1) abbigliamento e attrezzatura inadeguati 2) portare poca acqua 3) non consultare il meteo 4) sopravvalutare le proprie capacità 5) sottovalutare l’itinerario 6) non avete con se mappe cartacee o digitali
Completamente d'accordo! Questi sono i miei tre errori da evitare assolutamente, forse pensati più in base alle mie esperienze di trekking in bivacco, e comunque assolutamente fondamentali per me dando per scontato che gli errori citati nel video siano un po' l'abc per neofiti: 1)non avere sufficiente acqua e rimanere senza 2) non avere una cartina del luogo col rischio di perdersi 3) non avere adeguati indumenti per il freddo col rischio di notevole fastidio-sofferenza e rovinarsi la gita o peggio.
@@SimoneModica svelatemi il trucco per non morire 🤣🤣🤣 a me manca il fiato vi giuro !eppure non sono una sedentaria e mi alleno ma veramente quando faccio le salite faccio fatica..!
1.Non dire a nessuno dove si va, bisogna sempre lasciare detto a qualcuno quale è la nostra meta e quanto tempo staremo via. 2.Disinformazione sul percorso intrapreso,flora fauna e sentieri come anche sorgenti d'acqua 3. Uscire da soli in escursione, soprattutto se sei alle prime armi meglio avere un compagno di avventure
Capire quando non ci sono le condizioni per andare avanti è grande segno di esperienza, l'ossessione per la cima, può essere anche fatale. Noi di Abruzzo Excursions la pensiamo come te. Grazie per i video che carichi, sono un modo per confrontarsi e crescere.
Il tuo n° 3 è quello che preferisco, i montagna ci si rilassa e si gode dei luoghi... poi c'è chi fa competizioni ma è un'altro capitolo. buone passeggiate
Al di là degli errori, volevo solo dirti che quello di non saper capire quando è il caso di tornare indietro è certamente il più pericoloso. Io ho abbandonato vette a poche decine di metri perché il rischio era troppo alto e non valeva la pena, soprattutto se si sale da soli. La montagna e la natura in generale devono essere divertimento in sicurezza prima di tutto.
La cosa piu' importante e' saper rinunciare! Anche se vedete una ragazzina affrontare quel tratto che non ti senti sicuro di fare, prenditi un attimo di pausa e rifletti e ricorda sempre: la vita e' piu' importante della dignita' e' soprattutto piu' importante di una vetta con una pila di pietre! Quello che sa rinunciare e torna indietro e' il vero vincitore! Non e' facile saper rinunciare ma se ci riesci, puo' risparmiarti la vita! Se non sei sicuro e non ti senti all'altezza sia tecnicamente che fisicamente, RINUNCIA! Se ti tremano le gambe e hai il battito accelerato, RINUNCIA. Magari potrai riprovarci una seconda volta ma devi essere sempre convinto! La montagna deve essere una vacanza e non un tour de force . E prima di scattare una foto in tratti pericolosi o scivolosi, sedetevi e prendete fiato. Buona montagna a tutti 😉
1)Alimentarsi male prima dell'escursione 2)Portare troppo peso con se 3)Portare poca acqua 4)Calzature non adatte 5)Partire troppo velocemente e non seguire il proprio ritmo.
si davvero soprattutto la terza...ODDIO UN INSETTO..ODDIO UNA FORMICA...madonna che palle...e se ce freddo si lamentano lerche fa freddo...se ce caldo si lamentano perche fa caldo...la ragazza la trombo..vado...e quando torno la ritrombo..fine XD
devi portare le amiche al trekking e non la ragazza, le amiche si arrangiano, alla ragazza in genere devi pensare tutto tu ;) single e amiche perfetto :P
1 - da novembre a febbraio partire per un'escursione nel primo pomeriggio convinti di rientrare prima del buio senza calcolare il tempo di percorrenza tra andata e ritorno 2 - non considerare le previsioni meteo in caso di peggioramento in arrivo 3 - sottovalutare i propri limiti
1)Credersi Dio (mancato rispetto della montagna) non perdona. 2)Sottovalutare equipaggiamento (ferrata con le allstar) 3) Sopravvalutare equip. (portare peso inutile) 4) Non pianificare (meteo permettendo) 5) Adeguata preparazione fisica -- Dopo aver visto il video dico che hai ragione, la componente fisica è molto importante forse più che un errore di attrezzatura.
studiare (per tutti i componenti del gruppo) la cartina del percorso cosi da essere in grado di tornare anche in situazioni avverse. conoscere le propie capacità e quelle degli altri componenti, evitiamo che il rambo del gruppo ci metta in difficoltà.una attrezzatura adeguata al percorso da affrontare
È da anni che vado in montagna e ho realizzato da circa due annetti quanto sia inutile andare di fretta, voler fare le speed run, la performance con tanto di cronometro... La parola passeggiare si chiama così per una ragione, non è marciare e non è correre, ma PASSEGGIARE e passeggiando si raggiungono gli stessi obiettivi che marciando, solo 10-20-30 minuti dopo a massimo, per cui ho realizzato che la speedrun della camminata è una gran stronzata.
Ciao, da primavera sorsa ho iniziato con le escursioni, sono solito a sentieri con difficoltà E, non amo i sentieri troppo carrabili o molto frequentati ma preferisco quelli ripidi e boscosi, in zone collinari sotto i mille metri, Ho fatto qualche sentiero su alto appennino ma appunto solo in estate con tempo asciutto(Corno alle scale e Cimone). Muniti di Mappa CAI, scarponi trek invernali impermeabili, vesti molto pesanti, ghette al ginocchio, Torcia, viveri per un giorno, un cambio di vestiti per sicurezza, Ieri mattina siamo partiti, io e la mia ragazza, per il sentiero 101 da (quasi) Porretta Terme al Rifugio Monte Cavallo( sentiero all'inizio facile poi molto ripido e con molta neve, nessuna traccia di passaggio umano dopo l'ultima nevicata, solo animali. Arrivati con molta fatica al rifugio ci siamo attardati al bivacco che si trova affianco al rifugio , per riscaldarci e rifocillarsi, la neve era sui 70cm. Al ritorno avevo scelto un sentiero con carrabilità abbastanza alta, sentiero Cai103, per renderci il ritorno più veloce dato l'ora tarda. Il sentiero da prima facile e largo è continuato in un bosco ripido, il tracciato poco visibile per via della neve, in quel momento è arrivato il buio della notte, per fortuna ero munito di torcia ad alto potenziale quindi sono riuscito a trovare la via grazie ai segni CAI sugli alberi, notiamo anche sulla neve parecchie tracce di sangue, litri, che proseguono nel sentiero per centinaia di metri, fino a continuare verso un ruscello, fuori dal sentiero. All'inizio pensavo ad un escursionista ferito gravemente, poi quando ho notato che le tracce portavano fuori dal sentiero o pensato che sia stato di qualche animale selvatico, abbiamo notato che gli animali selvatici usano moltissimo i sentieri, abbiamo visto molte impronte di lupi e soprattutto ululati, per fortuna lontani, considerando che eravamo molto vicini al paese . La batteria della torcia era orami all'ultima tacca 😱, per fortuna è durata fino al paesino a valle( Borgo Capanna), dove avevamo parcheggiato. Se no, anche a poche centinaia di metri dal paese avrei dovuto chiamare il soccorso, non eravamo attrezzati per passare la notte nel bosco, oltretutto con la neve. Ho imparato la lezione, mai attardarsi in rifugio d'inverno, delle due si rimane a dormire li poi si riparte la mattina, occorre sempre per sicurezza avere una o due batterie di riserva per la torcia, anche power-bank di sicurezza se la torcia si carica con usb.
@@LivioAstorinoOutdoors Durante la discesa notturna nel bosco l'unica esperienza positiva fu che ci ha attraversato il sentiero, a una ventina di metri da noi, un daino maschio di almeno 100kg(sono quasi sicuro fosse un daino grazie alla colorazione del sedere e della coda, molto più scura rispetto al corpo), l'ho illuminato per caso mentre cercavo i segnavia sugli alberi, ha guardato nella direzione della torcia mostrandoci interamente il suo grande palco per qualche istante, meno di un secondo, per poi dileguarsi uscendo dal sentiero con due balzi. Comunque nel complesso una esperienza da non ripetersi, Vietato assoluto affrontare la notte nel bosco in montagna d'inverno anche a basse quote. Anche con la torcia, nei sentieri ripidi, stretti e scivolosi la visibilità al suolo è scarsa, si può inciampare più facilmente che di giorno, quindi farsi anche molto male e non riuscire più a proseguire autonomamente. In queste condizioni servono professionisti con tanti anni di esperienza in montagna, per minimizzare i rischi. Come dici giustamente anche tu, penso che lo scopo più importante di ogni escursione sia quello di riuscire a tornare a casa sani e salvi. Tutto il resto viene dopo.
