Le testate iniziano bene poi si perdono (visto che si progettano i primi 2 anni, quando la si lancia) perche' sono una serie interminabile di episodi. L'unica cura, per come la vedo io, e' di fare come gli americani: delle run. La testata viene guidata da un curatore e sceneggiatore che scrivono le storie per un tempo limitato, esempio 3-5 anni. Poi avanti un altro. Il personaggio si rinnova e riacquista freschezza.
Ci hanno provato con Dylan Dog, ma il ettore medio (anche io) è rimasto sconcertato. La Bonelli funziona meglio con i vecchi schemi o almeno perde meno lettori. Penso che comunque la serialità oggi sia più un problema che un'opportunità. Tutti i mesi comunque ho ancora voglia di acquistare gli albi e questo mi fa pensare che del buono ci sia comunque.
@@aspano83isuoifumetti83 Credo che non fosse stata programmata bene quella run di Recchioni. Poi verso la fine c'e' stata un po' di confusione ed ha fatto prima a resettare il tutto. Per esempio Batman mantiene sempre i personaggi chiave della serie, compreso il commissario Gordon, quindi non c'era mica bisogno di mandare Bloch in pensione.
@@aspano83isuoifumetti83 Mi sa che lei fa confusione tra la 'gestione' .. con le 'run', vedi per esempio il cosiddetto 'periodo Sclavi' , l'autore fa quasi tutte le sceneggiature compreso, spesso ,anche il soggetto e l'ideazione, ed è a tutti gli effetti una 'run', e può, o non, essere 'curata ' dal 'Direttore Artistico' o semplicemente 'curatore'...quando si parla solo di 'gestione' invece , tipo quella purtroppo troppo 'vincolata' e non compiuta 'gestione Recchioni' (non una RUN) - che scrisse anche qualche storia...pochine purtroppo - c'è una 'direzione' che 'pilota' , sovraintende 'dietro le quinte' gli sceneggiatori... nella Marvel ad esempio Jim shooter ' coordinava' gli autori delle varie testate, che però rimanevano ciascuna per un periodo piu' o meno limitato, confacente alla volontà appunto di Shooter; dello sceneggiatore incaricato in quel momento in quella 'run'... come si dice ora anche in Italia ;. in Bonelli c'era Decio Canzio che era appunto il 'curatore' Bonelli per eccellenza, ovvero il 'Direttore artistico', appunto... e non gli sarebbe mai passato per la cabeza di far sceneggiare in una testata decine di autori diversi alternandoli quasi ad ogni numero per rivista... diciamo che quelli che mancano sono proprio 'i vecchi schemi'... come ha scritto lei; anzi.. manca il mai 'vecchio' buon senso ... Ora a noi lettori non ce ne dovrebbe fregare poco dei 'dietro le quinte' delle produzioni artistiche, noi vogliamo 'navigare' in una 'marea' di belle storie... ma quando non ci sono piu' vuol dire che qualcosa che non và al timone... e si va fuori rotta rischiando di naufragare.
@@aspano83isuoifumetti83 C'è confusione tra 'run' e 'gestione ', che sarebbe la direzione artistica. La 'run', come vi è una serie scritta e portata avanti da un' autore, quasi sempre lo stesso ,per un certo periodo di tempo mentre la 'direzione artistica' o 'gestione' per esempio quella di Recchioni, o prima di lui da Decio Canzio , guida le idee degli autori o delle run. Quello che è stato fatto con Recchioni è dargli la direzione artistica ed editoriale e qualche storia che doveva fare da 'guida'. Si può parlare di run con il Dylan Dog di Sclavi e Chiaverotti, non con Recchioni. Ultimamente in Bonelli non c'hanno provato per niente con le run... semmai era con 'i vecchi schemi', come dici tu ,che c'erano le run... visto che ogni testata aveva quasi esclusivamente un' autore per tanto tempo.
Sposo in pieno il tuo discorso, anche perché spesso ne parlo. Ti posso dire che negli anni '90 trovavo le storie di Martin Mystère poco interessanti per gli interessi che avevo a quell'età, oggi invece le adoro ed è il mio fumetto preferito. Probabilmente tutti siamo portati a pensare che il passato sia sempre migliore del presente ed è una frase che diceva pure mio nonno: "Ai miei tempi, eccetera, eccetera". Io dico semplicemente che oggi, se si vuole, si può apprezzare ciò che il mercato propone. La qualità c'è, basta cercarla. 😉👌
Come ho detto in varie occasioni, oggi vediamo tutto peggiorato per molteplici motivi, serialità, ispirazione e noi che siamo cambiati. Idealizziamo troppo il passato ma anche oggi se si vuole si possono trovare storie di qualità. E se la Bonelli non soddisfa esistono tanti altri lidi.
