Complimenti per la chiarezza, speriamo che questa valutazione rivoluzionaria prenda piede nella scuola pubblica! Tempo al tempo... un giorno avremo tutti docenti che useranno approcci umanistico affettivi affiancati alla valutazione autentica !
l'unità di apprendimento,costituisce la struttura di base dell'azione formativa ,indica un insieme di occasioni di apprendimento,che consentono all'allievo,di entrare in rapporto personale con il sapere.Pone l'allievo al centro dell'azione didattica ,ricorrendo anche a strumenti diversificati , innovativi e tecnologici ,per consentire la personalizzazione dell'apprendimento.grazie perchè ho condiviso un argomento cosi poco trattato , e voi , mi avete oltremodo allargata la mia visione . grazie ancora
Grazie per la sua spiegazione chiara e puntuale. Se posso permettermi una domanda.... un'insegnante di inglese come me, cosa potrebbe proporre a studenti delle medie o delle superiori come compito autentico per una valutazione autentica?
In questi ultimi tempi si parla di valutazione descrittiva, cioè "abbasso i voti". Ripesco questo contributo e trovo numerose analogie tra valutazione autentica e valutazione descrittiva. Che fine ha fatto nel frattempo la prima? Perchè in questa tornata la si chiama descrittiva, o almeno è sparito il termine autentico? Quest'ultima valutazione è decisamente più complessa della valutazione cosiddetta descrittiva. E' comunque la stessa cosa, ma con mire meno alte? Non sono a favore della valutazione tradizionale, ma bisogna rendersi conto che certi obiettivi non sono per niente raggiungibili se la struttura della scuola è quella di massa. Un insegnante a scuola ha molta difficoltà ad essere formativo, autentico, descrittivo, ma come padre (o madre) di magari due figli, a casa, riuscirà meglio nell'impresa. Si capisce il senso del ragionamento? La preoccupazione di queste "moderne " valutazioni è quella di non giudicare infierendo sugli alunni/studenti. Ad esempio il livello esordiente della Rubric citata nel filmato "non ha nulla di punitivo". Certo, all'inizio tutti si trovano a quel livello, ma se uno si trova al livello esordiente ancora al secondo anno di scuola, dichiararlo esordiente è sicuramente punitivo. Immagino che comunque in una scuola meglio organizzata non sia possibile che al secondo anno uno sia ancora al livello esordiente, ma allora si deve parlare di come organizzare la scuola e non penso che l'asso nella manica sia solo la valutazione autentica (che comunque, partendo dagli alunni e lavorando con il loro supporto, è già certamente meno "tranchant" rispetto a quella tradizionale.)
Salve, il suo contributo meriterebbe un dibattito più ampio che qui è difficile. Certamente la valutazione descrittiva eredita molti aspetti della valutazione autentica. Rispetto alla rubric: se si è fatto un buon lavoro, è piuttosto difficile che in un intero anno uno studente non si sia mosso dal livello "esordiente" ad uno successivo.
Buonasera a tutti. Ottima la presentazioni e faccio i miei complimenti. Mi ricorda molto la progettazione a ritroso, tuttavia volevo chiedere se avete esperienze nella scuola primaria, perché tutti gli esempi che vengono riportati, sono relativi a compiti autentici nella scuola secondaria dove le prerequisiti e competenze sono diverse rispetto ai bambini piccoli della scuola primaria. Grazie
raramente questo argomento è trattato in modo così chiaro e corretto. complimenti!
+Federica Pilotti Grazie Federica, molto gentile!
Complimenti per la chiarezza, speriamo che questa valutazione rivoluzionaria prenda piede nella scuola pubblica! Tempo al tempo... un giorno avremo tutti docenti che useranno approcci umanistico affettivi affiancati alla valutazione autentica !
Argomento trattato con chiarezza e semplicità. Complimenti!
grazie
l'unità di apprendimento,costituisce la struttura di base dell'azione formativa ,indica un insieme di occasioni di apprendimento,che consentono all'allievo,di entrare in rapporto personale con il sapere.Pone l'allievo al centro dell'azione didattica ,ricorrendo anche a strumenti diversificati , innovativi e tecnologici ,per consentire la personalizzazione dell'apprendimento.grazie perchè ho condiviso un argomento cosi poco trattato , e voi , mi avete oltremodo allargata la mia visione . grazie ancora
Grazie per la sua spiegazione chiara e puntuale. Se posso permettermi una domanda.... un'insegnante di inglese come me, cosa potrebbe proporre a studenti delle medie o delle superiori come compito autentico per una valutazione autentica?
Un ottimo contributo, grazie!
Grazie
;)
Grazie per gli spunti di riflessione
Grazie. Interessante, utile, stimolante.
+LaProfe AF Grazie
complimenti per questo video.
Ottimo, complimenti
Troppo gentile, grazie.
In questi ultimi tempi si parla di valutazione descrittiva, cioè "abbasso i voti".
Ripesco questo contributo e trovo numerose analogie tra valutazione autentica e valutazione descrittiva. Che fine ha fatto nel frattempo la prima? Perchè in questa tornata la si chiama descrittiva, o almeno è sparito il termine autentico? Quest'ultima valutazione è decisamente più complessa della valutazione cosiddetta descrittiva. E' comunque la stessa cosa, ma con mire meno alte?
Non sono a favore della valutazione tradizionale, ma bisogna rendersi conto che certi obiettivi non sono per niente raggiungibili se la struttura della scuola è quella di massa.
Un insegnante a scuola ha molta difficoltà ad essere formativo, autentico, descrittivo, ma come padre (o madre) di magari due figli, a casa, riuscirà meglio nell'impresa.
Si capisce il senso del ragionamento?
La preoccupazione di queste "moderne " valutazioni è quella di non giudicare infierendo sugli alunni/studenti. Ad esempio il livello esordiente della Rubric citata nel filmato "non ha nulla di punitivo". Certo, all'inizio tutti si trovano a quel livello, ma se uno si trova al livello esordiente ancora al secondo anno di scuola, dichiararlo esordiente è sicuramente punitivo. Immagino che comunque in una scuola meglio organizzata non sia possibile che al secondo anno uno sia ancora al livello esordiente, ma allora si deve parlare di come organizzare la scuola e non penso che l'asso nella manica sia solo la valutazione autentica (che comunque, partendo dagli alunni e lavorando con il loro supporto, è già certamente meno "tranchant" rispetto a quella tradizionale.)
Salve, il suo contributo meriterebbe un dibattito più ampio che qui è difficile. Certamente la valutazione descrittiva eredita molti aspetti della valutazione autentica. Rispetto alla rubric: se si è fatto un buon lavoro, è piuttosto difficile che in un intero anno uno studente non si sia mosso dal livello "esordiente" ad uno successivo.
Buonasera a tutti. Ottima la presentazioni e faccio i miei complimenti.
Mi ricorda molto la progettazione a ritroso, tuttavia volevo chiedere se avete esperienze nella scuola primaria, perché tutti gli esempi che vengono riportati, sono relativi a compiti autentici nella scuola secondaria dove le prerequisiti e competenze sono diverse rispetto ai bambini piccoli della scuola primaria. Grazie
Grazie!
di nulla
discutere un testo letterario non è per nulla un compito ripetitivo