Le uscite in invernale insegnano a pianificare e calcolare tempistiche, per il resto ti sorprenderai come nelle notte di luna piena, soprattutto se con neve, si riesce a procedere piuttosto bene anche senza torcia...ed è qualcosa di magico, fatto diverse volte anche in solitaria e ogni volta è wao. Un po di lzd rende il tutto più colorato.
Grazie per il consiglio comunque anche io la penso così Aggiungerei di non praticare sentieri esposti se uno soffre di vertigini Il panorama sicuramente è da mozzafiato ma può essere pericoloso
1- non conoscere i propri limiti fisici 2-non andare da solo le prime volte 3-portare troppe cose inutili 4-non dire a nessuno dove si va 5- portare poche provviste e poca acqua
Fare escursioni con preparazione fisica adeguata ,ti aiuta moltissimo. Pratico mtb ( per diversi anni anche corsa) da 35 anni e solo da un può d'anni escursionismo. Posso dire che faccio escursioni con medie che vanno dai 4,5 ai 6,5 al km. Con punte da 7 ,percorrendo anche 25/28 km. Con un buon recupero. BUON ALLENAMENTO /ESCURSIONI A TUTTI.
1.non prevedere il rischio di pioggia e alluvioni 2.non prendere lo sbalzo di temperatura presente 3.non prevedere eventuali tagli e quindi se si taglia non sa come comportarsi non avendo un kit medico
Ogni tanto mi capita di vedere gente che parte a razzo all'inseguimento di non sò cosa o magari ti supera in maniera quasi spavalda; poi li vedi fermarsi ogni 10 minuti o arrivare a destinazione con la lingua come sciarpa. Personalmente consiglio sempre di fare un minimo di riscaldamento, partire con calma ed aggiustare il passo strada facendo. Pause ok, ci stanno, ma fermarsi spesso o troppo a lungo spezza l'andatura e, specialmente su itinerari lunghi, si rischia di faticare di più. (A mio modesto e personale parere)
Non essere in grado di avere acqua, fuoco, vestiti più pesanti. 2 non cambiare sentiero se non si è sicuri che riporti al punto di partenza, in tal caso ritornare indietro all ultimo punto conosciuto e cercare bene tracce. 3 telefono con batteria carica. 4 sciegliere percorsi adatti alle persone che porti con te.
1 - Pensare che la forma fisica sia come l'esperienza; lasciare cioè il trekking per più di 10 anni e pensare di ricominciare subito con sentieri impegnativi e puntare tutto sulla resistenza senza tener conto di altri fattori, come le articolazioni 2 - Guardare la salita non valutando la discesa del ritorno, sopratutto passati i 30 (assicurati dolori atroci alle ginocchia), e pensare che una salita ripida sia peggio di una discesa 3 - Ossessionarsi su un obiettivo troppo ambizioso di tempo o di distanza (se si è stanchi è meglio rinunciare e farsi un pisolino nel bosco che arrivare sopra i 2000 metri stanchi)
Esatto. Quando si sale sembra meno pericoloso di quando si scende. E' buona regola mentre si sale, guardarsi intorno per capire se il ritorno e' alla propria portata. Io sto per riprendere dopo piu' di 10 anni di stop...Ma prima di fare i miei nuovi 900 metri di salita, ho tutto l'inverno davanti per allenarmi e tornare al top. 🦾🦿
Non sono un cyborg nè tantomeno Superman, e dopo decenni di vita sedentaria farmi andata a ritorno in 9 ore su 650m di dislivello in quota medio-alta (da 2150 a 2800), a 58 anni senza allenamento e con postumi di un drenaggio pleurico da pneumotorace, pensavo seriamente di non farcela e di ritrovarmi il giorno dopo così pieno di acido lattico e con le giunture così disfatte da non potermi muovere. E invece......nulla di tutto questo. PS. l'obiettivo si trovava 150 metri più in alto, ma l'osservazione del meteo, del percorso ancora da fare e dell'orologio mi hanno suggerito di desistere (infatti sono arrivato alla base inseguito dai tuoni). PPS. la cosa ridicola è che poi lo strappo me lo sono procurato facendo allenamento!
1. non valutare le condizioni meteo prima di mettersi in marcia 2. andare fuori sentiero quando non si è certi della direzione 3. abbigliamento a strati in base alle condizioni meteo (ne vedo tanti sulla neve alle prime esperienze con 8 pile addosso e 14 chili di sudore nelle braccia)
La montagna va affrontata per gradi, ogni piccola escursione è un tesoro di esperienza in più. Principianti devono cominciare con semplici camminate, prepararsi l'itinerario, zaino con il necessario rifornimento e calzature adeguate, cartina sentieristica della zona, sacchettino di nastrini colorati x ogni evenienza tornano utili x marcarci un sentiero poco visibile, previsioni meteo affidabili.
1. Partire tardi 2. Non studiare abbastanza il sentiero sulle carte 3. Non portare abbastanza acqua 4. Non prepararsi a cambi di tempo atmosferico anche molto drammatici 5. Andare da soli se si è principianti
D'accordo al 100% ho cominciato da poco a salire qualche piccola montagna dalle mie parti, e mi è capitato di essere senza fiato anche se mancava poco, e sono tornato in dietro prima dell'ultimo pezzo difficile... In generale penso di aver comunque nel sangue le escursioni, perché ho fatto una piccola montagna tutta rocce senza problemi, scoprendo solo poi che è per escursioni esperti... Però mai sottovalutare la natura, e nel contempo sopravvalutare se stessi!!!
L'errore più grande per me è quello di pensare che la natura è nostra amica. Noi non abbiamo un rapporto confidenziale con la natura. La natura continuerà ad "essere" con, o senza di noi. L'egocentrismo è il primo nemico dell'escursionista.
1. Non portare un primo soccorso da 1kg, non potrai mai rispondere a tutte le evenienze 2. No allo "zaino di natale": NON APPENDETE ROBA ALLO ZAINO 3. Appena vi sentite stanchi, è già tardi: pensate bene ai percorsi da fare
Direi che i tre errori a cui fare attenzione e che possono portare a rischi e situazioni veramente pericolose sono 1 fare sentieri troppo oltre le proprie capacità e senza provviste adeguate; 2 non aver guardato il meteo; 3 non saper orientarsi e andare a caso; Grazie per il video
per non fare il primo e il terzo errore mi sono iscritto al CAI. Idea sbagliata ,percorsi giudicati facili a tal punto da non richiedere preparazione si sono dimostrate vicine al collasso. Non vi fidate mai dei giudizi sui percorsi di chi pratica da tempo trekking .Ciò che da loro è valutata una semplice passeggiata di dimostrerà un girone infernale. Il gruppo incomincerà a macinare km come se niente fosse e tu povero sprovveduto verso la fine comincerai ad imprecare come il peggiore bestemmiatore Grazie a queste esperienze quasi letali ,ho però conosciuto molto bene i miei limiti da neofita non allenato Mai e dico mai ,all'inizio fare una passeggiata che duri più di 3 ore anche se vi giurano che è tutta in pianura (tanto non è vero) . A parte l'esperienza traumatica, devo dire che fare trekking è stupendo però va fatto con un gruppo ridotto di persone in modo tale da poter tenere il passo del meno allenato.(le mie sono state esperienze con oltre 60 persone 😜
1 - coprirsi troppo es.pile pesante, giacca a vento e sotto maglietta termica = supersudata 2- senza minimo allenamento 3-mangiare pochissimo La mia esperienza ripartire con il trekking dopo diversi anni di stop è stata dura e fare 700 m dsl con la presunzione di farcela da quel giorno ho imparato molte cose😅😅😅
Non sono d'accordo sul terzo "errore" se vogliamo chiamarlo così, io spesso vedo l'escursione come una sfida tra me e La Cima, se riesco ad arrivarci vinco io, se non ci arrivo vince Lei. Questo per dire che alla fine l'importante non è vincere o perdere ma l'esperienza che si vive a sfidare La Vetta. Secondo me il terzo punto del video non era da considerare un errore perché dipende dalla filosofia ha ognuno di noi riguardo all'escursione.
Ti do pienamente ragione…la vetta è il raggiungimento e la vittoria su qualcosa a nostra vista di molto grande ed importante…forse più che suggerire di non mettersi in testa la vetta, è più corretto dire che correre per raggiungerla è sbagliato…passo costante in base a noi stessi…quindi prima di fare una salita dobbiamo imparare a conoscere noi stessi e i nostri limiti, da capire la costanza nel passo da tenere…ultima vetta fatta 3,5ore di salita costante, con la fatica giusta e ho superato persone gasate partite a razzo e arrivate dopo di me quasi al collasso…in quel modo come ti godi la vetta?
