Fais la rire (Herve' Vilard, 1966) - Santa Cecilia in Trastevere

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  • Опубліковано 21 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 1

  • @luigidaroma
    @luigidaroma  16 днів тому

    IN ENGLIH
    In the video:
    0:12 Monumental entrance (by Ferdinando Fuga, 1741-1742) from Saint Cecilia Square to the complex area (courtyard, basilica and two monasteries);
    0:27 In the center of the courtyard is a fountain by Antonio Munoz (1929), with an enormous Bacchus’ “Kantharos” in marble from the early Christian period, which presumably embellished Valeriano's house; the facade of the basilica is from the 12th century, renovated in 1724; the quadriportico dates back to the 9th century;
    0:42 Romanesque cloister from the 12th century; the wall on the left, supported by ancient half columns, was created in 1559 to support the monastery's refectory;
    0:57 The basilica has retained the three-nave appearance it had in the 9th century, but the columns (from spoils) were reinforced in 1813 by incorporating them into brick pillars;
    1:12 The decoration of the apse is original from the 9th century (presumably around the year 820, carried out by local craftsmen) and shows: in the centre, Jesus Christ blessing, to whom the hand of God the Father offers the crown, on the left, Saint Paul and Saint Cecilia presenting Pope Paschal I with the square halo of living figures and the model of the church; on the right, Saint Peter, Saint Valerian and Saint Agatha;
    1:27 On the left, the ciborium by Arnolfo Di Cambio (1293), in polychrome marble, embellished in the pendentives by eight marble statues (two prophets, four Evangelists and two wise Virgins) and at the external corners on the Corinthian capitals the statues of Statues of Saint Cecilia, Saint Valerian, Saint Urban I and Saint Tiburtius on horseback; on the right under the altar (and above the crypt) the statue of the body of Saint Cecilia sculpted by Carlo Maderno, as it was found at the time of the exhumation in 1599; the famous sculpture highlights the cut of the sword on the neck and the position of the fingers indicating the Trinity, namely the raised index finger of the left hand and the raised thumb, index finger and middle finger of the right hand. The body, in perfect condition after 13 centuries, remained on display for two weeks in the basilica for the attention of numerous faithful;
    1:42 The vault of the central nave was decorated by Sebastiano Conca with a mural depicting the Glory of Saint Cecilia among Saints (1721-24);
    1:57 On the left, Saint Peter and Saint Paul (1600), by Giovanni Baglione; on the right, funerary monument to Cardinal Carlo Emilio Sfondrati, attributed to Girolamo Rainaldi (1623): the two statues at the bottom represent Saint Agnes and Saint Cecilia, the bas-relief at the top shows the discovery of the intact body of Saint Cecilia;
    2:12 Presumably shortly after completing the mosaics in the apse of the nearby Basilica of Santa Maria in Trastevere (1291), Pietro Cavallini was called to decorate the counter-facade of the Basilica of Santa Cecilia; the “Last Judgement” will be his masterpiece that will make him known as the “Roman Giotto”, because like Giotto in Tuscany he introduced the Roman school to the three-dimensional study of representations, which was missing in the Byzantine schools. From the Last Judgement I am showing you a detail (the Redeemer among the angels) of the entire work, unfortunately in poor condition over the centuries due to clumsy architectural interventions, such as the construction of the choir for the cloistered nuns in the counter-facade (16th century); the “Last Judgement”, which was believed to be lost, was found, although missing some figures, only in 1900 by Federico Hermanin;
    2:27 The crypt in the Confession (under the high altar) was restored between 1898 and 1901 based on a project by the architect Giovanni Battista Giovenale; the mosaics are by Giuseppe Bravi;
    2:42 In the crypt: on the left, Statue of Saint Cecilia with score, by Cesare Aureli (early 20th century); on the right, altar of the crypt; under the altar, the sarcophagus where Pope Lucius I (254) was laid to rest in the catacombs of San Callisto, where Cecilia was also buried; Pope Lucius (Saint Lucius) was moved to the church of San Silvestro in Capite and then to the basilica of Santa Prassede. The bodies of Saints Cecilia, Valeriano, Tiburzio and Massimo are behind this altar, visible from a small window on the upper floor;
