Basso fretless: ha ancora senso averlo? - Imparare il basso elettrico da zero
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- Опубліковано 5 вер 2024
- Vale ancora la pena spendere soldi per un basso fretless? Un tempo il fretless era uno strumento ambìto e ricercato. Ma oggi lo è ancora? Oppure no? Magari è solo una questione di moda e tra poco tornerà in auge? Alcune riflessioni sull'argomento.
I brani a cui ho fatto riferimento in questo video:
A Remark You Made (Weather Report)
• A Remark You Made
Every Time You Go Away (Paul Young)
• Every Time You Go Away
Sledgehammer (Peter Gabriel)
• Peter Gabriel - Sledge...
Continuum (Jaco Pastorius)
• Continuum
Per le riprese video ho usato:
SONY ZVE10 Camera
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È vero che non ci si può ricordare di diversi nomi, e che ognuno ha i propri riferimenti musicali interiori, ma dimenticare Mick Karn è la constatazione di quanto veramente portare l'inusuale in musica spessissimo resta inascoltato... Karn ha veramente utilizzato il fretless in modo non solo melodicamente creativo, ma ritmicamente intersecante ed impulsante il senso armonico della melodia: iniziando a farlo in un genere pop di alta qualità estetica, come era nel suono caratteristico dei Japan, dove la direzione melodica in genere va a comprimere l'espressività del "colore" del basso. In seguito all'esperienza Japan ha continuato quel percorso spaziante su più forme musicali (un esempio tra i tanti: "Polytown" in trio con Terry Bozzio e David Torn, che suggerisco di recuperare per ascoltare fin dove si riesca letteralmente ad insinuare quel caratteristico suono che Mick "plasmava" sul suo fretless Wal, fors'anche in virtù delle sue maturate qualità di scultore.)
Grazie mille del tuo prezioso commento, in particolare per come descrivi lo stile, il valore ed il contributo che Mick Karn ha dato al mondo del basso elettrico ed alla musica in generale, peraltro concordo su tutto. Non ho nominato un sacco di musicisti anche italiani: da Rino Zurzolo a Dino D'Autorio, passando per Enzo Lo Greco, Gigi Di Rienzo, Massimo Moriconi ed altri della mia generazione come Dario Deidda ecc. Non ho nominato Les Claypool, Jack Bruce, lo stesso Marcus Miller, che in effetti sul fretless è una specie di clone di Pastorius. Per esempio sarebbe stato giusto nominare anche Bireli Lagrene che oltre a saper suonare qualsiasi strumento in qualsiasi stile quando prende il fretless sembra Pastorius ma più forte (almeno nelle improvvisazioni), il che suona come una bestemmia ma di fatto è così.
Non ho fatto tutti questi nomi perché sono andato a braccio in quanto lo scopo di questo video, come il precedente sul sei corde, è quello di sganciarmi dalla modalità "lezione" degli altri video, dove per tentare di essere completo ed esaustivo preparo una montagna di appunti oltre alle impegnative grafiche, e questo mi fa essere un po' imbalsamato (me lo dico da solo perché so che è così😂). L'idea era quella di fare un video discorsivo su un argomento importante ma senza "preparazione", come una chiacchierata tra amici, per così dire, stimolando contributi belli e interessanti come il tuo e quelli di tutti gli altri che hanno scritto. In caso contrario avrei intitolato il video "Storia del basso fretless" oppure "I grandi esponenti del basso fretless" o qualcosa di simile preparando pagine e pagine di materiale.
Potrebbe essere un'idea in effetti.
Grazie di nuovo🙏
Un genio, grande polistrumentista e, davvero non capisco com'è, spesso non viene nominato! Ho avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo, pochi spettatori e sul biglietto si erano anche sbagliati: Mike Karn!
Io nel mio gruppo jazz fusion uso il fretless come basso principale, all'inizio volevo ricreare il suono di un contrabbasso, ma come hai detto tu non può rendere. Ero anche io influenzato dall'imprinting del suono di Jaco, quindi chorus suono nasale, Pick up ponte ecc. Alla fine ho scoperto un mio suono personale sfruttando la potenzialità dello strumento, ho moderato il chorus, ho aperto il tono e ho lavorato su quegli abbellimenti che si possono ottenere con vibrati e leggeri glissati, e adoro il fatto di avere un suono senza sferragliamento da tasti. Uso corde lisce e una leggera saturazione valvolare data da un pre a pedale.