Frequento anche io da anni la montagna e suddivido gli escursionisti in due gruppi. Gli amanti dell'escursione in se che si fermano a guardarsi intorno, conoscono fiori e animali, fanno fotografie etc. Se il cartello dice che ad arrivare in vetta ci vogliono due ore e loro ce ne mettono due e mezzo non ne fanno certo un dramma. Gli altri sono i competitive. Partono, testa bassa e cascasse il mondo devono salire in un'ora. Ovviamente sono iper allenati e se appartenete al primo gruppo guai ad andare con loro. Con mille segnali del corpo vi fanno capire che li rallentate e alla fine oltre che ritornare distrutti avrete pure i sensi di colpa. Ovviamente l'abbinamento giusto è mettere i due competitive insieme, sperando che siano allo stesso livello :-)
Analizzare sempre prima di affrontare l'escursione le previsioni meteo, lasciare sempre a qualcuno le informazioni dell'escursione che si intende fare, ora, luogo e orario previsto per il rientro, infine naturalmente non sporcare la natura
Ciao.. Che bello questo video! Io corro da qualche anno, in settimana percorro 30km circa,alterno con la camminata che poi lascerò pian piano.... Voglio fare un vero cammino! La Verna Assisi in una settimana circa..... Seguirò i tuoi consigli
Al primo metterei incamminarsi senza abbastanza scorte di acqua e cibo ( per cibo frutta o uno snak già vanno bene) Al secondo metterei scarpe adatte Al terzo consultare il meteo
Sono d'accordo su tutto, io non curo molto l'aspetto dell'attrezzatura, sono un pochino grezzo su questo diciamo... però un consiglio saggio le scarpe, non si bada a spese devono essere buone comode e resistenti. Un'altra cosa, non guardare mai la montagna come un campo da competizione, prendere i propri tempi, riconoscere i propri limiti e fare un pochino meno delle proprie capacità... con calma e saggezza vi godrete una bella escursione. Da un dilettante domenicale da centro commerciale ;)
1) partire senza avere idea del percorso che si farà, ovvero difficoltà, punti critici, ecc... 2) scarpe e abbigliamento non adatto. Io pratico trekking da anni e ho affinato di anno in anno la mia attrezzatura, sulla base di quello che mi serviva davvero. 3) non saper gestire l'acqua. Errore fatale, commesso più volte anche io. Ora parto con mezzo litro in più di quello che mi serve, per le emergenze.
Io prima salita della mia vita , con la panza e senza fare un allenamento , sono salito sul vettore ( sibillini) da Castelluccio, e fatto tutto il giro ad anello lol Stavo morendo :) infatti ora vado esattamente come hai detto alla fine .....molto tranquillo e senza sta fissa della vetta
Scarponi non adatti o deteriorati,non sincerarsi del meteo che si troverà,non informarsi sul percorso che si affronterà e relativi punti di appoggio( rifugi,acqua)....abbigliamento non adeguato alla stagione...e infine occhio a dove cammini!Sempre!👍👍🏃🏃⛰⛰
Secondo me, una cosa da far tesoro é la calma. Farsi prendere dal panico é un attimo. E poi esser informati su dove si vuol andare, perché la paura di sbagliare e dietro angolo.
Anche perche' la scarsita' di ossigeno a certe quote e la diversa pressione in altitudine vanno a braccetto con gli attacchi di panico, specialmente se sei da solo......🥶
Grazie a questo video posso ritenermi fortunato, non ho commesso nessun errore, perché in realtà non ho mai iniziato 😬😬😬😬😬. Ma ci penserò...promesso,parola di scout ✋
Hahaha 😂, cammino già tante ore sul monte anche se dovrei fare di meno perché non sono abituata e poi torno distrutta, è troppo bello esplorare e stare sulla montagna, sono tentatissima di rifarlo più e più volte durante tutta la settimana, ma per ora cerco di trattenermi e fare un po' meno finché il mio corpo si abitua. Esplorate mi appassiona assai, il mio sogno, la mia pace psico e fisica. Tanti posticini da vedere qui 😍. È sì l' abbigliamento fico certe volte mi tenta molto, ma per cominciare va bene quello che ho preso per ora, devo cambiare le scarpe perché anche se sono fatte apposta per le escursioni mi stanno strette in punta ad un certo punto🤔 poi mi fanno male le dita e prendere dei calzini tecnici appositi, quelli che ho usato erano per altri sport, ma poi si sono mossi e mi è sanguinato un dito, uguale a quando hai i sandali e per sbaglio dai un calcio a qualcosa, solo che a me è capitato per altro 🤔. Quindi si, importantissimi anche i calzini che si usano assolutamente, e quelli per il trekking hanno caratteristiche specifiche, si spostano col piede, traspirano, hanno delle parti più "ciotte", specie dietro la caviglia 🤔 ecc., non fate il mio stesso errore, comprateli insieme alle scarpe come primo acquisto, magari due paia per cominciare, così li potete cambiare e avere un altro paio pulito. Vado sempre con una amica, meglio non andare da soli, e scegliamo prima che posto raggiungere. Se prende internet consiglio di lasciare il gps acceso e mandare la posizione a chi è a casa. Personalmente posso dire che bevo come un cammello quando faccio escursionismo, portate tanta acqua, due litri non è molto in questi casi, ma anche tre ☺️. È vero che non tutti bevono la stessa quantità di acqua, ma in generale si beve tantissimo e in alcune persone le prime volte può destare stupore questa cosa.
Come faccio a migliorare le mie prestazioni? In discesa non ho problemi a stare al passo con gli altri ma in salita sono lenta non per la fatica delle gambe ma per il fiato. Sono sempre l'ultima e spesso devo rinunciare ad un traguardo solo per problemi di tempo. C'è qualcosa che posso fare per migliorare anche sensibilmente?
Ciao Che non sei esperto va bene l'importante è ammetterlo e già questo è il primo errore che molti fanno. Hai parlato inizialmente di escursioni poi hai citato solamente la montagna e le vette. La prima regola di un vero escursionista è documentarsi sull'area geografica dove sta andando. Gli scenari possono cambiare a seguito di valanghe frane e perché no terremoti e bisogna sempre sapere o meglio conoscere cosa abbiamo attorno in caso di un disastro naturale. Secondo saper leggere i segnali del cai e le piante dove è segnalato dislivello ecc. Terzo..portare con sé anche ciò che può sembrare inutile e che invece può fare la differenza. Conoscere le tecniche in caso di avvistamento animali e morsi di vipera. Per il resto chi affronta un sentiero da esperto e non lo è non commette un errore ma è solo uno sbruffone e per quelli il cai si fa pagare salato il conto del soccorso. Io non sono nessuno ho solo decine e decine di escursioni nelle forre in solitaria e dopo anni sto acquistando il kit per salire sugli alberi..un motivo ci sarà.. Ciao e buon anno a tutti
per me una delle situazioni più pericolose è qualla di traversi su pendii ripidi nevosi, ghiaiosi o di erba lunga secca.... se sotto c'è uno strapiombo o un canalino ripido, la scivolata quasi sempre risulterà fatale. Si può percorrere un sentiero normalmente facilissimo ma essere bloccati da un cono nevoso o ghiacciato o da un cono di frana: uno pensa 'ma qui è facile, non può essere un piccolo ostacolo a interrompere la gita!'. Guardate sotto e chiedetevi che fine fareste se scivolaste!
I tre principali errori da non commettere secondo me 1) Utilizzare abbigliamento "civile" in montagna. 2) Pensare di avere sempre la meglio sulla natura (come dico sempre,la montagna ha sempre l'ultima parola) 3) Pensare che la salita sia più difficile della discesa
Portare troppo peso nello zaino in escursioni da 1 giorno. Non saper gestire quanta acqua serve per il percorso che si fa ( il 2 punto ė direttamente proporzionale al 1 ) Prepararsi fisicamente all'escursione in modo non adeguato e quindi soffrire di acciacchi post trekking gravi o meno gravi alle articolazioni e muscoli
Io direi: - quello di non andare in montagna da soli (almeno se si è proprio pivelli, è meglio andare con altra gente che ne sa di più per capire le cose principali); - non sopravvalutare la montagna, mai (nel momento in cui ti credi sicuro di qualsiasi cosa in montagna, ecco che quest'ultima ti punisce); - non sopravvalutare sé stessi e la propria forma fisica (bisogna conoscere il proprio corpo e capire quando è il momento di fermarsi e tornare indietro se si pensa di non riuscire ad andare avanti); - aggiungerei anche di partire con il necessario e non esagerare con l'attrezzatura (anche in questione economica, per non spendere eccessivamente) Probabilmente ce ne sono altri, però mi son venuti in mente in primis questi.
