Bravo, hai capito la reazionarietà insita, tra l'altro, nell'essere "fedeli alla linea" qualunque essa sia. Infatti, quando li scoprii nei tardi anni '90 a 16-17 anni, da ragazzo profondamente di sinistra nei valori e quindi condividendo molti principi del comunismo E PER QUESTO molto critico di come il comunismo era stato "messo in pratica" (anche se non sarebbe molto corretta questa locuzione: meglio sarebbe dire che quello che era la Russia, con i suoi figli - con varie e diverse concezioni di comunismo, e tra questi Lenin e la sua - ha creato QUEL TIPO di comunismo. Inoltre bisognerebbe riconoscere che i peggiori crimini non sono da additare al "comunismo" ma allo "stalinismo"), non condividevo "politicamente" Ferretti. La sua è una fascinazione per i riti, la simbologia, la "sicurezza" che dà una società immobile, contadina, persa- infatti - in un passato idealizzato. Stessa idealizzazione del passato e della tradizione e della "ruralità" che abbiamo con Pasolini, aspetto infatti che non mi ha mai convinto - troppo facile scappatoia: i figli dei contadini (o degli oPPerai, come canterà G.L. nei C.S.I) e i figli dei figli, lo sanno che era una vita di stenti, prepotenze, oscurità e paure alla mercé dei potenti o delle malattie - per questo più spirituale, direbbe Ferretti. Forse: sicuramente breve, piena di dolore (ah, beato il dolore, direbbe la parte ascetico-cattolica del Giovanni), morte e analfabetismo. Senza nessuna lettura, cultura, più che di spiritualità mi verrebbe di parlare di fede nei rituali, nelle pose e nei feticci. Proprio le cose che "confortavano" Giovanni dalla modernità. L'ignoranza totale del contadino semianimale, con tutta la sua poeticità: va da sè che in questà realtà poi ci sia una "casta" di "sacerdoti" o "letterati" o "spirituali" o "poeti" in cui i Giovanni Lindo e i Pasolini, evidentemente, vi si immaginano per diritto o manifesta superiorità: probabilmente ci sono stati tanti Pasolini e Ferretti nei miliardi di bambini, nella storia, morti prima di compiere il quarto anno di vita. A me i CCCP sono sempre piaciuti per l'esperimento artistico che testimoniavano: l'invasione nel campo della cultura pop e della musica rock, a strapotere angloamericano, di questa testa di ponte comunista italico filo (ma neanche così -per fortuna - fedele alla linea come millantavano) sovietica. L'artista poi si vedeva nel sapere cogliere, e rendere, certe immagini, certi sapori, atmosfere, suggestioni. E, anche, la caleidoscopità e la multiforme visione delle interpretazioni: alla fiducia nel modello arcaico-rurale-industriale sovietica si alternano anche "critiche", malesseri, non interamente indirizzate o dovute alla società occidentale. E, in ultimo, più che la fiducia nella cura "sovietica", mi ha catturato ritrovare il malessere e i "sintomi" che avvertono le persone sane in una società malata. In questo caso occidentale, ma in realtà occidentale o sovietica che sia. Un ultimo appunto sul "comunismo", che Ferretti infatti ritiene sia morto nel '89-'90: Un conto è il comunismo. Un conto il comunismo sovietico. A differenza del nazismo o del fascismo, il comunismo ha molti padri: se per semplificazione vogliamo attribuirne la paternità a Marx, conviene ricordare che era già morto al tempo dell'ascesa al potere di Stalin - avvenuta tra l'altro non certo per le sue capacità di "Ideologo" del comunismo ma per i metodi violenti e corruzione. Morto come, tra l'altro, centinaia di migliaia di COMUNISTI fatti ammazzare da Stalin - suoi antagonisti molti dei quali avevano anche ALTRE concezioni di comunismo. Ecco, in soldoni, la differenza tra nazismo e fascismo (differenti a loro volta, ma non sul nodo fondamentale) da una parte e il comunismo dall'altra: per essere sullo stesso piano, il padre del comunismo avrebbe dovuto essere Stalin che avrebbe poi messo in PRATICA le sue concezioni. Che non sarebbero state quindi, per coerenza, di uguaglianza: per entrambi, una razza(o popolo o cultura, per il fascismo) era superiore a altre, e di riflesso anche qualche classe, e di riflesso la violenza erano giustificati. Ma il comunismo dice l'opposto in questi punti: infatti il nazismo è morto (e i suoi ideali razziali indifendibili e insostenibili - e fuorilegge), mentre gli ideali del comunismo sono tutt'ora condivisibili. Quindi, a parte i discorso politico sul "comunismo" in generale, sono d'accordissimo con tutto quello che hai detto sui CCCP e lo trovo forse la cosa più condivisibile mai detta su di loro, che rispecchia il mio punto di vista, è profonda e coglie l'essenza ed è attinente con cosa sono i Cccp: e quindi, in Italia, un'analisi rarissima e preziosissima. Continua così, complimenti.
Grazie per la meravigliosa riflessione, che ovviamente condivido in toto e che approfondisce e completa quello che nel video ho potuto solo accennare. Lo metto come commento in evidenza così spero anche altri avranno il piacere di leggerlo 🙂🙏🏻
"perché ascoltare i CCCP oggi? Perché sono POESIA". Dopo questa perfetta analisi, tutte le disquisizioni e speculazioni politiche svaniscono al cospetto della poesia, dei loro versi e della loro musica, dell'emozione che suscitano. È proprio questo il motivo per cui oggi continuo ad ascoltarli, slegandoli dal messaggio politico. Grazie per averlo spiegato così bene!
Una disanima semplicemente ECCCELLENTE. Lo dico da fan dei CCCP dalle scuole elementari, da uno che al momento della chiusura del progetto dei CCCP "per mancanza d'aria" scrisse una lettera a Ferretti e ne ricevette una risposta bellissima. Da uno che ha avuto la fortuna di parlarci dopo un concerto dei CSI a Pisa, nel lontano 1994, appena maggiorenne. L'impronta fideistica è sempre stata una costante, la Poesia il fil rouge che sempre contraddistinto Ferretti e le sue parole, scritte anche utilizzando l'arte delle figure retoriche dell'antica antologia greca, latina e romanza: "Luci spezzate azzurre, mitra imbracciati neri". Faccio solo un piccolissimo appunto, hai visualizzato gli EP Ortodossia II e Compagni Cittadini, a dire il vero le prime produzioni (tutte in mio possesso originali) sono state, Ortodossia (45 giri vinile di dimensioni 'ortodosse") Ortodossia II (45 giri vinile di dimensioni da 33) e solo dopo Compagni Cittadini.
Grazie mille! Anche per la giusta precisazione e per aver condiviso il tuo rapporto con Ferretti. Anch’io ho avuto modo di parlarci e devo dire che personalmente mi ha lasciato una sensazione totalmente positiva, che chi lo disprezza per le sue posizioni evidentemente non vuole o non sa percepire. Non avevo mai riflettuto sul suo rapporto con la letteratura classica… proverò a riascoltarlo tenendolo in mente. Grazie davvero!
Ferretti mi piace quella foto ad Atreju, abbracciato alla Meloni e che dichiara di avería votata....alla faccia di "fedeli alla linea", piú fedeli al soldo. Quando facevano le tourné si facevano pagare come le band che venivano d'oltr oceano, mentre tutte le altre punk band italiane coerentemente con ideologia Punk, suonavano a prezzi calibrati, o nei centri sociali a offerta libera. Sono dei pagliacci, con la loro estetica filio-sovietica, e voi beati che gli andate dietro 😂😂😂 ....state messi proprio male 🤦🏻
Ho scoperto i CCCP qualche anno fa, sono del 1987. Mi attirò la carica dirompente della loro manifestazione artistica. Percepivo nei loro testi protesta per un modo di vivere alienante e dimentico della persona. E nello stesso tempo intuivo una loro predilezione per un mondo antico, ancorato a valori genuini. Trovo la figura di Ferretti interessante da approfondire. Credo che nella mente di molti giovani degli anni ottanta, prima della caduta del muro, ci fosse l'idea che l'Unione Sovietica proponesse un modo di vivere diverso e migliore rispetto a ciò che proponevano gli Stati Uniti. Poi, il crollo delle ideologie, il 1989, ha aperto gli occhi a tutti. Ottimo video, sono davvero ammirato per questo genere di narrazione
Anch’io ho scoperto i CCCP solo dopo. Prima ho amato i CSI, poi sono risalito all’indietro. Negli anni 80 ero un bambino ma credo sia come dici, che in qualche modo rappresentavano la critica più radicale e l’alternativa in un mondo polarizzato. Comunque continuo a ritrovarmi molto di più nei CSI delle ideologie crollate. Grazie mille per il tuo commento 🙂 presto farò anche la monografia sui CSI ☺️
Grazie a te! Rimane indubbiamente la sensazione di un tuffo carpiato all’indietro. Io ho cercato di evidenziare gli elementi di continuità, la linea rossa, poi senz’altro ci sono anche cambi di segno, e quelli penso siano spiegabili solo con le inevitabili trasformazioni soggettive… banalmente, se avessi di fronte il me di vent’anni su un sacco di posizioni non sarei più d’accordo, anche se forse la sensibilità di fondo, i valori che mi muovono sono gli stessi. Ma pure io a vent’anni credevo nella dittatura del proletariato, ora no 😂
@@beautifullosersrecordssecondo me hai colto nel segno nello spiegare quello che a molti sembra un rinnegare di Ferretti: scrostando bene, sotto ci sono valori conservatori. E, per quanto Ferretti mi metta in crisi per i miei valori progressisti, mi porta a pensare quantomeno a considerare che il progresso acritico non sia la soluzione. Effetto che mi fa anche Pasolini. Ed è vero: in questo senso mi ha aiutato ad aprire la mente, e ci è riuscito tramite il grimaldello della poesia. Perché, se tutto questo lo avesse trasmesso pontificando in TV o in saggi, non avrebbe avuto la stessa potenza.
Sei bravissimo, Andrea, ben colto, sensibile e dotato di grande proprietà di linguaggio. Sono d'accordo in toto, da sfegatato amante di Ferretti&Co, con la tua magistrale analisi e sottoscrivo ogni tua parola, tono, inflessione e messaggi fra le righe. Mi pari uno che sa pensare, e magari anche salmodiare.. chissà
Grazie mille! Sono felice di sentire che hai colto tante cose che magari non dico esplicitamente. Anch’io adoro Ferretti, soprattutto nella fase CSI. Dischi come Linea Gotica o Tabula Rasa mi commuovono profondamente e per me sono il meglio del rock italiano 🙂
@@beautifullosersrecords Sì, sarebbe difficile per me elencare le preferite, perché tutta la loro produzione ha una qualità immensa, fortemente coinvolgente -almeno dal mio punto di vista. Come dicevo in un altro commento prima, prevedo di andare, a dio piacendo, ad ascolarli martedì prossimo al festiva AMA a Romano d'Ezzelino
Ad ogni modo, secondo me, non è che si debba "andare d'accordo" con quanto un poeta esprime nelle sue opere. L'importante è che ci coinvolga, che ci emozioni, ci faccia riflettere e magari attivare 'connessioni neuronali' per noi insolite
Che bravo grazie! Il tubo mi ha proposto questo video perché grande fan di tutto l'arco artistico di GLF, per me un uomo che della vita stessa ha fatto poesia, ricerca esistenziale e arte. Ho apprezzato moltissimo il collegamento con Pasolini e affermazione sulla centralità della poesia. Mi iscrivo al canale!
Grazie mille 🙏🏻 Se vuoi ho appena pubblicato anche la puntata sui CSI 🙂 Tra l’altro ho visto i CCCP venerdì, bel concerto, anche se chiaramente negli anni ‘80 avevano una risonanza diversa
è sempre bello vedere come anche a distanza di anni continuano a uscire video interessanti sui CCCP; ottima analisi, un discorso cosi liscio, preciso e ben organizzato serviva proprio, bravo!
Mi è piaciuto il tuo video! Mi è piaciuto vederli dal vivo tra risa di gioia lacrime di commozione e una sensazione di irreale presente. Tanti amici non sono venuti al concerto per i motivi che hai spiegato benissimo ... mi è dispiaciuto per loro e per tutti quelli che usano solo la testa e poco il cuore ......
Posso immaginare! Io non so se riuscirò a vederli, purtroppo, anche se mi piacerebbe. Sono lieto che sia stata una bella esperienza 🙂 grazie di cuore per il commento
Li conobbi alla festa dell' unità a Siena nel lontano 1989,il loro concerto/spettacolo mi regalò un 'energia inedita a me fino ad'allora.Che ancora conservo gelosamente in me stesso.🖖
Meraviglioso ☺️ io purtroppo ho fatto a tempo a vederli solo nell’incarnazione PGR, che comunque mi ha esaltato parecchio dal vivo. Andrai ai concerti quest’estate?
Conosco i CCCP praticamente dagli esordi, la mia prima cassetta da 60 minuti la registrai direttamente nel 1986 un lato dai due vinili picture disc "ortodossia" e compagni cittadini" , e l'altro "affinità divergenze". roba che sta in vendita a 800 euro, l'edizione in vinile rosso l ho macinata ottimo video, con ottimi spunti. lo vedo solo ora, sono un po' in ritardo per i commenti, condivido molte delle cose che hai detto, ma ti do la mia impressione sull'aspetto dell'essere "filosovietici" che poteva essere spiegato un filo meglio GLF lo spiega bene in un paio di interviste (dell'epoca) che si trovano anche su youtube. non mi metto a ricercale per riportarle fedelmente e virgolettate, ma il senso era molto chiaro: mentre italia (ed europa) erano in adorazione del mondo paninaro plasticoso, i CCCP guardavano a "oriente" , perche loro li vedevano fermento. Conservatori e reazionari dici tu, ed è vero. ma ai tempi la loro sensazione era che ad essere morto e fermo fosse l'occidente, mentre a est c'era movimento, a berlino , ma anche nel mondo islamico, cinese, e sovietico. era li che poteva nascere qualcosa. A loro modo erano "progressisti"... altro che amare i casermoni grigi... in un certo senso avevano intuito quello che sarebbe successo da li a pochi anni. la storia gli ha dato ragione , da allora la cultura occidentale non ha prodotto niente,, l'europa e il mondo occidentale sono in crisi. e il baricentro del mondo (l'economia, la politica, la cultura) è altrove. basta vedere il peso attuale dei paesi arabi, della cina, della russia , del BRICS. non mi addentrerei in questa analisi, interessante ma fuori tema . Musicalmente parlando invece, sempre secondo le loro parole, il disco "Canzoni preghiere danze" lo reputano il meno riuscito. dopo Socialismo e Barbarie erano in un momento molto "distruttivo" dal punto di vista esistenziale. il successo, una crisi di idee e di identità, tante domande sulla direzione da prendere. erano allo sbando. anche musicalmente. Al basso era stato preso preso Ignazio Orlando, GLF dice di lui che non c'entrava niente coi CCCP , nel tour a Mosca Giovanni e Massimo erano al settimo cielo, lui era spaesato, un pesce fuor d'acqua. Non c'entrava niente con loro ma era l'unico che ne capisse di arrangiamenti mixaggi e produzione. Aveva già prodotto Socialismo e Barbarie, gli fu messo in mano tutto anche per il disco seguente. La canzone che ami di più , Roco rosso, Giovanni la fece tre volte. la prima fece un urlo rabbioso, la seconda meno aggressiva, la terza fu la più "contenuta" . E Orlando scelse quella. tutto il sound pop fu opera sua. Nemmeno io amo quel disco. Lo trovo scontato banale, edulcorato, prevedibile e privo di spunti. comunque sono gusti, ognuno ha i suoi
Analisi sintetica, chiarissima e condivisibile. Aggiungo che non tutto ciò che tende al mistico dev'essere per forza di cose reazionario. Credo che la valutazione sui cccp dipenda anche dalla generazione di appartenenza: all'inizio forse prevaleva la forza contestataria del gruppo, trascinata anche da un continuo riferimento a modelli non italiani. Chi per età li ha scoperti dopo, ovvero quando ormai c'erano già i csi, forse sente meno il momento di rottura della prima ora. Vista l'evoluzione successiva, i cccp potremmo definirli quasi un'introduzione ai csi, che considero per varie ragioni uno dei momenti più alti della cultura italiana del dopoguerra, con tre album di una densità poetica difficilmente descrivibile, in particolare concordo pienamente sulla valutazione di Linea Gotica. I csi li ho visti tre volte dal vivo, nei tour di Linea Gotica e Tabula Rasa Elettrificata, i cccp andrò probabilmente a vederli a Firenze il 26 luglio.
Condivido ogni virgola che hai scritto. Sono d’accordo sul misticismo, appartiene ad ogni tempo e luogo, non è reazionario, né può essere letto in modo politico. E mi riconosco nella descrizione: io ero bambino negli anni 80, i CSI li ho scoperti alla fine degli anni 90 al liceo, non ho percepito nessuna rottura, già mi sembravano un gruppo “impegnato”, e tutto quello che ha fatto Ferretti l’ho sempre sentito come una voce critica verso la nostra società, anche i PGR e I dischi solisti. Devo sforzarmi per entrare nella testa di un punk e capire il suo punto di vista. Come dici, Linea Gotica è Tabula Rasa rimangono vette assolute del rock italiano, da lacrime agli occhi. Ti diró, ho apprezzato molto anche il live Montesole dei PGR e trovo ci siano brani potenti anche in D’anime e d’animali. Buon concerto ☺️
COMPLIMENTI hai fatto un analisi stratosferica della FILOSOFIA di quello che considero il miglior gruppo italiano, non per musica ma proprio per la loro POESIA, hai detto bene POESIA...le parole fanno riflettere, aprono porte MENTALI....ottimo video !!!!
