Il tubo da 12 ha un diametro interno di 10 mm. Le PDC lavorano con un salto termico di 5 gradi, le caldaie da 10 a 20 gradi. Questo vuol dire che la portata almeno raddoppia a parità di potenza. A portata doppia la velocità è doppia e le perdite di carico sono proporzionali al QUADRATO della velocità, quindi la perdita di carico può diventare anche di 20 metri. Inoltre la temperatura media è minore nelle PDC quindi questo aumenta ancor più le perdite di carico in quanto aumenta la densità. La PDC funzionerà ma con un salto termico sicuramente non di 5 gradi ma ben maggiore. Se il salto termico sulla PDC è troppo elevato non riesce a scaldare con la potenza nominale. Introdurre un compensatore idraulico è l’unica soluzione ma la pompa di rilancio dovrà comunque essere sovradimensionata a meno che non si voglia diminuire ancor più la temperatura media sul secondario rispetto al primario e quindi avere dei corpi emissivi a temperatura minore che potrebbero far fatica a scaldare se la casa non è stata pesantemente coibentata.
Non conosco il caso specifico però una spiegazione delle obiezioni del tecnico potrebbero essere legate al tipo di impianto. Mi spiego, se si sostituisce una pompa di calore su un impianto a radiatori e caldaia, e si vuol fare funzionare i radiatori a temperatura più bassa per ottimizzare la resa della pompa di calore naturalmente la portata da far girare aumenta in quanto diminuisce il salto termico nei radiatori e nell'acqua fra mandata e ritorno. Le perdite di carico pertanto aumentano ed aumentano con il quadrato della portata. Però studiando adeguatamente il sistema le soluzioni, come dici tu, si possono trovare.
Al ragionamento comunicato, corretto sicuramente, manca però una cosa molto importante, che la caldaia fa girare acqua calda con un delta t di 10/15 gradi , la pompa di calore solo 5, quindi le portate sono molto maggiori, e di li si traggono le conclusioni con il Suo discorso, cordiali saluti
Non solo la PDC puó generare portate maggiori che aumentano le perdite di carico ma aumenta anche la velocitá con rischio rumori e vibrazioni. Non basta la verifica della prevalenza del circolatore, la compatibilitá del dn dei tubi é una cosa importante.
Ciao chiarissimo come al solito anche spero tu abbia frainteso la domanda altrimenti veramente ci sono in giro dei cani..... Secondo me con non c'è la fa intendeva non che fisicamente no fa circolare l'acqua ma che non riesce a scambiare abbastanza calore mi spiego.... Diciamo che ora si scalda con 80° se passa a PDC perché sia conveniente dovrà fare circolata a 40° ( t di esempio) vuole dire che per cedere la stessa qta di calore ha 3 strade o raddoppia il tempo di funzionamento della PDC o raddoppia la velocità dell'acqua (fino ad un certo limite) quindi se per esempio già la caldaia funzionava H24 potrebbe essere vero che a parità di emettitori la PDC non c'è la fa con ma vorrebbe dire che cmq era già un impianto sbagliato indipendentemente dalla sezione dei tubi.... O che la casa è un colabrodo :-) buona domenica
grazie per la sollecita risposta.A proposito della domanda di Giovanni Zattra se viene pagata la corrente immessa nella rete dagli impianti fatti con il 110,ha ragione Vannacci Giulio .La corrente viene ceduta al GSE che la paga con il ritiro dedicato RID,come se la comprasse da un qualsiasi produttore di energia, che è circa la metà del prezzo dello scambio sul posto. Buona serata a tutti.
Ciao Antonello complimenti i tuoi video mi hanno aiutato tantissimo , il mio termotecnico mi ha proposto una 16 kw per 100 m quadrati , con valvola miscelatrice grazie alle tue informazioni l’ho bloccato subito
Buongiorno Antonello sempre professionale. Ho un appartamento di 50mq e siamo 4 persone, voglio eliminare il gas, cosa mi consigli per acqua sanitaria, c'è qualche scaldacqua evoluto che riesca a garantire acqua calda esempio d estate se in 4 dobbiamo usare la doccia, non ho possibilità di mettere pannelli, per il riscaldamento ho 2 split mitzubishi kirigamine per la cucina metterei un piano cottura a induzione, quindi i kw che ora ne ho 3,a quanto dovrei aumentare considerando anche lo scaldacqua 4,5 andrebbe bene?
