Ciao Luca, no, ne parlerò in un video riepilogativo, anch'io ho lo stesso problema quando passo a rete con o clima che stanno pompando, con bassi carichi no. Credo ci sia poco da fare. Un caro saluto
Innanzittutto complimenti per il video con esposizione passo passo, accompagnata da schema elettrico e da uso di colori dei fili diversi 👍🏻 Il differenziale interviene quando le correnti dei conduttori di fase e neutro sono differenti. L'induttore (in questo caso la bobina del teleruttore) è un "accumulatore di energia" come ed opposto al condensatore, e forse nel transitorio determina l'intervento del differenziale (magari questi utenti hanno ancora il modello base A o AC non ricordo). Anche la pinza amperometrica può essere forse tratta in inganno da questi transitori. Colto dal dubbio ho fatto una prova (che ho filmato e messo in video) usando un fisibile da 1A, mettendo l'amperometro in serie, rilevando un assorbimento di 0.06A (anche io sto facendo un quadro con questi teleruttori)
ciao Giachi, ho visto il tuo video e mi sono anche iscritto al tuo canale. Ti ringrazio per questo prezioso contributo, in effetti sembrava strano che in alcuni casi questi contattori avessero un assorbimento anche di 10A ma con i fusibili da 2A che avevo messo non saltavano. Questa storia dei differenziali è davvero una dannazione per tanti utenti, vorrei fare delle prove per cercare di replicare il problema, c'è chi ha messo a monte dell'impianto e i uscita dall'ATS un MT e poi i differenziali, in questo modo ha risolto, ma sarebbe interessante capire la causa scatenante di questo inconveniente. Grazie ancora e un caro saluto
Grazie! Dono andato a vedere anche il datasheet Schneider e loro riportano una potenza apparente di spumto di 70VA ed una a regime di 7VA. I miei sono "cinesi", ma credo che non siano differenti. In verità dovrei fare la prova in funzionamento come Ats (quindi un teleruttore che si diseccita ed uno che quasi contemporaneamente si eccita), ma oramai lo farò quando mettetò in moto l'impianto.
Grazie. Lavoro nel settore dell'automazione, ma vedo che questo settore (il fv fai da te) è fatto di tanti argomenti non scritti sui libri di scuola ma che si imparano in modo empirico e discutendo tra di noi (vedi come caricare o bilanciare le Lifepo4, la produzione dei pannelli FV con scarsa illuminazione, l'autoconsumo degli inverter, ecc.)
@@giachi75 Hai ragione, è un bene che ci siano questi mezzi di condivisione che ci aiutano a non restare relegati lontano dalla conoscenza. Un caro saluto
Condivido tantissimo il concetto di sicurezza. Meglio essere sempre cauti a costo di spendere qual cosa bin più. In questi test che sezione di cavo hai usato?
Ciao Donatello...mi stavo riguardando questo tuo video. Al punto minuto 24:50 parli della messa a terra del Neutro. Io anzi che farlo fare al teleruttore nel quadro dentro casa, lo faro direttamente all'inverter. In questo modo la linea dell'Inverter mi arriva dentro casa direttamente monofase e li scambio con il sistema che stai facendo nel video l'ingresso inverte/gestore. Per quanto riguarda la scelta monofase o bifase poi, a mio avviso e parere è preferibile la monofase visto che alcuni apparecchi se non hanno il neutro a zero non funzionano o vanno in blocco. Altra cosa importante, con la bifase, i differenziali non funzionano come dovrebbero e per quello che sono preposti a fare....cosa non da poco... correggimi se sbaglio !.... Grazie
Ciao Antonio, concordo in merito ai differenziali... per quanto riguarda il neutro mettendolo a terra a monte non hai una separazione dei 2 impianti, io lo faccio sul teleruttore proprio quando l'impianto va solo a fotovoltaico, diversamente potrebbero esserci dei ritorni sulla terra da parte di uno nell'altro impianto. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate ... grazie per la risposta, e penso o spero di aver capito ..... Io nel quadro dentro casa, ai teleruttori collego le due linee, inverter e rete. poi ovviamente o vado con una o vado con l'altra ..... quindi non riesco a comprendere perché " diversamente potrebbero esserci dei ritorni sulla terra da parte di uno nell'altro impianto ".... Se vado a rete, è perché l'inverter si è spento per mancanza di batteria..... ...mi sta fumando un po la testa...
@@AntonioSanna-v5o ciao, in realtà l'inverter potrebbe non essere proprio spento ma essere in "standy" aspettando che la tensione ritorni sopra il cut-off ad esempio... questo può essere un caso, quindi se un elettrodomestico scarica sulla terra potrebbe esserci il ritorno sul neutro dell'inverter... forse sono pignolerie, ma preferisco tenere le due cose certamente separate. Altro consiglio che ti do, non metterti i teleruttori in casa, qualcuno ha lamentato un fastidioso ronzio che alla lunga potrebbe portarti a dare un colpo di accetta al quadro! 😀meglio in un vano. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate ..... ok, ci stavo appunto pensando che potesse verificarsi questo riflettendo sul tuo commento precedente e, tu mi stai dando conferma..... per i teleruttori fuori casa, in effetti...... ciò vuol dire però che la linea enel devo spostarla e farla arrivare non più al quadro in casa come è ora ( ora...da 20 anni.!!.) ma al locale tecnico in giardino....... però in effetti anche tu hai ragione.....non avevo proprio pensato ai ronzii..... Grazie per la dritta, sarebbe potuta essere causa di liti anziché di elogi per tutto il mazzo che mi sto facendo per fare l'impianto...😅😅 Momentaneamente allora userò un commutatore manuale dentro casa in attesa di fare la nuova linea ..... Grazie ancora... sempre buoni consigli....
@@AntonioSanna-v5o anch'io dal quadro di casa sono salito sul vano e ridisceso. Nel vano a 30m andata e 30m ritorno ho i teleruttori, nel quadro di casa anche un commutatore a 3 vie qualora volessi usare casa con il gestore! ;-)
Ciao, avrei 2 domande sul collegamento? Cosa sono quei 7A di Assorbimento se la bobina del teleruttore assorbe circa 3W? E perché la presenza del relè quando per la priorità dell'inverter basta non collegarlo al NC del teleruttore ENEL? Grazie
Ciao Andrea, in realtà quei 7A sono una falsa lettura della pinza amperometrica, infatti mettendo i puntali in serie alla bobina l'assorbimento è di circa 0,2A. Grazie per la giusta osservazione. In merito al secondo punto, il relè di priorità, onestamente è da provare. Appena ho 2 teleruttori a portata di mano faccio una prova, intanto salvo questo tuo messaggio tra le cose "da fare" ;-) grazie e un caro saluto
Ciao Donatello, grazie mille per i tuoi video superlativi!!! Ho messo in opera il tuo cablaggio,ma riguardo al "semaforo" quando vai a ponticellare le uscite dei 2 teleruttori per mandare tensione alla linea che alimenterà casa,crei una continuità sia delle fasi che dei neutri che andranno alle rispettive lampadine del "semaforo",x cui si accenderanno entrambe le luci del "semaforo". Se invece alimenti il "semaforo" dalle bobine a1&a2 del teleruttore inverter x la luce verde e a1&a2 del teleruttore rete x la luce rossa, tutto andrà alla perfezione. Correggimi se sbaglio. Grazie ancora x i tuoi documentari fotovoltaici 😁 Ps. Credo di aver scritto qualche volta di troppo....."SEMAFORO"!!! 😂
Ciao Omar, grazie per il tuo intervento. In questo video il semaforo è servito giusto per non inserire l'accecante lampadina e far meglio comprendere quale uscita era attiva. Ad ogni modo quello che hai indicato è un metodo favoloso qualora si volesse inserire un indicatore dell'uscita in uso. Io lo stavo inserendo proprio nel mio quadro in AC del prossimo video, ma ho terminato lo spazio nel quadro! 😀 Ti ringrazio ancora. Un caro saluto
Caro Donatello, giusto fare le raccomandazioni finali sulla messa a terra del neutro. Premesso che ho verificato che nell'ipotesi di rete staccata o assente tutti i carichi alimentati da un inverter ibrido cinese, con tensione bifase, non crea alcun problema, ma in caso di guasto all'inverter potresti avere 400..450V in continua che non è una bella cosa. Nel tuo caso specifico il problema non sussiste. Avendo un inverter toroidale intrinsecamente sei galvanicamente isolato quindi *no problem* anche in caso di guasto all'inverter. Se ci pensi bene mettere il neutro a terra quando il carico è su inverter è una cosa semplice e già tu lo hai realizzato egregiamente. Bravo!
Ciao Donatello volevo chiederti se il neutro a terra lo faccio prima direttamente sotto il bestione arancione ....posso evitare di farlo sul teleruttore come hai fatto tu nella parte finale del video... giusto?? Al teleruttore non avro bifase ma gia monofase come nell'altro teleruttore lato Enel.... giusto??? Grazie
Ciao, complimenti per il video, chiaro e esplicativo, ma non ho capito una cosa, quando hai detto NO PALINA dedicata all inverter per la terra in modo da avere la monofase dalla bifase collegando una delle due fasi dell inverter alla terra dedicata. Grazie
Ciao, nel video ho spiegato che la pallina di terra deve essere unica per tutta l'abitazione. Quindi bisognerebbe evitare di avere una palina dedicata solo per il fotovoltaico. In un secondo momento ho spiegato come eliminare l'uscita bifase dell'inverter connettendo il neutro sul cavo di terra, questo è possibile solo se non è l'inverter a gestire la rete. Un caro saluto
Ciao, se per Box intendi un contenitore io ho utilizzato un centralino esterno della Gewiss. Se invece intendi un box batteria, ovviamente non posso che consigliarti quelli che ho sul canale con il BMS JK. Un caro saluto
Ciao, molto interessante e ben fatto. Vorrei chiederti oppure chiedere a chi lo ha fatto, se i tempi di switch e se il calo in volt è sopportabile dall'abitazione e i vari dispositivi elettronici collegati senza farli stressare troppo.
Ciao Pasquale, io ce l'ho montato, mi scambia una volta al giorno in questo periodo che ho solo una batteria e devo montare ancora l'altra. Nessun problema con quello che ho in casa, i tempi di scambio sono più veloci da rete a inverter, quando scambia da inverte a rete c'è un ritardo in più che mi spegne qualche dispositivo più sensibile (raspberry). Inoltre sporadicamente quando passa da fotovoltaico a rete e ho un carico importante come ad esempio i climatizzatori che stanno buttando in quel momento, ogni tanto capita che mi scatti il differenziale. Un caos saluto
@@OFFGRIDfaidate Spiego solo la situazione così eventualmente potrebbe essere utile anche ad altri. Attualmente ho installato dai primi di ottobre un FV da 6Kw e 10Kwh di accumulo (Deye e OkSolar le batterie da 5Kwh l'una), attualmente sono in attesa di attivazione dello scambio sul posto. Ora diciamo di comune accordo durante l'installazione, mi è stato fatto vedere che se tiro già il contatore la casa non ha più corrente e che per farlo dovevo passare tutto sotto l'inverter con la linea di backup. A questo punto vorrei usare questa metodologia dei contattori teleruttori (senza usare quello switch da 40€ che si trova in giro) perchè se va via la corrente ho la necessità che la casa resti alimentata in mia assenza. Ho installato un pò di shelly, telecamere, modem quindi diciamo dispositivi che vorrei sia salvaguardare e sia che non vadano offline durante lo switch, qualcuno ha fatto dei test? Ottimo lavoro comunque eh! ;)
@@pasqualecarucci Ciao, avevo la tua stessa problematica, per il router mi saltava la portante, ho provato diversi UPS e alla fine ho trovato quello che non perde mai la sincronizzazione, l'unico funzionante, eccoti il link amzn.to/3V9JBM0
Buongiorno, volevo chiederle gentilmente se i prodotti elencati da lei tra Amazon e Aliexpress sono gli stessi articoli? Perchè noto una differenza di prezzo notevole, sarei tentato di acquistare sullo store cinese ma non vorrei mai che fossero non originali come quelli di Amazon. Grazie per un'eventuale risposta
Ciao, I prodotti dovrebbero essere gli stessi, io li ho acquistati sul sito cinese come tanti altri utenti... la differenza di prezzo tra il sito cinese e quell'altro è storia da tempo già dibattuta. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate la ringrazio della tempistica risposta, veramente molto gentile. Essendo un neofita in materia dell'offgrid, cerco sempre di racimolare più informazioni possibili per avere idee sempre più chiare su quello che vorrei per un mio progetto. Devo ammettere che il suo canale è tra i migliori di tutti quelli che ho visitato. Infatti ho iniziato con un piccolo impianto offgrid con Bluetti e appunto ho fatto installare da un elettricista qualificato un comune ATS di quello elencato da molti esperti, ma ad essere sincero non mi sentivo tranquillo della durata e affidabilità sulla sicurezza per la casa e per questo sto valutando di sostituire il tutto con un marchio più sicuro in tutto e per tutto, come quello mostrato in questo video, anche perché vorrei dormire sogni tranquilli. Un grazie per condividere tutte le esperienze spiegando con passione il tutto per filo e per segno, complimenti! Buona Pasquetta
@frankmax7349 Grazie a te per i complimenti, ad ogni modo prova per bene il tutto insieme al tuo elettricista, con i contattori qualcuno ha lamentato dei problemi in fase di scambio perché, dato l'assorbimento importante anche se per pochi mS, molto spesso salta l'interruttore differenziale, il salvavita, magari non sarà il tuo caso, ma tanti hanno risolto mettendo un magnetotermico prima dell'inverter e subito dopo in uscita dell'ATS fai da te, fate tutte le prove del caso e dormi sogni tranquilli, un caro saluto
Complimenti per le spiegazioni, chiare e semplici da seguire con tutti i passaggi. Sto assemblando i pezzi prima del montaggio finale. Una domanda in che centralino li hai messi? Non ci vanno nei normali centralini su barra di a meno di non adattarlo ma verrebbe un lavoro molto artigianale.