Grazie di cuore! Per me è molto importante riuscire a trasmettere questo, che la musica non è solo “mi piace” “non mi piace” ma filosofia, poesia, che ci dice qualcosa sulla nostra vita ☺️🙏🏻
I CCCP sono stati il mio gruppo preferito per tanti anni. Il mio album preferito dei CCCP è sicuramente Ortodossia, perché c’è la versione grezza di Emilia Paranoica, Punk Islam e Spara Juri. Mi metti in moto tanti neuroni. Su una rivista musicale di recente il direttore diceva a proposito di un critico che aveva affermato a una presentazione della mostra di cui parli che i CCCP non erano comunisti qualcosa come ‘come no, Ferretti era uno Stalinista tant’è che per bisogno di stabilità psicologica e politica (semplifico …) poi è approdato al lato opposto, così come Foucault ha abbracciato certi regimi autoritari islamici’. Tra l’altro in una Feltrinelli milanese avevo visto successivamente proprio un libro (che ora in rete non riesco a recuperare) dove Foucault dice che il regime iraniano era interessante perché poneva anche all’Occidente il problema della spiritualità. Libro che volevo comprare ma poi ho preferito dei saggi di James Baldwin, anche se spero di entrarne in possesso prima o poi. Ma torniamo al contenuto del video. Quando parlavi di Pasolini mi sono venute in mente certi pensieri che ho fatto dopo aver letto Paul B. Preciado, lo scrittore transgender, il quale dice che la scuola ci ha fatto male mettendoci la penna in mano e levando da essa i nostri ‘gioielli di famiglia’ da adolescenti, perché, come diceva anche Pasolini, ci ha tolto l’innocenza (Pasolini prendeva amici e attori dal sottoproletario perché la mancanza di educazione per lui era una virtù, l’educazione scolastica era omologante per cui lui amava o le persone ignoranti o quelle supercolte). Ecco, più che conservatore per me PPP era attento al fatto che forse la scuola e la visione progressista in quanto prosecuzione della visione democratica ‘di superficie’ che essa propugnava tralasciava l’eros (Mi Ami? Cantavano i CCCP) e quindi la vera tensione a conoscere l’altro, che parte sempre dall’amore. Scrivo questa cosa perché questi pensieri sono un po’ almeno per me la via d’uscita dal cortocircuito destra-sinistra, come credo lo fossero per Pasolini e anche per un certo Ferretti - non ultimamente, e indipendentemente dalla questione religiosa: per questo lo ho un po’ abbandonato. Dovrebbe essere sempre una questione erotica, come è anche la passione comune che abbiamo un po’ tutti per la musica ad esempio, ma consapevoli del fatto che il confronto col ‘lato oscuro’ (Mishima e Majakoskij) va fatta, sul lato simbolico ma va fatta. Ricordo un bel film di Julio Bressane molto sperimentale, Miramar, dove il poeta protagonista viene istruito giovinetto da una bella insegnante nuda a guardare il mare … “Miramar … Miramor … Miramorte”. Come diceva Deleuze la passione per l’ordine e la disciplina, e in ultima istanza per la rigidità e la morte, che sono caratteristiche del fascismo, fanno parte dell’animo umano e nessuna educazione forse può sradicarle, anche se ce ne può rendere consapevoli. Certo Pasolini aveva orrore, e si vede da Petrolio, per chi rinuncia per interesse ai propri istinti vitali (il Carlo che viene sdoppiato dall’angelo e dal diavolo, e tra l’altro quel romanzo ha la stessa struttura narrativa di Le Particelle Elementari di Houellbecq, che o ha copiato PPP o è partito dalle stesse istanze). E credo che più che un discorso conservatore sia proprio un discorso prepolitico …
Grazie per aver condiviso queste riflessioni… sono felice che da un mio piccolo video si arrivi a parlare di queste cose. Molti degli autori che citi li ho letti solo in parte e molti anni fa (Foucault, Deleuze). Mi vengono in mente sostanzialmente la scuola di Francoforte e gli strutturalisti, che ovviamente rispetto ma oggi rischia di essere quella sinistra che in chiave anti-borghese, anti-capitalista e anti-occidentale si fa andare bene tutto, anche le teocrazie. Idealizzare l’Altro può essere rischioso quanto demonizzarlo. Questo ovviamente è solo il mio parere. Diciamo che i CCCP mi piacciono perché sono provocatori, dadaisti, li sento molto più aperti e problematici di quanto non siano i loro fan oltranzisti (che invece mi fanno un po’ paura) 🙂
A parte che dubito che abbia senso l'etichetta "stalinista", ferretti non penso avesse una consapevolezza ideologica e di analisi tale, semplicemente come dice lui era affascinato dai mondi "altri" rispetto alla cultura occidentale, tanto da essere appunto affascinati anche dal mondo islamico come immaginario anche molto astratto.
Ciao, complimenti per il podcast. Sono perfettamente daccordo con te e me ne sto accorgendo da quando durante il passare degli anni riascoltavo cose che ho iniziato ad ascoltare a 12 anni: spesso infatti i messaggi di superficie sono provocatori ed atti ad atttirare l' attenzione, ma se si scava si arriva all' essenza. Per quanto riguarda Ferretti, penso che sia stato, e' e sara' sempre la stessa persona: un poeta ricercatore sperimentale della fede, nel piu' ampio senso del termine.
Si, la sua traiettoria è senz’altro diagonale, su certe posizioni é ovviamente passato al polo opposto, ma nei principi lo trovo fedele alla linea, cioè a se stesso 🙂 Posso non essere entusiasta dei partiti che dice di votare ma non sono lui, non ho vissuto la sua vita e non mi va di criticarlo. Ascoltarlo è sempre un grande arricchimento. Proprio ieri sera ho visto i CCCP… grandiosi
Splendida analisi, complimenti. È esattamente il mio pensiero, che mi frulla per la testa da quando sono andato alla mostra di RE, e ho comperato i biglietti per un concerto, riaprendo le porte della memoria dei miei 20 anni.
@@beautifullosersrecords la mostra è stata splendida, immersiva, sembrava di essere tornati indietro nel tempo. Avevo fatto pure un pensiero sul tornarci un’altra volta. Spero la ripropongano. Piuttosto una domanda: non è che potresti riversare i tuoi video su podcast? Vederli su UA-cam è decisamente scomodo.
@@beautifullosersrecords Tecnicamente, i CCCP furono post punk, soprattutto per motivi storici. L'altitudine è un'altra cosa, ed il punk in questo caso fu un elemento fondamentale. E, anche per questo, quando firmarono con la Virgin (se non ricordo male) , furono accusati di essersi venduti. Io invece penso di no, al contrario delle iniziative più recenti (anche discografiche: i famigerati cofanetti numerati)...
Ti faccio i miei complimenti per questo video, l'ho apprezzato tantissimo e concordo con te su tutto. Sono un ragazzo di 22 anni, apparentemente appartenente ad una generazione che poco ha a che fare con i CCCP. Eppure, secondo me, c'è un qualcosa nella loro musica/poesia che trascende il tempo e rimane vivido. Li ascoltavo già da prima che ci fosse la speranza di vederli tornare sul palco assieme; quando si è presentata l'occasione ho deciso di acquistare il biglietto ed andare al concerto. Ogni sorta di fanatismo preferisco lasciarla da parte, guardo a Ferretti, Zamboni, Annarella e Fatur come Artisti. E non mi sembra assolutamente oltraggioso pagare un biglietto, contando tra l'altro l'organizzazione che ci sta dietro. Il mio album preferito credo sia "Canzoni Preghiere Danze del II Millennio - Sezione Europa". Difficile scegliere una canzone, adoro "And The Radio Plays" e trovo che "Madre" sia di una potenza unica. Per quanto riguarda i CSI la scelta ricade su "Linea Gotica" e l'omonima canzone.
Guarda, mi ritrovo in ogni tua parola nonostante apparteniamo a generazioni diverse. Anch’io ero troppo giovane per il punk e li ho scoperti dopo. Non ho vissuto quindi nessun “tradimento”, anzi mi sono sempre sembrati e mi sembrano tuttora delle voci importanti per criticare la nostra società. Come dici giustamente non mi importa minimamente chi voti Ferretti e se apprezzi Ratzinger, rimane un poeta e vale sempre la pena di ascoltare i poeti, sono rari. I tuoi dischi preferiti sono anche i miei. Credo di dedicare un episodio ai CSI a breve… Grazie intanto ☺️🙏🏻
direi che sono più attuali che mai ed il brutto è che un gruppo del genere se uscito ora non se lo sarebbe filato nessuno, la musica come lo stesso occidente è in costante decadenza
Sono molto d'accordo con te su questa analisi anche politica e filosofica dei CCCP. Per me era chiaro che erano così come descrivi fin dall'inizio. Bastava parlare con Ferretti già negli anni '80 per capirlo (e io vengo proprio da lì e da quella gente lì). Siccome per certi versi sono in linea con i CCCP (ma per altri no), ti segnalo anche i POST CONTEMPORARY CORPORATION (PCC) di Valerio Zecchini, Luca Oleastri e Dario Parisini (il chitarrista dei Disciplinatha scomparso di recente), band di cui è appena uscito il CD cofanetto Patriottismo Psichedelico (certa anche su UA-cam).
Mi complimento per come sei riuscito a dare in pochi minuti una guida all'ascolto di una band così complessa, forse facile da "sentire" con il cuore ma assolutamente difficile per il percorso umano di Ferretti. Io credo che se i CCCP sono rimasti nonostante siano passati più di trent'anni dal loro scioglimento sia anche perché facendo poesia di fatto hanno saputo rimestare nel torbido, ed il torbido di quei primi anni Ottanta è rimasto lì, anche dopo il crollo del muro, nei non detti del trionfo del neoliberismo dagli anni Novanta in poi, andando oltre nel tempo al disagio "giovanile" di quella prima leva post politica. Il "tedio domenicale" di Epica Etica Etnica e Pathos mi ricorda sempre La domenica delle Salme di De André - laddove De André è politico e denuncia l'assuefazione e il vuoto dell'intelligenza politica collettiva e la rimozione degli anni di piombo, e Ferretti si tuffa in quel vuoto con un atteggiamento quasi compiaciuto, perché se muore tutto vivi solo tu, e l'occasione è ghiotta per osare l'impossibile e trasformare una sconfitta in una vittoria personale, in un nuovo percorso... come diceva Mao, grande è la confusione, perciò il momento è propizio (a cosa poi si vede). Quando ascoltavo vent'anni fa i CCCP erano gli anni del movimento cosiddetto No Global. E molti di noi li ascoltavano. Probabilmente in parecchi travisavamo, a giudicare dalla marea di reazioni sdegnate quando Ferretti cominciò a mandarsi bacetti con Giuliani Ferrara e Atreju vari, con interessi ben meno mistici di quelli di Ferretti. Resta il merito della confusione, della quantità di esistenza e di mondi lontanissimi (sic...) che avevano inoculato in discorsi che altrimenti avresti definito "politici". E chissà se di questa confusione non abbia beneficiato anche più di una persona il cui percorso non ha travalicato per nulla nella mistica, e nella ricerca di protezione nella conservazione. Nel ventennale del G8 di Genova nel podcast Limoni l'autrice, la Camilli, raccontava di come da ragazzini a volte quando bigiavano a scuola andavano a vedere un film di Moretti a casa di qualcuno. Un altro comunista (e borghese) come Ferretti (ex Lotta Continua), venuto fuori negli stessi anni, nel riflusso di fine anni '70. Il racconto è un po' buffo, anzi proprio grottesco, ma la Camilli ipotizza che guardando Moretti qualcuno della sua leva, con famiglia di sinistra, abbia potuto meglio sopravvivere al trauma della repressione del G8 di Genova: si erano nutriti di un'altra sconfitta, quella della generazione prima, e forse questo li (ci) aveva rafforzati. Boh chissà se è vero, ai posteri l'ardua sentenza - chissà quante cose abbiamo dentro e manco lo sappiamo, io perlomeno credo di essermi nutrito sempre di tante altre cose. Però davvero sono sempre felice che a Reggio Emilia abbiano osato la confusione anche se le basette di Ferretti settantenne mi inquietano politicamente.
Ahaha sulle basette hai ragionissima, neanche nell'800. Anche sul resto, probabilmente. Mi ritrovo nella tua esperienza. Non trasformare Ferretti in profeta ma rispettarlo come sobillatore, il cui merito è la confusione, la quantità di esistenza che trasmette. D'altro canto credo esistano diversi livelli dentro ogni persona e ogni artista, è comune che un artista possa avere opinioni discutibilissime ma riuscire a scrivere parole che sono vere. La poesia è superiore al poeta, secondo me, e Ferretti io lo prendo così
@@beautifullosersrecordsvideo e commenti apprezzatissimi. Oso un intervento che spero comprensibile. Vero è che il nostro cantava chiaramente "non fare di me un idolo, mi brucero'" e similmente minacciava di incepparsi in qualità di presunto, preteso megafono dei no global e della sinistra antagonista. Gliene si dà atto, e da artista lo si comprende pure. E vero è anche che forse da ascoltatori e fans lo abbiamo travisato. Ma io ricordo bene un loro concerto, mi pare nel '96, che fu aperto da un Ferretti festante per la sconfitta elettorale di Berlusconi. Ecco, se ti comporti così è inevitabile che si formi una situazione in cui il pubblico è anche tifoseria e l'artista è anche una sorta di tuo rappresentante, se non politico, perlomeno (contro)culturale. In fondo c'è anche una coerenza, se pensiamo al concetto di 'tradimento della sinistra' (come spiegato dal filosofo Alain Badiou in una conferenza sulla Comune di Parigi, presa quest'ultima ad esempio quale occasione in cui tale tradimento si volle per l'appunto evitare, preferendo alla delega la lotta rivoluzionaria): da un punto di vista non poetico né estetico, ma prettamente politico, non c'è dubbio che anche quello di Ferretti, agli occhi di chi lo ha seguito (inclusi suoi amici stretti), si mostri come una sorta di ennesimo tradimento a sinistra. Chiaramente una valutazione musicale ed artistica globale è altra faccenda e l'esperienza resta in sé ammirevole e fondamentale. Volevo però provare a spiegare le ragioni di questo rapporto, forse addirittura malsano e perverso, che si era venuto a creare fra chi si è riconosciuto in una delle migliori forme della rappresentazione dell'alienazione generazionale di quegli anni ed il suo artefice. Da lì alle interviste con Ferrara c'è un mondo di capriole, anch'esse tipiche di una certa sinistra (uno ex di LC, l'altro del PCI). Scusate la lungaggine, saluti
Ti capisco, hai ragionassima. É indubbio che da questo punto di vista Ferretti è cambiato, in modo incomprensibile e deludente. Credo che una ragione possa essere il suo “ritorno a casa” dopo i CSI, il recupero delle radici familiari (che per quanto ne so sono antifasciste e democristiane) e della dimensione anti-moderna della montagna, i cavalli etc. Si è ritirato in un mondo incompatibile con gli sviluppi della sinistra, che ammetiamolo é diventata molto, troppo radical chic. Ferretti ha sempre avuto poi la tendenza a fare il bastian contrario e il sobillatore estremizzando certe posizioni pure ragionevoli, e questo può spiegare come dal suo ritiro abbia scelto per le poche uscite pubbliche i toni più scomodi e indigeribili (Ferrara, Atreju, Meloni etc). Una parte di me continua a voler credere che l’uomo privato Ferretti in realtà sia migliore delle sue posizioni pubbliche. Un po’ come Morrisey
Grazie mille! Li ho visti venerdì, tra l’altro. Bel concerto, anche se la risonanza che certe cose avevano negli anni 80 per forza di cose si è persa 🙂
Ma vaaaa… eh si! Gran concerto. Mi hanno colpito anche Annarella e Fatur, perché vivendo i CCCP sempre in CD non mi ero mai reso conto di quanto fossero parte integrante del loro stile 🙂
Si… certo é una rappresentazione figlia di un’altra epoca (nonostante i riferimenti di Ferretti al Donbass…) ma mi da l’impressione che suonino molto meglio oggi di allora. Musicalmente me lo sono goduto alla grande 🙂
Grazie! Anche del consiglio! Mi piacciono parecchio i loro dischi che ho sentito, ma sono solo tre, non li conosco tutti. Se riesco a recuperarli terrò senz’altro a mente l’idea 🙂
A differenza tua ho seguito i cccp nella mia gioventù fino a che sono rimasti tali. Li ascoltavo con l’amico Sandro e la mia ragazza che nel frattempo è’ diventata mia moglie. Quando si sono sciolti, l’epoca CSI l’ho totalmente saltata e scoperta solo ora essendo andato a vedere un mese fa il concerto di Collegno (To). Ho sempre fatto ascoltare musica varia ai miei figli, rock, metal, punk compresi i cccp e in occasione del concerto ho portato con me mio figlio Mattia aka Noisy böi che produce musica (prevalentemente house). E’ rimaso letteralmente entusiasta!! 😜👋 Grazie!
Molto bello poter condividere la musica che si ama con la propria famiglia. Per ora mio figlio è ancora piccolo (due anni e mezzo) e attratto dalle canzoncine per bambini, ms inizia anche ad apprezzare certe cose acustiche e tranquille che gli ricordano le ninne nanne, tipo lo slowcore 🙂 Complimenti a tuo figlio 🙏🏻
D'accordissimo con te, anche con le virgole. Ferretti convertito? Sempre stato cattolico praticante, a parte una parentesi negli anni '70... è sufficiente leggere una sua qualsiasi biografia. Andrò a vederli tra due giovedì a Ferrara. Ildisco preferito? Forse "Canzoni, preghiere, danze del II Millennio sezione Europa"
Da poeta non posso assolutamente esser contrario a quello che hai detto e a coloro che hanno creato tutta questa poesia...i CCCP...ma per fedeltà e da punk primordiale, quello che stanno facendo è sia condivisibile, ma altrettanto rosicone...ok il merito agli anni passati o all'evoluzionismo del progetto, ma per il resto non mi sento d'andarli a vedere e costi esorbitanti, lasciamo perdere il merch, ancora peggio...comunque sia, son un grand gruppo, uniti e unici, e più in preciso, mi piace fatur più di tutti...per la sua evoluzione solista e soprattutto bella esposizione del loro vissuto artistico e scenico...l'ideologia è mondialista e per tutti i crismi, se la porta via...ho mollato una lacrima quando hai detto la frase di mischima...
Grazie mille 🙏🏻 Sono felice che, da poeta, hai trovato un senso nella mia riflessione. Per me i CCCP hanno tutto il diritto di fare una reunion e farsi pagare, ma capisco benissimo quello che dici, il fatto che non ti vada di vederli, ci sta alla grande. Da moltissimi punti di vista i CCCP oggi sono un’altra entità. Io stesso alla fine non vado a vederli. Lode a Mishima e Majakovskij, sempre 💙🙏🏻
Analisi impeccabile sul pensiero "ferrettiano" mi hanno ricordato le valutazioni di Giorgio Canali (lui autenticamente di sinistra...), è innegabile che i CCCP siano stati il vertice artistico soprattutto con un linguaggio testuale e musicale innovativo, originale e direi persino emancipato dall'area angloamericana del punk anni 80. Affiancherei ai CCCP i Franti per il loro valore artistico ed etico (loro coniugavano poesia e militanza) per una "immersione" nel punk anni 80 in Italia. p.s ennesimo bel video, grazie
Grazie a te. Son felice che hai apprezzato, appena si tira in mezzo la politica le cose si fanno delicate, c’è sempre gente pronta a saltar su 🙂 Grazie anche del consiglio, non li conosco bene, li approfondiró 👌🏻
Molto interessante, bravo! Bellissima in tal senso l'intervista che Ferretti fece ckn Giuliano Ferrara. Concordo su "Linea gotica", rimane comunque incredible come un percorso così articolo ebbe anche un successo discografico nazionale popolare, consumistico appunto, con "Tabula rasa elettrificata"
Eh si… me la ricordo bene l’intervista… l’aspettavo con ansia e mi lasció basito, non ero preparato. In effetti il loro successo è sorprendente, mi rincuora pensare che a volte succede 🙂 “Linea Gotica” rimane per me il più bel disco di rock italiano di sempre
Adoro i CCP-CSI, i miei album preferiti sono 1964/85- epica etnica-ko de mondo-linea gotica- tabula rasa-la terra la guerra Praticamente quasi tutti 😂 Complimenti per la tua disamina molto particolare e interessante , con spunti che non avevo mai considerato, come l'accostamento a Pasolini.
