Ilenia, grazie. Un lavoro magistrale. Approfondimento eccelso, nei contenuti ma anche per come è presentato. Tra l'altro, da lettrice appassionata, non mi ha mai ispirato questo romanzo. E invece l'ho amato moltissimo, ho letto a ruota Edith Fromm (che è tutt'altra cosa) e ho recuperato La casa della gioia, da incastrata negli altri mattoni. Grazie, sei SPAZIALE
Sono a metà video, che ho fermato perché sto ancora centellinando il libro (sono una lettrice molto lenta, ahimè), ma devo assolutamente commentare! Il tuo lavoro di approfondimento, Ile, è strepitoso, riesci a far luce su cose a cui non sempre ci si arriva da soli e infatti è come guardare un documentario in tv, con il fantastico vantaggio di poter interrompere e scorrere avanti e indietro millemila volte, perché anche il tuo pensiero è più veloce e concentrato del mio XD. I tuoi contenuti di approfondimento sui mattoni sono un vero e proprio patrimonio. Ora non mi resta che riuscire a leggere tutti quelli che mi mancano! ...Mi piace tantissimo la carrellata di immagini che inserisci nei video a completare il tuo racconto: fa molto, appunto, documentario professionale. Continua sempre così, sei da ammirare! 🤗
A mio avviso la critica alla società è molto acuta perché i tre protagonisti ne sono gli artefici: May per convenienza, lui per incapacità di ribellione e azione, Ellen perché fugge consapevole di non poter essere ciò che vuole in quel contesto. Le società "opprimenti", dice la Wharton, si basano su chi le agisce ma anche su chi in quelle società non agisce. E questo è l'aspetto veramente contemporaneo di questo libro.
Bellissimo approfondimento… ho amato Edith Wharton e ho recuperato anche Ethan Frome, la casa della gioia, Estate e Fantasmi. Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione dei luoghi e dei personaggi che conferisce quel tocco in più ad ogni sua opera. L’ho trovata fortemente dinamica e seppur lontana dai giorni nostri, facile da apprezzare e da inserire all’interno dei contesti moderni! Grazie per avermi fatto scoprire tutto ciò ❤️
Complimentissimi per l'accurata recensione. L'età dell'innocenza è uno degli libri che sento spesso il bisogno di rileggere. Stavolta grazie al canale ho approfondito altri aspetti interessanti.
Ho letto questo libro tutto d'un fiato, l'autrice ha fatto un ritratto della buona società newyorkese senza mezze misure,voglio assolutamente leggere altro. Al solito la tua analisi è interessante e stimolante 😊
Grazie Ilaria per questo approfondimento molto bello mi hai incuriosito appena riesco vado in biblioteca a ricuperare sui libri perché non ho mai letto nulla su questa autrice Edith Warton . Grazie per il tuo prezioso consiglio.
Incredible come tu sia riuscita a fare un discorso così lungo senza dire almeno una volta "maliardo" 😂 Scherzi a parte, grazie per il bellissimo approfondimento!
