Quando ho fatto io la scuola guida mi hanno detto che la riga bianca continua e' un muro quindi non posso superarla quindi se un ciclista e' largo 80cm. + 150 cm. + 200cm. della macchina io se parto da Laveno e vado a Varese ( 22 km.) devo stare dietro fino quando il ciclista non cambia strada
Ma lo sarebbe stato anche senza quella riga. Il problema è che non esistono controlli, quindi con o senza la norma, l'automobilista idrocefalo che ti passa a 20 cm ci sarà sempre, e cosa gravissima, resterà impunito.
Tralasciando stare la nuova normativa, Ci vorrebbe un pò di buonsenso. Se la strada non lo permette, o sopraggiungono altre auto dalla corsia opposta chi alla guida di un'autovettura dovrebbe aspettare e solo dopo sorpassare senza minimamente pensare di fare il pelo al ciclista, basta una piccola buca che il ciclista si sposta di pochi cm per succedere un'incidente grave
@@marcolombardi3290d'accordissimo, laddove non c'è lo spazio per fare il sorpasso ad almeno 1metro e mezzo di distanza laterale, basterebbe rallentare alla stessa velocità del ciclista, e sorpassare con una moderata differenza di velocità(10-15km/h). Gli automobilisti che mi passano anche a meno di 1 metro, ma con cautela e prudenza, aspettando il momento più opportuno e a velocità molto moderata, non mi creano grossi problemi. A farmi sentire in pericolo sono quelli che oltre a sorpassare a meno di 1 metro, non tolgono minimamente il piede dell'acceleratore, e passano con una differenza di velocità criminale(40-50km/h)
Sarà interessante vedere cosa succederà la prima volta che un caso concreto arriverà in Cassazione: come verrà interpretata la frase in questione? Come verrà interpretata la relazione tra la prima parte del comma e la seconda? Cosa si intenderà per ‘adeguato distanziamento’? Possiamo solo sperare che il potere giudiziario per l’ennesima volta metta una pezza all’ennesima legge scritta male.
Condivido in pieno quello che hai detto, comunque meglio di niente. Se dovesse succedere un incidente in una strada stretta, in fase di eventuale processo sarebbe poi il giudice a stabilire se le condizioni permettevano la distanza del metro e mezzo o no. Magari chi guida i veicoli a motore infase di sorpasso ad un cliclista adesso ci pensa, prima no.
Il rispetto deve essere rciproco! Il metro e mezzo non basta occorre anche che i ciclisti devono fare la loro parte.... andare in fila indiana e non in coppia (quando va bene) o in grupponi e poi ai semofari il rosso va rispettato!!!!!!!!!!!!!!!
Non condivido quello che hai detto: se la strada stretta è per es. lunga 10 km, che deve fare un'auto, accodarsi al ciclista per 10 km? Mi sembra una bella arroganza da parte del ciclista pretendere questo. Sarà meglio che il ciclista sitiate il più possibile accostato a destra, e l'ano lo passi delicatamente a velocità molto bassa, ma lo passi!!
Vi faccio alcune considerazioni, (premetto: provocatorie) basate sul fatto che il ciclista ha lo stesso sacrosanto diritto di un'automobile, di una moto , o di un camion di transitare nello stesso tratto stradale , ove chiaramente consentito , nonchè gli stessi doveri per la sicurezza reciproca della circolazione. a) il ciclista ha anche obblighi specifici e dettagliati dal punto di vista comportamentale, dovuti anche alle condizioni di traffico, situazioni meteo sfavorevoli (tipo pioggia o forte vento)? b) Esiste un device elettronico certificato da montare obbligatoriamente sulle auto e sulle biciclette che misuri e certifichi che tale distanza di sicurezza all'atto del sorpasso sia stata rispettata? Perchè in caso di incidente sarà poi difficile dimostrarlo con assoluta certezza. Del tipo il ciclista si è improvvisamente spostato durante il sorpasso e quindi ha ridotto la distanza di sicurezza: provate ora a dire il contrario. c) Perchè non si montano specchietti retrovisori esterni, luci di posizione e di profondità, e targhe anche sulle biciclette , così come per ciclomotori e motociclette, e si rende obbligatoria la stipula di una assicurazione RCA e una mini patente per il rispetto delle regole di circolazione ? Nonchè una manutenzione programmata affinché anche i "velocipedi " siano in perfetto ordine di marcia e prevedere anche l'alcool test o similari a campione. d) Perchè non si rende obbligatorio l'uso di una dash-cam che può dimostrare e certificare il comportamento stradale di automezzi e .."velocipedi"? Ribadisco che sono delle provocazioni ma ho l'atroce sospetto che qualcuno ci stia pensando seriamente ... semplicemente perchè non vede la realtà dei fatti la quale conferma ogni giorno di più che ci sono troppi veicoli marcianti su strade progettualmente concepite 50 anni fa, mentre i ciclisti hanno bisogno che siano previsti e creati degli appositi spazi di sicurezza adeguati e ben delineati Ecco un esempio di come impiegare parte dei miliardi di euro previsti per altre opere idiote.