Bel paodcast, condivido molto. Penso pure che non era sola estetica il loro filosovietismo (come pure per molti di noi) poi maturi alle AFFINITÀ subentrano le DIVERGENZE. "Cosi vanno le cose, così devono andare" . Li ho seguiti in tutte le loro fasi, il primo concerto è stato da CSI poi sono cresciuto e ho avuto la fortuna di sentire i CCCP a Servigliano, ed è stato bello vedere assieme a migliaia di 'reduci' migliaia di giovani che non hanno vissuto i fantastici anni 80/90 dal punto di vista politico e sociale ma amano e cantano i CCCP. Che forse la cellula dormiente in ognuno di noi si sia svegliata?
Gran belle osservazioni. No, non era solo estetica, ma era soprattutto contestazione del nostro mondo, credo… basta vedere come descrivono l’Unione Sovietica i CSI: delirio onnipotente, dominio che sovrasta, efficienza d’inetto, burocratica casta. Anche per me i CSI sono stati la porta d’ingresso e rimangono l’incarnazione che preferisco. Ma é stato bello ora, vedere nei loro ultimi concerti, quanto i pezzi dei CCCP siano ancora vivi, nonostante il momento storico sia così cambiato
Interessante come hai impostato il discorso. Indubbiamente la poesia, perché Ferretti, per quanto sia ovviamente sempre accostato ai suoi gruppi, non ha niente da invidiare ai più grandi nostri cantautori italiani, ad un De André, un Conte o un Ciampi ecc... per l'uso che fa della parola. Poi aggiungerei anche un quarto fattore, quello con la M, ovvero la musica, perché alla fine niente di tutto questo discorso avrebbe senso se non ci fossero delle belle musiche, melodie, arrangiamenti ... anzi bellissime. Credo il mio preferito dei CCCP sia Epica Etica Etnica Pathos perché amo le cose di transizione, ci sentivo dentro già all'epoca qualcosa di più mistico, amavo tantissimo Aghia Sophia anche se non la capivo totalmente, come un presagio.. e forse per una questione generazionale, alla fine musicalmente parlando sono figlia degli anni novanta. Dei CSI forse Tabula rasa. Mi sono andata a vedere la biografia di Majakovski perché ricordavo che anche lui si erasuicidato e ho scoperto un altro personaggio interessante, ovvero la sua amata amante Lilia Brik, già all'epoca donna molto emancipata e creativa. Mi sono sempre anche piaciuti gli attivisti politici molto radicali proprio perché spesso fanno atti che sono teatrali, poetici, artistici, come degli happening, come le prime Femen e talvolta molto estremi come Petr Pavlensky, che si era inchiodato, però spesso non piacciono a nessuno e prendono insulti da tutti 🤣
Sono d’accordo, Ferretti è stato forse il più grande autore della musica italiana dagli anni ‘80 in poi. Anch’io sono musicalmente più legato agli anni 90, Linea Gotica e Tabula Rasa mi danno i brividi. Conosco i nomi di artisti che citi, anche se non in modo approfondito… il problema di chi fa cose così estreme é che mette a disagio il pubblico, e la maggior parte delle persone odia sentirsi a disagio. Per non parlare della diffidenza che prova verso la performance art (“ma é arte?” e domande fantozziane di questo tipo)
Vero, la forza di Ferretti sta nell'aver scolpito le parole, appunto come si fa in poesia, facendo emergere concetti che probabilmente erano nell'aria, ma nessuno aveva dato loro forma. "Io sto bene io sto male, ma è una formalità, una questione di qualità"... Difficile fare una parafrasi senza risultare pedante, cioè... dice tutto! O quando fa voli pindarici (che secondo me son quelli che hanno gasato i "compagni") come "Ho un presente che è Dio e fa la cameriera". Sembra blasfemia, ma in realtà il Dio cristiano è proprio quello che si fa ultimo tra gli ultimi. Secondo me non c'è stata nessuna "conversione" di Ferretti: è sempre stato così, si è solo rivelato, in maniera gradualmente più esplicita. Certo, mi fa specie una foto, in cui è in ginocchio, tra varie icone religiose, perché da come la so io, la fede non va esibita ma praticata in segreto (Matteo 6, 16-18); ma essendo lui artista, ha bisogno di "mostrare", di rappresentare una direzione, che magari non fa nessun altro. Rubando da un commento sotto il video di "Madre", GLF ha sempre cercato di creare una situazione "avvolgente", qualcosa che lo proteggesse. Se prima era la sicurezza d'acciaio dell'URSS, poi è diventata il Vaticano, ma sempre una grande istituzione, una struttura che ti abbraccia. Sono andato a cercare Mishima, minchia, a parte il seppuku (roba proprio da giapponesi), era una specie di D'Annunzio orientale, con la milizia civile, il riportare il Giappone ai fasti imperiali... Che importa se Ferretti è di destra: il capitalismo filoamericano deve prendere botte sia da destra che da sinistra! Su quello siamo tutti d'accordo! E avere una fede, ti libera dalle false fedi materialiste. Che sia verso un futuro utopico verso l'eguaglianza, o come preferisce lui, "una convergenza stilistica con il primitivo preistorico"!
Madonna, Gilberto, mi hai steso. Una lettura profonda, ne ho apprezzato ogni virgola. Poche persone credo hanno questa sensibilità e cultura insieme. Grazie 🙏🏻
Giovanni Lindo è andato oltre pur ritornando alle sue origini, forse proprio perché ritornato dov'è nato ha scoperto l'immensità. Non era comunista come non è fascista oggi. È senza etichette, libero, pensatore. Provocatore. Ma tu chi sei, sorprendente averti scoperto. Voce colta, anima profonda, dolcezza e garbo di espressione, che ci fai in un social cosi pieno di banalità... Provo costernazione pura, quasi. 😉
Grazie 🙏🏻 Che ci faccio… provo a condividere un po’ di pensieri, sicuro che esistano beautiful losers con cui scambiarli, come mi stai dimostrando 🙂 Sì, ammetto che non amo le recenti esternazioni politiche di Ferretti (proprio come non amavo l’Unione Sovietica) ma ho la sensazione che nel suo essere pubblico abbia la tendenza a fare il bastian contrario (forse per antipatia alla sinistra radical chic) mentre in privato, come traspare dalle canzoni dei PGR ad esempio, la sua ricerca sia genuina, profonda e in buona parte estranea alla politica. Rimane sempre stimolante, bello da ascoltare
Ho letto i suoi libri recenti, opere letterarie, arte a tutto tondo, ho ascoltato attentamente tutte le interviste che ho trovato su YT, discorsi e introspezione oltremisura, ho cercato di comprendere la svolta che ha intrapreso. Non ho riscontrato nessun tipo di faziosità ma solo ricerca, a volte persino spirituale. E profonda delusione per le ideologie che in passato sosteneva con tanta forza. È come se avesse compensato la delusione buttandosi dall'altra parte, dove comunque non si è schierato assolutamente. Per quanto riguarda la sua conversione trovo che abbia potuto godere di un enorme dono, sostenere l'esistenza di Dio, dopo averlo fortemente massacrato, è indice di grande umiltà, di grande intelligenza, finalmente ha capito che noi non siamo dio, noi non siamo nessuno. D'accordissimo su tutto quello che hai scritto, e ti ringrazio molto., moltissimo
Grazie! Ma infatti, anch’io li ascolto in modo pre-politico, come chiedevano loro. É che vengono ogni volta tirati per i capelli dentro le solite polarizzazioni da bar 🙂
Veramente interessante nonostante conoscessi la loro storia , ti ho ascoltato con molto interesse . condivido il tuo pensiero e penso che l’arte non può essere ingabbiata o catalogata non va spiegata ma va vissuta ogniuno con le proprie emozioni . la mia opinione si traduce in……. stasera live CCCP a Catania!! eccomi a rivivere le stesse emozioni che già negli anni 80 erano diverse da quelle comuni dei miei coetanei!!!
Ciao. Ottima disamina. Io sono del 1971, li scoprii piû o meno quando nacquero, qui a Milano eravamo in quattro gatti spelacchiati ad ascoltarli, come i primissimi Litfiba (rimango che dell'idea che i primi tre album dei Litfiba siano i loro lavori migliori, il basso di Maroccolo poi era tanta roba) in altre regioni erano giâ piû noti, d'altronde negli anni 70 in Veneto e in Emilia Romagna ci fu una esplosione di gruppi punk italiani, ne ricordo uno in particolare, gli HitlerSS di Fabio Zigante di Pordenone. In realtâ una delle S stava per Stupido ed era uno sfottó per i naz.isti solo che, un giorno andarono ad una festa dell'Unitå dove i comunisti non colsero l'ironia tanto che li volevano menare, furono salvati da Red Ronnie, quando ancora non si era dato al complottismo e si occupava solo di musica, conducendo anche delle trasmissioni musicali, che oggi sono scomparse. Io scoprii i CCCP grazie a un mio amico gothic/new wave, in risposta ai paninari, dei minus habens che vestivano griffati, passavano le giornate all'allora Burghy a parlare di moda e lampade e menarsi con i metallari e che non andavano oltre il Festivalbar (festival canoro che disprezzavo abbastanza ma che comunque, nel 1979 ospitó una giovanissima Kate Bush che presentava Wuthering heights dal suo album di debutto, oggi abbiamo il Tim Festival con il meglio della trap italica e...i Ricchi e poveri...). Grazie a lui conobbi anche Depeche Mode, Joy Division, Bauhaus (il mio gruppo preferito insieme agli Iron Maiden), The sisters of Mercy, Siouxsie, Ultravox, New Model Army ecc. I CCCP mi garbavano, mi facevano ridere, erano mitici per la loro carica trasgressiva ma legata anche alla terra, al passato, lo spiega meglio di me Lindo Ferretti in alcune interviste. Come si fa a rimanere indifferenti rispetto a un testo come: "Voglio odorare il sapore celeste del ferro, voglio vedere il profumo sanguigno del fuoco, non tutti possono tendendo le braccia afferrare la sorte e schiaffeggiarle la faccia". Non ero comunista, anche se votai l'ultimo partito comunista italiano della storia, l'anno prima della caduta del Muro, con un tempismo niente male...provai a seguire anche i CSI forse erano piu maturi ma non li trovai piu interessanti, a parte la bellissima " Tutti giù per terra", colonna sonora dell'omonimo film del 1997 con Mastandrea. Se non l'hai visto, mi permetto di suggerirlo, fornisce un discreto spaccato di quella generazione con varie canzoni dei gruppi alternative dell'epoca, dai Marlene Kuntz, Ustmamo e un divertente cameo proprio dei CCCP. Nell'album "Quater" del gruppo milanese Boban, che ho comperato su Bandcamp, c'è una canzone intitolata: " Voglio ascoltare i CCCP". In parte gli Offlaga Disco Pax erano stati influenzati dai CCCP, Marlene Kuntz e Ustmamo devono molto a loro. Ho saputo tardi della "conversione" di Lindo Ferretti, ho sentito anche alcune interviste. Un pó sono rimasto deluso ma sono affari suoi, della vita di un artista mi interessa il giusto, anche De André nel privato era discutibile, usci con una frase infelice sulla mafia, eppure è il mio cantautore preferito, ho sempre distinto l'autore dall'artista, per quanto possibile: Gino Paoli mi sta sui maroni come pochi ma trovo splendide alcune sue canzoni e ha una voce bellissima, a Vasco Rossi voglio umanamente bene, lo rispetto e non potrei mai parlare male di lui, ma lo trovo inascoltabile quando canta. Quando avevo 19 anni e Bennato se ne uscî con "Notti magiche" e "Viva la mamma", ci rimasi malissimo, mi sentii tradito. Adesso, se lo incontrassi per strada, mi limiterei a ringraziarlo per le belle emozioni che mi ha regalato, il resto riguarda lui e la sua vita. Lo stesso con Ferretti ed altri, mi hanno accompagnato per tanti anni con la loro arte e hanno contribuito a rendere un pó più lieve la mia vita. E tanto mi basta...Ciao.
Il tuo non è un commento, è un racconto breve (e meraviglioso). Mi ritrovo in tutte le tue considerazioni, anche se apparteniamo a generazioni diverse e quella che per te è stata vita io l’ho scoperta es esplorata a posteriori. Mi sarebbe piaciuto vedermi la darkwave in diretta, é uno dei miei generi preferiti. “Tutti giù per terra” la adoro ma il film non l’ho visto, grazie del consiglio, lo cercherò 🙂 Non so se ti può interessare, ho dedicato un video anche ai CSI, che io invece preferisco (che dire appunto del basso di Maroccolo in “Linea Gotica” e “Tabula Rasa”…). Tanti degli artisti che citi (Bauhaus, Kate Bush) spero di trattarli presto. Grazie, sono felice che tu abbia apprezzato il video 🙏🏻
Ho conosciuto GLF NELL’82/ 83 nella sala prove di fellegara Ero il miglior amico di 77 Lo ritenevo e lo ritengo tuttora una gran persona .. un vero filosofo non adatto a menti deboli e conformiste …
Anch’io l’ho incontrato un paio di volte e ho avuto la sensazione che sia una persona colta, profonda e meravigliosa, diverso da come viene dipinto per le sue prese di posizioni politiche degli ultimi anni (che alla fine sono affari suoi). Non so se definirlo filosofo, certo è un poeta 🙂
Ho visto ieri il video su Battiato ed oggi ho apprezzato anche questo sui CCCP. Se posso permettermi, vorrei dire una cosa. Citando Mishima, parli di destra e tradizione. Mi pare errato mettere insieme i due termini, visto che destra e sinistra nascono casualmente nel 1789 e le tradizioni affondano un po' più in là. Per il resto, ottima analisi.
Giusta osservazione. In effetti è stata la destra, nei suoi vari tentativi di accreditarsi culturalmente, ad impossessarsi della Tradizione, che per sua natura è anteriore e super partes. Certo la mediazione di personaggi come Evola ha portato in quella direzione. Ma personalmente sono convinto che i contenuti spirituali della Traduzione siano incompatibili con le visioni autoritarie della destra, e chi mescola le due cose li sta tradendo. Sono felice che un video ti ha spinto all’altro 🙏🏻 spero ne troverai altri nel canale 🙂
"I punk erano un nuovo ordine monacale in giro per le strade d'Europa". Mi complimento moltissimo per il video, vorrei sapere però dove posso trovare questa citazione di Ferretti, grazie infinite 🙏🏻🤟🏻
Secondo me lo cacciarono perché disse in TV ancora coi CCCP: NOI SIAMO SOLO ESTETICAMENTE PRESI DALL URSS NON SIAMO CONUNISTI ECCO. C'è il video anche su youtube
Si, hai ragione ho dovuto accorciare un po’. Umberto Negri in effetti è il grande escluso dalla loro storia. So che ha pure scritto un libro di recente. Quasi quasi lo leggo e mi documento meglio sui loro inizi
Video stupendo! Totalmente d'accordo con tutte le tue considerazioni. Hai detto tutto. Anche a me piace molto il disco che menzioni ma l'ho scoperto da adulto. All'epoca mi spiazzò. Uno dei brani preferiti del disco è B.B.B. un testo magnifico che dice tutto sul "nuovo mondo". Direi sempre attuale. Riguardo che sono poesie ti confermo che ho il libretto rozzo originale (non la ristampa) e lo leggo come un libro di poesie. Grazie ancora!
Grazie a te. E dei CSI che dici? A me musicalmente piacciono ancor di più. Linea Gotica in cui tra l’altro c’è la cover di Battiato é davvero eccezionale
C’è una cosa che mi è venuta in mente dopo aver riascoltato assieme questa puntata e quella dei CSI. Non sapevo se scriverla qui o sotto la puntata sui CSI, ho lanciato una monetina 😂 Tu dici che non ha senso rinfacciare ai cccp di essersi venduti dopo aver cantato il comunismo sovietico, perchè comunque il loro messaggio era poetico, non politico. E io sono totalmente d’accordo con te. Ma poi mi sono ricordato che i csi in realtà hanno portato un messaggio politico chiaro, netto, espresso con tutta la serietà che non c’era negli scanzonati cccp. Non solo nelle parole, ma anche nelle scelte, nei luoghi, nelle date dei loro concerti. Quindi posso capire chi, dopo aver ascoltato i CSI, e poi l’intervista di giolindo a Ferrara (e le sue preghiere per la Meloni) lo abbiano accusato di tradimento. È sbagliato accusare i cccp di essere dei rinnegati, ma verso Ferretti ci sta. Forse è per questo che la Reunion l’hanno fatta per i cccp piuttosto che per i csi, sarebbero stati piú criticabili.
Non l’avevo mai considerata da questo punto di vista… che dire, sì. Hai centrato un punto importante. Non so se sia una parte di me che vuole salvare Ferretti a tutti i costi ma mi verrebbe solo da dire che, comunque, lui non credo abbia mai smesso di essere “antifascista per indole, di fatto, e partigiano” come canta anche nei PGR (Orfani e vedove). Cioè, credo che il voto alla Meloni riguardi pragmaticamente solo questioni attuali (difesa dell’identità italiana, opposizione al relativismo, alla globalizzazione, alle lobby europee etc). D’altro canto la Meloni stessa (non che per questo mi piaccia eh) ha preso le distanze in tutti i modi dal fascismo, condannandolo più volte, l’ultima lo scorso 25 aprile. Anche la religiosità di Ferretti si può conciliare benissimo con i valori dei CSI. Molti partigiani erano cattolici, a partire dal “Monaco obbediente” di Linea Gotica. Insomma, secondo me il vero voltafaccia di Ferretti è più su questioni particolari (da filo palestinese a filo israeliano) che sui valori
Non per essere polemico,ma visto che dici che andarono a Berlino,a Kreuzberg(dove ho visto diversi concerti punk, fortunatamente)per trovare quello che non potevano trovare in Italia,cioè il punk. In Italia però in quegli anni il punk era presente con diversi gruppi e una certa scena, soprattutto a Bologna e Roma,ma non solo..... Evito di citare i gruppi presenti in quegli anni.Comunque bel video 👍
Grazie mille! Anche per la precisazione, più che corretta. Io mi sono basato sulle loro dichiarazioni. Evidentemente a volte uno ha bisogno di muoversi altrove per scoprire certe cose 🙂
@@beautifullosersrecords confermo tutto. A Bologna, Roma e anche Milano la scena punk esisteva già da quando stazionava Ferretti, e già lui stesso era considerabile un punkettone. Magari non canonizzato come i punk di ispirazione britannica ma nello spirito lo era di sicuro; nonostante il lavoro che facesse nella sanità psichiatrica. Detto ciò, è certo che Berlino sia stata una delle "conversioni" di Ferretti, secondo me tanto dovuta anche all'incontro con Zamboni, personaggio magari meno appariscente ma a parer mio vero ago della bilancia dei primi CCCP (specie a livello musicale), oltre che alla efferventissima scena Berlinese dell'epoca.
