"Palermo? Una città frustrante ma è il combustibile della mia scrittura". Intervista a Giorgio Vasta

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  • Опубліковано 2 лют 2025
  • Per Giorgio Vasta Palermo è «un conto aperto». L'autore de "Il tempo materiale" che, già nel 2008, lasciò il segno da debuttante, è tornato in libreria per le ‪@GlifoEdizioni‬ con un volume, "Come in sogno. Il racconto di Palermo", in cui si ripubblica sia una conversazione del 1998 fra Michele Perriera e Leoluca Orlando, allora per la prima volta sindaco di Palermo, che un più recente dialogo, datato 2021, di Giorgio Vasta con il sindaco Orlando, ai titoli di coda del suo ultimo mandato da primo cittadino del capoluogo siciliano. Come la prima "intervista" era stata sollecitata da Letizia Battaglia, anche la più recente è stata proposta a Vasta dall'editore e dal curatore Marco Marino. E lo scrittore palermitano ha interpretato il compito alla sua maniera, ragionando più che sull'azione amministrativa dell'ormai ex sindaco Orlando, sulle «formule immaginarie, visionarie se si vuole, in gran parte utili e funzionali a quello che gli stava a cuore, ma che da un certo momento in poi hanno cominciato a girare a vuoto».
    Questo come altri suoi libri finisce per fare i conti con «una questione personale». «Se hai come riferimento quotidiano il diritto - osserva Giorgio Vasta nella videointervista - Palermo è una città frustrante, se non umiliante. Per me Palermo è soprattutto un fantasma, è il luogo di attivazione delle nevrosi che mi servono per scrivere, quindi Palermo è un conto aperto e allo stesso tempo è il combustibile della scrittura». Tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025, rivela Vasta, approderà nelle librerie il suo nuovo romanzo. «Questo romanzo esiste - conclude - l'ho scritto nel 2021 e uscirà per ‪@sellerioeditore‬ ».

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