Caro Roberto condivido in pieno tutto quello che dici! Anche gli agronomi sono concordi nel dire che l'aratura è dannosa per il terreno e propongono l'uso del ripper (ripuntatore) e la minima lavorazione. Hanno capito quanto è fondamentale salvaguardare la microbiologia e la fertilità del terreno 😊
Lei è un grande sig. Massai. Sono alcuni anni che ho cambiato sistema e condivido pienamente. Fra l'altro si lavora anche meno, una forcavanga o una grelinette può essere alla portata persino di una donna e il 90% del lavoro sta nel gestire bene la sostanza organica, vivente e non, nella maniera che la natura adotta da milioni di anni, altro che diecimila anni soltanto! Diffondiamo il verbo il più possibile!
Il problema dell'aratro è solo una diffusa incompetenza, soprattutto tra quelli che lo usano di più. L'aratro antico che hai mostrato era il più piccolo che c'era, ma c'erano anche aratri molto più grandi che facevano tranquillamente i 40 cm di profondità. Il punto è la velocità di lavorazione e la condizione del terreno nel momento in cui si va ad arare. Se la terra non era in condizione di poter essere arata, non si arava. Oggi invece di sparano cavallerie assurde e si lavora in qualunque condizione, rovinando tutto. Poi c'è la chimica, oggi, che prima non c'era. Chiamami pure complottista, ma a qualcuno fa comodo che si dia la colpa all' aratro invece che alla chimica... E in tanti ci cascano con le teorie più fantasiose ma scolate dalla realtà finendo per fare da portavoce a tali assurdità E per finire, nella mia azienda ci ho rinunciato per 6/7 anni, rimettendoci in produttività e ri valorizzando questa mia tesi... Meglio arare ma con il criterio e la competenza che mi ha linsegnato mio padre Bisogna saperlo usare l'aratro, non è un attrezzo per tutti, con criterio, con calma e solo quando la terra viene bene, senza zolle, altrimenti meglio lasciar perdere oppure usare il ripuntatore e pure quello, comunque con calma e criterio e senza troppe zolle. Buona giornata
Ciao,anche io sono toscano come te,e vivo in provincia di arezzo. Premetto che ho un'ettaro circa di terreno,e lo lavoro per uso familiare.Da alcuni anni ho smesso di arare,e usando una sorta di ripuntatore,ricavato da un'assolcatore a 3 ancore,ottengo risultati migliori. Ho smesso di lottare contro le erbe spontanee,usandole invece come alleate per arricchire il terreno,in poche parole,nel tempo ho modificato il modo di coltivare. Come dicevi nel video,ci sono persone che affermano che nei secoli si è sempre arata la terra,vero,però se riflettiamo un'attimo la natura sono milioni di anni che non la smuove,ottenendo risultati migliori. Un saluto,e continua così .
Per l'orto famigliare addirittura non faccio nessuna lavorazione e copro il terreno con paglia o fieno. Dopo un po' di tempo l' humus aumenta a dismisura e il terreno diventa soffice e la verdura cresce rigogliosa
Se parli di giardini posso capire e allora sto zitto.....ma se parli di semine su ettari posso "attaccarti" su tanti punti dei tuoi video. Kmq hai ragione l'esperimento è riuscito in pieno👍🏼. Ci vogliono pareri diversi per avere successo e poter fare discussioni anche costruttive per tutti.
Se hai un'azienda agricola di molti ettari, con molti macchinari, mi piacerebbe un confronto. Ti andrebbe di fare un intervista on line per il mio podcast "Giardino Futuro"? Almeno mi attacchi in diretta 😉👌 Scherzi a parte, vorrei proporre anche il punto di vista di un agricoltore che si trova "costretto" a usare i sistemi di agricoltura intensiva.
Mi si perdoni l'intromissione, ma credo che il confronto sia utile per sviluppare una nuova consapevolezza e dare il nostro contributo per cambiare le cose.
