Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
Minuto 4:13 si Marco crepaldi noi kikikomori stiamo molto bene senza tecnologia in caso contrario rischiamo il suicidio è pressione generale conseguenza abbandono scolastico.
Riguardo ai falsi miti sugli Hikikomori, ho un ricordo ben fisso in mente. Stavo affrontando l'esame orale di terza media, e l'argomento che avevo portato era internet. Il mio discorso era sfociato nei rischi della rete e una mia professoressa, per curiosità sua, mi chiese se conoscessi un altro nome della dipendenza da essa. Lì per lì risposi di no, e lei nominò il termine hikikomori. A quel punto, sentendomi anche in parte chiamata in causa, le risposi "Non vorrei contraddirla, ma gli hikikomori sono una cosa a parte. L'uso eccessivo di internet è più una conseguenza, che una causa". E niente, la lasciai molto sorpresa in positivo, è una cosa che difficilmente scorderò
Per esperienza, posso dire che la depressione esistenziale è un punto cruciale nella reclusione La mancanza di senso nella vita per molte persone può essere difficile da accettare Come al solito, video interessantissimo
Questa cosa accade per via dello schifo che è diventato il mondo! Posso dire con fermezza che se tutti gli umani fossero persone che vivono a livello spirituale e poco materialisti non ci sarebbero una grande parte dei problemi. In parole povere,se tutti vivessero in maniera molto umile e più sana ne trarremmo solo dei benefici a livello mondiale, e individuale proprio dell essere umano in sé, oltre a elogiare i grandissimi benefici che ne trae il pianeta. Perché vivere rincorrendo la strada dell ostentazione e del volere sempre comprare comprare comprare?
Podes mirar pra mim se mio avolo casou com mia avola eunice ou nair pavallian cripaldi con mio avolo Jacintho Cripaldi na italia por favor necessito dela documentos familiares nosso con horor
Credo che vivano in un'ambiente prevalentemente familiare che giudica e critica molto gli altri dando molta importanza a come ti vedono gli altri (quindi appunto apparenza e appartenenza sociale) + madre iperprotettiva + bullismo ed ambiente scolastico incapace di gestire queste dinamiche. Sarebbe da esaminare in primis la famiglia comunque. Ho una sorella hikikomori di 46 anni. Bravo Marco, ottima analisi !
@@elisabettaamoresano7023 io che mi comporto come lui ti posso dire che veniamo da famiglie benestanti iperprotettive è siamo stati bullizzati ha prescindere da qualunque cosa facciamo
Lo so che un commento positivo e basta non è di chissà quale utilità.. Però si vede davvero la profonda professionalità e conoscenza dei temi nella precisione e compattezza con cui si rendono concetti complessi. Niente.. Complimenti!
ti faccio i complimenti per aver detto quasi tutto ed al contempo aver tralasciato proprio il contesto sociale, che a mio parere è il fulcro sia degli ikikomori ,sia dei nett, che quelli come mè . non hai considerato la mancanza di contesti sociali adatti. io ad esempio ero inserito in contesti sociali prettamente notturni ,perchè di giorno quasi tutti tranne i ricconi i pensionati ,e quei pochi casi isolati sopracitati (tra cui io) ,lavorano o vanno a scuola. le proposte possono variare tra, bar, pub ,discoteche, casa di amici, qualche luogo all'aperto, qualche sport. ma in realtà i luoghi e i contesti dove si creano vere ed integrali interazioni sociali sono estremamente rari. da noi in Romagna c'erano le veglie , dove ci si riuniva e si faceva di tutto, chi cuciva, chi suonava ,chi ballava ,chi giocava a carte, chi faceva da mangiare, chi faceva mansioni artigianali per riparare o costruire qualcosa. i contesti sociali ,dove una persona può manifestare le sue attitudini ,insegnarle o impararne altre da tutti .sono alla base della motivazione dell'aggregazione sociale, è ovvio che in mancanza di questi , tutti coloro a cui non interessano i soliti contesti sociali non hanno alternative, possono sopportare per anni ma poi finiscono per isolarsi. oggi le tecnologie ,pc,social,videogiochi, maxischermi, hanno contribuito a far isolare sempre più le persone. i contesti sociali ,diventano sempre più fasulli,sintetici,a volte forzati dalla mancanza di proposte locali e non, quelli che restano sono più che altro sociolucrativi. oserei dire che l'ikikomori non è una patologia o una sintomologia di pochi ,ma dato sta prendendo sempre più piede tra le civiltà altamente sviluppate , è da considerarsi come il disagio verso il quale tutta la società dei consumi si sta dirigendo, e gli ikikomori sono solo un monito di cosa produce codesta. i non luoghi , centri commerciali, etc, e i pochi luoghi naturali ma snaturalizzati,tipo parchi giochi urbanizzati,estraneano l'umano dai veri rapporti socioculturali sono sempre meno adatti alla vita sociocomunitaria degli umani, anzi è proprio la vita educativa, lavorativa , a non essere adatta per l'uomo. Ivan Illich nel suo "descolarizzare la società" descrive le suddette problematiche e carenze , e propone un modello comunitario ,che integra lavoro,educazione, interazione, e socializzazione in un unico contesto.
Ciao a tutti, credo di rientrare in questa “categoria” chiamata Hikikomori. Secondo me sarebbe un’ottima idea creare dei gruppi o dei siti di chat in cui magari parlare tra di noi, aiuterebbe moltissimo!
Hai ragione, è anche una scelta razionale, ma devo dire che appena provavo a rapportarmi non era la paura del confronto a creare problema, ma il fatto che io per la società sia sbagliata o da correggere. Non é una mia sensazione, seriamente é cosí, ma non posso minimamente adeguarmi, non lo so fare e nemmeno voglio.
Allora siamo proprio uguali, non c'è nulla da correggere, il rifiuto per una società oramai già votata alla propria autodistruzione è naturale.Budogna solo trovare il giusto compromesso x sfruttare ciò che può servire dalla società, per poi liberarsene.
Mi ci sto battendo dall'adolescenza, ti ringrazio del canale. Ci son sprofondato molte volte nella vita. Adesso ho una certa e continuo a combattere per uscire. Volevo fare il medico, son finito a studiare legge per avere un riconoscimento, non me l'hanno dato e sono imploso. Non è facile uscire dopo anni diventa una cattiva abitudine e fa male fisicamente.
Dopo ogni tuo video mi viene voglia di chiudermi in camera a riflettere su tutto ciò cue dici per giorni😂😂😂😂Grande ciò che fai ha un valore inestimabile
Ciao,mi sento molto rappresentato dal tuo video per molti aspetti.Penso proprio che ne parlerò con la mia psicologa,ti ringrazio per aver fatto questo video.GRAZIE.
Marco, l'unica cosa che mi fa un pò "incazzare" (perdona il termine, è in senso bonario), è che fai troppo poca critica sociale. Sì, c'è, ma è sempre velata, stai sulle uova, sembri dire "la società non è il massimo, ma questa è e ce la dobbiamo tenere", e su questo non sono d'accordo. Prendi spunto da alcuni tuoi "colleghi", spesso più anziani (ma non sempre), che non hanno peli sulla lingua e sono apertamente critici nei confronti della società! Sennò sembra un discorso tipo "siamo aztechi, pratichiamo sacrifici umani, così funziona la società, devi farlo anche tu" e se uno si rifiuta o va in crisi perchè si chiede se tutto ciò sia giusto\abbia un senso è lui quello "sbagliato" e deve imparare a "vivere nella società"...non si può neanche chiedere a questi ragazzi di essere paladini solitari contro il mondo intero, è normale che molti non se la sentano di lottare, si sentano impotenti e vadano in un loop di angoscia e depressione esistenziale! Io credo che il problema più grave riguardi la società, non gli individui (nel 99% dei casi), quindi si deve intervenire a livello sociale, culturale, educativo, se si vuole migliorare la situazione, non certo spingendo gente si sente già abbastanza isolata, e spesso "sbagliata", che deve "cambiare, adattarsi, rientrare nella società" perchè questo, a mio avviso, non può fare altro che peggiorare la situazione. E' come chi cerca di curare l'alcolismo senza andare alla radice del problema, ai traumi e ai vuoti emotivi che hanno portato una persona a percorrere quella strada (perchè troppo "dispendioso" e complicato) e si cercano invece soluzioni più "pratiche", superficiali...risultato, magari qualcuno smette di bere (per un periodo) e fa "oggi sono 3 anni, 6 mesi e un giorno che non bevo più", ci rendiamo conto? Questi contano i giorni, ci pensano costantemente, questa non è vita! Sarebbe lo stesso con gli hikikomori, si otterrebbero solo persona apparentemente inserite, con una probabilmente scarsa, ma accettabile, vita sociale che stanno comunque male tutti i giorni e non fanno altro che pensare quanto faccia schifo la gente, la società e la loro stessa esistenza...no, lo so che è dura, ma bisogna andare alla radice del problema e cambiare ciò che non funziona in questa società, in primis la scuola che ormai fa più danni che benefici...