@@aspano83isuoifumetti83ma certo che ci sono le storie di qualità. Basterebbe solamente mettere a paragone l'ultima storia di Martin con "Fantasmi a Malta" uscita 21 anni fa. Gianluigi Bonelli l'ho letto anch'io, pesantissimo. Uscissero oggi certe storie, altro che Boselli... 👋😂
Eh ma ai tempi di tuo nonno c'erano Nilla Pizzi e Betty Curtis, Seby ... oggi abbiamo Annalisa e quell'altra un po' più piccolina ... ma ti rendi conto? 😞🤣
Sono d'accordo con te il gusto è strettamente soggettivo, poi cambiano i tempi le mode e le storie i disegni si adeguano hai tempi magari siamo noi vecchi lettori che non cambiamo sarà l'età
Io non sento più la magia di una volta. Le storie sono trite e ritrite? Può essere tranquillamente. Ma penso che nonostante ciò non tutto oggi sia da buttare. Anzi...
è difficile fare un discorso sul presente e passato perché in SBE molto spesso il presente è il passato. In nome della tradizione si persegue nel raccontare le stesse storie nello stesso identico modo sia graficamente che letteralmente.
Per esempio su questa cosa, avendo la collezione completa di Tex, se fanno un ritorno mi recupero le letture vecchie e mi piace molto. Ma mi rendo conto che non tutti hanno questa fortuna e può essere fastidioso e disincentivante nei confronti di lettori più giovani. Questo è un aspetto su cui potrebbero fare di più.
È già nella natura umana pensare che prima l'erba fosse più verde. Queste riflessioni, da un lato, sono utili, ma dall’altro a volte creano molta confusione. Ci lasciamo prendere dalla nostalgia perché il cervello ricorda le cose belle. Ma dimentichiamo che anche il passato aveva i suoi difetti. Il mondo si sviluppa, cambia e diventa più complesso. Se qualcosa funzionava bene prima, ora sicuramente funziona diversamente o non funziona affatto. Adesso è adesso, e se non va bene adesso, allora è meglio pensare a cosa bisogna fare per renderlo buono domani)
Un consiglio quando si leggono vecchie storie ( anni cinquanta e sessanta ) : saltate le didascalie, la maggior parte si limitano a descrivere quello che si vede.
Bellissimo video ! Concordo , alla fine è tutta una questione di gusti soggettivi quanso non sei un esperto di libri e di fumetti. Video bellissimo Gaspare!!!!
Ciao, Allora a mio punto di vista è tutto soggettivo, e gusti personali. Solo dilandog mi dispiace dirlo ma secondo me 20 anni fa le storie erano molto più coinvolgenti...in tex serie regolare oltre il wester ci sono altre sfaccettature e questa cosa non mi dispiace. Perché il genere alla fine rimane wester. Ma un fumetto che ha un genere che è l'horror io mi aspetto quello principalmente non la fantascienza. Altrimenti è come mangiare una focaccia ma ti trovi una pizza ...poi ripeto è tutto soggettivo.
Personalmente da grande appassionato di Dylan Dog ti dico che il meglio di sé lo ha dato fino agli anni '90. Dopo ha perso parecchio colpi. Oggi sta migliorando ma la magia di una volta non penso che me la regalerà più. Tuttavia spero che un po' di diletto possa ancora regalarmelo. Molto hanno criticato Recchioni, molti lo elogiavano, alla fine sono sempre considerazioni personali...
gaspare, boselli è davvero bravo ma ti dico ieri stavo leggendo un suo tex del 2017 mi pare, erano a cena i quattro pards con uno sceriffo e un altro, ebbene dopo OTTO pagine erano ancora lì che discutevano con balloons pieni di chiacchiere, mi sono stufato e ho saltato fino a che non si sono alzati. anche gian luigi era spesso verboso ma era il migliore, nizzi invece non l'ho mai gradito troppo. comunque la produzione è eccessiva (tex, tex willer, speciali, maxi, texoni, color, fuori collana, ecc.) mi sono stancato.
Stefano comprendo appieno le tue sensazioni su Boselli. È il suo modo di scrivere, chiedergli di cambiare non penso sia possibile (ammesso che gli interessi) perché snaturerebbe sé stesso. A me piace il fatto che approfondisca molto i personaggi, ma sono anche il primo a dire che a volte le storie potrebbero durare un po' meno. Ma sono gusti. Penso che tra le varie problematiche che si riscontrano oggi nel fumetto seriale, la prolissità di Boselli sia il meno. A mio parere inserite storie sceneggiate da autori diversi può essere il giusto compromesso per non stancare nessuno. (Vedi anche Nizzi).
Devo dire che, pur avendo da collezionista apprezzato di piu' Zagor, oggi, rileggendo i vecchi Comandante Mark , li trovo invecchiati meglio, mi lasciano quasi la stessa sensazione della prima volta. Probabilmente anche perche' e' un prodotto piu' semplice, senza pretese eccessive. Tex invece e' quello che piu' si e' mantenuto su uno standard elevato. La seconda storia di Mefisto ( la vera prima ), va contestualizzata, all' epoca i fumetti erano tutti piu " scritti " , anche per difendersi dalle critiche dei piu' retrivi, ma costitui' un capolavoro come trama innovativa.
Le critiche su boselli vengono fatte sulla prolissità nel 2024.Sfido qualcuno a dire che si diverte leggendolo(poi è un grande scrittore/soggettista ma quello è un altro discorso)
La prolissità è una sua caratteristica, anche se decidesse di cambiarla non so quanto renderebbe perché fa parte del suo modo di scrivere. A me nel complesso piace, anzi, sono contento che approfondisca molto i personaggi. Questo non vuol dire che mi piaccia sempre, come è ovvio. La Tigre Nera ad esempio per me si sarebbe potuto concludere in un episodio in meno. Ma è un mio pensiero.
