I mestieri scomparsi: il Gerlàt, la costruzione artigianale del gerlo.

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  • Опубліковано 8 вер 2024
  • Alta Valtellina, mestieri ormai scomparsi: Al Gerlàt.
    Il gerlo (al gérlo, al gèrlu) è un contenitore, dotato di spallacci (breciàl, breciài), che serviva ai contadini per trasportare legna, (fégn), letame (gràscia), patate (tartùful), strame (sc’ternùm) o altro.
    Sino ad alcuni decenni fa era uno strumento di lavoro usato quotidianamente poi, con l’arrivo dei mezzi meccanici in particolare, è andato in disuso.
    Veniva costruito artigianalmente, soprattutto durante i lunghi mesi invernali nei quali l’attività nei campi era, per forza di cose, ridotta.
    In Alta Valtellina era soprattutto la frazione di Santa Maria in Valdisotto che aveva la più grande concentrazione di Gerlàt, come erano chiamati coloro che costruivano i gerli.
    Il gerlo era abilmente costruito intrecciando sottili e lunghe bacchette (li sc’codìcia, li sc’cudìcia) di nocciolo (còler), debitamente scortecciate (rusc’chéda), attorno ad un’orditura di stecche verticali (li còsc’ta, oppure i bachetìn a seconda del modo di realizzazione) di betulla (bedögn) tenuta insieme da assicelle sempre di legno di betulla (al font, al colosc’tro o losc’tro). Gli spallacci erano anch’essi formati da lunghi e sottili rami di betulla che venivano attorcigliati (intorté) su sé stessi per snervarne le fibre e renderle resistenti anche quando fossero seccati.
    Nella primavera del 2014 il gerlàt di S.Maria (fraz. Le Fontane) Pasquale Bonetti (classe 1936) ha costruito uno dei suoi ultimi gerli con la tecnica originale imparata circa sessantacinque anni prima e tramite la quale realizzava, nei tempi di maggiore utilizzo di questo strumento di lavoro allora insostituibile, circa una quindicina di gerli all’anno.
    Nel filmato la tecnica viene messa a confronto con un modo leggermente diverso di costruire il gerlo, più spiccio ma che dava prodotti forse meno robusti, quella adottata da Modesto Rodigari (n. 1909 - m. 1989) nella sua abitazione presso la località Al Plàt, sopra Piatta sempre in Valdisotto.
    Modesto venne intervistato nel settembre del 1983, compresa la interessante sequenza fotografica che pure viene riportata nel documentario.
    Il gerlo è stato indiscusso testimone dei faticosi lavori dei contadini di montagna in situazioni ed epoche diverse e, come dice Pasquale nel filmato, “era sempre sulle spalle”.
    Al Gerlàt. Un documentario di © Giovanni Peretti,
    Mob. 351 944 9083 - peretti.gio@gmail.com
    Artigiani: Pasquale Bonetti (classe 1936) e Modesto Rodigari (n. 1909 - m. 1989).
    Registrato nel dialetto locale della frazione Le Fontane e di piatta, nel Comune di Valdisotto, e sottotitolato in italiano.
    Durata 47 minuti. Produzione: Alpinia, Bormio, 2023.
    Musiche: © Joachim Lehberger, per Alpinia. Voce narrante: Fausto Molinari.
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