"Io credo che il problema più grave riguardi la società, non gli individui (nel 99% dei casi)" in questa tua affermazione vedo una contraddizione di fondo, poiché la società è co-creata dagli individui, quindi quando si fa critica sociale si sta criticando prima di tutto se stessi. Dare tutta la colpa alla società significa essere passivi e non fare auto-critica. Significa vittimizzarsi. Capisci che è un alibi? Nei miei video ho criticato la scuola (ci ho fatto più di un video), gli insegnanti, i media, tutto... Ma la verità è che anche io sono parte del problema, anche gli hikikomori sono parte del problema. Siamo tutti parti del problema. Il malfunzionamento è nell'essere umano che è debole poiché fatica a dominare gli istinti che non sono necessariamente morali. La moralità è stata costruita dopo, prima c'era solo il senso di sopravvivenza e la trasmissione dei propri geni. Originariamente ogni mezzo era lecito per raggiungere tale obiettivo.
@@HikikomoriItalia Grazie per la risposta, e forse mi sono espresso in modo poco chiaro, ma condivido in pieno il tuo pensiero...ho scritto di getto, ma intendevo dire che proprio perchè la società è co-creata dagli individui è fondamentale fornire loro gli strumenti necessari per sviluppare un senso critico e contribuire effettivamente al miglioramento della collettività. Gli individui nascono, nella maggior parte dei casi, psichicamente sani. E' ciò che ricevono dall'esterno che, in alcuni casi, può contribuire all'insorgere di patologie o comportamenti devianti. Dico che bisogna avere una visione molto ampia, d'insieme, e stare attenti a non invertire cause e conseguenze, cosa, come saprai meglio di me, non affatto facile nel caso specifico degli hikikomori. Secondo me si dovrebbe tornare a una politica più votata all'etica, che alla "crescita", più attenta ai bisogni e i diritti delle persone, piuttosto di quelli dei grossi centri finanziari e delle multinazionali, che hanno un potere economico immenso, ognuna pari al PIL di diversi Stati di medie dimensioni. Ci sono uomini che da soli potrebbero comprarsi la Croazia se volessero, e sta pur certo che faranno valere i LORO interessi in politica. Bisogna arginare tutto questo, bisogna che la politica, le istituzioni, le famiglie, il sistema scolastico, tutto quanto cambi rotta e cominci a pensare a come migliorare gli individui, e quindi la società, solo così vi sarà vero progresso, altrimenti si può solo "tamponare" qualche sintomo, ma non si risolve il problema alla radice. Purtroppo il problema è molto complesso, lo so, e ti ringrazio per il lavoro che fai e le occasioni di dialogo che ne scaturiscono!
@@mrkite89 concordo a pieno con te purtroppo siamo ancora troppo pochi a pensarla così...e siamo isolati..se lavorassimo assieme come un singolo corpo potremmo davvero cambiare le cose..
@@veritasopratutto799 Mi fa piacere constatare che ultimamente si sta "muovendo qualcosa", come una nuova consapevolezza collettiva che piano piano si diffonde...hai proprio ragione, quando riusciremo ad unire tutti insieme le nostre voci cominceremo a cambiare le cose... :)
mrkite, io trovo il tuo discorso molto sensato, è vero che siamo tutti parte della società, ma gli hikikomori sono spesso giovani o giovanissimi, ed essi sì sono parte della società ma sono i primi a subirla e sono gli ultimi a poter fare qualcosa per cambiarla o per potersi imporre (a parti casi eccezionali). Se gli adulti avessero la sensibilità di questi ragazzi cercherebbero di creare una società migliore. Quindi secondo me è più la società ad essere responsabile, poi certo chi ha un carattere forte può comunque emergere e cercare di cambiare le cose ma gli altri? Rimangono schiacciati. Quello che si può sperare è che i figli dei figli imparino dagli errori delle generazioni precedenti, ma in una società che ha sempre meno persone disposte a mettere al mondo altre vite un cambiamento è ancora più difficile.
@@emmegy27 se posso darle un consiglio, non gli faccia pesare questo problema e non cominci mai a insultarlo o colpevolizzarlo. Provi a compatirlo, ma non con una compassione nociva e vittimistica, ma con una compassione profondamente motivazionale: gli deve far capire che su alcuni aspetti ha ragione, ma su altri si sbaglia. Studi sempre tanto prima di agire
Nel lontano 2011 scrissi un articolo su gli hikikomori quando praticamente non ne parlava nessuno e infatti sulla rete, ai tempi, non trovai quasi nulla. Trovai fonti cartacee e non senza difficoltà. Per anni, fino all'exploit, l'unica fonte on line fu il mio articolo. Mi fa quindi piacere sapere che non è più cosí.
Si, tutto giusto. Io oggi ho 60 anni, all'età di 12 mi sono chiusa in casa. Ne sono uscita dopo tanti sacrifici e dolore, oggi mia figlia che ha 17 anni è chiusa da 5. Per accettare lo stato di mia figlia mi ci sono voluti anni, non accettavo. Attraverso la sua sofferenza ho amato la bambina che ero, oggi mi voglio bene. Ho paura di sbagliare e voglio aiuto per poterla aiutare!
Attualmente con il covid non saprei dire se io sia un hikkikomori dato che ho iniziato a stare a casa da circa gennaio abbandonando la scuola, ma non è che non esca dalla stanza, insomma comunico normalmente coi miei amici online e la mia famiglia. Però non ho più nessun motivo per uscire, sostanzialmente nella realtà sono una persona senza amici, ho tanti motivi per cui col tempo mi sono stancata di andare avanti e di cercare di rapportarmi col prossimo e quindi non vedo quale motivo ci sarebbe nel mio "uscire". Il fatto è che: che io lo sia o meno che ci dovrei fare? Posso provare ad uscire andando in biblioteca quando sta storia finirà, ma non credo lo farò più di tanto e cambierebbe qualcosa? Di per sé non ho intenzione di far nulla nella vita e nonostante sappia le conseguenze (ovvero non mi manterranno per sempre) non riesco a vedere questa come un motivo per vivere fuori, cioè se la vita la si vive per sopravvivere come un automa allora perché fare figli? Perché farmi nascere in una società che pretende che tu sia un robot che offre alla comunità un servizio o se no sei un fallito che merita la morte. Onestamente io non sono nemmeno sicura di voler aiuto dato che non so nemmeno che cosa io stia cercando o quale sia il problema, quindi, in un mondo in cui ognuno fa per sé e nessuno si ferma ad aiutare chi ha crisi esistenziali, pur sapendo di essere in questa situazione, che dovrei farci? Sarò stupida io, ma per questo chiedo, va bene: c'è questo problema, delle persone si chiudono totalmente in sé stesse rinnegando il mondo. E quindi? Che ci puoi fare? Li aiuti tu? E come? Sono sicura che molti di essi rifiuterebbero aiuti e quindi perché aiutare chi rinnega il bisogno di aiuto? Non credo che il mondo attuale sia una bella favola in cui magicamente arrivi un eroe a salvarci dai nostri drammi. Dopotutto perché farlo? Sarebbe bello se ci fosse chi deciso ad aiutare fino in fondo, ma tutti si arrendono. Perché non c'è motivo di sforzarsi tanto per un mezzo conoscente. Perché chi aiuta in questi casi sono gli amici, le persone care e "tutti hanno persone care". Non so se leggerà mai questo messaggio, ma nel dubbio non volevo attaccarla se è sembrato così, è solo che ho molti dubbi, molta rabbia e ho iniziato a provare tanta indifferenza in ciò che è definito dagli altri come reale, quindi se lei ha soluzioni vorrei saperle o se mi sbaglio vorrei sentire opinioni diverse. Se ci sono più spiegazioni nel suo libro vedrò di leggerlo, sono felice comunque che qualcuno parli di queste tematiche.
Forse sarebbe il caso di accettare il proprio stato di hikikomori anziché rinnegarlo e così facendo separarsi dalla società diventando eremiti,.dovremmo conoscerci , siamo simili
Grazie a te ho capito di essere un hikikomori, o almeno lo sono stato per tanti anni e pure adesso non ne sono uscito credo, se non dovessi lavorare probabilmente mi isolerei quasi come prima. Hai fatto una descrizione molto precisa di diverse tematiche che vanno a comporre il quadro nella sua interezza, io pensavo di soffrire di fobia sociale, ansia, timidezza ed infine di depressione dovuto all'isolamento sociale, ma sono solo una parte di un problema più centrale, la mancanza di motivazione e la confusione sono la base di tutto. Grazie per tutti gli spunti di riflessione, sei veramente bravo in quello che fai!
