Interessante che secondo alcuni (anche autori famosi intendo, l'ho letto da Gaiman per esempio) un bravo scrittore debba avere uno stile praticamente invisibile. Quella del "non leggo per non farmi influenzare" l'ho sentita pure io e faccio facepalm ogni volta. E' come dire "sto chiuso in casa così non mi faccio influenzare". Avere la testa vuota non significa avere un'identità. Una scrittrice di cui avevo letto i consigli diceva di mandare un biglietto di ringraziamento a ogni stroncatura che riceveva, perché aveva ricevuto comunque l'attenzione della casa editrice. Mi sembra un ottimo atteggiamento :)
Ciao,Celeste! Condivido quanto hai detto. Devo,però, farti un insignificante appunto: perché usi il termine "facepalm"? Capisco che in Italiano (forse) non esista una traduzione letterale , ma non sono così sicura che tutti questi -ismi arricchiscano la nostra vastissima lingua. Dico tanto per parlare...
Manu Perché il linguaggio viaggia parallelamente al binario del contesto. Un commento su Internet (in questo caso UA-cam) comprende anche quella sfera di linguaggio tipico della messaggistica, soprattutto quello inglese (che è la cultura natia). Gli "-ismi" si possono considerare illeciti nella narrazione, in un saggio o nella poesia; però nel parlato, nella messaggistica o Internet tutto è lecito. "A me mi" "Se io potrebbi" "ma però" sono errori che fanno rabbrividire, ma negli ultimi contesti che ho citato si possono usare deliberatamente.
Nicola Minto Condivido la tua analisi ,ma ritengo che il "tutto è lecito" conduca ad un graduale impoverimento o ,a volte, ad una vera e propria "offesa" delle lingue. Pensa al congiuntivo che sta sparendo. Ovviamente non mi rif. a Celeste che sicuramente sarà una persona colta che non ha bisogno dei mie suggerimenti... Siamo su youtube e ci possiamo concedere certe "licenze poetiche"... Il mio discorso, ripeto, era così, per dire. Ciao!
YT mi nega le notifiche :V quindi se non fossi tornato qui a rivedere il video mi sarei perso i vostri commenti. Il linguaggio è prima di tutto un fenomeno di comunicazione contestuale. Che abbia proprietà normative o estetiche è una eventualità (la gran parte delle lingue al mondo funziona senza grammatica, per dire). Inoltre, i sinonimi sono un'illusione, così come la traduzione. "Facepalm" è un termine con una tradizione virtuale e una collana di significati irriducibile a qualsiasi equivalente italiano. Quindi se avessi usato espressioni come "mettersi le mani nei capelli" la mia comunicazione sarebbe stata più rigida - come adesso, per capirci - e quindi parzialmente inadatta al contesto internet. Quando scrivo uso un altro linguaggio. Quando shitposto su tumblr un altro ancora. Così è la vita.
Celeste Hai ragionissima. Avrai senz'altro compreso che il mio era un ragionamento generale sull'impoverimento dell'italiano. Anch'io faccio facepalm quando sento certe cose!!!
Data la tua versatilità sapevo che prima o poi avresti fatto un video del genere. Per me che sogno di fare lo scrittore sarà molto utile, grazie. Ma anche diventare uno scrittore trash avrebbe i suoi vantaggi: Matteo potrebbe recensirmi un libro
Le tue parole sono così VERE che sono quasi commosso. Ogni singola cosa che hai detto è oro puro, soprattutto quando parli di "sentire", di che cos'è la sensibilità e che il vero autore deve essere curioso e creare un'interazione tra sé e il mondo per rendere le sue riflessioni universali. Come ogni tuo video, una perla. Grazie Mattè!
Per completare il tuo discorso aggiungo che molte persone (autori) sono più dotate di altre nella scrittura, ovvero sono portate naturalmente ad esprimersi meglio attraverso il mezzo della scrittura, così come in tutti gli altri ambiti dello scibile umano
Matteo potresti fare un video per gli scrittori emergenti dove dai consigli e dritte su l'invio di opere alle case editrici, o dove consigli come scrivere una buona lettera di presentazione di se e dell'opera. Penso sarebbe molto utile!
riguardo al "un buon lettore deve leggete molto": io sto scrivendo un fumetto e, in alcuni di quei momenti in cui vado in paranoia pensando di buttare via tutto perché fa schifo, mi chiedo se ho letto davvero abbastanza fumetti per poterne fare uno da me e, quando riesco a sconfiggere la paranoia e puntare a continuare (anche se fa schifo), penso che, anche se di fumetti ne ho in realtà letti relativamente pochi, ho anche visto film, letto libri, sentito canzoni, visto quadri, e tutto ciò relativamente poco ma unendo le cose insieme si crea un bel calderone da cui attingere. io ho qualcosa da esprimere e ho scelto uno di quei mezzi perché non potevo sceglierli tutti, ma dentro ci metto un po' di quello che ho imparato da ognuno di quelli. non credo sia del tutto insensato :/
Non penso che serva vedere molti film per diventare un regista capace. Pasolini non era un cinefilo, guardava pochissimi film, eppure... Ciò che è importante è mettere insieme teoria (che come hai detto tu è scontata, parlando della letteratura) e pratica esercotandosi. Scrivendo sceneggiture su sceneggiture, fino a quando non arriva quella buona, anche in questo caso, tornare a correggerlo all'infinito. Io ascolto tantissima musica ma non posso pretendere di comporre una melodia domani. Così come non posso dire di poter scrivere un libro solo perché ho letto tanti libri e ho proprietà di linguaggio. Serve tanta tanta pratica, esercitarsi per tanto tempo. Di questo argomento ne parla Robert Mckee in Story. Libro su come scrivere una sceneggiatura, te lo consiglio.