@@beautifullosersrecords nel senso che apprezzo gli artisti per la loro opera, non mi interessano le loro idee politiche. So che con Ferretti sarei in disaccordo su tutto
Concordo e va detto che la poetica dei CCCP, cosi come quella di Pasolini, è affascinante ma indubbiamente contraddittoria. d'altra parte, mi verrebbe da dire che gli elementi reazionari e premoderni contrastano anche con gli elementi progressisti del comunismo stesso. Del resto, in un paese che solo pochi anni prima aveva legalizzato l'aborto, quando la Thatcher era lo spauracchio dei diritti dei lavoratori e dei sindacati, quando l'occidente si era messo a lungo a guardia del colonialismo, molti punk, filosovietici o meno, cercassero una alternativa anche politica, ideologica e di immaginario. Col senno del poi, avevano ragione e se la società "liquida" è quella della precarietà, delle guerre, della crisi climatica, forse anche io vorrei rifugiarmi sotto il patto di Varsavia con un piano quinquennale e la stabilità😅 😅
Secondo me il guaio è nella polarizzazione. Si vedono (giustamente) tutti i problemi della nostra società, cultura, civiltà, e si reagisce cercando l’estremo opposto, che è altrettanto squilibrato. Nel caso del punk posso capirlo se penso che erano in fondo ventenni e anch’io a vent’anni estremizzavo tutto. I Joy Division o Siouxsie flirtavano con l’iconografia nazista… Poi, nel caso del comunismo, c’è proprio una contraddizione in Ferretti, il comunismo ateo e progressista lui lo viveva come una cosa arcaica e religiosa. Contraddittorio é la parola giusta. Per fortuna da queste contraddizioni son nate splendide canzoni 🙂
Sicuramente i testi di Ferretti sono intelligenti e suggestivi ma nei fatti hanno partecipato allo show business come tutta la musica commerciale.. ben altra storia il punk hardcore americano fatto di autoproduzione con grande coerenza, i Fugazi come apice
Tutto il rispetto per il DIY e l’autoproduzione… noi stessi siamo una piccola etichetta indipendente che vive solo di autoproduzione. Ma avere successo e pubblicare per una major non vuol dire necessariamente fare musica “commerciale”. In un disco come Epica Etica non c’è niente di commerciale, orecchiabile etc. I CSI stessi pubblicheranno all’inizio per la loro etichetta indipendente Dischi Del Mulo, producendo pure altre band (Ustmamo, Disciplinatha). In sostanza trovo che non abbiano mai piegato la loro visione artisti artistica a esigenze commerciali. Sono stati semplicente commercializzati in un momento in cui ci poteva essere mercato per quella roba lì. Buon per loro. Alla fine per quanto mi riguarda l’unico criterio di giudizio rimane se in un disco c’è della buona musica. Non importa che sia registrato in sala prove con un microfono, in camera o a Abbey Road con un mega budget 🙂
@@beautifullosersrecords fare musica con certi criteri è un atto politico.. ai cccp voglio comunque bene 😂. Voglio solo coerenza. Come osservava Marshall McLuhan: il medium è il messaggio stesso
I cccp sono stata una delle più grandi band italiane, e ora non cambia la questione lo restano, nonostante tutto. Ma sicuramente non sono fedeli alla linea, men che meno Ferretti, un uomo per quanto estremamente intelligente altrettanto incoerente e confuso, non era estetismo quello dei CCCP molte delle loro parole dei loro testi dimostravano realmente da che parte stavano, per arrivare adesso a stare dalla parte completamente opposta, dalla parte del imperialismo americano della destra liberale ed il conservatorismo non basta a giustificare, lo stesso con il continuo cambio di sponda religioso che dalla filosofia orientale al cristianesimo il passo non è proprio breve, poi vabbè magari è una mia idea. Comunque restano poesia e non smetterò di amarli, l'arte a volte va staccata dal artista.
Il cambio di “bandiera” è innegabile. Anche se loro stessi si definivano pre-politici, e senz’altro anche oggi si vedono così, e io preferisco dargli retta e dimenticare chi vota Ferretti. La sua evoluzione è indubbiamente passata attraverso mille fasi, anche a livello religioso, come giustamente noti. Ma in fondo è quello che capita nella vita di tante persone. Se ripenso a com’ero a vent’anni, credevo a cose diverse da oggi. Pure io ero ateo a vent’anni, poi ho studiato le religioni orientali, poi altre cose. Però una linea rossa (ehm) la trovo nel suo percorso, per quello lo reputo fedele alla (sua) linea: quella dell’anti progressismo. Essere comunisti per lui come per Pasolini era una cosa arcaica, esattamente come essere cattolico oggi. Attorno a questo punto fermo é ruotato il resto. Arrivo alla tua stessa conclusione: separare l’artista e l’opera 🙂
@@beautifullosersrecords non credo prima erano contro tutto e tutti, indifferentemente da dove tu venissi anche se eri della loro ne riconoscevano gli errori, ad esempio cantando "aria di rivoluzione", ora in una sorta di ricerca di rivalsa mi sembra si appoggino alle istituzioni politiche, invitano a presentare il tour esponenti delle destre ed altri schierati politicamente, e via dicendo. Per la religione ok, l'anti progressismo ma boh sono cambi talmente repentini che mi hanno sempre fatto storcere il naso, ma sarò io che per le religioni sono fi parte nel odio univoco verso qualunque praticamente, nonostante siano un interessantissimo fenomeno sociologico, essere cattolico oggi non è essere arcaici ma antiquati e bigotti molto spesso (non faccio di tutta l'erba un fascio) quella che è la visione arcaica della religione si è persa, non paragonerei l'attuale cristianesimo al comunismo di Pasolini.
@@beautifullosersrecords non credo prima erano contro tutto e tutti, indifferentemente da dove tu venissi anche se eri della loro ne riconoscevano gli errori, ad esempio cantando "aria di rivoluzione", ora in una sorta di ricerca di rivalsa mi sembra si appoggino alle istituzioni politiche, invitano a presentare il tour esponenti delle destre ed altri schierati politicamente, e via dicendo. Per la religione ok, l'anti progressismo ma boh sono cambi talmente repentini che mi hanno sempre fatto storcere il naso, ma sarò io che per le religioni sono fi parte nel odio univoco verso qualunque praticamente, nonostante siano un interessantissimo fenomeno sociologico Essere cattolici adesso è spesso sinonimo di bigottismo ed elitarismo (anche se non faccio di tutta l'erba un fascio), ma sicuro non come qualcosa di arcaico, onestamente il senso arcaico del cristianesimo si è perso, quindi non mi verrebbe da paragonare il comunismo di pasolini aal cattolicesimo
Fan di vecchia data, la reunion puzza di conto in banca in rosso. Nel primo concerto di Berlino mi sono vergognato di e per loro. Preferisco ricordarli come gruppo che chiuse la 2 giorni de "Le idi di marzo", Melpignano 1988. A Melpignano, nel lorovtour fedele all'euro, saranno contestati. E mi sta bene, e gli sta bene.
Per me Ferretti e Zamboni hanno sempre dimostrato un’integrità artistica che mi spinge a dargli il beneficio del dubbio: non ci vedo niente di male se un musicista guadagna dalla propria musica, e mi pare stiano riarrangiando i pezzi, quindi cmq c’è un tentativo di rivitalizzare e attualizzare il repertorio. Se poi questo funziona potrò vederlo solo dal vivo… da quel che ho visto di Berlino (tramite UA-cam) Scanzi potevano davvero risparmiarcelo. Ma come dici anche tu Ferretti gode nell’essere contestato, questa forse è la cosa che gli perdono di meno 😕
La maggior parte delle persone forse hanno visto incoerenza , mentre vi era coerenza in un percorso. Dipende dalla prospettiva e dagli elementi cognitivi.
Ottima band per carità però le esternazioni ormai di qualche anno fa a favore di Meloni e soprattutto di Salvini quando in un intervista disse che di quest' ultimo condivideva quasi tutto mi hanno lasciato basito. Capisco che per lui il PD faccia schifo però dai..... No comment
Credo che nelle sue posizioni politiche Ferretti sia un po’ malato della voglia di fare il bastian contrario rispetto al mondo progressista ragionevole e (senz’altro ai suoi occhi) radical chic. Questo comunque non rende più simpatico il suo appoggio a quella gentaglia, sono d’accordo
Concordo, fantastici! Capisco possa disturbare vedere un cambiamento di atteggiamento o di ideologia, ma penso sia normale che un musicista, soprattutto chi ha fatto la storia della musica, possa farsi pagare decentemente per un concerto
Ho usato reazionario per indicare un atteggiamento opposto al progressismo. Certo, si può essere anche di sinistra. Pasolini, anche dopo l’espulsione dal partito, ha sempre continuato a definirsi comunista, anche se vagheggiava uno stato di natura pre-civile e amava tutte le vestigia del passato. E oggi credo che chi si oppone al progressismo liberista magari con una riduzione dei consumi, un ritorno nelle zone naturali e ad uno stile di vita legato all’agricoltura possa essere definito reazionario. Ho trovato relazionato usato anche per descrivere un’artista come Patti Smith. Ma non sono un politologo e magari hai ragione, è un uso improprio. Sinceramente la connotazione politica di destra la vedo di più nella parola conservatore
@@beautifullosersrecords capisco l'accezione che è stata data alla parola reazionario, ma tendenzialmente reazionario è solo di destra. Direi che conservatore+rivoluzionario è il reazionario, ma è sempre di destra. Tradizionalista, come progressista, invece sono categorie che trascendono le categorie politiche di destra e sinistra, essendo trasversali. Mi viene in mente Faust'o che parla di Battiato e dice: è un fascista. In realtà si è trovato davanti un tradizionalista e non ha colto, pensando fosse di destra. In definitiva ognuno usa le categorie che ha a disposizione.
Grazie del chiarimento. Sì purtroppo la Tradizione con la T maiuscola (quella di Guenon, a cui fa riferimento anche Battiato) spesso è vista come una cosa di destra, travisandone la natura pre-politica e super partes. Battiato poi si è sempre definito socialdemocratico quindi, povero, proprio no
quindi la spiritualità è reazionaria e il dollaro progressista e di sinistra? pasolini più di 50 anni fa vedeva la desertificazione delle culture e delle anime insita nello sfruttamento capitalista che troppi, ahimé, in questa bolla post-coloniale ancora oggi non vedono 😔 ppp reazionario? anche battiato allora, i suppose...
Stai creando una contrapposizione che va oltre quello che ho detto nel video. La spiritualità é apolitica. Ma in Ferretti ci sono altri temi, che secondo me hanno in comune una anti-modernità, simile a quella di Pasolini. Come tutto questo poi si traduce in una vera e propria posizione politica dipende dall’individuo. Battiato, che come giustamente sottolinei ha molto in comune con Ferretti, si è sempre definito socialdemocratico. Invece che il dollaro sia di sinistra non credo di averlo mai detto e certo non l’ho pensato
@beautifullosersrecords credo che la contrapposizione nasca dalla parola che usi, "reazionario". io, per questioni mie, condivido totalmente la stessa visione del mondo di pasolini, ma se uno mi dicesse "reazionario" andrei su tutte le furie. la spiritualità sarà anche a-politica, ma è ciò che fa la differenza tra progresso e mero sviluppo (tra l'altro solo di alcuni a danno di altri che, a turno, vengono de-umanizzati). buttare nella spazzatura tout court l'esperienza dell'Unione sovietica come fai tu mi sa tanto di quel "maccartismo quotidiano" a cui tutti i media italiani ci hanno ormai assuefatto. ma magari mi sbaglio...
Sulla spiritualità non potrei essere più d’accordo. Anche se io non la vedo necessariamente come un recupero della tradizione ma un andare oltre. Invece sull’Unione Sovietica non credo di essere vittima di nessun lavaggio del cervello, per quanto mi riguarda è stata un’esperienza mostruosa, non solo un bagno di sangue ma proprio quello che tu descrivi così bene, uno sviluppo senza progresso. Delirio onnipotente, dominio che sovrasta, efficienza d’inetto, burocratica casta. Il contrario della spiritualità. Spero che da tutto questo tu non deduca un mio appoggio al capitalismo
@beautifullosersrecords grazie della risposta. certo che non deduco il tuo "appoggio" al capitalismo, ma la sensazione è che dal tuo punto di osservazione decidi che ci sono oggetti in ombra e oggetti on luce. proprio per non essere sterilmente contrappisitivi occorrerebbe saper vedere anche la spinta ideale che ha cercato un mondo di uguaglianza e solidarietà. la maggior parte dei problemi dell'U. S. sono riconducibili alle dinamiche di potere, e ci sono ovunque ci sia gerarchia. inoltre, sempre a livello ideale e simbolico (questo un po' più vicino alla spiritualità) ha costituito un'alternativa alla legge del più forte, antitesi della civiltà e fondamento delle dinamiche "liberiste". E le ombre di questo sistema pragmaticamente fascista, pur se ormai molto evidenti, sono ancora ignorate dai più. aggiungerei che il nostro scambio di opinioni deriva in sostanza da cosa si intende per "modernita": cercare un senso comune insieme agli altri uomini e agli altri popoli a me sembra costitutivo del cammino della civiltà e decisamente senza tempo, altro che "reazionario"... buona giornata.
La parola è il centro, la musica serve più per rompere certi schemi secondo me. Musicalmente ho sempre trovato più completi, emotivamente potenti i CSI 🙂 Anchr nei PGR c’è una bella ricchezza musicale, anche se sono meno coesi dei CSI
Bravo, hai capito la reazionarietà insita, tra l'altro, nell'essere "fedeli alla linea" qualunque essa sia.
Infatti, quando li scoprii nei tardi anni '90 a 16-17 anni, da ragazzo profondamente di sinistra nei valori e quindi condividendo molti principi del comunismo E PER QUESTO molto critico di come il comunismo era stato "messo in pratica" (anche se non sarebbe molto corretta questa locuzione: meglio sarebbe dire che quello che era la Russia, con i suoi figli - con varie e diverse concezioni di comunismo, e tra questi Lenin e la sua - ha creato QUEL TIPO di comunismo. Inoltre bisognerebbe riconoscere che i peggiori crimini non sono da additare al "comunismo" ma allo "stalinismo"), non condividevo "politicamente" Ferretti. La sua è una fascinazione per i riti, la simbologia, la "sicurezza" che dà una società immobile, contadina, persa- infatti - in un passato idealizzato. Stessa idealizzazione del passato e della tradizione e della "ruralità" che abbiamo con Pasolini, aspetto infatti che non mi ha mai convinto - troppo facile scappatoia: i figli dei contadini (o degli oPPerai, come canterà G.L. nei C.S.I) e i figli dei figli, lo sanno che era una vita di stenti, prepotenze, oscurità e paure alla mercé dei potenti o delle malattie - per questo più spirituale, direbbe Ferretti. Forse: sicuramente breve, piena di dolore (ah, beato il dolore, direbbe la parte ascetico-cattolica del Giovanni), morte e analfabetismo. Senza nessuna lettura, cultura, più che di spiritualità mi verrebbe di parlare di fede nei rituali, nelle pose e nei feticci.
Proprio le cose che "confortavano" Giovanni dalla modernità. L'ignoranza totale del contadino semianimale, con tutta la sua poeticità: va da sè che in questà realtà poi ci sia una "casta" di "sacerdoti" o "letterati" o "spirituali" o "poeti" in cui i Giovanni Lindo e i Pasolini, evidentemente, vi si immaginano per diritto o manifesta superiorità: probabilmente ci sono stati tanti Pasolini e Ferretti nei miliardi di bambini, nella storia, morti prima di compiere il quarto anno di vita.
A me i CCCP sono sempre piaciuti per l'esperimento artistico che testimoniavano: l'invasione nel campo della cultura pop e della musica rock, a strapotere angloamericano, di questa testa di ponte comunista italico filo (ma neanche così -per fortuna - fedele alla linea come millantavano) sovietica. L'artista poi si vedeva nel sapere cogliere, e rendere, certe immagini, certi sapori, atmosfere, suggestioni. E, anche, la caleidoscopità e la multiforme visione delle interpretazioni: alla fiducia nel modello arcaico-rurale-industriale sovietica si alternano anche "critiche", malesseri, non interamente indirizzate o dovute alla società occidentale.
E, in ultimo, più che la fiducia nella cura "sovietica", mi ha catturato ritrovare il malessere e i "sintomi" che avvertono le persone sane in una società malata. In questo caso occidentale, ma in realtà occidentale o sovietica che sia.
Un ultimo appunto sul "comunismo", che Ferretti infatti ritiene sia morto nel '89-'90:
Un conto è il comunismo. Un conto il comunismo sovietico. A differenza del nazismo o del fascismo, il comunismo ha molti padri: se per semplificazione vogliamo attribuirne la paternità a Marx, conviene ricordare che era già morto al tempo dell'ascesa al potere di Stalin - avvenuta tra l'altro non certo per le sue capacità di "Ideologo" del comunismo ma per i metodi violenti e corruzione. Morto come, tra l'altro, centinaia di migliaia di COMUNISTI fatti ammazzare da Stalin - suoi antagonisti molti dei quali avevano anche ALTRE concezioni di comunismo.
Ecco, in soldoni, la differenza tra nazismo e fascismo (differenti a loro volta, ma non sul nodo fondamentale) da una parte e il comunismo dall'altra: per essere sullo stesso piano, il padre del comunismo avrebbe dovuto essere Stalin che avrebbe poi messo in PRATICA le sue concezioni. Che non sarebbero state quindi, per coerenza, di uguaglianza: per entrambi, una razza(o popolo o cultura, per il fascismo) era superiore a altre, e di riflesso anche qualche classe, e di riflesso la violenza erano giustificati.
Ma il comunismo dice l'opposto in questi punti: infatti il nazismo è morto (e i suoi ideali razziali indifendibili e insostenibili - e fuorilegge), mentre gli ideali del comunismo sono tutt'ora condivisibili.
Quindi, a parte i discorso politico sul "comunismo" in generale, sono d'accordissimo con tutto quello che hai detto sui CCCP e lo trovo forse la cosa più condivisibile mai detta su di loro, che rispecchia il mio punto di vista, è profonda e coglie l'essenza ed è attinente con cosa sono i Cccp: e quindi, in Italia, un'analisi rarissima e preziosissima.
Continua così, complimenti.
Grazie per la meravigliosa riflessione, che ovviamente condivido in toto e che approfondisce e completa quello che nel video ho potuto solo accennare. Lo metto come commento in evidenza così spero anche altri avranno il piacere di leggerlo 🙂🙏🏻
Con questo commento hai massacrato nel tempo istesso i tankies e i maccartisti ^^
Complimenti, non avrei saputo scrivere meglio sull' argomento
"perché ascoltare i CCCP oggi? Perché sono POESIA".