Se lavori fuori casa non sei hikikomori. Diciamo che sei un solitario. Anche io detesto questa società di merda egoista e consumistica, però potresti trovare delle attività che puoi coltivare da solo fuori casa come il cinema, passeggiate, teatro, non so poi vedi te, analizza ciò che ti piace ed è nelle tue possibilità, in questo modo cambi un po' aria se non altro. Non snaturarti per cercare di adattarti a sta società di merda.
@@Tragicomio pensa che io a breve passerò dall aver fatto 4 anni la guardia di notte o pomeriggio inoltrato dove non vedevo quasi nessuno, ad essere affiancato in giornata per diventare successivamente il referente dei servizi generali e quindi interagire con gli esterni per fatture lavori generici ecc. È da quando lo so (3 giorni) che ho ansia tutto il giorno e sto proprio male a livello emotivo. Pensa per uno così, avere le proprie abitudini, e di colpo di cambiano orario mansioni devi stare in mezzo alla gente, mentalmente mi sta mangiando dentro
@@ALE9069 A te potrebbe sembrare un problema, ma potrebbe invece essere un'opportunità per uscire dalla tua zona di comfort, con l'esperienza ed il passare degli anni si acquista fiducia, ho fatto i 30 quest'anno e sta diventando sempre meno problematica diciamo la questione per me
Mi hanno suggerito il tuo canale ed andando a leggermi la descrizione dell'hikikomori su Wikipedia ho Vito che ci rientro perfettamente.. Tu hai elencato una serie di problematiche e bene o male io rientro un po in tutte. Non sono ancora pienamente convinto, ho precedenti patologie e situazioni già belle che cronocizzate, sono stato chiuso in casa per anni e negli ultimi tempi avevo preso a riuscire ma ho molte difficoltà soprattutto a livello sociale, ho grosse difficoltà nei confronti della vita e vado avanti anche se vivo con la certezza di essere morto dentro. Se mai dovessi ri iniziare a leggero compreró sicuramente il tuo libro.
Molto interessante non ho mai avuto modo di approfondirlo nonostante ho sentito parlare spesso di questa realtà e conosciuto anche una persona così grazie per queste delucidazioni come sempre
Boh io dopo essermi preso una bella PTSD e vari problemi di salute mentale (ansia soverchiante e agorafobia) mi sono fatto 7 anni chiuso in una stanza. Poi dopo 7 anni di completa sofferenza e "non vita", ho deciso di cambiare la mia vita. E' stata dura, ho affrontato tutte le mie ansie e fobie/paure. Ho imparato a sconfiggere i continui attacchi di panico e ora, anche grazie alla legge 68, ho rovesciato la mia vita per il meglio. E' dura vivere nel mondo reale come invalido. Ma meglio che chiudermi nella mia stanza. Ciao a tutti!
"Si mette in discussione perfino il senso della vita..." Quale senso scusa? Il senso della vita non lo puoi mettere in discussione, te lo puoi solo inventare.
Ciao. Video molto interessante. E' piacevole ascoltarti, per il contenuto e per come sei tu - per la tua personalità. A mio avviso la mancanza di interesse nei "raggiungimenti sociali" può avere varie cause. A me interessa soffermarmi su una, che penso sia presente almeno per una parte delle persone... "disinteressate". Forse il modo migliore di parlarne è citare la mia esperienza. (E' la prima volta (!) che leggo il termine "hikikomori", e, obiettivamente, non lo sono. Ma forse sarei potuto diventarlo). Infanzia felice. Adolescenza, no. Apatia, disinteresse, leggera (penso) depressione. Mi rendo conto di essere molto meno felice di quanto fossi da bambino. Penso che non potrò mai più essere altrettanto felice (nè quasi). (Tutto ciò, appunto, durante l'adolescenza.) A 20 anni, la vita mi porta (c'è chiaramente, secondo me, un'intelligenza organizzatrice, dietro ogni incontro, circostanza, che la vita mi presenta - lo dico ora (a 48 anni)) ad apprendere una tecnica di meditazione (Meditazione Trascendentale, o MT). La prima meditazione, nel centro di meditazione, mi dona un'esperienza bellissima di un livello di me stesso che probabilmente avevo, in qualche misura, assaggiato da bambino. Grande rilassamento, gioia, pace, sicurezza,... ed ENTUSIASMO ! Forse è possibile ritrovare quella felicità d'infanzia ? Ero molto "dentro la scienza", e la prima cosa che mi dico, dopo quella bellissima esperienza è: come, una cosa così... e la scienza non ce ne parla ??? Non la insegnano... ma neanche a scuola - all'asilo ??? Purtroppo no. (Ad alcuni fortunati studenti, ora, sì - in centinaia (o migliaia ?) di scuole del mondo, e in 4 o 5 scuole in Italia). Ora, se uno è pronto per quel tipo di esperienza - che è ciò di cui parlano tutte le tradizioni spirituali e anche popolari del mondo, NIENT'ALTRO può dare un appagamento soddisfacente. Quell'esperienza è chiamato Samadhi (Trascendenza) nello Yoga (di cui l'MT fa parte - sì, la parte più potente, direi, dello Yoga sono le tecniche mentali, non quelle fisiche (comunque utilissime)), Regno dei cieli da Cristo (no, non te lo insegnano in parrocchia... Semplicemente perché non sanno più come far avere quell'esperienza, (immagino da poco dopo la dipartita di Cristo e dei suoi discepoli, che la insegnavano). Non per malafede). Immagino cosa stai pensando, ma io quando ho imparato l'MT, a 20 anni, mi consideravo ateo. Avevo anch'io litigato con la religione Cattolica. Ma un conto è l'insegnamento originario dei fondatori delle varie religioni, un altro è ciò che c'è adesso, nei vari insegnamenti. Le varie religioni sono nate innanzitutto per dare quell'esperienza ("Cercate per prima cosa il Regno dei Cieli, e tutto il resto vi sarà dato di conseguenza"), ma l'insegnamento su come fare, in pratica, è andato perduto. Restano le prediche su ciò che si deve e non si deve fare. Invece è proprio l'esperienza della beatitudine all'interno di noi stessi ("Il Regno dei Cieli è dentro di voi") che permette di eliminare stress e limitazioni, e poi di vivere naturalmente, senza sforzi nè costrizioni o restrizioni una "buona vita". La Meditazione Trascendentale non è una religione. E' una tecnica, che può essere praticata da chiunque: atei, agnostici, spirituali, appartenenti di qualunque religione, ... Io, come ti dicevo, quando ho iniziato mi consideravo ateo. Non c'è nessun credo da abbracciare, nulla in cui credere (nemmeno che funzioni, la tecnica. Basta seguire le istruzioni su come praticarla). E' semplice, in quanto segue la tendenza naturale della mente ad andare verso la massima gioia possibile. Allo stesso tempo è molto efficace, proprio perché naturale, senza sforzo. E' però "delicata", nel senso che porta la mente ad un livello astratto, "nuovo" (apparentemente...), per cui si possono avere tante domande. Per cui va appresa da un insegnante qualificato, in un corso di 4 lezioni. E' insegnata professionalmente. Ha quindi un suo costo (alcune centinaia di euro), che varia in base ad alcuni parametri, ed include la possibilità di follow-up a vita. (No, io non sono un insegnante. Non ci guadagno soldi se qualcuno fa il corso.) (Non penso che sarebbe un crimine, se fosse il contrario. Basterebbe dichiararlo. E' normale pagare per informazioni utili. Ma, ripeto, non è il mio caso.) E' probabilmente la tecnica mentale più studiata (circa 400 studi scientifici pubblicati su riviste peer-reviewed ne provano benefici... praticamente per ogni aspetto della vita). (Per questo, a 20 anni, con la mia mentalità "scientifica", l'ho imparata.) Non so se sia ciò che stai aspettando (inconsapevolmente) di trovare. Devi sentirlo tu. Io ne parlo raramente. Ma ciò che hai detto alla fine del video mi ha fatto pensare che forse era mio compito accennartene. Se vuoi avere più informazioni, c'è tantissimo materiale nel sito ufficiale (meditazionetrascendentale.it). I miei migliori auguri per una vita PIENAMENTE REALIZZATA, qualunque cosa voglia dire per te. Ciao ! Alok Tontini
Grazie mille, davvero interessante. Hai pensato all'impatto che questa quarantena forzata avrebbe potuto avere su un potenziale hikikomori fino ad ora inconsapevole di esserlo?
