Erano IMI, internati militari italiani, che si trovavano in tutta l’Europa occupata, e furono presi dai Tedeschi dopo l’8/9/43 e portati presso i propri campi di concentramento, dove trovarono altri prigionieri (Russi, Serbi, Francesi…), contro cui gli italiani avevano combattuto e che non li vedevano di buon occhio (sputazzate, rasatura resa apposta dolorosa…). Alla fine un ufficiale (probabilmente repubblichino in divisa tedesca) insiste per convincere lui (che aveva molto ascendente su altri) ad arruolarsi di nuovo per la RSI, così tornando in Italia, ma a combattere partigiani e truppe del Regio Esercito Italiano, cosa che egli rifiuta (come gran parte degli IMI).
Onore
Sì ma non si comprende bene
ma cosa devi capire? si capisce benissimo
Si capisce, si capisce benissimo.
Erano IMI, internati militari italiani, che si trovavano in tutta l’Europa occupata, e furono presi dai Tedeschi dopo l’8/9/43 e portati presso i propri campi di concentramento, dove trovarono altri prigionieri (Russi, Serbi, Francesi…), contro cui gli italiani avevano combattuto e che non li vedevano di buon occhio (sputazzate, rasatura resa apposta dolorosa…).
Alla fine un ufficiale (probabilmente repubblichino in divisa tedesca) insiste per convincere lui (che aveva molto ascendente su altri) ad arruolarsi di nuovo per la RSI, così tornando in Italia, ma a combattere partigiani e truppe del Regio Esercito Italiano, cosa che egli rifiuta (come gran parte degli IMI).