Ciao, Li ho inseriti all'interno di un quadro Gewiss, ad ogni modo ho dovuto escogitare un piccolo modo per non modificare nulla, Mi sono solo avvalso di due barre din anziché solo una, lo vedrai nel video che uscirà la prossima settimana. Un caro saluto
Ciao, io ho gia un impianto fotovoltaico a casa con scambio sul posto. Come potrei implementare un altro impianto fotovoltaico off grid? Il mio dubbio è questo correggimi gentilmente se sbaglio. Dal contatore generale attuale dal quale proviene la rete tolgo tutte le utenze( eccetto il fotovoltaico attuale), lo collego al magnetotermico/ teleruttore che gestisce la rete, poi una volta fatto l impianto con telettori parallelati aggiungo un altro magnetermico alla cui uscita collego le utenze? Sono un profano , non se se mi sono spiegato. Grazie
Ciao Federico, detto in parole povere e in modo semplice dovresti collegare (insieme al tuo elettricista di fiducia) al primo teleruttore l'impianto off-grid, al secondo teleruttore l'uscita dell'inverter ongrid che interverrà quando verranno meno le batterie dell'impianto offgrid. L'uscita unica di due teleruttori andrà ad alimentare tutte le utenze. Un caro saluto
Ah ho capito grazie sei un grande❤pero cosi facendo non perdo la produzione dello scambio sul posto?attualmente l uscita del fotovoltaico è connesso al generale che prende la rete dall enel.. credo
@federico6590 Assolutamente no perché il tuo attuale inverter credo abbia un contatore di sottrazione con un'uscita dedicata quindi continuerà a produrre e a buttare in rete mentre l'altro impianto alimenterà casa. Un caro saluto
Quindi dovrei aggiungere i fili fase e neutro che andrebbero dall uscita dell inverter attuale al teleruttore, lasciando quelli gia esistenti che buttano in rete la produzione? Scusa il disturbo e grazie per il supporto
@federico6590 il concetto è quello che ho scritto, mi raccomando fatti aiutare sempre da un elettricista, la corrente non la vedi ma la senti, occhio. Un caro saluto
ottimo video come sempre spiegato molto bene con dovizia di particolari. lo stesso schema puo essere usato sul teleruttore ad interblocco meccanico della siemens ?
Buonasera Donatello ..una domanda ..nel tuo link ,il prezzo dei teleruttori Schneider su Amazon e Alibaba è molto diverso...ma la qualità secondo te è la stessa? grazie
@@AlessandroManca-i3t neutro a terra in trifase... onestamente non mi era ancora capitata questa "problematica" e non ho fatto dei test per darti una risposta attendibile. Del resto non credo esistano degli ATS con 5 poli. Hai problemi con i differenziali trifase? Ora mi hai messo curiosità, vedrò di indagare ma al momento non saprei cosa dirti,. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate perché uscendo da tre inverter parallelizzati ho tensione sul neutro quindi devo per forza scaricarla a terra e stavo cercando di capire come gestire, la mia idea era utilizzare 4 contattori, 2 coppie, in ognuna 1 contattore usato per la trifase e uno per mettere a terra il neutro. Perché onestamente non penso vada bene usare i contatti ausiliari installabili per questo scopo
Ciao, grazie per i complimenti... certamente, puoi collegare un dry contact e programmarlo alla tensione di sgancio, in questo caso avverrà lo sgancio della bobina lato inverter... ti posso dire che hai avuto veramente un'ottima idea, non ci avevo pensato :-) bravo
Il neutro prelevato lato inverter, che nel video è in A2, potrebbe essere messo direttamente nel COM del dry contact; poi dal dry contact ripartirebbe dal contatto NO per andare in A2 del contattore lato inverter... Che ne pensi?
@@FrancescoPancaro ciao, non esattamente, serve semplicemente a far sganciare una delle bobine dell'ATS/contattore esistente a una determinata tensione. Un caro saluto
Buongiorno...innanzitutto grazie per tutti i video che pubblichi. Ho realizzato per il mio impianto fotovoltaico un ATS con i teleruttori seguendo i tuoi schemi (con la modifica di Andrea)...il tutto funziona senza problemi da giugno...ma ...non so se sia normale...è estremamente rumoroso...con un rumore continuo che è presente quando la casa è alimentata dal fotovoltaico e non dalla rete. Il rumore è decisamente elevato e si sente anche dall'esterno della casetta in legno in cui l'impianto è installato. Qualcuno ha idea di quale sia la causa?? Grazie
Ciao Matteo, il problema del ronzio mi è stato segnalato tempo fa da un altro utilizzatore che lo aveva in casa, quindi la notte sicuramente diventava fastidioso... la cosa strana è che tu lo senta addirittura da fuori casa... dovresti provare a fissarlo meglio e magari a usare dei distanziatori in gomma e vedere se va meglio... io non sento nulla perchè ce l'ho in terrazzo, ma neanche da vicino sento alcun ronzio particolarmente fastidioso. Un caro saluto
Ciao tempo fa ti avevo scritto riguardo quel problema dello scombino, come poter fare a fare scambiare senza avere problemi .. È se a comandare le bobina di un contattore in questo caso Enel ci si mette un relè temporizzato multifunzione e si imposta con un ritardo di di pochi secondi ?
Complimenti per chiarezza e semplicità nel descrivere ed esporre i vari temi e problemi. Una domanda : nel caso di impianto off grid in un condominio, come ci si comporta per il neutro a terra ?
ciao, bella domanda... in una casa indipendente facciamo un po' come ci pare, in un condominio veramente non saprei. C'è da dire che anche in quel caso la palina di terra dovrebbe essere unica, ma in un appartamento OFF-GRID, intendo completamente staccato dalla rete, senza contatore si potrebbe realizzare una palina dedicata per tutto l'alloggio, certo la vedo difficile, quindi prevale la regola del buon senso. Non potrei mai dirti fallo e non ti curar degli altri, diciamo piuttosto che potresti farlo consultando comunque chi si occupa dell'impianto elettrico della palazzina. Infine, se non hai problemi con la bifase io me la terrei, anche perchè più sicura della monofase. Un caro saluto
Ciao Giuseppe, se hai intenzione di far gestire la rete all'inverter, quindi in ingresso nei morsetti dedicati, ti sconsiglio di mettere il neutro in uscita a terra, a prescindere. Nel caso in cui lo fai attraverso un ATS vale quanto ho detto pocanzi. Se credo di aver capito la domanda.@@giuseppealtomani1655
Eh si, come ho detto prima palina unica per tutti e valuta il tutto con chi si occupa dell'impianto della palazzina, non dovrebbe essere un problema ma meglio il parere dell'addetto. Un saluto@@giuseppealtomani1655
Ciao purtroppo non ho presente il tuo impianto ma la problematica che mi hai esposto prima (gestire 2 impianti con ATS/contattori) è fattibile portando l'uscita di entrambi gli inverter nei 2 contattori/ats. Quindi che le uscite vengano dagli out degli inverter o dagli out dei magnetotermici è la stessa cosa. Un caro saluto
Ciao Donatello come sempre grazie di tutti i tuoi consigli ma volevo capire ma la corrente che arriva dal contatore enel deve entrare in questo contattore 1 e dal contattore 2 l'uscita lato inverter ma per alimentare l'inverter e farlo funzionare devo prendere la corrente all'entrata del contattore 1 ? Ti ringrazio e buona giornata
Ciao, la sorgente 1 è relativa alla fonte primaria quella che vuoi utilizzare sempre finché non viene meno e poi i contatori passeranno alla seconda quando questa verrà meno. Tutto qui. 😁 Se vuoi utilizzare l'inverter come fonte primaria La metterai su 1 e la rete sul 2. Un caro saluto
Buongiorno vorrei farti una domanda ma dal contattore B quello lato enel diciamo dalla parte superiore andrebbe collegato all' ingresso ac inverter? Grazie mille
ciao Giuseppe, guarda bene il video e lo schema riportato al temine dello stesso. Ho utilizzato il contattore a sinistra per l'AC dell'inverter, quello a destra per l'AC dell'Enel, in uscita da entrambi ho ponticellato il tutto e solo in quello lato inverter ho ponticellato il neutro sulla terra. Un caro saluto
Buonasera, volevo passare al teleruttore come nella versione che dimostri nel video in quanto provvisoriamente avevo un ats cinese regalato ma mi fido anche io poco in quanto mi pare plasticoso. Ho un dubbio riguardo il fatto che il teleruttore è 3 poli, nel quale la terra è collegata al neutro, questo immagino per la questione bifase, ma in un inverter che normalmente ha un relè integrato che dovrebbe mettere lui a terra il neutro ma che non lo fa più appunto facendo uscire una bifase come potrei procedere? Ho capito che è una questione a rischio e pericolo nostro, ma un parere tecnico come proseguirebbe se tale cosa non accade più? Ho 6kw di impianto con batteria, un teleruttore da 25A potrebbe andare bene o meglio scegliere un 32? grazie
Ciao Alessandro, non saprei che dirti in quanto andrei a darti un consiglio su un apparecchio con un'anomalia, è probabile che sia saltato il relè interno quindi mettendolo da se (con rete gestita dall'ATS/contattore) sarebbe la stessa cosa, ma non è il mio impianto quindi non posso darti garanzie sull'esito. Un caro saluto
Dipende dalla classe del differenziale non centrano i consumi ma le interferenze che si creano nello scambio è un po' come quando scattano i differenziali con i temporali anche se non ci sono perdite nell'impianto. Per esperienza se usi int. dif. di classe AC risolvi il problema
Grazie veramente, è già qualcosa che possiamo suggerire a chi ha questo problema, inserirò la tua dritta in un documento per la cartella condivisa. Un caro saluto
Esattamente, non è il carico ma lo squilibrio momentaneo che si crea durante lo scambio. Basta utilizzare un differenziale appositamente studiato per questo tipo di disturbo.
@@OFFGRIDfaidate ciao. Ogni marca propone un suo modello specifico. È sufficiente guardare il simbolino stampigliato sul fronte del differenziale. Comunque tutti i modelli di tipo AC sono validi. Quelli con la doppia onda stampata.
ciao Luigi, dipende quello che deve fare, se ad esempio deve staccare l'inverter ad una certa tensione puoi farci passare il cavo della bobina dell'ATS/contattore. dipende da ciò che deve fare, se invece vuoi sapere come si programma, non ho ancora affrontato l'argomento ma ci sono tantissimi esempi qui su youtube, Un caro saluto
Ciao Donatello e molti complimenti per il tuo video, come gli altri che seguo sempre. Una domanda: senza mettere a terra il N dell'inverter, per ottenere la monofase, i vari Shelly funzionano ugualmente con la bifase? Grazie mille. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie. Una domanda: quel modello è per carichi non induttivi. Vedi problemi ad utilizzarlo su casa full electric con piano ad induzione?
@@acorbetta Utilizzato da tanti utenti che l'hanno adottato come sistema, nessun problema, a parte qualcuno che scatta il differenziale in fase di scambio, per il resto nessuna segnalazione in merito. Saluti
ciao Roberto, come hai potuto constatare a me esce bifase (con fase splittata). Ci sono delle discrepanze simili anche tra i vari utilizzatori, sial del 3500w che del 5500w, quindi più che un aggiornamento firmware come qualcuno ipotizza credo ci siano delle differenze hardware, quindi modelli con scheda single phase e modelli split phase. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate io ho il modello 5000w quello grigio non quello bianco e arancione. Ho un amico elettricista proviamo insieme può darsi che sbagli io. Grazie. Ti faccio sapere.
Ottimo video. Il mio inverter possiede l'uscita Backup, diversi elettricisti hanno inserito un secondo contattore per gestire il full backup. In pratica si hanno 3 sorgenti - 1 INVERTER - 2 BACKUP - 3 ENEL. Quale sarebbe lo schema per il secondo Contattore? Grazie
Ciao Giuseppe, non è semplice rispondere qui non conoscendo l'impianto, ma si può fare con 2 ats, il primo gestisce inverter e backup, il secondo l'usxita di questi due che quando non hanno tensione passa a rete. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate Ti ringrazio. Domanda... perché invece di 2 ATS non si possono usare 2 CONTATTORE visto che in un tuo video precedente li consigliavi rispetto ad un ATS? Grazie
@giuseppedamore5631 beh il concetto è il medesimo ma dovresti usare un doppio blocco di contattori, 4 in totale, era solo per illustrarti il concetto. Un saluto
Ciao, come hanno fatto in tanti, per implementare l'accensione o lo spegnimento a distanza di una delle bobine si potrebbero utilizzare degli interruttori SonOff oppure uno Shelly. Un caro saluto
il differenziale scatta solo se supera la soglia 0,003A, o perlomeno se vede dispersione verso terra, poi 7,73 A, se ho capito bene è la corrente di spunto della bobina del teleruttore?
Grazie per il video e per la spiegazione grazie al quale sto realizzando il mio quadro, finalmente riuscirò a staccare la rete dall’inverter, ma ti volevo fare una domanda, posso attaccare al relè il drycontact delle mie batterie invece che alimentarlo dalla linea dell’inverter? Vorrei evitare il catoff per far sì che avvenga lo scambio. Grazie ancora
Buongiorno e grazie per avermi risposto, In sostanza vorrei comandare lo sgancio e il riaggancio del contattore del fotovoltaico con un dry contact così da non far arrivare l’inverter al cut off, ma non riesco a capire bene come inserirlo nello schema. Aspetto info, tanto sono in attesa che mi arrivi il tutto per creare il mio nuovo quadro.
