Capolavoro... immortale. Grazie Faber, che quel sollievo di lacrime che invade gli occhi possa essere sempre liberatorio. Che anima elevatissima quella del grande, indimenticabile Faber.
bellezza allo stato puro.... E il cantato femminile (che nel disco dovrebbe essere interpretato da Dori Ghezzi, mentre nel live è di LUVI) è straordinario e commovente...
Capolavoro assoluto. Ci tenevo a sottolineare un aspetto . almeno per me , l' assolo vocale finale è paragonabile solo a quello dei Pink Floyd Great GiG in the Sky anche se qua forse addirittura siamo ad un livello superiore.STRAORDINARIO
Allora non sono il solo ad aver pensato che questi due brani è come se si sfiorassero, entrando come in risonanza l'uno con l'altro. Che bello! Finora - e per quella musica che sono riuscito ad ascoltare - mi piace pensarli come straordinari manifesti della voce di Dio...un qualcosa di inspiegabile.
paolo villaggio ha detto che sul letto di morte gli ha detto "Ricordami non come un cantautore, ma come un grande poeta" E nella mia umile e insignificante opinione "Fabrizio De Andrè non solo è stato un grande poeta, ma anche l'ultimo"
Se vedi un universo nella notte senti queste parole e ti portano alla madre terra dove poeti sono nell oblio e eterni.. Fabrizio io credo che sorridi lassù sei tra le stelle più belle......
«Sarebbe un popolo da insignire con il Nobel per la pace per il solo fatto di girare per il mondo senza armi da oltre 2000 anni». Fabrizio De André, a proposito del popolo Rom, Teatro Brancaccio di Roma 1998
"Un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere" un pianto meravigliosamente liberatorio, ci ho pensato tutte le volte che l'ho fatto, e non sono state poche ... Fabrizio un Dio
In pochi capiscano il significato di questa canzone. Io no so come de Andre avuto queste informazioni ma credetemi solo i khorakhane sano certe cose. Grande de Andre
Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna Perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà Sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali
Vorrei facessero passare questa prima dei video al posto delle solite cagate, c'è tanta gente che ha bisogno di essere imboccata. Propongo una colletta e paghiamo youtube per pubblicizzare Faber, almeno qui in Italia, abbiamo bisogno del suo influsso spirituale.
Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali.
certo che youtube è una fornace di dementi: inserire prima di una canzone di de andrè una pubblicità non skippabile con dei derelitti che fanno musica trap è come mettere la pubblicità di novella 2000 all'entrata di un circolo di poesia
Sai perché? Perché UA-cam non si aspetta che tu abbia un’anima e che vada ad ascoltare una musica così bella. La musica vera oggi è un’eccezione che non si tiene in conto. :) Persevera su questa direzione ostinata e contraria, amico. Forse è lungo di essa che ci incontreremo.
È l' inesorabile legge del Mercato, il motore "che ci porta quasi tutti avanti, maschi femmine e cantanti, su un tappeto di contanti nel cielo blu...", citando De Andrè stesso.
il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento a quel campo strappato dal vento a forza di essere vento Porto il nome di tutti i battesimi ogni nome il sigillo di un lasciapassare per un guado una terra una nuvola un canto un diamante nascosto nel pane Per un solo dolcissimo umore del sangue per la stessa ragione del viaggio viaggiare Il cuore rallenta e la testa cammina in un buio di giostre in disuso Qualche rom si è fermato italiano come un rame a imbrunire su un muro saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura Nei sentieri costretti in un palmo di mano i segreti che fanno paura finché un uomo ti incontra e non si riconosce e ogni terra si accende e si arrende la pace I figli cadevano dal calendario Yugoslavia Polonia Ungheria i soldati prendevano tutti e tutti buttavano via E poi Mirka a San Giorgio di maggio tra le fiamme dei fiori a ridere a bere e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere Ora alzatevi spose bambine che è venuto il tempo di andare con le vene celesti dei polsi anche oggi si va a caritare E se questo vuol dire rubare questo filo di pane tra miseria e sfortuna allo specchio di questa kampina ai miei occhi limpidi come un addio Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio Cvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kasta Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna Vasu ti baro nebo avi ker kon ovla so mutavia kon ovla Perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà Ovla kon ascovi me gava palan ladi me gava palan bura ot croiuti Sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali
Il finale di questa canzone, nella versione dal vivo, è cantato dalla figlia Luvi. In questa versione, invece, mi sembra di sentire la voce di Dori Ghezzi, però non vorrei dire assurdità. Qualcuno può confermare o smentire? Grazie.