Se sei solo il kit serve quasi a nulla. Se ti fratturi una gamba o un piede, non serve a nulla. Se ti morde una vipera non serve a nulla. Dipende cosa intendi per KIT.......Serve piu' un antivipera e anche della morfina come la pioggia.Se sei in ferrata non serve a nulla.. Il miglior kit e' il tuo compagno.
1) portare troppo poche birre(minimo 6 consiglio tennent's ) 2)portare troppo cibo (dopo 6 birre lo stomaco è un po allagato e non mangerete tanto ) 3) dimenticare il gavilscon (alla notte in tenda con il freddo potreste avere difficoltà di digestione con conseguente reflusso gastrico) 😂😭😂😭
Prima escursione lingua felpata e credevo di morire...allenato per sei mesi quattro volte a settimana con lunghe camminate.. ieri fatta escursione stupenda con 500mt di dislivello...tt un altra storia allenamento fondamentale
1️⃣ • Affidarsi al materiale più che alle proprie competenze. 2️⃣ • Dimenticare di raddoppiare i sistemi di sicurezza (per esempio comprarsi un coltello da 400 euro invece di due coltelli da 200 euro ciascuno). 3️⃣ • Dimenticare di informare la famiglia o gli amici sul tragitto e gli orari. Ecc.
ciao Livio so tornato da poco da un escursione e posso dirti perché ne ho visti tanti nella mia ormai lunga esperienza, non e dico mai affrontare un escursione con le classifiche scarpe da tennis o da ginnastica bisogna proteggere piedi e caviglie. un saluto Livio, Alessandro
Non conoscere il posto in cui si va, non avere attrezzatura/ non conoscerla bene, e per ultimo non avvisare chi di dovere che se non si torna per la notte di chiamare i soccorsi
Non prestare attenzione alle previsioni meteo oppure sottovalutarle Portare cibi poco digeribili oppure a lungo metamismo come grassi , formaggi ,pame midolloso piuttosto che alimenti di pida digestione come frutta secca ,gallette etc. Portare poca acqua se non si ha la possibilità di rifornirsi lungoil cammino a sorgenti sicure potabili. Cene sarebbero tanti altri che ho pagato con l'inesperienza del principiante.
L' errore più comune credo è voler strafare....nel mio caso l errore è stato di aspettare una persona che poi mi ha tirato il bidone...perciò consiglio se volete intraprendere un viaggio un breve cammino fate i conti su se stessi .👣
- Dire sempre a chi ci conosce dove si ha intenzione di andare. - Avere abbigliamento e attrezzatura di nuona qualità (anche senza spendere una esagerazione). - Valutare onestamente la propria forma fisica in rapporto al percorso che si vuol fare. - Portarsi dietro oltre all'acqua anche il minimo occorrente per trascorrere eventualmente una notte all'asciutto e all'addiaccio (solo k-way, maglione e telino di sopravvivenza se si fa alpinismo, più un telo tenda, un gomitolo di cordino robusto, solito coltello svizzero e una piccola torcia frontale se si praticano lunghe escursioni). - Una bella bomboletta di spray antiOrso con una gittata di 8-10 metri se si va in Trentino. Oppure evitare il Trentino come faccio io 😉
Be il primo ed il terzo sono utili consigli. Ma il secondo ma'... io avrei consigliato. Di dire sempre a qualcuno dove stai andando. Non si sa mai cosa può capitare in una escursione seria.
vedo nei commenti la segnalazione degli errori , effettivamente li trovo giustissimi , soprattutto per chi segnala di non sopravvalutare le proprie capacità perché la montagna non perdona .
Sparare subito in salita quasi correndo per dimostrare di avere fisico e fiato, per poi afflosciarsi subito dopo. Portare poca acqua. Venire in maglietta e calzoncini. Riempire lo zaino di bibite, panini e dolcetti. Farsi prendere dalla foga di scalare pareti, per poi bloccarsi senza poter più andare nè avanti, nè dietro. Pensare che trekking e scampagnate siano la stessa cosa.
Pensare di essere Reynolds Messner/ portare una tanica da 5 litri d'acqua per non morire di sete per poi morire di fatica😅/ dare per scontato che all'arrivo c'è una baita calorosa e con del cibo buono .......in realtà non c'è nulla😿/ pensare di essere Pescho anvi o wilderness calling o compagnia bella e portare con sé:moka seghetto acciarino motosega ascia incudine ferro da stiro ecc. ../ scoprire alla fine del avventura che il 99,9% delle cose che ho portato non mi è servita a nulla😂😂/autoconvincersi che la fatica è un invenzione e..ehm...👍
Andare in un posto e non trovare l'acqua promessa dalla cartina tabacco(stampate con l'aiuto di carte militari del 1942)e aver rinunciato a quella famosa tanica da 5 litri d'acqua per correre piu' veloce e arrivare 24/32 minuti prima.........
Per carità c'è chi spende soldi in attrezzature e vestiario costosissimo per fare 1 ora di strada sterrata il lato opposto c'è chi si incammina con scarpe non idonee.. Metterei al primo punto l'importanza delle calzature!
1) abbigliamento e attrezzatura inadeguati 2) portare poca acqua 3) non consultare il meteo 4) sopravvalutare le proprie capacità 5) sottovalutare l’itinerario 6) non avete con se mappe cartacee o digitali
Completamente d'accordo! Questi sono i miei tre errori da evitare assolutamente, forse pensati più in base alle mie esperienze di trekking in bivacco, e comunque assolutamente fondamentali per me dando per scontato che gli errori citati nel video siano un po' l'abc per neofiti: 1)non avere sufficiente acqua e rimanere senza 2) non avere una cartina del luogo col rischio di perdersi 3) non avere adeguati indumenti per il freddo col rischio di notevole fastidio-sofferenza e rovinarsi la gita o peggio.
Pensare che la discesa è meno faticosa della salita! 😂😂😂
😂
Verissimo 😂😂😂 “ah non vedo l’ora di tornare indietro scendendo” “ehmmm… vez goditi la salita che tra poco cambierai idea sulla discesa 😂“
Tutta la vita la discesa 😁😁(per me)
Per me vale l'opposto farei solo salite e mai discese 🤣
@@SimoneModica svelatemi il trucco per non morire 🤣🤣🤣 a me manca il fiato vi giuro !eppure non sono una sedentaria e mi alleno ma veramente quando faccio le salite faccio fatica..!
1.Non dire a nessuno dove si va, bisogna sempre lasciare detto a qualcuno quale è la nostra meta e quanto tempo staremo via. 2.Disinformazione sul percorso intrapreso,flora fauna e sentieri come anche sorgenti d'acqua 3. Uscire da soli in escursione, soprattutto se sei alle prime armi meglio avere un compagno di avventure
Capire quando non ci sono le condizioni per andare avanti è grande segno di esperienza, l'ossessione per la cima, può essere anche fatale. Noi di Abruzzo Excursions la pensiamo come te.
Grazie per i video che carichi, sono un modo per confrontarsi e crescere.
Il tuo n° 3 è quello che preferisco, i montagna ci si rilassa e si gode dei luoghi... poi c'è chi fa competizioni ma è un'altro capitolo. buone passeggiate
1) Non seguire il sentiero
2) Partire senza pianificare le tappe
3) Ego
4) Sottovalutazione della Natura
Al di là degli errori, volevo solo dirti che quello di non saper capire quando è il caso di tornare indietro è certamente il più pericoloso. Io ho abbandonato vette a poche decine di metri perché il rischio era troppo alto e non valeva la pena, soprattutto se si sale da soli. La montagna e la natura in generale devono essere divertimento in sicurezza prima di tutto.
Perfettamente d’accordo!
La tua vittoria e' l'esser riuscito a rinunciare! BRAVO!
Bravo, ogni tanto bisogna rinunciare!!! E sconfortante, ma la sicurezza personale è quella degli altri e importantissima!!
Bravo, ogni tanto capita anche a me.Preferisco la delusione al rischio eccessivo.