Lavorare a togliere credo sia la migliore filosofia. In effetti siamo un po' come degli scultori che tolgono la materia per arrivare all'essenziale. Magari sto esagerando con l'immagine poetica😁 però a ben vedere è proprio così. L'importante è non dimenticarlo mai: anche dopo anni che suoni il rischio di abbondare inutilmente c'è sempre.
Alle corde lisce ci sono arrivato una decina di anni fa e devo dire che mi ci sono convertito su suggerimento. All'inizio non ero convinto ma ora, almeno per alcune cose, è e rimane la prima scelta. 🙏
Tasti si, tasti no, plettro, non plettro, tutto è possibile, tutto è lecito nel giusto contesto nelle proprie convinzioni. Se c’è una cosa che in musica è sovrana é la libertà di espressione. Detto ciò il suono del fretless è affascinante e apre a interpretazioni uniche.
Come dissentire? Non c'è ricerca e non c'è novità senza osare.💪🙏
Complimenti per l'intonazione! Possibilità espressive superiori ad un basso con tasti , non c'è dubbio
Grazie mille! Sono d'accordo, uno strumento con maggiori risorse espressive. 🙏💪
Un'ottima e interessantissima trattazione!!!! Complimenti anche per il bel sound!!!!👍👍👍👍(anche Gary Willis mi pare faccia parte della famiglia dei fretlees..)
Willis lo è assolutamente, tra l'altro con una tecnica davvero originale e super efficiente. Grazie mille per l'attenzione e il supporto! 🙏
@@FrancescoSaverioCapo Grazie della gentilissima risposta!!! Ancora complimenti e Buon Lavoro per tutto!!! (io sono un vecchissimo amico di Andrea Leali...😊)
Da vecchissimo bassista, concordo perfettamente!!!---- ho anche io un ricordo "ancestrale"" ,,,,,, BOLOGNA , LUGLIO 1976, stadio DALLARA, strabiliante concerto de Weather Report, e..... il Perigeo del grande GIOVANNI TOMMASO, a distanza di mezzo secolo, oggi preferisco ascoltare, per motivi didattici e non solo.... Greg Lake , Chris Squire, e Jack Bruce dei Cream..... non a caso i tre migliori Bassisti, secondo il Melody Maker di quei mitici anni , per noi vecchi "giovani".....Complimenti ancora ..... e un.....😉😉😉 in bocca al LUPO per il Canale!!!
Wow, che ricordi magnifici! Io ho fatto in tempo a vedere Pastorius al Tenda Pianeta di Roma nell'86. L'anno prima ho visto Miles Davis, non c'entra nulla ma visto che siamo in vena di revival...!
Ti capisco: anch'io ormai prediligo altre cose, diventare anziani porta saggiamente a rallentare e a gustare ciò che è davvero sostanziale tralasciando i fronzoli che, per carità, possono essere sempre bellissimi!😊
Evviva il lupo! In bocca al lupo anche a te!🙏
Grazie mille!!!
mi piace molto, dopo molti anni ne ho acquitato uno low budget, ma me ne sono innamorato, nei miei lavori spesso provo linee fretless, spesso le tengo, non credo sia destinato all'oblio, un bassista appassionato prima o poi si fa cogliere dal suo fascino, cosicché diviene una interessante alternativa per certi brani
Totalmente d'accordo, tra l'altro gli strumenti low budget non di rado, soprattutto oggi, si rivelano ottimi e con qualche modifica ci fai la professione.💪🙏
Circa 6 mesi dopo aver cominciato a suonare il basso ho tolto io personalmente i tasti e da allora (ormai quasi 30 anni) suono praticamente solo il fretless. Il basso secondo me nel momento in cui è senza i tasti si trasforma in un essere con una propria vita...