Il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento a quel campo strappato dal vento a forza di essere vento porto il nome di tutti i battesimi ogni nome il sigillo di un lasciapassare per un guado una terra una nuvola un canto un diamante nascosto nel pane per un solo dolcissimo umore del sangue per la stessa ragione del viaggio viaggiare Il cuore rallenta e la testa cammina in un buio di giostre in disuso qualche rom si è fermato italiano come un rame a imbrunire su un muro saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura nei sentieri costretti in un palmo di mano i segreti che fanno paura finché un uomo ti incontra e non si riconosce e ogni terra si accende e si arrende la pace i figli cadevano dal calendario Jugoslavia Polonia Ungheria i soldati prendevano tutti e tutti buttavano via e poi Mirka a San Giorgio di maggio [*] tra le fiamme dei fiori a ridere a bere e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere ora alzatevi spose bambine che è venuto il tempo di andare con le vene celesti dei polsi anche oggi si va a caritare e se questo vuol dire rubare questo filo di pane tra miseria e sfortuna allo specchio di questa kampina [**] ai miei occhi limpidi come un addio lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio. Čvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kašta vašu ti baro nebo avi ker. kon ovla so mutavla kon ovla ovla kon aščovi me ğava palan ladi me ğava palan bura ot croiuti. [***] NOTE [*] La principale festa Rom, il 6 maggio. [**] Tenda mobile [***] In lingua romanes-khorakhané: Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali.
Qualcuno sarebbe così gentile di spiegarmi di cosa tratta questa canzone non conosco la storia visto che non sono italiana. Ho capito in parte che tratta di Rom ma, era una guerra contro loro o cosa?
Parla di un popolo rom di religione musulmana, Faber conobbe la loro storia da un suo amico Rom, il riferimento ai "figli cadevano dal calendario, Jugoslavia Polonia Ungheria..." è ai nazisti che perseguitavano il popolo rom durante la guerra.
I ROM sono vittime di una guerra etnica che dura da secoli, combattuta principalmente nell'est europa ma un po' in tutto il mondo. Sul perché di questo "odio" non mi dilungo, c'è ampia letteratura anche in rete. In ogni caso, è a questa persecuzione permanente continua che si riferiscono le strofe "i figli cadevano dal calendario/Jugoslavia Polonia Ungheria/i soldati prendevano tutti/e tutti buttavano via"...
I Rom sono qui dipinti come un popolo senza una vera casa e per questo totalmente liberi e privi di condizionamenti economico-sociali. Da qui la metafora, il senso del pezzo: la vita è come il viaggio di un Rom, che parte senza sapere la meta e senza, soprattutto, curarsi di questa, perché il fine diventa solo un interessante particolare, non lo scopo dell’esistenza umana, “per la stessa ragione del viaggio: viaggiare…” E in più Faber con questa canzone aprire uno squarcio nella conoscenza dei Rom, un gruppo estremamente complesso da capire e sconosciuto dalla maggioranza delle persone se non tramite qualche sporadico caso di cronaca minore o per piccoli furti; desiderava dunque sia aprire il sipario su questo popolo così magico, resistente a tutte le persecuzioni ed eternamente identici a se stessi e fedeli e coerenti alla loro cultura nonostante il mutare dei tempi; sia ridarli la dignità che aveva perso con le persecuzioni subite e i pregiudizi che gli accompagnano da sempre nelle comunità stanziali, provando a far intravedere a chi era disposto ad ascoltarlo un punto di vista diverso, più oggettivo e privo di condizionamenti insiti nella società Nel corso del concerto tenuto al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998, Fabrizio De André dichiarò a proposito del popolo Rom: «Sarebbe un popolo da insignire con il Nobel per la pace per il solo fatto di girare per il mondo senza armi da oltre 2000 anni». La coda di questo brano è scritta in romaní, la lingua dei Rom, ad esso collaborò un amico rom di Fabrizio, il poeta Giorgio Bezzecchi. Nel disco in studio questo finale in lingua rom è cantato dalla moglie di De André, Dori Ghezzi; dal vivo il finale è spesso interpretato dalla figlia di De André, Luvi. Struggente nella canzone è il riferimento alle persecuzioni subite nella storia dai Rom, come il Porrajmos, lo sterminio ad opera della Germania nazista: «I figli cadevano dal calendario / Iugoslavia Polonia Ungheria / i soldati prendevano tutti / e tutti buttavano via». Fonte: deandrefabrizio.altervista.org/khorakhane-a-forza-di-essere-vento/
@@europainvicta3907 do you believe in me if I tell you that once Salvini declared to love De André? It must be supposed politicians even pretend to themselves, in order to long for the power
Vero ? Non fa neanche un pochino "Tum Tum"... E poi quelle parole, così impegnative: vuoi mettere "sole, cuore e amore" ? Deve essere stata una fatica bestiale ascoltarla fino in fondo. Te la potevi risparmiare, insieme al tuo commento.