Sono completamente d'accordo con te, specialmente quando dici che un autore prima di tutto deve leggere tanto. E' importante, importantissimo! E' giustissimo anche quello che dici sull'autocelebrazione. Cito la mia professoressa di letteratura contemporanea che ogni anno e in ogni corso che tiene dice " Non è che se uno ha subito un grave lutto ora è subito Pascoli". Bravo! Per curiosità, visto che ti vedo così preparato sull'argomento, fai un lavoro attinente a ciò o è solo passione?
Concordo su ogni punto, mi è piaciuto molto questo video. Sarebbe bello lo tenessero a mente tutti i vari editori (coff coff Rizzoli) che stanno pubblicando spazzatura in quantità industriale di questi tempi.
Ciao Matteo vorrei spendere pochi minuti del mio tempo per farti i miei più vivi complimenti per il tuo lavoro su youtube!. Sono un ragazzo a cui leggere piace molto e spessissimo quando vado in libreria per comprare un nuovo libro mi capita di rimanere affascinato alla vista di tutti quei generi ( classici, horror, narrativa, thriller ecc... ) che vi trovo. Penso che leggere come tu hai detto in un altro video debba essere più inteso come piacere che come dovere, purtroppo la maggior parte dei professori con cui sono entrato in contatto durante la mia vita si sono dimostrati persone poco stimolanti e, triste a dirsi, per molti di loro sono arrivato a sviluppare una sorta di odio che inconsciamente si è collegato all'idea che mi sono fatto della scuola e dell'istruzione. Mi piace il tuo modo di esporre le tue idee perché riesci nell'intento di farmi interessare alla lettura, al contrario della scuola che impone la lettura come metodo di tortura e obbliga l'analisi di determinate opere e autori.... è un vero peccato perché a mio parere in questo modo si arriva a snaturare il contenuto di opere importanti, sminuendo gli importanti concetti contenuti al loro interno. Magari esistessero professori come te, in grado di trasmettere passione per i propri interessi. Un salutone!.
Ottimi consigli, io amo leggere da quando ne sono capace e scrivo per passione (mista a necessità) ho da tempo in mente un romanzo ma per non scadere nel TRASH sto studiando e assorbendo di tutto! Mi sta tornando utilissimo un esame di Letteratura italiana contemporanea :) Nel frattempo voglio assolutamente scrivere un racconto trash su 20lines o sul mio blog, ADORO.
(sto ancora guardando eh) Gli autori devono leggere tanto. E NON CITARE OSCAR WILDE, JANE AUSTEN E EMILY BRONTE SOLO PERCHÉ È FIGO. mi sentivo di aggiungerlo, poveri pilastri, staranno fremendo nella tomba per tutto il trash che li richiama in vita
@matteo fumagalli Autobiografia! 🤔😆 Hai già fatto un video a tal proposito o puoi farne uno su come raccontare la propria vita? Come si può fare ordine con tante cose da raccontare? Meglio raccontare in ordine cronologico o no? ...o per argomento? ...o saltare da palo in frasca seguendo gli spunti che nascono da un primo avvinimento....ecc ecc..... Puoi darmi qualche dritta? (Ho scritto già tanti piccoli racconti separati.......) Grazie🤗
Sono studente d'italiano e devo dire que le tue rezenzioni su i libri trash sono spassose. Dito questo, devo dire che, almeno per uno come me che non è madrelingua, queste paroline in inglese che voi gli italiani amano tantissimo mettere sul vostro discorso suonano come potrebbe suonare un calcio nelle noccioline. Ogni volta che hai detto "target" credo sia morto un koala... 🤣
Sono un'autodidatta con l'Hashimoto alla tiroide (che colpisce diverse cose; ma soprattutto mi cala la vista e continuo ad avere problemi di memoria), eppure la mia più grande ambizione è diventare scrittrice, avendo appunto problemi con la memoria non è raro che faccia fatica con la grammatica (e le persone che leggono ciò che scrivono me lo fanno notare, giustamente), eppure questo problema non riesce a fermarmi. Scrivo da quando avevo 13 anni (adesso devo farne 25 a Giugno) è da più di dieci anni che scrivo e mi metto in gioco; leggo libri di tutti i generi, mi esercito anche scrivendo storielle di poco conto, tutto per arrivare a scrivere i veri ROMANZI che ho nella testa e appuntato sulla carta. Ho scritto il primo romanzo in due anni e mezzo, adesso per capire a che livello sono l'ho inviato ad un concorso Internazionale, non so se vincerò (e sinceramente non m'interessa) ma ho passato la preselezione e per me è già una vittoria, ora penso soltanto a migliorarmi.
l'autore secondo me deve vivere e sentire tanto, e riuscire a rendere parole ciò che vive e sente. just this. video utilissimo e fatto benissimo, o almeno per chi ama scrivere.