Wow, un gesto epico ed eroico!💪 L'unica volta che ho fatto una cosa del genere, tanti anni fa, fu con una chitarra classica provocando danni irreparabili! 😭
E a proposito della voce dello strumento, ricordo il giorno in cui mia madre sentendo il mio primo fretless mi disse "ma che suono particolare, sembra quasi una voce umana"🙏
Cominciai negli anni '70 con un Hoyer (insuperabile con le sue corde Galli nere). Poi passai al Jazz Bass Fender, che però mi deluse subito perchè il MI suonava poco e aveva anche un timbro diverso dalle altre tre corde. Passai perciò al Precision che era tutta un'altra cosa per fortuna. Ma ho avuto anche un Fender Jazz Bass fretless, per il quale diedi in cambio alla pari un Ibanez preamplificato che, dal mio punto di vista (ma soprattutto per quello che volevo io dal basso) era davvero troppo metallico e "sblang-sblang", tanto per capirci. Grazie al fretless ho migliorato incredibilmente la tecnica e la velocità, visto che la mano destra non doveva più aspettare la sinistra, nel senso che non c'era più il rischio, correndo troppo, di "toppare" toccando una corda prima ancora che la sinistra avesse raggiunto il tasto giusto, dato che i tasti non c'erano proprio. Ho suonato col fretless tutti i generi di musica senza mai trovarlo in alcun caso inappropriato, neppure "slappando". Fretless forever dunque !!!
Grazie per il tuo racconto. Mi hai fatto ricordare che molti anni fa, avevo appena iniziato a suonare, mi capitò di vedere un concerto in TV. Credo fosse BB King (ma potrei sbagliare, all'epoca non avevo ancora le idee molto chiare😂), ad ogni modo ricordo un solo slap di basso fretless con un suono incredibile. Devo dire che col mio Lakland fretless (che non ho più) ottenevo un suono credibilissimo anche con lo slap, ma ho smesso quando ho cominciato a constatare il consumo della tastiera😱.
Comunque penso che Les Claypool abbia ampiamente mostrato che col fretless (6 corde!) si può fare tutto. Grazie per il tuo contributo!🙏♥️
Anch'io ho cominciato a suonare negli anni 80 e anch'io amo molto il basso fretless, però nel mio suonare, (fretless o non), mi sono ispirato moltissimo a Red Canzian, amo molto le sue soluzioni bassisteche, davvero affascinanti.
Giustissimo! Mi fa piacere che lo nomini, perché lui, che piaccia o meno, viene spesso sottovalutato, mentre è un grande, dotato di gran voce, di ottime capacità come frontman e bravo strumentalmente, sia col basso che con la chitarra. Bravo non significa essere inutilmente virtuosi ma fare quello che è necessario con la giusta dose di originalità. E lui oggettivamente lo fa 💪🙏
Pienamente d'accordo
Complimenti Saverio, (Giorgio 1955) ho preso da ragazzo questo Telecaster già defrettato (che di Fender ormai è rimasto solo il manico) che non ho mai abbandonato ed utilizzo tutt'oggi in un gruppo da cantina facendo cover dai Beatles ai Police - come dice il pianista questo basso non suona ma canta, non riesco ad abbandonarlo!!
Chissà quale voce magnifica ha il tuo basso! Lui non ti ha mai abbandonato e tu non lo abbandonerai mai! È vero che a volte, se sei fortunato, puoi trovare in un particolare strumento una "corrispondenza" impossibile con altri.💪🙏
Video interessante e considerazioni più che condivisibili. Premetto di non essere un professionista ma uno dei tanti che ha desiderato diventarlo suonando in vari gruppi e gruppetti a partire dagli anni '80.
Per me che ho iniziato (e praticamente sono rimasto) con la musica rock idolatrando bassisti come Gene Simmons e Billy Sheehan, posso dire che una delle esperienze migliori è stata con un gruppo pop locale nel quale suonavo esclusivamente il basso fretless. Tralasciando i rapporti interpersonali all'interno del gruppo, riascoltare adesso le registrazioni dell'epoca mi ha fatto ricordare quanto mi sia divertito nel suonare quelle linee di basso e quanto il fretless mi abbia consentito di ottenere un'espressività, se così la vogliamo definire, non raggiungibile con un basso con i tasti.
Non stiamo di certo parlando di virtuosismi o tecnicismi particolari ma, per un autodidatta di estrazione rocchettara, mi permetto di considerare i risultati ottenuti più che soddisfacenti almeno da un punto di vista personale.
Ormai non suono più da qualche anno ma se dovessi tornare a fare quel tipo di musica rispolvererei sicuramente il fretless con tanto di chorus.
PS: tra i bassisti che hanno reso popolare il basso senza tasti mi permetto di citare Sting, che all'inizio della carrriera con i Police usava il fretless con tanto di plettro.
