Sono d’accordo e il tuo stile comunicativo, Kesten, è fantastico! Manzoni ne “I Promessi Sposi” aveva creato il personaggio di Azzeccagarbugli proprio per ironizzare sul fatto che il linguaggio complicato crede di vincere e convincere. Grazie di aver usato questo tema per il tuo intervento. Nelle biografie di studiosi famosi è citato che anche se accademici e sapienti, sceglievano di parlare in modo semplice per essere capiti chiaramente da tutti infatti andavano ad ascoltarli perfino i cosiddetti illetterati. La cultura è condivisione e diffusione altrimenti il linguaggio diviene sterile e solo una lunga fila di parole vuote.
Esatto, la questione è semplice, viviamo nell'era dell'industria 4.0, quindi ci troviamo in uno stato di progresso, a scuola ci insegnano a scrivere e ad esprimerci in modo tecnico, spesso la stessa società, richiede di saper concetti molto complessi quando in alcune situazioni sono inappropriati, o come nel caso di Gianpiero, parlare in modo tecnico a quei aspiranti per professioni dove non sono indispensabili alcune forme di tecnicismo. La società stessa deve capire che ogni individuo è differente non solo per abilità, ma anche per ambizioni, bisogna dare sì le appropriate nozioni scolastiche, ma poi chi vuole le approfondirà per propria esigenza come si fa nei college di alcuni paesi anglo sassoni, che danno possibilità di scegliere alcune discipline. In ogni settore succede spesso così, si veda quando si va all'ufficiò postale che l'impiegato di turno ti offre una completa e sofisticata consulenza per dirti che ad esempio alcuni buoni il tasso d'interesse è minimo elaborando grandi paroloni tecnici, che dovresti pagare un consulente per farti spiegare cosa dice l'addetto. Altro esempio, vai dall'avvocato e ti parla in termini giuridici, dove speri che il tuo legale possa parlarti come farebbe la tua amata e anche li dovresti chiamare un altro assistente per capire cosa dice il primo. In soldoni sembra una società che cerca di venire incontro alle proprie esigenze e in modo meno approfondito per chi contribuisce realmente per una buona produttività a fini collettivi.😐😐
Grande Jem, talk super interessante, per nulla scontato. Unico appunto da parte mia: farei la distinzione tra "linguaggio complesso" (o forbito) e "gergo tecnico" (o accurato). Si può utilizzare un linguaggio complesso anche utilizzando periodi più ipotattici che paratattici, utilizzando parole ricercate e non conosciute, utilizzando figure retoriche. Al contrario il gergo tecnico è un linguaggio complicato, non a causa della sua forma ma dei suoi contenuti, perché all'interno del gergo tecnico ci sono delle parole, sì, complesse, ma per via della loro specificità. La frase che utilizzi all'inizio è una frase complessa, mentre la seconda, quella sulla citolisi epatica, è in gergo tecnico (biomedico). Se da una parte è bene limitare il linguaggio complesso (di per sé non necessario), per veicolare meglio i messaggi, la difficoltà più grande sta nel veicolare messaggi che richiedono l'utilizzo di gergo tecnico (in questo caso necessario) anche a chi non ha le basi per comprenderlo fino in fondo. Spero che il commento sia comprensibile e costruttivo. E complimenti per il tuo lavoro, stimo un sacco tutto ciò che stai facendo.
Piacevolissimo Ted Talk, bravo Gianpiero!
Sono d’accordo e il tuo stile comunicativo, Kesten, è fantastico! Manzoni ne “I Promessi Sposi” aveva creato il personaggio di Azzeccagarbugli proprio per ironizzare sul fatto che il linguaggio complicato crede di vincere e convincere. Grazie di aver usato questo tema per il tuo intervento. Nelle biografie di studiosi famosi è citato che anche se accademici e sapienti, sceglievano di parlare in modo semplice per essere capiti chiaramente da tutti infatti andavano ad ascoltarli perfino i cosiddetti illetterati. La cultura è condivisione e diffusione altrimenti il linguaggio diviene sterile e solo una lunga fila di parole vuote.
Bravo, grazie per avermi fatto riflettere un po' ridendo
Esatto, la questione è semplice, viviamo nell'era dell'industria 4.0, quindi ci troviamo in uno stato di progresso, a scuola ci insegnano a scrivere e ad esprimerci in modo tecnico, spesso la stessa società, richiede di saper concetti molto complessi quando in alcune situazioni sono inappropriati, o come nel caso di Gianpiero, parlare in modo tecnico a quei aspiranti per professioni dove non sono indispensabili alcune forme di tecnicismo.
La società stessa deve capire che ogni individuo è differente non solo per abilità, ma anche per ambizioni,
bisogna dare sì le appropriate nozioni scolastiche, ma poi chi vuole le approfondirà per propria esigenza come si fa nei college di alcuni paesi anglo sassoni, che danno possibilità di scegliere alcune discipline.
In ogni settore succede spesso così, si veda quando si va all'ufficiò postale che l'impiegato di turno ti offre una completa e sofisticata consulenza per dirti che ad esempio alcuni buoni il tasso d'interesse è minimo elaborando grandi paroloni tecnici, che dovresti pagare un consulente per farti spiegare cosa dice l'addetto.
Altro esempio, vai dall'avvocato e ti parla in termini giuridici, dove speri che il tuo legale possa parlarti come farebbe la tua amata e anche li dovresti chiamare un altro assistente per capire cosa dice il primo.
In soldoni sembra una società che cerca di venire incontro alle proprie esigenze e in modo meno approfondito per chi contribuisce realmente per una buona produttività a fini collettivi.😐😐
Grande Jem, talk super interessante, per nulla scontato. Unico appunto da parte mia: farei la distinzione tra "linguaggio complesso" (o forbito) e "gergo tecnico" (o accurato). Si può utilizzare un linguaggio complesso anche utilizzando periodi più ipotattici che paratattici, utilizzando parole ricercate e non conosciute, utilizzando figure retoriche. Al contrario il gergo tecnico è un linguaggio complicato, non a causa della sua forma ma dei suoi contenuti, perché all'interno del gergo tecnico ci sono delle parole, sì, complesse, ma per via della loro specificità. La frase che utilizzi all'inizio è una frase complessa, mentre la seconda, quella sulla citolisi epatica, è in gergo tecnico (biomedico). Se da una parte è bene limitare il linguaggio complesso (di per sé non necessario), per veicolare meglio i messaggi, la difficoltà più grande sta nel veicolare messaggi che richiedono l'utilizzo di gergo tecnico (in questo caso necessario) anche a chi non ha le basi per comprenderlo fino in fondo. Spero che il commento sia comprensibile e costruttivo. E complimenti per il tuo lavoro, stimo un sacco tutto ciò che stai facendo.
Quanto cazzo deve essere fiero il padre Kesten?
Un musicista genio che suona con Elio e un altro che fa i Ted Talk.
Grandi
assolutamente d'accordo.
Bel ted. Complimenti
Grande vez, assomigli un sacco ad Astyce, freestyler bolognese
bel talk, tema attualissimo
Bello come "cose molto umane"
Se posso permettermi, fondamentale per far capire bene una cosa è la sintesi.