@@ledatufarulo7316 Infatti l'ho premesso che era una provocazione ..Ma... tu hai realizzato in che mani siamo sconclusionati e niente affatto consci della realtà quotidiana ? Io non mi fiderei troppo
mi sembra talmente assurdo quello che dici che quasi non ci credo, le condizioni per sorpassare un ciclista con 1,5 metri di distanza su strade provinciali o comunali non ci sono quasi mai, considerato che i ciclisti non tengono mai il bordo strada. quindi secondo il tuo pensiero malato chi deve sorpassare un ciclista deve percorrere una decina di km dietro a lui fino a che non si allarga la strada? senti perchè non parli dei pericoli che creano i ciclisti a loro stessi e agli altri? perche non parli dei semafori non rispettati? perchè non parli dei dementi che si affiancano agli autotreni e vengono schiacciati mettendo nei guai il malcapitato lavoratore? e di quelli che zigzagano in mezzo alle auto? e quelli sul marciapiede? lascia stare va.
Sarà residuale per te che probabilmente vivi a Dubai e hai strade larghe come piste di atterraggio ma nelle città europee piccole o grandi che siano le strade a senso unico larghe 2,5m sono comuni e quelle che causano maggiori problemi. Perciò residuali un par de ciufoli, quella nota a piè pagina annulla tutto ciò che di buono doveva fare la normativa perché demanda tutto alla soggettività e valutazione del guidatore.
Quando ho fatto io la scuola guida mi hanno detto che la riga bianca continua e' un muro quindi non posso superarla quindi se un ciclista e' largo 80cm. + 150 cm. + 200cm. della macchina io se parto da Laveno e vado a Varese ( 22 km.) devo stare dietro fino quando il ciclista non cambia strada
Il codice della strada prevedeva già prima che le biciclette si possono sorpassare anche quando c’è la linea continua.
esatto
@@normanprocopio3651 rimanendo dentro la striscia continua.
TANTI CAMBIAMENTI X NON CAMBIARE NULLA SOLO 💩💩 PURA X FARE CASSA E NIENT'ALTRO
Ma lo sarebbe stato anche senza quella riga. Il problema è che non esistono controlli, quindi con o senza la norma, l'automobilista idrocefalo che ti passa a 20 cm ci sarà sempre, e cosa gravissima, resterà impunito.
per fortuna
Tralasciando stare la nuova normativa, Ci vorrebbe un pò di buonsenso. Se la strada non lo permette, o sopraggiungono altre auto dalla corsia opposta chi alla guida di un'autovettura dovrebbe aspettare e solo dopo sorpassare senza minimamente pensare di fare il pelo al ciclista, basta una piccola buca che il ciclista si sposta di pochi cm per succedere un'incidente grave
Basterebbe rallentare, il problema è che si cerca sempre di sorpassare senza rallentare, come previsto dal cds
@@marcolombardi3290d'accordissimo, laddove non c'è lo spazio per fare il sorpasso ad almeno 1metro e mezzo di distanza laterale, basterebbe rallentare alla stessa velocità del ciclista, e sorpassare con una moderata differenza di velocità(10-15km/h). Gli automobilisti che mi passano anche a meno di 1 metro, ma con cautela e prudenza, aspettando il momento più opportuno e a velocità molto moderata, non mi creano grossi problemi. A farmi sentire in pericolo sono quelli che oltre a sorpassare a meno di 1 metro, non tolgono minimamente il piede dell'acceleratore, e passano con una differenza di velocità criminale(40-50km/h)
Sarà interessante vedere cosa succederà la prima volta che un caso concreto arriverà in Cassazione: come verrà interpretata la frase in questione? Come verrà interpretata la relazione tra la prima parte del comma e la seconda? Cosa si intenderà per ‘adeguato distanziamento’? Possiamo solo sperare che il potere giudiziario per l’ennesima volta metta una pezza all’ennesima legge scritta male.
Condivido in pieno quello che hai detto, comunque meglio di niente. Se dovesse succedere un incidente in una strada stretta, in fase di eventuale processo sarebbe poi il giudice a stabilire se le condizioni permettevano la distanza del metro e mezzo o no. Magari chi guida i veicoli a motore infase di sorpasso ad un cliclista adesso ci pensa, prima no.