Il punto è proprio quello: essere espressivi e cercare la musica. È ovvio che quando ti trovi davanti artisti del calibro di Hadrien Feraud o Dario Deidda ti viene di pensare che il punto sia lì, cioè nella tecnica portata ai massimi livelli. Ma nella realtà a ben vedere quei musicisti oltre ad avere una tecnica strabiliante hanno soprattutto la consapevolezza di ciò che fanno derivata da una ricerca melodica ed espressiva portata avanti quotidianamente per decenni. Ecco, a chi come noi è un comune mortale😁 magari certi livelli tecnici sono preclusi proprio per limiti naturali fisiologici (almeno per me è così), ma quello che certamente non ci è preclusa è la ricerca dell'espressione, anche basandoci su dei modelli esistenti ma facendoli nostri e in questo modo creare una nostra propria originalità. È ciò che hanno fatto musicisti come Sting, che giustamente aggiungi al gruppo dei "nostri" o come, uscendo dall'ambito specifico del fretless, Paul McCarteny: quello che rende immortali le loro linee di basso, come quelle di John Paul Jones, John Entwistle, Roger Waters, Aston Barrett e di tutti gli altri grandissimi citati negli altri commenti, è la loro visione d'insieme, la capacita innata o acquisita di essere "arrangiatori" magari anche senza sapere di esserlo, ma in ogni caso il loro agire al servizio del brano o più in generale della musica. A questo possiamo non dico arrivarci tutti ma quanto meno avvicinarci se ci impegniamo con costanza e onestà.
Ho idea che un fretless dalla voce suadente ti stia chiamando dalla stanza accanto. Fossi in te mi affaccerei per vedere cosa vuole.😁
Grazie per il tuo contributo🙏
Il fretless era già in voga nei 70: Pastorius-Wheater Report a parte, Mark Egan con il PMG o Bunny Brunel con Corea e negli 80 vi fu lo scontro di titani tra slappisti e fretlessisti, personalmente ritengo piú impegnativo il senza tasti in quanto richiede piú esercizio per intonare bene, e ciò sviluppa l'orecchio e la memoria muscolare
Giustissimo: l'album Jaco è del '76, Heavy Weather è del '77 ecc. Chiaramente tutto questo fermento ha avuto ripercussioni sugli anni successivi, in particolare gli anni '80, quando anche lo slap, anch'esso iniziato negli anni '70 (sul contrabbasso molto prima), ha avuto la sua apoteosi, come giustamente puntualizzi. Ovviamente avendo io iniziato esattamente a metà anni '80 ho dato la mia prospettiva che ho scoperto essere molto comune. Vero è che ho colpevolmente dimenticato un sacco di nomi tra cui il monumentale Mark Egan (grazie per averlo ricordato!) e molti Italiani come il compianto Rino Zurzolo.🙏
@@FrancescoSaverioCapo Gennarino già veniva dal contrabbasso e con "nun ce sta piacere" di Daniele sdoganó il fretless ovviamente "Pastorizzato" nel Pop di una certa qualità nostrano. Piacevole e cordiale scambio di opinioni ti auguro una buona giornata.
@@resonarefibris2970 è davvero un peccato che un musicista così sensibile, colto e generoso, che ha dato un contributo così importante, se ne sia andato quando poteva ancora darci tantissimo.♥️
Grazie a te per lo scambio. Una felice giornata!💥
Il mio primo (e unico) fretless è un meraviglioso Fender Jazz Special MIJ del 1986 (in sostanza un Precision configurato PJ con il pick up al ponte e il manico del Jazz), preso nuovo all'Emporio Musicale Senese. Purtroppo per via delo studio e del lavoro è rimasto molti anni nella sua custodia sotto un divano, ma l'ho ripreso circa tre anni fa divertendomi moltissimo. Per la mia personale e parziale esperienza il ftretless è e resta uno strumento molto versatile dal punto di vista delle sonorità e delle possibilità tecniche ma è anche uno strumento molto rognoso per l'intonazione, soprattutto se la tastiera non è lined e se il setup dello strumento non è fatto veramente ad arte (quindi regolazione perfetta del manico, del bridge, della action e dei pickup). Personalmente, dopo molto tempo passato a suonare soltanto il fretless, è stato molto utile suonarlo *insieme* al basso con i tasti. Mi ha aiutato molto a pensare più alla musica e meno all'intonazione.
