Seguo e leggo il professor Carlo Sini da tempo, è un filosofo eccezionale. Sic stantibus rebus non vedo perchè di una siffatta risposta al mio commento del video.
dopo aver sentito questo magnifico discorso mi viene in mente: "amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano!" che si puo capire come: capite perche il loro discorso e tale e aiutateli a comprendere le conseguenze...
Qualcosa non mi torna sulla questione della verità vista dai sofisti. Credo che il problema riguardi sempre il piano di riferimento. Se il piano di riferimento è l'azione comunemente percepibile con i sensi, la verità è il fatto percepito comunemente con i sensi: io adesso non sto mangiando, invece sto scrivendo questo messaggio. Se il piano invece è quello della percezione soggettiva la questione cambia: anche se tu senti caldo io sento freddo. La questione sta quindi nella capacità di condividere veramente la percezione, il piano di realtà: per ogni piano di realtà esiste una e una sola verità. Paradossalmente, se io dico "c'è freddo", posso intendere un oggettività oppure una soggettività intesa comunemente: se ci sono 10 gradi e comunemente tale temperatura corrisponde a sentire freddo allora non sbaglio e dico la verità su quel piano di realtà, di regole, che indicano quando si deve dire "c'è freddo". Se invece io dico "c'è freddo" perché io sento freddo, senza tenere in conto la temperatura in cui comunemente c'è stato detto dalla nostra esperienza, che c'è freddo per la grande maggioranza delle persone, allora stiamo dicendo una falsità. Se dico "IO sento freddo" in accordo con la mia vera percezione, io sto comunque dicendo la verità perché il piano di realtà in discussione è la mia percezione. Se dico che "non esistono i fantasmi" e sto parlando della definizione comune di fantasmi, non ha importanza cosa penso o percepisco io, questa affermazione è o vera o falsa, e non può essere vera e falsa al contempo. Ergo, il relativismo non esiste. Non capisco perché si parli di relativismo, quindi. Sembra che per molti il "vero" e il "falso" sia legato a quello che pensiamo e, o ci conviene, ma se la terra ha una forma e non un'altra come si fa a dire che la questione stia sulla capacità di convincere con un argomento? come si fa a dire che la verità è ciò che funziona e non ciò che è? A volte anche il falso funziona. Se dico a un bambino che la sua paura è infondata quando è fondatissima, magari lo aiuto a vivere e non bloccarsi (quindi un discorso che funziona/conviene), ma lo sto imbrogliando comunque. Il medico che dice che il mal di denti è causato non dal dente ma dall'orecchio, non si riferisce ad una oggettività? Cosa non ho capito al riguardo, del discorso del Prof. Sini? qualcuno potrebbe aiutarmi?
Una persona straordinario che fa parte di una lunga lista di studiosi di filosofia , Grazie .
in un mondo così mediocre fa bene ascoltare tanta altezza di pensiero. grazie professore !
Grazie mille per aver pubblicato questo video.
Un contributo a rendere youtube e internet in generale un luogo dove attingere anche la cultura.
Seguo e leggo il professor Carlo Sini da tempo, è un filosofo
eccezionale. Sic stantibus rebus non vedo perchè di una siffatta
risposta al mio commento del video.
Il più grande autentico filosofo italiano.
Insieme a Severino e Galimberti.
Un grandissimo uomo saggio, peccato che la filosofia, oggi, non basta più. Grazie infinite 🙏
non riesco a dire altro che grazie per ciò che mi ha fatto comprendere
Prof grazie
grazie mille per questo video
Un Maestro.
Grazie, professore!
Sini, grande filosofo.
Grande Sini. L'ultimo vecchio saggio.
dopo aver sentito questo magnifico discorso mi viene in mente: "amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano!" che si puo capire come: capite perche il loro discorso e tale e aiutateli a comprendere le conseguenze...
Sarebbe difficile fare un discorso del genere nella Quinta Avenue di New York...
Qualcosa non mi torna sulla questione della verità vista dai sofisti. Credo che il problema riguardi sempre il piano di riferimento. Se il piano di riferimento è l'azione comunemente percepibile con i sensi, la verità è il fatto percepito comunemente con i sensi: io adesso non sto mangiando, invece sto scrivendo questo messaggio. Se il piano invece è quello della percezione soggettiva la questione cambia: anche se tu senti caldo io sento freddo. La questione sta quindi nella capacità di condividere veramente la percezione, il piano di realtà: per ogni piano di realtà esiste una e una sola verità. Paradossalmente, se io dico "c'è freddo", posso intendere un oggettività oppure una soggettività intesa comunemente: se ci sono 10 gradi e comunemente tale temperatura corrisponde a sentire freddo allora non sbaglio e dico la verità su quel piano di realtà, di regole, che indicano quando si deve dire "c'è freddo". Se invece io dico "c'è freddo" perché io sento freddo, senza tenere in conto la temperatura in cui comunemente c'è stato detto dalla nostra esperienza, che c'è freddo per la grande maggioranza delle persone, allora stiamo dicendo una falsità. Se dico "IO sento freddo" in accordo con la mia vera percezione, io sto comunque dicendo la verità perché il piano di realtà in discussione è la mia percezione. Se dico che "non esistono i fantasmi" e sto parlando della definizione comune di fantasmi, non ha importanza cosa penso o percepisco io, questa affermazione è o vera o falsa, e non può essere vera e falsa al contempo. Ergo, il relativismo non esiste. Non capisco perché si parli di relativismo, quindi. Sembra che per molti il "vero" e il "falso" sia legato a quello che pensiamo e, o ci conviene, ma se la terra ha una forma e non un'altra come si fa a dire che la questione stia sulla capacità di convincere con un argomento? come si fa a dire che la verità è ciò che funziona e non ciò che è? A volte anche il falso funziona. Se dico a un bambino che la sua paura è infondata quando è fondatissima, magari lo aiuto a vivere e non bloccarsi (quindi un discorso che funziona/conviene), ma lo sto imbrogliando comunque. Il medico che dice che il mal di denti è causato non dal dente ma dall'orecchio, non si riferisce ad una oggettività? Cosa non ho capito al riguardo, del discorso del Prof. Sini? qualcuno potrebbe aiutarmi?
Sembra di stare con Hegel