@michelefazio33 ... abbastanza grezzo e direi anche abbastanza stupido da non poter capire certe canzoni, manifesto di disprezzo verso comportamenti "umani" esecrabili. Premesso che neanche le bestie commettono certe insensate atrocità verso i loro simili. Quando hai digitato la F e ti sei accorto che la ricerca automatica non ti aveva dato Fedez come risposta, che è quello che sicuramente cercavi, con tutto il rispetto per Fedez, potevi riprovare, aggiungendo la "e", e saresti stato accontentato. De Andrè, anche nelle pseudo ballate, è impegnativo, bisogna avere la sensibilità per capirlo, figuriamoci in quelle di spessore. P.S. - Visto che sono passati due anni dal tuo commento, c'è la speranza che ci sia stata una minima crescita? Amichevolmente. - bruno1951 -
Testo Il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento a quel campo strappato dal vento a forza di essere vento porto il nome di tutti i battesimi ogni nome il sigillo di un lasciapassare per un guado una terra una nuvola un canto un diamante nascosto nel pane per un solo dolcissimo umore del sangue per la stessa ragione del viaggio viaggiare Il cuore rallenta e la testa cammina in un buio di giostre in disuso qualche rom si è fermato italiano come un rame a imbrunire su un muro saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura nei sentieri costretti in un palmo di mano i segreti che fanno paura finché un uomo ti incontra e non si riconosce e ogni terra si accende e si arrende la pace i figli cadevano dal calendario Jugoslavia Polonia Ungheria i soldati prendevano tutti e tutti buttavano via e poi Mirka a San Giorgio di maggio [*] tra le fiamme dei fiori a ridere a bere e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere ora alzatevi spose bambine che è venuto il tempo di andare con le vene celesti dei polsi anche oggi si va a caritare e se questo vuol dire rubare questo filo di pane tra miseria e sfortuna allo specchio di questa kampina [**] ai miei occhi limpidi come un addio lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio. Čvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kašta vašu ti baro nebo avi ker. kon ovla so mutavla kon ovla ovla kon aščovi me ğava palan ladi me ğava palan bura ot croiuti. [***] NOTE [*] La principale festa Rom, il 6 maggio. [**] Tenda mobile [***] In lingua romanes-khorakhané: Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali
Questo pezzo mi commuove profondamente non solo per la bellezza straordinaria del testo ma per il dolore che esprime, senza speranza eppure fiero ed altissimo. Sembra di ascoltare non una sola voce ma un coro disperato e poetico, una preghiera dolente e sacra come il coro del Nabucco.
Una delle migliori canzoni della musica italiana, e non solo. Così perfetta da rendere, forse, superfluo ogni commento.
❤️🖤
❤❤❤❤
Quando sarà il mio momento sarà questa canzone ad accompagnarmi di là.
Capolavoro... immortale. Grazie Faber, che quel sollievo di lacrime che invade gli occhi possa essere sempre liberatorio. Che anima elevatissima quella del grande, indimenticabile Faber.
...Poi la canzone finisce e ci si sente di nuovo maledettamente soli, come quasi per ogni poesia di Fabrizio.
Fabrizio De Andrè anima nobilissima.. mai più nessun altro come lui.
beh... Sfera ebbasta ci si avvicina dai
@@dariovilleggia9036 ... spero tu stia facendo una battuta! vero?!
@Bruno1951-f4f eh beh
@@dariovilleggia9036 Ciao, non mi ero accorto che eri tu e che avevo già approvato un tuo commento "sarcastico. " 👍 👋
- bruno1951 -
bellezza allo stato puro.... E il cantato femminile (che nel disco dovrebbe essere interpretato da Dori Ghezzi, mentre nel live è di LUVI) è straordinario e commovente...
Il suo soave testamento... grazie ci manchi
Capolavoro assoluto.