    2:57 My Italian 45 rpm of the song, strictly monophonic; The audio I have chosen for you is taken from a stereophonic mastering in a later collection.
    IN ITALIANO
    Nel video:
    0:12 Ingresso monumentale (di Ferdinando Fuga, 1741-1742) da Piazza di Santa Cecilia al comprensorio (cortile, basilica e due monasteri);
    0:27 Al centro del cortile è posta la fontana del Càntaro di Antonio Munoz (1929), con un enorme “Kantharos” in marmo d’epoca paleocristiana, che presumibilmente abbelliva la casa di Valeriano; la facciata della basilica è del XII secolo, ristrutturata nel 1724; il quadriportico risale al IX secolo;
    0:42 Chiostro romanico del XII secolo; il muro a sinistra, sostenuto da mezze colonne antiche, fu creato nel 1559 per sostenere il refettorio del monastero;
    0:57 La basilica ha mantenuto l’aspetto a tre navate che aveva nel IX secolo, ma le colonne (di spoglio) sono state rinforzate nel 1813 inglobandole in pilastri di mattoni;
    1:12 La decorazione dell’abside è originale del IX secolo (presumibilmente attorno all’anno 820 eseguito da maestranze locali) e mostra: al centro Gesù Cristo benedicente, al quale la mano di Dio Padre porge la corona, a sinistra, san Paolo e santa Cecilia che presentano Papa Pasquale I con il nimbo quadrato dei personaggi viventi e il modello della chiesa; a destra, san Pietro, san Valeriano e sant'Agata;
    1:27 A sx, il ciborio di Arnolfo Di Cambio (1293), in marmi policromi, abbellito nei pennacchi da otto statue marmoree (due profeti, quattro Evangelisti e due Vergini sagge) ed agli angoli esterni sui capitelli corinzi le statue di Statue di santa Cecilia, san Valeriano, sant'Urbano I e san Tiburzio a cavallo; a destra sotto l’altare (e sopra la cripta) la statua del corpo di Santa Cecilia scolpita da Carlo Maderno, come fu ritrovato all'atto della riesumazione del 1599; la celebre scultura mette in risalto il taglio della spada sul collo e la posizione delle dita che indicano la Trinità, ovvero l'indice alzato della mano sinistra e il pollice, l'indice e il medio alzati della mano destra. Il corpo, in perfette condizioni dopo 13 secoli, rimase esposto due settimane nella basilica all’attenzione di numerosi fedeli;
    1:42 La volta della navata centrale fu decorata da Sebastiano Conca con un dipinto murale raffigurante la Gloria di santa Cecilia tra Santi (1721-24);
    1:57 A sx, San Pietro e San Paolo (1600), di Giovanni Baglione; a dx, monumento funebre al Card. Carlo Emilio Sfondrati, attribuito a Girolamo Rainaldi (1623): le due statue in basso rappresentano Sant’Agnese e Santa Cecilia, il bassorilievo in alto mostra il rinvenimento del corpo intonso di Santa Cecilia;
    2:12 Presumibilmente poco dopo aver completatoi mosaici nell’abside della vicina Basilica di Santa Maria in Trastevere (1291), Pietro Cavallini fu chiamato a decorare la controfacciata della Basilica di Santa Cecilia; il “Giudizio Universale” sarà il suo capolavoro che lo farà conoscere come il “Giotto romano”, perché come Giotto in Toscana avviò la scuola romana allo studio tridimensionale delle rappresentazioni, che mancava nella scuole bizantine. Del Giudizio Universale vi mostro un particolare (il Redentore tra gli angeli) dell’intera opera, purtroppo malridotta nei secoli a causa di maldestri interventi architettonici, come la costruzione nella controfacciata del coro destinato alle monache di clausura (XVI secolo); il “Giudizio Universale”, che si credeva perduto, fu ritrovato, ancorché privo di alcune figure, solo nel 1900 da Federico Hermanin;
    2:27 La cripta nella Confessione (sotto l’altare maggiore) fu restaurata tra il 1898 e il 1901 su progetto dell'architetto Giovanni Battista Giovenale; i mosaici presenti sono opera di Giuseppe Bravi;
    2:42 Nella cripta: a sx, Statua di Santa Cecilia con spartito, di Cesare Aureli (inizio XX secolo); a dx, altare della cripta; sotto l’altare, il sarcofago dove fu deposto Papa Lucio I (254) nelle catacombe di San Callisto, dove trovò sepoltura anche Cecilia; Papa Lucio (San Lucio) fu spostato nella chiesa di San Silvestro in Capite e poi nella basilica di Santa Prassede. I corpi dei Santi Cecilia, Valeriano, Tiburzio e Massimo sono dietro quest’altare, visibili da una finestrella del piano superiore;
    2:57 Il mio 45 giri italiano del brano, rigorosamente monofonico; L’audio che ho scelto per voi è preso da una masterizzazione stereofonica in una raccolta successiva.