Buongiorno Gigi e buona domenica. Come faccio a capire dall’ etichetta che il vino ha svolto la fermentazione malolattica? Ti ringrazio in anticipo e: alla salute di 🥂
Buongiorno @francescofrontera3030 e buona domenica a te. Dall'etichetta, a meno che non sia espressamente indicato che il vino ha svolto la malolattica, non è possibile capirlo da altri elementi. Il mio consiglio è di rifarsi alla scheda tecnica eventualmente presente in rete. In linea molto generale è più probabile che abbiano svolto la malolattica i vini rossi prodotti con uve raccolte in zone "fresche" nelle quali l'uva ha un livello di acidità importante (acidità che con la malolattica riceve un maggior equilibrio). Spero che la risposta sia stata utile. Grazie e alla salute🥂
Ciao una domanda. A me risulta che spesso gli enologi “inducono” la malolattica subito dopo la fermentazione alcolica inserendo degli enzimi all’interno del vino. Ovviamente questo avviene in autunno visto che la fermentazione alcolica viene fatta subito dopo la vendemmia. In tali casi la malolattica avverrebbe quindi con temperature ben al di sotto dei 18 gradi (e cioè della temperatura che innesca la malolattica “naturale”, cioè non indotta dall’intervento dell’uomo). Mi chiedevo quindi: questa malolattica innescata dall’intervento dell’uomo riesce ugualmente a produrre efficacemente i suoi effetti anche se le temperature esterne sono quelle tipiche dell’autunno inoltrato e quindi decisamente più basse dei 18-20 gradi (tipiche della primavera) ? Grazie e saluti Renato
Ciao @renatovenditti2211 la risposta è si. L'importante è che il processo avvenga. Tra l'altro oggi, spesso, a prescindere dalla temperatura esterna, vengono spesso utilizzati serbatoi di acciaio termo-condizionati che permettono il controllo della temperatura delle fermentazioni garantendo così di ottenere risultati ottimali. Grazie per la domanda😉🥂
Ciao Stefano, effettivamente avviene una volta conclusa quella alcolica e viene "attivata" a seconda delle necessità/finalità del produttore in fase di affinamento. Quando nel video parlo della primavera successiva alla vendemmia mi riferisco a come avverrebbe il processo "naturalmente" spinto dall'alzarsi delle temperature. Grazie per l'osservazione.
Grazie e Complimenti
Ottimo!
Complimenti, molto bravo. Auguri per il suo lavoro.
Grazie!
chiarissimo, grazie per questi video❤
@martinascodino7229 grazie! 🥂
Un bel video chiaro e istruttivo. Grazie mille
Grazie a te Antonio!
Buongiorno Gigi e buona domenica. Come faccio a capire dall’ etichetta che il vino ha svolto la fermentazione malolattica? Ti ringrazio in anticipo e: alla salute di 🥂
Buongiorno @francescofrontera3030 e buona domenica a te. Dall'etichetta, a meno che non sia espressamente indicato che il vino ha svolto la malolattica, non è possibile capirlo da altri elementi. Il mio consiglio è di rifarsi alla scheda tecnica eventualmente presente in rete. In linea molto generale è più probabile che abbiano svolto la malolattica i vini rossi prodotti con uve raccolte in zone "fresche" nelle quali l'uva ha un livello di acidità importante (acidità che con la malolattica riceve un maggior equilibrio). Spero che la risposta sia stata utile. Grazie e alla salute🥂
Ciao una domanda. A me risulta che spesso gli enologi “inducono” la malolattica subito dopo la fermentazione alcolica inserendo degli enzimi all’interno del vino. Ovviamente questo avviene in autunno visto che la fermentazione alcolica viene fatta subito dopo la vendemmia. In tali casi la malolattica avverrebbe quindi con temperature ben al di sotto dei 18 gradi (e cioè della temperatura che innesca la malolattica “naturale”, cioè non indotta dall’intervento dell’uomo). Mi chiedevo quindi: questa malolattica innescata dall’intervento dell’uomo riesce ugualmente a produrre efficacemente i suoi effetti anche se le temperature esterne sono quelle tipiche dell’autunno inoltrato e quindi decisamente più basse dei 18-20 gradi (tipiche della primavera) ? Grazie e saluti Renato
Ciao @renatovenditti2211 la risposta è si. L'importante è che il processo avvenga. Tra l'altro oggi, spesso, a prescindere dalla temperatura esterna, vengono spesso utilizzati serbatoi di acciaio termo-condizionati che permettono il controllo della temperatura delle fermentazioni garantendo così di ottenere risultati ottimali. Grazie per la domanda😉🥂
In genere però avviene subito dopo quella alcolica...
Ciao Stefano, effettivamente avviene una volta conclusa quella alcolica e viene "attivata" a seconda delle necessità/finalità del produttore in fase di affinamento. Quando nel video parlo della primavera successiva alla vendemmia mi riferisco a come avverrebbe il processo "naturalmente" spinto dall'alzarsi delle temperature. Grazie per l'osservazione.