Ci tenevo a sottolineare un aspetto .
almeno per me , l' assolo vocale finale è paragonabile solo a quello dei Pink Floyd Great GiG in the Sky anche se qua forse addirittura siamo ad un livello superiore.STRAORDINARIO
Allora non sono il solo ad aver pensato che questi due brani è come se si sfiorassero, entrando come in risonanza l'uno con l'altro. Che bello!
Finora - e per quella musica che sono riuscito ad ascoltare - mi piace pensarli come straordinari manifesti della voce di Dio...un qualcosa di inspiegabile.
Fabrizio era modesto si dichiarava un artigiano, ma era un grande poeta e, in fondo, anche lui lo sapeva.
paolo villaggio ha detto che sul letto di morte gli ha detto "Ricordami non come un cantautore, ma come un grande poeta"
E nella mia umile e insignificante opinione "Fabrizio De Andrè non solo è stato un grande poeta, ma anche l'ultimo"
Se vedi un universo nella notte senti queste parole e ti portano alla madre terra dove poeti sono nell oblio e eterni.. Fabrizio io credo che sorridi lassù sei tra le stelle più belle......
«Sarebbe un popolo da insignire con il Nobel per la pace per il solo fatto di girare per il mondo senza armi da oltre 2000 anni».
Fabrizio De André, a proposito del popolo Rom, Teatro Brancaccio di Roma 1998
Ogni volta che l’ascolto, non posso far altro che piangere
"Un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere" un pianto meravigliosamente liberatorio, ci ho pensato tutte le volte che l'ho fatto, e non sono state poche ... Fabrizio un Dio
E adesso ascolta credimi ancora di Mengoni. Sono un re matto
in tutto questo schifo c'è ancora, per fortuna, tanta bellezza!
Emozione pura....
Credo nella purezza caratteriale di Fabrizio De Andre’. Una costante della mia Vita.
Non ci sono abbastanza parole per descrivere la bellezza di questo pezzo..pura poesia che smuove il cuore di chiunque
In pochi capiscano il significato di questa canzone. Io no so come de Andre avuto queste informazioni ma credetemi solo i khorakhane sano certe cose. Grande de Andre
Allora racconta anche a noi invece di fare il sapientonmisterioso😘😘😘
No possibile
@@romanosalkanovic9561 però e scorretto lanciare il sasso e nascondere la mano
EB questa è una tua impressione.
No è un dato ddo fatto cmq se o parli o stai zitto
Grazie Faber…ci manchi, oggi più che mai…
Quanto manchi Faber
Bravo Faber ❤
Baru Mal Fabrizio✌🏼✊🏼⚖️🕊️Grande Poeta🙏🏼❤️🙏🏼
A me scendono le lacrime.... ❤️❤️❤️❤️❤️
Riposa in pace Fabrizio, sei stato, sei e sarai sempre un mito!😭😭😭😭😘😘😘😘
Un artista..un poeta ..mi commuovono quasi tutte le sue canzoni..che sono pezzi d arte
@@marcofuoco100 anche a me😭😭😭😭….
Meriti un inchino eterno.... Maestro
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
Perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
Sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali
Se qualcuno vuole capire il legame indissolubile fra musica e poesia deve acoltare Faber.
Non per caso è nei libri di scuola
E il tempo che ci sussurra le parole del vento e linverno.. col suo sole pallido
Grazie Faber, grazie!
Vorrei facessero passare questa prima dei video al posto delle solite cagate, c'è tanta gente che ha bisogno di essere imboccata.
Propongo una colletta e paghiamo youtube per pubblicizzare Faber, almeno qui in Italia, abbiamo bisogno del suo influsso spirituale.
-È una ninna nanna.
-Perché? Fa dormire?
-No, fa sognare!
A forza di essere vento...sono contento.
E una delle mie preferite in assoluto
un grandissimo poeta
Magnifique , tout simplement ..
Grazie Faber, Grazie per sempre e Grazie di TUTTO, grazie Dori....!
Ci ho fatto la tesina di terza mediaaaa
Il piú grande di tutti
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali.
è la traduzione della parte in romanì
Ogni volta, la stessa emozione
Per tutti i popoli in guerra...per tutti gli umani....
Bellissima…
Struggente❤
Fabrizio aiutami x piacere. Grazie
certo che youtube è una fornace di dementi: inserire prima di una canzone di de andrè una pubblicità non skippabile con dei derelitti che fanno musica trap è come mettere la pubblicità di novella 2000 all'entrata di un circolo di poesia
Ho pensato la stessa identica cosa!