Il problema è che tracciando in questo modo i sortali dell'autore/artista rischi solo di istituzionalizzarlo. Tutte le cose di cui parli dovrebbero venire da sé. Nel momento in cui ci si pone la domanda "Cosa devo fare per essere un grande autore" non si sta scrivendo.
Falsissimo. Un autore che non si pone domande e scrive e basta è un pessimo autore, e aggiungerei altamente irrispettoso verso il suo pubblico, cui fornisce solo fuffa non filtrata. L'arte HA dei criteri e dei parametri ben precisi, e se non uno scopo almeno un significato dal punto di vista dell'autore, non è qualcosa che nasce dal nulla dal piccolo genio prodigio (un'immagine comune che sta facendo tantissimi danni, persino per personaggi come Mozart il talento aveva una componente ben minore dell'essere stato addestrato sin dalla più tenera età), la vera arte invece è qualcosa che nasce dall'introspezione e va a lungo coltivata.
Ho paura che tu non abbia capito granché di quello che intendevo, probabilmente colpa mia che sono stato troppo laconico. Nessuno qui sta dicendo che uno scrittore che legga e faccia introspezione sia mediocre, per "venire da sé" mi riferivo al fatto che non bisogna cercare in modo posticcio di costruirsi uno stile riconoscibile come una casa discografica che lancia un artista; e che quindi magari il messaggio di Matteo, visto il titolo del video, potesse essere frainteso. Per quanto riguarda il tuo discorso sull'innatismo, il talento e i prodigi non vedo cosa c'entri con quello che ho scritto quindi non mi sento tenuto a rispondere. "L'arte HA dei criteri e dei parametri ben precisi" oddio attento...conosco qualche filosofo anarchico che per una frase del genere ti darebbe del fascista o anche peggio. Se dovessi usare un aggettivo per i parametri dell'arte penso che "precisi" sarebbe l'ultimo che userei. Comunque mi sembrava abbastanza lapalissiano che io non stessi rinnegando l'introspezione, sarebbe ridicolo, il mio era un discorso molto più semplice. Per farti capire pensa alla dicotomia tra una persona che dice qualcosa nei video per diventare un famoso youtuber e uno che invece fa video perché ha qualcosa da dire, è ben diverso. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi :)
Il fatto che lavori per costruirlo e cercarne uno tuo non significa affatto che sia positccio, è posticcio se lo crei sulla base di quanto fanno gli altri, se te lo crei riflettendo su di te è consapevole.
Condivido appieno il tuo pensiero. Sarà un cliché, ma non si può creare se non conosci. L'ignoranza non porta a nulla. L'influenza esiste e deve esistere. Veniamo costantemente influenzati, però il lettore (o futuro autore) non deve eliminare la propria identità. Lo stesso motivo per cui io non condivido l'idea di "idolo". Ho visto, molto spesso, persone talmente appassionate al loro idolo che ignoravano il mondo "esterno". Un fattore molto importante della scrittura è la punteggiatura: mi aspetto sempre che uno scrittore renda il suo libro scorrevole. Un artista deve avere la capacità di essere subdolo (come nei #fumaCUPIDO), deve saper carpire senza farsi scoprire. L'opera d'arte (letteraria, cinematografica, visiva ecc.) deve essere un rompicapo attraverso il quale il lettore deve cogliere il "segreto".
