A guardare nei ricordi sembra ancora ieri Che salivo su una sedia per guardare i treni Da dietro alla finestra su un cortile grande Un bambino, un bambino Mio fratello che studiava lingue misteriose In ginocchio su una sedia coi capelli corti Eravamo forse solo nel '56 Un bambino, un bambino E tutto mi sembrava andasse bene E tutto mi sembrava andasse bene Tra me e le mie parole Tra me e le mie parole E la mia anima E il Natale, allora sì, che era una festa vera Cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima I regali mi duravano una settimana Un bambino, un bambino Mi ricordo le fotografie dei carri armati Io passavo i pomeriggi a ritagliarle A incollarle sopra pezzi di cartone Un bambino, un bambino E tutto mi sembrava andasse bene E tutto mi sembrava andasse bene Tra me e le mie parole Tra me e le mie parole E la mia anima Quelle: Musixmatch
Questa canzone sono io. Mi rappresenta. Mi fotografa. Solo che io sono del '66, non del '56. A Francesco e a tutti i cantautori italiani degli anni 60/70: grazie.
L' attacco strumentale e' bellissimo, suona molto internazionale, mi ricorda Moroder. La voce poi entra dinamica in gioco e tiene botta fino a fine brano. Scoperta ora, dopo 30 anni che ascolto De Gregori. Semplice e bellissima.
la canzone , come è ovvio , parla del 56 . era l ' inizio del boom italiano . negli anni seguenti l' Italia divenne una potenza economica mondiale , la lira divenne la moneta più solida del mondo e nacquero una marea di bambini ( i figli del boom ci chiamano ) . Negli anni 70 si viveva ancora quella sensazione di grandezza ( ma non è vero che campavamo di rendita ) , ma qualcosa era cambiato ; in realtà si percepiva che qualcosa stonava , eravamo più arretrati dei sovietici ; mio zio che viveva in Belgio ci pigliava per il culo : " ma ancora non c' è la televisione a colori in Italia ? " . Io ricordo gli anni 70 come un ' epoca felice , ma di casini ce n ' erano tanti . Poi arrivò il buio ......e infine la catastrofe .Adesso siamo immersi nel nulla .
Enzo Pantosti . Ma si , hai ragione ! In fondo , cos' è avere paura dell ' atomica , del terrorismo , dell ' inflazione ,della crisi petrolifera , quando puoi giocare a pallone per strada nelle domeniche in cui le auto non possono circolare ?
Non mi riferivo al senso della canzone ma a quando l’ascoltavo e sinceramente forse per l’età che avevo o forse per non aver avuto uno zio in belgio, tutti questi problemi non me li facevo...
Sembrava che tutto andasse bene... Già, qui in Occidente tanti vissero così il '56 mentre in Ungheria si apriva una tra le pagine più cupe della storia magiara...
Che strano.......riascoltando sto pezzo,tutto ritorna ad andare bene.
Almeno nei ricordi..........
Grazie Principe
Mi si attorciglia il cuore, tanto é struggente
struggente è il termine giusto. che groppo in gola. e che classe infinita.
Questa canzone racconta un mondo che non c'è più
Like per tutti coloro che la ascoltano nel 2019...
Io. E siamo nel 2021.
Io...e siamo nel 2021
2022
2022
2024
A guardare nei ricordi sembra ancora ieri
Che salivo su una sedia per guardare i treni
Da dietro alla finestra su un cortile grande
Un bambino, un bambino
Mio fratello che studiava lingue misteriose
In ginocchio su una sedia coi capelli corti
Eravamo forse solo nel '56
Un bambino, un bambino
E tutto mi sembrava andasse bene
E tutto mi sembrava andasse bene
Tra me e le mie parole
Tra me e le mie parole
E la mia anima
E il Natale, allora sì, che era una festa vera
Cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima
I regali mi duravano una settimana
Un bambino, un bambino
Mi ricordo le fotografie dei carri armati
Io passavo i pomeriggi a ritagliarle
A incollarle sopra pezzi di cartone
Un bambino, un bambino
E tutto mi sembrava andasse bene
E tutto mi sembrava andasse bene
Tra me e le mie parole
Tra me e le mie parole
E la mia anima
Quelle: Musixmatch
Grazie del testo.
Questa canzone in parte mi fa ricordare quando ero adolescente negli anni 70 me la sentivo con mio padre
Brano sottovalutato, belli testo e musica
concordo
bellissimo
Pure io
Mi sembra di rivedermi bambino negli anni '70
Questa canzone sono io.