@bclaudio1983 Ciao Claudio, in realtà è più semplice di quello che immagini, devi semplicemente interrompere all'occorrenza l'alimentazione della bobina del contattore lato inverter, tutto qui. Un caro saluto
Buongiorno, premetto che non ne capisco molto, vorrei sapere se posso montare questo sistema su tutte le potenze, ho 6 kw di impegnativa, un inverter da 10,2 kw e un impianto nominale da 9kw, posso tranquillamente montare questo ATS?
ciao Franco, certamente, ma questi contattori sono da 38A quindi reggono fino a circa 8000W, se prevedi che dal tuo inverter vengano erogati più kW dovrai optare per dei contattori di amperaggio maggiore. Un caro saluto
ciao Alfonso, è un rebus! :-) Ti salta con l'ATS o i contattori? O ti salta senza questi? In tutti i casi non esiste una risposta definitiva, c'è chi dice di mettere a monte un magnetotermico e in uscita dall'ATS un altro magnetotermico, poi differenziali per le utenze, qualcun altro di cambiare classe di differenziale, insomma, cambia caso per caso, hai un bel po' da indagare e fare test! :-) un caro saluto
Ciao, domattina esce un nuovo video su un inverter ibrido in cui faccio vedere come si risolve il "problema" della bifase... ma è un'operazione che non è una regola, viene fatta a tuo rischio e pericolo e solo se hai la rete completamente separata, quindi gestita da un dispositivo tipo ATS oppure contatori, non può essere fatta se la rete è connessa all'inverter. Un caro saluto
Per altri apparecchi si risolve con un trasformatore di isolamento, mettendo un polo del secondario a terra, magari funziona anche con la WallBox. Comunque chi progetta ste WallBox dovrebbe essere conscio che in molti casi andranno alimentate a bifase....
ciao Nicola, come da prova effettuata, se non si azzera la pinza memorizza solo un valore maggiore di quello precedentemente registrato, mi interessava conoscere l'assorbimento massimo facendo più sganci! ;-) un caro saluto
ciao Nicola, scusa ma mi è spuntata questa notifica relativa alla tua domanda oggi, dopo 5 mesi! Non so se ti ho già risposto ma la pinza si aggiorna con il nuovo valore più alto ad ogni lettura. Un caro saluto
Ciao Donatello come sempre Ottimo video,per piacere vorrei un consiglio da te, dal 2018 mi hanno installato un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto e ora stavo pensando di montare un off grid ma non riesco a capire come posso fare per isolare il mio vecchio impianto? mi potresti dare un tuo consiglio per piacere
Ciao, potresti separarli con ats o teleruttori, come fonte primaria metterei il nuovo impianto off Grid, come secondaria l'uscita dell'impianto esistente. In uscita dall'ats verso le utenze. Tutto qui 😁 un caro saluto
Io a volte ho problemi di sgancio del magnetotermico differenziale sul lato inverter, generalmente quando è sotto carico è i contattori scambiano questo scatta! Succede poche volte ma succede ed è molto noiosa come cosa. Sono tentato a comprarne uno a riarmo automatico come quello presente nel centralino di casa ma oltre a costare molto mi piacerebbe sapere per quale vero motivo questo scatta!
ciao Andrea, poco fa un caro amico del canale, Ivano, mi ha detto di aver risolto mettendo a monte dell'inverter, nell'ingresso del contatore, un magnetotermico, in uscita dall'inverter un altro magnetotermico e poi tutti differenziali in casa. Un altro utilizzatore, Marco, dice di aver risolto con a valle MTD di tipo F con riarmo automatico e poi un sezionatore con POP per i sovraccarichi. Sembra comunque essere dovuto ad un problema di dispersione che si intensifica in fase di scambio. Un saluto
ciao Vincenzo, teoricamente potrebbe durare per sempre essendo un relè di qualità, ma la cosa più importante è che misurandolo (proprio ora) con la pinza amperometrica con non ha alcun assorbimento (o un assorbimento talmente irrilevante da non essere rilevato) quando è sotto tensione, l'enorme assorbimento avviene solo in fase di scambio. Un caro saluto
In realtà non essendoci passaggio di corrente, o comunque di ampere importanti, non credo scaldi, poi lo scopriremo tra poco! :-) Un saluto@@Vinc3nzo87
Mi sembra che Schneider abbia a catalogo un contattore che scambia automaticamente le sorgenti Enel e fotovoltaico rispetto al carico. Non mi è chiaro quindi perché ne usi 2. Uno solo non basterebbe?
Ciao Riccardo, usando questi 2 contattori, insieme all'interblocco meccanico, ho una sicurezza imparagonabile al solo interblocco elettrico. Un caro saluto
Ciao, ma cosa stai leggendo con la pinza? Il foglio con le caratteristiche di quei teleruttori parla di 7VA di consumo durante la commutazione. io ho montato il modello LC2D25U7 e da targa mi dice consumo continuo della bobina di commutazione 100mA... qualche cosa non mi torna. Dici che in commutazione consuma 6 A?
ciao Ivan, si con la pinza ho letto solo il picco in fase di commutazione, in alcuni casi sporadici anche 10A per pochi mS ovviamente. L'autoconsumo di cui parli è sicuramente molto basso, nemmeno rilevabile dalla mia pinza, il "risucchio" della potenza avviene solo in fase di scambio. Un caro saluto
Ciao Donatello, Giuseppe di Oria; In tutto il marasma dei miei teleinvertitori che sicuramente ricorderai…😂 avevo già fatto a prescindere l’interblocco elettrico tra i due. Se ti ricordi e ti va, parlane in un prossimo video, giusto per evitare mangiamenti di testa a qualcuno. Un abbraccio
Comunque, per quanto riguarda i magnetotermici, il problema potrebbe essere causato dalle curve di intervento ( curva a C od curva a D ). Io ho usato magnetotermici ABB e non ho avuto questo problema
massimombonini.studiombm.it/pdf_impianti_elettrici/CURVE%20DI%20INTERVENTO%20EGLI%20INTERRUTTORI%20MAGNETOTERMICI%20BTicino.pdf Il magnetotermico può essere di varie case costruttrici, a prescindere da quelli che ho usato io sarebbe opportuno che guardassero la tabella per rendersi conto di quale utilizzano loro
Ciao, bisognerà provarle tutte, alla fine ci sarà un documento dove tutti hanno detto la loro e chi ha questa problematica potrà tentare diverse strade, Grazie anche a te, un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate cmq ho visto e rivisto il tuo video, tutto funzionante però ho notato una cosa e correggimi se sbaglio.. Dal cablaggio che hai fatto tu in pratica 1 contattore esclude l'altro è viceversa.., be in questo caso quando non c'è più alimentazione che arriva dallinverter subentra l'alimentazione della rete (tutto regolare) ma quando ritorna ad alimentare linverter se non si va manualmente a togliere alimentazione della rete il contattore che per l'appunto fa passare alimentazione dellinverter non parte perché la sua bobina non si eccita visto che il contatto rimane aperto.. Si deve andare manualmente a togliere alimentazione alla rete.. Invece a mio avviso si dovrebbe dare priorità allimverter alimentando la sua bobina direttamente senza farla passare dal contattore della rete, aggiungendo sempre un mini relè per ritardare lo scambio ovviamente.. Ma in questo modo appena linverter ritorna ad alimenta automaticamente eccita la sua bobina e apre il contatto del contattore della rete..
@@ispanicobianconero2006 ciao Ispanico, ti ringrazio per la segnalazione, faccio qualche prova ed eventualmente... valuto una modifica di questo schema o del precedente! :-) Grazie e un caro saluto
ciao Michele, più che un consiglio ti posso dire che per legge la struttura dei pannelli andrebbe collegata a terra e che per mia scelta non lo farò.... è una scelta! :-) un caro saluto
Ciao Donatello a mio avviso il problema del differenziale che scatta potrebbe essere una somma di dispersioni cioè sul differenziale ce una soglia di intervento magari a chi scatta il differenziale e purché da una soglia da 0 10 loro hanno gia in essere una differenziale 8 e il sistema coi contattori crea differenziale 3 che porta a 11 e scatta
Ciao Roberto, credo che tu abbia ragione, è un dilemma che affligge tanti utilizzatori. Infatti sembra che "isolando" i contattori tra 2 magnetotermici e mettendo a valle dei differenziali il problema non si verifichi. Un caro saluto
Ciao, rispetto al vecchio schema è stata migliorata la parte in cui si attivano le due bobine, nel precedente si attivavano contemporaneamente anche se per pochi millisecondi, in questo non accade, Se si hanno problemi con il precedente provare questo, Un caro saluto
Ciao Daniele, farò vedere questa operazione nel video di montaggio, ad ogni modo si fa aprendo una porta del modem e collegando un account gratuito NO IP per avere un indirizzo statico, Un caro saluto
ciao Daniele :-) tranquillo che non tarderò, ho 1 video già girato da montare e una recensione da fare in settimana, poi dovrei completare quello "finale" .-) un caro saluto@@daniele9160
Ma perché non prendere un Ats già fatto da 63A che ha già dei contatti puliti No e Nc x lato e costa 50 euro e va alla grande . Oltretutto puoi già lasciare fisso la terra con il neutro x la bifase . E se si vuole per forza alimentare anche l inverter si mette un relè in serie alla terra che si può gestire in caso di alimentazione dell inverter x caricare le batterie x esempio . Tutto funzionante da 3 anni. Tutto sicuro, semplice e funzionale
Ciao Massimo, la scelta di un ATS al posto dei contattori è una scela, personalmente ritengo più sicuri i contattori per via dell'interblocco meccanico, ma in tanti come nel tuo caso si trovano benissimo con un ATS, sicuramente più diffuso. Sono contento che da 3 anni alao uso senza problemi, se avrai modo facci sapere di più sul siatema che hai descritto. Un caro saluto
Salve, io ho come linea primaria la rete, secondaria una power station (frequenti blackout). Magnetotermico che gestisce la presa della power station sotto differenziale chint prima dell ingresso nel teleruttore (onde evitare ridondanza nel caso si inneschi la power station). Se scollegata dalla rete la power station e la rete si scambiano bene ma, se la PS è sotto carica, manca la rete, si avvia come ups e poi torna la rete del distributore solo in questo caso stacca il differenziale della PS stessa e basta. Se scollegata da rete nessun problema. Ho provato di tutto, differenziali diversi, magnetotermico post teleruttori, ma nulla... P.S. nel tuo impianto hai usato dei differenziali con sensibilità da 10ma... secondo norma non dovrebbero essere usati per proteggere intere reti domestiche ma solo singoli apparati...
Ciao Mariano, nel video ho utilizzato quei differenziali perché li avevo qui, solo come esempio e come alimentazione delle due fonti... questa storia dei differenziali che saltano è una bella rottura, a chi si a chi no, speriamo di scoprire l'arcano e risolvere questo problema per tutti. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate Secondo te la problematica non potrebbe derivare dall assorbimento in fase di scambio nel differenziale? Purtroppo non vi è una regola (o se esiste io non l ho trovata e se qualcuno può e sa, sarei felice se intervenisse) che stabilisce a monte di un tale sistema se usare mt, mtd o addirittura nulla... io a breve farò una prova mettendo sul lato inverter (power station nel mio caso) mtd da 25 (fornitura da 5kw)... dato ora ne ho uno da 16 che per l assorbimento max della PS (2400 watt costanti) pensavo bastasse... in realtà basta per gestire la linea ma in fase di scambio credo che parte dell assorbimento lato rete (25a) faccia scattare quello da 16... In più credo che a monte delle bobine possano essere utilizzati solo magnetotermici e non mtd...
@@marianorivoli1832 Ciao Mariano, un amico mi ha detto di aver risolto mettendo in ingresso gestore un MT, in uscita dai contattori un MT e i differenziali tutti dopo, così non gli scattano più. Di sicuro quando c'è un assorbimento da 8-10A se c'è una piccola dispersione potrebbe diventare più importante. Mistero della fede
@@OFFGRIDfaidate Grazie per la celere risposta Donatello, secondo te, utilizzando due mt (uno lato rete e uno lato inverter) a monte dei teleruttori potrei risolvere? tanto poi a valle delle bobine ci sono i differenziali ecc..
@@marianorivoli1832 Purtroppo se non provo non posso darti certezze, ho riportato l'esperienza di un amico di nome Ivano che ha risolto in questo modo. Non potrei dirti di si non avendo provato
Io ritengo che l'ATS sia piu' affidabile dei telerrutori con interblocco, in quanto il nucleo ferromagnetico dei telerrutori col tempo sprigionano una piccola sostanza oleosa appicicosa che tendono in mancanza di tensione a ritardare lo sgancio del telerrutore creando problemi all'impianto.