Ho scoperto il canale in qs giorni,mi piace tantissimo. Purtroppo all'inizio del video qd fai vedere il libro non si fa in tempo a vedere e leggere. Ciao.
Parliamoci chiaro se non ci fosse internet,starebbero sulle console a giocare come negli anni 2000. Poi un hikikomori e uno che può permettersi di stare a casa,facendosi mantenere.hikikomori o no se si trovasse solo dovrebbe alzarsi le maniche!!!
io non so se sono un hikikomori e qualcuno dipendente da internet, e non voglio neanche informarmi per saperlo. io passo tutte le giornate nella mia stanza, su internet a videogiocare o parlare con altre persone. mi reputo una persona abbastanza tranquilla e razionale ma quando mi si toglie il pc divento agitato, apatico e mi sento veramente male. non ho altri interessi oltre il pc e non mi interessa mai averne, rifiuto sempre ogni proposta che mi viene fatta per provare a farmi uscire di casa. vorrei tanto cercare aiuto ma se sono dipendente da internet la soluzione è farmelo usare meno (lo credo io e magari mi sbaglio, ma quando qualcuno è dipendente dalla droga si cerca di diminuirne l'uso) e io non voglio usarlo meno, ma non perchè voglia rimanere in casa tutta la vita a giocare ai videogiochi, ma perchè io sono sereno quando sono al pc, mi sento bene. non so se sia perchè quando lo uso ignoro i problemi, mentre quando me lo tolgono torno alla vita reale e forse non voglio affrontarli quei problemi. ad esempio, io ho 18 anni e i miei genitori vogliono mandarmi a lavorare, giustamente, non c'è nulla di sbagliato in questo. ma io non mi sento in grado di affrontare un ambiente lavorativo, non saprei proprio come relazionarmi con le persone. ma questo non lo dico mai a nessuno sempre per il fatto che non so come possa o aiutarmi e piuttosto che rischiare che mi tolgano il pc, preferisco non fare nulla. d'altronde sono sempre stato apatico, perchè non continuare? ah comunque bel video, è sempre bello vedere qualcuno che fa chiarezza.
Gli eremiti storicamente avevano ruolo e riconoscimento sociale. Santi eremiti. L'eremitaggio ebbe anche strutturazione nel monochesimo. Forse scandire e strutturare la vita quotidiana può essere d'aiuto.
Io passo le mie giornate a guardare video su UA-cam. Non gioco ai videogiochi e ho solo twitter e telegram come social. No instagra, no facebook no whatsapp.
Non hai considerato, almeno in questo video che un hikikomori può diventarlo in seguito a bullismo e continue prese in giro da parte dei coetanei a scuola e fuori scuola, facendo in modo di chiudersi in casa per evitare ciò.
Lì si può parlare più di emarginazione sociale, non necessariamente di hikikomori. Hikikomori è una mentalità ed una pulsione nichilista. Non è solo isolamento.
@@k.e.v.2011 all'ora io la chiamo mancanza di fiducia se non sai distinguere che sono bravo ho cattivo.ragione per cui svegliatevi nel capire se le persone recluse sono cattive ho brave.
I miei sono convinti che io sia una "kikkoman" (sono nonni sulla sessantina) perché sto sempre allo smartphone o, mal che vada, al notebook. Però, dopo aver ascoltato la tua testimonianza, io e mia madre - sociofobica - abbiamo dei dubbi. Tra qualche decennio, forse anche mio padre lo capirà
Ho un figlio adolescente asperger e temo che sua su questa strada vorrebbe tanto avere degli amici ma non riesce e pian piano sta perdendo qualsiasi interesse la scuola la frequenta ma non studia per nulla per paura del fallimento ha sviluppato anche un disturbo ossessivo compulsivo per cui man mano sta evitando di uscire. È seguito da NPI psicologa comportamentale e psicologi terapia breve strategica come lo aiuto? Grazie mille
Sono venuto a conoscenza della vostra pag Facebook ma non riesco a contattarvi in nessun modo , vorrei parlarvi tanto della mia " vita ", per anni ho sottovalutato la cosa ma ora sento il bisogno di parlarne e sopratutto di liberarmene per sempre . Mi potete aiutare con altri contatti per favore ?
Inadequate Nostalgic of a never lived life I watched it yesterday night obfuscates fears and doubts. Future am I blind? Time flows. Nostalgic of a never existed life I'll keep watching it's bright, brighter than a sunny day outside. Here I feel safe. Inadequate.
Perché dite hikikomori invece di asociale dato che chi non studia e non lavora ma socializza è definito neet ? Inoltre l'asocialità non è curabile, accettatelo.
Immagina pestare una persona perché non è affettuosa e socievole, il comportamento violento ed il motivo non hanno un dislivello talmente notevole da risultare imbarazzante ?! Il bisogno di affetto e compagnia è una debolezza ed un essere violento con chi non ne ha bisogno, anzi sicuramente è morboso quindi convinto che in realtà la vittima voglia affetto e compagnia, vuole fare il forte ma è solo un pagliaccio.
Mi è capitato, non con mio padre però. Io reagivo cosí violentemente che era meglio tenermi isolata altrimenti succedevano cosí tanti problemi... i miei spesso hanno paura che gli altri mi contattano in giro
Che pechato che non poso fare EREMITA fai da te senza nesuna idiologia idiota sociale ,spirituale, nazionale ,religiosa ,new-edge.UNOe unico cioe te steso.
La vita é bella, il "bello" é soggettivo, perció non si può dire ad un'altra persona che una cosa é bella come se lo sia in maniera soggettiva, quindi la tua frase perde senso sul nascere. Almeno specifica con frasi come "per me é bella" e magari spiegando cosa trovi bello nella vita, per chi (come me) non capisce cosa ci sia di tanto bello, spiegando anche perchè quelle cose per te sono belle. Magari con una spiegazione più specifica può nascere un dialogo, spiegandosi così superficialmente nessuno può trarre spunto dal tuo commento
Seguitemi anche sul mio secondo canale, dove pubblico ogni giorno alle 21:00 un podcast sui temi più vari (psicologia, società, relazioni, sessualità, morale, filosofia, scuola, ecc.): bit.ly/MarcoCrepaldi
Se preferite potete ascoltarli direttamente anche su Spotify: bit.ly/Marco_Crepaldi
Come posso contattarti per parlare con te e importante
Minuto 4:13 si Marco crepaldi noi kikikomori stiamo molto bene senza tecnologia in caso contrario rischiamo il suicidio è pressione generale conseguenza abbandono scolastico.
Riguardo ai falsi miti sugli Hikikomori, ho un ricordo ben fisso in mente.
Stavo affrontando l'esame orale di terza media, e l'argomento che avevo portato era internet. Il mio discorso era sfociato nei rischi della rete e una mia professoressa, per curiosità sua, mi chiese se conoscessi un altro nome della dipendenza da essa.
Lì per lì risposi di no, e lei nominò il termine hikikomori. A quel punto, sentendomi anche in parte chiamata in causa, le risposi "Non vorrei contraddirla, ma gli hikikomori sono una cosa a parte. L'uso eccessivo di internet è più una conseguenza, che una causa".
E niente, la lasciai molto sorpresa in positivo, è una cosa che difficilmente scorderò
Complimenti per il coraggio, soprattutto
Per esperienza, posso dire che la depressione esistenziale è un punto cruciale nella reclusione
La mancanza di senso nella vita per molte persone può essere difficile da accettare
Come al solito, video interessantissimo
Lo so bene perché ci sono passato anche io!
Questa cosa accade per via dello schifo che è diventato il mondo!
Posso dire con fermezza che se tutti gli umani fossero persone che vivono a livello spirituale e poco materialisti non ci sarebbero una grande parte dei problemi.
In parole povere,se tutti vivessero in maniera molto umile e più sana ne trarremmo solo dei benefici a livello mondiale, e individuale proprio dell essere umano in sé, oltre a elogiare i grandissimi benefici che ne trae il pianeta.
Perché vivere rincorrendo la strada dell ostentazione e del volere sempre comprare comprare comprare?
Podes mirar pra mim se mio avolo casou com mia avola eunice ou nair pavallian cripaldi con mio avolo Jacintho Cripaldi na italia por favor necessito dela documentos familiares nosso con horor
Già, molto difficile accettare la mancanza di senso della vita
Credo che vivano in un'ambiente prevalentemente familiare che giudica e critica molto gli altri dando molta importanza a come ti vedono gli altri (quindi appunto apparenza e appartenenza sociale) + madre iperprotettiva + bullismo ed ambiente scolastico incapace di gestire queste dinamiche. Sarebbe da esaminare in primis la famiglia comunque. Ho una sorella hikikomori di 46 anni. Bravo Marco, ottima analisi !