@@aspano83isuoifumetti83 per me il problema è che si legge Tex con gli standard di un comics di spiderman. Se guardi un film western è pieno di dialoghi ma anche di silenzi, non è come guardare John Wick. Che Boselli sia più verboso di altri è lampante ma la sua scrittura è di qualità e ce l'hanno in pochi, a volte trovo dialoghi banali o mi danno un senso di déja vu.
Esattamente, nessuno ci obbliga a comprarlo...se non ci soddisfa meglio mollarlo!!! Sulla questione prolissità anche io non amo i baloons pieni di discorsi...ma ogni autore ha le sue peculiarità,BOSELLI è un bravissimo "romanziere" ma a volte un po mi stanca,ma per fare un'altro esempio,un anno fa mi hanno regalato una serie di albi dalla collezione storica a colori di TEX(quella che usci con L'ESPRESSO e la REPUBBLICA) ne lessi una 20ina d'albi poi ho dovuto smettere,con rispetto parlando per BONELLI SENIOR,un grande davvero per cio che ha fatto,ma pesante non poco...comunque a breve voglio riprendere a leggerli quei albi li,mi è tornato l'hype come si dice,certe letture vanno prese a dosi prestabilite😂😂😂😂 Scherzi a parte sto anche leggendo da circa 3 anni la ristampa a volori del DAGO di Robin WOOD disegnato dal grande GOMEZ,quelle storie non mi annoiano mai ,e dico davvero mai...normalmente se leggo fumetti a tarda sera rischio di cadere vittima della stanchezza,ebbene quando leggo il DAGO in questione, anche stanco riesce a catalizzare a tal punto la mia attenzione che non mollo e arrivo alla fine...semplicemente quando una lettura ti piace e ti prende !!!!😊😊😊😊 ciao e buon weekend 😊😊😊
😁😁😁 bellissimo aneddoto. Sto leggendo la storia della cella della morte di Bonelli padre e nonostante abbia i suoi anni è una storia meravigliosa. Lunghissima ma non stanca, a differenza appunto di quelle degli anni '50. Poi ovviamente deve piacere il genere e il personaggio. Soprattutto la sera perché anche a me capita di addormentarmi durante la lettura di qualcosa 😅
Anche per me rimane di alto livello complessivamente. Forse ridurrei qualche ritorno, perché capisco che può creare disagio a chi non abbia gli albi, ma di questo magari parlerò in un prossimo video.
Io ad esempio preferisco notevolmente i disegni attuali rispetto a quelli classici e mi riferisco anche a Diabolik...ho guardato la serie swiss e ho cambiato idea di acquisto perché i disegni all'interno non mi soddisfano come invece l'inedito
Zagor non capisco il perché viene così criticato, comunque un personaggio che vive da più di 60 anni e ha uscite speciali significa che i lettori li ha .
Parte delle critiche esasperate fatte nell'ultimo periodo vanno considerate , le mancanze ci sono , il problema e che chi le evidenzia poi non è costante , non sempre , finché su 10 volte che critica poi delle dieci una è marcia , a poco a poco diventano 3 sul totale , poi la metà , ed intanto passate queste argomenti scadenti , ed avendo all'attivo argomenti anche di buon livello , come si può tenere conto nel lungo termine delle loro argomentazioni? Non si può , perché anche in altre circostanze andrebbero ad inserirsi malizie , finendo per allontanare pubblico , che stanco di eccessi e lacune/malizie portate nel tempo , non segue , con la conseguenza di lasciar marcire con il canale anche le questioni meglio esposte , e morti questi canali , muore chi contesta , lasciando spazio solo ai difensori a spada tratta , questo e quanto , per il resto discorso interessante gaspare , alla prossima.
@@simonb.8868 ripeto , dei content creator che evidenz8ano le mancanze , a mio avviso , non bisogna ignorarli , perché non è falso che alcune testate come affermano abbiano lacune , il problema e che se li si elogia anche quando poco o nulla è vero sull'argomento oggetto di critica , li si rende inattendibili , perche man mano , il distacco diventerà sempre più netto , e su dieci critiche che fanno ogni settimana , alcune suano dettate dalla pancia , e passano , alimentando un dannoso circolo vizioso che porta ad annullare le argomentazioni buone fino ad ora portate , perdendo nel nentre credito in seguito , questo secondo me , fammi sapere la tua.
@@berardinogiordano226 non sono mancanze, sono proprio difetti. Usa i termini corretti, sennò non si capisce nulla. Parliamo di difetti e di critiche. Tu stai esprimendo il concetto degli "haters" cioè quelli che odiano a prescindere, ed è molto vero. Ma a me della credibilità degli haters non me ne frega niente. Non ce l'hanno mai avuta né mai ce l'avranno, la credibilità
GLB era verboso perché Tex usciva nel formato a striscia di pochissime pagine... Senza vignettoni e didascalie il ragazzino non aveva niente da leggere. Boselli, che reputo un bravo autore, non ha nessuna ragione per tormentarci con i suoi vignettoni.
