di sviluppo del negativo si poteva intervenire sul contrasto (caro vecchio RODINAL) Ma oggi si esagera veramente (meno male non tutti) e si vedono immagini, sopratutto paesaggi, che nulla hanno a che fare con la realta'.
Ciao Fabio, video interessante come sempre. C’è però un aspetto da considerare, il costo dei software di post produzione. Per chi come te li usa anche per lavoro “nessun problema”, ma per chi li usa ogni tanto il costo diventa insostenibile e quindi, per forza di cose , opta per nn post produrre (lasciando alla macchina di farlo).
Costo? dai il piano adobe Lr e Ps costa meno di 10 € al mese!non voglio fare i conti in tasca a nessuno ma sembra abbastanza accessibile, al netto di programmi gratuiti (vedi GIMP)
Concordo con dariobenji. Ci sono tanti programmi per elaborare i RAW come Affinity Photo, Luminar, ecc. che hanno un costo una tantum di 50 - 70€ o giù di lì. Anche io non voglio fare i conti in tasca a nessuno, ma se pensiamo a tutti i soldi che buttiamo via in "stupidate" queste non sono certo cifre folli. Oltretutto esistono anche tanti programmi completamente gratuiti per fare post produzione, ne avevo parlato tempo fa in questo video ua-cam.com/video/IQ2HD8nO_q4/v-deo.html e da allora si sono anche evoluti in meglio.
@@Fabio_Porta 10€ al mese fanno 120 l’anno.. per usarlo 3/4 volte l’anno, nel mio caso, sono troppi. Altro discorso sono 70€ per sempre.. grazie comunque per le risposte..
Ciao Fabio, credo che la critica alla postproduzione, non riguardi l'aspetto tecnologico (conversione raw-jpeg od interpretazione dei sw). Il tema è prettamente legato alla previsualizzazione della scena che ogni buon fotografo deve avere e la corrispondenza di questa con la stampa finale. Il fotografo deve avere già in testa come sarà la foto, almeno nei tratti salienti. La critica alla post-produzione è che oggi si scatta, così, tanto per...,e poi ci si inventa tramite il sw una soluzione. Il che ci rende macchine inutili e disumane, perché non ci spinge all'immaginazione ed allo studio degli elementi. Confermo che in camera oscura anche io post-produco, ma appunto per rendere su carta l'immagine che avevo in testa. grazie.
La post produzione a mio avviso è necessaria perchè ciò che scatta la macchina fotografica non è ciò che vediamo con i nostri occhi.Per quanto sofisticate ed evolute possano essere questi apparecchi non possono eguagliare la capacità visiva dei nostri occhi.Basta vedere le ombre nei controluce e la poca luce che c'è nello scatto e che per la nostra vista è assente.Questo serve a farci capire che ciò che vediamo e ciò che fotografiamo sono 2 cose diverse e che la reflex o altro apparecchio non è in grado di riprodurre con la stessa fedeltà con cui noi la vediamo.Sono pochissimi i casi in cui lo scatto si avvicina molto a ciò che si vede,quindi bisogna intervenire con il fotoritocco.
Verissimo. Anche perché nessun sensore, pellicola, obbiettivo, corpo potranno mai riprodurre con fedeltà al 100 % quello che vede l'occhio. E anche con la postproduzione ci si può solo avvicinare un po' di più.
Ciao Fabio io all'inizio scattavo in Raw e poi facevo post produzione. Ora cerco di impostare la foto in modo da far post produrre la macchina. Se poi devo cmq migliorare qualcosina, apro il programma di canon e importo il Raw post prodotto su camera raw, in formato tiff, e lo sistemo un po'. Cmq io ritengo che la pp sia necessaria, di certo nn post produzione pesante, ma una via di mezzo.
concordo su tutta la linea visto che ho cominciato a scattare a pellicola e a occuparmi pure di sviluppo e stampa, più che post-produzione parlerei d'interpretazione, che viene influenzata dalle nostre emozioni, dal nostro stile di vita, dal nostro umore, come una spugna che viene strizzata
Post produzione, scegli tu quello che vuoi far vedere in foto, e se tutti conoscessero il colorchecker nessuno direbbe sono più belli i colori di canon o di fuji, solo con il colorchecker e post produzione si può affermare che la foto che abbiamo scattato e colori rappresentati sono più vicini alla realtà, per il momento è cosi' in un futuro potrebbero cambiare molte cose...
Ciao Fabio ottimo come sempre....Su capture One si può anche togliere il colore con ICC...il RAW diventa grezzissimo e poi se metti anche la curva sotto gli ICC il valore lineare e piattissima...fammi sapere
Buongiorno Fabio,la Post oggi è un grosso dialogo e dibattito,tra tanti ph professionisti e amatori, vedo , leggo e sento sempre opinioni diverse e varie ,spesso anche estreme ,e mi permetto anche folli ,a mio avviso il discorso è difficile e complesso,ma il vero problema appunto come spesso vedo è un cambiamento estremo di una foto stravolgendola ,cambiare almeno un 50% di uno scatto non lo trovo più fotografia ma grafica,la foto va sviluppata ed è giusto ,ma non va estremizzata e "sconvolta",questa la mia opinione.
Io ho una foto in posa di mio padre degli anni 30, non avendo soldi per una cravatta il fotografo gliel'ha disegnata con la china dopo averla stampata. Sono assolutamente d'accordo con te. Forse é questione di semantica, magari qualche foto molto elaborata, dovrebbe chiamarsi immagine invece di foto, ma che importa se il messaggio arriva.
Vorrei rispondere a questo punto con un'altra domanda... Che cosa è un'immagine ed una fotografia? Io onestamente di fotografie ne vedo poche oggi giorno, molte le ritengo immagini, ma se posso dire la mia la fotografia rispecchia un momento o un'istante immortalato con in nostri occhi, quindi io dico si alla post produzione perché rende una fotografia un'immagine con il nostro modo di vedere quel momento o istante. Certo che dipende poi dai gusti o dal voler o meno enfatizzare alcune parti dell'immagine e molte volte per il volere del fotografo si tende a voler generare artefatti per darle più carattere. Poi questo è solo il mio modesto parere che come tale deve essere preso. Buona luce a tutti
La postproduzione è d'obbligo. Per le foto in gita e con la famiglia non è male scattare meglio possibile impostando il jpg al meglio (che questo settaggio è già un accenno di postproduzione). Il rullino, appunto, equivale a scegliere il profilo colore jpg e poi lo sviluppo del rullino (che si lasciava fare spesso a persona esperta che andava a gusto suo o secondo indicazioni) equivale alla postproduzione su pc. Il purista di cui parli è persona che fotografava a livello amatoriale che non ha mai sviluppato rullini e poi stampati...
Solo chi è nato con l'analogico, e magari ha passato ore alla luce rossa della camera oscura, può capire quanto sia più semplice e intuitivo sviluppare ( preferisco a post produzione) oggi con il digitale!