Dopo questa perfetta analisi, tutte le disquisizioni e speculazioni politiche svaniscono al cospetto della poesia, dei loro versi e della loro musica, dell'emozione che suscitano.
È proprio questo il motivo per cui oggi continuo ad ascoltarli, slegandoli dal messaggio politico.
Grazie per averlo spiegato così bene!
Grazie a te Mafalda, sono felice di trovare persone con cui condividere queste idee 🙂
Una disanima semplicemente ECCCELLENTE. Lo dico da fan dei CCCP dalle scuole elementari, da uno che al momento della chiusura del progetto dei CCCP "per mancanza d'aria" scrisse una lettera a Ferretti e ne ricevette una risposta bellissima. Da uno che ha avuto la fortuna di parlarci dopo un concerto dei CSI a Pisa, nel lontano 1994, appena maggiorenne. L'impronta fideistica è sempre stata una costante, la Poesia il fil rouge che sempre contraddistinto Ferretti e le sue parole, scritte anche utilizzando l'arte delle figure retoriche dell'antica antologia greca, latina e romanza: "Luci spezzate azzurre, mitra imbracciati neri". Faccio solo un piccolissimo appunto, hai visualizzato gli EP Ortodossia II e Compagni Cittadini, a dire il vero le prime produzioni (tutte in mio possesso originali) sono state, Ortodossia (45 giri vinile di dimensioni 'ortodosse") Ortodossia II (45 giri vinile di dimensioni da 33) e solo dopo Compagni Cittadini.
Grazie mille! Anche per la giusta precisazione e per aver condiviso il tuo rapporto con Ferretti. Anch’io ho avuto modo di parlarci e devo dire che personalmente mi ha lasciato una sensazione totalmente positiva, che chi lo disprezza per le sue posizioni evidentemente non vuole o non sa percepire. Non avevo mai riflettuto sul suo rapporto con la letteratura classica… proverò a riascoltarlo tenendolo in mente. Grazie davvero!
Kazzo li ascolti dalle elementari e non sai che il loro sound è materia del bassista Umberto che sto cazzaro neanche cita ,alla faccia degli esperti
@@beautifullosersrecords❤
❤💪🏻
Ferretti mi piace quella foto ad Atreju, abbracciato alla Meloni e che dichiara di avería votata....alla faccia di "fedeli alla linea", piú fedeli al soldo.
Quando facevano le tourné si facevano pagare come le band che venivano d'oltr oceano, mentre tutte le altre punk band italiane coerentemente con ideologia Punk, suonavano a prezzi calibrati, o nei centri sociali a offerta libera.
Sono dei pagliacci, con la loro estetica filio-sovietica, e voi beati che gli andate dietro 😂😂😂 ....state messi proprio male 🤦🏻
Ho scoperto i CCCP qualche anno fa, sono del 1987. Mi attirò la carica dirompente della loro manifestazione artistica. Percepivo nei loro testi protesta per un modo di vivere alienante e dimentico della persona. E nello stesso tempo intuivo una loro predilezione per un mondo antico, ancorato a valori genuini. Trovo la figura di Ferretti interessante da approfondire. Credo che nella mente di molti giovani degli anni ottanta, prima della caduta del muro, ci fosse l'idea che l'Unione Sovietica proponesse un modo di vivere diverso e migliore rispetto a ciò che proponevano gli Stati Uniti. Poi, il crollo delle ideologie, il 1989, ha aperto gli occhi a tutti. Ottimo video, sono davvero ammirato per questo genere di narrazione
Anch’io ho scoperto i CCCP solo dopo. Prima ho amato i CSI, poi sono risalito all’indietro. Negli anni 80 ero un bambino ma credo sia come dici, che in qualche modo rappresentavano la critica più radicale e l’alternativa in un mondo polarizzato. Comunque continuo a ritrovarmi molto di più nei CSI delle ideologie crollate. Grazie mille per il tuo commento 🙂 presto farò anche la monografia sui CSI ☺️
Ti ho appena scoperto, bravissimo... Cade a fagiolo vado a vederli a Catania. Grazie ❤
Grazie mille ☺️ che dire, buon concerto ✊🏻💙
Grazie per questo video. Io li adoro, eppure mi resta sempre qualcosa di incomprensibile nella loro parabola.
Grazie a te! Rimane indubbiamente la sensazione di un tuffo carpiato all’indietro. Io ho cercato di evidenziare gli elementi di continuità, la linea rossa, poi senz’altro ci sono anche cambi di segno, e quelli penso siano spiegabili solo con le inevitabili trasformazioni soggettive… banalmente, se avessi di fronte il me di vent’anni su un sacco di posizioni non sarei più d’accordo, anche se forse la sensibilità di fondo, i valori che mi muovono sono gli stessi. Ma pure io a vent’anni credevo nella dittatura del proletariato, ora no 😂
@@beautifullosersrecordssecondo me hai colto nel segno nello spiegare quello che a molti sembra un rinnegare di Ferretti: scrostando bene, sotto ci sono valori conservatori. E, per quanto Ferretti mi metta in crisi per i miei valori progressisti, mi porta a pensare quantomeno a considerare che il progresso acritico non sia la soluzione. Effetto che mi fa anche Pasolini. Ed è vero: in questo senso mi ha aiutato ad aprire la mente, e ci è riuscito tramite il grimaldello della poesia. Perché, se tutto questo lo avesse trasmesso pontificando in TV o in saggi, non avrebbe avuto la stessa potenza.
Li conoscevo solo superficialmente. Grazie alla tua interessante disamina li approfondirò sicuramente!. Grazie!. ✌️😊
Grazie a te 🙏🏻 entro la fine dell’estate preparo la monografia sui CSI ☺️
Sei bravissimo, Andrea, ben colto, sensibile e dotato di grande proprietà di linguaggio. Sono d'accordo in toto, da sfegatato amante di Ferretti&Co, con la tua magistrale analisi e sottoscrivo ogni tua parola, tono, inflessione e messaggi fra le righe.
Mi pari uno che sa pensare, e magari anche salmodiare..
chissà
Grazie mille! Sono felice di sentire che hai colto tante cose che magari non dico esplicitamente. Anch’io adoro Ferretti, soprattutto nella fase CSI. Dischi come Linea Gotica o Tabula Rasa mi commuovono profondamente e per me sono il meglio del rock italiano 🙂
@@beautifullosersrecords Sì, sarebbe difficile per me elencare le preferite, perché tutta la loro produzione ha una qualità immensa, fortemente coinvolgente -almeno dal mio punto di vista. Come dicevo in un altro commento prima, prevedo di andare, a dio piacendo, ad ascolarli martedì prossimo al festiva AMA a Romano d'Ezzelino
Ad ogni modo, secondo me, non è che si debba "andare d'accordo" con quanto un poeta esprime nelle sue opere. L'importante è che ci coinvolga, che ci emozioni, ci faccia riflettere e magari attivare 'connessioni neuronali' per noi insolite
@@muda62 eh sì, sono d'accordissimo. Buon concerto!
Che bravo grazie! Il tubo mi ha proposto questo video perché grande fan di tutto l'arco artistico di GLF, per me un uomo che della vita stessa ha fatto poesia, ricerca esistenziale e arte.
Ho apprezzato moltissimo il collegamento con Pasolini e affermazione sulla centralità della poesia. Mi iscrivo al canale!
Mille grazie ne sono felice! Se vuoi trovi anche un video sui CSI 🙂 a questo punto mi sa che farò anche i PGR… ☺️
Analisi perfetta, chiara e illuminante. Chapeau !!
Grazie mille 🙏🏻 Se vuoi ho appena pubblicato anche la puntata sui CSI 🙂 Tra l’altro ho visto i CCCP venerdì, bel concerto, anche se chiaramente negli anni ‘80 avevano una risonanza diversa
Che spettacolo averti scoperto ….. farò mattina mi sa 🤦♀️😅🙏💪🏻❤
Ueee grazie ☺️ 🙏🏻 spero troverai tanti video di tuo gradimento. Scrivimi quando ne vedi uno. Un caro saluto
è sempre bello vedere come anche a distanza di anni continuano a uscire video interessanti sui CCCP; ottima analisi, un discorso cosi liscio, preciso e ben organizzato serviva proprio, bravo!
Grazie! Quando si parla di cose di valore é facile tirare fuori video interessanti 🙂
🇳🇱
Mi è piaciuto il tuo video!
Mi è piaciuto vederli dal vivo tra risa di gioia lacrime di commozione e una sensazione di irreale presente. Tanti amici non sono venuti al concerto per i motivi che hai spiegato benissimo ... mi è dispiaciuto per loro e per tutti quelli che usano solo la testa e poco il cuore ......
Posso immaginare! Io non so se riuscirò a vederli, purtroppo, anche se mi piacerebbe. Sono lieto che sia stata una bella esperienza 🙂 grazie di cuore per il commento
Analisi davvero profonda, puntuale e documentata! FANTASTICO ma, soprattutto, INTERESSANTISSIMO!
Ne sono felice ☺️ Grazie mille 🙏🏻 🙂
Li conobbi alla festa dell' unità a Siena nel lontano 1989,il loro concerto/spettacolo mi regalò un 'energia inedita a me fino ad'allora.Che ancora conservo gelosamente in me stesso.🖖
Meraviglioso ☺️ io purtroppo ho fatto a tempo a vederli solo nell’incarnazione PGR, che comunque mi ha esaltato parecchio dal vivo. Andrai ai concerti quest’estate?
Bel commento quello sull’ideologia politica come gesto estetico. Mi hai fatto capire sta cosa solo dopo 30 anni. Grazie
Grazie mille a te ☺️🙏🏻
Conosco i CCCP praticamente dagli esordi, la mia prima cassetta da 60 minuti la registrai direttamente nel 1986 un lato dai due vinili picture disc "ortodossia" e compagni cittadini" , e l'altro "affinità divergenze". roba che sta in vendita a 800 euro, l'edizione in vinile rosso
l ho macinata
ottimo video, con ottimi spunti. lo vedo solo ora, sono un po' in ritardo per i commenti, condivido molte delle cose che hai detto, ma ti do la mia impressione sull'aspetto dell'essere "filosovietici" che poteva essere spiegato un filo meglio
GLF lo spiega bene in un paio di interviste (dell'epoca) che si trovano anche su youtube. non mi metto a ricercale per riportarle fedelmente e virgolettate, ma il senso era molto chiaro: mentre italia (ed europa) erano in adorazione del mondo paninaro plasticoso, i CCCP guardavano a "oriente" , perche loro li vedevano fermento. Conservatori e reazionari dici tu, ed è vero. ma ai tempi la loro sensazione era che ad essere morto e fermo fosse l'occidente, mentre a est c'era movimento, a berlino , ma anche nel mondo islamico, cinese, e sovietico. era li che poteva nascere qualcosa. A loro modo erano "progressisti"... altro che amare i casermoni grigi... in un certo senso avevano intuito quello che sarebbe successo da li a pochi anni. la storia gli ha dato ragione , da allora la cultura occidentale non ha prodotto niente,, l'europa e il mondo occidentale sono in crisi. e il baricentro del mondo (l'economia, la politica, la cultura) è altrove.
basta vedere il peso attuale dei paesi arabi, della cina, della russia , del BRICS. non mi addentrerei in questa analisi, interessante ma fuori tema .
Musicalmente parlando invece, sempre secondo le loro parole, il disco "Canzoni preghiere danze" lo reputano il meno riuscito. dopo Socialismo e Barbarie erano in un momento molto "distruttivo" dal punto di vista esistenziale. il successo, una crisi di idee e di identità, tante domande sulla direzione da prendere. erano allo sbando. anche musicalmente. Al basso era stato preso preso Ignazio Orlando, GLF dice di lui che non c'entrava niente coi CCCP , nel tour a Mosca Giovanni e Massimo erano al settimo cielo, lui era spaesato, un pesce fuor d'acqua. Non c'entrava niente con loro ma era l'unico che ne capisse di arrangiamenti mixaggi e produzione. Aveva già prodotto Socialismo e Barbarie, gli fu messo in mano tutto anche per il disco seguente. La canzone che ami di più , Roco rosso, Giovanni la fece tre volte. la prima fece un urlo rabbioso, la seconda meno aggressiva, la terza fu la più "contenuta" . E Orlando scelse quella. tutto il sound pop fu opera sua.
Nemmeno io amo quel disco. Lo trovo scontato banale, edulcorato, prevedibile e privo di spunti. comunque sono gusti, ognuno ha i suoi
Gran bel video, complimenti. L'algoritmo mi ha portato qui e ti ho ascoltato con piacere.
Ah ne sono felice! Grazie a te per esserti preso il tempo di lasciarmi questo messaggio 🙂
Hai espresso tutto ciò che io penso e che è ciò che mi fa amare (ancora) Ferretti e i CCCP
Ne sono felice 🙂 Grazie per il feedback 💙
Analisi sintetica, chiarissima e condivisibile. Aggiungo che non tutto ciò che tende al mistico dev'essere per forza di cose reazionario. Credo che la valutazione sui cccp dipenda anche dalla generazione di appartenenza: all'inizio forse prevaleva la forza contestataria del gruppo, trascinata anche da un continuo riferimento a modelli non italiani. Chi per età li ha scoperti dopo, ovvero quando ormai c'erano già i csi, forse sente meno il momento di rottura della prima ora. Vista l'evoluzione successiva, i cccp potremmo definirli quasi un'introduzione ai csi, che considero per varie ragioni uno dei momenti più alti della cultura italiana del dopoguerra, con tre album di una densità poetica difficilmente descrivibile, in particolare concordo pienamente sulla valutazione di Linea Gotica. I csi li ho visti tre volte dal vivo, nei tour di Linea Gotica e Tabula Rasa Elettrificata, i cccp andrò probabilmente a vederli a Firenze il 26 luglio.
Condivido ogni virgola che hai scritto. Sono d’accordo sul misticismo, appartiene ad ogni tempo e luogo, non è reazionario, né può essere letto in modo politico. E mi riconosco nella descrizione: io ero bambino negli anni 80, i CSI li ho scoperti alla fine degli anni 90 al liceo, non ho percepito nessuna rottura, già mi sembravano un gruppo “impegnato”, e tutto quello che ha fatto Ferretti l’ho sempre sentito come una voce critica verso la nostra società, anche i PGR e I dischi solisti. Devo sforzarmi per entrare nella testa di un punk e capire il suo punto di vista. Come dici, Linea Gotica è Tabula Rasa rimangono vette assolute del rock italiano, da lacrime agli occhi. Ti diró, ho apprezzato molto anche il live Montesole dei PGR e trovo ci siano brani potenti anche in D’anime e d’animali. Buon concerto ☺️
COMPLIMENTI hai fatto un analisi stratosferica della FILOSOFIA di quello che considero il miglior gruppo italiano, non per musica ma proprio per la loro POESIA, hai detto bene POESIA...le parole fanno riflettere, aprono porte MENTALI....ottimo video !!!!
Grazie di cuore! Per me è molto importante riuscire a trasmettere questo, che la musica non è solo “mi piace” “non mi piace” ma filosofia, poesia, che ci dice qualcosa sulla nostra vita ☺️🙏🏻
sempre belli i tuoi video, bravo
Grazie mille ☺️ 🙏🏻
I CCCP sono stati il mio gruppo preferito per tanti anni. Il mio album preferito dei CCCP è sicuramente Ortodossia, perché c’è la versione grezza di Emilia Paranoica, Punk Islam e Spara Juri. Mi metti in moto tanti neuroni. Su una rivista musicale di recente il direttore diceva a proposito di un critico che aveva affermato a una presentazione della mostra di cui parli che i CCCP non erano comunisti qualcosa come ‘come no, Ferretti era uno Stalinista tant’è che per bisogno di stabilità psicologica e politica (semplifico …) poi è approdato al lato opposto, così come Foucault ha abbracciato certi regimi autoritari islamici’. Tra l’altro in una Feltrinelli milanese avevo visto successivamente proprio un libro (che ora in rete non riesco a recuperare) dove Foucault dice che il regime iraniano era interessante perché poneva anche all’Occidente il problema della spiritualità. Libro che volevo comprare ma poi ho preferito dei saggi di James Baldwin, anche se spero di entrarne in possesso prima o poi. Ma torniamo al contenuto del video. Quando parlavi di Pasolini mi sono venute in mente certi pensieri che ho fatto dopo aver letto Paul B. Preciado, lo scrittore transgender, il quale dice che la scuola ci ha fatto male mettendoci la penna in mano e levando da essa i nostri ‘gioielli di famiglia’ da adolescenti, perché, come diceva anche Pasolini, ci ha tolto l’innocenza (Pasolini prendeva amici e attori dal sottoproletario perché la mancanza di educazione per lui era una virtù, l’educazione scolastica era omologante per cui lui amava o le persone ignoranti o quelle supercolte). Ecco, più che conservatore per me PPP era attento al fatto che forse la scuola e la visione progressista in quanto prosecuzione della visione democratica ‘di superficie’ che essa propugnava tralasciava l’eros (Mi Ami? Cantavano i CCCP) e quindi la vera tensione a conoscere l’altro, che parte sempre dall’amore. Scrivo questa cosa perché questi pensieri sono un po’ almeno per me la via d’uscita dal cortocircuito destra-sinistra, come credo lo fossero per Pasolini e anche per un certo Ferretti - non ultimamente, e indipendentemente dalla questione religiosa: per questo lo ho un po’ abbandonato. Dovrebbe essere sempre una questione erotica, come è anche la passione comune che abbiamo un po’ tutti per la musica ad esempio, ma consapevoli del fatto che il confronto col ‘lato oscuro’ (Mishima e Majakoskij) va fatta, sul lato simbolico ma va fatta. Ricordo un bel film di Julio Bressane molto sperimentale, Miramar, dove il poeta protagonista viene istruito giovinetto da una bella insegnante nuda a guardare il mare … “Miramar … Miramor … Miramorte”. Come diceva Deleuze la passione per l’ordine e la disciplina, e in ultima istanza per la rigidità e la morte, che sono caratteristiche del fascismo, fanno parte dell’animo umano e nessuna educazione forse può sradicarle, anche se ce ne può rendere consapevoli. Certo Pasolini aveva orrore, e si vede da Petrolio, per chi rinuncia per interesse ai propri istinti vitali (il Carlo che viene sdoppiato dall’angelo e dal diavolo, e tra l’altro quel romanzo ha la stessa struttura narrativa di Le Particelle Elementari di Houellbecq, che o ha copiato PPP o è partito dalle stesse istanze). E credo che più che un discorso conservatore sia proprio un discorso prepolitico …
Grazie per aver condiviso queste riflessioni… sono felice che da un mio piccolo video si arrivi a parlare di queste cose. Molti degli autori che citi li ho letti solo in parte e molti anni fa (Foucault, Deleuze). Mi vengono in mente sostanzialmente la scuola di Francoforte e gli strutturalisti, che ovviamente rispetto ma oggi rischia di essere quella sinistra che in chiave anti-borghese, anti-capitalista e anti-occidentale si fa andare bene tutto, anche le teocrazie. Idealizzare l’Altro può essere rischioso quanto demonizzarlo. Questo ovviamente è solo il mio parere. Diciamo che i CCCP mi piacciono perché sono provocatori, dadaisti, li sento molto più aperti e problematici di quanto non siano i loro fan oltranzisti (che invece mi fanno un po’ paura) 🙂
A parte che dubito che abbia senso l'etichetta "stalinista", ferretti non penso avesse una consapevolezza ideologica e di analisi tale, semplicemente come dice lui era affascinato dai mondi "altri" rispetto alla cultura occidentale, tanto da essere appunto affascinati anche dal mondo islamico come immaginario anche molto astratto.
