Ambrosianeum: Mons. Bettazzi racconta il Concilio Vaticano II

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  • Опубліковано 6 жов 2024
  • Dal 25 gennaio si avrà in rete un nuovo sito (www.vivailconcilio.it) interamente dedicato al Concilio Vaticano II. La data non è casuale, coincide con lannuncio del grande evento ecclesiale dato da Giovanni XXIII nella Basilica di S. Paolo fuori le Mura 51 anni fa. «Lidea - spiega il teologo e coordinatore Marco Vergottini -, è nata dal successo di uniniziativa promossa dallAssociazione Teologica Italiana, che nellagosto scorso ha visto un centinaio di persone seguire una settimana teologica sulla «Lumen gentium» al monastero di Camaldoli. In quelloccasione i partecipanti hanno sollecitato gli organizzatori a far conoscere e a valorizzare la lezione del Vaticano II. La creazione di un sito, che ospitasse i testi conciliari, gli interventi dei pontefici e dei vescovi, letture agili di taglio teologico, immagini e video sullultimo Concilio, è quindi sembrata unoccasione propizia. Da qui la nascita, o meglio il concepimento, di www.vivailconcilio.it.
    Perché questo nome?
    La scelta può apparire un po audace e gagliarda ma, sia chiaro, il Concilio Vaticano II è vivo e tutti quanti noi - volenti o nolenti - respiriamo laria conciliare. Tuttavia, nellattuale contesto culturale ed ecclesiale fanno molto rumore le voci di quanti associano al Vaticano II (o forse al post-Concilio) una serie di limiti, inadempienze ed equivoci. Queste reazioni suonano francamente ingenerose e del tutto fuori luogo per quanti sono stati protagonisti e figli di quello straordinario evento ecclesiale, nei cui confronti - ce lo ha richiamato anche Benedetto XVI - noi tutti siamo debitori.
    Chi sono i sostenitori?
    Il Comitato promotore vede la presenza di sei teologi: lattuale presidente dellAti, Piero Coda, e i precedenti, Giacomo Canobbio, Severino Dianich (e dal cielo, vogliamo crederlo, don Luigi Sartori); poi, lo studioso canadese Gilles Routhier, il web-maker Massimo Nardello e il sottoscritto, come coordinatore di questavventura. Poi nel Comitato sono presenti a pieno titolo i cardinali Carlo Maria Martini e Roberto Tucci, e il vescovo Luigi Bettazzi, uno degli ultimi padri conciliari ancora viventi. Fra i sostenitori delliniziativa cè un nutrito drappello di cardinali e vescovi che hanno dichiarato interesse e consenso per liniziativa (cui potranno poi aderire tutti coloro che desiderano comparire nellelenco) e un certo numero di gruppi ecclesiali, centri culturali e comunità religiose.
    Chi potrebbe essere interessato a visitare il sito? Forse anche i giovani che non hanno vissuto questa stagione della vita della Chiesa?
    Le nuove generazioni dovrebbero essere fra i maggiori fruitori delliniziativa. I nostri figli forse non conoscono il discorso di Giovanni XXIII alla luna, neppure si immaginano come alcuni testi del Concilio, a rileggerli con attenzione, sembrano essere stati scritti oggi, tanto sono attuali.
    Come è stato scelto il logo del sito?
    Limmagine riproduce uno straordinario schizzo a colori dellaula conciliare a opera di Lello Scorzelli, artista stimato da Paolo VI e dal suo segretario mons. Pasquale Macchi. Proprio Scorzelli, grazie a un lasciapassare del pontefice, fu chiamato a raffigurare tutti i 2500 padri conciliari, così da produrre una quantità notevolissima di disegni a margine dellassise. Senza contare poi che lartista napoletano era uno scultore valentissimo, che realizzò il pastorale per papa Montini e il leggio per la Basilica Vaticana. Nel sito ci sarà inoltre una galleria di disegni, fotografie e video. Tra laltro lanceremo unanticipazione di alcuni minuti di un recentissimo documentario storico sul Concilio Vaticano II, prodotto dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
    Se dovesse con una battuta sintetizzare lo spirito delliniziativa...
    Prima una battuta di humour, che verrà ospitata nella rubrica Le bolle del Concilio, titolo di un libretto pubblicato dalleditore Gribaudi nel 1966. Il cardinale Suenens parlava molto di dialogo, in Concilio, ma sembra che lo praticasse assai poco nella sua diocesi. 'È un campione di monologo sul dialogo, dicevano di lui alcuni suoi preti. Più seriamente, si potrebbe inventare un adagio benaugurante: Beato chi coltiva in cuor suo una memoria carica di speranza. E viva il Concilio! Il Vaticano II, naturalmente, ma senza dimenticare i 20 concili precedenti, sia chiaro.

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