Intelligenza Artificiale e Coscienza. Festival delle filosofie di Palermo 2024

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  • Опубліковано 9 лют 2025
  • Che cosa ci dice l'intelligenza artificiale sulla coscienza? Riccardo Manzotti usa l'intelligenza artificiale come uno specchio per rivedere i nostri modelli di mente e coscienza.
    L'interveno è parte del Festival delle filosofie di Palermo e si è tenuto in Novembre presso il Museo Salinas di Palermo nel 2024.

КОМЕНТАРІ • 2

  • @antoniovoto
    @antoniovoto 2 місяці тому +3

    lo dico senza cattiveria.audio pessimo.dopo i primi 5 secondi ci ho rinunciato.fatevi una favore e fatelo anche a noi che vorremmo seguirvi: pagate qualcuno che vi gestisca le registrazioni per you tube. lo dico con tutto il cuore.non sono un odiatore.

  • @yos8752
    @yos8752 2 місяці тому +1

    Non riesco a sentire quasi niente a causa dell'eco, ma mi sembra che si parli, come in un precedente video, del "grandissimo salto" fatto (o prossimo ad essere fatto) dalle "intelligenze artificiali". Non voglio apparire categorico, ma: queste macchine sono SOLO esecutrici di algoritmi, abbastanza efficienti oggi da fornire un'altissima possibilità di comporre frasi che per noi sono di senso compiuto, tratte dalla enorme mole di dati a cui hanno accesso. Non fanno altro, non "sentono" niente (poco importa se tale "sentire" lo si pone in una ipotetica interiorità oppure lo si considera "diffuso" nell'esistenza - ma ciò non toglierebbe che per essere sperimentato occorra un autentico ente, che con la materia che conosciamo è ottenibile solo quando essa si organizza organicamente). Sono utili, potenzialmente pericolose (come ogni strumento), sorprendenti, ecc., ma non sono organiche, nel senso che i loro "pezzi" non formano una vera unità (che la nascente biologia quantistica sta cominciando a spiegare), sono solo pezzi assemblati che eseguono istruzioni meccaniche. Anche ipotizzando che diverranno sempre più efficienti (ma c'è chi ipotizza che stanno rapidamente raggiungendo il loro limite funzionale, a dispetto di tutte le attese per una fantomatica "singolarità"), non saranno niente di più che assemblaggi calcolanti. Neanche la computazione quantistica gli darà qualcosa di più che una capacità di calcolo più efficiente (perché sarà appunto solo un sistema di calcolo più efficiente ma inserito in una macchina che rimarrà fondamentalmente un insieme di pezzi distinti, non unitario, quindi non senziente).