È la prima volta tra tutti i Mattoni che ho effettivamente letto per tempo il libro del gruppo di lettura! Adesso mi godo l'approfondimento come un meritato premio ❤
Più volte durante la lettura ho pensato che il titolo, L'età dell'Innocenza, non si riferisse solo al periodo storico trattato dall'autrice, ma anche al periodo attraversato dal protagonista maschile, Newland Archer. Un uomo abituato fin da bambino a un educazione meramente di classe, tribale, introdotto dalla madre e dalla sorella. Un mondo e un modo di vivere da cui lui non riesce a evadere, neanche con Olenska. Tutti quei pensieri su May, di cui palesemente non nutre amore ma neanche sentimenti d'affetto, essendogli completamente indifferente, in realtà penso che di riflesso possano riferirsi tranquillamente a lui. Sebbene il termine virginale in una certa letteratura d'epoca, e anche verso certe visioni retrograde contemporanee, si riferisca alla purezza femminile prematrimoniale, in realtà la si può riscontrare anche in Archer: molto ingenuo, sognatore, il perfetto fidanzato (secondo i canoni dell'epoca). Spesso proprio lui prende le connotazioni di un'eroina da romanzo ottocentesco, con i suoi amori, i suoi desideri di evasione e libertà. May, al contrario, al di là della sua maschera da perfetta damina di buona famiglia, ha sempre avuto in mano le redini di Newland e della loro relazione. Ha sempre saputo tutto di quel che faceva prima il fidanzato e poi il marito. Soprattutto nel riassunto dei loro anni di matrimonio dopo la fuga di Olenska in Europa, si vede che è stata May a condurre sempre le redini della coppia, "a portare i pantaloni a casa", secondo un vecchio modo di dire. D'altro canto la bohemienne contessa Olenska, che è fuggita dalla sua patria europea per cercare il confort e il supporto della sua famiglia, ha solo trovato un muro impenetrabile. Una frase detta da Ellen stessa mi ha fatto parecchio sorridere, un sorriso amaro, "Abbiamo scoperto una nuova terra per ripetere gli stessi errori che abbiamo fatto in quella che abbiamo abbandonato." Alla fine New York non è mai stata la sua vera casa, il suo unico e vero luogo sicuro è sempre stata quella vecchia terra abbandonata, la sua Europa, che, oltre agli abusi e alle violenze del marito fedifrago, le ha insegnato a vivere libera con sé stessa e con gli altri. Ottima analisi, Ilenia, come sempre
Ilenia, grazie. Un lavoro magistrale. Approfondimento eccelso, nei contenuti ma anche per come è presentato. Tra l'altro, da lettrice appassionata, non mi ha mai ispirato questo romanzo. E invece l'ho amato moltissimo, ho letto a ruota Edith Fromm (che è tutt'altra cosa) e ho recuperato La casa della gioia, da incastrata negli altri mattoni. Grazie, sei SPAZIALE
Sono a metà video, che ho fermato perché sto ancora centellinando il libro (sono una lettrice molto lenta, ahimè), ma devo assolutamente commentare! Il tuo lavoro di approfondimento, Ile, è strepitoso, riesci a far luce su cose a cui non sempre ci si arriva da soli e infatti è come guardare un documentario in tv, con il fantastico vantaggio di poter interrompere e scorrere avanti e indietro millemila volte, perché anche il tuo pensiero è più veloce e concentrato del mio XD. I tuoi contenuti di approfondimento sui mattoni sono un vero e proprio patrimonio. Ora non mi resta che riuscire a leggere tutti quelli che mi mancano! ...Mi piace tantissimo la carrellata di immagini che inserisci nei video a completare il tuo racconto: fa molto, appunto, documentario professionale. Continua sempre così, sei da ammirare! 🤗
A mio avviso la critica alla società è molto acuta perché i tre protagonisti ne sono gli artefici: May per convenienza, lui per incapacità di ribellione e azione, Ellen perché fugge consapevole di non poter essere ciò che vuole in quel contesto. Le società "opprimenti", dice la Wharton, si basano su chi le agisce ma anche su chi in quelle società non agisce. E questo è l'aspetto veramente contemporaneo di questo libro.
Bellissimo approfondimento… ho amato Edith Wharton e ho recuperato anche Ethan Frome, la casa della gioia, Estate e Fantasmi. Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione dei luoghi e dei personaggi che conferisce quel tocco in più ad ogni sua opera. L’ho trovata fortemente dinamica e seppur lontana dai giorni nostri, facile da apprezzare e da inserire all’interno dei contesti moderni! Grazie per avermi fatto scoprire tutto ciò ❤️
Davvero un bel video! Ho letto questo romanzo 2/3 anni fa e l'ho amato.
Questo approfondimento me lo fa apprezzare ancora di più!
Più ti sento parlare di Edith Warton e più sono innamorata di questa donna, davvero una personalità grandiosa, ambiziosa e brillante.
Complimentissimi per l'accurata recensione. L'età dell'innocenza è uno degli libri che sento spesso il bisogno di rileggere. Stavolta grazie al canale ho approfondito altri aspetti interessanti.