Il nucleo ferromagnetico del teleruttori è composto da un pacco lamellare con una serie di piastrine al silicio, queste piastrine al silicio contengono un olio minerale , il quale col tempo e col caldo fuoriesce dal nucleo incollando i due nuclei.Io come elettricista industriale in pensione, ho avuto moltissime volte occasione di sostituire il teleruttore in quanto rimaneva incollato.La documentazione di tale fenomeno la puoi trovare nei siti in tedesco ed i inglese. @@OFFGRIDfaidate
ciao Camillo, grazie per questa informazione, dalla tua esperienza è sicuramente qualcosa che potrebbe accadere, speriamo non in tempi brevi, poi si sa che niente è eterno! ;-) grazie ancora, un caro saluto@@circospezione
ciao, credo tu intenda quell'ATS con la rotellina rossa... si, in effetti con quelli è un terno al lotto! :-) molto meglio i teleruttori. Un caro saluto
Caro Donatello, giuste tutte le tue raccomandazioni finali sulla bifase. Una sola precisazione: il differenziale di casa (30 mA) nel caso della bifase non funzionerà mai proprio per il concetto stesso di differenziale ( a proposito... no! il differenziale non interviene per sovraccarichi improvvisi...) . A tal proposito ti rimando a questo interessante link: ua-cam.com/video/fLOzWZdp-FU/v-deo.html Ribadisco quanto già ti dissi tempo fa: secondo me noi che usiamo il toroide giallone non dovremmo mettere il neutro a terra solo per far funzionare il differenziale e sentirci più sicuri, perchè è vero esattamente il contrario!
ciao Francesco, grazie per il link molto interessante... con l'uscita del toroidale (ma non solo) è sempre una inutile lotta intestina! :-) un caro saluto
ciao Massimiliano, di più semplice c'è l'ATS ma meno sicuro, di più sicuro questi Contattori ma più complesso come schema. Diversamente un qualsiasi inverter che gestisca anche la rete ed abbia una funzione full backup. Un caro saluto
Certo, il più semplice è il mini ATS della GEYA che puoi vedere nel video ""ATS o CONTATTORI: test in fase di scambio RETE-INVERTER" presente nei video di questo canale. Un saluto @@massimilianodeiddascalea
Si c'è, ossia non montare un ATS nell'impianto perché esso è foriero di problemi e stop alla produzione dal solare. Io ho un sistema che all'interno dell'Inverter/charger c'è una serie di relè di potenza che vengono gestiti da una centralina di supervisone gestita dall'utente. La rete del gestore che oltre a caricare la batteria quando il solare non da niente o quasi niente implementa anche la funzione UPS. Così non è necessario nessun ATS e rotture di balle varie. Ricordiamoci il principio: ciò che non c'è... non si rompe! Un caro saluto a Donatello.
ciao Jo, sempre grazie per i tuoi interessanti contributi, è come al solito molto stimolante il sistema che hai descritto, un caro saluto @@joblack3991
Aaaaalora se vuoi mettere per forza ma proprio per forza il neutro a terra, perché altrimenti non ci dormi la notte, evitando praticamente ogni complicazione basta metter un trasformatore di isolamento a monte dell'impianto di rete, e un'altro a valle del l'inverter (praticamente le uscite dei trasformatori sarebbero collegate ai collettori nello schema appena visto) e collegare di entrambi un capo a terra... Ma siccome i trasformatori di isolamento non crescono sugli alberi e non li regalano a gli angoli delle strade , per lo meno per ragioni di budget e ingombro, se tutto funziona, io eviterei e me ne farei una ragione dormendo sonni tranquilli...😅🎉
Ottime le precisazioni sul discorso neutro a terra, per quanto riguarda la verifica del corretto funzionamento del differenziale aggiungerei e sottolineerei che la prova non va fatta solo premendo il tastino in quanto quest'ultimo opera semplicemente uno sgancio meccanico. Con la bifase il classico salvavita non interviene. Anche solo cambiare una lampadina, se non si è consapevoli della presenza delle due fasi è pericoloso
Se l'inverter genera una bifase sì può optare (e comunque farei delle prove) per mettere dei differenziali 2P e nel caso sia solo la caldaia (e di solito è solo quella a dar problemi) e scegliere tra le due opzioni A) alimentare normalmente la caldaia da Enel B) mettere un trasformatore 220/220 detto di "isolamento" mettendo a terra uno dei due poli del secondario - questo solo per l'alimentazione della caldaia, quindi si fa un piccolo quadro elettrico in prossimità della stessa, basta quindi un trasformatore di piccola taglia- problema abbastanza noto in alcune zone del Lazio dove il gestore eroga la bifase NB. I miei differenziali 2P scattano, avevo una dispersione a livello resistenza lavatrice e scattava. Poi ho fatto delle prove e scattava sia disperdendo una fase che l'altra.
@@OFFGRIDfaidate personalmente la vedo come una soluzione più "pulita". Resta il fatto che ogni "maker" che si voglia approcciare a farsi un impianto off-grid dovrebbe fare delle valutazioni serie sulla sicurezza, che implicano anche delle valutazioni sul modello di differenziale (ma non solo). Scandaloso che sul mercato ci siano ATS in materiale non ignifugo, grazie per la dritta opterò a breve anch'io a a sostituirlo con coppia di contattori.
Ciao Andrea, questa mi giunge nuova, che scatti con l'ATS che ha un assorbimento veramente basso rispetto ai contattori è un bel problema, ad ogni modo qualcuno ha risolto mettendo a monte, in ingresso gestore, un magnetotermico, in uscita dall'ATS/Contattori un altro magnetotermico, solo dopo quest'ultimo i differenziali. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate invece è comune. A me ha cominciato a farlo da qualche mese. Ho magnetotermico in ingresso ac, ma non dopo l'ats, dopo l'ats ho il magnetotermico differenziale che poi va verso casa, che è pure di quelli un po' più buoni non sensibili diciamo
Brutta storia comunque, ad ogni modo, se hai modo, prova a metterci un MT in uscita dall'ATS invece dell'MTD. Un saluto e Buona Pasqua @@andreadesimone3879
Ciao Vincenzo, anche qui hai ragione, sarà l'aria di primavera che mi confonde le idee :-) ad ogni modo reputo ciò che hai scritto qui e poco fa, molto utile e mi aiuta a meglio comprendere li spettatore, a mettermi dall'altra parte del monitor,... non scherzo, grazie
@@OFFGRIDfaidate il contattore si e rotto e la 220 della rete si è scontrata con l'inverter io lo sentito stakka e sstakka ma non ho fatto in temomeglio pilotare a mano era comodo per il fatto di non ammattire quando accendevo l'inverter staccava dasolo per poi ritornare in rete una volta stakkato l'inverter
@roccotoscano Grazie per questa informazione, ma do che contattore si trattava? Te lo chiedo perché con i teleruttori con interblocco meccanico è impossibile che accada. Saluti
Non si capisce un bel niente. Ti anticipo che ho insegnato per tanti anni impianti industriali lavorando con schemi e contattori. Figuriamoci chi ti ascolta senza avere nozioni. Sono tra i primi a scrivere, vediamo cosa dicono gli altri. Sono curioso Prima di fare i collegamenti devi fare vedere lo schema. Spiegarlo e poi fare i vari collegamenti devi lavorare seguendo lo schema.
Ciao Vincenzo, ho dato per scontato che qualcuno avesse visto i video precedenti sui contatori, anzi tutta questa serie.. nel tuo caso evidentemente non è cosí e chiaramente qualcuno si chiederà di cosa sto parlando :-) hai ragione, ne terrò conto per il futuro, un caro saluto
noto, ma non sono un esperto, che le tensioni dei teleruttori sono 24 v. /230/380 ua-cam.com/users/redirect? event=video_description&redir_token=QUFFLUhqa29mby15SzhiS0xLUExQa0J3WXJTV0hibkxUUXxBQ3Jtc0ttTTlobXlTWFp6cmhKeUVKcUdXZmp3OFRDOWxLNjdXMG5OT2Z6Q04xMmlzNldMOVZRNUp5NHR1X3dETlhlZFZQaWZCM1B0TUFGZ0Zkdm5WS0VJcUNNSGdFQVpoR1BJY3dkaWE5RS1kaUlsN19FdmF6WQ&q=https%3A%2F%2Famzn.to%2F3ZgN6Rq&v=MDmZYE2FDh4, è il caso di spiegare meglio tenuto conto che la prevalenza degli impianti domestici lavora a 48 volt? ritengo che un contattore dovrebbe lavorare a 48 v. e il, secondo a 230v., sbaglio?
@@OFFGRIDfaidate non siamo tutti esperti di elettronica, scusami ma devi spiegare meglio a coloro come me che con hanno competenze; vuoi dire che non riscalderanno e non bruceranno oppure cosa? visto che ti sono stati suggeriti, tu li hai sperimentati, provati?
@pieroluigidemitri3486 ciao, certamente, come potri vedere nei video successivi quello è il mio quqdro, montato a casa mia.... scusa ma non capisco la tua paura? Fammi capire. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate la mia preoccupazione, chiamiamola così, sarebbe quella che andrei a fare degli acquisti per comporre un impianto senza le dovute sperimentazioni, ad esempio, non capisco a mezzo di quale meccanismo, meccanico o elettronico l'impianto passa da inverter a rete e viceversa? ovviamente non sono un tecnico.......
@@pieroluigidemitri3486 ciao Pierluigi, questo schema (utilizzato da tanti) si usa per passare da inverter a rete in funzione della presenza o meno della tensione sulle 2 bobine, dando priorità (attraverso il relè) all'inverter. Lo scambio avviene in modo sicuro grazie ai teleruttori che con l'interblocco meccanico impediscono il ritorno della corrente dell'uno nell'altro impianto. In pratica come un ATS ma più sicuro. ATS o Teleruttori servono a far si che nel caso di un guasto sull'inverter le utenze vengano alimentate dalla rete e nel mio caso quando vado a inverter avere la monofase. Se hai un inverter che può gestire la rete funzionerà tutto senza problemi, con qualche modello quando andrai a batteria avrai la bifase e non andranno i "classici" differenziali P+N ma solo quelli P+P. Un ATS non è necessario, è semplicemente comodo per le motivazioni che ti ho elencato, ma in tanti ne fanno tranquillamente a meno lasciando gestire tutto all'inverter. Un caro saluto
Complimenti ottimo video sei stato molto preciso e chiaro
ciao, cercheremo comunque di essere sempre più chiari! ;-.) grazie infinite
Bravo e complimenti delle spiegazioni
ciao Alessandro, grazie infinite, un caro saluto
Grazie per le spiegazioni
grazie a te per il supporto, un caro saluto
Grazie molto esauriente, complimenti.
Grazie a te, un caro saluto
ciao grazie di tutto ottimo lavoro
Ciao Mario, Grazie a te
Ciao avevi detto che avresti parlato del problema dello scatto del differenziale,hai fatto il video poi? Grazie mille
Ciao Luca, no, ne parlerò in un video riepilogativo, anch'io ho lo stesso problema quando passo a rete con o clima che stanno pompando, con bassi carichi no. Credo ci sia poco da fare. Un caro saluto
Innanzittutto complimenti per il video con esposizione passo passo, accompagnata da schema elettrico e da uso di colori dei fili diversi 👍🏻
Il differenziale interviene quando le correnti dei conduttori di fase e neutro sono differenti.
L'induttore (in questo caso la bobina del teleruttore) è un "accumulatore di energia" come ed opposto al condensatore, e forse nel transitorio determina l'intervento del differenziale (magari questi utenti hanno ancora il modello base A o AC non ricordo).
Anche la pinza amperometrica può essere forse tratta in inganno da questi transitori.
Colto dal dubbio ho fatto una prova (che ho filmato e messo in video) usando un fisibile da 1A, mettendo l'amperometro in serie, rilevando un assorbimento di 0.06A (anche io sto facendo un quadro con questi teleruttori)
ciao Giachi, ho visto il tuo video e mi sono anche iscritto al tuo canale. Ti ringrazio per questo prezioso contributo, in effetti sembrava strano che in alcuni casi questi contattori avessero un assorbimento anche di 10A ma con i fusibili da 2A che avevo messo non saltavano. Questa storia dei differenziali è davvero una dannazione per tanti utenti, vorrei fare delle prove per cercare di replicare il problema, c'è chi ha messo a monte dell'impianto e i uscita dall'ATS un MT e poi i differenziali, in questo modo ha risolto, ma sarebbe interessante capire la causa scatenante di questo inconveniente. Grazie ancora e un caro saluto
Grazie!
Dono andato a vedere anche il datasheet Schneider e loro riportano una potenza apparente di spumto di 70VA ed una a regime di 7VA.
I miei sono "cinesi", ma credo che non siano differenti.
In verità dovrei fare la prova in funzionamento come Ats (quindi un teleruttore che si diseccita ed uno che quasi contemporaneamente si eccita), ma oramai lo farò quando mettetò in moto l'impianto.
@@giachi75 Perfetto, tienici aggiornati, sembri essere molto competente. Grazie!
Grazie.
Lavoro nel settore dell'automazione, ma vedo che questo settore (il fv fai da te) è fatto di tanti argomenti non scritti sui libri di scuola ma che si imparano in modo empirico e discutendo tra di noi (vedi come caricare o bilanciare le Lifepo4, la produzione dei pannelli FV con scarsa illuminazione, l'autoconsumo degli inverter, ecc.)
@@giachi75 Hai ragione, è un bene che ci siano questi mezzi di condivisione che ci aiutano a non restare relegati lontano dalla conoscenza. Un caro saluto
Condivido tantissimo il concetto di sicurezza. Meglio essere sempre cauti a costo di spendere qual cosa bin più. In questi test che sezione di cavo hai usato?
nel mio impianto, cavi da 1,5 per le bobine, per ingressi e uscite invece da 6
@OFFGRIDfaidate grazie Antonello. Sempre in sicurezza. Per il momento sto usando l'ATS rapido. Ma saprò darti conferma più avanti.
Ciao Donatello...mi stavo riguardando questo tuo video. Al punto minuto 24:50 parli della messa a terra del Neutro. Io anzi che farlo fare al teleruttore nel quadro dentro casa, lo faro direttamente all'inverter. In questo modo la linea dell'Inverter mi arriva dentro casa direttamente monofase e li scambio con il sistema che stai facendo nel video l'ingresso inverte/gestore. Per quanto riguarda la scelta monofase o bifase poi, a mio avviso e parere è preferibile la monofase visto che alcuni apparecchi se non hanno il neutro a zero non funzionano o vanno in blocco. Altra cosa importante, con la bifase, i differenziali non funzionano come dovrebbero e per quello che sono preposti a fare....cosa non da poco... correggimi se sbaglio !.... Grazie
Ciao Antonio, concordo in merito ai differenziali... per quanto riguarda il neutro mettendolo a terra a monte non hai una separazione dei 2 impianti, io lo faccio sul teleruttore proprio quando l'impianto va solo a fotovoltaico, diversamente potrebbero esserci dei ritorni sulla terra da parte di uno nell'altro impianto. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate ... grazie per la risposta, e penso o spero di aver capito ..... Io nel quadro dentro casa, ai teleruttori collego le due linee, inverter e rete. poi ovviamente o vado con una o vado con l'altra ..... quindi non riesco a comprendere perché " diversamente potrebbero esserci dei ritorni sulla terra da parte di uno nell'altro impianto ".... Se vado a rete, è perché l'inverter si è spento per mancanza di batteria..... ...mi sta fumando un po la testa...