Sai perché? Perché UA-cam non si aspetta che tu abbia un’anima e che vada ad ascoltare una musica così bella. La musica vera oggi è un’eccezione che non si tiene in conto. :) Persevera su questa direzione ostinata e contraria, amico. Forse è lungo di essa che ci incontreremo.
ti capisco benissimo... è odioso, forse sta cercando di farsi nemici
È l' inesorabile legge del Mercato, il motore "che ci porta quasi tutti avanti, maschi femmine e cantanti, su un tappeto di contanti nel cielo blu...", citando De Andrè stesso.
beautiful . . . . beautiful
semplicemente irraggiungibile
a dir poco meravigliosa
Le tre madri
Poesia pura
meravigliosa
Vita mia❤️
grazie immeso
Commovente
20 anni.
Ciao Amico Fragile.
Italiano almeno!Non Genovese!Non rompete i coglioni!io da Calabrese!Lo sento dal 71!Poi rompete il cazzo per il sud!
@@ettoremorabito6063ma tutto ok? cosa ha detto di male?
Un fragile oltre l'umano. Trasceso.. 💜
Con le vene celesti dei polsi...
il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento
Porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
Per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
Qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
Nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
I figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via
E poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere
Ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
E se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio
Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
Vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla
Perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
Ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti
Sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali
Il finale di questa canzone, nella versione dal vivo, è cantato dalla figlia Luvi. In questa versione, invece, mi sembra di sentire la voce di Dori Ghezzi, però non vorrei dire assurdità. Qualcuno può confermare o smentire? Grazie.
Si, è cosi.Nella versione studio la voce femminile è di Dori Ghezzi .
Grazie per la conferma, Beau Geste.
Ma figurati :-)
@@Biribeau Cazzo.
Si, è Dori
Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento
porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
i figli cadevano dal calendario
Jugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via
e poi Mirka a San Giorgio di maggio [*]
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere
ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina [**]
ai miei occhi limpidi come un addio
lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio.
Čvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kašta
vašu ti baro nebo
avi ker.
kon ovla so mutavla
kon ovla
ovla kon aščovi
me ğava palan ladi
me ğava
palan bura ot croiuti. [***]
NOTE
[*] La principale festa Rom, il 6 maggio.
[**] Tenda mobile
[***] In lingua romanes-khorakhané:
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali.
🙋♂️❤
Perché era un elevato spiritualmente
Manchi Faber...
ma no... oggi c'è Giulia Mei... Brunori sas... Achille Lauro... come fa a mancarti de Andrè?
@@dariovilleggia9036 😂
esattamente
I matti de Gregori
23.03.2022
CIAO POETA
Gocce di miele
Ok
Qualcuno sarebbe così gentile di spiegarmi di cosa tratta questa canzone non conosco la storia visto che non sono italiana.
Ho capito in parte che tratta di Rom ma, era una guerra contro loro o cosa?
Parla di un popolo rom di religione musulmana, Faber conobbe la loro storia da un suo amico Rom, il riferimento ai "figli cadevano dal calendario, Jugoslavia Polonia Ungheria..." è ai nazisti che perseguitavano il popolo rom durante la guerra.
I ROM sono vittime di una guerra etnica che dura da secoli, combattuta principalmente nell'est europa ma un po' in tutto il mondo. Sul perché di questo "odio" non mi dilungo, c'è ampia letteratura anche in rete. In ogni caso, è a questa persecuzione permanente continua che si riferiscono le strofe "i figli cadevano dal calendario/Jugoslavia Polonia Ungheria/i soldati prendevano tutti/e tutti buttavano via"...