@@salvatore7999 Ciao Salvatore, ti scrivo che era stato detto a me 3 anni fa. Ho sentito 2 tecnici x fare la stessa cosa nel mio app da 68mq calpestabili..mi d stato detto che non vale la caldela non avrei mai recuperato l'investimento. L'appartamento è di mezzo con una spesa gas di 6/700 anno...il risparmio sarebbe stato minimo e ci voleva la 5 kw..
Complimenti per i tuoi video di divulgazione tecnico scientifica!! L'attività di persone così competenti come te sono molto importanti per la transizione definitiva verso "l'elettrico" e quindi verso una transizione energetica ecologica in cui si utilizzeranno solo le fonti energetiche rinnovabili.
Buongiorno Antonello, invece le tubazioni per il raffreddamento tramite split idronici devono avere una misura minima. Ho un pdc aquarea 9kw e mandata a 7°.. Però mi sembra non raffreschino più di tanto.. E installatore lo giustifica con tubazioni piccole (ho murate quelle del 16 dal costruttore) e cassetta troppo vicino al soffitto, che quindi non permette troppo ricambio aria... Oppure sono proprio gli split idronici che hanno una resa molto inferiore a quelli a espansione diretta, a cui sono stato abituato fino adesso nella precedente casa
Buonasera. Sono un installatore. La mia esperienza dice che un impianto in cui è installato un generatore di calore che lavora mediamente ad una temperatura di 65/70 gradi va bene per un sistema a radiatori fan coil ecc. Con un circolatore che abbia le prevalenze di cui parli e diametri da 12 in rame. Ma se nello stesso sistema io installo un generatore che lavora ad una temperatura media di 45/50 gradi non ti dico che il circolatore non riesce a fare circolare l acqua, in quanto le caratteristiche del circolatore forse sono anche migliori di quello precedente, io ti dico che la resa dell'impianto è inferiore rispetto a prima di almeno il 30%. Quindi per sopperire ad un delta T inferiore di lavoro termico o aumenti la portata dell'acqua o aumenti il numero dei corpi scaldanti. Se il tubo è di quella sezione la portata ad un determinata pressione e velocità sarà quella non è che aumentando la prevalentemente aumenti la portata. Ti troveresti a fare circolare l acqua più velocemente peggiorando solo la situazione. Grazie della sua attenzione
Sicuramente il nodo Gordiano della situazione la temperatura di mandata. Ovviamente se riduco il Delta T vado a ridurre anche l'apporto di energia termica che scambio, quindi va fatto un calcolo preciso tra la massima portata delle tubazioni è il volume dei corpi scaldanti. Il fattore che però non è stato preso in considerazione eh però il tempo, in genere una caldaia che lavora a 60 gradi l'impianto di riscaldamento funziona per 8/10 ore al giorno, andando invece a far lavorare l'impianto di riscaldamento H24 possiamo eguagliare se non addirittura superare L'apporto calorico anche mantenendo un Delta T basso Ricordiamoci inoltre che una pompa di calore di buona qualità gestisce in maniera molto più raffinata l'erogazione della potenza andando a controllare costantemente sia i birilli del compressore che quelli della pompa in base al fabbisogno dell'impianto. Ovviamente non sto dicendo che impianto con tubi da 12 mm sia la soluzione migliore e più performante ma semplicemente che non sia un limite invalicabile, meglio una pompa di calore che lavora a 5-10 gradi in più piuttosto che una caldaia a metano che lavora alla stessa temperatura
Caro Antonello tutto vero quello che dici. Ma credo che l'equivoco nasca da un semplice fatto. Solitamente la temperatura di mandata dell'acqua in una pompa di calore è tendenzialmente più bassa rispetto ad una caldaia a gasolio o gas. Quindi se l'impianto resta invariato nel numero di elementi radianti è nelle ore di funzionamento, il rischio di avere la casa fredda è concreto. Ovviamente il discorso dei tubi non c'entra nulla. Si tratta solo di far capire al cliente che un impianto a pompa di calore non nasce per funzionare 4/6ore al giorno 😅, come si è abituati con gli impianti tradizionali.. Spero di essere riuscito a farmi capire ☺️. Un caro saluto
Dovrei installare una pdc da 9 kw su un radiante da circa 100 m2 e ho dei tubi in multistrato da 26. La casa non ha cappotto termico ma nuovi infissi. Secondo te le tubazioni da 26 vanno bene?