@@AntonioSanna-v5o ciao, in realtà l'inverter potrebbe non essere proprio spento ma essere in "standy" aspettando che la tensione ritorni sopra il cut-off ad esempio... questo può essere un caso, quindi se un elettrodomestico scarica sulla terra potrebbe esserci il ritorno sul neutro dell'inverter... forse sono pignolerie, ma preferisco tenere le due cose certamente separate. Altro consiglio che ti do, non metterti i teleruttori in casa, qualcuno ha lamentato un fastidioso ronzio che alla lunga potrebbe portarti a dare un colpo di accetta al quadro! 😀meglio in un vano. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate ..... ok, ci stavo appunto pensando che potesse verificarsi questo riflettendo sul tuo commento precedente e, tu mi stai dando conferma..... per i teleruttori fuori casa, in effetti...... ciò vuol dire però che la linea enel devo spostarla e farla arrivare non più al quadro in casa come è ora ( ora...da 20 anni.!!.) ma al locale tecnico in giardino....... però in effetti anche tu hai ragione.....non avevo proprio pensato ai ronzii..... Grazie per la dritta, sarebbe potuta essere causa di liti anziché di elogi per tutto il mazzo che mi sto facendo per fare l'impianto...😅😅 Momentaneamente allora userò un commutatore manuale dentro casa in attesa di fare la nuova linea ..... Grazie ancora... sempre buoni consigli....
@@AntonioSanna-v5o anch'io dal quadro di casa sono salito sul vano e ridisceso. Nel vano a 30m andata e 30m ritorno ho i teleruttori, nel quadro di casa anche un commutatore a 3 vie qualora volessi usare casa con il gestore! ;-)
Ciao, avrei 2 domande sul collegamento? Cosa sono quei 7A di Assorbimento se la bobina del teleruttore assorbe circa 3W?
E perché la presenza del relè quando per la priorità dell'inverter basta non collegarlo al NC del teleruttore ENEL?
Grazie
Ciao Andrea, in realtà quei 7A sono una falsa lettura della pinza amperometrica, infatti mettendo i puntali in serie alla bobina l'assorbimento è di circa 0,2A. Grazie per la giusta osservazione. In merito al secondo punto, il relè di priorità, onestamente è da provare. Appena ho 2 teleruttori a portata di mano faccio una prova, intanto salvo questo tuo messaggio tra le cose "da fare" ;-) grazie e un caro saluto
Ciao Donatello, grazie mille per i tuoi video superlativi!!!
Ho messo in opera il tuo cablaggio,ma riguardo al "semaforo" quando vai a ponticellare le uscite dei 2 teleruttori per mandare tensione alla linea che alimenterà casa,crei una continuità sia delle fasi che dei neutri che andranno alle rispettive lampadine del "semaforo",x cui si accenderanno entrambe le luci del "semaforo".
Se invece alimenti il "semaforo" dalle bobine a1&a2 del teleruttore inverter x la luce verde e a1&a2 del teleruttore rete x la luce rossa, tutto andrà alla perfezione.
Correggimi se sbaglio.
Grazie ancora x i tuoi documentari fotovoltaici 😁
Ps. Credo di aver scritto qualche volta di troppo....."SEMAFORO"!!! 😂
Ciao Omar, grazie per il tuo intervento. In questo video il semaforo è servito giusto per non inserire l'accecante lampadina e far meglio comprendere quale uscita era attiva. Ad ogni modo quello che hai indicato è un metodo favoloso qualora si volesse inserire un indicatore dell'uscita in uso. Io lo stavo inserendo proprio nel mio quadro in AC del prossimo video, ma ho terminato lo spazio nel quadro! 😀 Ti ringrazio ancora. Un caro saluto
Caro Donatello, giusto fare le raccomandazioni finali sulla messa a terra del neutro.
Premesso che ho verificato che nell'ipotesi di rete staccata o assente tutti i carichi alimentati da un inverter ibrido cinese, con tensione bifase, non crea alcun problema, ma in caso di guasto all'inverter potresti avere 400..450V in continua che non è una bella cosa.
Nel tuo caso specifico il problema non sussiste.
Avendo un inverter toroidale intrinsecamente sei galvanicamente isolato quindi *no problem* anche in caso di guasto all'inverter.
Se ci pensi bene mettere il neutro a terra quando il carico è su inverter è una cosa semplice e già tu lo hai realizzato egregiamente.
Bravo!
mah si, il giallone è un torello, un po' poco smart ma comunque abbastanza sicuro! ;-) Un saluto
Ciao Donatello volevo chiederti se il neutro a terra lo faccio prima direttamente sotto il bestione arancione ....posso evitare di farlo sul teleruttore come hai fatto tu nella parte finale del video... giusto??
Al teleruttore non avro bifase ma gia monofase come nell'altro teleruttore lato Enel.... giusto???
Grazie
Ciao Antonio, si, basta tenere la rete separata dall'inverter. Un caro saluto
Si si certo....non ho portato proprio la rete sotto inverter.... grazie della tua risposta....
Ciao, complimenti per il video, chiaro e esplicativo, ma non ho capito una cosa, quando hai detto NO PALINA dedicata all inverter per la terra in modo da avere la monofase dalla bifase collegando una delle due fasi dell inverter alla terra dedicata. Grazie
Ciao, nel video ho spiegato che la pallina di terra deve essere unica per tutta l'abitazione. Quindi bisognerebbe evitare di avere una palina dedicata solo per il fotovoltaico. In un secondo momento ho spiegato come eliminare l'uscita bifase dell'inverter connettendo il neutro sul cavo di terra, questo è possibile solo se non è l'inverter a gestire la rete. Un caro saluto
Ciao, quale box mi consigliate per questo ats?
Ciao, se per Box intendi un contenitore io ho utilizzato un centralino esterno della Gewiss. Se invece intendi un box batteria, ovviamente non posso che consigliarti quelli che ho sul canale con il BMS JK. Un caro saluto
Ciao, molto interessante e ben fatto. Vorrei chiederti oppure chiedere a chi lo ha fatto, se i tempi di switch e se il calo in volt è sopportabile dall'abitazione e i vari dispositivi elettronici collegati senza farli stressare troppo.
Ciao Pasquale, io ce l'ho montato, mi scambia una volta al giorno in questo periodo che ho solo una batteria e devo montare ancora l'altra. Nessun problema con quello che ho in casa, i tempi di scambio sono più veloci da rete a inverter, quando scambia da inverte a rete c'è un ritardo in più che mi spegne qualche dispositivo più sensibile (raspberry). Inoltre sporadicamente quando passa da fotovoltaico a rete e ho un carico importante come ad esempio i climatizzatori che stanno buttando in quel momento, ogni tanto capita che mi scatti il differenziale. Un caos saluto
@@OFFGRIDfaidate Spiego solo la situazione così eventualmente potrebbe essere utile anche ad altri. Attualmente ho installato dai primi di ottobre un FV da 6Kw e 10Kwh di accumulo (Deye e OkSolar le batterie da 5Kwh l'una), attualmente sono in attesa di attivazione dello scambio sul posto. Ora diciamo di comune accordo durante l'installazione, mi è stato fatto vedere che se tiro già il contatore la casa non ha più corrente e che per farlo dovevo passare tutto sotto l'inverter con la linea di backup. A questo punto vorrei usare questa metodologia dei contattori teleruttori (senza usare quello switch da 40€ che si trova in giro) perchè se va via la corrente ho la necessità che la casa resti alimentata in mia assenza. Ho installato un pò di shelly, telecamere, modem quindi diciamo dispositivi che vorrei sia salvaguardare e sia che non vadano offline durante lo switch, qualcuno ha fatto dei test? Ottimo lavoro comunque eh! ;)
@@pasqualecarucci Ciao, avevo la tua stessa problematica, per il router mi saltava la portante, ho provato diversi UPS e alla fine ho trovato quello che non perde mai la sincronizzazione, l'unico funzionante, eccoti il link amzn.to/3V9JBM0
Ciao non ho capito se devo acquistare un teleruttore da 38 ampere ed uno da 40 .... oppure prendere due da 38 o due da 40?
Ciao, 2 identici, un saluto
Buongiorno, volevo chiederle gentilmente se i prodotti elencati da lei tra Amazon e Aliexpress sono gli stessi articoli? Perchè noto una differenza di prezzo notevole, sarei tentato di acquistare sullo store cinese ma non vorrei mai che fossero non originali come quelli di Amazon. Grazie per un'eventuale risposta
Ciao, I prodotti dovrebbero essere gli stessi, io li ho acquistati sul sito cinese come tanti altri utenti... la differenza di prezzo tra il sito cinese e quell'altro è storia da tempo già dibattuta. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate la ringrazio della tempistica risposta, veramente molto gentile. Essendo un neofita in materia dell'offgrid, cerco sempre di racimolare più informazioni possibili per avere idee sempre più chiare su quello che vorrei per un mio progetto.
Devo ammettere che il suo canale è tra i migliori di tutti quelli che ho visitato.
Infatti ho iniziato con un piccolo impianto offgrid con Bluetti e appunto ho fatto installare da un elettricista qualificato un comune ATS di quello elencato da molti esperti, ma ad essere sincero non mi sentivo tranquillo della durata e affidabilità sulla sicurezza per la casa e per questo sto valutando di sostituire il tutto con un marchio più sicuro in tutto e per tutto, come quello mostrato in questo video, anche perché vorrei dormire sogni tranquilli.
Un grazie per condividere tutte le esperienze spiegando con passione il tutto per filo e per segno, complimenti!
Buona Pasquetta
@frankmax7349 Grazie a te per i complimenti, ad ogni modo prova per bene il tutto insieme al tuo elettricista, con i contattori qualcuno ha lamentato dei problemi in fase di scambio perché, dato l'assorbimento importante anche se per pochi mS, molto spesso salta l'interruttore differenziale, il salvavita, magari non sarà il tuo caso, ma tanti hanno risolto mettendo un magnetotermico prima dell'inverter e subito dopo in uscita dell'ATS fai da te, fate tutte le prove del caso e dormi sogni tranquilli, un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie mille, farò tesoro dei suoi preziosi consigli.
Complimenti per le spiegazioni, chiare e semplici da seguire con tutti i passaggi. Sto assemblando i pezzi prima del montaggio finale. Una domanda in che centralino li hai messi? Non ci vanno nei normali centralini su barra di a meno di non adattarlo ma verrebbe un lavoro molto artigianale.
Ciao, Li ho inseriti all'interno di un quadro Gewiss, ad ogni modo ho dovuto escogitare un piccolo modo per non modificare nulla, Mi sono solo avvalso di due barre din anziché solo una, lo vedrai nel video che uscirà la prossima settimana. Un caro saluto
finalmente idee chiare e precise su "bifase" inverter e terra
Ciao Mauro, grazie per il tuo intervento, un caro saluto
Ciao, io ho gia un impianto fotovoltaico a casa con scambio sul posto. Come potrei implementare un altro impianto fotovoltaico off grid? Il mio dubbio è questo correggimi gentilmente se sbaglio. Dal contatore generale attuale dal quale proviene la rete tolgo tutte le utenze( eccetto il fotovoltaico attuale), lo collego al magnetotermico/ teleruttore che gestisce la rete, poi una volta fatto l impianto con telettori parallelati aggiungo un altro magnetermico alla cui uscita collego le utenze? Sono un profano , non se se mi sono spiegato. Grazie
Ciao Federico, detto in parole povere e in modo semplice dovresti collegare (insieme al tuo elettricista di fiducia) al primo teleruttore l'impianto off-grid, al secondo teleruttore l'uscita dell'inverter ongrid che interverrà quando verranno meno le batterie dell'impianto offgrid. L'uscita unica di due teleruttori andrà ad alimentare tutte le utenze. Un caro saluto
Ah ho capito grazie sei un grande❤pero cosi facendo non perdo la produzione dello scambio sul posto?attualmente l uscita del fotovoltaico è connesso al generale che prende la rete dall enel.. credo
@federico6590 Assolutamente no perché il tuo attuale inverter credo abbia un contatore di sottrazione con un'uscita dedicata quindi continuerà a produrre e a buttare in rete mentre l'altro impianto alimenterà casa. Un caro saluto
Quindi dovrei aggiungere i fili fase e neutro che andrebbero dall uscita dell inverter attuale al teleruttore, lasciando quelli gia esistenti che buttano in rete la produzione? Scusa il disturbo e grazie per il supporto
@federico6590 il concetto è quello che ho scritto, mi raccomando fatti aiutare sempre da un elettricista, la corrente non la vedi ma la senti, occhio. Un caro saluto
ottimo video come sempre spiegato molto bene con dovizia di particolari. lo stesso schema puo essere usato sul teleruttore ad interblocco meccanico della siemens ?
Ciao Rinaldo, certamente, sono fatti allo stesso modo. Un caro saluto
Buonasera Donatello ..una domanda ..nel tuo link ,il prezzo dei teleruttori Schneider su Amazon e Alibaba è molto diverso...ma la qualità secondo te è la stessa? grazie
ciao Danilo, l'articolo è praticamente il medesimo. Un caro saluto
Buonasera, un quesito, per un impianto trifase invece come va costruito bisogna usare 4 teleruttori?
ciao Alessandro, puoi utilizzare quelli a 4 poli (amzn.to/485UxPW) li trovi anche su AliExpress. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate però come faccio a mettere anche a terra il neutro? Con quello a 4 poli non riesco
@@AlessandroManca-i3t neutro a terra in trifase... onestamente non mi era ancora capitata questa "problematica" e non ho fatto dei test per darti una risposta attendibile. Del resto non credo esistano degli ATS con 5 poli. Hai problemi con i differenziali trifase? Ora mi hai messo curiosità, vedrò di indagare ma al momento non saprei cosa dirti,. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate perché uscendo da tre inverter parallelizzati ho tensione sul neutro quindi devo per forza scaricarla a terra e stavo cercando di capire come gestire, la mia idea era utilizzare 4 contattori, 2 coppie, in ognuna 1 contattore usato per la trifase e uno per mettere a terra il neutro. Perché onestamente non penso vada bene usare i contatti ausiliari installabili per questo scopo
@@AlessandroManca-i3t beh a questo punto sarebbe interessante capire come hai fatto una volta fatto! 😀
Ciao Donatello, avrei bisogno di chiederti delle informazioni, come posso contattarti? Un caro saluto
ciao, scrivimi pure su "donatello PUNTO rizzo CHIOCCIOLA gmail PUNTO com" saluti
Salve e complimenti per il video! È possibile collegare un dry contact sulla bobina lato inverter, per farla sganciare ad una determinata tensione?
