OSPEDALE SUBIACO - Manifestazione di protesta a Roma sotto la Regione Lazio

Una bara di cartone trasportata davanti alla sede della Giunta regionale per simboleggiare "la morte della sanità" e "la presidente Polverini che ha barato". Così sta proseguendo la protesta di sindaci e cittadini della Valle dell'Aniene "contro la chiusura dell'ospedale di Subiaco".
"La Polverini ha barato perché ci ha promesso, solennemente, in campagna elettorale, che non avrebbe chiuso il nostro ospedale e invece poi lo ha fatto riducendolo peggio di un ambulatorio - spiega la presidente del centro anziani di Subiaco, Maria Grazia Daquanno - solo nel mio centro anziani ci sono 700 iscritti e noi le abbiamo creduto e le abbiamo dato i nostri voti, adesso purtroppo non ce li possiamo riprendere, ma lei ci ha tradito". "La Polverini ha barato perché non ha mantenuto fede alle promesse fatte - le fa eco il sindaco del comune di Roviano, Laura Brancazi -. Nella Valle dell'Aniene ha avuto tanti voti, tanti consensi, e sta deludendo tutte le nostre aspettative".
"La Polverini ha barato - prosegue il presidente della Comunità montana dell'Aniene e consigliere regionale del Psi Luciano Romanzi - perché il giorno di San Benedetto, il 21 marzo, venne a Subiaco e promise solennemente che non solo l'ospedale non sarebbe stato chiuso ma sarebbe stato potenziato". "Ha barato perché nel nostro territorio ci sono tanti anziani che non possono spostarsi - aggiunge il vicesindaco di Calderano, Giuseppe Garritano - chiudendo l'ospedale ci condanna alla bara".
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