Chiarissimo come al solito. Quindi questo discorso del diametro del tubo, in un impianto dove viene sostituito il generatore di calore (caldaia) con una pdc, e funziona, allora se sostituisco tutti i termosifoni ( o solo alcuni) con i termoconvettori (fancoil) per sfruttare il raffrescamento, lasciando la tubazione esistente, non dovrei avere grossi problemi in linea di massima? Grazie.
i tubi da 12 o comunque quelli preesistenti con i termosifoni in alluminio, vanno bene anche con i termosifoni in acciaio sovradimensionati? Problemi di portata?
Ciao Antonello, questa volta provo a contraddirti: la potenza termica scambiata da un fluido è =Calore_specifico*Portata*densità*DeltaT; la questione delle pompe di calore è che lavorano su un DeltaT che è solitamente 5°, meno della metà di quello delle caldaie, di conseguenza a parità di potenza termica la portata deve essere almeno il doppio, infatti le PDC hanno circolatori con prevalenza simile ma portata molto più grande delle caldaie. Il problema può diventare che raddoppiando la portata raddoppia la velocità del fluido, che però non può superare certi valori limite per evitare rumore ed erosione (questo dal punto di vista teorico). Sul fatto che siano sufficienti o meno i tubi Ø12 vale molto di più la tua esperienza che tante formule.
Condivido con quanto analizzato. ... DeltaT che qua non viene neanche citato, cosa che doveva essere presa in considerazione dato che si parla di caldaie e anche PdC. Inoltre aggiungo: Bisogna tener conto della scabrezza de tubi, tra multistrato e rame (materiale dell'esempio dato che si parla di tubo del 12) c'è differenza. Non viene citata la velocità del fluido.. Cosa che è importante specie su impianti con termosifoni e valvole termostatiche a vista; con una velocità "alta" del fluido le valvole quando modulano iniziano a fischiare.. Un bel concerto. Tutto ciò tralasciando l'eventuale erosione.
le soluzioni ci sono, basta conoscere le basi come dice Antonello ed applicarle nel modo corretto. Uno scambiatore di calore sul secondario x me ancora meglio.
@@ferlor019 Penso che nessuno abbia detto che non ci sono le soluzioni per affrontare il problema in questione... Semplicemente non sono stati presi in considerazione certi aspetti tecnici rilevanti e la cosa peggiore è far passare certi termotecnici o altre figure professionali non competenti quando chi espone i fatti tralascia certi parametri.. Perciò, se io fossi in Antonello, prima di asserire che mancano le basi a certe figure professionali è meglio analizzare adeguatamente la situazione (non solo tramite un messaggio) sotto ogni aspetto senza tralasciare nulla (vedi DeltaT di progetto, scabrezza dei tubi e materiale di essi, velocità reale del fluido e relativo comfort acustico, quanto incidono i consumi di una pompa con maggior prevalenza, etc etc).
Concordo sul fatto che volendo affrontare l'argomento in modo rigorosamente scientifico bisogna valutare molti fattori, in particolare la viscosità del fluido vettore e il Delta T. Lo scopo del video però era quello di rendere l'argomento fruibile a una vasta fetta di utenti, quindi mi perdonerete alcune semplificazioni. VISCOSITÀ DEL FLUIDO : ci sono fluidi, come l'olio, che sono molto sensibili al variare della temperatura. L'acqua lo è molto meno. In genere si tiene conto della viscosità nel dimensionamento delle tubazioni quando si fa sia caldo che freddo, in quel caso si passa da 7 a 60 gradi, ma un quel caso si da un impianto a doc. Per quanto riguarda il riscaldamento invece le differenze di temperatura in gioco sono molto più basse e questo, a livello pratico, rende la questione viscosità o densità che dir si voglia, praticamente ininfluente. DELTA T: è vero che una pdc lavora con un dt di 5 gradi contro i 10 della caldaia e questo pui influire sulla resa termica. Questo però vale solo per la fase iniziale, una volta raggiunto l'equilibrio termico la quantità di calore scambiato sarà equivalente, un pò come due auto che viaggiano a 500 m l'una dall'altra alla stessa velocità. Inoltre non dobbiamo sottovalutare la gestione elettronica che adatta l'erogazione di potenza in base alle esigenze dell'impianto. Specifico di non aver detto che tutti i termotecnici sono incompetenti, ma che chi dice che una pdc non funziona cin tubi del 12 a capocchian, senza dati oggettivi, o è incompetente o non ha voglia di studiare.