Io sono la cosa più lontana dal professionista non ho fatto corsi ne di fotografia ne di post produzione ,tutto quello che so l'ho imparato dai video di UA-cam dai libri e dai miei errori la cosa che ho imparato in questi 15 anni, che scatto foto e che la post produzione deve esserci ma non si deve vedere 😉😉😉
Concordo. In analogico usavo pellicole diverse a seconda del contesto e facevo stampare su carte diverse, a seconda del risultato che mi prefiggevo....
Io non sono un professionista , ma semplicemente un amatore , detto questo ho una canon 800 d e ho impostato il bilanciamento del bianco personalizzato evidenziando contrasto e colori caldi e vividi quanto basta . Raramente faccio post produzione . Secondo me è una questione di gusti nel vedere la foto...
io nel corso degli anni sono giunto alla tua stessa conclusione: la post-produzione fa parte dell'intero processo creativo così come il momento dello scatto
Sempre detto! la foto che esce dall'apparecchio fotografico non è pronta! Mai stata, anche nel passato! Inchiostro di china e pennellino con sviluppo usato, con arte, per schiarire o scurire parti dell'immagine, anche dai vecchi fotografi su lastre di vetro fin dagli albori della foto ( e poi dicono che Dodge e Burn sono tecniche moderne!). Ma le avete mai osservate dal vero le vecchie foto di famiglia? Studiatele e avrete delle sorprese! Saluti!!
fino a qualche anno fa facevo delle postproduzioni molto spinte e a volte piacevano anche, ma ora le foto troppo pompate in postproduzione mi danno la nausea. Adesso faccio un apost produzione piuttosto leggera, cercando di mantere un0immagine che sia realistica, senza stravolgerle più di tanto.
ci sono in giro diversi fotografi professionisti e di fama che sono contrari alla post produzione e le loro foto sono solo gli scatti a nudo .... è vero d'altra parte che usano lenti molto costose !
Condivido alla grande il tuo discorso.....nn amo molto la pp ....vengo dalla pellicola......Ma un piccolo ritocco nn guasta.......in effetti se fai una foto schifosa.....nn c'è Photoshop che tenga.....schifo è , e schifo rimane......
Di persona e su un monitor calibrato si vede una differenza di contrasto e saturazione tra le due. Qui su UA-cam, ahimè, come scritto anche nella nota è più difficile da notare. A maggior ragione se stai guardando il video da un cellulare.
@@Fabio_Porta no, guardo col monitor UHD da 32" :D, però ok immagino che sia il video ad appiattire le differenze rispetto alle immagini originali che vedrai nel tuo computer.
Più che "puristi" direi "amatoriali naif". Il problema è che la PP implica studio e che viene spesso raccontata e descritta in modo complicato e separato dalla fotografia in sé, poco accessibile. Mentre invece può dare grandi soddisfazioni. Perché qualche volta non ci fai vedere la differenza tra foto di matrimonio con e senza post-produzione?
Ma infatti alcuni strumenti che sono presenti su photoshop hanno il nome delle tecniche che si usavano in camera oscura, tipo scherma e brucia. Anche le icone lo ricordano
Fare una regolazione,ci sta, che ne so,regolare il colore, il contrasto, la luminosità, un graffio, un leggero errore, ma recuperare tanti stop sovra o sotto,perché una fotocamera di un certo spessore te lo permette,non sono d'accordo, e poi, vogliamo aggiungere l'ia, no dai, siamo seri... La fotografia ha fallito. Non é piu reale, mio povero punto di vista...
Voi da che parte state?
Post produzione sì... oppure no?
La post produzione è essenziale al giorno d'oggi, parlo per esperienza personale quando ti trovi a effettuare un servizio fotografico per un matrimonio ad esempio, la post produzione è necessaria. Ciò non significa che bisogna scattare a cavolo perché poi ci pensa il software. Poi da che mondo è mondo la post produzione è sempre esistita, basti pensare che sui negativi si interveniva con le matite , oppure le tante elaborazioni in camera oscura. In passato chi operava con la "Fototipia" non faceva forse post produzione?
Assolutamente postproduzione, io scatto solo in raw, non voglio jpg fatti da qualcuno altro. Poi finalmente non devi litigare con il laboratorio di sviluppo per come vengono le foto😂. Costa tempo e denaro a partire dal monitor professionale ma finalmente le foto te le gestisci completamente.
Assolutamente pro, ovviamente senza esagerare e rendere quindi la foto finta
Assolutamente si, è bellissimo poter continuare a lavorare uno scatto tuo,è appagante
Essenziale per lo sviluppo dei propri RAW altrimenti come profani scattiamo da smartphone anche se gli smartphone di ultima generazione si può scattate anche in modalità pro e in RAW.
Cmq a me capita anche se faccio foro a lunghe esposizioni usando filtri nd a 10 stop e il cretino di turno ah bhe é ritoccata cosa che stai lì e non puoi sorridergli in faccia. Grazie per questo tutorial come ho già detto l'ho condiviso con i puristi 😊
La maggior parte delle persone che conosco non ha idea di cosa significhi stampare in camera oscura e di quanto venivano "pastrugnate" le stampe dei decenni scorsi. Il digitale ha modificato gli strumenti ma non le cose da fare. Anzi: il singolo raw digitale è più semplice da sviluppare rispetto ad un intero rullino, è più simile ad una pellicola in lastra. Non voler postprodurre le proprie foto, di solito può indicare: 1) pigrizia pura e semplice (e non si risolve) 2) ignoranza (nel senso di non conoscere il programma e non voler imparare o di saperlo usare ma troppo lentamente e quindi perdendo tempo) 3) mancanza di tempo (ci può stare ma fino ad un certo punto). Complimenti per come hai spiegato la parte analogica, rapido ma chiaro.
Sono d'accordo con te!
Molti non sanno che "i grandi maestri del passato" sapevano il fatto loro, e facevano un mucchio di modifiche in fase di sviluppo e stampa! Oltre a tagliare la foto per migliorare la composizione e bruciare/schermare, si potevano fare tantissime cose, per esempio aggiustare l'esposizione (o "tirando" lo sviluppo o aumentando l'esposizione della stampa) o i colori (per esempio usando liquido di sviluppo diversi o filtri diversi sul proiettore di stampa). Altri ritoccavano i dettagli con il pennello!
Oggi anche scegliere un diverso bilanciamento del bianco sul file RAW può cambiare radicalmente una foto, ed è stupido (e pigro) delegare completamente queste cose alla macchina fotografica!
Prendiamoci il controllo creativo delle nostre foto!
