Un'altra vita è possibile? Paolo Cognetti

Durante gli Eventi letterari Monte Verità, Maurizio Canetta ha dialogato brevemente con gli e le ospiti sulla possibile esistenza di "un'altra vita". Settimo protagonista di questi echi della nona edizione del festival è lo scrittore italiano Paolo Cognetti che la sera di sabato 13 novembre 2021 ha fatto il tutto esaurito al Monte Verità.
Trascrizione:
Quanto ci può servire la montagna, non solo fisicamente, ma come concetto per trovare un'altra vita?
«È quello che è successo a me verso i 30 anni. Vivevo un'età di crisi, non per forza legata al luogo dove stavo, ma non sapevo più bene dove andare come ragazzo che si affacciava all'età adulta. Mi sono ricordato di quanto ero felice in montagna da bambino in un posto dove non tornavo da anni. Mi sono detto: “Proviamo a vedere se lì ritrovo la strada, perché mi sentivo un po' perso. Devo dire che è stata una scelta che ha portato infinite scoperte, potrei parlare tranquillamente di rinascita, senza enfasi. La riscoperta del corpo che in città veniva mortificato, la riscoperta di un sé che in città veniva schiacciato dalle mille regole economiche o sociali. In montagna questo sé si liberava, entrava in rapporto con altri umani, con la solitudine, con il silenzio. Sentivo che il sé rifioriva e ricominciava ad imparare, perché in città avevo smesso di imparare. In montagna avevo tutto da imparare, dai nomi degli alberi fino all'imparare a stare da soli che forse è la cosa più difficile. Infine, devo dire che c'è qualcosa nel rapporto con il mondo naturale (alberi, animali, aria, nuvole, acque) che se ci viene tolto, ci ammaliamo. Io me ne sono accorto, lo sto vedendo in tante altre persone e amici. C'è qualcosa nell'essere umano che è profondamente legato alla terra. È un legame che non si può tagliare, perché altrimenti ci ammaliamo in diversi modi, ci ammaliamo come specie, si ammala il nostro avvenire. Quindi è importante conservare e riscoprire il rapporto con la terra. Farà bene a noi e farà bene alla terra.»
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[@enzocassano5238]

Paolo, sono d'accordo con te consigliato di ritornare indietro nel tempo,nel periodo prescolare,ho sperimentato la bellezza,