La cosa piu' importante e' saper rinunciare! Anche se vedete una ragazzina affrontare quel tratto che non ti senti sicuro di fare, prenditi un attimo di pausa e rifletti e ricorda sempre: la vita e' piu' importante della dignita' e' soprattutto piu' importante di una vetta con una pila di pietre! Quello che sa rinunciare e torna indietro e' il vero vincitore! Non e' facile saper rinunciare ma se ci riesci, puo' risparmiarti la vita! Se non sei sicuro e non ti senti all'altezza sia tecnicamente che fisicamente, RINUNCIA! Se ti tremano le gambe e hai il battito accelerato, RINUNCIA. Magari potrai riprovarci una seconda volta ma devi essere sempre convinto! La montagna deve essere una vacanza e non un tour de force . E prima di scattare una foto in tratti pericolosi o scivolosi, sedetevi e prendete fiato. Buona montagna a tutti 😉
1)Alimentarsi male prima dell'escursione
2)Portare troppo peso con se
3)Portare poca acqua
4)Calzature non adatte
5)Partire troppo velocemente e non seguire il proprio ritmo.
1. Spendere montagne di soldi per attrezzatura non necessaria 2. Sopravvalutare la propria forma fisica 3. Portarsi la ragazza ad un trekking
A parte il terzo punto siamo d’accordo 😂
1 assolutamente vero 2 idem 3 GENIOO sposami XD
si davvero soprattutto la terza...ODDIO UN INSETTO..ODDIO UNA FORMICA...madonna che palle...e se ce freddo si lamentano lerche fa freddo...se ce caldo si lamentano perche fa caldo...la ragazza la trombo..vado...e quando torno la ritrombo..fine XD
E tu buttala giù
devi portare le amiche al trekking e non la ragazza, le amiche si arrangiano, alla ragazza in genere devi pensare tutto tu ;) single e amiche perfetto :P
1) lasciare le tracce (carta igenica, sacetti di snack.
Provate a fare "leave no trace"
Il non lasciare tracce dovrebbe essere obbligatorio
1 - da novembre a febbraio partire per un'escursione nel primo pomeriggio convinti di rientrare prima del buio senza calcolare il tempo di percorrenza tra andata e ritorno
2 - non considerare le previsioni meteo in caso di peggioramento in arrivo
3 - sottovalutare i propri limiti
1)Credersi Dio (mancato rispetto della montagna) non perdona.
2)Sottovalutare equipaggiamento (ferrata con le allstar) 3) Sopravvalutare equip. (portare peso inutile) 4) Non pianificare (meteo permettendo) 5) Adeguata preparazione fisica
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Dopo aver visto il video dico che hai ragione, la componente fisica è molto importante forse più che un errore di attrezzatura.
studiare (per tutti i componenti del gruppo) la cartina del percorso cosi da essere in grado di tornare anche in situazioni avverse. conoscere le propie capacità e quelle degli altri componenti, evitiamo che il rambo del gruppo ci metta in difficoltà.una attrezzatura adeguata al percorso da affrontare
È da anni che vado in montagna e ho realizzato da circa due annetti quanto sia inutile andare di fretta, voler fare le speed run, la performance con tanto di cronometro... La parola passeggiare si chiama così per una ragione, non è marciare e non è correre, ma PASSEGGIARE e passeggiando si raggiungono gli stessi obiettivi che marciando, solo 10-20-30 minuti dopo a massimo, per cui ho realizzato che la speedrun della camminata è una gran stronzata.
Ciao, da primavera sorsa ho iniziato con le escursioni, sono solito a sentieri con difficoltà E, non amo i sentieri troppo carrabili o molto frequentati ma preferisco quelli ripidi e boscosi, in zone collinari sotto i mille metri, Ho fatto qualche sentiero su alto appennino ma appunto solo in estate con tempo asciutto(Corno alle scale e Cimone). Muniti di Mappa CAI, scarponi trek invernali impermeabili, vesti molto pesanti, ghette al ginocchio, Torcia, viveri per un giorno, un cambio di vestiti per sicurezza, Ieri mattina siamo partiti, io e la mia ragazza, per il sentiero 101 da (quasi) Porretta Terme al Rifugio Monte Cavallo( sentiero all'inizio facile poi molto ripido e con molta neve, nessuna traccia di passaggio umano dopo l'ultima nevicata, solo animali. Arrivati con molta fatica al rifugio ci siamo attardati al bivacco che si trova affianco al rifugio , per riscaldarci e rifocillarsi, la neve era sui 70cm. Al ritorno avevo scelto un sentiero con carrabilità abbastanza alta, sentiero Cai103, per renderci il ritorno più veloce dato l'ora tarda. Il sentiero da prima facile e largo è continuato in un bosco ripido, il tracciato poco visibile per via della neve, in quel momento è arrivato il buio della notte, per fortuna ero munito di torcia ad alto potenziale quindi sono riuscito a trovare la via grazie ai segni CAI sugli alberi, notiamo anche sulla neve parecchie tracce di sangue, litri, che proseguono nel sentiero per centinaia di metri, fino a continuare verso un ruscello, fuori dal sentiero. All'inizio pensavo ad un escursionista ferito gravemente, poi quando ho notato che le tracce portavano fuori dal sentiero o pensato che sia stato di qualche animale selvatico, abbiamo notato che gli animali selvatici usano moltissimo i sentieri, abbiamo visto molte impronte di lupi e soprattutto ululati, per fortuna lontani, considerando che eravamo molto vicini al paese . La batteria della torcia era orami all'ultima tacca 😱, per fortuna è durata fino al paesino a valle( Borgo Capanna), dove avevamo parcheggiato. Se no, anche a poche centinaia di metri dal paese avrei dovuto chiamare il soccorso, non eravamo attrezzati per passare la notte nel bosco, oltretutto con la neve.
Ho imparato la lezione, mai attardarsi in rifugio d'inverno, delle due si rimane a dormire li poi si riparte la mattina, occorre sempre per sicurezza avere una o due batterie di riserva per la torcia, anche power-bank di sicurezza se la torcia si carica con usb.
Grazie per averci raccontato la tua esperienza.
@@LivioAstorinoOutdoors Durante la discesa notturna nel bosco l'unica esperienza positiva fu che ci ha attraversato il sentiero, a una ventina di metri da noi, un daino maschio di almeno 100kg(sono quasi sicuro fosse un daino grazie alla colorazione del sedere e della coda, molto più scura rispetto al corpo), l'ho illuminato per caso mentre cercavo i segnavia sugli alberi, ha guardato nella direzione della torcia mostrandoci interamente il suo grande palco per qualche istante, meno di un secondo, per poi dileguarsi uscendo dal sentiero con due balzi.
Comunque nel complesso una esperienza da non ripetersi, Vietato assoluto affrontare la notte nel bosco in montagna d'inverno anche a basse quote. Anche con la torcia, nei sentieri ripidi, stretti e scivolosi la visibilità al suolo è scarsa, si può inciampare più facilmente che di giorno, quindi farsi anche molto male e non riuscire più a proseguire autonomamente.
In queste condizioni servono professionisti con tanti anni di esperienza in montagna, per minimizzare i rischi. Come dici giustamente anche tu, penso che lo scopo più importante di ogni escursione sia quello di riuscire a tornare a casa sani e salvi. Tutto il resto viene dopo.
Le uscite in invernale insegnano a pianificare e calcolare tempistiche, per il resto ti sorprenderai come nelle notte di luna piena, soprattutto se con neve, si riesce a procedere piuttosto bene anche senza torcia...ed è qualcosa di magico, fatto diverse volte anche in solitaria e ogni volta è wao. Un po di lzd rende il tutto più colorato.
Grazie per il consiglio comunque anche io la penso così
Aggiungerei di non praticare sentieri esposti se uno soffre di vertigini
Il panorama sicuramente è da mozzafiato ma può essere pericoloso
1- non conoscere i propri limiti fisici
2-non andare da solo le prime volte
3-portare troppe cose inutili
4-non dire a nessuno dove si va
5- portare poche provviste e poca acqua
Fare escursioni con preparazione fisica adeguata ,ti aiuta moltissimo.
Pratico mtb ( per diversi anni anche corsa) da 35 anni e solo da un può d'anni escursionismo.
Posso dire che faccio escursioni con medie che vanno dai 4,5 ai 6,5 al km. Con punte da 7 ,percorrendo anche 25/28 km. Con un buon recupero.
BUON ALLENAMENTO /ESCURSIONI A TUTTI.
1.non prevedere il rischio di pioggia e alluvioni
2.non prendere lo sbalzo di temperatura presente
3.non prevedere eventuali tagli e quindi se si taglia non sa come comportarsi non avendo un kit medico
Ogni tanto mi capita di vedere gente che parte a razzo all'inseguimento di non sò cosa o magari ti supera in maniera quasi spavalda; poi li vedi fermarsi ogni 10 minuti o arrivare a destinazione con la lingua come sciarpa. Personalmente consiglio sempre di fare un minimo di riscaldamento, partire con calma ed aggiustare il passo strada facendo. Pause ok, ci stanno, ma fermarsi spesso o troppo a lungo spezza l'andatura e, specialmente su itinerari lunghi, si rischia di faticare di più. (A mio modesto e personale parere)
gli errori non finiscono mai, appena ne hai individuato uno ne stai già commettendo altri due.. l'esperienza è la somma degli errori commessi..