Comprendo che essendo i primi 96 albi di Tex la ristampe delle strisce avessero un formato e stile narrativo più pregno (anche se sinceramente per esempio nel Totem misterioso non ho trovato questa pesantezza) che lo rendeva pesante. Dopotutto siamo negli anni '50, e anche le storie di Topolino di allora non è che fossero così scorrevoli. Però oggi diciamo così, ieri probabilmente piacevano anche perché c'era questo. Su Boselli, è fatto così non penso che renderebbe allo stesso modo senza questa sua "lunghezza". A me nel complesso piace, a volte lo trovo lungo anch'io ma non da il disagio che da ad alcuni. Mi hai fatto fare una gran risata con questa cosa che hai detto. Anche se il tuo immagino sia uno sfogo, ma mi hai strappato una risata da persona che non "sopporta" Boselli. P.s. Stasera leggerò l'ultima storia di Bonelli (il medaglione spagnolo), per fare un raffronto col suo vecchio stile.
La serialità non è uno dei problemi, ma il problema, e i primi a soffrirne a mio modo di vedere sono gli artisti, pensa scrivere/disegnare le stesse dinamiche per una vita, deprimente per un professionista al mondo d'oggi, questo vale anche per il mondo dell'editoria cinema tv, solo che loro hanno saputo rinnovarsi costantemente nel tempo, oggi una serie tv (anche la più acclamata) non rischia di avventurarsi dopo tot stagioni perche fisiologicamente verrebbe abbandonata, in passato ci stavano minimo 20 stagioni e nemmeno le numeravi, così una saga cinematografica, o uno scrittore di romanzi, perchè?...perchè oggi ci si annoia presto di tutto, perchè raccogliamo informazioni/svago da più fonti durante la nostra giornata, spesso senza rendercene conto. Che tutto questo sia un bene o un male sta al singolo oggetivarlo...società diversa dove appunto il termine serialità (ossessiva e serrata) diventa sinonimo di senilità.
Commento molto interessante, attualissimo nel mondo liquido in cui viviamo. Possiamo avere tutto e subito e spesso abbiamo troppo e il risultato è che ci annoiamo e a soffrirne è anche il mondo del fumetto in tutte le sue componenti.
Ciao credo che gli albi abbiano perso qualità perché con tutti i speciali, maxi, almanacchi, giganti... E come si fa? Di Tex mi piacciono i primi 205. Dylan con tutto il suo orrore... però viveva a mó di Favola... che si è persa per strada questa favola. E io ero fanatico lettore di Dylan.... Quello di Recchioni era John Doe non era Dylan.... Oggi a parte Martin Mystere che sono tornato a comprarlo da poco più di 1 anno ci metto Dylan che sembra con la Baraldi essere tornato Dylan. Ecco il prossimo Dylan si preannuncia fantastico. L'unico che mi è sempre piaciuto è Diabolik ma questo è dell'Astorina... So Long... Ops Ken Parker è tutto bello....appunto non ha maxi, almanacchi, giganti... per me il miglior n.1 era fantastico nel lontano.... quando lo acquistai in edicola. Bello bello.
Hai parlato di favola, il punto al netto delle problematiche odierne che hanno le pubblicazioni Bonelli (perché ci sono), è quello. Non ci trasmettono più la magia di un tempo. Perché? Perché forse siamo cambiati anche noi. Quando ho riletto in tempi recenti i primi 100 Dylan Dog, mi sono piaciuti ma da adolescente era diverso. E ci sono troppe pubblicazioni oggi rispetto alla qualità complessiva secondo me. Ma ne parlerò in un prossimo video.
Dragonero può essere quella Favola, idem per Martin Mystere e Dylan che sembrano tornati in auge... Lo era anche Napoleone. ma forse non è stato capito. È di Mister No che dire? Ma credo che il problema sia anche che una volta era un prodotto artigianale oggi no. So Long
Le testate iniziano bene poi si perdono (visto che si progettano i primi 2 anni, quando la si lancia) perche' sono una serie interminabile di episodi. L'unica cura, per come la vedo io, e' di fare come gli americani: delle run. La testata viene guidata da un curatore e sceneggiatore che scrivono le storie per un tempo limitato, esempio 3-5 anni. Poi avanti un altro. Il personaggio si rinnova e riacquista freschezza.
Ci hanno provato con Dylan Dog, ma il ettore medio (anche io) è rimasto sconcertato. La Bonelli funziona meglio con i vecchi schemi o almeno perde meno lettori. Penso che comunque la serialità oggi sia più un problema che un'opportunità. Tutti i mesi comunque ho ancora voglia di acquistare gli albi e questo mi fa pensare che del buono ci sia comunque.
@@aspano83isuoifumetti83
Credo che non fosse stata programmata bene quella run di Recchioni. Poi verso la fine c'e' stata un po' di confusione ed ha fatto prima a resettare il tutto.
Per esempio Batman mantiene sempre i personaggi chiave della serie, compreso il commissario Gordon, quindi non c'era mica bisogno di mandare Bloch in pensione.