Quindi il tuo Fender PJ e il mio Jazz sono coetanei!💪
In effetti è vero che fretless e fretted sono due strumenti molto diversi. Il fretless può essere davvero ostico e non ti perdona nulla. Anch'io ho avuto lunghi periodi in cui ho suonato solo quello, ero arrivato al punto di riuscire a suonare gli stessi arrangiamenti polifonici che facevo sul basso coi tasti limitando davvero molto le stonature. Oggi mi impensierisce anche solo fare un LA7🤣, devo rimettermici a lavorare seriamente!
Grazie per la testimonianza🙏
È da anni che uso esclusivamente fretless, pur suonando musica "pesante" ed "estrema",, derivante dal metal e dal punk. L'abbinamento inconseueto tra la mia musica e il fretless (usato anche von tanta distorsione) è proprio la fonte del mio suono particolare e, credo, originale
Posso sapere in che gruppo suoni?
Sarei molto curioso di sentire come suona un fretless nel metal/punk
Sicuramente lo è! D'altronde se si fa col violino e col violoncello perché non farlo col basso fretless? Ti auguro di ottenere la più grande soddisfazione da ciò che fai. 💪🙏
Un altro ottimo video, grazie! E che gran bel suono quel BB 🥲
Grazie di cuore dell'apprezzamento, caro! 🙏🥂
Bel video dove condivido pienamente ciò che hai detto. infatti ho fatto defrettare uno Squier jazz bass prprio perchè ho proprio voglia di studiare e trovare un mio suono sul basso frettless così come ho fatto sul basso con i tasti.
Benissimo! È importante trovare nuovi stimoli, e defrettare un basso è un'azione così radicale che necessariamente ci impegna ancor più allo studio.😁
Ti auguro di ottenere i risultati cui ambisci!💪🙏
Vedo dei bassisti giovani usare il fretlees con tecnica tapping che negli anni 80 proprio non si conosceva.. Sono veramente bravi e secondo me c'è spazio per innovare. Io avevo un fender senza tasti però essendo fan di Marcus Miller e Mark King... Non lo usavo quasi mai.. e poi l'ho venduto. Adesso però un po' me ne pento.. Farai un video sulle corde? Io usavo quelle più sottili disponibili com Mi 0.90.. Quelle standard mi sembravano fili della funivia 😅
Sì, in pochi anni c'è stato una sorta di salto evolutivo nel suonare lo strumento. In questo senso io mi sento appartenere al cretaceo!😂 Fortunatamente poi la musica è fatta di talmente tante altre cose che pure noi vecchietti con le mani molto più lente possiamo ancora dire qualcosa, almeno per il momento...🤔😁
Riguardo la questione corde, sì, ho in animo di fare un video sul tema, non so ancora quando ma arriverà.💪🙏
Ciao Saverio, anche Percy Jones e Mick Karn mi colpirono molto
Vero, Doc! Anni creativi e di fermento, irripetibili!🙏
Salve, vorrei approcciarmi (finalmente dopo anni) a questa tipologia di strumento, ha qualche indicazione/consiglio da darmi per l'acquisto di un modello base da cui partire ?(magari anche economico 😁) grazie e complimenti per il video.
Ciao! Per praticità diamoci del tu!😊
Prima di tutto grazie dell'attenzione.🙏
Non saprei darti un'indicazione precisa. Se già suoni il basso con i tasti un'idea del suono che vorresti immagino tu l'abbia già. Tendenzialmente un fretless costa più di un fretted dato che la lavorazione della tastiera deve essere piuttosto accurata anche se viene operata da una macchina a controllo numerico.
Sullo store di Thomann ce ne sono diversi modelli attorno ai 500 euro, in particolare i Sire nella versione fretless (che non ho mai provato) ma di cui sento parlare bene. La cosa migliore è andare in un negozio e provare qualche modello. Se hai la fortuna di trovare quello che ti piace nella fascia di prezzo che ti interessa prendilo. Acquistare sul web, soprattutto se si tratta di una tipologia di strumento mai provata prima, non mi sembrerebbe saggio, anche se il diritto di recesso si esercita molto meglio sul web che con i negozi tradizionali dove in genere si trova una certa "resistenza". Se hai un amico che ha già un fretless fattelo prestare per un paio di giorni così da farti un'idea. Il consiglio che ti do, una volta che avrai acquistato lo strumento, è quello di montare corde lisce: suonano bene e mantengono l'integrità della tastiera molto più a lungo di quelle ruvide.