Non essere in grado di avere acqua, fuoco, vestiti più pesanti. 2 non cambiare sentiero se non si è sicuri che riporti al punto di partenza, in tal caso ritornare indietro all ultimo punto conosciuto e cercare bene tracce. 3 telefono con batteria carica. 4 sciegliere percorsi adatti alle persone che porti con te.
1 - Pensare che la forma fisica sia come l'esperienza; lasciare cioè il trekking per più di 10 anni e pensare di ricominciare subito con sentieri impegnativi e puntare tutto sulla resistenza senza tener conto di altri fattori, come le articolazioni
2 - Guardare la salita non valutando la discesa del ritorno, sopratutto passati i 30 (assicurati dolori atroci alle ginocchia), e pensare che una salita ripida sia peggio di una discesa
3 - Ossessionarsi su un obiettivo troppo ambizioso di tempo o di distanza (se si è stanchi è meglio rinunciare e farsi un pisolino nel bosco che arrivare sopra i 2000 metri stanchi)
Esatto. Quando si sale sembra meno pericoloso di quando si scende. E' buona regola mentre si sale, guardarsi intorno per capire se il ritorno e' alla propria portata. Io sto per riprendere dopo piu' di 10 anni di stop...Ma prima di fare i miei nuovi 900 metri di salita, ho tutto l'inverno davanti per allenarmi e tornare al top. 🦾🦿
Non sono un cyborg nè tantomeno Superman, e dopo decenni di vita sedentaria farmi andata a ritorno in 9 ore su 650m di dislivello in quota medio-alta (da 2150 a 2800), a 58 anni senza allenamento e con postumi di un drenaggio pleurico da pneumotorace, pensavo seriamente di non farcela e di ritrovarmi il giorno dopo così pieno di acido lattico e con le giunture così disfatte da non potermi muovere. E invece......nulla di tutto questo.
PS. l'obiettivo si trovava 150 metri più in alto, ma l'osservazione del meteo, del percorso ancora da fare e dell'orologio mi hanno suggerito di desistere (infatti sono arrivato alla base inseguito dai tuoni).
PPS. la cosa ridicola è che poi lo strappo me lo sono procurato facendo allenamento!
Grazie. Ho cominciato seguendo questi principi. La progressione oltretutto mantiene alta la motivazione.
1. non valutare le condizioni meteo prima di mettersi in marcia
2. andare fuori sentiero quando non si è certi della direzione
3. abbigliamento a strati in base alle condizioni meteo (ne vedo tanti sulla neve alle prime esperienze con 8 pile addosso e 14 chili di sudore nelle braccia)
La montagna va affrontata per gradi, ogni piccola escursione è un tesoro di esperienza in più. Principianti devono cominciare con semplici camminate, prepararsi l'itinerario, zaino con il necessario rifornimento e calzature adeguate, cartina sentieristica della zona, sacchettino di nastrini colorati x ogni evenienza tornano utili x marcarci un sentiero poco visibile, previsioni meteo affidabili.
Un bel maglione anche ad agosto nello zaino......😌 ho visto gente in alcuni sentieri con le infradito! 😱
1. Partire tardi
2. Non studiare abbastanza il sentiero sulle carte
3. Non portare abbastanza acqua
4. Non prepararsi a cambi di tempo atmosferico anche molto drammatici
5. Andare da soli se si è principianti
D'accordo al 100% ho cominciato da poco a salire qualche piccola montagna dalle mie parti, e mi è capitato di essere senza fiato anche se mancava poco, e sono tornato in dietro prima dell'ultimo pezzo difficile... In generale penso di aver comunque nel sangue le escursioni, perché ho fatto una piccola montagna tutta rocce senza problemi, scoprendo solo poi che è per escursioni esperti... Però mai sottovalutare la natura, e nel contempo sopravvalutare se stessi!!!
L'errore più grande per me è quello di pensare che la natura è nostra amica. Noi non abbiamo un rapporto confidenziale con la natura. La natura continuerà ad "essere" con, o senza di noi. L'egocentrismo è il primo nemico dell'escursionista.
abbandonare il sentiero con le segnalazioni/ spezzare rami e piante/ accendere fuochi/ dimostrare di essere più forte degli altri
Accendere fuochi e' relativo.....Se sei nella roccia puoi farlo tranquillamente, a meno che non ci sia vento forte e fai un fuoco alto 2 metri.....
1. Non portare un primo soccorso da 1kg, non potrai mai rispondere a tutte le evenienze
2. No allo "zaino di natale": NON APPENDETE ROBA ALLO ZAINO
3. Appena vi sentite stanchi, è già tardi: pensate bene ai percorsi da fare
1) spendere un sacco di soldi per la preparazione.
2) scegliere percorsi o durate troppo impegnative.
3) portarsi dietro troppe o troppe poche cose.
Hai ragione... è stato il mio primo errore...grazie per averli evidenziati 👍
Andare senza dire niente a nessuno, "di nascosto", secondo me è uno degli errori peggiori...
Esatto! Specialmente se vai su posti poco frequentati, in bassa stagione e dove il cellulare non prende....
Direi che i tre errori a cui fare attenzione e che possono portare a rischi e situazioni veramente pericolose sono
1 fare sentieri troppo oltre le proprie capacità e senza provviste adeguate;
2 non aver guardato il meteo;
3 non saper orientarsi e andare a caso;
Grazie per il video
anche tu sei un grande..vi sto scoprendo tutti piano piano :) tu pesho anvi , salatissimo , wilderness calling...bravissimi
per non fare il primo e il terzo errore mi sono iscritto al CAI.
Idea sbagliata ,percorsi giudicati facili a tal punto da non richiedere preparazione si sono dimostrate vicine al collasso.
Non vi fidate mai dei giudizi sui percorsi di chi pratica da tempo trekking .Ciò che da loro è valutata una semplice passeggiata di dimostrerà un girone infernale.
Il gruppo incomincerà a macinare km come se niente fosse e tu povero sprovveduto verso la fine comincerai ad imprecare come il peggiore bestemmiatore
Grazie a queste esperienze quasi letali ,ho però conosciuto molto bene i miei limiti da neofita non allenato Mai e dico mai ,all'inizio fare una passeggiata che duri più di 3 ore anche se vi giurano che è tutta in pianura (tanto non è vero) .
A parte l'esperienza traumatica, devo dire che fare trekking è stupendo però va fatto con un gruppo ridotto di persone in modo tale da poter tenere il passo del meno allenato.(le mie sono state esperienze con oltre 60 persone 😜
1 - coprirsi troppo es.pile pesante, giacca a vento e sotto maglietta termica = supersudata
2- senza minimo allenamento
3-mangiare pochissimo
La mia esperienza ripartire con il trekking dopo diversi anni di stop è stata dura e fare 700 m dsl con la presunzione di farcela da quel giorno ho imparato molte cose😅😅😅
Non sono d'accordo sul terzo "errore" se vogliamo chiamarlo così, io spesso vedo l'escursione come una sfida tra me e La Cima, se riesco ad arrivarci vinco io, se non ci arrivo vince Lei. Questo per dire che alla fine l'importante non è vincere o perdere ma l'esperienza che si vive a sfidare La Vetta. Secondo me il terzo punto del video non era da considerare un errore perché dipende dalla filosofia ha ognuno di noi riguardo all'escursione.
Ti do pienamente ragione…la vetta è il raggiungimento e la vittoria su qualcosa a nostra vista di molto grande ed importante…forse più che suggerire di non mettersi in testa la vetta, è più corretto dire che correre per raggiungerla è sbagliato…passo costante in base a noi stessi…quindi prima di fare una salita dobbiamo imparare a conoscere noi stessi e i nostri limiti, da capire la costanza nel passo da tenere…ultima vetta fatta 3,5ore di salita costante, con la fatica giusta e ho superato persone gasate partite a razzo e arrivate dopo di me quasi al collasso…in quel modo come ti godi la vetta?
Se a te piace rischiare la vita cosi' ....... Per me la vittoria piu' bella e' tornare a casa intero dopo essermi divertito con saggezza.