Un sistema capitalistico di bastardi senza cuore
Anche io ho un fratello così di 40 anni,come gestisci la situazione??
@@elisabettaamoresano7023 deve decidere il ragazzo sennò rischi di creare problemi seri a lui è l'intera famiglia.
@@elisabettaamoresano7023 io che mi comporto come lui ti posso dire che veniamo da famiglie benestanti iperprotettive è siamo stati bullizzati ha prescindere da qualunque cosa facciamo
Tua sorella da quanti anni?
Lo so che un commento positivo e basta non è di chissà quale utilità.. Però si vede davvero la profonda professionalità e conoscenza dei temi nella precisione e compattezza con cui si rendono concetti complessi. Niente.. Complimenti!
ti faccio i complimenti per aver detto quasi tutto ed al contempo aver tralasciato proprio il contesto sociale, che a mio parere è il fulcro sia degli ikikomori ,sia dei nett, che quelli come mè .
non hai considerato la mancanza di contesti sociali adatti.
io ad esempio ero inserito in contesti sociali prettamente notturni ,perchè di giorno quasi tutti tranne i ricconi i pensionati ,e quei pochi casi isolati sopracitati (tra cui io) ,lavorano o vanno a scuola.
le proposte possono variare tra, bar, pub ,discoteche, casa di amici, qualche luogo all'aperto, qualche sport.
ma in realtà i luoghi e i contesti dove si creano vere ed integrali interazioni sociali sono estremamente rari.
da noi in Romagna c'erano le veglie , dove ci si riuniva e si faceva di tutto, chi cuciva, chi suonava ,chi ballava ,chi giocava a carte, chi faceva da mangiare, chi faceva mansioni artigianali per riparare o costruire qualcosa.
i contesti sociali ,dove una persona può manifestare le sue attitudini ,insegnarle o impararne altre da tutti .sono alla base della motivazione dell'aggregazione sociale, è ovvio che in mancanza di questi , tutti coloro a cui non interessano i soliti contesti sociali non hanno alternative, possono sopportare per anni ma poi finiscono per isolarsi.
oggi le tecnologie ,pc,social,videogiochi, maxischermi, hanno contribuito a far isolare sempre più le persone.
i contesti sociali ,diventano sempre più fasulli,sintetici,a volte forzati dalla mancanza di proposte locali e non, quelli che restano sono più che altro sociolucrativi.
oserei dire che l'ikikomori non è una patologia o una sintomologia di pochi ,ma dato sta prendendo sempre più piede tra le civiltà altamente sviluppate , è da considerarsi come il disagio verso il quale tutta la società dei consumi si sta dirigendo, e gli ikikomori sono solo un monito di cosa produce codesta.
i non luoghi , centri commerciali, etc, e i pochi luoghi naturali ma snaturalizzati,tipo parchi giochi urbanizzati,estraneano l'umano dai veri rapporti socioculturali sono sempre meno adatti alla vita sociocomunitaria degli umani, anzi è proprio la vita educativa, lavorativa , a non essere adatta per l'uomo.
Ivan Illich nel suo "descolarizzare la società" descrive le suddette problematiche e carenze , e propone un modello comunitario ,che integra lavoro,educazione, interazione, e socializzazione in un unico contesto.
Ciao a tutti, credo di rientrare in questa “categoria” chiamata Hikikomori. Secondo me sarebbe un’ottima idea creare dei gruppi o dei siti di chat in cui magari parlare tra di noi, aiuterebbe moltissimo!
Hai ragione, è anche una scelta razionale, ma devo dire che appena provavo a rapportarmi non era la paura del confronto a creare problema, ma il fatto che io per la società sia sbagliata o da correggere. Non é una mia sensazione, seriamente é cosí, ma non posso minimamente adeguarmi, non lo so fare e nemmeno voglio.
Allora siamo proprio uguali, non c'è nulla da correggere, il rifiuto per una società oramai già votata alla propria autodistruzione è naturale.Budogna solo trovare il giusto compromesso x sfruttare ciò che può servire dalla società, per poi liberarsene.
Mi ci sto battendo dall'adolescenza, ti ringrazio del canale. Ci son sprofondato molte volte nella vita. Adesso ho una certa e continuo a combattere per uscire. Volevo fare il medico, son finito a studiare legge per avere un riconoscimento, non me l'hanno dato e sono imploso. Non è facile uscire dopo anni diventa una cattiva abitudine e fa male fisicamente.
Dopo ogni tuo video mi viene voglia di chiudermi in camera a riflettere su tutto ciò cue dici per giorni😂😂😂😂Grande ciò che fai ha un valore inestimabile
Grazie, ma non dirlo così che poi mi accusano di fomentare l'isolamento 😂
Ciao,mi sento molto rappresentato dal tuo video per molti aspetti.Penso proprio che ne parlerò con la mia psicologa,ti ringrazio per aver fatto questo video.GRAZIE.
Marco, l'unica cosa che mi fa un pò "incazzare" (perdona il termine, è in senso bonario), è che fai troppo poca critica sociale. Sì, c'è, ma è sempre velata, stai sulle uova, sembri dire "la società non è il massimo, ma questa è e ce la dobbiamo tenere", e su questo non sono d'accordo. Prendi spunto da alcuni tuoi "colleghi", spesso più anziani (ma non sempre), che non hanno peli sulla lingua e sono apertamente critici nei confronti della società! Sennò sembra un discorso tipo "siamo aztechi, pratichiamo sacrifici umani, così funziona la società, devi farlo anche tu" e se uno si rifiuta o va in crisi perchè si chiede se tutto ciò sia giusto\abbia un senso è lui quello "sbagliato" e deve imparare a "vivere nella società"...non si può neanche chiedere a questi ragazzi di essere paladini solitari contro il mondo intero, è normale che molti non se la sentano di lottare, si sentano impotenti e vadano in un loop di angoscia e depressione esistenziale!
Io credo che il problema più grave riguardi la società, non gli individui (nel 99% dei casi), quindi si deve intervenire a livello sociale, culturale, educativo, se si vuole migliorare la situazione, non certo spingendo gente si sente già abbastanza isolata, e spesso "sbagliata", che deve "cambiare, adattarsi, rientrare nella società" perchè questo, a mio avviso, non può fare altro che peggiorare la situazione. E' come chi cerca di curare l'alcolismo senza andare alla radice del problema, ai traumi e ai vuoti emotivi che hanno portato una persona a percorrere quella strada (perchè troppo "dispendioso" e complicato) e si cercano invece soluzioni più "pratiche", superficiali...risultato, magari qualcuno smette di bere (per un periodo) e fa "oggi sono 3 anni, 6 mesi e un giorno che non bevo più", ci rendiamo conto? Questi contano i giorni, ci pensano costantemente, questa non è vita! Sarebbe lo stesso con gli hikikomori, si otterrebbero solo persona apparentemente inserite, con una probabilmente scarsa, ma accettabile, vita sociale che stanno comunque male tutti i giorni e non fanno altro che pensare quanto faccia schifo la gente, la società e la loro stessa esistenza...no, lo so che è dura, ma bisogna andare alla radice del problema e cambiare ciò che non funziona in questa società, in primis la scuola che ormai fa più danni che benefici...
"Io credo che il problema più grave riguardi la società, non gli individui (nel 99% dei casi)" in questa tua affermazione vedo una contraddizione di fondo, poiché la società è co-creata dagli individui, quindi quando si fa critica sociale si sta criticando prima di tutto se stessi. Dare tutta la colpa alla società significa essere passivi e non fare auto-critica. Significa vittimizzarsi. Capisci che è un alibi? Nei miei video ho criticato la scuola (ci ho fatto più di un video), gli insegnanti, i media, tutto... Ma la verità è che anche io sono parte del problema, anche gli hikikomori sono parte del problema. Siamo tutti parti del problema. Il malfunzionamento è nell'essere umano che è debole poiché fatica a dominare gli istinti che non sono necessariamente morali. La moralità è stata costruita dopo, prima c'era solo il senso di sopravvivenza e la trasmissione dei propri geni. Originariamente ogni mezzo era lecito per raggiungere tale obiettivo.
@@HikikomoriItalia Grazie per la risposta, e forse mi sono espresso in modo poco chiaro, ma condivido in pieno il tuo pensiero...ho scritto di getto, ma intendevo dire che proprio perchè la società è co-creata dagli individui è fondamentale fornire loro gli strumenti necessari per sviluppare un senso critico e contribuire effettivamente al miglioramento della collettività. Gli individui nascono, nella maggior parte dei casi, psichicamente sani. E' ciò che ricevono dall'esterno che, in alcuni casi, può contribuire all'insorgere di patologie o comportamenti devianti. Dico che bisogna avere una visione molto ampia, d'insieme, e stare attenti a non invertire cause e conseguenze, cosa, come saprai meglio di me, non affatto facile nel caso specifico degli hikikomori.
