Un'altra vita è possibile? Stefano Boeri

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  • Опубліковано 28 лис 2021
  • Durante gli Eventi letterari Monte Verità, Maurizio Canetta ha dialogato brevemente con gli e le ospiti sulla possibile esistenza di "un'altra vita". Terzo protagonista di questi echi della nona edizione del festival è l'architetto e urbanista italiano Stefano Boeri presente al Monte Verità venerdì 12 novembre 2021.
    Trascrizione:
    Che cosa devono fare le città per aiutare le persone a trovare un'altra vita?
    «Credo che le città debbano prima di tutto fare i conti con questa accelerazione che la pandemia ha portato nel farci capire che alcune sfide non vanno perse. Penso a tre sfide. Quella del rapporto con il verde, con la natura vivente. Noi abbiamo bisogno di città più verdi perché in questo modo siamo in grade di avere un'aria più pulita, un calore più controllato, assorbire il CO2, potremmo avere una maggiore biodiversità, ciò che sarebbe anche un elemento di protezione delle nostre difese immunitarie. Abbiamo bisogno di una grande riforma sulla mobilità, da questo punto di vista le città devono fare un passo fondamentale. La mia idea di una città arcipelago è quella di una città dove si riducono notevolmente le automobili private e si lavoro di più sui trasporti pubblici e su una rete di percorsi ciclopedonali e quindi su una mobilità sostenibile. Naturalmente c'è anche la mobilità elettrica, un passaggio non decisivo, ma importante. Il terzo elemento è l'energia. Dobbiamo immaginare delle città che in futuro diventino autosufficienti sul piano energetico, cioè che abbiano almeno a livello di quartiere e di isolati una capacità di assorbire e conservare le energie rinnovabili, grazie soprattutto all'idrogeno, distribuendole al loro intorno. L'energia così pensata non nasce da alcuni grandi hub centralizzati, ma nasce in modo diffuso e può diventare una risorsa economica molto importante.»
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