Frequento anche io da anni la montagna e suddivido gli escursionisti in due gruppi. Gli amanti dell'escursione in se che si fermano a guardarsi intorno, conoscono fiori e animali, fanno fotografie etc. Se il cartello dice che ad arrivare in vetta ci vogliono due ore e loro ce ne mettono due e mezzo non ne fanno certo un dramma. Gli altri sono i competitive. Partono, testa bassa e cascasse il mondo devono salire in un'ora. Ovviamente sono iper allenati e se appartenete al primo gruppo guai ad andare con loro. Con mille segnali del corpo vi fanno capire che li rallentate e alla fine oltre che ritornare distrutti avrete pure i sensi di colpa. Ovviamente l'abbinamento giusto è mettere i due competitive insieme, sperando che siano allo stesso livello :-)
Anch'io la interpreto come te.👍
Analizzare sempre prima di affrontare l'escursione le previsioni meteo, lasciare sempre a qualcuno le informazioni dell'escursione che si intende fare, ora, luogo e orario previsto per il rientro, infine naturalmente non sporcare la natura
credere di avere sempre torto, credere che sia una cosa normale, credere a tutto sia già perfetto
1. scordare kit pronto soccorso 2. non munirsi di cartina topografica adeguata 3. dimenticarsi di informare familiari del obiettivo/direzione nostro percorso
Ciao , non bere e nutrirsi in modo giusto, non considerare il ritorno, e sbagliare l'abbigliamento, secondo me sono cose molto importanti 👋👋👋
Ciao.. Che bello questo video! Io corro da qualche anno, in settimana percorro 30km circa,alterno con la camminata che poi lascerò pian piano.... Voglio fare un vero cammino! La Verna Assisi in una settimana circa..... Seguirò i tuoi consigli
Al primo metterei incamminarsi senza abbastanza scorte di acqua e cibo ( per cibo frutta o uno snak già vanno bene)
Al secondo metterei scarpe adatte
Al terzo consultare il meteo
Sono d'accordo su tutto, io non curo molto l'aspetto dell'attrezzatura, sono un pochino grezzo su questo diciamo... però un consiglio saggio le scarpe, non si bada a spese devono essere buone comode e resistenti. Un'altra cosa, non guardare mai la montagna come un campo da competizione, prendere i propri tempi, riconoscere i propri limiti e fare un pochino meno delle proprie capacità... con calma e saggezza vi godrete una bella escursione. Da un dilettante domenicale da centro commerciale ;)
1- Avere attrezzatura inadeguata
2- Pensare che il sentiero sia semplice
3- Uscire dal sentiero
1) partire senza avere idea del percorso che si farà, ovvero difficoltà, punti critici, ecc... 2) scarpe e abbigliamento non adatto. Io pratico trekking da anni e ho affinato di anno in anno la mia attrezzatura, sulla base di quello che mi serviva davvero. 3) non saper gestire l'acqua. Errore fatale, commesso più volte anche io. Ora parto con mezzo litro in più di quello che mi serve, per le emergenze.
Io prima salita della mia vita , con la panza e senza fare un allenamento , sono salito sul vettore ( sibillini) da Castelluccio, e fatto tutto il giro ad anello lol
Stavo morendo :) infatti ora vado esattamente come hai detto alla fine .....molto tranquillo e senza sta fissa della vetta
Scarponi non adatti o deteriorati,non sincerarsi del meteo che si troverà,non informarsi sul percorso che si affronterà e relativi punti di appoggio( rifugi,acqua)....abbigliamento non adeguato alla stagione...e infine occhio a dove cammini!Sempre!👍👍🏃🏃⛰⛰
Secondo me, una cosa da far tesoro é la calma. Farsi prendere dal panico é un attimo. E poi esser informati su dove si vuol andare, perché la paura di sbagliare e dietro angolo.
Anche perche' la scarsita' di ossigeno a certe quote e la diversa pressione in altitudine vanno a braccetto con gli attacchi di panico, specialmente se sei da solo......🥶
Grazie a questo video posso ritenermi fortunato, non ho commesso nessun errore, perché in realtà non ho mai iniziato 😬😬😬😬😬. Ma ci penserò...promesso,parola di scout ✋
Sottoscrivo pienamente tutto quello che hai detto !!! 🙂
Hahaha 😂, cammino già tante ore sul monte anche se dovrei fare di meno perché non sono abituata e poi torno distrutta, è troppo bello esplorare e stare sulla montagna, sono tentatissima di rifarlo più e più volte durante tutta la settimana, ma per ora cerco di trattenermi e fare un po' meno finché il mio corpo si abitua.
Esplorate mi appassiona assai, il mio sogno, la mia pace psico e fisica. Tanti posticini da vedere qui 😍.
È sì l' abbigliamento fico certe volte mi tenta molto, ma per cominciare va bene quello che ho preso per ora, devo cambiare le scarpe perché anche se sono fatte apposta per le escursioni mi stanno strette in punta ad un certo punto🤔 poi mi fanno male le dita e prendere dei calzini tecnici appositi, quelli che ho usato erano per altri sport, ma poi si sono mossi e mi è sanguinato un dito, uguale a quando hai i sandali e per sbaglio dai un calcio a qualcosa, solo che a me è capitato per altro 🤔. Quindi si, importantissimi anche i calzini che si usano assolutamente, e quelli per il trekking hanno caratteristiche specifiche, si spostano col piede, traspirano, hanno delle parti più "ciotte", specie dietro la caviglia 🤔 ecc., non fate il mio stesso errore, comprateli insieme alle scarpe come primo acquisto, magari due paia per cominciare, così li potete cambiare e avere un altro paio pulito.
Vado sempre con una amica, meglio non andare da soli, e scegliamo prima che posto raggiungere. Se prende internet consiglio di lasciare il gps acceso e mandare la posizione a chi è a casa.
Personalmente posso dire che bevo come un cammello quando faccio escursionismo, portate tanta acqua, due litri non è molto in questi casi, ma anche tre ☺️. È vero che non tutti bevono la stessa quantità di acqua, ma in generale si beve tantissimo e in alcune persone le prime volte può destare stupore questa cosa.
Ben fatto, molto buon senso. . Complimenti veramente, Ti seguo sempre con molto piacere. ..
Ti ringrazio molto
Non ho ancora guardato il video:
1)non portare abbastanza acqua/cibo
2)non studiarsi prima il percorso
3)non fare attenzione all’orario del tramonto!
Come faccio a migliorare le mie prestazioni? In discesa non ho problemi a stare al passo con gli altri ma in salita sono lenta non per la fatica delle gambe ma per il fiato. Sono sempre l'ultima e spesso devo rinunciare ad un traguardo solo per problemi di tempo. C'è qualcosa che posso fare per migliorare anche sensibilmente?
Ciao
Che non sei esperto va bene l'importante è ammetterlo e già questo è il primo errore che molti fanno.
Hai parlato inizialmente di escursioni poi hai citato solamente la montagna e le vette.
La prima regola di un vero escursionista è documentarsi sull'area geografica dove sta andando.
Gli scenari possono cambiare a seguito di valanghe frane e perché no terremoti e bisogna sempre sapere o meglio conoscere cosa abbiamo attorno in caso di un disastro naturale.
Secondo saper leggere i segnali del cai e le piante dove è segnalato dislivello ecc.
Terzo..portare con sé anche ciò che può sembrare inutile e che invece può fare la differenza.
Conoscere le tecniche in caso di avvistamento animali e morsi di vipera.
Per il resto chi affronta un sentiero da esperto e non lo è non commette un errore ma è solo uno sbruffone e per quelli il cai si fa pagare salato il conto del soccorso.
Io non sono nessuno ho solo decine e decine di escursioni nelle forre in solitaria e dopo anni sto acquistando il kit per salire sugli alberi..un motivo ci sarà..
Ciao e buon anno a tutti
Pensare che sia facile
Essere troppo preoccupati e non godersi il momento
per me una delle situazioni più pericolose è qualla di traversi su pendii ripidi nevosi, ghiaiosi o di erba lunga secca.... se sotto c'è uno strapiombo o un canalino ripido, la scivolata quasi sempre risulterà fatale. Si può percorrere un sentiero normalmente facilissimo ma essere bloccati da un cono nevoso o ghiacciato o da un cono di frana: uno pensa 'ma qui è facile, non può essere un piccolo ostacolo a interrompere la gita!'. Guardate sotto e chiedetevi che fine fareste se scivolaste!
Visto un po' in ritardo....come condivido tutto ciò che hai detto.... Penso tutti abbiamo fatto sti errori
I tre principali errori da non commettere secondo me
1) Utilizzare abbigliamento "civile" in montagna.
2) Pensare di avere sempre la meglio sulla natura (come dico sempre,la montagna ha sempre l'ultima parola)
3) Pensare che la salita sia più difficile della discesa
la 3 poi è un errore che facciamo tutti. Quando poi scendi rimpiangi la salita
Perché la discesa è più difficile?
Portare troppo peso nello zaino in escursioni da 1 giorno.