@@aspano83isuoifumetti83 Mi sa che lei fa confusione tra la 'gestione' .. con le 'run', vedi per esempio il cosiddetto 'periodo Sclavi' , l'autore fa quasi tutte le sceneggiature compreso, spesso ,anche il soggetto e l'ideazione, ed è a tutti gli effetti una 'run', e può, o non, essere 'curata ' dal 'Direttore Artistico' o semplicemente 'curatore'...quando si parla solo di 'gestione' invece , tipo quella purtroppo troppo 'vincolata' e non compiuta 'gestione Recchioni' (non una RUN) - che scrisse anche qualche storia...pochine purtroppo - c'è una 'direzione' che 'pilota' , sovraintende 'dietro le quinte' gli sceneggiatori... nella Marvel ad esempio Jim shooter ' coordinava' gli autori delle varie testate, che però rimanevano ciascuna per un periodo piu' o meno limitato, confacente alla volontà appunto di Shooter; dello sceneggiatore incaricato in quel momento in quella 'run'... come si dice ora anche in Italia ;. in Bonelli c'era Decio Canzio che era appunto il 'curatore' Bonelli per eccellenza, ovvero il 'Direttore artistico', appunto... e non gli sarebbe mai passato per la cabeza di far sceneggiare in una testata decine di autori diversi alternandoli quasi ad ogni numero per rivista... diciamo che quelli che mancano sono proprio 'i vecchi schemi'... come ha scritto lei; anzi.. manca il mai 'vecchio' buon senso ... Ora a noi lettori non ce ne dovrebbe fregare poco dei 'dietro le quinte' delle produzioni artistiche, noi vogliamo 'navigare' in una 'marea' di belle storie... ma quando non ci sono piu' vuol dire che qualcosa che non và al timone... e si va fuori rotta rischiando di naufragare.
@@aspano83isuoifumetti83 C'è confusione tra 'run' e 'gestione ', che sarebbe la direzione artistica. La 'run', come vi è una serie scritta e portata avanti da un' autore, quasi sempre lo stesso ,per un certo periodo di tempo mentre la 'direzione artistica' o 'gestione' per esempio quella di Recchioni, o prima di lui da Decio Canzio , guida le idee degli autori o delle run. Quello che è stato fatto con Recchioni è dargli la direzione artistica ed editoriale e qualche storia che doveva fare da 'guida'. Si può parlare di run con il Dylan Dog di Sclavi e Chiaverotti, non con Recchioni. Ultimamente in Bonelli non c'hanno provato per niente con le run... semmai era con 'i vecchi schemi', come dici tu ,che c'erano le run... visto che ogni testata aveva quasi esclusivamente un' autore per tanto tempo.
Sposo in pieno il tuo discorso, anche perché spesso ne parlo. Ti posso dire che negli anni '90 trovavo le storie di Martin Mystère poco interessanti per gli interessi che avevo a quell'età, oggi invece le adoro ed è il mio fumetto preferito. Probabilmente tutti siamo portati a pensare che il passato sia sempre migliore del presente ed è una frase che diceva pure mio nonno: "Ai miei tempi, eccetera, eccetera". Io dico semplicemente che oggi, se si vuole, si può apprezzare ciò che il mercato propone. La qualità c'è, basta cercarla. 😉👌
Come ho detto in varie occasioni, oggi vediamo tutto peggiorato per molteplici motivi, serialità, ispirazione e noi che siamo cambiati. Idealizziamo troppo il passato ma anche oggi se si vuole si possono trovare storie di qualità. E se la Bonelli non soddisfa esistono tanti altri lidi.
@@aspano83isuoifumetti83ma certo che ci sono le storie di qualità. Basterebbe solamente mettere a paragone l'ultima storia di Martin con "Fantasmi a Malta" uscita 21 anni fa. Gianluigi Bonelli l'ho letto anch'io, pesantissimo. Uscissero oggi certe storie, altro che Boselli... 👋😂
Eh ma ai tempi di tuo nonno c'erano Nilla Pizzi e Betty Curtis, Seby ... oggi abbiamo Annalisa e quell'altra un po' più piccolina ... ma ti rendi conto? 😞🤣
@@CannoTivu1996 ahah Andrea mi fai morire. 🤣🤣🤣🤣
@@latavernadeilettori 🤣🤣
Sono d'accordo con te il gusto è strettamente soggettivo, poi cambiano i tempi le mode e le storie i disegni si adeguano hai tempi magari siamo noi vecchi lettori che non cambiamo sarà l'età
Io non sento più la magia di una volta. Le storie sono trite e ritrite? Può essere tranquillamente. Ma penso che nonostante ciò non tutto oggi sia da buttare. Anzi...
Mi ricordo un vecchio monologo di Benigni in " Vita da Cioni " che diceva : Prima era meglio...ed elencava quello che andava meglio prima secondo lui.
È nell' anima umana fare così. Ci caschiamo tutti e il vecchio Benigni non era da meno...
è difficile fare un discorso sul presente e passato perché in SBE molto spesso il presente è il passato. In nome della tradizione si persegue nel raccontare le stesse storie nello stesso identico modo sia graficamente che letteralmente.
Per esempio su questa cosa, avendo la collezione completa di Tex, se fanno un ritorno mi recupero le letture vecchie e mi piace molto. Ma mi rendo conto che non tutti hanno questa fortuna e può essere fastidioso e disincentivante nei confronti di lettori più giovani. Questo è un aspetto su cui potrebbero fare di più.