Ciao, grazie per i complimenti... certamente, puoi collegare un dry contact e programmarlo alla tensione di sgancio, in questo caso avverrà lo sgancio della bobina lato inverter... ti posso dire che hai avuto veramente un'ottima idea, non ci avevo pensato :-) bravo
Il neutro prelevato lato inverter, che nel video è in A2, potrebbe essere messo direttamente nel COM del dry contact; poi dal dry contact ripartirebbe dal contatto NO per andare in A2 del contattore lato inverter... Che ne pensi?
Esatto, finchè c'è tensione si chiude e alimenta la bobina, sennò si riapre e utilizzerà il lato rete. Ottimo! ;-)@@omgoffgridfaidate
@@OFFGRIDfaidate quindi una sorta di ats semplificato senza tutti quei fili ? :)
@@FrancescoPancaro ciao, non esattamente, serve semplicemente a far sganciare una delle bobine dell'ATS/contattore esistente a una determinata tensione. Un caro saluto
Buongiorno...innanzitutto grazie per tutti i video che pubblichi. Ho realizzato per il mio impianto fotovoltaico un ATS con i teleruttori seguendo i tuoi schemi (con la modifica di Andrea)...il tutto funziona senza problemi da giugno...ma ...non so se sia normale...è estremamente rumoroso...con un rumore continuo che è presente quando la casa è alimentata dal fotovoltaico e non dalla rete. Il rumore è decisamente elevato e si sente anche dall'esterno della casetta in legno in cui l'impianto è installato. Qualcuno ha idea di quale sia la causa?? Grazie
Ciao Matteo, il problema del ronzio mi è stato segnalato tempo fa da un altro utilizzatore che lo aveva in casa, quindi la notte sicuramente diventava fastidioso... la cosa strana è che tu lo senta addirittura da fuori casa... dovresti provare a fissarlo meglio e magari a usare dei distanziatori in gomma e vedere se va meglio... io non sento nulla perchè ce l'ho in terrazzo, ma neanche da vicino sento alcun ronzio particolarmente fastidioso. Un caro saluto
Ciao tempo fa ti avevo scritto riguardo quel problema dello scombino, come poter fare a fare scambiare senza avere problemi ..
È se a comandare le bobina di un contattore in questo caso Enel ci si mette un relè temporizzato multifunzione e si imposta con un ritardo di di pochi secondi ?
Ciao Ispanico, credo che sia un'ottima soluzione per evitare comportamenti a Ping Pong
Un caro saluto
Complimenti per chiarezza e semplicità nel descrivere ed esporre i vari temi e problemi. Una domanda : nel caso di impianto off grid in un condominio, come ci si comporta per il neutro a terra ?
ciao, bella domanda... in una casa indipendente facciamo un po' come ci pare, in un condominio veramente non saprei. C'è da dire che anche in quel caso la palina di terra dovrebbe essere unica, ma in un appartamento OFF-GRID, intendo completamente staccato dalla rete, senza contatore si potrebbe realizzare una palina dedicata per tutto l'alloggio, certo la vedo difficile, quindi prevale la regola del buon senso. Non potrei mai dirti fallo e non ti curar degli altri, diciamo piuttosto che potresti farlo consultando comunque chi si occupa dell'impianto elettrico della palazzina. Infine, se non hai problemi con la bifase io me la terrei, anche perchè più sicura della monofase. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate impianto off grid, cioè non scambio sul posto, ho bisogno della rete per quando non c'è sole o accumulo non sufficiente.
Ciao Giuseppe, se hai intenzione di far gestire la rete all'inverter, quindi in ingresso nei morsetti dedicati, ti sconsiglio di mettere il neutro in uscita a terra, a prescindere. Nel caso in cui lo fai attraverso un ATS vale quanto ho detto pocanzi. Se credo di aver capito la domanda.@@giuseppealtomani1655
@@OFFGRIDfaidate si gestione tramite ATS
Eh si, come ho detto prima palina unica per tutti e valuta il tutto con chi si occupa dell'impianto della palazzina, non dovrebbe essere un problema ma meglio il parere dell'addetto. Un saluto@@giuseppealtomani1655
Scusami Donatello potrei mettere altri 2 fili sotto il magnetotermico differenziale che arriva dal cantatore per poter alimentare l'inverter?
Ciao purtroppo non ho presente il tuo impianto ma la problematica che mi hai esposto prima (gestire 2 impianti con ATS/contattori) è fattibile portando l'uscita di entrambi gli inverter nei 2 contattori/ats. Quindi che le uscite vengano dagli out degli inverter o dagli out dei magnetotermici è la stessa cosa. Un caro saluto
Ciao Donatello come sempre grazie di tutti i tuoi consigli ma volevo capire ma la corrente che arriva dal contatore enel deve entrare in questo contattore 1 e dal contattore 2 l'uscita lato inverter ma per alimentare l'inverter e farlo funzionare devo prendere la corrente all'entrata del contattore 1 ? Ti ringrazio e buona giornata
Ciao, la sorgente 1 è relativa alla fonte primaria quella che vuoi utilizzare sempre finché non viene meno e poi i contatori passeranno alla seconda quando questa verrà meno. Tutto qui. 😁 Se vuoi utilizzare l'inverter come fonte primaria La metterai su 1 e la rete sul 2. Un caro saluto
Buongiorno vorrei farti una domanda ma dal contattore B quello lato enel diciamo dalla parte superiore andrebbe collegato all' ingresso ac inverter? Grazie mille
ciao Giuseppe, guarda bene il video e lo schema riportato al temine dello stesso. Ho utilizzato il contattore a sinistra per l'AC dell'inverter, quello a destra per l'AC dell'Enel, in uscita da entrambi ho ponticellato il tutto e solo in quello lato inverter ho ponticellato il neutro sulla terra. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie mille riguarderò il video
Ciao donatello,
Secondo te con un contattore con 2no e 2 nc sarebbe fattibile?
Ciao, qualcuno lo usa ma non hai garanzie in termini di sicurezza in fase di scambio, meglio un normale ATS. un caro saluto
Buonasera, volevo passare al teleruttore come nella versione che dimostri nel video in quanto provvisoriamente avevo un ats cinese regalato ma mi fido anche io poco in quanto mi pare plasticoso. Ho un dubbio riguardo il fatto che il teleruttore è 3 poli, nel quale la terra è collegata al neutro, questo immagino per la questione bifase, ma in un inverter che normalmente ha un relè integrato che dovrebbe mettere lui a terra il neutro ma che non lo fa più appunto facendo uscire una bifase come potrei procedere? Ho capito che è una questione a rischio e pericolo nostro, ma un parere tecnico come proseguirebbe se tale cosa non accade più? Ho 6kw di impianto con batteria, un teleruttore da 25A potrebbe andare bene o meglio scegliere un 32? grazie
Ciao Alessandro, non saprei che dirti in quanto andrei a darti un consiglio su un apparecchio con un'anomalia, è probabile che sia saltato il relè interno quindi mettendolo da se (con rete gestita dall'ATS/contattore) sarebbe la stessa cosa, ma non è il mio impianto quindi non posso darti garanzie sull'esito. Un caro saluto
Dipende dalla classe del differenziale non centrano i consumi ma le interferenze che si creano nello scambio è un po' come quando scattano i differenziali con i temporali anche se non ci sono perdite nell'impianto. Per esperienza se usi int. dif. di classe AC risolvi il problema
Grazie veramente, è già qualcosa che possiamo suggerire a chi ha questo problema, inserirò la tua dritta in un documento per la cartella condivisa. Un caro saluto
Esattamente, non è il carico ma lo squilibrio momentaneo che si crea durante lo scambio.
Basta utilizzare un differenziale appositamente studiato per questo tipo di disturbo.
@danipro64 ciao, credo che torni utile indicare un modello utile a questo scopo. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate ciao.
Ogni marca propone un suo modello specifico.
È sufficiente guardare il simbolino stampigliato sul fronte del differenziale.
Comunque tutti i modelli di tipo AC sono validi. Quelli con la doppia onda stampata.
vorrei chiedere, come inserire un dry contact A30 collegato all'accumulo che pilota la commutazione rete/inverter. grazie
ciao Luigi, dipende quello che deve fare, se ad esempio deve staccare l'inverter ad una certa tensione puoi farci passare il cavo della bobina dell'ATS/contattore. dipende da ciò che deve fare, se invece vuoi sapere come si programma, non ho ancora affrontato l'argomento ma ci sono tantissimi esempi qui su youtube, Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate si intendevo quello. nel caso dei 2 contattori devi collegarlo nel contattore lato inverter o rete. grazie
@@luigioliveri5495 ciao, sulla bobina lato inverter, quando la batteria sarà alla tensione che imposterai lo aprirà e passerà a rete. un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie!!!!
Ciao Donatello e molti complimenti per il tuo video, come gli altri che seguo sempre. Una domanda: senza mettere a terra il N dell'inverter, per ottenere la monofase, i vari Shelly funzionano ugualmente con la bifase? Grazie mille. Un caro saluto
ciao Fabio, io sto usando uno Shelly EM in uscita dall'inverter, prima dei teleruttori, quindi in bifase, e funziona tranquillamente. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate ti ringrazio molto. Buona serata, ciao
C'è una qualche soluzione analoga per i sistemi trifase, sempre con contattori Schneider?
Ciao Andrea, in descrizione c'è i link per i contattori 4 poli dello stesso marchio, stesso principio. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie. Una domanda: quel modello è per carichi non induttivi. Vedi problemi ad utilizzarlo su casa full electric con piano ad induzione?
@@acorbetta Utilizzato da tanti utenti che l'hanno adottato come sistema, nessun problema, a parte qualcuno che scatta il differenziale in fase di scambio, per il resto nessuna segnalazione in merito. Saluti
Ciao Donatello mi consiglieresti di mettere uno sganciatore di massima tensione sul magnetotermico all'uscita dell inverter?
Ciao, più che altro andrebbe messo vicino al generale di casa, Io almeno ce li ho tutti così. Un caro saluto
Grazie di cuore sei sempre molto gentile e disponibile
Ciao, ho un vevor 5000w, ho fatto le prove che hai fatto tu, esce sempre monofase.
ciao Roberto, come hai potuto constatare a me esce bifase (con fase splittata). Ci sono delle discrepanze simili anche tra i vari utilizzatori, sial del 3500w che del 5500w, quindi più che un aggiornamento firmware come qualcuno ipotizza credo ci siano delle differenze hardware, quindi modelli con scheda single phase e modelli split phase. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate io ho il modello 5000w quello grigio non quello bianco e arancione.
Ho un amico elettricista proviamo insieme può darsi che sbagli io.
Grazie.
Ti faccio sapere.
@RobertoCentra ok, È proprio un modello differente, non ha nulla a che vedere con questo. Grazie, Un caro saluto
Ottimo video. Il mio inverter possiede l'uscita Backup, diversi elettricisti hanno inserito un secondo contattore per gestire il full backup. In pratica si hanno 3 sorgenti - 1 INVERTER - 2 BACKUP - 3 ENEL. Quale sarebbe lo schema per il secondo Contattore? Grazie
Ciao Giuseppe, non è semplice rispondere qui non conoscendo l'impianto, ma si può fare con 2 ats, il primo gestisce inverter e backup, il secondo l'usxita di questi due che quando non hanno tensione passa a rete. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate Ti ringrazio. Domanda... perché invece di 2 ATS non si possono usare 2 CONTATTORE visto che in un tuo video precedente li consigliavi rispetto ad un ATS? Grazie
@giuseppedamore5631 beh il concetto è il medesimo ma dovresti usare un doppio blocco di contattori, 4 in totale, era solo per illustrarti il concetto. Un saluto
Salve ma si può aggiungere qualche componente per i Comandi a distanza ?
Ciao, come hanno fatto in tanti, per implementare l'accensione o lo spegnimento a distanza di una delle bobine si potrebbero utilizzare degli interruttori SonOff oppure uno Shelly. Un caro saluto
il differenziale scatta solo se supera la soglia 0,003A, o perlomeno se vede dispersione verso terra, poi 7,73 A, se ho capito bene è la corrente di spunto della bobina del teleruttore?
ciao Nicola, si esatto, è la corrente di spunto. Un saluto
Grazie per il video e per la spiegazione grazie al quale sto realizzando il mio quadro, finalmente riuscirò a staccare la rete dall’inverter, ma ti volevo fare una domanda, posso attaccare al relè il drycontact delle mie batterie invece che alimentarlo dalla linea dell’inverter? Vorrei evitare il catoff per far sì che avvenga lo scambio.
Grazie ancora
Ciao Claudio, puoi dettagliarmi meglio il tutto? Un saluto
Buongiorno e grazie per avermi risposto, In sostanza vorrei comandare lo sgancio e il riaggancio del contattore del fotovoltaico con un dry contact così da non far arrivare l’inverter al cut off, ma non riesco a capire bene come inserirlo nello schema.
Aspetto info, tanto sono in attesa che mi arrivi il tutto per creare il mio nuovo quadro.