Non saper gestire quanta acqua serve per il percorso che si fa ( il 2 punto ė direttamente proporzionale al 1 )
Prepararsi fisicamente all'escursione in modo non adeguato e quindi soffrire di acciacchi post trekking gravi o meno gravi alle articolazioni e muscoli
Io non ci rinuncio alla mia PS4!😣
Studiarsi bene il percorso e capire bene se si può fare rifornimento di acqua sul posto perché così facendo diminuiremo di molto il peso dello zaino.
Gia', basta ricordarsi di portare una bella bottiglia di VETRO vuota........L'ideale son quelle da prosecco.😁
Dimenticare le cartine, quelle per rollare
Io direi:
- quello di non andare in montagna da soli (almeno se si è proprio pivelli, è meglio andare con altra gente che ne sa di più per capire le cose principali);
- non sopravvalutare la montagna, mai (nel momento in cui ti credi sicuro di qualsiasi cosa in montagna, ecco che quest'ultima ti punisce);
- non sopravvalutare sé stessi e la propria forma fisica (bisogna conoscere il proprio corpo e capire quando è il momento di fermarsi e tornare indietro se si pensa di non riuscire ad andare avanti);
- aggiungerei anche di partire con il necessario e non esagerare con l'attrezzatura (anche in questione economica, per non spendere eccessivamente)
Probabilmente ce ne sono altri, però mi son venuti in mente in primis questi.
@algor65 Si, giusto!
Mi son sbagliato, grazie per la correzione. 😁
1 non portarsi un kit di primo soccorso 2 sopravvalutazione delle proprie capacità fisiche 3 abbigliamento inadatto
Se sei solo il kit serve quasi a nulla. Se ti fratturi una gamba o un piede, non serve a nulla. Se ti morde una vipera non serve a nulla. Dipende cosa intendi per KIT.......Serve piu' un antivipera e anche della morfina come la pioggia.Se sei in ferrata non serve a nulla.. Il miglior kit e' il tuo compagno.
1) portare troppo poche birre(minimo 6 consiglio tennent's ) 2)portare troppo cibo (dopo 6 birre lo stomaco è un po allagato e non mangerete tanto ) 3) dimenticare il gavilscon (alla notte in tenda con il freddo potreste avere difficoltà di digestione con conseguente reflusso gastrico) 😂😭😂😭
4 lattine da 500 di 8.6 bavaria e via, vuote pesano nulle da riportare a valle 😂😂😂 sono solo rumorose
1. Attrezzatura inutile 2. Abbigliamento sbagliato 3. Sopravvalutare le proprie competenze 4. Sottovalutare il dislivello/percorso 5. METEO !!!!
Prima escursione lingua felpata e credevo di morire...allenato per sei mesi quattro volte a settimana con lunghe camminate.. ieri fatta escursione stupenda con 500mt di dislivello...tt un altra storia allenamento fondamentale
Partire al pomeriggio, pensare che ci sia sempre bel tempo e aspettarsi che ci sia sempre il wifi
1️⃣ • Affidarsi al materiale più che alle proprie competenze.
2️⃣ • Dimenticare di raddoppiare i sistemi di sicurezza (per esempio comprarsi un coltello da 400 euro invece di due coltelli da 200 euro ciascuno).
3️⃣ • Dimenticare di informare la famiglia o gli amici sul tragitto e gli orari.
Ecc.
ciao Livio so tornato da poco da un escursione e posso dirti perché ne ho visti tanti nella mia ormai lunga esperienza, non e dico mai affrontare un escursione con le classifiche scarpe da tennis o da ginnastica bisogna proteggere piedi e caviglie. un saluto Livio, Alessandro
Il meteo, controllare i bollettini fare delle piccole previsioni studiando l’evoluzione delle nuvole, è sicuramente importante
Non conoscere il posto in cui si va, non avere attrezzatura/ non conoscerla bene, e per ultimo non avvisare chi di dovere che se non si torna per la notte di chiamare i soccorsi
Condivido appieno..
Ottimo video.
Non prestare attenzione alle previsioni meteo oppure sottovalutarle
Portare cibi poco digeribili oppure a lungo metamismo come grassi , formaggi ,pame midolloso piuttosto che alimenti di pida digestione come frutta secca ,gallette etc.
Portare poca acqua se non si ha la possibilità di rifornirsi lungoil cammino a sorgenti sicure potabili.
Cene sarebbero tanti altri che ho pagato con l'inesperienza del principiante.
1. mettere troppi vestiti inutili nello zaino (non valutare meteo) 2. portare poca/troppa acqua/cibo 3. non studiare bene il percorso prima di partire
Bel video Livio !!!
L' errore più comune credo è voler strafare....nel mio caso l errore è stato di aspettare una persona che poi mi ha tirato il bidone...perciò consiglio se volete intraprendere un viaggio un breve cammino fate i conti su se stessi .👣
1 non pianificare il percorso
2 forma fisica e mentale
1 non avvisare nessuno
2 inadeguata forma fisica
3 portarsi dietro roba inutile
Buon divertimento a tutti 🌳🌲🌾🔥
Potrebbero servirmi delle pinne da sub?
Il principale errore è:
Non avere un'elicottero per arrivare alla cima!
- Dire sempre a chi ci conosce dove si ha intenzione di andare.
- Avere abbigliamento e attrezzatura di nuona qualità (anche senza spendere una esagerazione).
- Valutare onestamente la propria forma fisica in rapporto al percorso che si vuol fare.
- Portarsi dietro oltre all'acqua anche il minimo occorrente per trascorrere eventualmente una notte all'asciutto e all'addiaccio (solo k-way, maglione e telino di sopravvivenza se si fa alpinismo, più un telo tenda, un gomitolo di cordino robusto, solito coltello svizzero e una piccola torcia frontale se si praticano lunghe escursioni).
- Una bella bomboletta di spray antiOrso con una gittata di 8-10 metri se si va in Trentino.
Oppure evitare il Trentino come faccio io 😉
1. Montare la tenda di notte o in condizioni di scarsa luce
2. Lasciare lo zaino, di notte, fuori sul terreno
3. non sò
1) sopravvalutare le proprie capacità 2) abbigliamento/attrezzatura inadeguata 3) non saper leggere una mappa
Be il primo ed il terzo sono utili consigli. Ma il secondo ma'... io avrei consigliato. Di dire sempre a qualcuno dove stai andando. Non si sa mai cosa può capitare in una escursione seria.
Sottovalutare alimentazione e idratazione
vedo nei commenti la segnalazione degli errori , effettivamente li trovo giustissimi , soprattutto per chi segnala di non sopravvalutare le proprie capacità perché la montagna non perdona .
Non portare un ricambio, almeno una maglia è una felpa!
D’accordo sulla prima, affrontare per gradi….
1) Portarsi moglie/ragazza ad un trekking !
2) Andare in compagnia !
3) Non prendere visione del meteo !
Sparare subito in salita quasi correndo per dimostrare di avere fisico e fiato, per poi afflosciarsi subito dopo. Portare poca acqua. Venire in maglietta e calzoncini. Riempire lo zaino di bibite, panini e dolcetti. Farsi prendere dalla foga di scalare pareti, per poi bloccarsi senza poter più andare nè avanti, nè dietro. Pensare che trekking e scampagnate siano la stessa cosa.
Pensare di essere Reynolds Messner/ portare una tanica da 5 litri d'acqua per non morire di sete per poi morire di fatica😅/ dare per scontato che all'arrivo c'è una baita calorosa e con del cibo buono .......in realtà non c'è nulla😿/ pensare di essere Pescho anvi o wilderness calling o compagnia bella e portare con sé:moka seghetto acciarino motosega ascia incudine ferro da stiro ecc. ../ scoprire alla fine del avventura che il 99,9% delle cose che ho portato non mi è servita a nulla😂😂/autoconvincersi che la fatica è un invenzione e..ehm...👍
Andare in un posto e non trovare l'acqua promessa dalla cartina tabacco(stampate con l'aiuto di carte militari del 1942)e aver rinunciato a quella famosa tanica da 5 litri d'acqua per correre piu' veloce e arrivare 24/32 minuti prima.........
Un errore da non fare è non prendere molto in considerazione quello che consiglia chi ha più esperienza di te. 🤷🏼♀️🤷🏼♀️🤷🏼♀️
1 non programmare il percorso nel dettaglio
2 non portarsi abbastanza acqua
3 mettere scarponi nuovi
Grande!
Per carità c'è chi spende soldi in attrezzature e vestiario costosissimo per fare 1 ora di strada sterrata il lato opposto c'è chi si incammina con scarpe non idonee.. Metterei al primo punto l'importanza delle calzature!
Non controllare il meteo - non essere in forma - non avere mappe o gps
1) Portare utensili oltre il necessario
2) Non portare sufficiente acqua con se