Eremo di San Michele a Foce (1.010 m) dal lago di Castel San Vincenzo (710 m)

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  • Опубліковано 19 жов 2024
  • "Da Wikiloc CarlettoWild80"
    Nel tipo di percorso risulta "solo andata" perché si è impallato il GPS verso la fine, però è un "andata e ritorno".Percorso non particolarmente lungo, ma davvero suggestivo e molto bello. Consiglio di portare l'acqua, perché non ci sono approvvigionamenti anche se è anche vero che il percorso non è lunghissimo. Poi bisogna avere scarpe da trekking, perché comunque si cammina spesso tra le rocce, e in alcuni tratti e anche all'eremo stesso, bisogna stare attenti a queste ultime, perché ci sono state alcune piccole frane, motivo per cui ho messo difficoltà moderata. Si parte dal parcheggio vicino alla strada statale, proseguendo per il CAI M4, lungo una carrareccia ben individuabile. Ad un certo punto c'è l'indicazione a sinistra per salire verso l'eremo, a destra invece c'è il sentiero CAI 239, al ritorno in questo punto sono andato verso la diga per andare a vedere un paio di piccole cascate. Salendo per il tortuoso sentiero abbastanza segnato, si continua all'interno del bosco e ad un certo punto si incontrano delle rocce cadute da una parete, bisogna fare attenzione e passare abbastanza velocemente. Poco dopo c'è un punto abbastanza esposto non particolarmente alto però è pericoloso, e infatti è stata messa una corda robusta fissata a due rocce per percorrere un brevissimo tratto. Continuando per il sentiero, si incontra un altro tratto abbastanza esposto dove sotto scorre il fiume, qui la corda non c'è, ed essendo franato buona parte del sentiero, bisogna davvero fare attenzione nonostante le altezze non siano elevate. Si continua poi agevolmente fino all'incrocio di un bivio, dove ovviamente è segnato nei waypoint, e scendendo in basso a destra si incrocia Il torrente "Rio colle alto", bisogna guadarlo, ma si fa agevolmente perché ci sono pietre messe per agevolare il tutto, quando l'ho fatto io questo giorno in gennaio, c'era una buona quantità di acqua ma era facilmente attraversabile. Da qui si comincia a salire in maniera più ripida, verso l'eremo, e si può intravedere la vetta di Monte marrone (1.805 m), Monte Ferruccia (2.005 m) e Monte Mare (2.020 m). Più su invece si può cominciare intravedere il lago di Castel San Vincenzo e il Matese, con Monte miletto (2.050 m) e Monte tamburo (1.890 m) Visibile anche chiaramente il Patalecchia (1.400 m). Arrivati all'Eremo di Dan Michele a Foce (XI secolo) si può godere un bel panorama, e la pace dell'Eremo stesso, dove c'è un altare al suo interno è un quaderno dove poter firmare o scrivere i propri pensieri, lasciare qualche santino o una piccola offerta. Bisogna prestare solo attenzione a sostare magari troppo tempo sulla ringhiera davanti all'Eremo in caso di ghiaccio, perché quando sono andato io in questo giorno di gennaio, con il sole mattutino sono caduti dei pezzi di ghiaccio che si erano sciolti sulla parete sovrastante l'eremo. Al ritorno si fa il percorso inverso, è come dicevo all'inizio, all'incrocio dove parte anche il sentiero CAI 239, ho fatto una piccola deviazione di 5 minuti per andare ad osservare la diga ed un paio di cascatine del Rio.

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