La fine del PCI è stata l'antitesi della fine della Sinistra e dei diritti dei lavoratori in Italia. quello che ne è divenuto dopo è stato un disastro epocale... grazie infinite!
@@giulialigabue3361 doveva abbracciare gli ideali di Palme, Brandt, Kreisky, Turati, Berlinguer, Pertini, Nenni. Riunire il meglio di PCI e PSI, consegnando Lenin definitivamente alla storia.
Occhetto ovviamente non è l'unico colpevole di quella scelta scellerata. Se non avesse avuto dietro una larga maggioranza di serpi favorevoli, non sarebbe riuscito nel suo intento cieco e nichilistico.
Ai nostri cari amici del PCI: "Se in ogni momento non fai intendere all'operaio perché stiamo lottando - che la rivoluzione è il fine ultimo. Se tutto si risolve nella conquista di un piccolo vantaggio, peraltro momentaneo e fittizio. Se al proletariato fai perdere di vista meta, il traguardo finale, la sua dittatura. Ebbene siamo a capo quindici: l'hai fregato. Piano piano ti accorgerai che gradualmente l'hai disarmato. E quando arriverà il momento - il più propizio per la Rivoluzione, sarà inutile chiamarlo alla lotta: s'è addormentato! E tu l'hai addormentato! Tu - Partito riformista! Tu - Sindacato!" Grazie traditori.
Il PCI è stato un gran partito, un partito che si è sempre battuto per i diritti dei lavoratori. Il PDS avrebbe potuto portare avanti grandi battaglie ma fassino e company hanno rovinato tutto.
E' stata una conseguenza naturale del cambio di paradigma. Se abbandoni l'idea del comunismo, cioè di far crescere il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti, di necessità finisci col degenerare sempre più.
rivedendo questi doc rammento come certe caratteristiche degli italiani si ripetano; il popolo è o molto più avanti dei suoi rappresdentanti ( ad esempio oggi sui cd diritti civili )o, come si vede anche qui rispetto alla " svolta della Bolognina " molto più indietro. Poco da fare.
"Da oggi cambia tutto..." e' una frase che doveva essere detta all'indomani della costruzione del muro , ossia già nel mese di agosto del 1961, e non alla caduta di quel muro. Occhetto questo lo aveva capito da sempre , ma si scontrava con una forma di dirigismo arretrata ed ideologica che rifiutava il responso, ormai chiaro da tempo, della Storia.
L'abbiamo visto tutti come è andata quando hanno dato ascolto ad Occhetto. 70 anni di "dirigismo arretrato" e avevamo un grande partito, lui in 3 lo ha distrutto per fare largo allo schifo dell'attuale centro"sinistra" italiano. Direi che il responso della Storia nei confronti di questo ignobile traditore è chiaro. Quelli che tu chiami dirigisti arretrati avevano ragione e il loro unico errore fu permettere a figuri come Occhetto di distruggere il partito dall'interno.
La fine del PCI è stata l'antitesi della fine della Sinistra e dei diritti dei lavoratori in Italia. quello che ne è divenuto dopo è stato un disastro epocale... grazie infinite!
Ha perfettamente ragione. Quale sarebbe stata, per lei, la soluzione ideale? Un ritorno al marxismo-leninismo?
@@fabiobisoglio5667 non abbandonare i lavoratori e lo stato sociale. Sarebbe stato sufficiente questo
@@mattiaperilli4400 Condivido pienamente. Diventare un partito socialista democratico era però necessario.
@@fabiobisoglio5667ma Socialdemocratico come oggi no
@@giulialigabue3361 doveva abbracciare gli ideali di Palme, Brandt, Kreisky, Turati, Berlinguer, Pertini, Nenni. Riunire il meglio di PCI e PSI, consegnando Lenin definitivamente alla storia.
Occhetto ovviamente non è l'unico colpevole di quella scelta scellerata. Se non avesse avuto dietro una larga maggioranza di serpi favorevoli, non sarebbe riuscito nel suo intento cieco e nichilistico.
Ai nostri cari amici del PCI:
"Se in ogni momento non fai intendere all'operaio perché stiamo lottando - che la rivoluzione è il fine ultimo.
Se tutto si risolve nella conquista di un piccolo vantaggio, peraltro momentaneo e fittizio.
Se al proletariato fai perdere di vista meta, il traguardo finale, la sua dittatura.
Ebbene siamo a capo quindici: l'hai fregato. Piano piano ti accorgerai che gradualmente l'hai disarmato.
E quando arriverà il momento - il più propizio per la Rivoluzione, sarà inutile chiamarlo alla lotta: s'è addormentato!
E tu l'hai addormentato!
Tu - Partito riformista!
Tu - Sindacato!"
Grazie traditori.
Il PCI è stato un gran partito, un partito che si è sempre battuto per i diritti dei lavoratori. Il PDS avrebbe potuto portare avanti grandi battaglie ma fassino e company hanno rovinato tutto.
E' stata una conseguenza naturale del cambio di paradigma. Se abbandoni l'idea del comunismo, cioè di far crescere il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti, di necessità finisci col degenerare sempre più.
rivedendo questi doc rammento come certe caratteristiche degli italiani si ripetano; il popolo è o molto più avanti dei suoi rappresdentanti ( ad esempio oggi sui cd diritti civili )o, come si vede anche qui rispetto alla " svolta della Bolognina " molto più indietro. Poco da fare.
"Da oggi cambia tutto..." e' una frase che doveva essere detta all'indomani della costruzione del muro , ossia già nel mese di agosto del 1961, e non alla caduta di quel muro. Occhetto questo lo aveva capito da sempre , ma si scontrava con una forma di dirigismo arretrata ed ideologica che rifiutava il responso, ormai chiaro da tempo, della Storia.
L'abbiamo visto tutti come è andata quando hanno dato ascolto ad Occhetto. 70 anni di "dirigismo arretrato" e avevamo un grande partito, lui in 3 lo ha distrutto per fare largo allo schifo dell'attuale centro"sinistra" italiano. Direi che il responso della Storia nei confronti di questo ignobile traditore è chiaro. Quelli che tu chiami dirigisti arretrati avevano ragione e il loro unico errore fu permettere a figuri come Occhetto di distruggere il partito dall'interno.
Il problema non sono gli ex Comunisti o gli ex Fascisti ma i Bamboccioni oggigiorno... Saluti e Auguri...
Bravo Achille