Caspita:lo stavo per dire anche io!Se c’è dell’erba,si esegue la trinciatura,si passa con l’erpice e si semina nei solchi lasciati dall’erpice.Abito in campagna da venti anni,con circa seimila metri,poco orto a dire il vero.Sai come arricchisco il terreno?Prendendo altro terreno prelevato,superficialmente da “bosco”confinante ed ho potuto constatare quello che dici:terreno molto soffice.Apro parentesi:sto facendo abbondante raccolto di zucchine e fiori di zucca.Ho usato ed uso come concime fondi di caffè,ho amici che gestiscono dei bar e cenere residui di potature e sfalciature.Per tagliare l’erba quando cresce?Con un decespugliatore da 42 cc. Un po’ pesante!Abito in prov.di Caserta.Sono un “giovanotto”di 74 anni e vado pure in bici da corsa due,tre volte a settimana.Tu che sei toscano..👋
Sono contento di quello che scrivi. Evita però asportare materia organica dal bosco perché è VIETATO. Ci sono modi migliori per arricchire il suolo di humus e microbiologia. Per esempio con humus di lombrico, i sovesci, il letame maturo, cippato di ramaglia fresca, vari macerati e biostimolanti.
Hai colto nel segno, i contributi apparentemente destinati all' agricoltore di fatto vanno dritti ai colossi dell' industria meccanica e chimica con l' aggiunta dei sacrifici dell' agricoltore che senza rendersene conto ha la sola funzione di passacarte, con onere aggiunto a proprio carico. Lo dimostra anche il fatto che i soldi che arrivano vengono distribuiti a soli e pochi fortunati e già questo è assurdo, ma è quanto basta a far galleggiare od arricchire l' industria dominante. In sostanza i soliti capitani d'industria se la suonano e se la cantano con il benestare dell' opinione pubblica che in gran parte non ha capito il modus rapideo dei medesimi in barba dei coyones.
È difficile far cambiare idea quando per una vita sono andati avanti a testa bassa come i caproni .... È vero quello che dice l'agricoltore che andando a rivoltare la terra si va a rovinare un ecosistema che di per sé è perfetto così ma purtroppo l'agricoltura intensiva che oramai ha fatto diventare gli agricoltori solo più degli industriali non persone attaccate alla terra , quello che conta è soltanto il profitto cioè il vile denaro...
Sig.Gianfranco Chiesa, l'ambientalismo da salotto non porta da nessuna parte, l'ignoranza sugli argomenti che Lei goffamente cerca di discettare e' evidente e inconcludente.
Quale ambientalismo? Il salotto non so cosa sia. Se pensi di avere valide argomentazioni a riguardo e ti va di avere un confronto in diretta sul mio podcast sono disponibile.
Guarda che l aratro non viene piú usato da anni da chi ha capito come funziona il suolo... Nella pac precedente sebbene le deroghe era giá vietato... Non è consigliabile lavorare il suolo oltre il 15/20 cm... Invertire gli strati per poi bombardare di concime organico o inorganico non è mai stata scelta saggia... Motivo per cui oggi si parla di sostenibilitá o meno... Il ripuntatore non è un gran male ma attenzione a non creare troppa liscivazione... Il vero obbiettivo agricolo secondo me dovrebbe essere quello di portare il proprio suolo ad una condizione in cui non serve piú lavorarlo focalizzandosi solo su semina e raccolta, quasi nulla di piú.
@@robertomassai3082 in progressione è chiaro anche a molti che hanno capito pur facendo finta di non capire... Chi da un punto chi da un altro ognuno con i suoi tempi, quindi più e meno velocemente, sta capendo qualcosa...
Mi devi spiegare perché un terreno vergine disboscato, arato e fresato per i primi 2 anni produce verdure gigantesche e abbondanti e poi diventa un terreno normale. Io ho già fatto 3 esperienze e ho sempre visto che arare il terreno boschivo vergine è una bomba di fertilità ma dopo 2 anni devo curare la terra (con sovescio e pacciamtura) per conservare almeno il 60% della fertilità che avevo appena disboscato. Se pensassi diversamente arerei una seconda volta per cercare di recuperare la fertilità che il terreno aveva appena disboscoato ma quasi sicuramente sarebbe un errore; ovvero, l'errore che gli antichi dovrebbero aver commesso dopo aver arato la terra per la prima volta.