Commento magnifico.
Ottima chiave di lettura di ciò che sono stati e del perché li ho amati così tanto
Ciao, complimenti per il podcast. Sono perfettamente daccordo con te e me ne sto accorgendo da quando durante il passare degli anni riascoltavo cose che ho iniziato ad ascoltare a 12 anni: spesso infatti i messaggi di superficie sono provocatori ed atti ad atttirare l' attenzione, ma se si scava si arriva all' essenza. Per quanto riguarda Ferretti, penso che sia stato, e' e sara' sempre la stessa persona: un poeta ricercatore sperimentale della fede, nel piu' ampio senso del termine.
Si, la sua traiettoria è senz’altro diagonale, su certe posizioni é ovviamente passato al polo opposto, ma nei principi lo trovo fedele alla linea, cioè a se stesso 🙂 Posso non essere entusiasta dei partiti che dice di votare ma non sono lui, non ho vissuto la sua vita e non mi va di criticarlo. Ascoltarlo è sempre un grande arricchimento. Proprio ieri sera ho visto i CCCP… grandiosi
mi verrebbe da dire Felicitazioni! gran bell’analisi
🙏🏻💙 grazie! Felicitazioni 😘
Grazie per questo bel video! Viva i CCCP! Al di là delle polemiche, che lusso poterli ascoltare di nuovo 🙏
Grazie a te! Finalmente un po’ di amore per la musica e non per le polemiche 🙂💙
Splendida analisi, complimenti.
È esattamente il mio pensiero, che mi frulla per la testa da quando sono andato alla mostra di RE, e ho comperato i biglietti per un concerto, riaprendo le porte della memoria dei miei 20 anni.
Grazie mille! Anch’io spero di vederli quest’estate. Bella la mostra? Me ne hanno parlato gran bene
@@beautifullosersrecords la mostra è stata splendida, immersiva, sembrava di essere tornati indietro nel tempo. Avevo fatto pure un pensiero sul tornarci un’altra volta. Spero la ripropongano.
Piuttosto una domanda: non è che potresti riversare i tuoi video su podcast? Vederli su UA-cam è decisamente scomodo.
Parole Sante parole sacre... Ferretti il grande genio del vecchio millennio e il più grande del nuovo.. SEMPRE FEDELE AI CCCP
Hai visto il concerto? Io lo ho visti la scorsa settimana. Grandi!
Complimenti: riflessioni niente affatto scontate.
Grazie mille! Ho cercato di andare oltre la solita diatriba, se sono “veri punk”, che alla fine ne tradisce un po’ l’essenza e il messaggio
@@beautifullosersrecords Tecnicamente, i CCCP furono post punk, soprattutto per motivi storici. L'altitudine è un'altra cosa, ed il punk in questo caso fu un elemento fondamentale. E, anche per questo, quando firmarono con la Virgin (se non ricordo male) , furono accusati di essersi venduti. Io invece penso di no, al contrario delle iniziative più recenti (anche discografiche: i famigerati cofanetti numerati)...
D’accordissimo 🙂 si, anch’io li classificherei post punk 👌🏻
Gran bel video Andre
Grazie 🙏🏻 💙
Ti faccio i miei complimenti per questo video, l'ho apprezzato tantissimo e concordo con te su tutto. Sono un ragazzo di 22 anni, apparentemente appartenente ad una generazione che poco ha a che fare con i CCCP. Eppure, secondo me, c'è un qualcosa nella loro musica/poesia che trascende il tempo e rimane vivido. Li ascoltavo già da prima che ci fosse la speranza di vederli tornare sul palco assieme; quando si è presentata l'occasione ho deciso di acquistare il biglietto ed andare al concerto. Ogni sorta di fanatismo preferisco lasciarla da parte, guardo a Ferretti, Zamboni, Annarella e Fatur come Artisti. E non mi sembra assolutamente oltraggioso pagare un biglietto, contando tra l'altro l'organizzazione che ci sta dietro. Il mio album preferito credo sia "Canzoni Preghiere Danze del II Millennio - Sezione Europa". Difficile scegliere una canzone, adoro "And The Radio Plays" e trovo che "Madre" sia di una potenza unica. Per quanto riguarda i CSI la scelta ricade su "Linea Gotica" e l'omonima canzone.
Guarda, mi ritrovo in ogni tua parola nonostante apparteniamo a generazioni diverse. Anch’io ero troppo giovane per il punk e li ho scoperti dopo. Non ho vissuto quindi nessun “tradimento”, anzi mi sono sempre sembrati e mi sembrano tuttora delle voci importanti per criticare la nostra società. Come dici giustamente non mi importa minimamente chi voti Ferretti e se apprezzi Ratzinger, rimane un poeta e vale sempre la pena di ascoltare i poeti, sono rari. I tuoi dischi preferiti sono anche i miei. Credo di dedicare un episodio ai CSI a breve… Grazie intanto ☺️🙏🏻
direi che sono più attuali che mai ed il brutto è che un gruppo del genere se uscito ora non se lo sarebbe filato nessuno, la musica come lo stesso occidente è in costante decadenza
Bravissimo. è proprio vero che di fronte alla poesia l'ultima domanda da farsi è se siamo d'accordo.
🙂💙
Sono molto d'accordo con te su questa analisi anche politica e filosofica dei CCCP. Per me era chiaro che erano così come descrivi fin dall'inizio. Bastava parlare con Ferretti già negli anni '80 per capirlo (e io vengo proprio da lì e da quella gente lì).
Siccome per certi versi sono in linea con i CCCP (ma per altri no), ti segnalo anche i POST CONTEMPORARY CORPORATION (PCC) di Valerio Zecchini, Luca Oleastri e Dario Parisini (il chitarrista dei Disciplinatha scomparso di recente), band di cui è appena uscito il CD cofanetto Patriottismo Psichedelico (certa anche su UA-cam).
Grazie mille! Soprattutto del consiglio, scoprirò volentieri 🙂🙏🏻💙
@@beautifullosersrecords ti ho appena scritto una email 👍
Mi complimento per come sei riuscito a dare in pochi minuti una guida all'ascolto di una band così complessa, forse facile da "sentire" con il cuore ma assolutamente difficile per il percorso umano di Ferretti. Io credo che se i CCCP sono rimasti nonostante siano passati più di trent'anni dal loro scioglimento sia anche perché facendo poesia di fatto hanno saputo rimestare nel torbido, ed il torbido di quei primi anni Ottanta è rimasto lì, anche dopo il crollo del muro, nei non detti del trionfo del neoliberismo dagli anni Novanta in poi, andando oltre nel tempo al disagio "giovanile" di quella prima leva post politica. Il "tedio domenicale" di Epica Etica Etnica e Pathos mi ricorda sempre La domenica delle Salme di De André - laddove De André è politico e denuncia l'assuefazione e il vuoto dell'intelligenza politica collettiva e la rimozione degli anni di piombo, e Ferretti si tuffa in quel vuoto con un atteggiamento quasi compiaciuto, perché se muore tutto vivi solo tu, e l'occasione è ghiotta per osare l'impossibile e trasformare una sconfitta in una vittoria personale, in un nuovo percorso... come diceva Mao, grande è la confusione, perciò il momento è propizio (a cosa poi si vede).
Quando ascoltavo vent'anni fa i CCCP erano gli anni del movimento cosiddetto No Global. E molti di noi li ascoltavano. Probabilmente in parecchi travisavamo, a giudicare dalla marea di reazioni sdegnate quando Ferretti cominciò a mandarsi bacetti con Giuliani Ferrara e Atreju vari, con interessi ben meno mistici di quelli di Ferretti.
Resta il merito della confusione, della quantità di esistenza e di mondi lontanissimi (sic...) che avevano inoculato in discorsi che altrimenti avresti definito "politici". E chissà se di questa confusione non abbia beneficiato anche più di una persona il cui percorso non ha travalicato per nulla nella mistica, e nella ricerca di protezione nella conservazione.
Nel ventennale del G8 di Genova nel podcast Limoni l'autrice, la Camilli, raccontava di come da ragazzini a volte quando bigiavano a scuola andavano a vedere un film di Moretti a casa di qualcuno. Un altro comunista (e borghese) come Ferretti (ex Lotta Continua), venuto fuori negli stessi anni, nel riflusso di fine anni '70.
Il racconto è un po' buffo, anzi proprio grottesco, ma la Camilli ipotizza che guardando Moretti qualcuno della sua leva, con famiglia di sinistra, abbia potuto meglio sopravvivere al trauma della repressione del G8 di Genova: si erano nutriti di un'altra sconfitta, quella della generazione prima, e forse questo li (ci) aveva rafforzati.
Boh chissà se è vero, ai posteri l'ardua sentenza - chissà quante cose abbiamo dentro e manco lo sappiamo, io perlomeno credo di essermi nutrito sempre di tante altre cose.
Però davvero sono sempre felice che a Reggio Emilia abbiano osato la confusione anche se le basette di Ferretti settantenne mi inquietano politicamente.
Ahaha sulle basette hai ragionissima, neanche nell'800. Anche sul resto, probabilmente. Mi ritrovo nella tua esperienza. Non trasformare Ferretti in profeta ma rispettarlo come sobillatore, il cui merito è la confusione, la quantità di esistenza che trasmette. D'altro canto credo esistano diversi livelli dentro ogni persona e ogni artista, è comune che un artista possa avere opinioni discutibilissime ma riuscire a scrivere parole che sono vere. La poesia è superiore al poeta, secondo me, e Ferretti io lo prendo così
@@beautifullosersrecordsvideo e commenti apprezzatissimi. Oso un intervento che spero comprensibile. Vero è che il nostro cantava chiaramente "non fare di me un idolo, mi brucero'" e similmente minacciava di incepparsi in qualità di presunto, preteso megafono dei no global e della sinistra antagonista. Gliene si dà atto, e da artista lo si comprende pure. E vero è anche che forse da ascoltatori e fans lo abbiamo travisato. Ma io ricordo bene un loro concerto, mi pare nel '96, che fu aperto da un Ferretti festante per la sconfitta elettorale di Berlusconi. Ecco, se ti comporti così è inevitabile che si formi una situazione in cui il pubblico è anche tifoseria e l'artista è anche una sorta di tuo rappresentante, se non politico, perlomeno (contro)culturale. In fondo c'è anche una coerenza, se pensiamo al concetto di 'tradimento della sinistra' (come spiegato dal filosofo Alain Badiou in una conferenza sulla Comune di Parigi, presa quest'ultima ad esempio quale occasione in cui tale tradimento si volle per l'appunto evitare, preferendo alla delega la lotta rivoluzionaria): da un punto di vista non poetico né estetico, ma prettamente politico, non c'è dubbio che anche quello di Ferretti, agli occhi di chi lo ha seguito (inclusi suoi amici stretti), si mostri come una sorta di ennesimo tradimento a sinistra. Chiaramente una valutazione musicale ed artistica globale è altra faccenda e l'esperienza resta in sé ammirevole e fondamentale. Volevo però provare a spiegare le ragioni di questo rapporto, forse addirittura malsano e perverso, che si era venuto a creare fra chi si è riconosciuto in una delle migliori forme della rappresentazione dell'alienazione generazionale di quegli anni ed il suo artefice. Da lì alle interviste con Ferrara c'è un mondo di capriole, anch'esse tipiche di una certa sinistra (uno ex di LC, l'altro del PCI). Scusate la lungaggine, saluti
Ti capisco, hai ragionassima. É indubbio che da questo punto di vista Ferretti è cambiato, in modo incomprensibile e deludente. Credo che una ragione possa essere il suo “ritorno a casa” dopo i CSI, il recupero delle radici familiari (che per quanto ne so sono antifasciste e democristiane) e della dimensione anti-moderna della montagna, i cavalli etc. Si è ritirato in un mondo incompatibile con gli sviluppi della sinistra, che ammetiamolo é diventata molto, troppo radical chic. Ferretti ha sempre avuto poi la tendenza a fare il bastian contrario e il sobillatore estremizzando certe posizioni pure ragionevoli, e questo può spiegare come dal suo ritiro abbia scelto per le poche uscite pubbliche i toni più scomodi e indigeribili (Ferrara, Atreju, Meloni etc). Una parte di me continua a voler credere che l’uomo privato Ferretti in realtà sia migliore delle sue posizioni pubbliche. Un po’ come Morrisey
Grandissima analisi per quanto riguarda la parte politica. I CCCP non si devono prendere alla lettera!!
Grazie! Sono felice di non essere l’unico a pensarla così. Quando l’arte diventa fanatismo (da parte dei fans) si è perso qualcosa per strada 🙂
Bellissimo!!!! Bravo!
💙🙏🏻
Davvero complimenti per questa disamina su un grande gruppo italiano!
Grazie mille! Li ho visti venerdì, tra l’altro. Bel concerto, anche se la risonanza che certe cose avevano negli anni 80 per forza di cose si è persa 🙂
@@beautifullosersrecords se li hai visti venerdì eri all'ama festival..c'ero pure io!
Ma vaaaa… eh si! Gran concerto. Mi hanno colpito anche Annarella e Fatur, perché vivendo i CCCP sempre in CD non mi ero mai reso conto di quanto fossero parte integrante del loro stile 🙂
Bravissimo, secondo me hai colto perfettamente il valore vero di questo gruppo
Grazie di cuore! Tra l’altro lo ho visti una decina di giorni fa, gran concerto 🙂
@@beautifullosersrecords anch'io, a Servigliano. Concerto memorabile
Si… certo é una rappresentazione figlia di un’altra epoca (nonostante i riferimenti di Ferretti al Donbass…) ma mi da l’impressione che suonino molto meglio oggi di allora. Musicalmente me lo sono goduto alla grande 🙂
Analisi molto lucida.che condivido. Cioe la Condivido da anni....quindi ...Grazie
Grazie a te 🙂 sono felice di non esser l’unico a pensare queste cose
Bel Video! Spero ne farai uno anche sui CCCP del 3zo millenio,: gli UOCHI TOKI!
Grazie! Anche del consiglio! Mi piacciono parecchio i loro dischi che ho sentito, ma sono solo tre, non li conosco tutti. Se riesco a recuperarli terrò senz’altro a mente l’idea 🙂
A differenza tua ho seguito i cccp nella mia gioventù fino a che sono rimasti tali. Li ascoltavo con l’amico Sandro e la mia ragazza che nel frattempo è’ diventata mia moglie. Quando si sono sciolti, l’epoca CSI l’ho totalmente saltata e scoperta solo ora essendo andato a vedere un mese fa il concerto di Collegno (To). Ho sempre fatto ascoltare musica varia ai miei figli, rock, metal, punk compresi i cccp e in occasione del concerto ho portato con me mio figlio Mattia aka Noisy böi che produce musica (prevalentemente house). E’ rimaso letteralmente entusiasta!! 😜👋
Grazie!
Molto bello poter condividere la musica che si ama con la propria famiglia. Per ora mio figlio è ancora piccolo (due anni e mezzo) e attratto dalle canzoncine per bambini, ms inizia anche ad apprezzare certe cose acustiche e tranquille che gli ricordano le ninne nanne, tipo lo slowcore 🙂 Complimenti a tuo figlio 🙏🏻
Le vedrò’ a breve a Carroponte , comodo come dire ..❤
Beh dai magari daranno soddisfazione 😉
Sei bravissimo
Troppo gentile ☺️🙏🏻
D'accordissimo con te, anche con le virgole. Ferretti convertito? Sempre stato cattolico praticante, a parte una parentesi negli anni '70... è sufficiente leggere una sua qualsiasi biografia. Andrò a vederli tra due giovedì a Ferrara. Ildisco preferito? Forse "Canzoni, preghiere, danze del II Millennio sezione Europa"
Pure il mio preferito ☺️ Grazie, buon concerto!
Da poeta non posso assolutamente esser contrario a quello che hai detto e a coloro che hanno creato tutta questa poesia...i CCCP...ma per fedeltà e da punk primordiale, quello che stanno facendo è sia condivisibile, ma altrettanto rosicone...ok il merito agli anni passati o all'evoluzionismo del progetto, ma per il resto non mi sento d'andarli a vedere e costi esorbitanti, lasciamo perdere il merch, ancora peggio...comunque sia, son un grand gruppo, uniti e unici, e più in preciso, mi piace fatur più di tutti...per la sua evoluzione solista e soprattutto bella esposizione del loro vissuto artistico e scenico...l'ideologia è mondialista e per tutti i crismi, se la porta via...ho mollato una lacrima quando hai detto la frase di mischima...
Grazie mille 🙏🏻 Sono felice che, da poeta, hai trovato un senso nella mia riflessione. Per me i CCCP hanno tutto il diritto di fare una reunion e farsi pagare, ma capisco benissimo quello che dici, il fatto che non ti vada di vederli, ci sta alla grande. Da moltissimi punti di vista i CCCP oggi sono un’altra entità. Io stesso alla fine non vado a vederli. Lode a Mishima e Majakovskij, sempre 💙🙏🏻
Che gran bel video, grazie
Grazie a te 🙂🙏🏻 sono felice ti sia piaciuto
Analisi impeccabile sul pensiero "ferrettiano" mi hanno ricordato le valutazioni di Giorgio Canali (lui autenticamente di sinistra...), è innegabile che i CCCP siano stati il vertice artistico soprattutto con un linguaggio testuale e musicale innovativo, originale e direi persino emancipato dall'area angloamericana del punk anni 80. Affiancherei ai CCCP i Franti per il loro valore artistico ed etico (loro coniugavano poesia e militanza) per una "immersione" nel punk anni 80 in Italia.
p.s ennesimo bel video, grazie
Grazie a te. Son felice che hai apprezzato, appena si tira in mezzo la politica le cose si fanno delicate, c’è sempre gente pronta a saltar su 🙂 Grazie anche del consiglio, non li conosco bene, li approfondiró 👌🏻
Molto interessante, bravo! Bellissima in tal senso l'intervista che Ferretti fece ckn Giuliano Ferrara. Concordo su "Linea gotica", rimane comunque incredible come un percorso così articolo ebbe anche un successo discografico nazionale popolare, consumistico appunto, con "Tabula rasa elettrificata"
Eh si… me la ricordo bene l’intervista… l’aspettavo con ansia e mi lasció basito, non ero preparato. In effetti il loro successo è sorprendente, mi rincuora pensare che a volte succede 🙂 “Linea Gotica” rimane per me il più bel disco di rock italiano di sempre
Interessante storia dei componenti del gruppo musicale che ha avuto successo in tutti questi anni mescolando generi musicali diversi.