Potremmo sentirci via mail ma non so dove scriverti per magari inviati uno schema.😊
@bclaudio1983 Ciao Claudio, in realtà è più semplice di quello che immagini, devi semplicemente interrompere all'occorrenza l'alimentazione della bobina del contattore lato inverter, tutto qui. Un caro saluto
Grazie mille ti aggiornerò appena completerò il nuovo quadro 😊
Buongiorno, premetto che non ne capisco molto, vorrei sapere se posso montare questo sistema su tutte le potenze, ho 6 kw di impegnativa, un inverter da 10,2 kw e un impianto nominale da 9kw, posso tranquillamente montare questo ATS?
ciao Franco, certamente, ma questi contattori sono da 38A quindi reggono fino a circa 8000W, se prevedi che dal tuo inverter vengano erogati più kW dovrai optare per dei contattori di amperaggio maggiore. Un caro saluto
Fino a oggi non ha superato i 7,5 kw a giugno ovviamente adesso la produzione è calata , cmq grazie tante per la risposta
@@FrancoPiperis Non parlo di produzione ma proprio di carichi in casa, se non superi gli 8kW possono andare bene. Un caro saluto
ciao ho montato un inverter deye ad isola mi salta almeno 2 o 3 volte al giorno il salvavita come posso risolvere ?
ciao Alfonso, è un rebus! :-) Ti salta con l'ATS o i contattori? O ti salta senza questi? In tutti i casi non esiste una risposta definitiva, c'è chi dice di mettere a monte un magnetotermico e in uscita dall'ATS un altro magnetotermico, poi differenziali per le utenze, qualcun altro di cambiare classe di differenziale, insomma, cambia caso per caso, hai un bel po' da indagare e fare test! :-) un caro saluto
Su inverter vanno installati differenziali in classe A o superiori (B F F-SI)
Ciao Alfonso, grazie per questo contributo, con l'aiuto di tutti ne verremo a capo. Un caro saluto
Buonasera ho un problema con la wallbox dato che il mio inverter ha un uscita bifase la carica si blocca come posso risolvere il problema
Ciao, domattina esce un nuovo video su un inverter ibrido in cui faccio vedere come si risolve il "problema" della bifase... ma è un'operazione che non è una regola, viene fatta a tuo rischio e pericolo e solo se hai la rete completamente separata, quindi gestita da un dispositivo tipo ATS oppure contatori, non può essere fatta se la rete è connessa all'inverter. Un caro saluto
Ma non è meglio per sicurezza acquistare un altro inverter che ha l'uscita monofase
@ConcettoRe se vuoi acquistare un altro inverter chiaramente sei libero di farlo 😁un caro saluto
Per altri apparecchi si risolve con un trasformatore di isolamento, mettendo un polo del secondario a terra, magari funziona anche con la WallBox. Comunque chi progetta ste WallBox dovrebbe essere conscio che in molti casi andranno alimentate a bifase....
@@danysmart1972 hai perfettamente ragione, cavolo quasi tutti gli inverter escono in bifase! .-) un saluto
Ciao, ma ad ogni test non dovresti azzarare la pinza? Rimane memorizzata l'ultima misura!
ciao Nicola, come da prova effettuata, se non si azzera la pinza memorizza solo un valore maggiore di quello precedentemente registrato, mi interessava conoscere l'assorbimento massimo facendo più sganci! ;-) un caro saluto
ciao Nicola, scusa ma mi è spuntata questa notifica relativa alla tua domanda oggi, dopo 5 mesi! Non so se ti ho già risposto ma la pinza si aggiorna con il nuovo valore più alto ad ogni lettura. Un caro saluto
Ciao Donatello come sempre Ottimo video,per piacere vorrei un consiglio da te, dal 2018 mi hanno installato un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto e ora stavo pensando di montare un off grid ma non riesco a capire come posso fare per isolare il mio vecchio impianto? mi potresti dare un tuo consiglio per piacere
Ciao, potresti separarli con ats o teleruttori, come fonte primaria metterei il nuovo impianto off Grid, come secondaria l'uscita dell'impianto esistente. In uscita dall'ats verso le utenze. Tutto qui 😁 un caro saluto
Grazie di cuore per il tuo consiglio
Scusa per il disturbo ma posso allungare il cavo di 220V che arriva dal contatore Enel oppure non si può?
Io a volte ho problemi di sgancio del magnetotermico differenziale sul lato inverter, generalmente quando è sotto carico è i contattori scambiano questo scatta! Succede poche volte ma succede ed è molto noiosa come cosa. Sono tentato a comprarne uno a riarmo automatico come quello presente nel centralino di casa ma oltre a costare molto mi piacerebbe sapere per quale vero motivo questo scatta!
ciao Andrea, poco fa un caro amico del canale, Ivano, mi ha detto di aver risolto mettendo a monte dell'inverter, nell'ingresso del contatore, un magnetotermico, in uscita dall'inverter un altro magnetotermico e poi tutti differenziali in casa. Un altro utilizzatore, Marco, dice di aver risolto con a valle MTD di tipo F con riarmo automatico e poi un sezionatore con POP per i sovraccarichi. Sembra comunque essere dovuto ad un problema di dispersione che si intensifica in fase di scambio. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie mille per la risposta!!
Domanda inerente al sistema, il relè finder da quello che vede rimane sempre eccitato, quanto può durare in queste condizioni?
ciao Vincenzo, teoricamente potrebbe durare per sempre essendo un relè di qualità, ma la cosa più importante è che misurandolo (proprio ora) con la pinza amperometrica con non ha alcun assorbimento (o un assorbimento talmente irrilevante da non essere rilevato) quando è sotto tensione, l'enorme assorbimento avviene solo in fase di scambio. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie, il problema potrebbe essere la temperatura specie in estate
In realtà non essendoci passaggio di corrente, o comunque di ampere importanti, non credo scaldi, poi lo scopriremo tra poco! :-) Un saluto@@Vinc3nzo87
Mi sembra che Schneider abbia a catalogo un contattore che scambia automaticamente le sorgenti Enel e fotovoltaico rispetto al carico. Non mi è chiaro quindi perché ne usi 2. Uno solo non basterebbe?
Ciao Riccardo, usando questi 2 contattori, insieme all'interblocco meccanico, ho una sicurezza imparagonabile al solo interblocco elettrico. Un caro saluto
Ciao, ma cosa stai leggendo con la pinza? Il foglio con le caratteristiche di quei teleruttori parla di 7VA di consumo durante la commutazione. io ho montato il modello LC2D25U7 e da targa mi dice consumo continuo della bobina di commutazione 100mA... qualche cosa non mi torna. Dici che in commutazione consuma 6 A?
ciao Ivan, si con la pinza ho letto solo il picco in fase di commutazione, in alcuni casi sporadici anche 10A per pochi mS ovviamente. L'autoconsumo di cui parli è sicuramente molto basso, nemmeno rilevabile dalla mia pinza, il "risucchio" della potenza avviene solo in fase di scambio. Un caro saluto
Ciao Donatello, Giuseppe di Oria; In tutto il marasma dei miei teleinvertitori che sicuramente ricorderai…😂 avevo già fatto a prescindere l’interblocco elettrico tra i due.
Se ti ricordi e ti va, parlane in un prossimo video, giusto per evitare mangiamenti di testa a qualcuno.
Un abbraccio
Comunque, per quanto riguarda i magnetotermici, il problema potrebbe essere causato dalle curve di intervento ( curva a C od curva a D ). Io ho usato magnetotermici ABB e non ho avuto questo problema
Ciao Giuseppe l'oritano 😁 certame te proporremo anche il tuo schema per chi ha a disposizione quei teleinvertitori se non ricordo male, un caro saluto
Ciao Giuseppe, puoi scrivere qui il modello dei tuoi magnetotermici ABB? Grazie
@@OFFGRIDfaidate massimombonini.studiombm.it/pdf_impianti_elettrici/CURVE%20DI%20INTERVENTO%20EGLI%20INTERRUTTORI%20MAGNETOTERMICI%20BTicino.pdf
massimombonini.studiombm.it/pdf_impianti_elettrici/CURVE%20DI%20INTERVENTO%20EGLI%20INTERRUTTORI%20MAGNETOTERMICI%20BTicino.pdf
Il magnetotermico può essere di varie case costruttrici, a prescindere da quelli che ho usato io sarebbe opportuno che guardassero la tabella per rendersi conto di quale utilizzano loro
Provare con un differenziale di tipo A o F?
Ciao, bisognerà provarle tutte, alla fine ci sarà un documento dove tutti hanno detto la loro e chi ha questa problematica potrà tentare diverse strade, Grazie anche a te, un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate cmq ho visto e rivisto il tuo video, tutto funzionante però ho notato una cosa e correggimi se sbaglio.. Dal cablaggio che hai fatto tu in pratica 1 contattore esclude l'altro è viceversa.., be in questo caso quando non c'è più alimentazione che arriva dallinverter subentra l'alimentazione della rete (tutto regolare) ma quando ritorna ad alimentare linverter se non si va manualmente a togliere alimentazione della rete il contattore che per l'appunto fa passare alimentazione dellinverter non parte perché la sua bobina non si eccita visto che il contatto rimane aperto.. Si deve andare manualmente a togliere alimentazione alla rete.. Invece a mio avviso si dovrebbe dare priorità allimverter alimentando la sua bobina direttamente senza farla passare dal contattore della rete, aggiungendo sempre un mini relè per ritardare lo scambio ovviamente.. Ma in questo modo appena linverter ritorna ad alimenta automaticamente eccita la sua bobina e apre il contatto del contattore della rete..
@@ispanicobianconero2006 ciao Ispanico, ti ringrazio per la segnalazione, faccio qualche prova ed eventualmente... valuto una modifica di questo schema o del precedente! :-) Grazie e un caro saluto
Un chiarimento, e consigliabile collegare la i pannelli a TERRA... grazie..
ciao Michele, più che un consiglio ti posso dire che per legge la struttura dei pannelli andrebbe collegata a terra e che per mia scelta non lo farò.... è una scelta! :-) un caro saluto
Ciao Donatello a mio avviso il problema del differenziale che scatta potrebbe essere una somma di dispersioni cioè sul differenziale ce una soglia di intervento magari a chi scatta il differenziale e purché da una soglia da 0 10 loro hanno gia in essere una differenziale 8 e il sistema coi contattori crea differenziale 3 che porta a 11 e scatta
Ciao Roberto, credo che tu abbia ragione, è un dilemma che affligge tanti utilizzatori. Infatti sembra che "isolando" i contattori tra 2 magnetotermici e mettendo a valle dei differenziali il problema non si verifichi. Un caro saluto
Ma cosa cambia dal vecchio schema ?
Ciao, rispetto al vecchio schema è stata migliorata la parte in cui si attivano le due bobine, nel precedente si attivavano contemporaneamente anche se per pochi millisecondi, in questo non accade, Se si hanno problemi con il precedente provare questo, Un caro saluto
OTTIMO PROVO A MONTARLA
@@graziapellistri2171 certamente è un ottimo schema
Ciao, ma è necessario fare questa modifica? grazie
Ciao Francesco, se non hai problemi con il precedente schema non è necessario. Un caro saluto
fino ad oggi tutto bene, importante sapere che ai fini della sicurezza l'uno vale l'altro.Grazie@@OFFGRIDfaidate
A proposito complimenti per le tue esposizioni semplici e comprensibili anche per uno come me che non sa tenere un giravite in mano.
@francoraponi3585 Come ho detto tempo fa, ho iniziato anch'io così, non sapevo neanche cambiare una lampadina, Grazie ancora, Un caro saluto
io ti faccio una domanda non inerente a questo video , come faccio a vedere il BCC da remoto ? 🤣 sono riuscito solo in locale
Ciao Daniele, farò vedere questa operazione nel video di montaggio, ad ogni modo si fa aprendo una porta del modem e collegando un account gratuito NO IP per avere un indirizzo statico, Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate Jejeje come la fai facile , dai aspetto il video , ma non tardare troppo perché lo ritengo importante 😂
ciao Daniele :-) tranquillo che non tarderò, ho 1 video già girato da montare e una recensione da fare in settimana, poi dovrei completare quello "finale" .-) un caro saluto@@daniele9160
Forse hai dimenticato di dire che l'uscita dell'ats che va al carico e' sotto l' ingresso della rete contatore o me la sono persa io?
Ciao, non credo di aver capito 😀 forse intendevi dire che l'uscita dell'ATS va nell'interruttore generale che alimenterà le utenze? Saluti
Ma perché non prendere un Ats già fatto da 63A che ha già dei contatti puliti No e Nc x lato e costa 50 euro e va alla grande . Oltretutto puoi già lasciare fisso la terra con il neutro x la bifase . E se si vuole per forza alimentare anche l inverter si mette un relè in serie alla terra che si può gestire in caso di alimentazione dell inverter x caricare le batterie x esempio . Tutto funzionante da 3 anni. Tutto sicuro, semplice e funzionale
Ciao Massimo, la scelta di un ATS al posto dei contattori è una scela, personalmente ritengo più sicuri i contattori per via dell'interblocco meccanico, ma in tanti come nel tuo caso si trovano benissimo con un ATS, sicuramente più diffuso. Sono contento che da 3 anni alao uso senza problemi, se avrai modo facci sapere di più sul siatema che hai descritto. Un caro saluto
Salve, io ho come linea primaria la rete, secondaria una power station (frequenti blackout). Magnetotermico che gestisce la presa della power station sotto differenziale chint prima dell ingresso nel teleruttore (onde evitare ridondanza nel caso si inneschi la power station). Se scollegata dalla rete la power station e la rete si scambiano bene ma, se la PS è sotto carica, manca la rete, si avvia come ups e poi torna la rete del distributore solo in questo caso stacca il differenziale della PS stessa e basta. Se scollegata da rete nessun problema. Ho provato di tutto, differenziali diversi, magnetotermico post teleruttori, ma nulla... P.S. nel tuo impianto hai usato dei differenziali con sensibilità da 10ma... secondo norma non dovrebbero essere usati per proteggere intere reti domestiche ma solo singoli apparati...
Ciao Mariano, nel video ho utilizzato quei differenziali perché li avevo qui, solo come esempio e come alimentazione delle due fonti... questa storia dei differenziali che saltano è una bella rottura, a chi si a chi no, speriamo di scoprire l'arcano e risolvere questo problema per tutti. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate Secondo te la problematica non potrebbe derivare dall assorbimento in fase di scambio nel differenziale? Purtroppo non vi è una regola (o se esiste io non l ho trovata e se qualcuno può e sa, sarei felice se intervenisse) che stabilisce a monte di un tale sistema se usare mt, mtd o addirittura nulla... io a breve farò una prova mettendo sul lato inverter (power station nel mio caso) mtd da 25 (fornitura da 5kw)... dato ora ne ho uno da 16 che per l assorbimento max della PS (2400 watt costanti) pensavo bastasse... in realtà basta per gestire la linea ma in fase di scambio credo che parte dell assorbimento lato rete (25a) faccia scattare quello da 16...