La risposta è già nella tua domanda: il terreno boschivo è molto fertile, chissà perché? Visto che non viene coltivato da nessuno. Dopo pochi anni di coltivazione le rese scemano. E' molto semplice, l'eccessiva ossigenazione mineralizza la sostanza organica rendendo disponibili grandi quantità di elementi nutritivi. Per questo hai rese sbalorditive. Però non dura perché con l'aratura ti bruci tutta la microbiologia. Così il terreno non è più in grado di trasformare la sostanza organica in humus. Ecco allora che entra in scena la chimica, che come in ogni altro campo della vita, regala piaceri illusori, costosi, poco salutari e crea dipendenza.
Lo stirpatore.o ripuntatore che usi per dissodare il terreno, necessita de trattori potenti, pertanto costipano.molto di piu di un piccolo trattore che fa un'aratura leggera.
Ciao,anche io sono toscano come te,e vivo in provincia di arezzo. Premetto che ho un'ettaro circa di terreno,e lo lavoro per uso familiare.Da alcuni anni ho smesso di arare,e usando una sorta di ripuntatore,ricavato da un'assolcatore a 3 ancore,ottengo risultati migliori. Ho smesso di lottare contro le erbe spontanee,usandole invece come alleate per arricchire il terreno,in poche parole,nel tempo ho modificato il modo di coltivare. Come dicevi nel video,ci sono persone che affermano che nei secoli si è sempre arata la terra,vero,però se riflettiamo un'attimo la natura sono milioni di anni che non la smuove,ottenendo risultati migliori. Un saluto,e continua così .
Caro Roberto condivido in pieno tutto quello che dici! Anche gli agronomi sono concordi nel dire che l'aratura è dannosa per il terreno e propongono l'uso del ripper (ripuntatore) e la minima lavorazione.
Hanno capito quanto è fondamentale salvaguardare la microbiologia e la fertilità del terreno 😊
Ottimo !
Ho girato i video precedenti ad un mio collega…
Alla fine confermiamo !
E’ proprio vero
Bravo!👏
Lei è un grande sig. Massai. Sono alcuni anni che ho cambiato sistema e condivido pienamente. Fra l'altro si lavora anche meno, una forcavanga o una grelinette può essere alla portata persino di una donna e il 90% del lavoro sta nel gestire bene la sostanza organica, vivente e non, nella maniera che la natura adotta da milioni di anni, altro che diecimila anni soltanto! Diffondiamo il verbo il più possibile!
Fa piacere leggere le tue parole, significa che ancora abbiamo qualche speranza😃
Bravo!
Io la penso come te.
Il problema dell'aratro è solo una diffusa incompetenza, soprattutto tra quelli che lo usano di più.
L'aratro antico che hai mostrato era il più piccolo che c'era, ma c'erano anche aratri molto più grandi che facevano tranquillamente i 40 cm di profondità.
Il punto è la velocità di lavorazione e la condizione del terreno nel momento in cui si va ad arare. Se la terra non era in condizione di poter essere arata, non si arava.
Oggi invece di sparano cavallerie assurde e si lavora in qualunque condizione, rovinando tutto.
Poi c'è la chimica, oggi, che prima non c'era.
Chiamami pure complottista, ma a qualcuno fa comodo che si dia la colpa all' aratro invece che alla chimica... E in tanti ci cascano con le teorie più fantasiose ma scolate dalla realtà finendo per fare da portavoce a tali assurdità
E per finire, nella mia azienda ci ho rinunciato per 6/7 anni, rimettendoci in produttività e ri valorizzando questa mia tesi... Meglio arare ma con il criterio e la competenza che mi ha linsegnato mio padre
Bisogna saperlo usare l'aratro, non è un attrezzo per tutti, con criterio, con calma e solo quando la terra viene bene, senza zolle, altrimenti meglio lasciar perdere oppure usare il ripuntatore e pure quello, comunque con calma e criterio e senza troppe zolle.
Buona giornata
Perfettamente d'accordo, non tutti possono fare agricoltura... e molti parlano senza esperienza
Ciao,anche io sono toscano come te,e vivo in provincia di arezzo. Premetto che ho un'ettaro circa di terreno,e lo lavoro per uso familiare.Da alcuni anni ho smesso di arare,e usando una sorta di ripuntatore,ricavato da un'assolcatore a 3 ancore,ottengo risultati migliori. Ho smesso di lottare contro le erbe spontanee,usandole invece come alleate per arricchire il terreno,in poche parole,nel tempo ho modificato il modo di coltivare. Come dicevi nel video,ci sono persone che affermano che nei secoli si è sempre arata la terra,vero,però se riflettiamo un'attimo la natura sono milioni di anni che non la smuove,ottenendo risultati migliori. Un saluto,e continua così .
