Affrontare una diagnosi di tumore al seno con la musica - La storia di Silvia, pink ambassador

Mi hanno diagnosticato il cancro al seno quando avevo 35 anni e nell’arco di un mese sono stata catapultata in una realtà a me nuova.
Affrontare questo percorso ha però fatto sì che mi riappropriassi di me stessa, delle mie priorità e del mio tempo.
Ho iniziato a sfrondare le fatiche non necessarie, le negatività, il mio senso del dovere a causa del quale cercavo sempre di accontentare tutti.
Ad un certo punto ho deciso che il primo punto della “to do list” ero io!
Volersi bene è il primo passo per affrontare una strada costellata di visite mediche, operazioni, terapie e medicine.
Sorridere e non fermarsi mai è il secondo.
La malattia ti segna fisicamente (con tante belle cicatrici) e moralmente.
Io ho deciso che questi segni sarebbero diventati motivo di orgoglio e così è stato ed è tuttora.
La decisione di candidarmi per partecipare al progetto Pink is Good è stata quindi un passo naturale: ho visto la chiamata e mi sono detta “perché no?”
Credo di essere un buon esempio del messaggio delle Pink e voglio fare qualcosa di concreto, in prima persona, per aiutare la ricerca scientifica affinché questa malattia possa fare sempre meno paura.
Dopo il tumore si può essere ancora più forti di prima, ed io mi sento tale!
La malattia non mi ha fermato, anzi...mi ha fortificato tanto da farmi decidere di mettermi ulteriormente alla prova e correre per la prima volta nella vita una mezza maratona.
Per correre ci vuole pazienza, costanza, impegno e sacrificio, è una strada in cui i risultati si vedono con il tempo: tutto ciò occorre anche per affrontare il tumore.
Ci vuole determinazione e voglia di lasciarsi le paure alle spalle.
Il mio obiettivo è quindi quello di trasmettere POSITIVITÀ, con il sorriso sulle labbra, a tutte coloro che si trovano ad affrontare un percorso difficile come quello che comporta un tumore!