Ciao Fabio, con un po' di ritardo arrivo anche io a commentare il tuo video. Molto interessante come sempre. Personalmente ho avuto anche qualche esperienza di stampa da rullino e posso confermare che si faceva di tutto e di più. Chiaramente con limiti e costi ben differenti da quelli attuali. Sono riuscito quasi a cancellare un soggetto da una foto in fase di impressione della carta, non dico altro!! Per quanto riguarda il parallelo con il digitale, beh, già solo i concetti di file raw ed immagine raster che hai espresso sono di per se molto eloquenti. Sarò anche un po' "selettivo", ma se una persona non ha ben chiaro questo ultimo concetto, a mio parere, dovrebbe farsi un minimo di cultura prima di fare affermazioni puriste o roba del genere. Secondo me i cosiddetti "puristi" sono solo persone che non hanno voglia di rompersi un po' l'anima ad imparare le tecniche di post produzione, un po' come la volpe con l'uva. Dopo aver frequentato vari corsi di correzione colore sono arrivato alla conclusione che l'attuale livello tecnologico è ancora inferiore rispetto alla pellicola, se non altro come gamma dinamica restituita nel file, costringendoci ad intervenire sempre e comunque, ma questo apre ad altri discorsi off topic. Restando alla post pura e semplice, a mio parere è da dividere in due momenti: quello in cui si compensano le palesi difficoltà delle macchine digitali a riprendere determinate situazioni e quello dove si da sfogo alla propria creatività. Il primo non è bypassabile, il secondo dipende dal gusto personale (e dalla decenza, aggiungo io...). Per rispondere invece alla tua domanda sull'aver incontrato persone contrarie alla post produzione rispondo "ovviamente si" e sono stato anche additato come uno che fa SOLO post produzione, salvo poi essere rivalutato alla prima volta che ho post prodotto una loro fotografia, tirando fuori quello che in realtà avevano esattamente davanti agli occhi all'atto dello scatto e che fino a quel momento era stato beatamente ignorato, perso tra i vari "impasti" del file jpg fornito. Il tutto in meno di 2 minuti: se sai dove e come intervenire è anche rapido (a volte...). La post produzione c'è sempre e comunque, si tratta solo di scegliere se prenderne il controllo o affidarla ad un firmware. Mi sembra che la scelta sia abbastanza semplice. Grazie e buona continuazione!
Ottimo discorso e pienamente condivisibile.
Aggiungo una nozione fondamentale per il mio modo di vedere; post-produrre diventa fondamentale per riportare la fotografia a quello che l'occhio vedeva in quel momento.
L'occhio ha una gamma dinamica di molto superiore a qualsiasi sensore e quindi, per quanto io odi fare PP, vedo la necessità di intervenire anche solo leggermente sullo scattato.
E non solo per via della gamma dinamica ma anche della colorimetria che è diversa per ogni casa fotografica.
Discorso diverso, come dici giustamente tu, è scattare male o senza criterio perché tanto c'è Photoshop. Quella è la morte della fotografia.
Leggevo di un fotografo americano che insegnava, in uno dei suoi corsi, a scattare di pancia. Cioè come viene viene... Ndo cojo cojo direbbero dalle mie parti.
Lui dice che la fotografia "di getto" è la più autentica. Chiaramente scattando "di pancia" puoi immaginare che tipo di fotografie possano uscire fuori.
Ciao Fabio, mi sono riconosciuto da subito con il “purista” da te menzionato all’inizio.
Sono un appassionato (autodidatta) avanzato per come mi definisco, e da sempre pensavo che la maggior parte del lavoro deve essere fatto al momento dello scatto e, ad essere onesto, qualche volta mi sono anche vantato del risultato che ottenevo con il solo scatto, ed è vero pure che a causa di questo la mia esasperazione, il più delle volte per non riuscire a fare lo scatto che volevo, è stata tanta.
Tante volte sono tornato a casa con i rodimenti perché non avevo neanche uno scatto buono, secondo quel punto di vista.
Mi sono dovuto scontrare con questo mio modo di pensare ed è stato difficile e duro cambiare attitudine, ma grazie allo studio dei software di post-produzione, alla pratica e al confronto e consigli dei professionisti come te mi ha aperto la mente.
Col tempo e la pazienza, e tanta umiltà, ho ritirato fuori dall’hard disk i miei lavori e lavorandoci sopra sono usciti fuori bei risultati, di cui ora ne vado fiero e contento.
Ora sono solo un po’ in dubbio sul software che fa per me, anche se una mezza idea già ce l’ho (Luminar AI), grazie ai tuoi video e di quelli di altri tuoi colleghi.
Devo ringraziati molto perché da quando seguo i tuoi consigli sono cambiato in meglio e spero un giorno di far crescere questa passione in un lavoro vero.
Grazie…
Ho venduto il mio bel corredo Sony FF e sono passato a fuji xt-4 per vari motivi. Uno dei principali è che ho iniziato ad odiare il fatto di passare ore ed ore davanti al mio iMac per sviluppare i RAW.
Ora scatto in RAW+JPEG fine e uso con molta soddisfazione le simulazioni e le ricette pellicole che ho caricato in camera. I JPEG fuji sono davvero molto appaganti ed era proprio quello che cercavo.
Anche i jpeg Nikon sono belli!
@@bioptimization si, ho ancora parecchio materiale Nikon e sono validi, ma i JPEG di Fuji e Ricoh sono i migliori in assoluto per me
Parlo da amatore e senza la pretesa di essere più bravo di altri anzi, apprezzo molto questa spiegazioni! Io se possibile cerco sempre di fotografare al meglio fin da subito, ma indubbiamente qualche ritocco lo faccio sempre. (Non so usare Photoshop, però un pò di lightroom si lo utilizzo). Ma detto ciò ripeto non avevo mai considerato che anche una volta si potesse fare post produzione è una bella novità non si finisce mai di imparare, e il fatto di ragionare col digitale che sia già una trasformazione di immagini beh cambia sicuramente il modo di pensare. Grazie per il prezioso video un ottimo punto di riflessione!
Assolutamente condivisibile, compreso il consiglio alla fine! Grande Fabio, come sempre. Da un appassionato di postproduzione discreta, ma sempre presente 👍
Bravo Fabio! Spiegato a chiare lettere...resta da osservare che Ansel Adams ha scritto "Il più delle volte le mie foto sono assai lontane dal proporre una trascrizione del soggetto aderente alla realtà" e "la visualizzazione é il processo di formazione dell'immagine fotografica finale nella mente del fotografo, prima ancora che questi compia i primi passi per l'effettiva realizzazione della fotografia".
Temo che la gran parte di persone che si sentono "Photographer" vogliano solo fare clic e pubblicare sperando nei miracoli 😂
Grande Tutorial ahhhhhhhh finalmente una persona intelligente che ha messo le cose in chiaro e non immagini a quanti puristi ho condiviso questo tutorial Grazie perchè non ne potevo più di spiegare che chi scatta in raw ha dettagli in più da tranne in PP ma nulla so convinti e molte volte ci litigo :-)
Grande discorso, sono d'accordo con te, ci vuole il giusto per la post, poi il limite è molto personale (oltre alle chiare esagerazioni).