Video interessantissimo come sempre! Condivido in pieno tutto quello che hai detto, hai saputo spiegare quello che pensavo in maniera eccellente :) Vorrei però porti un interrogativo sullo stile: è verissimo che un bravo autore ha uno stile unico e riconoscibile a prescindere dalle sue sperimentazioni, ma credi che questa sia una caratteristica "innata", data dal talento, o che si possa forgiare con il tempo? Nel senso, sono certa che con il tempo e la pratica si possa migliorare sotto diversi punti di vista, dalla costruzione della storia agli aspedienti narrativi alla resa linguistica, ma come si costruisce lo stile? Come lo si può migliorare rimanendo fedeli a se stessi? E se si volesse stravolgerlo per sperimentare e giungere a esiti artistici nuovi e diversi dai precedenti, pensi che ciò risulterebbe artificioso? Spero che la domanda sia chiara, ti auguro una buona giornata :)
Credo sia proprio vero! Io non sono una professionista, solo una tredicenne con la passione per la scrittura e la lettura. Ma, ogni volta che torno a leggere le mie storie vecchie di una settimana, mi rimprovero sempre😂
Beh, devo dissentire per quanto riguarda il tuo discorso sul target a fine video...sono femmina ma odio i romanzi rosa, ho 18 anni ma non leggo Young adult ahah
Per quanto mi riguarda, avresti dovuto mettere un po' più di base per esplicitare le uniche due regole fisse della scrittura: "show, don't tell" e "scrivi quello che sai". Specie perché sono cose che vengono spesso messe in secondo piano con la scusa di "linguaggi evocativi" o "immaginazione", parole che usate in questo modo perdono qualsiasi loro significati (il vero linguaggio evocativo è decisamente difficile, visto che bisogna riuscire a trovare l'equilibrio giusto tra condurre il lettore e lasciarlo libero), in particolare bisogna combattere l'idea del genio e dell'immaginazione innati e spontanei senza freni, per ricordare che invece funzionano attraverso una precisa disciplina e passaggi definiti. Inoltre, aggiungerei una regola definita da Stephen King: "kill your darlings". Bisogna abituarsi al fatto che il libro stesso sia solo la punta dell'iceberg del lavoro che vi è dietro. Che quelle pagine scritte sono solo la raffinatura finale di un lungo percorso di idee, errori, cambiamenti, correzioni, e che la grande maggioranza del lavoro fatto è qualcosa che non finirà mai nel libro, e anzi bisogna al contrario combattere il desiderio di voler mostrare tutto (parlo in particolare per il fantasy, dato che è il genere che vorrei scrivere, dato che c'è la tentazione di voler mostrare tutte le idee che si hanno nella creazione) e saper togliere anche parti e dettagli che magari adoriamo, ma che non avrebbero ragion d'essere in quella storia.
What makes you a great writer? Be', la capacità di "vedere" le cose, di sondare gli animi umani, scovare le loro debolezze, i loro tormenti. Guardare oltre le tenebre.
Parlo da aspirante scrittrice. Il video può essere riassunto così: "Cosa ti rende un bravo scrittore? Il talento". Non ci sono regole per essere bravi scrittori (a parte le premesse scontate che tu stesso hai citato)... scrivere è un'arte e come tutte le forme d'arte non può essere ingabbiata in canoni fissi. Per scrivere serve soltanto una storia da raccontare, di qualsiasi tipo, e una voce unica, che nessun altro ha mai ascoltato prima. Apprezzo ogni parola che hai detto, comunque, in particolare quelle sull'autovalutazione/stroncatura: la penso proprio come te ed è un argomento che mi sta molto a cuore :)
Complimenti per la riflessione, anche se in tutta sincerità a me non pare così complicato. Tutto quello che serve per scrivere un racconto a mio avviso sono un piumaggio decente, un buon bicchiere di plastica arancione riempito di... non lo so nemmeno... e un galoppino che scriva i titoli al posto tuo. Che poi se proprio vogliamo sentir il buon Mr. Fumagalli (nome che non sfigurerebbe di certo se fatto echeggiare sinistramente fra le assi d'un qualche pollaio) parlare di quanto possa essere dannoso o no per la poetica, quando l'autore stesso si ritrova costretto ad adattarla per un pubblico che del suo originario punto di vista non ne vuole sapere granché, a me non dispiacerebbe affatto.- O3G -
Interessante che secondo alcuni (anche autori famosi intendo, l'ho letto da Gaiman per esempio) un bravo scrittore debba avere uno stile praticamente invisibile.
Quella del "non leggo per non farmi influenzare" l'ho sentita pure io e faccio facepalm ogni volta. E' come dire "sto chiuso in casa così non mi faccio influenzare". Avere la testa vuota non significa avere un'identità.
Una scrittrice di cui avevo letto i consigli diceva di mandare un biglietto di ringraziamento a ogni stroncatura che riceveva, perché aveva ricevuto comunque l'attenzione della casa editrice. Mi sembra un ottimo atteggiamento :)
Ciao,Celeste! Condivido quanto hai detto. Devo,però, farti un insignificante appunto: perché usi il termine "facepalm"? Capisco che in Italiano (forse) non esista una traduzione letterale , ma non sono così sicura che tutti questi -ismi arricchiscano la nostra vastissima lingua. Dico tanto per parlare...
Manu Perché il linguaggio viaggia parallelamente al binario del contesto. Un commento su Internet (in questo caso UA-cam) comprende anche quella sfera di linguaggio tipico della messaggistica, soprattutto quello inglese (che è la cultura natia). Gli "-ismi" si possono considerare illeciti nella narrazione, in un saggio o nella poesia; però nel parlato, nella messaggistica o Internet tutto è lecito. "A me mi" "Se io potrebbi" "ma però" sono errori che fanno rabbrividire, ma negli ultimi contesti che ho citato si possono usare deliberatamente.
Nicola Minto Condivido la tua analisi ,ma ritengo che il "tutto è lecito" conduca ad un graduale impoverimento o ,a volte, ad una vera e propria "offesa" delle lingue. Pensa al congiuntivo che sta sparendo. Ovviamente non mi rif. a Celeste che sicuramente sarà una persona colta che non ha bisogno dei mie suggerimenti... Siamo su youtube e ci possiamo concedere certe "licenze poetiche"... Il mio discorso, ripeto, era così, per dire. Ciao!