Secondo me si dovrebbe tornare a una politica più votata all'etica, che alla "crescita", più attenta ai bisogni e i diritti delle persone, piuttosto di quelli dei grossi centri finanziari e delle multinazionali, che hanno un potere economico immenso, ognuna pari al PIL di diversi Stati di medie dimensioni. Ci sono uomini che da soli potrebbero comprarsi la Croazia se volessero, e sta pur certo che faranno valere i LORO interessi in politica. Bisogna arginare tutto questo, bisogna che la politica, le istituzioni, le famiglie, il sistema scolastico, tutto quanto cambi rotta e cominci a pensare a come migliorare gli individui, e quindi la società, solo così vi sarà vero progresso, altrimenti si può solo "tamponare" qualche sintomo, ma non si risolve il problema alla radice. Purtroppo il problema è molto complesso, lo so, e ti ringrazio per il lavoro che fai e le occasioni di dialogo che ne scaturiscono!
@@mrkite89 concordo a pieno con te purtroppo siamo ancora troppo pochi a pensarla così...e siamo isolati..se lavorassimo assieme come un singolo corpo potremmo davvero cambiare le cose..
@@veritasopratutto799 Mi fa piacere constatare che ultimamente si sta "muovendo qualcosa", come una nuova consapevolezza collettiva che piano piano si diffonde...hai proprio ragione, quando riusciremo ad unire tutti insieme le nostre voci cominceremo a cambiare le cose... :)
mrkite, io trovo il tuo discorso molto sensato, è vero che siamo tutti parte della società, ma gli hikikomori sono spesso giovani o giovanissimi, ed essi sì sono parte della società ma sono i primi a subirla e sono gli ultimi a poter fare qualcosa per cambiarla o per potersi imporre (a parti casi eccezionali). Se gli adulti avessero la sensibilità di questi ragazzi cercherebbero di creare una società migliore. Quindi secondo me è più la società ad essere responsabile, poi certo chi ha un carattere forte può comunque emergere e cercare di cambiare le cose ma gli altri? Rimangono schiacciati. Quello che si può sperare è che i figli dei figli imparino dagli errori delle generazioni precedenti, ma in una società che ha sempre meno persone disposte a mettere al mondo altre vite un cambiamento è ancora più difficile.
Voi avete fatto moltissima chiarezza su questo tema. Molto chiaro per me come ispanico parlante!
Sono in isolamento dal 1999, prima in città, ora in campagna
Scusa, la mia domanda , quanti anni hai?? Te lo chiedo perché ho un figlio che si comporta nello stesso modo!!
@@emmegy27 se posso darle un consiglio, non gli faccia pesare questo problema e non cominci mai a insultarlo o colpevolizzarlo. Provi a compatirlo, ma non con una compassione nociva e vittimistica, ma con una compassione profondamente motivazionale: gli deve far capire che su alcuni aspetti ha ragione, ma su altri si sbaglia. Studi sempre tanto prima di agire
Nel lontano 2011 scrissi un articolo su gli hikikomori quando praticamente non ne parlava nessuno e infatti sulla rete, ai tempi, non trovai quasi nulla. Trovai fonti cartacee e non senza difficoltà. Per anni, fino all'exploit, l'unica fonte on line fu il mio articolo. Mi fa quindi piacere sapere che non è più cosí.
Si, tutto giusto.
Io oggi ho 60 anni, all'età di 12 mi sono chiusa in casa.
Ne sono uscita dopo tanti sacrifici e dolore, oggi mia figlia che ha 17 anni è chiusa da 5.
Per accettare lo stato di mia figlia mi ci sono voluti anni, non accettavo. Attraverso la sua sofferenza ho amato la bambina che ero, oggi mi voglio bene.
Ho paura di sbagliare e voglio aiuto per poterla aiutare!
Attualmente con il covid non saprei dire se io sia un hikkikomori dato che ho iniziato a stare a casa da circa gennaio abbandonando la scuola, ma non è che non esca dalla stanza, insomma comunico normalmente coi miei amici online e la mia famiglia.
Però non ho più nessun motivo per uscire, sostanzialmente nella realtà sono una persona senza amici, ho tanti motivi per cui col tempo mi sono stancata di andare avanti e di cercare di rapportarmi col prossimo e quindi non vedo quale motivo ci sarebbe nel mio "uscire".
Il fatto è che: che io lo sia o meno che ci dovrei fare? Posso provare ad uscire andando in biblioteca quando sta storia finirà, ma non credo lo farò più di tanto e cambierebbe qualcosa?
Di per sé non ho intenzione di far nulla nella vita e nonostante sappia le conseguenze (ovvero non mi manterranno per sempre) non riesco a vedere questa come un motivo per vivere fuori, cioè se la vita la si vive per sopravvivere come un automa allora perché fare figli? Perché farmi nascere in una società che pretende che tu sia un robot che offre alla comunità un servizio o se no sei un fallito che merita la morte.
Onestamente io non sono nemmeno sicura di voler aiuto dato che non so nemmeno che cosa io stia cercando o quale sia il problema, quindi, in un mondo in cui ognuno fa per sé e nessuno si ferma ad aiutare chi ha crisi esistenziali, pur sapendo di essere in questa situazione, che dovrei farci?
Sarò stupida io, ma per questo chiedo, va bene: c'è questo problema, delle persone si chiudono totalmente in sé stesse rinnegando il mondo. E quindi? Che ci puoi fare? Li aiuti tu? E come? Sono sicura che molti di essi rifiuterebbero aiuti e quindi perché aiutare chi rinnega il bisogno di aiuto?
Non credo che il mondo attuale sia una bella favola in cui magicamente arrivi un eroe a salvarci dai nostri drammi. Dopotutto perché farlo? Sarebbe bello se ci fosse chi deciso ad aiutare fino in fondo, ma tutti si arrendono. Perché non c'è motivo di sforzarsi tanto per un mezzo conoscente. Perché chi aiuta in questi casi sono gli amici, le persone care e "tutti hanno persone care".
Non so se leggerà mai questo messaggio, ma nel dubbio non volevo attaccarla se è sembrato così, è solo che ho molti dubbi, molta rabbia e ho iniziato a provare tanta indifferenza in ciò che è definito dagli altri come reale, quindi se lei ha soluzioni vorrei saperle o se mi sbaglio vorrei sentire opinioni diverse.
Se ci sono più spiegazioni nel suo libro vedrò di leggerlo, sono felice comunque che qualcuno parli di queste tematiche.
Questo è il pensiero comune di molti di noi mi sa
Nelle tue parole rivedo tanto mia figlia.
Forse sarebbe il caso di accettare il proprio stato di hikikomori anziché rinnegarlo e così facendo separarsi dalla società diventando eremiti,.dovremmo conoscerci , siamo simili
Grazie a te ho capito di essere un hikikomori, o almeno lo sono stato per tanti anni e pure adesso non ne sono uscito credo, se non dovessi lavorare probabilmente mi isolerei quasi come prima.
Hai fatto una descrizione molto precisa di diverse tematiche che vanno a comporre il quadro nella sua interezza, io pensavo di soffrire di fobia sociale, ansia, timidezza ed infine di depressione dovuto all'isolamento sociale, ma sono solo una parte di un problema più centrale, la mancanza di motivazione e la confusione sono la base di tutto.
Grazie per tutti gli spunti di riflessione, sei veramente bravo in quello che fai!
Se lavori fuori casa non sei hikikomori. Diciamo che sei un solitario. Anche io detesto questa società di merda egoista e consumistica, però potresti trovare delle attività che puoi coltivare da solo fuori casa come il cinema, passeggiate, teatro, non so poi vedi te, analizza ciò che ti piace ed è nelle tue possibilità, in questo modo cambi un po' aria se non altro. Non snaturarti per cercare di adattarti a sta società di merda.
Che lavoro fai? (O facevi)
@@ALE9069 ho fatto il cuoco prima, adesso sto facendo il domestico, mi accontento di quello che c'è, sempre meglio che stare a casa!