Per quanto mi riguarda, scatto in RAW e poi colpetto di PS per saturazione/contrasto/esposizione/luci e ombre, ma niente di più, probabilmente perché non sono in grado di fare di più.
Grande video Fabio! 💪🏼
Grande Fabio. Stupendo il consiglio finale, anche se a volte una semplice passeggiata non è abbastanza.
Nel mio caso, mi occupo di grafiche pubblicitarie, una pausa di pochi minuti non aiuta, e a dirla tutta spesso lascio il progetto accantonato uno o due giorni per trovarmi poi con idee migliori.
Ottimo video come sempre Fabio! Sempre un piacere sentire le tue riflessioni!
Ciao Fabio, concordo pienamente con quello che dici. Io una volta ero di quella sponda perché ignoravo certe cose ma adesso coccolo sempre i miei scatti. Il bianco e nero, il bianco è nero piace a tutti ma non è mai visto come post produzione .
Tutto condivisibile, bravo Fabio … d’altro canto quando si scatta in analogico e non si sviluppa e stampa da soli, ma si porta il rullo al minilab per le stampe , si produce l’equivalente di un jpg, elaborato da una macchina con dei preset standard che cercano di tirare fuori il meglio dal negativo … anche questa è post produzione! Ricordiamocelo, tutti noi che veniamo da anni di scatto analogico e che pensavamo di essere bravissimi con i nostri 10x15 nei raccoglitori a bustine…
Ecco!!! A me piacerebbe, più che ad imparare l'uso dei vari programmi, capire COME post produrre una foto. Gli strumenti, di riffo o di raffo, sono quelli; il bilanciamento, le ombre, le luci, la nitidezza, ecc. Rimanendo in un contesto mimimalista, capire l'approccio giusto da mantenere. E' logico che ogni foto ed ogni scatto sono diversi. Però penso vi siano alcuni concetti da capire. Ad esempio: a volte mi piace trasformare una foto in bianco e nero e mi dicono che i neri non sono profondi, i binachi sono slavati, manca il contrasto... uffa!!! Per farla breve capire cosa guardare in una foto e dove intervenire. Ciao e complimenti. Per quanto riguarda l'indagine il fatto che vi sia un qualsiasi tipo di processo, prima, dopo o durante quel che conta è il risultato.
prova a guardare questo video, forse alcune cose le sai già, a me ha risolto tanti misteri che non ho trovato da nessuna parte gratuitametne, sono piccole cose che fanno la differenza, e ti fanno capire da dove iniziare... ua-cam.com/video/U01sRS6Roog/v-deo.html
Assolutamente d'accordo Fabio, come amatore autodidatta ci ho messo molto a capire questi capisaldi della fotografia, ora sto cercando di imparare qual'è il minimo indispensabile di postproduzione che mi consenta di esprimere ciò che provavo scattando senza stravolgere il soggetto! PS Anch'io postproducevo già in camera oscura negli anni '80! 😉
Bel video Fabio,
Sono molto sensibile a questo tema devo dire. Sono un po' più dalla parte dei puristi/conservatori perché per me se una foto è bella, è bella punto. La post-produzione è un qualcosa in più che migliora una fotografia o ne esaspera una visione invece che un altra ma non esiste postproduzione che renda una foto bella da uno scatto originario completamente sbagliato (MAF, composizione, soggetto e luce).
Tuttavia la postproduzione la vedo come necessaria a poter sfruttare tutto il potenziale che ha uno scatto soprattutto ora con il digitale rendendo questo da bello a emozionante.
La regola per me è che per quanto valga la visione del fotografo la foto finale deve rappresentare la realtà, se ci si discosta troppo da essa diventa una forma d'arte ma non veritiera.
Bravo, hai detto tutto quello che c'è da dire nel modo in cui andava detto, senza nulla di superfluo. Condivido tutto
Io sto dalla parte di una leggera post, sempre entro i limiti della verosimiglianza; non uso preset per fare le regolazioni, ed anche non usandoli, impiego pochissimo tempo. L'importante è che il risultato piaccia.....a me, non agli altri! Ottimo video, bravo!
Concordo con il tuo pensiero . Ero un purista anch'io ma mi sono reso conto che se vuoi esaltare...migliorare ...ma sopratutto dare un tuo " carattere" ..o...""" stile" alle immagini ,non hai molte strade da percorrere. Puoi solo post produrre e senza strafare dare il giusto equilibrio alla tipologia di genere che stai seguendo.
Se lo facevano in passato con l' analogico ho ragionato su questo ....Allora dato che oggi abbiamo la fortuna di poter usare altri mezzi perché non farlo ?
Quindi con il giusto equilibrio ho visto che ....riesco ad esaltare ciò che per me in quel momento era importante.
Il tuo discorso non fa una grinza, hai ben esposto tante cose, io però sono uno di quelli che non ama la post produzione. Ho usato reflex e rullini per tanti anni e il mio rapporto con lo stampatore era piuttosto attivo, nel senso che, trattandosi di veri professionisti, ricevevo spesso suggerimenti e lui stesso si prendeva la briga di correggere le luci e altro in fase di stampa. Io non dovevo pensare "dopo", ma "prima", la mia competenza era nello scatto, la sua nello sviluppo, due cose fortemente separate, ma che portavano a crescita esponenziale per entrambi.
Con le attuali macchine, finalmente, questa fase in parte è eliminata perchè la fanno loro internamente, fino a qualche anno fa era imprescindibile l'obbligo di post produzione, che mi ha fatto smettere di usare la macchina fotografica . . . , già scattare era una mezza impresa, con tutte le correzioni necessarie a far si che la scena somigliasse a quella vista ( io scatto in manuale).
Chiaramente sono un amatore non un professionista, ho altre esigenze, immortalare quello che vedo o immagino e se la macchina non lo fa immediatamente, non è ancora una buona macchina dal mio punto di vista.
Comunque sto per comprare una Fuji, che sembra l'unica in grado di fare quello che cerco e ti faccio i miei complimenti per la grande competenza che dimostri. Saluti!
Un video bellissimo,davvero complimenti,condivido ogni parola.😊
Sono d'accordissimo con te Fabio....postprodurre non vuol dire estremizzare e rendere la foto irreale, ma ci vuole giustamente una via di mezzo. Non postprodurre per niente può essere una scelta ma la foto rischia appunto di apparire piatta.
Salve Fabio, ti sfugge un altro tipo di fotoamatore/appassionato, cioè quello che proprio nn ha voglia di mettersi al computer per post produrre o semplicemente nn ha tempo per farlo, per questo oggi una fotocamera oppure un altra fa un immensa differenza.
Grazie per gli ottimi video.
Certamente. Anche io adoro ad esempio i file già pronti delle Fuji, ma non era questo il punto del video.