YT mi nega le notifiche :V quindi se non fossi tornato qui a rivedere il video mi sarei perso i vostri commenti.
Il linguaggio è prima di tutto un fenomeno di comunicazione contestuale. Che abbia proprietà normative o estetiche è una eventualità (la gran parte delle lingue al mondo funziona senza grammatica, per dire). Inoltre, i sinonimi sono un'illusione, così come la traduzione. "Facepalm" è un termine con una tradizione virtuale e una collana di significati irriducibile a qualsiasi equivalente italiano. Quindi se avessi usato espressioni come "mettersi le mani nei capelli" la mia comunicazione sarebbe stata più rigida - come adesso, per capirci - e quindi parzialmente inadatta al contesto internet. Quando scrivo uso un altro linguaggio. Quando shitposto su tumblr un altro ancora. Così è la vita.
Celeste Hai ragionissima. Avrai senz'altro compreso che il mio era un ragionamento generale sull'impoverimento dell'italiano. Anch'io faccio facepalm quando sento certe cose!!!
assolutamente d'accordo con quanto hai detto! sei un fiore di acume mentale nei giorni uggiosi di Maggio
Data la tua versatilità sapevo che prima o poi avresti fatto un video del genere. Per me che sogno di fare lo scrittore sarà molto utile, grazie.
Ma anche diventare uno scrittore trash avrebbe i suoi vantaggi: Matteo potrebbe recensirmi un libro
Se mai scrivessi un libro trash inserisci un Ben, mi raccomando!!! :D
In bocca al lupo :)
con gli occhi verdi ovviamente
Michele Melillo ...e gli addominali perfetti, ovviamente! 😉
hahahah vedi? Comunque andrà sarà un successo :D
come titolo puoi mettere "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nella mia doccia"
ho smesso di mangiare - facendo arrabbiare mia nonna - per vedere il tuo video
Invita anche lei a guardare i miei video! :3
Se la nonna apprezza sei un buon booktuber. :)
Le tue parole sono così VERE che sono quasi commosso. Ogni singola cosa che hai detto è oro puro, soprattutto quando parli di "sentire", di che cos'è la sensibilità e che il vero autore deve essere curioso e creare un'interazione tra sé e il mondo per rendere le sue riflessioni universali. Come ogni tuo video, una perla. Grazie Mattè!
Per completare il tuo discorso aggiungo che molte persone (autori) sono più dotate di altre nella scrittura, ovvero sono portate naturalmente ad esprimersi meglio attraverso il mezzo della scrittura, così come in tutti gli altri ambiti dello scibile umano
ti amo
Matteo potresti fare un video per gli scrittori emergenti dove dai consigli e dritte su l'invio di opere alle case editrici, o dove consigli come scrivere una buona lettera di presentazione di se e dell'opera. Penso sarebbe molto utile!
riguardo al "un buon lettore deve leggete molto": io sto scrivendo un fumetto e, in alcuni di quei momenti in cui vado in paranoia pensando di buttare via tutto perché fa schifo, mi chiedo se ho letto davvero abbastanza fumetti per poterne fare uno da me e, quando riesco a sconfiggere la paranoia e puntare a continuare (anche se fa schifo), penso che, anche se di fumetti ne ho in realtà letti relativamente pochi, ho anche visto film, letto libri, sentito canzoni, visto quadri, e tutto ciò relativamente poco ma unendo le cose insieme si crea un bel calderone da cui attingere. io ho qualcosa da esprimere e ho scelto uno di quei mezzi perché non potevo sceglierli tutti, ma dentro ci metto un po' di quello che ho imparato da ognuno di quelli. non credo sia del tutto insensato :/
A mio parere, uno dei video più belli e interessanti di sempre
La capacità di definirsi trash è fondamentale per evitare di piangere quando rileggi, inoltre
Hai mai pensato di fare l'insegnante di lettere? Pagherei oro per ricominciare il liceo in una tua classe...
Non penso che serva vedere molti film per diventare un regista capace. Pasolini non era un cinefilo, guardava pochissimi film, eppure...
Ciò che è importante è mettere insieme teoria (che come hai detto tu è scontata, parlando della letteratura) e pratica esercotandosi. Scrivendo sceneggiture su sceneggiture, fino a quando non arriva quella buona, anche in questo caso, tornare a correggerlo all'infinito.
Io ascolto tantissima musica ma non posso pretendere di comporre una melodia domani. Così come non posso dire di poter scrivere un libro solo perché ho letto tanti libri e ho proprietà di linguaggio. Serve tanta tanta pratica, esercitarsi per tanto tempo. Di questo argomento ne parla Robert Mckee in Story. Libro su come scrivere una sceneggiatura, te lo consiglio.