Mi rappresenta. Mi fotografa.
Solo che io sono del '66, non del '56.
A Francesco e a tutti i cantautori italiani degli anni 60/70: grazie.
Stupenda..semplicemente stupenda
Sempre fantastica
Giù il cappello al cospetto del principe
Il De..introverso che è in noi .grande ..Gregori.
Per i più grandi: provate ad ascoltare la seconda canzone (sono due),
prometto che vi riporterà indietro di tantissimi anni, quando si era bambini...
MAESTRO...tanto di..cappello...
è davvero il Principe del panorama musicale d'autore
L' attacco strumentale e' bellissimo, suona molto internazionale, mi ricorda Moroder. La voce poi entra dinamica in gioco e tiene botta fino a fine brano. Scoperta ora, dopo 30 anni che ascolto De Gregori. Semplice e bellissima.
quale brano di Moroder ti ricorda?
De Gregori x me il top
Qsta canzone una delle mie preferite da sempre
Tra l'altro da una sensazione.....,come dire ... di 'gia cominciato' nn trovo le parole
non trovo parole ascolto in rigoroso silenzio il principe della musica a volte non ci si rende conto.........................
Tra me e le mie parole e la mia anima.
Capolavoro!
Bella canzone e bel ritmo. E quanti ricordi
Auguri da uno nato il 28 Dicembre 1956!
Io 21 ottobre del 56, grande Francesco 👍
Grande pezzo della storia grazie Francesco
quanti ricordi in questo brano
Bello il testo di questa canzone poco conosciuta del principe.
Magnifica
2020
Distanza oltre il mondo con questa musica davvero molto bella e più grande poesia....
Fantastico!
GRAZIE poeta...UOMO vero....2022
Una poesia!
Bella
Grazie
❤
💃💃💃😛😛👥Ach ach 😷uf uf i kocham jak zasypiasz grzecznie
Io sono del 56 e me ne vanto.
Io sono del 58 hai due anni in più di me
Grande... In effetti negli anni 70 tutto sembrava andasse bene...
la canzone , come è ovvio , parla del 56 . era l ' inizio del boom italiano . negli anni seguenti l' Italia divenne una potenza economica mondiale , la lira divenne la moneta più solida del mondo e nacquero una marea di bambini ( i figli del boom ci chiamano ) .
Negli anni 70 si viveva ancora quella sensazione di grandezza ( ma non è vero che campavamo di rendita ) , ma qualcosa era cambiato ; in realtà si percepiva che qualcosa stonava , eravamo più arretrati dei sovietici ; mio zio che viveva in Belgio ci pigliava per il culo : " ma ancora non c' è la televisione a colori in Italia ? " . Io ricordo gli anni 70 come un ' epoca felice , ma di casini ce n ' erano tanti . Poi arrivò il buio ......e infine la catastrofe .Adesso siamo immersi nel nulla .
multiodisseo nn credo si riferisca a questo la canzone
FloFlo .
Non voglio imporre la mia interpretazione a nessuno .
Mi piacerebbe sapere qual ' è la tua interpretazione .
Enzo Pantosti .
Ma si , hai ragione !
In fondo , cos' è avere paura dell ' atomica , del terrorismo , dell ' inflazione ,della crisi petrolifera , quando puoi giocare a pallone per strada nelle domeniche in cui le auto non possono circolare ?
Non mi riferivo al senso della canzone ma a quando l’ascoltavo e sinceramente forse per l’età che avevo o forse per non aver avuto uno zio in belgio, tutti questi problemi non me li facevo...
Sembrava che tutto andasse bene... Già, qui in Occidente tanti vissero così il '56 mentre in Ungheria si apriva una tra le pagine più cupe della storia magiara...
Eggià...
Bellissima una volta a un concerto l ha fatta
Attraroba
Dopo tempi remoti già svolto una mitica canzone : D. O. C. 24/12/2018
Un insulto del tempo
Crocodile Rock
Una canzone solo apparentemente banale: le fotografie dei carri armati proprio nel 1956 non sono lì per caso, mi sa
A me non sembra per niente banale. Nemmeno apparentemente
Neanche per me
Anche immagino i carri a Budapest
Certo. Lui era un bambino e ritagliava per gioco le figure dei carri armati dai giornali, quelli dell'invasione dell'Ungheria