Gran bel video, come sempre ottime e condivisibili riflessioni 😉🔥
Grazie Andrea!
È già nella natura umana pensare che prima l'erba fosse più verde.
Queste riflessioni, da un lato, sono utili, ma dall’altro a volte creano molta confusione.
Ci lasciamo prendere dalla nostalgia perché il cervello ricorda le cose belle. Ma dimentichiamo che anche il passato aveva i suoi difetti.
Il mondo si sviluppa, cambia e diventa più complesso. Se qualcosa funzionava bene prima, ora sicuramente funziona diversamente o non funziona affatto.
Adesso è adesso, e se non va bene adesso, allora è meglio pensare a cosa bisogna fare per renderlo buono domani)
Bellissimo commento, che fa molto riflettere sui tempi passati e sul presente... Grazie.
Un consiglio quando si leggono vecchie storie ( anni cinquanta e sessanta ) : saltate le didascalie, la maggior parte si limitano a descrivere quello che si vede.
Grazie Paolo, me ne ricorderò.
Bellissimo video ! Concordo , alla fine è tutta una questione di gusti soggettivi quanso non sei un esperto di libri e di fumetti.
Video bellissimo Gaspare!!!!
Aurora tu sei troppo buona e ti ringrazio molto. Fanno piacere questi commenti soprattutto in giornate così impegnative. 😉
@@aspano83isuoifumetti83 grazie Gaspare
@aurorathebookthief grazie a te!
Ciao, Allora a mio punto di vista è tutto soggettivo, e gusti personali. Solo dilandog mi dispiace dirlo ma secondo me 20 anni fa le storie erano molto più coinvolgenti...in tex serie regolare oltre il wester ci sono altre sfaccettature e questa cosa non mi dispiace. Perché il genere alla fine rimane wester. Ma un fumetto che ha un genere che è l'horror io mi aspetto quello principalmente non la fantascienza. Altrimenti è come mangiare una focaccia ma ti trovi una pizza ...poi ripeto è tutto soggettivo.
Personalmente da grande appassionato di Dylan Dog ti dico che il meglio di sé lo ha dato fino agli anni '90. Dopo ha perso parecchio colpi. Oggi sta migliorando ma la magia di una volta non penso che me la regalerà più. Tuttavia spero che un po' di diletto possa ancora regalarmelo. Molto hanno criticato Recchioni, molti lo elogiavano, alla fine sono sempre considerazioni personali...
@@aspano83isuoifumetti83 esattamente sono gusti.ogni personaggio della bonelli ha un suo perché ma vanno a gusti personali.
gaspare, boselli è davvero bravo ma ti dico ieri stavo leggendo un suo tex del 2017 mi pare, erano a cena i quattro pards con uno sceriffo e un altro, ebbene dopo OTTO pagine erano ancora lì che discutevano con balloons pieni di chiacchiere, mi sono stufato e ho saltato fino a che non si sono alzati. anche gian luigi era spesso verboso ma era il migliore, nizzi invece non l'ho mai gradito troppo. comunque la produzione è eccessiva (tex, tex willer, speciali, maxi, texoni, color, fuori collana, ecc.) mi sono stancato.
Stefano comprendo appieno le tue sensazioni su Boselli. È il suo modo di scrivere, chiedergli di cambiare non penso sia possibile (ammesso che gli interessi) perché snaturerebbe sé stesso. A me piace il fatto che approfondisca molto i personaggi, ma sono anche il primo a dire che a volte le storie potrebbero durare un po' meno. Ma sono gusti. Penso che tra le varie problematiche che si riscontrano oggi nel fumetto seriale, la prolissità di Boselli sia il meno. A mio parere inserite storie sceneggiate da autori diversi può essere il giusto compromesso per non stancare nessuno. (Vedi anche Nizzi).
Fattore troppe pubblicazioni: presto ne parlerò 😉
Devo dire che, pur avendo da collezionista apprezzato di piu' Zagor, oggi, rileggendo i vecchi Comandante Mark , li trovo invecchiati meglio, mi lasciano quasi la stessa sensazione della prima volta. Probabilmente anche perche' e' un prodotto piu' semplice, senza pretese eccessive. Tex invece e' quello che piu' si e' mantenuto su uno standard elevato. La seconda storia di Mefisto ( la vera prima ), va contestualizzata, all' epoca i fumetti erano tutti piu " scritti " , anche per difendersi dalle critiche dei piu' retrivi, ma costitui' un capolavoro come trama innovativa.
Concordo (Mark mai letto in realtà). Ho letto qualche albo uscito si tempi di quel Tex che citavo e il nostro Ranger era comunque anni luce avanti...
Grande Aspano....sono d'accordo con te
Sono contento 😃
Le critiche su boselli vengono fatte sulla prolissità nel 2024.Sfido qualcuno a dire che si diverte leggendolo(poi è un grande scrittore/soggettista ma quello è un altro discorso)
La prolissità è una sua caratteristica, anche se decidesse di cambiarla non so quanto renderebbe perché fa parte del suo modo di scrivere. A me nel complesso piace, anzi, sono contento che approfondisca molto i personaggi. Questo non vuol dire che mi piaccia sempre, come è ovvio. La Tigre Nera ad esempio per me si sarebbe potuto concludere in un episodio in meno. Ma è un mio pensiero.