Volevo spiegare a tante persone che sostengono di scattare in JPEG perché "non vogliono assolutamente la post sulle loro foto" o perché "le foto devono essere naturali!" che... tutto questo semplicemente non esiste. Che la facciamo noi a partire dal RAW o che la faccia la fotocamera al posto nostro scattando in JPEG, sempre di foto post prodotte si tratta.
Che bella riflessione… con tante info interessanti (che non conoscevo o ricordavo)! Grazie 🤩
Ogni volta che sento qualcuno fare questi discorsi ("io scatto in jpg perchè chi post-produce le foto non è un vero fotografo" o "i grandi fotografi del passato che scattavano in pellicola non facevano post-produzione") gli rido in faccia fortissimo,e già da quello distinguo immediatamente chi di fotografia ne capisce davvero da chi invece si atteggia a grande esperto ma in realtà di fotografia non ne capisce un caxxo.E lo dico da semplice e umile fotoamatore.Poi possiamo stare a discutere giorni sul discorso post-produzione troppo esagerata o meno,fin dove ci si può spingere prima di parlare di vero e proprio ritocco fotografico ecc,ma quelle da te giustamente dette in questo video sono proprio LE BASI,quelle che chiunque si voglia approcciare alla fotografia seriamente (quindi sono esclusi i "fotografi della domenica" che si comprano la reflex solo per fare le fotine ricordo alla famiglia nelle scampagnate domenicali e basta) deve imparare,insieme al triangolo dell'esposizione,praticamente prima ancora di decidere quale macchina fotografica acquistare...
Probabilmente, non dico in tutti, ma in molti casi chi denigra la post produzione è solo perché non ha la voglia e/o la pazienza necessaria di mettersi seduto e studiarci su... La fotografia è impegno e dedizione e per farla bene ci vuole anche tanta passione. Le scorciatoie non portano mai a niente di buono.
Assolutamente d'accordo. È la storia della volpe e dell'uva
Discorso condivisibile. Come hai detto tu Fabio, ci vuole il giusto equilibrio.
Ciao Fabio buongiorno a tutti , video interessante, ti seguo e faccio i complimenti per il canale, scatto con fuji da 7 anni , felicissimo del sistema per la qualità e la libertà di spaziare anche e solo in macchina con la postproduzione leggera , file già pronto all'uso e la chicca di fuji è anche il sito FUJI X WEEKLY per già preimpostare in macchina ricette di recupero pellicole del passato , mi ha sempre permesso di usare poco ho niente programmi di fotoritocco comunque postprodurre a me piace per dare un tocco mio personale a ciò che vedo e scatto quindi sono pro postproduzione , ma senza stravolgimenti assolutamente , rimango con il sistema fuji perché mi appaga in tutto, buona fotografia a tutti
Che qualità e che contenuti... TOP!
Bravo Fabio, ottima riflessione che condivido.
No vabbè, adoro🤩 mi hai aperto un mondo
Ottimo video come sempre. 😊
Ciao Fabio, ottimo video. Nel mio caso è stata proprio la possibilità di post-produrre che mi ha avvicinato alla fotografia digitale.
grande, sei bravissimo e professionale..
Ciao Fabio, bel video, come sempre i tuoi :) io sono un appassionato di foto da qualche anno, anche se non mi sono mai dedicato alla post produzione perché la ritenevo un "barare" sulla foto vera e propria.. col tempo ho imparato a correggermi e capire che era errata la premessa del mio pensiero. Ultimamente sto utilizzando Luminar AI e mi trovo molto bene.
Ora vorrei se posso chiarirmi un dubbio che continuo ad avere riguardo la pp. credo di non capire bene cosa sia un RAW, perche se da un lato è vero che ci restituisce un file grezzo (l'impasto, anche se l'analogia non la trovo perfettissima perché l'impasto non è fruibile, mentre un RAW volendo si esporta così com'è (correggimi se sbaglio) , dall'altro lato è pur vero che non ci restituisce una serie di zeri e uni 01100100110..... ma un file con forme e colori, con tutto ciò che l'uomo puo percepire. Quello che mi chiedo è come mai il RAW ci restituisce un file, non so, chiamiamolo al 50%, e non al 1% essendo grezzo.. perche dal momento che non è l'1% (si fa per dire 1), allora come mai non restituire un 80% o un 90 ecc.. è molto dura spiegarmi scusa la confusione.. il fatto è che non capisco dal momento che non è in grado di soddisfare la qualità di immagine voluta, come mai ne soddisfa comunque un po, dandoci forme, colori e contrasti, ma slavati.. non riesco a coprire questo vuoto che ho ancora.. ripeto non sono contro la pp, anzi.. è che non riesco a capire come mai la macchina ci da un file da produrre, quando invece è gia un po "prodotto", ma comunque troppo poco.. in un certo senso il mio dubbio è diventato un po l'opposto di quello di partenza.. una volta "capito" cos'è un RAW, nella mia mente questo dovrebbe essere totalmente grezzo e da produrre quasi nella sua totalità.. perche cosi come vorrei decidere i contrasti ecc, vorrei poter decidere anche forme colori e quant'altro.. ovviamente esagero, ma il concetto di RAW non mi è chiaro perche lo immaginerei grezzo sul serio, ovvero da produrre nella sua interezza (a discrezione poi del fotografo, con le stesse polemiche/virtù che ci sono ora con le luci, i contrasti ecc..)
spero di essermi spiegato almeno un po .-.
grazie
Per capire che cosa è un file RAW parti da questo vecchissimo video (perdona la qualità) ua-cam.com/video/qaJ_nYOSHvU/v-deo.html su come funziona il sensore seguito da questo ua-cam.com/video/WfLmV_4k73Q/v-deo.html sulle differenze RAW vs JPEG.
In sintesi, un file RAW contieni i dati non elaborati sulla luminosità di ogni determinato pixel e sul quale sia il suo colore dato dalla matrice di Bayer (vedi video sul sensore).
@@Fabio_Porta grazie! ottimi video interessanti
Sono perfettamente d'accordo con te,ottima spiegazione!
A mio giudizio, il problema non è se e quanta post produzione applicare allo scatto, ma cosa voglio esprimere con quella foto. E' logico che un buon fotografo dovrebbe avere le conoscenze di base su come rendere al meglio una foto, per esempio, conoscere il sistema zonale di Ansel Adams ma quello che più conta è cosa voglio esprimere o meglio quali emozioni sono in grado di suscitare con la mia foto.
A favore della post.. però al giorno d’oggi i social che offrono tanti filtri ecc le persone si credono tutti fotografi poi gli dici cos’è la regola dei terzi e ti guardano storto.. bellissimo video sei molto ingamba e grazie a te poco fa ho acquista un filtro k&f concept.. grazie per il tuo tempo
Bravissimo,spiegazione perfetta, io post produco il giusto senza esasperare.