@@Tragicomio pensa che io a breve passerò dall aver fatto 4 anni la guardia di notte o pomeriggio inoltrato dove non vedevo quasi nessuno, ad essere affiancato in giornata per diventare successivamente il referente dei servizi generali e quindi interagire con gli esterni per fatture lavori generici ecc. È da quando lo so (3 giorni) che ho ansia tutto il giorno e sto proprio male a livello emotivo. Pensa per uno così, avere le proprie abitudini, e di colpo di cambiano orario mansioni devi stare in mezzo alla gente, mentalmente mi sta mangiando dentro
@@ALE9069 A te potrebbe sembrare un problema, ma potrebbe invece essere un'opportunità per uscire dalla tua zona di comfort, con l'esperienza ed il passare degli anni si acquista fiducia, ho fatto i 30 quest'anno e sta diventando sempre meno problematica diciamo la questione per me
Ottima analisi!
Mi hanno suggerito il tuo canale ed andando a leggermi la descrizione dell'hikikomori su Wikipedia ho Vito che ci rientro perfettamente.. Tu hai elencato una serie di problematiche e bene o male io rientro un po in tutte. Non sono ancora pienamente convinto, ho precedenti patologie e situazioni già belle che cronocizzate, sono stato chiuso in casa per anni e negli ultimi tempi avevo preso a riuscire ma ho molte difficoltà soprattutto a livello sociale, ho grosse difficoltà nei confronti della vita e vado avanti anche se vivo con la certezza di essere morto dentro. Se mai dovessi ri iniziare a leggero compreró sicuramente il tuo libro.
Prova a diventare un eremita , se devi allontanarti dalla società fallo x bene
Bellissimo video!
Spero tu riesca ad arrivare a più gente possibile
Molto interessante non ho mai avuto modo di approfondirlo nonostante ho sentito parlare spesso di questa realtà e conosciuto anche una persona così grazie per queste delucidazioni come sempre
Grazie è stato molto chiaro e utile, ho un figlio adolescente che ha queste caratteristiche.
Seguirò altri suoi video!
Ciao per caso hai risolto il problema con tuo figlio? perdonami la domanda ma credo che anche mio figlio ha queste caratteristiche
Boh io dopo essermi preso una bella PTSD e vari problemi di salute mentale (ansia soverchiante e agorafobia) mi sono fatto 7 anni chiuso in una stanza. Poi dopo 7 anni di completa sofferenza e "non vita", ho deciso di cambiare la mia vita. E' stata dura, ho affrontato tutte le mie ansie e fobie/paure. Ho imparato a sconfiggere i continui attacchi di panico e ora, anche grazie alla legge 68, ho rovesciato la mia vita per il meglio. E' dura vivere nel mondo reale come invalido. Ma meglio che chiudermi nella mia stanza. Ciao a tutti!
"Si mette in discussione perfino il senso della vita..."
Quale senso scusa?
Il senso della vita non lo puoi mettere in discussione, te lo puoi solo inventare.
Hai ragione, ho usato un'espressione scorretta.
Ma no, figurati. Sono io ad essere un pedante rompicoglioni.
@@desolazioneperettiwilliams5063 😂😂 "un pedante rompicoglioni", grande 👍😂
Complimenti per le tematiche trattate e come vengono affrontate.
Bel video
Grazie 🙏
Ciao. Video molto interessante. E' piacevole ascoltarti, per il contenuto e per come sei tu - per la tua personalità.
A mio avviso la mancanza di interesse nei "raggiungimenti sociali" può avere varie cause.
A me interessa soffermarmi su una, che penso sia presente almeno per una parte delle persone... "disinteressate". Forse il modo migliore di parlarne è citare la mia esperienza.
(E' la prima volta (!) che leggo il termine "hikikomori", e, obiettivamente, non lo sono. Ma forse sarei potuto diventarlo).
Infanzia felice. Adolescenza, no. Apatia, disinteresse, leggera (penso) depressione. Mi rendo conto di essere molto meno felice di quanto fossi da bambino. Penso che non potrò mai più essere altrettanto felice (nè quasi). (Tutto ciò, appunto, durante l'adolescenza.) A 20 anni, la vita mi porta (c'è chiaramente, secondo me, un'intelligenza organizzatrice, dietro ogni incontro, circostanza, che la vita mi presenta - lo dico ora (a 48 anni)) ad apprendere una tecnica di meditazione (Meditazione Trascendentale, o MT).
La prima meditazione, nel centro di meditazione, mi dona un'esperienza bellissima di un livello di me stesso che probabilmente avevo, in qualche misura, assaggiato da bambino. Grande rilassamento, gioia, pace, sicurezza,... ed ENTUSIASMO ! Forse è possibile ritrovare quella felicità d'infanzia ?
Ero molto "dentro la scienza", e la prima cosa che mi dico, dopo quella bellissima esperienza è: come, una cosa così... e la scienza non ce ne parla ??? Non la insegnano... ma neanche a scuola - all'asilo ???
Purtroppo no. (Ad alcuni fortunati studenti, ora, sì - in centinaia (o migliaia ?) di scuole del mondo, e in 4 o 5 scuole in Italia).
Ora, se uno è pronto per quel tipo di esperienza - che è ciò di cui parlano tutte le tradizioni spirituali e anche popolari del mondo, NIENT'ALTRO può dare un appagamento soddisfacente.
Quell'esperienza è chiamato Samadhi (Trascendenza) nello Yoga (di cui l'MT fa parte - sì, la parte più potente, direi, dello Yoga sono le tecniche mentali, non quelle fisiche (comunque utilissime)), Regno dei cieli da Cristo (no, non te lo insegnano in parrocchia... Semplicemente perché non sanno più come far avere quell'esperienza, (immagino da poco dopo la dipartita di Cristo e dei suoi discepoli, che la insegnavano). Non per malafede).
Immagino cosa stai pensando, ma io quando ho imparato l'MT, a 20 anni, mi consideravo ateo. Avevo anch'io litigato con la religione Cattolica. Ma un conto è l'insegnamento originario dei fondatori delle varie religioni, un altro è ciò che c'è adesso, nei vari insegnamenti.
Le varie religioni sono nate innanzitutto per dare quell'esperienza ("Cercate per prima cosa il Regno dei Cieli, e tutto il resto vi sarà dato di conseguenza"), ma l'insegnamento su come fare, in pratica, è andato perduto.
Restano le prediche su ciò che si deve e non si deve fare. Invece è proprio l'esperienza della beatitudine all'interno di noi stessi ("Il Regno dei Cieli è dentro di voi") che permette di eliminare stress e limitazioni, e poi di vivere naturalmente, senza sforzi nè costrizioni o restrizioni una "buona vita".
La Meditazione Trascendentale non è una religione. E' una tecnica, che può essere praticata da chiunque: atei, agnostici, spirituali, appartenenti di qualunque religione, ... Io, come ti dicevo, quando ho iniziato mi consideravo ateo. Non c'è nessun credo da abbracciare, nulla in cui credere (nemmeno che funzioni, la tecnica. Basta seguire le istruzioni su come praticarla). E' semplice, in quanto segue la tendenza naturale della mente ad andare verso la massima gioia possibile. Allo stesso tempo è molto efficace, proprio perché naturale, senza sforzo. E' però "delicata", nel senso che porta la mente ad un livello astratto, "nuovo" (apparentemente...), per cui si possono avere tante domande. Per cui va appresa da un insegnante qualificato, in un corso di 4 lezioni.
E' insegnata professionalmente. Ha quindi un suo costo (alcune centinaia di euro), che varia in base ad alcuni parametri, ed include la possibilità di follow-up a vita. (No, io non sono un insegnante. Non ci guadagno soldi se qualcuno fa il corso.) (Non penso che sarebbe un crimine, se fosse il contrario. Basterebbe dichiararlo. E' normale pagare per informazioni utili. Ma, ripeto, non è il mio caso.)
E' probabilmente la tecnica mentale più studiata (circa 400 studi scientifici pubblicati su riviste peer-reviewed ne provano benefici... praticamente per ogni aspetto della vita). (Per questo, a 20 anni, con la mia mentalità "scientifica", l'ho imparata.)
Non so se sia ciò che stai aspettando (inconsapevolmente) di trovare. Devi sentirlo tu.
Io ne parlo raramente. Ma ciò che hai detto alla fine del video mi ha fatto pensare che forse era mio compito accennartene. Se vuoi avere più informazioni, c'è tantissimo materiale nel sito ufficiale (meditazionetrascendentale.it).
I miei migliori auguri per una vita PIENAMENTE REALIZZATA, qualunque cosa voglia dire per te.
Ciao !
Alok Tontini
Grazie mille, davvero interessante.
Hai pensato all'impatto che questa quarantena forzata avrebbe potuto avere su un potenziale hikikomori fino ad ora inconsapevole di esserlo?
Ottimo servizio. Dovresti starci tu in televisione non le iene.
Molto chiaro. Bel video
Grazie
Sei un grande, continua così.
