E noi abbiamo buttato x il cesso miliardi col superbonus😢😒 Forse una piccola fetta di quei soldi si poteva dare a Pompei e a tanti siti e monumenti che effettivamente necessitano di manutenzione e restauro..🤬🫣🙄😮💨😖 Che rabbia che mi viene...non so voi. Non esiste a Pompei una fondazione? Come ad Aquileia?🙏
L'mpatto turistico è infatti un problema, tanto che da quest'anno ci saranno limitazioni che si attueranno nei periodi più affollati. Il controllo totale è impossibile, ma le tecnologia, telecamere etc. aiutano sempre di più rispetto ad anni fa
@ArchaeoReporter La domanda sorge perché sto facendo un giro dei musei archeologici romani e noto che, come nei musei di arte moderna, le sale vengono ormai lasciate incustodite, contando sulle telecamere. Ciò è molto piacevole per il visitatore, padrone di circolare senza sentirsi scrutato, ma non vedo quali garanzia possono mai fornire delle telecamere, ove il visitatore sia un vandalo. Se tanto si avverte in un museo, figuriamoci a Pompei.
@@ioioioioio265 calcolando che sono dei custodi, in effetti, e non delle guardie giurate, la garanzia totale non esiste, nè in Italia nè nelle più munite gallerie all'estero, come provano talvolta episodi di vandalismi che vediamo in cronaca
@ArchaeoReporter I custodi sarebbero dei pubblici ufficiali, e sarebbero anche muniti di porto d armi e facoltà di intervento fisico in caso di necessità. Si tratta purtroppo di una professione svilita, che oggi si risolve nell affidamento a servizi privati che non possono legalmente detenere le prerogative del custode in senso stretto. A Roma fino a venti anni fa nei musei si avevano fino a quattro custodi per sala, che erano spesso dei bruti per certi versi anche pericolosi, ma che avevano la capacità di svolgere la loro professione, e anche un senso di responsabilità e protettivita' che derivava dalla valorizzazione del ruolo specifico, senza cui prima non avresti neanche potuto aprire i musei. Ricordo ancora che ciò cominciò a cambiare proprio con le ditte private di custodia, con personale disinteressato in quanto non legalmente responsabile, quando non colluse, e da allora si è visto di tutto, dai furti ai danneggiamenti clamorosi.
@ArchaeoReporter Aggiungo che, legalmente, il custode pubblico munito di porto d armi ha facoltà di intervenire fisicamente contro la minaccia al bene dello Stato, mentre la guardia giurata è tenuta a chiamare sempre le forze dell ordine.
Complimenti al direttore Gabriel. Pompei è fantastica ❤
Un uomo come Zuchtriegel è una risorsa rara!
Certo che ci vuole un continuo monitoraggio.
Peccato che non si riesca a coprire adeguatamente la case per riparare dalle piogge.
Sono cira 45 ettari scavati...
APPompei
E noi abbiamo buttato x il cesso miliardi col superbonus😢😒
Forse una piccola fetta di quei soldi si poteva dare a Pompei e a tanti siti e monumenti che effettivamente necessitano di manutenzione e restauro..🤬🫣🙄😮💨😖
Che rabbia che mi viene...non so voi.
Non esiste a Pompei una fondazione? Come ad Aquileia?🙏
Non sono mai stato a Pompei, ma come fanno i custodi a controllare i turisti? Le intemperie non mi sembrano il primo dei problemi.
L'mpatto turistico è infatti un problema, tanto che da quest'anno ci saranno limitazioni che si attueranno nei periodi più affollati. Il controllo totale è impossibile, ma le tecnologia, telecamere etc. aiutano sempre di più rispetto ad anni fa
@ArchaeoReporter La domanda sorge perché sto facendo un giro dei musei archeologici romani e noto che, come nei musei di arte moderna, le sale vengono ormai lasciate incustodite, contando sulle telecamere. Ciò è molto piacevole per il visitatore, padrone di circolare senza sentirsi scrutato, ma non vedo quali garanzia possono mai fornire delle telecamere, ove il visitatore sia un vandalo. Se tanto si avverte in un museo, figuriamoci a Pompei.
@@ioioioioio265 calcolando che sono dei custodi, in effetti, e non delle guardie giurate, la garanzia totale non esiste, nè in Italia nè nelle più munite gallerie all'estero, come provano talvolta episodi di vandalismi che vediamo in cronaca
@ArchaeoReporter I custodi sarebbero dei pubblici ufficiali, e sarebbero anche muniti di porto d armi e facoltà di intervento fisico in caso di necessità. Si tratta purtroppo di una professione svilita, che oggi si risolve nell affidamento a servizi privati che non possono legalmente detenere le prerogative del custode in senso stretto. A Roma fino a venti anni fa nei musei si avevano fino a quattro custodi per sala, che erano spesso dei bruti per certi versi anche pericolosi, ma che avevano la capacità di svolgere la loro professione, e anche un senso di responsabilità e protettivita' che derivava dalla valorizzazione del ruolo specifico, senza cui prima non avresti neanche potuto aprire i musei. Ricordo ancora che ciò cominciò a cambiare proprio con le ditte private di custodia, con personale disinteressato in quanto non legalmente responsabile, quando non colluse, e da allora si è visto di tutto, dai furti ai danneggiamenti clamorosi.
@ArchaeoReporter Aggiungo che, legalmente, il custode pubblico munito di porto d armi ha facoltà di intervenire fisicamente contro la minaccia al bene dello Stato, mentre la guardia giurata è tenuta a chiamare sempre le forze dell ordine.