Spero di esserti stato utile in qualche modo.🙏💪
@@FrancescoSaverioCapo come sempre gentilissimo ! grazie mille e resto in attesa del prossimo video. Dai, magari ti aggiornerò sull'acquisto 🙂
@@biagioraimondo7705 va benissimo!
io uso solo fretless e ci faccio tutto 👌e' come una droga😁
È capitato anche a me per lunghi periodi di fare tutto col fretless, comprese le serate in discoteca!💪🙏
@@FrancescoSaverioCapo la disco 70 ..sound di lusso 😁👌
@@iddu604 😁
Ciao, non credo che il fretless sia uno strumento antico, infatti diversi bassisti lo suonano ( ad esempio Thiago de Spirò Santo..bassista dalle doti eccezionali) almeno nell'ambito jazz che ascolto, e sebbene abbiano un suono nasale per l'impiego del pickup al ponte (ma anche col fretted lo impostano così... Ivi me compreso, per ragioni di chiarezza sonora e attacco durante le impro) non sento francamente lo stile di Jaco, indice questo che quello che conta è la ricerca armonica che la trovo ancora molto attiva tra i bassisti moderni. In ogni caso complimenti per il video e per la tematica... Il fretless è lo strumento che suono e senz'altro tra i miei bassi preferiti 👏👏💪
Certo, assolutamente vero. Il basso fretless è tutt'altro che antico. Quello che dicevo è che il concetto di strumento fretless, quale che sia, è antico, ma sarebbe forse più giusto dire ancestrale. Nel video ho fatto riferimento agli strumenti ad arco dell'orchestra tradizionale, ma a ben vedere basta pensare all'oud, che sembra abbia una storia di oltre 5000 anni, per comprendere che gli strumenti senza tasti accompagnano le civiltà probabilmente da sempre, ed è grandioso che questo stretto rapporto sia proseguito anche nell'era della musica elettrificata. D'altronde anche i sintetizzatori con la loro possibilità di essere non-temperati hanno giocato un ruolo simile per certi versi.
Grazie del contributo🙏
Dimenticavo: Thiago è sublime!💥
Thiago Top🔝👋👋
Fretless: Aria Acustico e Cort Elettrico. Soprattutto Aria FEB-F2M/FL acustico. magnifico. costa meno di 400 euro . elettrico Cort B4FL- a posto
@@robertokinks7251 Mi è capitato di mettere le mani sull'Aria tempo fa, troppo poco per un giudizio completo, ma devo dire che mi è piaciuto moltissimo. Tra l'altro ha un'estetica che non guasta affatto!🙏💪
Sono essenzialmente un chitarrista (jazz e fusion) ma utilizzo il basso per registrazioni casalinghe di jazz. In effetti speravo che con il fretless mi sarei avvicinato alle sonorità del contrabasso...tuttavia usando uno strumento fretless semiacustico con doppia microfonazione (pickup e piezo) mi sembra che il suono sia più vicino alle sonorità che cerco. E' pura illusione?
Beh, no, perché dovrebbe essere pura illusione? Se al tuo orecchio suona così vuol dire che hai trovato quello che cercavi, quindi bingo! Le mie considerazioni sono per l'appunto mie e pur essendo convinto che molti ci si possano ritrovare è ovvio che ci saranno altrettanti che la vedono diversamente o magari in modo del tutto opposto.Tra l'altro a smentire quanto da me detto 😂 c'è l'esempio del basso che Dario Deidda usa da qualche anno. Se non sbaglio è un Marcustico, dovrebbe essere spagnolo. Ha un suono bellissimo davvero assimilabile al contrabbasso. Cercalo su UA-cam. Dario è uno dei più forti al mondo capace di far suonare qualsiasi basso, ma con quel suono penso abbia raggiunto veramente un livello altissimo.🙏💪
grazie per il consiglio, anche se si tratta di uno strumento non proprio economico..
IO ne ho SETTE...VEDI TU. Ovviamente non tutti fretless.. Immancabile il "Jazz" "à la Jaco".
