Italvolley femminile, Velasco: "Non proibisco i social alle giocatrici"

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  • Опубліковано 1 тра 2024
  • Italvolley femminile, Velasco: "Non proibisco i social alle giocatrici"
    E cita il caso Scurati: "Meglio non fare come la Rai: gli hanno fatto un favore"
    SPORT (Milano). "Non proibirò mai niente alle mie giocatrici, perché i giovani sono attirati dalle cose vietate". Lo ha dichiarato Julio Velasco, coach dell'Italvolley femminile, a margine della presentazione ufficiale della stagione 2024 delle Nazionali Azzurre di pallavolo, che si è svolta stamane nella sala del Belvedere di Palazzo Lombardia. Il coach italo-argentino consiglia "come un padre" alle giocatrici di non lasciarsi distrarre dal chiacchiericcio incessante del web 2.0. Ma nonostante questo, imporre divieti sarebbe per lui una strategia sbagliata e controproducente. A tal proposito, ha citato come esempio il caso di censura del monologo dello scrittore Antonio Scurati da parte della Rai. "Non farò come loro. - ha aggiunto - Non facendolo parlare gli hanno fatto un favore". (Lorenzo Bonuomo/alanews)
    --- Trascrizione generata automaticamente ---
    io non vi ho detto niente alle giocatrici tranne allenare male se hanno detto queste cose Intanto io per un esperienza non c'è niente che piace a piedi adolescenti che fregare a chi vieta le cose per cui più serietà Questo è il discorso sulla Rai Nessuno l'ha fatto un regalo più grande che quelli che non l'hanno lasciato parlare perché andavo dappertutto se lo lasciavano di del Raid se adesso non ha visto 50 milioni Quindi queste cose no non servono quelli con i giovani io le consiglierò molto Social consiglio come un padre dà dei consigli ma come si può controllare quello poi anche se lo potesse controllare come si fa a vietare sarebbe anticostituzionale se hanno il diritto e fare quello che ti pare con queste cose qua io le consiglierei di non lasciarsi mettere sotto pressione di un'opinione pubblica di nessuna periferica complesso i familiari e amici che non essendo sportivi di lì non capiscono quanto male fa la domanda Allora la vinciamo all'olimpiade non la fanno male perché una pressione non c'è niente di più difficile lo sport di alta competizione niente che l'obbligo di vincere non c'è niente guardiamo è debole a poco carattere poca esperienza andato a Tokyo pensando adesso vado lì due giorni anche tante e a prendere a me li adoro non ha preso neanche quella di bronzo Non parliamo di stare dai buca a Barcellona ha detto ma le ho detto alto così salto poche volte mi sa che un po' di anni 3 Nulli a casa non c'è niente Cerca dalle questa consiglio Non lasciamoci e mezzo 18 tanto sappiamo sappiamo che se ne parliamo tutti i giorni
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