Grazie mille 🙂🙏🏻
Adoro i CCP-CSI, i miei album preferiti sono 1964/85- epica etnica-ko de mondo-linea gotica- tabula rasa-la terra la guerra
Praticamente quasi tutti 😂
Complimenti per la tua disamina molto particolare e interessante , con spunti che non avevo mai considerato, come l'accostamento a Pasolini.
Grazie a te! Sì, anche i miei preferiti sono Linea Gotica e Tabula Rasa 🙂 dovrei fare un video sui CSI prima o poi…
Bel paodcast, condivido molto. Penso pure che non era sola estetica il loro filosovietismo (come pure per molti di noi) poi maturi alle AFFINITÀ subentrano le DIVERGENZE.
"Cosi vanno le cose, così devono andare" .
Li ho seguiti in tutte le loro fasi, il primo concerto è stato da CSI poi sono cresciuto e ho avuto la fortuna di sentire i CCCP a Servigliano, ed è stato bello vedere assieme a migliaia di 'reduci' migliaia di giovani che non hanno vissuto i fantastici anni 80/90 dal punto di vista politico e sociale ma amano e cantano i CCCP.
Che forse la cellula dormiente in ognuno di noi si sia svegliata?
Gran belle osservazioni. No, non era solo estetica, ma era soprattutto contestazione del nostro mondo, credo… basta vedere come descrivono l’Unione Sovietica i CSI: delirio onnipotente, dominio che sovrasta, efficienza d’inetto, burocratica casta. Anche per me i CSI sono stati la porta d’ingresso e rimangono l’incarnazione che preferisco. Ma é stato bello ora, vedere nei loro ultimi concerti, quanto i pezzi dei CCCP siano ancora vivi, nonostante il momento storico sia così cambiato
Interessante come hai impostato il discorso. Indubbiamente la poesia, perché Ferretti, per quanto sia ovviamente sempre accostato ai suoi gruppi, non ha niente da invidiare ai più grandi nostri cantautori italiani, ad un De André, un Conte o un Ciampi ecc... per l'uso che fa della parola. Poi aggiungerei anche un quarto fattore, quello con la M, ovvero la musica, perché alla fine niente di tutto questo discorso avrebbe senso se non ci fossero delle belle musiche, melodie, arrangiamenti ... anzi bellissime.
Credo il mio preferito dei CCCP sia Epica Etica Etnica Pathos perché amo le cose di transizione, ci sentivo dentro già all'epoca qualcosa di più mistico, amavo tantissimo Aghia Sophia anche se non la capivo totalmente, come un presagio.. e forse per una questione generazionale, alla fine musicalmente parlando sono figlia degli anni novanta. Dei CSI forse Tabula rasa.
Mi sono andata a vedere la biografia di Majakovski perché ricordavo che anche lui si erasuicidato e ho scoperto un altro personaggio interessante, ovvero la sua amata amante Lilia Brik, già all'epoca donna molto emancipata e creativa. Mi sono sempre anche piaciuti gli attivisti politici molto radicali proprio perché spesso fanno atti che sono teatrali, poetici, artistici, come degli happening, come le prime Femen e talvolta molto estremi come Petr Pavlensky, che si era inchiodato, però spesso non piacciono a nessuno e prendono insulti da tutti 🤣
Sono d’accordo, Ferretti è stato forse il più grande autore della musica italiana dagli anni ‘80 in poi. Anch’io sono musicalmente più legato agli anni 90, Linea Gotica e Tabula Rasa mi danno i brividi. Conosco i nomi di artisti che citi, anche se non in modo approfondito… il problema di chi fa cose così estreme é che mette a disagio il pubblico, e la maggior parte delle persone odia sentirsi a disagio. Per non parlare della diffidenza che prova verso la performance art (“ma é arte?” e domande fantozziane di questo tipo)
@@beautifullosersrecords lo sapevo fare anche io, dell' arte astratta ha ha ha, mi ha sempre lasciata basita 😂
Vero, la forza di Ferretti sta nell'aver scolpito le parole, appunto come si fa in poesia, facendo emergere concetti che probabilmente erano nell'aria, ma nessuno aveva dato loro forma. "Io sto bene io sto male, ma è una formalità, una questione di qualità"... Difficile fare una parafrasi senza risultare pedante, cioè... dice tutto! O quando fa voli pindarici (che secondo me son quelli che hanno gasato i "compagni") come "Ho un presente che è Dio e fa la cameriera". Sembra blasfemia, ma in realtà il Dio cristiano è proprio quello che si fa ultimo tra gli ultimi. Secondo me non c'è stata nessuna "conversione" di Ferretti: è sempre stato così, si è solo rivelato, in maniera gradualmente più esplicita. Certo, mi fa specie una foto, in cui è in ginocchio, tra varie icone religiose, perché da come la so io, la fede non va esibita ma praticata in segreto (Matteo 6, 16-18); ma essendo lui artista, ha bisogno di "mostrare", di rappresentare una direzione, che magari non fa nessun altro. Rubando da un commento sotto il video di "Madre", GLF ha sempre cercato di creare una situazione "avvolgente", qualcosa che lo proteggesse. Se prima era la sicurezza d'acciaio dell'URSS, poi è diventata il Vaticano, ma sempre una grande istituzione, una struttura che ti abbraccia.
Sono andato a cercare Mishima, minchia, a parte il seppuku (roba proprio da giapponesi), era una specie di D'Annunzio orientale, con la milizia civile, il riportare il Giappone ai fasti imperiali... Che importa se Ferretti è di destra: il capitalismo filoamericano deve prendere botte sia da destra che da sinistra! Su quello siamo tutti d'accordo! E avere una fede, ti libera dalle false fedi materialiste. Che sia verso un futuro utopico verso l'eguaglianza, o come preferisce lui, "una convergenza stilistica con il primitivo preistorico"!
Madonna, Gilberto, mi hai steso. Una lettura profonda, ne ho apprezzato ogni virgola. Poche persone credo hanno questa sensibilità e cultura insieme. Grazie 🙏🏻
Giovanni Lindo è andato oltre pur ritornando alle sue origini, forse proprio perché ritornato dov'è nato ha scoperto l'immensità.
Non era comunista come non è fascista oggi. È senza etichette, libero, pensatore. Provocatore.
Ma tu chi sei, sorprendente averti scoperto. Voce colta, anima profonda, dolcezza e garbo di espressione, che ci fai in un social cosi pieno di banalità... Provo costernazione pura, quasi.
😉
Grazie 🙏🏻 Che ci faccio… provo a condividere un po’ di pensieri, sicuro che esistano beautiful losers con cui scambiarli, come mi stai dimostrando 🙂 Sì, ammetto che non amo le recenti esternazioni politiche di Ferretti (proprio come non amavo l’Unione Sovietica) ma ho la sensazione che nel suo essere pubblico abbia la tendenza a fare il bastian contrario (forse per antipatia alla sinistra radical chic) mentre in privato, come traspare dalle canzoni dei PGR ad esempio, la sua ricerca sia genuina, profonda e in buona parte estranea alla politica. Rimane sempre stimolante, bello da ascoltare
Ho letto i suoi libri recenti, opere letterarie, arte a tutto tondo, ho ascoltato attentamente tutte le interviste che ho trovato su YT, discorsi e introspezione oltremisura, ho cercato di comprendere la svolta che ha intrapreso. Non ho riscontrato nessun tipo di faziosità ma solo ricerca, a volte persino spirituale. E profonda delusione per le ideologie che in passato sosteneva con tanta forza. È come se avesse compensato la delusione buttandosi dall'altra parte, dove comunque non si è schierato assolutamente. Per quanto riguarda la sua conversione trovo che abbia potuto godere di un enorme dono, sostenere l'esistenza di Dio, dopo averlo fortemente massacrato, è indice di grande umiltà, di grande intelligenza, finalmente ha capito che noi non siamo dio, noi non siamo nessuno.
D'accordissimo su tutto quello che hai scritto, e ti ringrazio molto., moltissimo
Mamma mia, mi hai fatto venire i brividi.
Grazie 🙏🏻 sono felice quando quello che racconto arriva a qualcuno 🙂💙
Complimenti 👏👏
Grazie ☺️ 🙏🏻
Bel video, a me non interessa la loro visione politica, bensì la loro musica e i loro testi!
Grazie! Ma infatti, anch’io li ascolto in modo pre-politico, come chiedevano loro. É che vengono ogni volta tirati per i capelli dentro le solite polarizzazioni da bar 🙂
Ottimo riassunto.
Grazie 🙏🏻 guardando il tuo nickname ti segnalo che ho registrato una puntata dedicata ai dischi influenzati da William Gibson, magari ti interessa ☺️
Veramente interessante nonostante conoscessi la loro storia , ti ho ascoltato con molto interesse . condivido il tuo pensiero e penso che l’arte non può essere ingabbiata o catalogata non va spiegata ma va vissuta ogniuno con le proprie emozioni . la mia opinione si traduce in……. stasera live CCCP a Catania!! eccomi a rivivere le stesse emozioni che già negli anni 80 erano diverse da quelle comuni dei miei coetanei!!!
Sono felice ti sia piaciuto anche se erano cose che sapevi. Grazie mille ☺️ 🙏🏻 e buon concerto!
Ciao. Ottima disamina. Io sono del 1971, li scoprii piû o meno quando nacquero, qui a Milano eravamo in quattro gatti spelacchiati ad ascoltarli, come i primissimi Litfiba (rimango che dell'idea che i primi tre album dei Litfiba siano i loro lavori migliori, il basso di Maroccolo poi era tanta roba) in altre regioni erano giâ piû noti, d'altronde negli anni 70 in Veneto e in Emilia Romagna ci fu una esplosione di gruppi punk italiani, ne ricordo uno in particolare, gli HitlerSS di Fabio Zigante di Pordenone. In realtâ una delle S stava per Stupido ed era uno sfottó per i naz.isti solo che, un giorno andarono ad una festa dell'Unitå dove i comunisti non colsero l'ironia tanto che li volevano menare, furono salvati da Red Ronnie, quando ancora non si era dato al complottismo e si occupava solo di musica, conducendo anche delle trasmissioni musicali, che oggi sono scomparse. Io scoprii i CCCP grazie a un mio amico gothic/new wave, in risposta ai paninari, dei minus habens che vestivano griffati, passavano le giornate all'allora Burghy a parlare di moda e lampade e menarsi con i metallari e che non andavano oltre il Festivalbar (festival canoro che disprezzavo abbastanza ma che comunque, nel 1979 ospitó una giovanissima Kate Bush che presentava Wuthering heights dal suo album di debutto, oggi abbiamo il Tim Festival con il meglio della trap italica e...i Ricchi e poveri...). Grazie a lui conobbi anche Depeche Mode, Joy Division, Bauhaus (il mio gruppo preferito insieme agli Iron Maiden), The sisters of Mercy, Siouxsie, Ultravox, New Model Army ecc. I CCCP mi garbavano, mi facevano ridere, erano mitici per la loro carica trasgressiva ma legata anche alla terra, al passato, lo spiega meglio di me Lindo Ferretti in alcune interviste. Come si fa a rimanere indifferenti rispetto a un testo come: "Voglio odorare il sapore celeste del ferro, voglio vedere il profumo sanguigno del fuoco, non tutti possono tendendo le braccia afferrare la sorte e schiaffeggiarle la faccia". Non ero comunista, anche se votai l'ultimo partito comunista italiano della storia, l'anno prima della caduta del Muro, con un tempismo niente male...provai a seguire anche i CSI forse erano piu maturi ma non li trovai piu interessanti, a parte la bellissima " Tutti giù per terra", colonna sonora dell'omonimo film del 1997 con Mastandrea. Se non l'hai visto, mi permetto di suggerirlo, fornisce un discreto spaccato di quella generazione con varie canzoni dei gruppi alternative dell'epoca, dai Marlene Kuntz, Ustmamo e un divertente cameo proprio dei CCCP. Nell'album "Quater" del gruppo milanese Boban, che ho comperato su Bandcamp, c'è una canzone intitolata: " Voglio ascoltare i CCCP". In parte gli Offlaga Disco Pax erano stati influenzati dai CCCP, Marlene Kuntz e Ustmamo devono molto a loro. Ho saputo tardi della "conversione" di Lindo Ferretti, ho sentito anche alcune interviste. Un pó sono rimasto deluso ma sono affari suoi, della vita di un artista mi interessa il giusto, anche De André nel privato era discutibile, usci con una frase infelice sulla mafia, eppure è il mio cantautore preferito, ho sempre distinto l'autore dall'artista, per quanto possibile: Gino Paoli mi sta sui maroni come pochi ma trovo splendide alcune sue canzoni e ha una voce bellissima, a Vasco Rossi voglio umanamente bene, lo rispetto e non potrei mai parlare male di lui, ma lo trovo inascoltabile quando canta. Quando avevo 19 anni e Bennato se ne uscî con "Notti magiche" e "Viva la mamma", ci rimasi malissimo, mi sentii tradito. Adesso, se lo incontrassi per strada, mi limiterei a ringraziarlo per le belle emozioni che mi ha regalato, il resto riguarda lui e la sua vita. Lo stesso con Ferretti ed altri, mi hanno accompagnato per tanti anni con la loro arte e hanno contribuito a rendere un pó più lieve la mia vita. E tanto mi basta...Ciao.
Il tuo non è un commento, è un racconto breve (e meraviglioso). Mi ritrovo in tutte le tue considerazioni, anche se apparteniamo a generazioni diverse e quella che per te è stata vita io l’ho scoperta es esplorata a posteriori. Mi sarebbe piaciuto vedermi la darkwave in diretta, é uno dei miei generi preferiti. “Tutti giù per terra” la adoro ma il film non l’ho visto, grazie del consiglio, lo cercherò 🙂 Non so se ti può interessare, ho dedicato un video anche ai CSI, che io invece preferisco (che dire appunto del basso di Maroccolo in “Linea Gotica” e “Tabula Rasa”…). Tanti degli artisti che citi (Bauhaus, Kate Bush) spero di trattarli presto. Grazie, sono felice che tu abbia apprezzato il video 🙏🏻
Bel commento, se scrivi un libro sulla tua vita musicale, è prenotato.
Ho conosciuto GLF NELL’82/ 83 nella sala prove di fellegara Ero il miglior amico di 77 Lo ritenevo e lo ritengo tuttora una gran persona .. un vero filosofo non adatto a menti deboli e conformiste …
Anch’io l’ho incontrato un paio di volte e ho avuto la sensazione che sia una persona colta, profonda e meravigliosa, diverso da come viene dipinto per le sue prese di posizioni politiche degli ultimi anni (che alla fine sono affari suoi). Non so se definirlo filosofo, certo è un poeta 🙂
Complimenti 👏
Grazie mille 🙏🏻 🙂
Ho visto ieri il video su Battiato ed oggi ho apprezzato anche questo sui CCCP. Se posso permettermi, vorrei dire una cosa. Citando Mishima, parli di destra e tradizione. Mi pare errato mettere insieme i due termini, visto che destra e sinistra nascono casualmente nel 1789 e le tradizioni affondano un po' più in là. Per il resto, ottima analisi.
Giusta osservazione. In effetti è stata la destra, nei suoi vari tentativi di accreditarsi culturalmente, ad impossessarsi della Tradizione, che per sua natura è anteriore e super partes. Certo la mediazione di personaggi come Evola ha portato in quella direzione. Ma personalmente sono convinto che i contenuti spirituali della Traduzione siano incompatibili con le visioni autoritarie della destra, e chi mescola le due cose li sta tradendo. Sono felice che un video ti ha spinto all’altro 🙏🏻 spero ne troverai altri nel canale 🙂
@@beautifullosersrecords Stai tranquillo, ne ho già visti che, sono certo, seguirò al più presto.
Ineccepibile 😃veramente ineccepibile.
Grazie! 🙏🏻 temevo che l’analisi politica sarebbe stata poco apprezzata ☺️
@@beautifullosersrecords è la robba più sacrosanta che hai detto
"I punk erano un nuovo ordine monacale in giro per le strade d'Europa".
Mi complimento moltissimo per il video, vorrei sapere però dove posso trovare questa citazione di Ferretti, grazie infinite 🙏🏻🤟🏻
Ti ringrazio! L’ho presa da un’intervista. Vedo se riesco a rintracciarla 🙂
@@beautifullosersrecords Sarebbe preziosissima, grazie!
Complimenti grazie
Grazie a te ☺️ se vuoi trovi altre puntate del podcast nel nostro canale 🙏🏻
Uscirà un video sui PGR?
Sì, ho visto che interessa più di quanto pensassi, lo farò volentieri 🙂🙏🏻
Che bei ricordi 😭😭
Che invidia, io ero troppo piccolo 🙂
Bravo!
Grazie mille 🙏🏻 ☺️
Manca giusto l'inizio coi MitroPank e Umberto Negri, per il resto bel video
Sei partito subito dalla drum machine
Secondo me lo cacciarono perché disse in TV ancora coi CCCP: NOI SIAMO SOLO ESTETICAMENTE PRESI DALL URSS NON SIAMO CONUNISTI ECCO. C'è il video anche su youtube
Si, hai ragione ho dovuto accorciare un po’. Umberto Negri in effetti è il grande escluso dalla loro storia. So che ha pure scritto un libro di recente. Quasi quasi lo leggo e mi documento meglio sui loro inizi
Video stupendo! Totalmente d'accordo con tutte le tue considerazioni.
Hai detto tutto.
Anche a me piace molto il disco che menzioni ma l'ho scoperto da adulto.
All'epoca mi spiazzò.
Uno dei brani preferiti del disco è B.B.B. un testo magnifico che dice tutto sul "nuovo mondo". Direi sempre attuale.
Riguardo che sono poesie ti confermo che ho il libretto rozzo originale (non la ristampa) e lo leggo come un libro di poesie.
Grazie ancora!
Grazie a te. E dei CSI che dici? A me musicalmente piacciono ancor di più. Linea Gotica in cui tra l’altro c’è la cover di Battiato é davvero eccezionale
C’è una cosa che mi è venuta in mente dopo aver riascoltato assieme questa puntata e quella dei CSI.
Non sapevo se scriverla qui o sotto la puntata sui CSI, ho lanciato una monetina 😂
Tu dici che non ha senso rinfacciare ai cccp di essersi venduti dopo aver cantato il comunismo sovietico, perchè comunque il loro messaggio era poetico, non politico.
E io sono totalmente d’accordo con te.
Ma poi mi sono ricordato che i csi in realtà hanno portato un messaggio politico chiaro, netto, espresso con tutta la serietà che non c’era negli scanzonati cccp. Non solo nelle parole, ma anche nelle scelte, nei luoghi, nelle date dei loro concerti.
Quindi posso capire chi, dopo aver ascoltato i CSI, e poi l’intervista di giolindo a Ferrara (e le sue preghiere per la Meloni) lo abbiano accusato di tradimento. È sbagliato accusare i cccp di essere dei rinnegati, ma verso Ferretti ci sta.