In più credo che a monte delle bobine possano essere utilizzati solo magnetotermici e non mtd...
@@marianorivoli1832 Ciao Mariano, un amico mi ha detto di aver risolto mettendo in ingresso gestore un MT, in uscita dai contattori un MT e i differenziali tutti dopo, così non gli scattano più. Di sicuro quando c'è un assorbimento da 8-10A se c'è una piccola dispersione potrebbe diventare più importante. Mistero della fede
@@OFFGRIDfaidate Grazie per la celere risposta Donatello, secondo te, utilizzando due mt (uno lato rete e uno lato inverter) a monte dei teleruttori potrei risolvere? tanto poi a valle delle bobine ci sono i differenziali ecc..
@@marianorivoli1832 Purtroppo se non provo non posso darti certezze, ho riportato l'esperienza di un amico di nome Ivano che ha risolto in questo modo. Non potrei dirti di si non avendo provato
Io ritengo che l'ATS sia piu' affidabile dei telerrutori con interblocco, in quanto il nucleo ferromagnetico dei telerrutori col tempo sprigionano una piccola sostanza oleosa appicicosa che tendono in mancanza di tensione a ritardare lo sgancio del telerrutore creando problemi all'impianto.
quantifica tempo...? li ho inclusi nel mio progetto con un cablaggio diverso da questo e con lo scopo di intervenire solo a batterie scariche/cariche
ciao Camillo, onestamente questa della sostanza oleosa mi è nuova... dove posso reperire informazioni in merito a questa informazione? un caro saluto
Il nucleo ferromagnetico del teleruttori è composto da un pacco lamellare con una serie di piastrine al silicio, queste piastrine al silicio contengono un olio minerale , il quale col tempo e col caldo fuoriesce dal nucleo incollando i due nuclei.Io come elettricista industriale in pensione, ho avuto moltissime volte occasione di sostituire il teleruttore in quanto rimaneva incollato.La documentazione di tale fenomeno la puoi trovare nei siti in tedesco ed i inglese. @@OFFGRIDfaidate
ciao Camillo, grazie per questa informazione, dalla tua esperienza è sicuramente qualcosa che potrebbe accadere, speriamo non in tempi brevi, poi si sa che niente è eterno! ;-) grazie ancora, un caro saluto@@circospezione
Se posso dire la mia, non credo che uno scambio al giorno possa compromettere le caratteristiche dei teleruttori
Ho usato l ats cinese mostrato in video .guasto dopo un mes6
ciao, credo tu intenda quell'ATS con la rotellina rossa... si, in effetti con quelli è un terno al lotto! :-) molto meglio i teleruttori. Un caro saluto
Va bene ma credo che sia piu sicuro mettere uncavetto un po piu 1.5 mm2 o e da 2.5mm2 basterebbe
Ma sì, questo era solo un test interno. Grazie infinite per il tuo intervento
Buona sera mi può inviare lo schema del schema elettrico del ats a grazie mille
ciao, è nella cartella condivisa indicata in descrizione. Un saluto
Caro Donatello, giuste tutte le tue raccomandazioni finali sulla bifase. Una sola precisazione: il differenziale di casa (30 mA) nel caso della bifase non funzionerà mai proprio per il concetto stesso di differenziale ( a proposito... no! il differenziale non interviene per sovraccarichi improvvisi...) . A tal proposito ti rimando a questo interessante link: ua-cam.com/video/fLOzWZdp-FU/v-deo.html
Ribadisco quanto già ti dissi tempo fa: secondo me noi che usiamo il toroide giallone non dovremmo mettere il neutro a terra solo per far funzionare il differenziale e sentirci più sicuri, perchè è vero esattamente il contrario!
ciao Francesco, grazie per il link molto interessante... con l'uscita del toroidale (ma non solo) è sempre una inutile lotta intestina! :-) un caro saluto
Ti è capitato di sentire il ronzio della bobina? Che continua quanto il teleruttore è attivi.
ciao Salvo, non sento alcun ronzio, ce li ho in soffitta ma non ho notato alcun ronzio. Un caro saluto
Esiste una soluzione più semplice e sicura?
ciao Massimiliano, di più semplice c'è l'ATS ma meno sicuro, di più sicuro questi Contattori ma più complesso come schema. Diversamente un qualsiasi inverter che gestisca anche la rete ed abbia una funzione full backup. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate intendo,esiste un ATS automatico da installare facilmente
Certo, il più semplice è il mini ATS della GEYA che puoi vedere nel video ""ATS o CONTATTORI: test in fase di scambio RETE-INVERTER" presente nei video di questo canale. Un saluto @@massimilianodeiddascalea
Si c'è, ossia non montare un ATS nell'impianto perché esso è foriero di problemi e stop alla produzione dal solare.
Io ho un sistema che all'interno dell'Inverter/charger c'è una serie di relè di potenza che vengono gestiti da una centralina di supervisone gestita dall'utente.
La rete del gestore che oltre a caricare la batteria quando il solare non da niente o quasi niente implementa anche la funzione UPS.
Così non è necessario nessun ATS e rotture di balle varie.
Ricordiamoci il principio: ciò che non c'è... non si rompe!
Un caro saluto a Donatello.
ciao Jo, sempre grazie per i tuoi interessanti contributi, è come al solito molto stimolante il sistema che hai descritto, un caro saluto @@joblack3991
Aaaaalora se vuoi mettere per forza ma proprio per forza il neutro a terra, perché altrimenti non ci dormi la notte, evitando praticamente ogni complicazione basta metter un trasformatore di isolamento a monte dell'impianto di rete,
e un'altro a valle del l'inverter (praticamente le uscite dei trasformatori sarebbero collegate ai collettori nello schema appena visto) e collegare di entrambi un capo a terra...
Ma siccome i trasformatori di isolamento non crescono sugli alberi e non li regalano a gli angoli delle strade , per lo meno per ragioni di budget e ingombro, se tutto funziona, io eviterei e me ne farei una ragione dormendo sonni tranquilli...😅🎉
Ciao Marco, me ne sto facendo una ragione anch'io :-) Ti ringrazio tanto, Un caro saluto
Ottime le precisazioni sul discorso neutro a terra, per quanto riguarda la verifica del corretto funzionamento del differenziale aggiungerei e sottolineerei che la prova non va fatta solo premendo il tastino in quanto quest'ultimo opera semplicemente uno sgancio meccanico. Con la bifase il classico salvavita non interviene. Anche solo cambiare una lampadina, se non si è consapevoli della presenza delle due fasi è pericoloso
Si, il discorso del tastino test merita di essere ripreso. Grazie. Un caro saluto
Se l'inverter genera una bifase sì può optare (e comunque farei delle prove) per mettere dei differenziali 2P e nel caso sia solo la caldaia (e di solito è solo quella a dar problemi) e scegliere tra le due opzioni
A) alimentare normalmente la caldaia da Enel
B) mettere un trasformatore 220/220 detto di "isolamento" mettendo a terra uno dei due poli del secondario - questo solo per l'alimentazione della caldaia, quindi si fa un piccolo quadro elettrico in prossimità della stessa, basta quindi un trasformatore di piccola taglia- problema abbastanza noto in alcune zone del Lazio dove il gestore eroga la bifase
NB. I miei differenziali 2P scattano, avevo una dispersione a livello resistenza lavatrice e scattava. Poi ho fatto delle prove e scattava sia disperdendo una fase che l'altra.
Ciao, è sicuramente un'alternativa al mettere direttamente il neutro a terra. Grazie e un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate personalmente la vedo come una soluzione più "pulita". Resta il fatto che ogni "maker" che si voglia approcciare a farsi un impianto off-grid dovrebbe fare delle valutazioni serie sulla sicurezza, che implicano anche delle valutazioni sul modello di differenziale (ma non solo). Scandaloso che sul mercato ci siano ATS in materiale non ignifugo, grazie per la dritta opterò a breve anch'io a a sostituirlo con coppia di contattori.
@@danysmart1972 Si, io appena ho visto il materiale che si incendia dopo qualche secondo ho optato subito per altro, è scandaloso!
Il problema dello sgancio del differenziale c'è anche conbl'ATS cinese
Ciao Andrea, questa mi giunge nuova, che scatti con l'ATS che ha un assorbimento veramente basso rispetto ai contattori è un bel problema, ad ogni modo qualcuno ha risolto mettendo a monte, in ingresso gestore, un magnetotermico, in uscita dall'ATS/Contattori un altro magnetotermico, solo dopo quest'ultimo i differenziali. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate invece è comune. A me ha cominciato a farlo da qualche mese. Ho magnetotermico in ingresso ac, ma non dopo l'ats, dopo l'ats ho il magnetotermico differenziale che poi va verso casa, che è pure di quelli un po' più buoni non sensibili diciamo
Brutta storia comunque, ad ogni modo, se hai modo, prova a metterci un MT in uscita dall'ATS invece dell'MTD. Un saluto e Buona Pasqua @@andreadesimone3879
@@OFFGRIDfaidate ci proverò buona pasqua
Aggiungo che quello che hai detto dal minuto 14 in poi avresti dovuto dirlo prima. Altrimenti non si capisce quale è lo scopo del video
Ciao Vincenzo, anche qui hai ragione, sarà l'aria di primavera che mi confonde le idee :-) ad ogni modo reputo ciò che hai scritto qui e poco fa, molto utile e mi aiuta a meglio comprendere li spettatore, a mettermi dall'altra parte del monitor,... non scherzo, grazie
E che è successo? Solo 29 minuti di video?? Da vedere tutto d’un fiato!!
Ciao Roberto, è vero, dovrò consultare uno specialista! :-) Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate me fai ammazzà 😂😂😂
okkio io ho bruciato linverter
Ciao Rocco, puoi spiegarci come? Saluti
@@OFFGRIDfaidate il contattore si e rotto e la 220 della rete si è scontrata con l'inverter io lo sentito stakka e sstakka ma non ho fatto in temomeglio pilotare a mano era comodo per il fatto di non ammattire quando accendevo l'inverter staccava dasolo per poi ritornare in rete una volta stakkato l'inverter
@roccotoscano Grazie per questa informazione, ma do che contattore si trattava? Te lo chiedo perché con i teleruttori con interblocco meccanico è impossibile che accada. Saluti
Non si capisce un bel niente. Ti anticipo che ho insegnato per tanti anni impianti industriali lavorando con schemi e contattori.
Figuriamoci chi ti ascolta senza avere nozioni.
Sono tra i primi a scrivere, vediamo cosa dicono gli altri. Sono curioso
Prima di fare i collegamenti devi fare vedere lo schema. Spiegarlo e poi fare i vari collegamenti devi lavorare seguendo lo schema.
Ciao Vincenzo, ho dato per scontato che qualcuno avesse visto i video precedenti sui contatori, anzi tutta questa serie.. nel tuo caso evidentemente non è cosí e chiaramente qualcuno si chiederà di cosa sto parlando :-) hai ragione, ne terrò conto per il futuro, un caro saluto
noto, ma non sono un esperto, che le tensioni dei teleruttori sono 24 v. /230/380 ua-cam.com/users/redirect? event=video_description&redir_token=QUFFLUhqa29mby15SzhiS0xLUExQa0J3WXJTV0hibkxUUXxBQ3Jtc0ttTTlobXlTWFp6cmhKeUVKcUdXZmp3OFRDOWxLNjdXMG5OT2Z6Q04xMmlzNldMOVZRNUp5NHR1X3dETlhlZFZQaWZCM1B0TUFGZ0Zkdm5WS0VJcUNNSGdFQVpoR1BJY3dkaWE5RS1kaUlsN19FdmF6WQ&q=https%3A%2F%2Famzn.to%2F3ZgN6Rq&v=MDmZYE2FDh4, è il caso di spiegare meglio tenuto conto che la prevalenza degli impianti domestici lavora a 48 volt?
ritengo che un contattore dovrebbe lavorare a 48 v. e il, secondo a 230v., sbaglio?
Ciao Pierluigi, i miei hanno la bobina a 230v perché alimentati in AC. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate non siamo tutti esperti di elettronica, scusami ma devi spiegare meglio a coloro come me che con hanno competenze; vuoi dire che non riscalderanno e non bruceranno oppure cosa? visto che ti sono stati suggeriti, tu li hai sperimentati, provati?
@pieroluigidemitri3486 ciao, certamente, come potri vedere nei video successivi quello è il mio quqdro, montato a casa mia.... scusa ma non capisco la tua paura? Fammi capire. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate la mia preoccupazione, chiamiamola così, sarebbe quella che andrei a fare degli acquisti per comporre un impianto senza le dovute sperimentazioni, ad esempio, non capisco a mezzo di quale meccanismo, meccanico o elettronico l'impianto passa da inverter a rete e viceversa? ovviamente non sono un tecnico.......
@@pieroluigidemitri3486 ciao Pierluigi, questo schema (utilizzato da tanti) si usa per passare da inverter a rete in funzione della presenza o meno della tensione sulle 2 bobine, dando priorità (attraverso il relè) all'inverter. Lo scambio avviene in modo sicuro grazie ai teleruttori che con l'interblocco meccanico impediscono il ritorno della corrente dell'uno nell'altro impianto. In pratica come un ATS ma più sicuro. ATS o Teleruttori servono a far si che nel caso di un guasto sull'inverter le utenze vengano alimentate dalla rete e nel mio caso quando vado a inverter avere la monofase. Se hai un inverter che può gestire la rete funzionerà tutto senza problemi, con qualche modello quando andrai a batteria avrai la bifase e non andranno i "classici" differenziali P+N ma solo quelli P+P. Un ATS non è necessario, è semplicemente comodo per le motivazioni che ti ho elencato, ma in tanti ne fanno tranquillamente a meno lasciando gestire tutto all'inverter. Un caro saluto