Ottimo video e giustissime considerazioni.. Anche qui vale il detto: "in medio stat virtus".
Bel video!! condivido tutto quello che hai detto!!
Sono d'accordo su tutto. La post produzione va intesa come sviluppo di un'idea in fase di scatto. Detto ciò sono totalmente contrario ad alterazioni profonde della realtà, come quella che propone Luminar. Usare il cielo di qualcun altro per migliorare la tua foto è contraffazione. Una cosa è sostituire il cielo che hai scattato tu in quel momento, per fare una composizione (mi viene in mente l'astrofotografia), perché è una cosa ottenuta grazie alla tecnica fotografica e di post produzione. Sostituire il cielo con un click è una farsa
Anche io la penso Co. E te e come lui, ma su una cosa ho da ridire, l'esempio del cielo sostituito con Luminar. So che è solo un esempio, sostituire il cielo, ormai lo si può fare con qualsiasi programma, ma noto tra tanti che Luminar è un programma che falsa le foto. Un po' come il concetto sulla post produzione, anche con i software, circola l'idea che Luminar è il programma che falsa le foto solo perché è stato il primo a permettere in modo facile, la sostituzione del cielo. Luminar è un software per la post produzione, come lo è photoshop o lightrom, il fatto di avere funzioni che facilitano determinati processi, non è detto che bisogna usarli. Come chi ha una pistola, non è detto che solo perché ce l'ha, quando esce di casa deve uccidere qualcuno. Se proprio vogliamo essere precisi, il programma che stravolge le foto più famoso, è Photoshop. Infatti quando vediamo foto di modelle o attrici col viso e pelle perfette, in automatico diciamo: è una foto fotoscioppata, non luminarata 😁
@@cicciosonyalfa no il problema con Luminar è che appunto rende facile queste alterazioni profonde della realtà. Immagina che io ti faccia vedere una mia foto editata con Luminar. La trovi bella. Poi ti dico che con un click ho messo un cielo che non è mio, che ho tolto i fili del tram, che lo sfocato intorno al soggetto è artificiale, che la luce l'ho cambiata totalmente, che ho croppato e modificato la composizione. Diresti ancora che merito lodi per quello scatto? Non penso. Anch'io uso Photoshop per postprodurre, ma applico regolazioni minime e semmai cambiassi qualcosa, sarebbero modifiche fatte con quello che ho ottenuto in fase di scatto, non aggiungo un pixel o un byte che non sia di mia produzione. L'idea FOLLE e sbagliata di Luminar è quella della SCORCIATOIA. Tutto finalizzato a ricevere insulsi cuoricini su Instagram tramite quella che è CONTRAFFAZIONE. Immagina che io partecipi e vinca a un concorso con una foto dove il cielo non è mio. Sono solo immagini create al computer ed è la morte della fotografia
@@fabioparisi2102 Hai fatto un esempio sbagliato. Con Luminar hai stravolto la foto aggiungendo, sostituendo e tanto altro, con Photoshop, solo piccoli ritocchi. Non è un esempio valido, quello che togli, aggiungi, modifichi o steavolgi con Luminar, lo puoi fare anche con Photoshop, ne più e ne meno, allora perché con Luminar stravolgi la foto e con Photoshop ti limiti a piccole modifiche? Anzi, anche photoshop si sta buttando nell'AI, come altri software, anche Photoshop rende più facile cambiare il cielo e tutto quwato dopo che è uscito Luminar. Quando si parla di fotoritocco, di foto truccate, tutti parlano di Photoshop, pure i bambini lo sanno, però Luminar è il software che fa foto false, bho. Non difendo Luminar perché ce l'ho, ma perché per me è sbagliata la nomea che gli è stata data.
@@cicciosonyalfa ma io parlo per me e per l'uso che faccio di Photoshop. Lo stravolgimento di una foto a prescindere è sbagliato ed è la morte della fotografia. Il problema sono l'idea della scorciatoia e della totale libertà espressiva che offrono determinati software, che sono assolutamente contrari al senso della fotografia e vanno osteggiati senza remore. Luminar offre la possibilità di "mentire" con una facilità disarmante, si perde anche quel barlume di competenza che serviva per fare la stessa cosa su Photoshop. Ed è il solito problema dei social, dove la povertà culturale ha la meglio, dove immagini spazzatura virtualmente impossibili hanno più like e diventiamo sempre più drogati di immagini irrealistiche, artefatte e Adobe a questo punto lo sa, per questo vuole competere con Luminar nell'AI. Ci avviamo verso la totale svalutazione del fotografo e della fotografia se tutti possono fare immagini incredibili e alla gente non importa se sono vere o finte. E mi dispiace, ma nei numerosi annunci che vedo su Instagram, è Luminar stesso a proporsi come una "scorciatoia per farti notare"
@@fabioparisi2102 Come ho già detto prima, sono d'accordo col tuo discorso sulla post produzione, ma non sul fatto di nominare Luminar come un programma che fa foto false perché photoshop fa lo stesso e da molto tempo prima. Non sono i programmi che fanno le foto false ma chi li usa. È come se un inesperto in fotografia, compra la fotocamera da 5000 europee fare belle foto, ma sappiamo benissimo che le belle foto non dipendono dalla fotocamera ma da chi le utilizza. Lo stesso vale per i programmi di post produzione. Il professionista utilizzerà Luminar per sviluppare fare nel modo corretto, però risparmierà tempo per l'AI. Chi vuole stravolgere una foto lo farà sia se dovrà usare photoshop, Luminar o il cellulare, quindi è una questione di pensiero non di programma
Fabio ottimo video e ha risposto ad una domanda che da un po’ mi stavo ponendo. E mi trovo d’accordo con chi nei commenti ha fatto notare che la post produzione può aiutarci a riportare (riassumendo) la fotografia all’immagine che ha colpito la nostra attenzione al momento dello scatto.
Ottimo argomento 😉
Ben spiegato e ottima anche il paragone con la torta …
La postproduzione in fotografia e importante quanto lo stesso momento di scatto
Uguale al tuo esempio l’impasto senza la cottura non è completo
La pensò uguale a te 👍🏻👏🏻
Beh giusta riflessione. OGNI foto è post prodotta, da noi o dalla macchina stessa con i profili jpeg. Io odio gli estremisti del tipo "matrimonio russo pieno di fotomontaggi" oppure "la foto non la tocco neanche". Anche quando scatto in Jpeg, nonostante gli ottimi files prodotti dalla mia Nikon, tendo a rivedere velocemente le foto in LR.
Ciao Fabio come al solito sei speciale nell'esporre i problemi. Ho accettato il tuo consiglio di vedere questo tuo video . Ti spiego il mio problema . Ho fatto dei piccoli corsi di Lightroom e di Photoshop ma non facendo spesso pratica mi dimenticavo come fare .. Per imparare bene bisogna mettersi lì e fare tanta pratica altrimenti bisogna iniziare di nuovo da capo. Ti chiedo hai per caso scritto un libro o altro per imparare la post produzione in modo semplice come spieghi i video ? Fammi sapere Grazie ..