Forse è per questo che la Reunion l’hanno fatta per i cccp piuttosto che per i csi, sarebbero stati piú criticabili.
Non l’avevo mai considerata da questo punto di vista… che dire, sì. Hai centrato un punto importante. Non so se sia una parte di me che vuole salvare Ferretti a tutti i costi ma mi verrebbe solo da dire che, comunque, lui non credo abbia mai smesso di essere “antifascista per indole, di fatto, e partigiano” come canta anche nei PGR (Orfani e vedove). Cioè, credo che il voto alla Meloni riguardi pragmaticamente solo questioni attuali (difesa dell’identità italiana, opposizione al relativismo, alla globalizzazione, alle lobby europee etc). D’altro canto la Meloni stessa (non che per questo mi piaccia eh) ha preso le distanze in tutti i modi dal fascismo, condannandolo più volte, l’ultima lo scorso 25 aprile. Anche la religiosità di Ferretti si può conciliare benissimo con i valori dei CSI. Molti partigiani erano cattolici, a partire dal “Monaco obbediente” di Linea Gotica. Insomma, secondo me il vero voltafaccia di Ferretti è più su questioni particolari (da filo palestinese a filo israeliano) che sui valori
Grandissimo
Grazie 🙏🏻
Cccp io sto bene
Bellissima canzone
Assolutamente 🙂👌🏻
Non per essere polemico,ma visto che dici che andarono a Berlino,a Kreuzberg(dove ho visto diversi concerti punk, fortunatamente)per trovare quello che non potevano trovare in Italia,cioè il punk.
In Italia però in quegli anni il punk era presente con diversi gruppi e una certa scena, soprattutto a Bologna e Roma,ma non solo.....
Evito di citare i gruppi presenti in quegli anni.Comunque bel video 👍
Grazie mille! Anche per la precisazione, più che corretta. Io mi sono basato sulle loro dichiarazioni. Evidentemente a volte uno ha bisogno di muoversi altrove per scoprire certe cose 🙂
@@beautifullosersrecords confermo tutto. A Bologna, Roma e anche Milano la scena punk esisteva già da quando stazionava Ferretti, e già lui stesso era considerabile un punkettone. Magari non canonizzato come i punk di ispirazione britannica ma nello spirito lo era di sicuro; nonostante il lavoro che facesse nella sanità psichiatrica. Detto ciò, è certo che Berlino sia stata una delle "conversioni" di Ferretti, secondo me tanto dovuta anche all'incontro con Zamboni, personaggio magari meno appariscente ma a parer mio vero ago della bilancia dei primi CCCP (specie a livello musicale), oltre che alla efferventissima scena Berlinese dell'epoca.
Seguo i cccp dagli anni 80.
Fai bene! Che ne dici della Reunion? Io li ho visti e mi é piaciuta, musicalmente i brani restano forti, anche se l’epoca è cambiata
Comunque a Reggio Emilia c erano punk quando Ferretti e Zamboni li hanno notati a Berlino😅 😂
Certo. Volevo dire che probabilmente loro avevano bisogno di scoprire certe cose alla sorgente. Grazie per l’appunto
Li seguo dagli anni ‘80 a me piacciono e basta, l’album che preferisco è Affinità e divergenze
In che senso ti piacciono e basta? Anche a me piacciono ☺️ Affinità e divergenze forse é il loro disco essenziale…
@@beautifullosersrecords nel senso che apprezzo gli artisti per la loro opera, non mi interessano le loro idee politiche. So che con Ferretti sarei in disaccordo su tutto
Ok. Beh separare l’artista e l’opera è sempre una cosa sana 👌🏻
Semper Fidelis
✊🏻
molto esaudiente
Grazie 🙏🏻 🙂
Riassunto lucido, una rarità sul tema
Grazie di cuore! Cerco per quanto possibile di non cadere nelle solite polarizzazioni, che servono solo a litigare 🙂
Concordo e va detto che la poetica dei CCCP, cosi come quella di Pasolini, è affascinante ma indubbiamente contraddittoria. d'altra parte, mi verrebbe da dire che gli elementi reazionari e premoderni contrastano anche con gli elementi progressisti del comunismo stesso. Del resto, in un paese che solo pochi anni prima aveva legalizzato l'aborto, quando la Thatcher era lo spauracchio dei diritti dei lavoratori e dei sindacati, quando l'occidente si era messo a lungo a guardia del colonialismo, molti punk, filosovietici o meno, cercassero una alternativa anche politica, ideologica e di immaginario. Col senno del poi, avevano ragione e se la società "liquida" è quella della precarietà, delle guerre, della crisi climatica, forse anche io vorrei rifugiarmi sotto il patto di Varsavia con un piano quinquennale e la stabilità😅 😅
Secondo me il guaio è nella polarizzazione. Si vedono (giustamente) tutti i problemi della nostra società, cultura, civiltà, e si reagisce cercando l’estremo opposto, che è altrettanto squilibrato. Nel caso del punk posso capirlo se penso che erano in fondo ventenni e anch’io a vent’anni estremizzavo tutto. I Joy Division o Siouxsie flirtavano con l’iconografia nazista… Poi, nel caso del comunismo, c’è proprio una contraddizione in Ferretti, il comunismo ateo e progressista lui lo viveva come una cosa arcaica e religiosa. Contraddittorio é la parola giusta. Per fortuna da queste contraddizioni son nate splendide canzoni 🙂
Epico..
🙏🏻💙
👍
☺️👌🏻
1:40 Perchè?
Diciamo che era come andare alla fonte. Non volevo insinuare che non ci fosse una scena punk in Italia. Potevo formulare meglio la frase
Visti ieri a Torino....ipnotici...
Sono curioso… stanno riarrangiando le canzoni? Così mi pare, dai video su UA-cam 🙂
Bravo.
Grazie mille 🙏🏻 🙂
CCCP/SSSR....LODE AD ISHIMA E MAIAKOSKY. .......🤟👍😉
Lode a Mishima ☺️✊🏻
Sicuramente i testi di Ferretti sono intelligenti e suggestivi ma nei fatti hanno partecipato allo show business come tutta la musica commerciale.. ben altra storia il punk hardcore americano fatto di autoproduzione con grande coerenza, i Fugazi come apice
Tutto il rispetto per il DIY e l’autoproduzione… noi stessi siamo una piccola etichetta indipendente che vive solo di autoproduzione. Ma avere successo e pubblicare per una major non vuol dire necessariamente fare musica “commerciale”. In un disco come Epica Etica non c’è niente di commerciale, orecchiabile etc. I CSI stessi pubblicheranno all’inizio per la loro etichetta indipendente Dischi Del Mulo, producendo pure altre band (Ustmamo, Disciplinatha). In sostanza trovo che non abbiano mai piegato la loro visione artisti artistica a esigenze commerciali. Sono stati semplicente commercializzati in un momento in cui ci poteva essere mercato per quella roba lì. Buon per loro. Alla fine per quanto mi riguarda l’unico criterio di giudizio rimane se in un disco c’è della buona musica. Non importa che sia registrato in sala prove con un microfono, in camera o a Abbey Road con un mega budget 🙂
@@beautifullosersrecords fare musica con certi criteri è un atto politico.. ai cccp voglio comunque bene 😂. Voglio solo coerenza.
Come osservava Marshall McLuhan: il medium è il messaggio stesso
I cccp sono stata una delle più grandi band italiane, e ora non cambia la questione lo restano, nonostante tutto.
Ma sicuramente non sono fedeli alla linea, men che meno Ferretti, un uomo per quanto estremamente intelligente altrettanto incoerente e confuso, non era estetismo quello dei CCCP molte delle loro parole dei loro testi dimostravano realmente da che parte stavano, per arrivare adesso a stare dalla parte completamente opposta, dalla parte del imperialismo americano della destra liberale ed il conservatorismo non basta a giustificare, lo stesso con il continuo cambio di sponda religioso che dalla filosofia orientale al cristianesimo il passo non è proprio breve, poi vabbè magari è una mia idea.
Comunque restano poesia e non smetterò di amarli, l'arte a volte va staccata dal artista.
Il cambio di “bandiera” è innegabile. Anche se loro stessi si definivano pre-politici, e senz’altro anche oggi si vedono così, e io preferisco dargli retta e dimenticare chi vota Ferretti. La sua evoluzione è indubbiamente passata attraverso mille fasi, anche a livello religioso, come giustamente noti. Ma in fondo è quello che capita nella vita di tante persone. Se ripenso a com’ero a vent’anni, credevo a cose diverse da oggi. Pure io ero ateo a vent’anni, poi ho studiato le religioni orientali, poi altre cose. Però una linea rossa (ehm) la trovo nel suo percorso, per quello lo reputo fedele alla (sua) linea: quella dell’anti progressismo. Essere comunisti per lui come per Pasolini era una cosa arcaica, esattamente come essere cattolico oggi. Attorno a questo punto fermo é ruotato il resto. Arrivo alla tua stessa conclusione: separare l’artista e l’opera 🙂
@@beautifullosersrecords non credo prima erano contro tutto e tutti, indifferentemente da dove tu venissi anche se eri della loro ne riconoscevano gli errori, ad esempio cantando "aria di rivoluzione", ora in una sorta di ricerca di rivalsa mi sembra si appoggino alle istituzioni politiche, invitano a presentare il tour esponenti delle destre ed altri schierati politicamente, e via dicendo. Per la religione ok, l'anti progressismo ma boh sono cambi talmente repentini che mi hanno sempre fatto storcere il naso, ma sarò io che per le religioni sono fi parte nel odio univoco verso qualunque praticamente, nonostante siano un interessantissimo fenomeno sociologico, essere cattolico oggi non è essere arcaici ma antiquati e bigotti molto spesso (non faccio di tutta l'erba un fascio) quella che è la visione arcaica della religione si è persa, non paragonerei l'attuale cristianesimo al comunismo di Pasolini.
@@beautifullosersrecords non credo prima erano contro tutto e tutti, indifferentemente da dove tu venissi anche se eri della loro ne riconoscevano gli errori, ad esempio cantando "aria di rivoluzione", ora in una sorta di ricerca di rivalsa mi sembra si appoggino alle istituzioni politiche, invitano a presentare il tour esponenti delle destre ed altri schierati politicamente, e via dicendo. Per la religione ok, l'anti progressismo ma boh sono cambi talmente repentini che mi hanno sempre fatto storcere il naso, ma sarò io che per le religioni sono fi parte nel odio univoco verso qualunque praticamente, nonostante siano un interessantissimo fenomeno sociologico
Essere cattolici adesso è spesso sinonimo di bigottismo ed elitarismo (anche se non faccio di tutta l'erba un fascio), ma sicuro non come qualcosa di arcaico, onestamente il senso arcaico del cristianesimo si è perso, quindi non mi verrebbe da paragonare il comunismo di pasolini aal cattolicesimo
Fan di vecchia data, la reunion puzza di conto in banca in rosso. Nel primo concerto di Berlino mi sono vergognato di e per loro. Preferisco ricordarli come gruppo che chiuse la 2 giorni de "Le idi di marzo", Melpignano 1988. A Melpignano, nel lorovtour fedele all'euro, saranno contestati. E mi sta bene, e gli sta bene.
Per me Ferretti e Zamboni hanno sempre dimostrato un’integrità artistica che mi spinge a dargli il beneficio del dubbio: non ci vedo niente di male se un musicista guadagna dalla propria musica, e mi pare stiano riarrangiando i pezzi, quindi cmq c’è un tentativo di rivitalizzare e attualizzare il repertorio. Se poi questo funziona potrò vederlo solo dal vivo… da quel che ho visto di Berlino (tramite UA-cam) Scanzi potevano davvero risparmiarcelo. Ma come dici anche tu Ferretti gode nell’essere contestato, questa forse è la cosa che gli perdono di meno 😕
La maggior parte delle persone forse hanno visto incoerenza , mentre vi era coerenza in un percorso. Dipende dalla prospettiva e dagli elementi cognitivi.
Diciamo che sono fedeli a una linea… una linea assolutamente trasversale 🙂🙏🏻
Ottima band per carità però le esternazioni ormai di qualche anno fa a favore di Meloni e soprattutto di Salvini quando in un intervista disse che di quest' ultimo condivideva quasi tutto mi hanno lasciato basito. Capisco che per lui il PD faccia schifo però dai..... No comment
Credo che nelle sue posizioni politiche Ferretti sia un po’ malato della voglia di fare il bastian contrario rispetto al mondo progressista ragionevole e (senz’altro ai suoi occhi) radical chic. Questo comunque non rende più simpatico il suo appoggio a quella gentaglia, sono d’accordo
@@beautifullosersrecords Esatto hai detto bene. Gentaglia
Viva l'unione sovietica
Eh si, che belle le dittature
CCCP. FANTASTICI....A. ROMA. PAGAI. IL. BIGLIETTO. MILLE. LIRE...ADESSO???
Concordo, fantastici! Capisco possa disturbare vedere un cambiamento di atteggiamento o di ideologia, ma penso sia normale che un musicista, soprattutto chi ha fatto la storia della musica, possa farsi pagare decentemente per un concerto
@@beautifullosersrecords DECENTEMENTE. 40€...NO. NON. LO. ACCETTO. SPECIALMENTE. DA. UN. GRUPPO. KE. HA. FATTO. DELLE. DIVERGENZE. IL. SUO. MOTTO!!!
C'è differenza tra reazionario e tradizionalista. Pasolini li menava i reazionari. Si può essere tradizionalisti e di sinistra.
Ho usato reazionario per indicare un atteggiamento opposto al progressismo. Certo, si può essere anche di sinistra. Pasolini, anche dopo l’espulsione dal partito, ha sempre continuato a definirsi comunista, anche se vagheggiava uno stato di natura pre-civile e amava tutte le vestigia del passato. E oggi credo che chi si oppone al progressismo liberista magari con una riduzione dei consumi, un ritorno nelle zone naturali e ad uno stile di vita legato all’agricoltura possa essere definito reazionario. Ho trovato relazionato usato anche per descrivere un’artista come Patti Smith. Ma non sono un politologo e magari hai ragione, è un uso improprio. Sinceramente la connotazione politica di destra la vedo di più nella parola conservatore
@@beautifullosersrecords capisco l'accezione che è stata data alla parola reazionario, ma tendenzialmente reazionario è solo di destra. Direi che conservatore+rivoluzionario è il reazionario, ma è sempre di destra. Tradizionalista, come progressista, invece sono categorie che trascendono le categorie politiche di destra e sinistra, essendo trasversali. Mi viene in mente Faust'o che parla di Battiato e dice: è un fascista. In realtà si è trovato davanti un tradizionalista e non ha colto, pensando fosse di destra. In definitiva ognuno usa le categorie che ha a disposizione.
Grazie del chiarimento. Sì purtroppo la Tradizione con la T maiuscola (quella di Guenon, a cui fa riferimento anche Battiato) spesso è vista come una cosa di destra, travisandone la natura pre-politica e super partes. Battiato poi si è sempre definito socialdemocratico quindi, povero, proprio no
Eh già una volta sparita l’unione sovietica il mondo ha fatto grossi passi avanti 👍👍👍👍
Io non avrei voluto vivere in Unione Sovietica, non so te
@@beautifullosersrecords vorresti vivere nella Russia di Putin? O magari nel mondo che senza unione sovietica sarebbe dominato dai nazisti?
Questo ti rende filosovietico? Liberissimo. A me no
quindi la spiritualità è reazionaria e il dollaro progressista e di sinistra? pasolini più di 50 anni fa vedeva la desertificazione delle culture e delle anime insita nello sfruttamento capitalista che troppi, ahimé, in questa bolla post-coloniale ancora oggi non vedono 😔
ppp reazionario? anche battiato allora, i suppose...
Stai creando una contrapposizione che va oltre quello che ho detto nel video. La spiritualità é apolitica. Ma in Ferretti ci sono altri temi, che secondo me hanno in comune una anti-modernità, simile a quella di Pasolini. Come tutto questo poi si traduce in una vera e propria posizione politica dipende dall’individuo. Battiato, che come giustamente sottolinei ha molto in comune con Ferretti, si è sempre definito socialdemocratico. Invece che il dollaro sia di sinistra non credo di averlo mai detto e certo non l’ho pensato
@beautifullosersrecords credo che la contrapposizione nasca dalla parola che usi, "reazionario". io, per questioni mie, condivido totalmente la stessa visione del mondo di pasolini, ma se uno mi dicesse "reazionario" andrei su tutte le furie. la spiritualità sarà anche a-politica, ma è ciò che fa la differenza tra progresso e mero sviluppo (tra l'altro solo di alcuni a danno di altri che, a turno, vengono de-umanizzati).
buttare nella spazzatura tout court l'esperienza dell'Unione sovietica come fai tu mi sa tanto di quel "maccartismo quotidiano" a cui tutti i media italiani ci hanno ormai assuefatto. ma magari mi sbaglio...
Sulla spiritualità non potrei essere più d’accordo. Anche se io non la vedo necessariamente come un recupero della tradizione ma un andare oltre. Invece sull’Unione Sovietica non credo di essere vittima di nessun lavaggio del cervello, per quanto mi riguarda è stata un’esperienza mostruosa, non solo un bagno di sangue ma proprio quello che tu descrivi così bene, uno sviluppo senza progresso. Delirio onnipotente, dominio che sovrasta, efficienza d’inetto, burocratica casta. Il contrario della spiritualità. Spero che da tutto questo tu non deduca un mio appoggio al capitalismo
@beautifullosersrecords grazie della risposta. certo che non deduco il tuo "appoggio" al capitalismo, ma la sensazione è che dal tuo punto di osservazione decidi che ci sono oggetti in ombra e oggetti on luce. proprio per non essere sterilmente contrappisitivi occorrerebbe saper vedere anche la spinta ideale che ha cercato un mondo di uguaglianza e solidarietà. la maggior parte dei problemi dell'U. S. sono riconducibili alle dinamiche di potere, e ci sono ovunque ci sia gerarchia.
inoltre, sempre a livello ideale e simbolico (questo un po' più vicino alla spiritualità) ha costituito un'alternativa alla legge del più forte, antitesi della civiltà e fondamento delle dinamiche "liberiste". E le ombre di questo sistema pragmaticamente fascista, pur se ormai molto evidenti, sono ancora ignorate dai più. aggiungerei che il nostro scambio di opinioni deriva in sostanza da cosa si intende per "modernita": cercare un senso comune insieme agli altri uomini e agli altri popoli a me sembra costitutivo del cammino della civiltà e decisamente senza tempo, altro che "reazionario"... buona giornata.
Bellissimi testi, la musica non mi è mai piaciuta però
La parola è il centro, la musica serve più per rompere certi schemi secondo me. Musicalmente ho sempre trovato più completi, emotivamente potenti i CSI 🙂 Anchr nei PGR c’è una bella ricchezza musicale, anche se sono meno coesi dei CSI
Ti va un viaggetto in Siberia?
Solo se è la canzone dei Diaframma