Pensare a Leonardo da Vinci che dice "Non prendo ispirazione dalla natura per non farmi influenzare" mi fa ridere 😂
Grazie mille, Matteo! Vorrei tanto diventare una scrittrice e pubblicare un vero libro un giorno e i tuoi video mi aiutano sempre💕
Sono completamente d'accordo con te, specialmente quando dici che un autore prima di tutto deve leggere tanto. E' importante, importantissimo! E' giustissimo anche quello che dici sull'autocelebrazione. Cito la mia professoressa di letteratura contemporanea che ogni anno e in ogni corso che tiene dice " Non è che se uno ha subito un grave lutto ora è subito Pascoli". Bravo! Per curiosità, visto che ti vedo così preparato sull'argomento, fai un lavoro attinente a ciò o è solo passione?
Diffondete il verbo ma con cautela: non sia mai che restiamo sprovvisti di trash.
Concordo su ogni punto, mi è piaciuto molto questo video. Sarebbe bello lo tenessero a mente tutti i vari editori (coff coff Rizzoli) che stanno pubblicando spazzatura in quantità industriale di questi tempi.
Concordo, Matteo: i tuoi "deliri" sono sempre i miei video preferiti.
Ciao Matteo vorrei spendere pochi minuti del mio tempo per farti i miei più vivi complimenti per il tuo lavoro su youtube!. Sono un ragazzo a cui leggere piace molto e spessissimo quando vado in libreria per comprare un nuovo libro mi capita di rimanere affascinato alla vista di tutti quei generi ( classici, horror, narrativa, thriller ecc... ) che vi trovo.
Penso che leggere come tu hai detto in un altro video debba essere più inteso come piacere che come dovere, purtroppo la maggior parte dei professori con cui sono entrato in contatto durante la mia vita si sono dimostrati persone poco stimolanti e, triste a dirsi, per molti di loro sono arrivato a sviluppare una sorta di odio che inconsciamente si è collegato all'idea che mi sono fatto della scuola e dell'istruzione. Mi piace il tuo modo di esporre le tue idee perché riesci nell'intento di farmi interessare alla lettura, al contrario della scuola che impone la lettura come metodo di tortura e obbliga l'analisi di determinate opere e autori.... è un vero peccato perché a mio parere in questo modo si arriva a snaturare il contenuto di opere importanti, sminuendo gli importanti concetti contenuti al loro interno. Magari esistessero professori come te, in grado di trasmettere passione per i propri interessi. Un salutone!.
Un salutone a te! :3 Grazie mille per supportarmi! :3
Ottimi consigli, io amo leggere da quando ne sono capace e scrivo per passione (mista a necessità) ho da tempo in mente un romanzo ma per non scadere nel TRASH sto studiando e assorbendo di tutto! Mi sta tornando utilissimo un esame di Letteratura italiana contemporanea :) Nel frattempo voglio assolutamente scrivere un racconto trash su 20lines o sul mio blog, ADORO.
E A PENSARE CHE TI HO SCOPERTO CON LA RECENSIONE DI ANTONY DI FRANCESCO
(sto ancora guardando eh)
Gli autori devono leggere tanto. E NON CITARE OSCAR WILDE, JANE AUSTEN E EMILY BRONTE SOLO PERCHÉ È FIGO.
mi sentivo di aggiungerlo, poveri pilastri, staranno fremendo nella tomba per tutto il trash che li richiama in vita
@matteo fumagalli
Autobiografia! 🤔😆
Hai già fatto un video a tal proposito o puoi farne uno su come raccontare la propria vita?
Come si può fare ordine con tante cose da raccontare?
Meglio raccontare in ordine cronologico o no? ...o per argomento? ...o saltare da palo in frasca seguendo gli spunti che nascono da un primo avvinimento....ecc ecc.....
Puoi darmi qualche dritta?
(Ho scritto già tanti piccoli racconti separati.......)
Grazie🤗
Sono studente d'italiano e devo dire que le tue rezenzioni su i libri trash sono spassose. Dito questo, devo dire che, almeno per uno come me che non è madrelingua, queste paroline in inglese che voi gli italiani amano tantissimo mettere sul vostro discorso suonano come potrebbe suonare un calcio nelle noccioline.
Ogni volta che hai detto "target" credo sia morto un koala... 🤣
Bel video,utile.
Sono un'autodidatta con l'Hashimoto alla tiroide (che colpisce diverse cose; ma soprattutto mi cala la vista e continuo ad avere problemi di memoria), eppure la mia più grande ambizione è diventare scrittrice, avendo appunto problemi con la memoria non è raro che faccia fatica con la grammatica (e le persone che leggono ciò che scrivono me lo fanno notare, giustamente), eppure questo problema non riesce a fermarmi. Scrivo da quando avevo 13 anni (adesso devo farne 25 a Giugno) è da più di dieci anni che scrivo e mi metto in gioco; leggo libri di tutti i generi, mi esercito anche scrivendo storielle di poco conto, tutto per arrivare a scrivere i veri ROMANZI che ho nella testa e appuntato sulla carta.