IO DA ANNI CHE USO IL RIPPER E LA VANGATRICE AL POSTO DELL' ARATRO
Per l'orto famigliare addirittura non faccio nessuna lavorazione e copro il terreno con paglia o fieno. Dopo un po' di tempo l' humus aumenta a dismisura e il terreno diventa soffice e la verdura cresce rigogliosa
Infatti, è così elementare che per molti non sembra vero.
Se parli di giardini posso capire e allora sto zitto.....ma se parli di semine su ettari posso "attaccarti" su tanti punti dei tuoi video. Kmq hai ragione l'esperimento è riuscito in pieno👍🏼. Ci vogliono pareri diversi per avere successo e poter fare discussioni anche costruttive per tutti.
Se hai un'azienda agricola di molti ettari, con molti macchinari, mi piacerebbe un confronto. Ti andrebbe di fare un intervista on line per il mio podcast "Giardino Futuro"? Almeno mi attacchi in diretta 😉👌 Scherzi a parte, vorrei proporre anche il punto di vista di un agricoltore che si trova "costretto" a usare i sistemi di agricoltura intensiva.
Mi si perdoni l'intromissione, ma credo che il confronto sia utile per sviluppare una nuova consapevolezza e dare il nostro contributo per cambiare le cose.
Caspita:lo stavo per dire anche io!Se c’è dell’erba,si esegue la trinciatura,si passa con l’erpice e si semina nei solchi lasciati dall’erpice.Abito in campagna da venti anni,con circa seimila metri,poco orto a dire il vero.Sai come arricchisco il terreno?Prendendo altro terreno prelevato,superficialmente da “bosco”confinante ed ho potuto constatare quello che dici:terreno molto soffice.Apro parentesi:sto facendo abbondante raccolto di zucchine e fiori di zucca.Ho usato ed uso come concime fondi di caffè,ho amici che gestiscono dei bar e cenere residui di potature e sfalciature.Per tagliare l’erba quando cresce?Con un decespugliatore da 42 cc. Un po’ pesante!Abito in prov.di Caserta.Sono un “giovanotto”di 74 anni e vado pure in bici da corsa due,tre volte a settimana.Tu che sei toscano..👋
Sono contento di quello che scrivi. Evita però asportare materia organica dal bosco perché è VIETATO. Ci sono modi migliori per arricchire il suolo di humus e microbiologia.
Per esempio con humus di lombrico, i sovesci, il letame maturo, cippato di ramaglia fresca, vari macerati e biostimolanti.
Quello è un voltorecchia non sai neanche per cosa serve il marchingegno di cui hai parlato
Non è un aratro che veniva trainato dagli animali? Sono sempre aperto all'apprendimento. A cosa serviva allora?
Questi video ormai sono come l'oroscopo,ognuno interpreta come piu gli fa COMODO
Dovrei essere della vergine, ascendente capricorno: che mi dici? 😅
Hai colto nel segno, i contributi apparentemente destinati all' agricoltore di fatto vanno dritti ai colossi dell' industria meccanica e chimica con l' aggiunta dei sacrifici dell' agricoltore che senza rendersene conto ha la sola funzione di passacarte, con onere aggiunto a proprio carico. Lo dimostra anche il fatto che i soldi che arrivano vengono distribuiti a soli e pochi fortunati e già questo è assurdo, ma è quanto basta a far galleggiare od arricchire l' industria dominante. In sostanza i soliti capitani d'industria se la suonano e se la cantano con il benestare dell' opinione pubblica che in gran parte non ha capito il modus rapideo dei medesimi in barba dei coyones.
Infatti.
grazie
È difficile far cambiare idea quando per una vita sono andati avanti a testa bassa come i caproni .... È vero quello che dice l'agricoltore che andando a rivoltare la terra si va a rovinare un ecosistema che di per sé è perfetto così ma purtroppo l'agricoltura intensiva che oramai ha fatto diventare gli agricoltori solo più degli industriali non persone attaccate alla terra , quello che conta è soltanto il profitto cioè il vile denaro...
Sig.Gianfranco Chiesa, l'ambientalismo da salotto non porta da nessuna parte, l'ignoranza sugli argomenti che Lei goffamente cerca di discettare e' evidente e inconcludente.