Sette bassi è una bella famiglia! Io sono arrivato al massimo a dieci, ma poi ho sfoltito. Conosco colleghi che ne hanno a decine...😁💪🙏
Anvhe io adoro quel suono , ho trasformato un sire v3 in frettles , mi piace molto , e piu espressivo , mi esercito alternandolo con un fender jazz con tasti
Ottima scelta e ottima pratica. Ti auguro di ottenere i risultati e la soddisfazione che cerchi!🥂✨️🙏
Non sarebbe meglio un fretless completamente cieco? Lo dico perché con i fret segnati bisogna mettere le dita sulla linea e non in mezzo
Il mio primo fretless aveva i soli riferimenti sul profilo del manico. L'ho suonato per anni ed avevo raggiunto una notevole intonazione. Però oggi invecchiando se non avessi i tasti segnati probabilmente sarei molto più stonato di quanto sono. Questo per dire che personalmente mi trovo bene con i tasti segnati, ma non per tutti è così. Direi che si tratta di un aspetto davvero molto personale. 🙏💪
@@FrancescoSaverioCapo grazie 🙏
Mah...a mio avviso il fretless è superiore in tutto...oltre modo unito ad una tecnica tapping è godibilissimo e scenograficamente impareggiabile...quando vedo ancora oggi gli Slappatori mi viene male ( a parte un contesto groove) lo trovo jurassico.... Stanley Clarke lo ascoltavo nel 75 poi venne Jaco.... altra storia 😜🌈
Il fretless ha indubbiamente delle possibilità espressive che il basso con i tasti non ha. Forse proprio per questo deve stare nelle mani giuste che sappiano cosa farne. Ma il bello della musica è proprio che non si smette mai di sorprendersi: anche lo strumento all'apparenza più insignificante (ammesso che ne esistano) messo nelle mani giuste diventa celestiale. Non dimenticherò mai la prima volta che ascoltai il flauto dolce (che ai miei tempi veniva imposto come strumento nelle lezioni di educazione musicale nella scuola media) suonato come si deve: una rivelazione, soprattutto per me che lo odiavo non essendo mai riuscito a cacciare un singolo suono decente.
@@FrancescoSaverioCapo capisco...a me invece, patito degli archi... già giovanissimo mi innamorai di un suono strano...il clarino basso....portato a livelli maestosi da Bennie Maupin. .Paul McCandless e persino Marcus Miller ( Siesta di Miles Davis) peccato che Marcus sia diventato uno slappatore incallito ma il business è troppo attraente 😜👋
Affronti dei temi interessanti di cui si parla poco. Ho comprato un fretless Sire Marcus Miller ma, francamente, lo uso poco
Grazie mille! Lieto di sapere che i miei argomenti siano in qualche modo di interesse!
Riguardo il fretless ti posso dire che spesso le cose vanno così (non solo col fretless ovviamente) : tieni lì lo strumento per anni senza neanche guardarlo, poi all'improvviso scatta l'amore. Chissà che non accadrà così anche per te, no?🙏😁🥂
Complimenti...suono il fretless come principale ..studio pastorius ma questo non vuol dire non essere " moderno"... Tutti i bassisti dovrebbero studiare i rappresentanti principali degli stili...dopo si pensa alla propria identità...
Proposito e impostazione da manuale. Per andare avanti è utile e forse doveroso collegarsi a ciò che ci ha preceduto: saremo più competenti, più completi e più preparati. E poi ci si diverte di più! Grazie!🥂✨️🙏
E di Steve Di Giorgio cosa mi dici?
Non rientra esattamente nei miei gusti sia come genere che come stile, anche se poi la separazione tra generi rappresenta dei limiti che non amo (discorso lungo). Tuttavia è oggettivamente uno forte e adotta delle soluzioni molto interessanti, in particolare la tecnica delle tre dita, tutte cose da tenere presenti e da studiare. 💪🙏
@@FrancescoSaverioCapo Certo certo i gusti musicali sono vari e soggettivi
Proprio ieri parlavo con il mio insegnante di basso secondo lui usa due dita invece a me sembra usi tre dita
@@Andy.C77 sono andato un po' a memoria ricordando quando un mio allievo me lo fece vedere la prima volta (non lo conoscevo). Magari vado a riguardarmelo per capire questa cosa delle tre dita. Grazie!
@@FrancescoSaverioCapo Grazie a te per la gentilezza e la disponibilità
Come non citare Mick Karn sul fretless?
Ne ho dimenticati una quantità, mannaggia a me!😅
Mentre sistemavo il video mi dicevo "ah, cavolo, ho dimenticato Tizio, Caio, Sempronio...!". Farò ammenda in un futuro video.🙏
Mi hai tolto letteralmente le esatte parole, spiccicate alle tue, che mi sono venute in mente: non citare Mick Karn è veramente uno scivolone di memoria, anzi direi una "scivolata senza tasti": com'era quella caratteristicamente "improvvisa" e "vibrata" di Mick sulla tastiera del suo Wal Bass..!!