Ho scritto il primo romanzo in due anni e mezzo, adesso per capire a che livello sono l'ho inviato ad un concorso Internazionale, non so se vincerò (e sinceramente non m'interessa) ma ho passato la preselezione e per me è già una vittoria, ora penso soltanto a migliorarmi.
Matteo ti adoro sei così intelligente e colto AAAAAAAAAAA
Questo video è il mio regalo di compleanno in ritardo di sei giorni ❤
Bellissimo il discorso sull'influenza. A me ha spinto Emily Bronte a scrivere. Mi riconosco molto nel suo stile e nella sua cifra personale.
Giusto in tempo (non come il mio regionale) 👌🏻
l'autore secondo me deve vivere e sentire tanto, e riuscire a rendere parole ciò che vive e sente. just this. video utilissimo e fatto benissimo, o almeno per chi ama scrivere.
ottimo video! molto stimolante
Matteo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi de " La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
Il problema è che tracciando in questo modo i sortali dell'autore/artista rischi solo di istituzionalizzarlo. Tutte le cose di cui parli dovrebbero venire da sé. Nel momento in cui ci si pone la domanda "Cosa devo fare per essere un grande autore" non si sta scrivendo.
Sono d'accordo.
Ma con quale username me lo stai dicendo però :D
è lo scrittore che mi ha fatto innamorare della lettura :). Sì in effetti è un po' egoico come nick name...ma io non scrivo romanzi :D
Falsissimo. Un autore che non si pone domande e scrive e basta è un pessimo autore, e aggiungerei altamente irrispettoso verso il suo pubblico, cui fornisce solo fuffa non filtrata. L'arte HA dei criteri e dei parametri ben precisi, e se non uno scopo almeno un significato dal punto di vista dell'autore, non è qualcosa che nasce dal nulla dal piccolo genio prodigio (un'immagine comune che sta facendo tantissimi danni, persino per personaggi come Mozart il talento aveva una componente ben minore dell'essere stato addestrato sin dalla più tenera età), la vera arte invece è qualcosa che nasce dall'introspezione e va a lungo coltivata.
Ho paura che tu non abbia capito granché di quello che intendevo, probabilmente colpa mia che sono stato troppo laconico.
Nessuno qui sta dicendo che uno scrittore che legga e faccia introspezione sia mediocre, per "venire da sé" mi riferivo al fatto che non bisogna cercare in modo posticcio di costruirsi uno stile riconoscibile come una casa discografica che lancia un artista; e che quindi magari il messaggio di Matteo, visto il titolo del video, potesse essere frainteso.
Per quanto riguarda il tuo discorso sull'innatismo, il talento e i prodigi non vedo cosa c'entri con quello che ho scritto quindi non mi sento tenuto a rispondere.
"L'arte HA dei criteri e dei parametri ben precisi" oddio attento...conosco qualche filosofo anarchico che per una frase del genere ti darebbe del fascista o anche peggio. Se dovessi usare un aggettivo per i parametri dell'arte penso che "precisi" sarebbe l'ultimo che userei.
Comunque mi sembrava abbastanza lapalissiano che io non stessi rinnegando l'introspezione, sarebbe ridicolo, il mio era un discorso molto più semplice. Per farti capire pensa alla dicotomia tra una persona che dice qualcosa nei video per diventare un famoso youtuber e uno che invece fa video perché ha qualcosa da dire, è ben diverso.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi :)
Il fatto che lavori per costruirlo e cercarne uno tuo non significa affatto che sia positccio, è posticcio se lo crei sulla base di quanto fanno gli altri, se te lo crei riflettendo su di te è consapevole.
Video molto interessante 😍😍
Condivido appieno il tuo pensiero. Sarà un cliché, ma non si può creare se non conosci. L'ignoranza non porta a nulla.
L'influenza esiste e deve esistere. Veniamo costantemente influenzati, però il lettore (o futuro autore) non deve eliminare la propria identità. Lo stesso motivo per cui io non condivido l'idea di "idolo". Ho visto, molto spesso, persone talmente appassionate al loro idolo che ignoravano il mondo "esterno".
Un fattore molto importante della scrittura è la punteggiatura: mi aspetto sempre che uno scrittore renda il suo libro scorrevole. Un artista deve avere la capacità di essere subdolo (come nei #fumaCUPIDO), deve saper carpire senza farsi scoprire.
L'opera d'arte (letteraria, cinematografica, visiva ecc.) deve essere un rompicapo attraverso il quale il lettore deve cogliere il "segreto".
Video interessantissimo come sempre!
Condivido in pieno tutto quello che hai detto, hai saputo spiegare quello che pensavo in maniera eccellente :)
Vorrei però porti un interrogativo sullo stile: è verissimo che un bravo autore ha uno stile unico e riconoscibile a prescindere dalle sue sperimentazioni, ma credi che questa sia una caratteristica "innata", data dal talento, o che si possa forgiare con il tempo?