Il rispetto deve essere rciproco!
Il metro e mezzo non basta occorre anche che i ciclisti devono fare la loro parte....
andare in fila indiana e non in coppia (quando va bene) o in grupponi e poi ai semofari il rosso va rispettato!!!!!!!!!!!!!!!
Non condivido quello che hai detto: se la strada stretta è per es. lunga 10 km, che deve fare un'auto, accodarsi al ciclista per 10 km? Mi sembra una bella arroganza da parte del ciclista pretendere questo. Sarà meglio che il ciclista sitiate il più possibile accostato a destra, e l'ano lo passi delicatamente a velocità molto bassa, ma lo passi!!
Vi faccio alcune considerazioni, (premetto: provocatorie) basate sul fatto che il ciclista ha lo stesso sacrosanto diritto di un'automobile, di una moto , o di un camion di transitare nello stesso tratto stradale , ove chiaramente consentito , nonchè gli stessi doveri per la sicurezza reciproca della circolazione.
a) il ciclista ha anche obblighi specifici e dettagliati dal punto di vista comportamentale, dovuti anche alle condizioni di traffico, situazioni meteo sfavorevoli (tipo pioggia o forte vento)?
b) Esiste un device elettronico certificato da montare obbligatoriamente sulle auto e sulle biciclette che misuri e certifichi che tale distanza di sicurezza all'atto del sorpasso sia stata rispettata?
Perchè in caso di incidente sarà poi difficile dimostrarlo con assoluta certezza. Del tipo il ciclista si è improvvisamente spostato durante il sorpasso e quindi ha ridotto la distanza di sicurezza: provate ora a dire il contrario.
c) Perchè non si montano specchietti retrovisori esterni, luci di posizione e di profondità, e targhe anche sulle biciclette , così come per ciclomotori e motociclette, e si rende obbligatoria la stipula di una assicurazione RCA e una mini patente per il rispetto delle regole di circolazione ? Nonchè una manutenzione programmata affinché anche i "velocipedi " siano in perfetto ordine di marcia e prevedere anche l'alcool test o similari a campione.
d) Perchè non si rende obbligatorio l'uso di una dash-cam che può dimostrare e certificare il comportamento stradale di automezzi e .."velocipedi"?
Ribadisco che sono delle provocazioni ma ho l'atroce sospetto che qualcuno ci stia pensando seriamente ... semplicemente perchè non vede la realtà dei fatti la quale conferma ogni giorno di più che ci sono troppi veicoli marcianti su strade progettualmente concepite 50 anni fa, mentre i ciclisti hanno bisogno che siano previsti e creati degli appositi spazi di sicurezza adeguati e ben delineati
Ecco un esempio di come impiegare parte dei miliardi di euro previsti per altre opere idiote.
Ma dai non c'è da nessuna parte al mondo! E poi mica tutti vanno sulle consolari in fuori città in bici!
@@ledatufarulo7316 Infatti l'ho premesso che era una provocazione ..Ma... tu hai realizzato in che mani siamo sconclusionati e niente affatto consci della realtà quotidiana ? Io non mi fiderei troppo
mi sembra talmente assurdo quello che dici che quasi non ci credo, le condizioni per sorpassare un ciclista con 1,5 metri di distanza su strade provinciali o comunali non ci sono quasi mai, considerato che i ciclisti non tengono mai il bordo strada. quindi secondo il tuo pensiero malato chi deve sorpassare un ciclista deve percorrere una decina di km dietro a lui fino a che non si allarga la strada? senti perchè non parli dei pericoli che creano i ciclisti a loro stessi e agli altri? perche non parli dei semafori non rispettati? perchè non parli dei dementi che si affiancano agli autotreni e vengono schiacciati mettendo nei guai il malcapitato lavoratore? e di quelli che zigzagano in mezzo alle auto? e quelli sul marciapiede? lascia stare va.
🥲
Quella che è una situazione residuale, in queste considerazioni viene spiegata come la norma generale.
Mi spiace ma non condivido.
Sarà residuale per te che probabilmente vivi a Dubai e hai strade larghe come piste di atterraggio ma nelle città europee piccole o grandi che siano le strade a senso unico larghe 2,5m sono comuni e quelle che causano maggiori problemi. Perciò residuali un par de ciufoli, quella nota a piè pagina annulla tutto ciò che di buono doveva fare la normativa perché demanda tutto alla soggettività e valutazione del guidatore.