Ho un intero video corso completo di Lightroom che trovi qui fotogeekacademy.com/landing-lightroom-facile/
Se non si è un professionista, ovvero si vive con la fotografia, cosa vuoi post produrre? Scattiamo felicemente in jpeg impostando bene i parametri e rendiamo tutto meno nevrotico e ossessivo. Nei vari canali leggo dei commenti chilometrici che sembrano trattati di fisica sia sulla post produzione sia sulle fotocamere. Sul bianco e nero, ovviamente il discorso è un altro, ma il b/n è una interpretazione non è realtà.
Ciao Fabio,
nel video hai parlato di sensibilità personale. Qui la mia domanda: come riuscire a portarla fuori nelle foto?
Mi spiego meglio: le mie foto sono piatte, non raccontano niente, non comunicano assolutamente niente, nonostante io sia una persona davvero molto sensibile. Non so se è problema di stile fotografico, di portare fuori la propria sensibilità o se erroneamente credo di averla ma non è così.
Non so neanche se è un problema di scatto o di post produzione
Scatto da due anni e diciamo che per questo motivo non sono più soddisfatto delle foto che faccio
bel video Fabio , ma come faccio ad imparare la post produzione?avevo pensato di collaborare con un fotografo che al momento nn ho trovato... vorrei impararla e anche come esportare poi su un tipo foto album ... grazie.☺️
A mio parere cio' che a molti fa odiare la post produzione e' semplicemente il fatto che molto spesso, anche Professionisti dell'immagine, cercano il sensazionalismo su una fotografia, rovinando il senso stesso dell'attimo in cui e' stata scattata. E' giusto che in passato in camera oscura, con mascherine spesso autocostruite, o semplicemente con le mani, si interveniva su ombre alte luci o sull'intera stampa, raramente. In fase di sviluppo del negativo si poteva intervenire sul contrasto (caro vecchio RODINAL) Ma oggi si esagera veramente (meno male non tutti) e si vedono immagini, sopratutto paesaggi, che nulla hanno a che fare con la realta'.
Ciao Fabio, video interessante come sempre. C’è però un aspetto da considerare, il costo dei software di post produzione. Per chi come te li usa anche per lavoro “nessun problema”, ma per chi li usa ogni tanto il costo diventa insostenibile e quindi, per forza di cose , opta per nn post produrre (lasciando alla macchina di farlo).
Costo? dai il piano adobe Lr e Ps costa meno di 10 € al mese!non voglio fare i conti in tasca a nessuno ma sembra abbastanza accessibile, al netto di programmi gratuiti (vedi GIMP)
Concordo con dariobenji.
Ci sono tanti programmi per elaborare i RAW come Affinity Photo, Luminar, ecc. che hanno un costo una tantum di 50 - 70€ o giù di lì. Anche io non voglio fare i conti in tasca a nessuno, ma se pensiamo a tutti i soldi che buttiamo via in "stupidate" queste non sono certo cifre folli.
Oltretutto esistono anche tanti programmi completamente gratuiti per fare post produzione, ne avevo parlato tempo fa in questo video ua-cam.com/video/IQ2HD8nO_q4/v-deo.html e da allora si sono anche evoluti in meglio.
@@Fabio_Porta 10€ al mese fanno 120 l’anno.. per usarlo 3/4 volte l’anno, nel mio caso, sono troppi. Altro discorso sono 70€ per sempre.. grazie comunque per le risposte..
E con 5€ al mese puoi usare la versione completa di Lightroom, e fidati che puoi fare tante cose
@@Max-ce3hp condivido in pieno. Preferisco spendere qualcosa in più subito e non avere abbonamenti attaccati ai maroni
Ciao Fabio, credo che la critica alla postproduzione, non riguardi l'aspetto tecnologico (conversione raw-jpeg od interpretazione dei sw).
Il tema è prettamente legato alla previsualizzazione della scena che ogni buon fotografo deve avere e la corrispondenza di questa con la stampa finale.
Il fotografo deve avere già in testa come sarà la foto, almeno nei tratti salienti.
La critica alla post-produzione è che oggi si scatta, così, tanto per...,e poi ci si inventa tramite il sw una soluzione. Il che ci rende macchine inutili e disumane, perché non ci spinge all'immaginazione ed allo studio degli elementi.
Confermo che in camera oscura anche io post-produco, ma appunto per rendere su carta l'immagine che avevo in testa.
grazie.
La post produzione a mio avviso è necessaria perchè ciò che scatta la macchina fotografica non è ciò che vediamo con i nostri occhi.Per quanto sofisticate ed evolute possano essere questi apparecchi non possono eguagliare la capacità visiva dei nostri occhi.Basta vedere le ombre nei controluce e la poca luce che c'è nello scatto e che per la nostra vista è assente.Questo serve a farci capire che ciò che vediamo e ciò che fotografiamo sono 2 cose diverse e che la reflex o altro apparecchio non è in grado di riprodurre con la stessa fedeltà con cui noi la vediamo.Sono pochissimi i casi in cui lo scatto si avvicina molto a ciò che si vede,quindi bisogna intervenire con il fotoritocco.
Verissimo. Anche perché nessun sensore, pellicola, obbiettivo, corpo potranno mai riprodurre con fedeltà al 100 % quello che vede l'occhio. E anche con la postproduzione ci si può solo avvicinare un po' di più.
Ciao Fabio io all'inizio scattavo in Raw e poi facevo post produzione. Ora cerco di impostare la foto in modo da far post produrre la macchina. Se poi devo cmq migliorare qualcosina, apro il programma di canon e importo il Raw post prodotto su camera raw, in formato tiff, e lo sistemo un po'. Cmq io ritengo che la pp sia necessaria, di certo nn post produzione pesante, ma una via di mezzo.
concordo su tutta la linea visto che ho cominciato a scattare a pellicola e a occuparmi pure di sviluppo e stampa, più che post-produzione parlerei d'interpretazione, che viene influenzata dalle nostre emozioni, dal nostro stile di vita, dal nostro umore, come una spugna che viene strizzata
92 minuti di applausi!
Post produzione, scegli tu quello che vuoi far vedere in foto, e se tutti conoscessero il colorchecker nessuno direbbe sono più belli i colori di canon o di fuji, solo con il colorchecker e post produzione si può affermare che la foto che abbiamo scattato e colori rappresentati sono più vicini alla realtà, per il momento è cosi' in un futuro potrebbero cambiare molte cose...
Ciao Fabio ottimo come sempre....Su capture One si può anche togliere il colore con ICC...il RAW diventa grezzissimo e poi se metti anche la curva sotto gli ICC il valore lineare e piattissima...fammi sapere
Assolutamente d'accordo, gli estremismi non servono a nulla! Una via di mezzo dà quel tocco e non sconvolge.