@@aspano83isuoifumetti83 per me il problema è che si legge Tex con gli standard di un comics di spiderman. Se guardi un film western è pieno di dialoghi ma anche di silenzi, non è come guardare John Wick. Che Boselli sia più verboso di altri è lampante ma la sua scrittura è di qualità e ce l'hanno in pochi, a volte trovo dialoghi banali o mi danno un senso di déja vu.
@LuigiT95 hai detto tutto. Non posso aggiungere nulla ad un commento così lucido. Grazie.
Esattamente, nessuno ci obbliga a comprarlo...se non ci soddisfa meglio mollarlo!!! Sulla questione prolissità anche io non amo i baloons pieni di discorsi...ma ogni autore ha le sue peculiarità,BOSELLI è un bravissimo "romanziere" ma a volte un po mi stanca,ma per fare un'altro esempio,un anno fa mi hanno regalato una serie di albi dalla collezione storica a colori di TEX(quella che usci con L'ESPRESSO e la REPUBBLICA) ne lessi una 20ina d'albi poi ho dovuto smettere,con rispetto parlando per BONELLI SENIOR,un grande davvero per cio che ha fatto,ma pesante non poco...comunque a breve voglio riprendere a leggerli quei albi li,mi è tornato l'hype come si dice,certe letture vanno prese a dosi prestabilite😂😂😂😂
Scherzi a parte sto anche leggendo da circa 3 anni la ristampa a volori del DAGO di Robin WOOD disegnato dal grande GOMEZ,quelle storie non mi annoiano mai ,e dico davvero mai...normalmente se leggo fumetti a tarda sera rischio di cadere vittima della stanchezza,ebbene quando leggo il DAGO in questione, anche stanco riesce a catalizzare a tal punto la mia attenzione che non mollo e arrivo alla fine...semplicemente quando una lettura ti piace e ti prende !!!!😊😊😊😊 ciao e buon weekend 😊😊😊
😁😁😁 bellissimo aneddoto. Sto leggendo la storia della cella della morte di Bonelli padre e nonostante abbia i suoi anni è una storia meravigliosa. Lunghissima ma non stanca, a differenza appunto di quelle degli anni '50. Poi ovviamente deve piacere il genere e il personaggio. Soprattutto la sera perché anche a me capita di addormentarmi durante la lettura di qualcosa 😅
A mio parere la qualità artistica dei fumetti è molto migliorata e le storie memorabili purtroppo non nascono una volta al mese ...
Purtroppo è così.
Tex è la migliore serie Bonelli senza di lui chiuderebbe questa è la verità. Non so se era meglio prima per me rimane una testata di alto livello
Anche per me rimane di alto livello complessivamente. Forse ridurrei qualche ritorno, perché capisco che può creare disagio a chi non abbia gli albi, ma di questo magari parlerò in un prossimo video.
Io ad esempio preferisco notevolmente i disegni attuali rispetto a quelli classici e mi riferisco anche a Diabolik...ho guardato la serie swiss e ho cambiato idea di acquisto perché i disegni all'interno non mi soddisfano come invece l'inedito
I primi ti sembrano "elementari?". A me il vecchio in generale piace perché mi fa pensare a situazioni antiche. Ma non sempre vuol dire migliore.
Zagor non capisco il perché viene così criticato, comunque un personaggio che vive da più di 60 anni e ha uscite speciali significa che i lettori li ha .
Parte delle critiche esasperate fatte nell'ultimo periodo vanno considerate , le mancanze ci sono , il problema e che chi le evidenzia poi non è costante , non sempre , finché su 10 volte che critica poi delle dieci una è marcia , a poco a poco diventano 3 sul totale , poi la metà , ed intanto passate queste argomenti scadenti , ed avendo all'attivo argomenti anche di buon livello , come si può tenere conto nel lungo termine delle loro argomentazioni? Non si può , perché anche in altre circostanze andrebbero ad inserirsi malizie , finendo per allontanare pubblico , che stanco di eccessi e lacune/malizie portate nel tempo , non segue , con la conseguenza di lasciar marcire con il canale anche le questioni meglio esposte , e morti questi canali , muore chi contesta , lasciando spazio solo ai difensori a spada tratta , questo e quanto , per il resto discorso interessante gaspare , alla prossima.
@@berardinogiordano226 non ho capito niente
@@simonb.8868 ripeto , dei content creator che evidenz8ano le mancanze , a mio avviso , non bisogna ignorarli , perché non è falso che alcune testate come affermano abbiano lacune , il problema e che se li si elogia anche quando poco o nulla è vero sull'argomento oggetto di critica , li si rende inattendibili , perche man mano , il distacco diventerà sempre più netto , e su dieci critiche che fanno ogni settimana , alcune suano dettate dalla pancia , e passano , alimentando un dannoso circolo vizioso che porta ad annullare le argomentazioni buone fino ad ora portate , perdendo nel nentre credito in seguito , questo secondo me , fammi sapere la tua.
