Fibrillazione atriale e anticoagulanti orali per ridurre il rischio cardioembolico
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- Опубліковано 15 вер 2024
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La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più frequente al mondo e dopo gli 80 anni una persona su 10 ne è affetta, ma non sempre chi ne soffre avverte o battiti irregolari con il rischio di non trattare la fibrillazione e andare incontro a gravi complicanze come la formazione di trombi o ictus cerebrale.
E’ importante quindi che i pazienti siano trattati tempestivamente e correttamente con farmaci anticoagulanti per la prevenzione del rischio cardio-embolico.
E se in passato gli anticoagulanti usate correntemente erano gravati dal rischio di sanguinamenti e dal dover effettuare periodici monitoraggi ematici oggi sono disponibili anticoagulanti orali, cosiddetti diretti, che riducono il rischio di sanguinamento e che sono uno strumento prezioso anche per i pazienti più complessi che devono assumere una combinazione di più farmaci, come dimostrato dallo studio AUGUSTUS pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato al recente American College of Cardiology.
Nel corso della presentazione dello studio Augustus abbiamo intervistato:
Pasquale Perrone Filardi, Direttore della Scuola di Specializzazione in malattie cardiovascolari dell’Università Federico II di Napoli
Filippo Crea, Direttore Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Dott. Io sto prendendo lo xarelto. Ho avuto il primo episodo di FA l' ho avuta a circa 44 annj, ma vorrei sapere le cause di questa malattia, io soffro anche di ansia, puo' favorire la FA?
Io ho 88anni e da poco il mio cardiologo mi ha pescritto il farmaco lisiana grazie
❤
Salve mi chiamo Salvatore il mio medico di famiglia da due mesi ,mi a prescritto ascripitin
In cura con xarelto