Karn ha avuto un approccio realmente diversamente (mai) sentito sul basso: in lui il fretless diventava il suono unico e possibile del basso elettrico: praticamente incopiabile come resa creativa pensante attorno a quella sonorità.
@@marcobello5666 pensa che l'ho anche conosciuto a Roma.....inoltre bill wyman (rolling stones) pare sia stato il primo a defrettare un basso nel 1965. poi però è quello che ci fai è la differenza.
@@tormaks io l'ho visto in concerto a Roma assieme a Jansen, Barbieri e David Torn, e credo di ricordare anche una seconda occasione in cui si esibiva come leader solista (entrambe nella prima metà degli anni '90).
Assolutamente non usare in orchestra liscio.
Intendi dire che non va usato in una orchestra di liscio o che il basso liscio (fretless) non va usato in orchestra?😁
Ad ogni modo sono d'accordo in entrambi i casi!💪🙏
@@FrancescoSaverioCapo liscio intendo con mazurke, valzer etc. , ritmo secco, per gente che balla
In orchestra ho fatto solo roba da chiesa e limitandosi al minimo sindacale ci sta.
@@motalli60-fs1wk concordo!
No è neanche lo voglio
Super tranchant! 💪 🙂🙏
Uno ha un freetless e non lo usa? Che senso ha! Boh. C'avete tempo da perdere
Ciao Marco, grazie per esserti preso il tempo di guardare e commentare il video. Sto cercando di far crescere questo canale perché vorrei farne qualcosa di buono a livello di divulgazione legata al basso elettrico, almeno per il momento, essendo questa la mia professione. Se le condizioni lo permetteranno in futuro vorrei ampliare il ventaglio delle tematiche trattate, vedremo.
Per il momento mi sto impegnando molto seriamente e duramente nel cercare di proporre un punto di vista un pochino diverso da ciò che vedo proporre in generale su UA-cam. Ovviamente non ho la pretesa di fare qualcosa di rivoluzionario o che costituisca la novità del secolo, cose del genere le lasciamo a chi ha la genialità per farle. Io ho solo la mia onesta esperienza e tantissimi anni di studio, ricerca ed errori da cui ho tratto insegnamenti che vorrei offrire per rendere le cose un po' più semplici, se è possibile, a chi condivide certi interessi.
Ovviamente non mi nascondo: come tutti coloro che intraprendono questo tipo di attività so bene che nella fase iniziale si lavora gratis sperando che prima o poi da tutto questo inizi, come è giusto che sia, a tornare qualcosa.
Tutto questo per rispondere all'affermazione con cui chiudi il tuo commento: la risposta è no, almeno per quanto mi riguarda, non ho tempo da perdere per i motivi che ho sommariamente sopra accennato e per altri (che sono la maggioranza) relativi alla restante parte della vita che non si vede qui.
Ma per rimanere nell'argomento: perché può succedere che pur avendo uno strumento stai tanto tempo senza usarlo? Non so, possono esserci tanti motivi. Per quanto mi riguarda ho avuto un basso freltess Lakland 5 corde che mi feci arrivare direttamente dagli USA nel 2000. L'ho usato moltissimo: ci ho fatto due tour con Gino Paoli e ci ho registrato diversi album tra i quali due con Grazia Di Michele, "Respiro" e "Passaggi segreti", più una miriade di altri progetti come per esempio alcuni album con una formazione chiamata Lanegra, con il cantante Alessandro Pitoni, dove sostanzialmente usavo solo ed esclusivamente il fretless. È stato il mio basso più utilizzato per circa dieci anni. Poi le cose sono cambiate e sono stato altri dieci anni senza usarlo, finché un paio di anni fa l'ho venduto ad un bassista tedesco, che ha fatto un vero affare. Ma nonostante lui sia molto attivo su UA-cam non ha ancora pubblicato video in cui lo usa, chissà perché, forse anche lui ha i suoi tempi. Alla fine ho fatto defrettare uno dei due Yamaha che ho per avere comunque un fretless, just in case. Ho intenzione di usarlo, così come ho intenzione di fare tante altre cose. Riuscirò a rimetterci le mani come si deve e magari ad usarlo in qualcuna delle cose che faccio? Spero di sì, ma al momento non saprei.
Grazie per la tua partecipazione.