@@berardinogiordano226 non sono mancanze, sono proprio difetti. Usa i termini corretti, sennò non si capisce nulla. Parliamo di difetti e di critiche. Tu stai esprimendo il concetto degli "haters" cioè quelli che odiano a prescindere, ed è molto vero. Ma a me della credibilità degli haters non me ne frega niente. Non ce l'hanno mai avuta né mai ce l'avranno, la credibilità
@@simonb.8868 basta che il concetto sia stato recepito , buona prosecuzione.
Boselli dovrebbe fare il romanziere anziché sceneggiatore di fumetti
A me non dispiace ti dico la verità. Ma io nei discorsi lunghi ci sguazzo 😁
Video molto azzeccato, temi trattati bene.
Thanks!
GLB era verboso perché Tex usciva nel formato a striscia di pochissime pagine... Senza vignettoni e didascalie il ragazzino non aveva niente da leggere.
Boselli, che reputo un bravo autore, non ha nessuna ragione per tormentarci con i suoi vignettoni.
Comprendo che essendo i primi 96 albi di Tex la ristampe delle strisce avessero un formato e stile narrativo più pregno (anche se sinceramente per esempio nel Totem misterioso non ho trovato questa pesantezza) che lo rendeva pesante. Dopotutto siamo negli anni '50, e anche le storie di Topolino di allora non è che fossero così scorrevoli. Però oggi diciamo così, ieri probabilmente piacevano anche perché c'era questo. Su Boselli, è fatto così non penso che renderebbe allo stesso modo senza questa sua "lunghezza". A me nel complesso piace, a volte lo trovo lungo anch'io ma non da il disagio che da ad alcuni. Mi hai fatto fare una gran risata con questa cosa che hai detto. Anche se il tuo immagino sia uno sfogo, ma mi hai strappato una risata da persona che non "sopporta" Boselli. P.s. Stasera leggerò l'ultima storia di Bonelli (il medaglione spagnolo), per fare un raffronto col suo vecchio stile.
La serialità non è uno dei problemi, ma il problema, e i primi a soffrirne a mio modo di vedere sono gli artisti, pensa scrivere/disegnare le stesse dinamiche per una vita, deprimente per un professionista al mondo d'oggi, questo vale anche per il mondo dell'editoria cinema tv, solo che loro hanno saputo rinnovarsi costantemente nel tempo, oggi una serie tv (anche la più acclamata) non rischia di avventurarsi dopo tot stagioni perche fisiologicamente verrebbe abbandonata, in passato ci stavano minimo 20 stagioni e nemmeno le numeravi, così una saga cinematografica, o uno scrittore di romanzi, perchè?...perchè oggi ci si annoia presto di tutto, perchè raccogliamo informazioni/svago da più fonti durante la nostra giornata, spesso senza rendercene conto.
Che tutto questo sia un bene o un male sta al singolo oggetivarlo...società diversa dove appunto il termine serialità (ossessiva e serrata) diventa sinonimo di senilità.
Commento molto interessante, attualissimo nel mondo liquido in cui viviamo. Possiamo avere tutto e subito e spesso abbiamo troppo e il risultato è che ci annoiamo e a soffrirne è anche il mondo del fumetto in tutte le sue componenti.
Ciao credo che gli albi abbiano perso qualità perché con tutti i speciali, maxi, almanacchi, giganti... E come si fa? Di Tex mi piacciono i primi 205. Dylan con tutto il suo orrore... però viveva a mó di Favola... che si è persa per strada questa favola. E io ero fanatico lettore di Dylan....
Quello di Recchioni era John Doe non era Dylan....
Oggi a parte Martin Mystere che sono tornato a comprarlo da poco più di 1 anno ci metto Dylan che sembra con la Baraldi essere tornato Dylan. Ecco il prossimo Dylan si preannuncia fantastico.
L'unico che mi è sempre piaciuto è Diabolik ma questo è dell'Astorina...
So Long...
Ops Ken Parker è tutto bello....appunto non ha maxi, almanacchi, giganti... per me il miglior n.1 era fantastico nel lontano.... quando lo acquistai in edicola. Bello bello.
Hai parlato di favola, il punto al netto delle problematiche odierne che hanno le pubblicazioni Bonelli (perché ci sono), è quello. Non ci trasmettono più la magia di un tempo. Perché? Perché forse siamo cambiati anche noi. Quando ho riletto in tempi recenti i primi 100 Dylan Dog, mi sono piaciuti ma da adolescente era diverso. E ci sono troppe pubblicazioni oggi rispetto alla qualità complessiva secondo me. Ma ne parlerò in un prossimo video.
Dragonero può essere quella Favola, idem per Martin Mystere e Dylan che sembrano tornati in auge... Lo era anche Napoleone. ma forse non è stato capito. È di Mister No che dire? Ma credo che il problema sia anche che una volta era un prodotto artigianale oggi no. So Long
@stefanosaiani6552 può darsi che sia anche questo. Forse prima si prediligeva il lato artistico fatto in maniera più artigianale. Chissà...
Purtroppo siamo anche noi che invecchiamo, o forse molte storie sanno di gia' visto.
Entrambe le cose penso. Purtroppo.
Assolutamente si!
Non hai alcun dubbio vedo 😉😁
@@aspano83isuoifumetti83 nessuno ;D non ce paragone con la vecchia bonelli sotto 1000 aspetti