Bravissimo
Ma la società a noi studenti non ci vuole ci detesta ogni persona che non pesa ad aiutarsi a vicenda ma solo a odiarsi in continuazione
Ho scoperto il canale in qs giorni,mi piace tantissimo. Purtroppo all'inizio del video qd fai vedere il libro non si fa in tempo a vedere e leggere.
Ciao.
Parliamoci chiaro se non ci fosse internet,starebbero sulle console a giocare come negli anni 2000. Poi un hikikomori e uno che può permettersi di stare a casa,facendosi mantenere.hikikomori o no se si trovasse solo dovrebbe alzarsi le maniche!!!
Vorrei sapere se c'è una correlazione fra bambino dal futuro promettente e hikikomori e fra non neurotipici e hikikomori.
😮😮❤❤
@hikkikomori Italia guarda welcome to nhk ( un anime che parla anche troppo bene del fenomeno hikkikomori ).
C' è ancora su youtoube
io non so se sono un hikikomori e qualcuno dipendente da internet, e non voglio neanche informarmi per saperlo.
io passo tutte le giornate nella mia stanza, su internet
a videogiocare o parlare con altre persone.
mi reputo una persona abbastanza tranquilla e razionale ma quando mi si toglie il pc divento agitato, apatico e mi sento veramente male.
non ho altri interessi oltre il pc e non mi interessa mai averne, rifiuto sempre ogni proposta che mi viene fatta per provare a farmi uscire di casa.
vorrei tanto cercare aiuto
ma se sono dipendente da internet la soluzione è farmelo usare meno (lo credo io e magari mi sbaglio, ma quando qualcuno è dipendente dalla droga si cerca di diminuirne l'uso) e io non voglio usarlo meno, ma non perchè voglia rimanere in casa tutta la vita a giocare ai videogiochi,
ma perchè io sono sereno quando sono al pc, mi sento bene.
non so se sia perchè quando lo uso ignoro i problemi, mentre quando me lo tolgono torno alla vita reale e forse non voglio affrontarli quei problemi.
ad esempio, io ho 18 anni e i miei genitori vogliono mandarmi a lavorare,
giustamente, non c'è nulla di sbagliato in questo.
ma io non mi sento in grado di affrontare un ambiente lavorativo, non saprei proprio come relazionarmi con le persone.
ma questo non lo dico mai a nessuno sempre per il fatto che non so come possa o aiutarmi
e piuttosto che rischiare che mi tolgano il pc, preferisco non fare nulla.
d'altronde sono sempre stato apatico, perchè non continuare?
ah comunque bel video, è sempre bello vedere qualcuno che fa chiarezza.
Sbrandellapavoni madonna che fallito
@@notney3738 eh lo so
Sbrandellapavoni adesso sei ancora così??
si, mica in una settimana cambia tutto
Sbrandellapavoni dai bro da quando non ne esci di casa ?
Mi sembra di rivedermi molto in questa descrizione, non sapevo l'esistenza di questa terminologia.
Hikikomori ed Eremiti: differenza?Punti in comune?
Gli eremiti storicamente avevano ruolo e riconoscimento sociale. Santi eremiti. L'eremitaggio ebbe anche strutturazione nel monochesimo. Forse scandire e strutturare la vita quotidiana può essere d'aiuto.
Io passo le mie giornate a guardare video su UA-cam.
Non gioco ai videogiochi e ho solo twitter e telegram come social.
No instagra, no facebook no whatsapp.
Bella vita di merda
@@YvngZeh la merda ha il suo perché
@@YvngZeh non che la tua sia migliore
@Federico Zene se l'alternativa è la tua simpatia non so come dargli torto.
Molto valido ma spiegato parlato raccontato troppo velocemente bisogna pensare che non tutti possono seguirti con questa velocita espressiva
Non hai considerato, almeno in questo video che un hikikomori può diventarlo in seguito a bullismo e continue prese in giro da parte dei coetanei a scuola e fuori scuola, facendo in modo di chiudersi in casa per evitare ciò.
Lì si può parlare più di emarginazione sociale, non necessariamente di hikikomori. Hikikomori è una mentalità ed una pulsione nichilista. Non è solo isolamento.
@@k.e.v.2011 all'ora io la chiamo mancanza di fiducia se non sai distinguere che sono bravo ho cattivo.ragione per cui svegliatevi nel capire se le persone recluse sono cattive ho brave.
I miei sono convinti che io sia una "kikkoman" (sono nonni sulla sessantina) perché sto sempre allo smartphone o, mal che vada, al notebook. Però, dopo aver ascoltato la tua testimonianza, io e mia madre - sociofobica - abbiamo dei dubbi. Tra qualche decennio, forse anche mio padre lo capirà
Quando si ha un familiare con questa malattia la vita di tutta la famigliasi ferma e il dolore ti divora ogni istante perché non sai come aiutarlo.
È proprio così 🤔
Ho un figlio adolescente asperger e temo che sua su questa strada vorrebbe tanto avere degli amici ma non riesce e pian piano sta perdendo qualsiasi interesse la scuola la frequenta ma non studia per nulla per paura del fallimento ha sviluppato anche un disturbo ossessivo compulsivo per cui man mano sta evitando di uscire. È seguito da NPI psicologa comportamentale e psicologi terapia breve strategica come lo aiuto? Grazie mille
Ho bisogno di parlare con te ho un problema pesante
🙏❤🙈 Caxx ..
Sono venuto a conoscenza della vostra pag Facebook ma non riesco a contattarvi in nessun modo , vorrei parlarvi tanto della mia " vita ", per anni ho sottovalutato la cosa ma ora sento il bisogno di parlarne e sopratutto di liberarmene per sempre . Mi potete aiutare con altri contatti per favore ?
Ciao! Si c'è la pagina su facebook ma è riservata ai genitori.
Oramai è passato un anno.
Sei riuscito ad avere dei contatti?
Inadequate
Nostalgic of a never lived life
I watched it yesterday night
obfuscates fears and doubts.
Future am I blind?
Time flows.
Nostalgic of a never existed life
I'll keep watching it's bright,
brighter than a sunny day outside.
Here I feel safe.
Inadequate.
Hey guys im the only english speaking commenter here im so special
We all are special
Del libro c'è anche un versione ebook, o ancora meglio un audio-libro? Grazie
Purtroppo l'editore ha deciso di pubblicarlo solo in formato cartaceo.
@@HikikomoriItalia Peccato... ma spero un giorno sia disponibile anche negli altri formati
Joy vive na España queria saber del.mia familia Crripaldi del italianos mio avolo eres italianos nasceu en millón Jacitho Cripaldi
Perché dite hikikomori invece di asociale dato che chi non studia e non lavora ma socializza è definito neet ? Inoltre l'asocialità non è curabile, accettatelo.
Ho bisogno di aiuto io sto chiuso a casa non riesco ad uscire mi fa stare malissimo
Ma come può un hikikomori guadagnar soldi?
Se mi isolo mio padre mi da quattro gargiate che minchia mi cambia i connotati
Immagina pestare una persona perché non è affettuosa e socievole, il comportamento violento ed il motivo non hanno un dislivello talmente notevole da risultare imbarazzante ?! Il bisogno di affetto e compagnia è una debolezza ed un essere violento con chi non ne ha bisogno, anzi sicuramente è morboso quindi convinto che in realtà la vittima voglia affetto e compagnia, vuole fare il forte ma è solo un pagliaccio.
Mi è capitato, non con mio padre però. Io reagivo cosí violentemente che era meglio tenermi isolata altrimenti succedevano cosí tanti problemi... i miei spesso hanno paura che gli altri mi contattano in giro
Che pechato che non poso fare EREMITA fai da te senza nesuna idiologia idiota sociale ,spirituale, nazionale ,religiosa ,new-edge.UNOe unico cioe te steso.
Lettera per gli hikikomori:la vita e bella godetevala ragazzi😪 non giocate tutto il tempo a fortnite
magari per chi ci gioca sempre è bello! Uno non può “godersi” la vita a modo tuo!
La vita é bella, il "bello" é soggettivo, perció non si può dire ad un'altra persona che una cosa é bella come se lo sia in maniera soggettiva, quindi la tua frase perde senso sul nascere. Almeno specifica con frasi come "per me é bella" e magari spiegando cosa trovi bello nella vita, per chi (come me) non capisce cosa ci sia di tanto bello, spiegando anche perchè quelle cose per te sono belle. Magari con una spiegazione più specifica può nascere un dialogo, spiegandosi così superficialmente nessuno può trarre spunto dal tuo commento
Respira ogni tanto ragazzo
Però tu, in cambio, usa la punteggiatura.
Si vede che respira in punti dove il video viene tagliato, respira, solo che usa editing