L uomo ha una componente animale (corpo) ed una spirituale (anima). Il corpo ricerca il piacere attraverso i cibi, il sesso e tutti i piaceri del mondo. I primi 2 sono i più atavici. Il meccanismo di piacere del ventre è: fame-mangiare-sazietà. Tuttavia la sazietà è sempre temporanea ed alimenta il circolo della fame. La sazietà infatti è un piacere illusorio che nasconde il perdurare del risveglio della fame al cessare del suo effetto anestetico. L uomo che asseconda questo meccanismo diventa schiavo della fame, cioè del meccanismo autoalimentantesi, trasformandosi in animale famelico. È questo il peccato di gola: scambiare il piacere temporaneo che deriva dall effetto anestetico della sazietà, per la felicità vera, con il conseguente rafforzamento della componente animale dell uomo. L anima che asseconda questa spirale viziosa, si rende simile alla bestia, allontanandosi da Dio, il quale è libertà dalla schiavitù della fame e quindi dei falsi piaceri animali. È per tale motivo che il cammino di unione con Dio deve partire dal digiuno dei cibi. Solo per mezzo del digiuno si rompe la spirale Fame-sazietà che alimenta la fame. Per mezzo del digiuno, dunque, l uomo, diminuisce la componente animale, lasciando spazio a quella spirituale, trovando cosi la vera felicità che viene da Dio. Poi si passa al digiuno dell orgasmo e così via...
Ci sarebbe un padre spirituale che accompagnerebbe una persona in questo percorso?Ha scritto giustissimo quello che ha scritto,avremmo bisogno di una persona capace di accompagnamento secondo evagrio pontico
Avrei una domanda: Ma una volta che abbiamo notato una persona a cui vogliamo bene, che naviga ormai scivolata su di sé e che sembra annegare nel peccato senza accorgersene, come facciamo ad averci a che fare senza fare danni all'altro? Senza fare danno a noi stessi facendoci contaminare dal "morbo"?
Grazie Gesù per il dono di Don Rosini, con la tua Volontà ♥️
Meravigliose questa catechesi, grazie mille
Grazie Francesco per questo preziosissimo servizio
Il digiuno di gola fa bene al corpo ma non bisogna mai digiunare la parola del signore pregare fa bene corpo e anima amen
Centrato in pieno! Grazie infinite per questo lavoro preziosissimo 🙏💖
Mamma mia quanta sacrosanta verità
Ogni parola è una goccia di distillato di sapienza
davvero bellissimo percorso...peccato per la tanta pubblicità
L uomo ha una componente animale (corpo) ed una spirituale (anima). Il corpo ricerca il piacere attraverso i cibi, il sesso e tutti i piaceri del mondo. I primi 2 sono i più atavici. Il meccanismo di piacere del ventre è: fame-mangiare-sazietà. Tuttavia la sazietà è sempre temporanea ed alimenta il circolo della fame. La sazietà infatti è un piacere illusorio che nasconde il perdurare del risveglio della fame al cessare del suo effetto anestetico. L uomo che asseconda questo meccanismo diventa schiavo della fame, cioè del meccanismo autoalimentantesi, trasformandosi in animale famelico. È questo il peccato di gola: scambiare il piacere temporaneo che deriva dall effetto anestetico della sazietà, per la felicità vera, con il conseguente rafforzamento della componente animale dell uomo. L anima che asseconda questa spirale viziosa, si rende simile alla bestia, allontanandosi da Dio, il quale è libertà dalla schiavitù della fame e quindi dei falsi piaceri animali. È per tale motivo che il cammino di unione con Dio deve partire dal digiuno dei cibi. Solo per mezzo del digiuno si rompe la spirale Fame-sazietà che alimenta la fame. Per mezzo del digiuno, dunque, l uomo, diminuisce la componente animale, lasciando spazio a quella spirituale, trovando cosi la vera felicità che viene da Dio.
Poi si passa al digiuno dell orgasmo e così via...
Ci sarebbe un padre spirituale che accompagnerebbe una persona in questo percorso?Ha scritto giustissimo quello che ha scritto,avremmo bisogno di una persona capace di accompagnamento secondo evagrio pontico
thank you Angelika
Avrei una domanda:
Ma una volta che abbiamo notato una persona a cui vogliamo bene, che naviga ormai scivolata su di sé e che sembra annegare nel peccato senza accorgersene, come facciamo ad averci a che fare senza fare danni all'altro? Senza fare danno a noi stessi facendoci contaminare dal "morbo"?