Discorso perfetto
Bravo !
Buongiorno Fabio,la Post oggi è un grosso dialogo e dibattito,tra tanti ph professionisti e amatori, vedo , leggo e sento sempre opinioni diverse e varie ,spesso anche estreme ,e mi permetto anche folli ,a mio avviso il discorso è difficile e complesso,ma il vero problema appunto come spesso vedo è un cambiamento estremo di una foto stravolgendola ,cambiare almeno un 50% di uno scatto non lo trovo più fotografia ma grafica,la foto va sviluppata ed è giusto ,ma non va estremizzata e "sconvolta",questa la mia opinione.
Io ho una foto in posa di mio padre degli anni 30, non avendo soldi per una cravatta il fotografo gliel'ha disegnata con la china dopo averla stampata. Sono assolutamente d'accordo con te. Forse é questione di semantica, magari qualche foto molto elaborata, dovrebbe chiamarsi immagine invece di foto, ma che importa se il messaggio arriva.
Musica per le mie orecchie ! Lo dico sempre pure io
Vorrei rispondere a questo punto con un'altra domanda... Che cosa è un'immagine ed una fotografia? Io onestamente di fotografie ne vedo poche oggi giorno, molte le ritengo immagini, ma se posso dire la mia la fotografia rispecchia un momento o un'istante immortalato con in nostri occhi, quindi io dico si alla post produzione perché rende una fotografia un'immagine con il nostro modo di vedere quel momento o istante. Certo che dipende poi dai gusti o dal voler o meno enfatizzare alcune parti dell'immagine e molte volte per il volere del fotografo si tende a voler generare artefatti per darle più carattere. Poi questo è solo il mio modesto parere che come tale deve essere preso. Buona luce a tutti
La postproduzione è d'obbligo. Per le foto in gita e con la famiglia non è male scattare meglio possibile impostando il jpg al meglio (che questo settaggio è già un accenno di postproduzione). Il rullino, appunto, equivale a scegliere il profilo colore jpg e poi lo sviluppo del rullino (che si lasciava fare spesso a persona esperta che andava a gusto suo o secondo indicazioni) equivale alla postproduzione su pc.
Il purista di cui parli è persona che fotografava a livello amatoriale che non ha mai sviluppato rullini e poi stampati...
Solo chi è nato con l'analogico, e magari ha passato ore alla luce rossa della camera oscura, può capire quanto sia più semplice e intuitivo sviluppare ( preferisco a post produzione) oggi con il digitale!
Io sono la cosa più lontana dal professionista non ho fatto corsi ne di fotografia ne di post produzione ,tutto quello che so l'ho imparato dai video di UA-cam dai libri e dai miei errori la cosa che ho imparato in questi 15 anni, che scatto foto e che la post produzione deve esserci ma non si deve vedere 😉😉😉
Concordo. In analogico usavo pellicole diverse a seconda del contesto e facevo stampare su carte diverse, a seconda del risultato che mi prefiggevo....
Io non sono un professionista , ma semplicemente un amatore , detto questo ho una canon 800 d e ho impostato il bilanciamento del bianco personalizzato evidenziando contrasto e colori caldi e vividi quanto basta . Raramente faccio post produzione . Secondo me è una questione di gusti nel vedere la foto...
io nel corso degli anni sono giunto alla tua stessa conclusione: la post-produzione fa parte dell'intero processo creativo così come il momento dello scatto
Sempre detto! la foto che esce dall'apparecchio fotografico non è pronta! Mai stata, anche nel passato! Inchiostro di china e pennellino con sviluppo usato, con arte, per schiarire o scurire parti dell'immagine, anche dai vecchi fotografi su lastre di vetro fin dagli albori della foto ( e poi dicono che Dodge e Burn sono tecniche moderne!). Ma le avete mai osservate dal vero le vecchie foto di famiglia? Studiatele e avrete delle sorprese! Saluti!!
fino a qualche anno fa facevo delle postproduzioni molto spinte e a volte piacevano anche, ma ora le foto troppo pompate in postproduzione mi danno la nausea. Adesso faccio un apost produzione piuttosto leggera, cercando di mantere un0immagine che sia realistica, senza stravolgerle più di tanto.
ci sono in giro diversi fotografi professionisti e di fama che sono contrari alla post produzione e le loro foto sono solo gli scatti a nudo .... è vero d'altra parte che usano lenti molto costose !
Condivido alla grande il tuo discorso.....nn amo molto la pp ....vengo dalla pellicola......Ma un piccolo ritocco nn guasta.......in effetti se fai una foto schifosa.....nn c'è Photoshop che tenga.....schifo è , e schifo rimane......
La post nasce con la fotografia: lo sviluppo del negativo è post produzione, anche il ritaglio o il raddrizzare l’orizzonte lo sono!
Anche ai tempi dell’analogico si faceva la postproduzione. Solo che la si faceva in camera oscura.
Non abbiamo tempo !!
In qualche paese nordico è uscita una legge che obbliga al fotografo a scrivere quando la foto è post prodotta. E io sono d'accordo
Beh allora andrebbe scritto su tutte. Anche solo mettere 1 punto di saturazione tecnicamente è fare post.
7:00: oddio però qua la differenza dove sarebbe?
Di persona e su un monitor calibrato si vede una differenza di contrasto e saturazione tra le due. Qui su UA-cam, ahimè, come scritto anche nella nota è più difficile da notare. A maggior ragione se stai guardando il video da un cellulare.
@@Fabio_Porta no, guardo col monitor UHD da 32" :D, però ok immagino che sia il video ad appiattire le differenze rispetto alle immagini originali che vedrai nel tuo computer.
Più che "puristi" direi "amatoriali naif". Il problema è che la PP implica studio e che viene spesso raccontata e descritta in modo complicato e separato dalla fotografia in sé, poco accessibile. Mentre invece può dare grandi soddisfazioni. Perché qualche volta non ci fai vedere la differenza tra foto di matrimonio con e senza post-produzione?
Ma infatti alcuni strumenti che sono presenti su photoshop hanno il nome delle tecniche che si usavano in camera oscura, tipo scherma e brucia. Anche le icone lo ricordano
Che poi, se con le tue foto mi fai vedere la stessa cosa che vedo nella realtà non è noioso?
La post produzione è nata con la fotografia
Io un po’ di post la farei ma non so usare i programmi…
Fare una regolazione,ci sta, che ne so,regolare il colore, il contrasto, la luminosità, un graffio, un leggero errore, ma recuperare tanti stop sovra o sotto,perché una fotocamera di un certo spessore te lo permette,non sono d'accordo, e poi, vogliamo aggiungere l'ia, no dai, siamo seri... La fotografia ha fallito. Non é piu reale, mio povero punto di vista...
non fanno post produzione perchè non sanno mettere manco una maschera di contrasto su ps LOL