Nel senso, sono certa che con il tempo e la pratica si possa migliorare sotto diversi punti di vista, dalla costruzione della storia agli aspedienti narrativi alla resa linguistica, ma come si costruisce lo stile? Come lo si può migliorare rimanendo fedeli a se stessi? E se si volesse stravolgerlo per sperimentare e giungere a esiti artistici nuovi e diversi dai precedenti, pensi che ciò risulterebbe artificioso?
Spero che la domanda sia chiara, ti auguro una buona giornata :)
Credo sia proprio vero! Io non sono una professionista, solo una tredicenne con la passione per la scrittura e la lettura. Ma, ogni volta che torno a leggere le mie storie vecchie di una settimana, mi rimprovero sempre😂
questi ragionamenti valgono anche per l'arte, infatti io disegno e guardo sempre i disegni degli altri :^)
Beh, devo dissentire per quanto riguarda il tuo discorso sul target a fine video...sono femmina ma odio i romanzi rosa, ho 18 anni ma non leggo Young adult ahah
Per quanto mi riguarda, avresti dovuto mettere un po' più di base per esplicitare le uniche due regole fisse della scrittura: "show, don't tell" e "scrivi quello che sai".
Specie perché sono cose che vengono spesso messe in secondo piano con la scusa di "linguaggi evocativi" o "immaginazione", parole che usate in questo modo perdono qualsiasi loro significati (il vero linguaggio evocativo è decisamente difficile, visto che bisogna riuscire a trovare l'equilibrio giusto tra condurre il lettore e lasciarlo libero), in particolare bisogna combattere l'idea del genio e dell'immaginazione innati e spontanei senza freni, per ricordare che invece funzionano attraverso una precisa disciplina e passaggi definiti.
Inoltre, aggiungerei una regola definita da Stephen King: "kill your darlings". Bisogna abituarsi al fatto che il libro stesso sia solo la punta dell'iceberg del lavoro che vi è dietro. Che quelle pagine scritte sono solo la raffinatura finale di un lungo percorso di idee, errori, cambiamenti, correzioni, e che la grande maggioranza del lavoro fatto è qualcosa che non finirà mai nel libro, e anzi bisogna al contrario combattere il desiderio di voler mostrare tutto (parlo in particolare per il fantasy, dato che è il genere che vorrei scrivere, dato che c'è la tentazione di voler mostrare tutte le idee che si hanno nella creazione) e saper togliere anche parti e dettagli che magari adoriamo, ma che non avrebbero ragion d'essere in quella storia.
MATTEO CHE CITA MCEWAN ED IL MIO CUORE CHE FA UN SALTO IN PETTO😻
Concordo. Il problema è che non ho ben chiaro da cosa possa trasparire lo stile di scrittura :/
Sono d'accordo con te :)
What makes you a great writer? Be', la capacità di "vedere" le cose, di sondare gli animi umani, scovare le loro debolezze, i loro tormenti. Guardare oltre le tenebre.
Ciao Matteo, conosci Stuart Macbride? Se la tua risposta è sì cosa ne pensi di lui?
Com'è che si dice in America? I'm so early!
"Oh che belli i fiorellini... Sono sensibile!" MORTA.
Parlo da aspirante scrittrice. Il video può essere riassunto così: "Cosa ti rende un bravo scrittore? Il talento". Non ci sono regole per essere bravi scrittori (a parte le premesse scontate che tu stesso hai citato)... scrivere è un'arte e come tutte le forme d'arte non può essere ingabbiata in canoni fissi. Per scrivere serve soltanto una storia da raccontare, di qualsiasi tipo, e una voce unica, che nessun altro ha mai ascoltato prima.
Apprezzo ogni parola che hai detto, comunque, in particolare quelle sull'autovalutazione/stroncatura: la penso proprio come te ed è un argomento che mi sta molto a cuore :)
Hai mai pensato di scrivere un libro?
Matteo, scusa, ma qual è stato il tuo indirizzo di studi?
Chiara Pesce ha frequentato il liceo linguistico e l'accademia di belle arti se non erro
Tosta Pane grazie 😊
Yes! Liceo linguistico e accademia d'arte, facoltà CINEMA e linguaggi dei new media.
matteo fumagalli thanks!
semplicemente bravobravobravo
Complimenti per la riflessione, anche se in tutta sincerità a me non pare così complicato. Tutto quello che serve per scrivere un racconto a mio avviso sono un piumaggio decente, un buon bicchiere di plastica arancione riempito di... non lo so nemmeno... e un galoppino che scriva i titoli al posto tuo. Che poi se proprio vogliamo sentir il buon Mr. Fumagalli (nome che non sfigurerebbe di certo se fatto echeggiare sinistramente fra le assi d'un qualche pollaio) parlare di quanto possa essere dannoso o no per la poetica, quando l'autore stesso si ritrova costretto ad adattarla per un pubblico che del suo originario punto di vista non ne vuole sapere granché, a me non dispiacerebbe affatto.- O3G -
Ottimo! Ti segnalo: "Le migliori tecniche per diventare un autore creativo"
ua-cam.com/video/-NRK9wJeZAk/v-deo.html
Sembri Immanuel Casto...
Enorme complimento!