Quale ambientalismo? Il salotto non so cosa sia. Se pensi di avere valide argomentazioni a riguardo e ti va di avere un confronto in diretta sul mio podcast sono disponibile.
Da contadino le posso dire che ha ragione i nostri nonni curavano la terra e dava i frutti poi l'industria ed sta morendo tutto
C'è ancora speranza, basterebbe coltivare per le persone invece che per la grande distribuzione.
Chissá perche i vecchi contadini si spaccavano la schiena per passare l'aratro
Il paradigma agricolo che conosciamo è molto recente.
Guarda che l aratro non viene piú usato da anni da chi ha capito come funziona il suolo... Nella pac precedente sebbene le deroghe era giá vietato... Non è consigliabile lavorare il suolo oltre il 15/20 cm... Invertire gli strati per poi bombardare di concime organico o inorganico non è mai stata scelta saggia... Motivo per cui oggi si parla di sostenibilitá o meno...
Il ripuntatore non è un gran male ma attenzione a non creare troppa liscivazione... Il vero obbiettivo agricolo secondo me dovrebbe essere quello di portare il proprio suolo ad una condizione in cui non serve piú lavorarlo focalizzandosi solo su semina e raccolta, quasi nulla di piú.
In quale % è stato capito? 😊
@@robertomassai3082 in progressione è chiaro anche a molti che hanno capito pur facendo finta di non capire... Chi da un punto chi da un altro ognuno con i suoi tempi, quindi più e meno velocemente, sta capendo qualcosa...
Bravo son d'accordo con te complimenti
Mi devi spiegare perché un terreno vergine disboscato, arato e fresato per i primi 2 anni produce verdure gigantesche e abbondanti e poi diventa un terreno normale. Io ho già fatto 3 esperienze e ho sempre visto che arare il terreno boschivo vergine è una bomba di fertilità ma dopo 2 anni devo curare la terra (con sovescio e pacciamtura) per conservare almeno il 60% della fertilità che avevo appena disboscato. Se pensassi diversamente arerei una seconda volta per cercare di recuperare la fertilità che il terreno aveva appena disboscoato ma quasi sicuramente sarebbe un errore; ovvero, l'errore che gli antichi dovrebbero aver commesso dopo aver arato la terra per la prima volta.
La risposta è già nella tua domanda: il terreno boschivo è molto fertile, chissà perché? Visto che non viene coltivato da nessuno. Dopo pochi anni di coltivazione le rese scemano. E' molto semplice, l'eccessiva ossigenazione mineralizza la sostanza organica rendendo disponibili grandi quantità di elementi nutritivi. Per questo hai rese sbalorditive. Però non dura perché con l'aratura ti bruci tutta la microbiologia. Così il terreno non è più in grado di trasformare la sostanza organica in humus. Ecco allora che entra in scena la chimica, che come in ogni altro campo della vita, regala piaceri illusori, costosi, poco salutari e crea dipendenza.
la scoperta dell acqua calda
Peccato che in molti non conoscano ancora neppure la fredda😅
Perché l acqua si riscalda....Perché ho continuato con quella fredda.....
Lo stirpatore.o ripuntatore che usi per dissodare il terreno, necessita de trattori potenti, pertanto costipano.molto di piu di un piccolo trattore che fa un'aratura leggera.
La cosa importante è non rivoltare sotto sopra gli orizzonti del suolo.
L'alternativa all'aratro è l'aratro. Vai a casa.
Ciao,anche io sono toscano come te,e vivo in provincia di arezzo. Premetto che ho un'ettaro circa di terreno,e lo lavoro per uso familiare.Da alcuni anni ho smesso di arare,e usando una sorta di ripuntatore,ricavato da un'assolcatore a 3 ancore,ottengo risultati migliori. Ho smesso di lottare contro le erbe spontanee,usandole invece come alleate per arricchire il terreno,in poche parole,nel tempo ho modificato il modo di coltivare. Come dicevi nel video,ci sono persone che affermano che nei secoli si è sempre arata la terra,vero,però se riflettiamo un'attimo la natura sono milioni di anni che non la smuove,ottenendo risultati migliori. Un saluto,e continua così .
Leggendo le tue parole capisco che c'è ancora speranza.