Edith: l' amica che avrei voluto avere❤. Grazie Ile per il bellissimo approfondimento😊
Ho letto questo libro tutto d'un fiato, l'autrice ha fatto un ritratto della buona società newyorkese senza mezze misure,voglio assolutamente leggere altro.
Al solito la tua analisi è interessante e stimolante 😊
Un plauso Ilenia, sempre più brava e preparata. Complimenti.
Wow. Bravissima. Interessantissima analisi! ❤ Mi hai fatto venire voglia di leggerlo!
Grazie per i contenuti di qualità, ho letto il libro, ma il tuo approfondimento mi ha aiutato a capirlo molto meglio…😊
Che contenuti di qualità, Ilenia! È un piacere ascoltarti.
Contenuto di altissima qualità, complimenti Ilenia!
Grazie Ilaria per questo approfondimento molto bello mi hai incuriosito appena riesco vado in biblioteca a ricuperare sui libri perché non ho mai letto nulla su questa autrice Edith Warton . Grazie per il tuo prezioso consiglio.
Incredible come tu sia riuscita a fare un discorso così lungo senza dire almeno una volta "maliardo" 😂
Scherzi a parte, grazie per il bellissimo approfondimento!
Leggere L'età dell'innocenza ha sciolto il mio blocco del lettore, quindi sono molto grata a Newland Archer 🙌🏻
Bellissimo video, sei davvero brava❤
......magari avessi avuto una professoressa di inglese come te al liceo linguistico a metà anni 80.....superlativa😊😊❤
È la prima volta tra tutti i Mattoni che ho effettivamente letto per tempo il libro del gruppo di lettura!
Adesso mi godo l'approfondimento come un meritato premio ❤
Più volte durante la lettura ho pensato che il titolo, L'età dell'Innocenza, non si riferisse solo al periodo storico trattato dall'autrice, ma anche al periodo attraversato dal protagonista maschile, Newland Archer. Un uomo abituato fin da bambino a un educazione meramente di classe, tribale, introdotto dalla madre e dalla sorella. Un mondo e un modo di vivere da cui lui non riesce a evadere, neanche con Olenska. Tutti quei pensieri su May, di cui palesemente non nutre amore ma neanche sentimenti d'affetto, essendogli completamente indifferente, in realtà penso che di riflesso possano riferirsi tranquillamente a lui. Sebbene il termine virginale in una certa letteratura d'epoca, e anche verso certe visioni retrograde contemporanee, si riferisca alla purezza femminile prematrimoniale, in realtà la si può riscontrare anche in Archer: molto ingenuo, sognatore, il perfetto fidanzato (secondo i canoni dell'epoca). Spesso proprio lui prende le connotazioni di un'eroina da romanzo ottocentesco, con i suoi amori, i suoi desideri di evasione e libertà. May, al contrario, al di là della sua maschera da perfetta damina di buona famiglia, ha sempre avuto in mano le redini di Newland e della loro relazione. Ha sempre saputo tutto di quel che faceva prima il fidanzato e poi il marito. Soprattutto nel riassunto dei loro anni di matrimonio dopo la fuga di Olenska in Europa, si vede che è stata May a condurre sempre le redini della coppia, "a portare i pantaloni a casa", secondo un vecchio modo di dire. D'altro canto la bohemienne contessa Olenska, che è fuggita dalla sua patria europea per cercare il confort e il supporto della sua famiglia, ha solo trovato un muro impenetrabile. Una frase detta da Ellen stessa mi ha fatto parecchio sorridere, un sorriso amaro, "Abbiamo scoperto una nuova terra per ripetere gli stessi errori che abbiamo fatto in quella che abbiamo abbandonato." Alla fine New York non è mai stata la sua vera casa, il suo unico e vero luogo sicuro è sempre stata quella vecchia terra abbandonata, la sua Europa, che, oltre agli abusi e alle violenze del marito fedifrago, le ha insegnato a vivere libera con sé stessa e con gli altri.
Ottima analisi, Ilenia, come sempre
Buon mattino, spero abbiate visto il film omonimo di scorsese
Grazie del lavoro, vado procurarmi libro, voglio leggerlo. Bella collana, se non ti spiace dire dove l’hai presa?