I Rom sono qui dipinti come un popolo senza una vera casa e per questo totalmente liberi e privi di condizionamenti economico-sociali. Da qui la metafora, il senso del pezzo: la vita è come il viaggio di un Rom, che parte senza sapere la meta e senza, soprattutto, curarsi di questa, perché il fine diventa solo un interessante particolare, non lo scopo dell’esistenza umana, “per la stessa ragione del viaggio: viaggiare…”
E in più Faber con questa canzone aprire uno squarcio nella conoscenza dei Rom, un gruppo estremamente complesso da capire e sconosciuto dalla maggioranza delle persone se non tramite qualche sporadico caso di cronaca minore o per piccoli furti; desiderava dunque sia aprire il sipario su questo popolo così magico, resistente a tutte le persecuzioni ed eternamente identici a se stessi e fedeli e coerenti alla loro cultura nonostante il mutare dei tempi; sia ridarli la dignità che aveva perso con le persecuzioni subite e i pregiudizi che gli accompagnano da sempre nelle comunità stanziali, provando a far intravedere a chi era disposto ad ascoltarlo un punto di vista diverso, più oggettivo e privo di condizionamenti insiti nella società
Nel corso del concerto tenuto al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998, Fabrizio De André dichiarò a proposito del popolo Rom: «Sarebbe un popolo da insignire con il Nobel per la pace per il solo fatto di girare per il mondo senza armi da oltre 2000 anni».
La coda di questo brano è scritta in romaní, la lingua dei Rom, ad esso collaborò un amico rom di Fabrizio, il poeta Giorgio Bezzecchi. Nel disco in studio questo finale in lingua rom è cantato dalla moglie di De André, Dori Ghezzi; dal vivo il finale è spesso interpretato dalla figlia di De André, Luvi.
Struggente nella canzone è il riferimento alle persecuzioni subite nella storia dai Rom, come il Porrajmos, lo sterminio ad opera della Germania nazista: «I figli cadevano dal calendario / Iugoslavia Polonia Ungheria / i soldati prendevano tutti / e tutti buttavano via».
Fonte: deandrefabrizio.altervista.org/khorakhane-a-forza-di-essere-vento/
Matteo Salvini brought me here.
i doubt salvini would like this - it’s too human, too inclusive, cosmopolitan and too beautiful.
@@europainvicta3907 do you believe in me if I tell you that once Salvini declared to love De André? It must be supposed politicians even pretend to themselves, in order to long for the power
Evidentemente Il cervello di Salvini non è in grado di capire il significato delle canzoni di Faber per questo dice che gli piace De andrè.
I m itailan...salvini don t like this
Doesnt like this trust me
Che palle di canzoni
va bene ascoltane altre
Vero ? Non fa neanche un pochino "Tum Tum"... E poi quelle parole, così impegnative: vuoi mettere "sole, cuore e amore" ? Deve essere stata una fatica bestiale ascoltarla fino in fondo. Te la potevi risparmiare, insieme al tuo commento.
@@oberon4279 ... si comprende subito che sei fan di Faber!!!
Sagace e ironico. 😉
Ascoltati fedez , capra
@michelefazio33
... abbastanza grezzo e direi anche abbastanza stupido da non poter capire certe canzoni, manifesto di disprezzo verso comportamenti "umani" esecrabili. Premesso che neanche le bestie commettono certe insensate atrocità verso i loro simili.
Quando hai digitato la F e ti sei accorto che la ricerca automatica non ti aveva dato Fedez come risposta, che è quello che sicuramente cercavi, con tutto il rispetto per Fedez, potevi riprovare, aggiungendo la "e", e saresti stato accontentato.
De Andrè, anche nelle pseudo ballate, è impegnativo, bisogna avere la sensibilità per capirlo, figuriamoci in quelle di spessore.
P.S. - Visto che sono passati due anni dal tuo commento, c'è la speranza che ci sia stata una minima crescita?
Amichevolmente.
- bruno1951 -
Viene da bestemmiare, ed è fantastico
ua-cam.com/video/RCiBb9PUWnw/v-deo.html non servono commenti
Testo
Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento
porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane
per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso
qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura
nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
i figli cadevano dal calendario
Jugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via
e poi Mirka a San Giorgio di maggio [*]
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere
ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare
e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina [**]
ai miei occhi limpidi come un addio
lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio.
Čvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kašta
vašu ti baro nebo
avi ker.
kon ovla so mutavla
kon ovla
ovla kon aščovi
me ğava palan ladi
me ğava
palan bura ot croiuti. [***]
NOTE
[*] La principale festa Rom, il 6 maggio.
[**] Tenda mobile
[***] In lingua romanes-khorakhané:
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali
Questo pezzo mi commuove profondamente non solo per la bellezza straordinaria del testo ma per il dolore che esprime, senza speranza eppure fiero ed altissimo. Sembra di ascoltare non una sola voce ma un coro disperato e poetico, una preghiera dolente e sacra come il coro del Nabucco.
E io piango
Grazie
A me piace molto il ritmo nelle canzoni per questo amo molto la pfm con De Andre’
grazie con brividi , ciao