Penso che la formula e' giusta, ma secondo me ti incarti sul a parita' di resa termica, cioe' la caldaia pur moderna ed efficente che sia avra' una modulazione inferiore alla pdc e la sua resa termica sara' per forza totalmente o per lunghi periodi maggiore alla pdc inverter che impostata in climatica anche su termo lavorera' a mandate basse anche 30° e comunque se impianto dimensionato bene mai superiori ai 45°salvo rari giorni e di conseguenza una resa termica bassa per molto tempo solo che raggiungera' lo stesso target di fabbisogno lavorando per molte piu' ore, differenza che diventa enorme nelle mezze stagioni e/o zone comunque non molto fredde, zona climatica C/D, o in case molto isolate.
Mi hanno sempre detto che il problema dei tubi piccoli non è legato alla.prevalenza ma alla scarsa portata ,quindi viene spostata poca acqua nei termosifoni e nelle basse temperature non va bene
Il problema sta semplicemente nel fatto che sostituendo una caldaia con una pompa di calore l'impianto funziona a temperatura più bassa e quindi, per tramettere la stessa potenza termica, bisogna cecessariamente aumentare la portata d'acqua. Il che significa che, a parità di diametro e lunghezza di tubazione, per aumentare la portata aumentano le perdite di carico. Diveramente non si riesce a trasferire ai terminali la potenza termica che prima ricevevano
ovvio, tubi piu stretti e quindi a parita di prevalenza meno Q oraria e di conseguenza minore efficenza di scambio termico. Il ragionamento del tecnico nel video francamente non l'ho capito
Ciao Antonello, con il rischio di ripetermi, ti faccio di nuovo i miei complimenti. Comunque vorrei chiederti un consiglio. Ho una casa vecchia di 100 metri quadrati, non isolata e con caloriferi in ghisa. E una caldaia vecchia a tiraggio forzato. Vorrei fare un isolamento interno, cambiare i caloriferi con quelli in acciaio, forse aumentando un po la superficie radiante, e magari aumentare la potenza del contatore. 4,5 oppure 6 kw. In questo caso converrebbe cambiare la vecchia caldaia con una pompa di calore? E andando a 35 gradi?
scusa, domanda secca: ma se l'eventuale pompa di rilancio si guastasse (e quindi ferma) si blocca anche l'impianto o la macchina (la PDC) lavorerebbe lo stesso? grazie
Ciao Antonello, ottimo video, chiaro e esaustivo. Che mi apre dubbi sulla realizzazione (2013) del mio impianto, dove hanno inserito una Rotex Htmp 14kw in sostituzione (in alternativa) ad una Saunier Duval, senza variare la configurazione dell'impianto preesistente (termosifoni in ghisa tubi 12 mm e circolatori per piano). Domandina, secondo te, non e' che per caso la mia vecchia HTMP ha un circolatore interno che potrebbe venire strozzato dai 3 circolatori di piano (wiko prevlenza massia 6 m)? se cosi fosse cinizio a capire perche ho zone a differnte tempreatura nelle linee ai termosifoni. Grazie per un eventuale risposta.
@@antonellogiudiceandrea appena posso verifico, ma per quello che ricordo, le pompe di circolazione sono alimentate da un tubo principale che e' connesso direttamente alla pdc (con un T) e alla caldaia, non ho visto alcun oggetto in mezzo
nel caso che non ci fosse il separatore idraulico (come non ho nemmeno un accumulo, pompa diretta sulla linea di riscaldamento) le circolatrici potrebbero strozzare la PDC e ridurre le prestazioni?
qui il problema non è la portata della pompa, ma l'aumento della velocità dell'acqua che potrebbe a ndare otre a quanto previsto dalle norme dando problemi di rumorosità
Ciao, direi che è corretto spiegare una cosa fondamentale, un circolatore diciamo Grundfos 25-60 ha una determinata portata relativa ad una determinata prevalenza. Questo se guardo il grafico del circolatore fornito dal produttore, poi lo stesso circolatore su una caldaia X vedo che dal grafico della caldaia le prestazioni sono inferiori, lo stesso accade se lo stesso circolatore è all'interno di una pdc. Per essere chiari: il produttore del circolatore mi dà un grafico con una determinata portata/prevalenza, poi sul grafico del produttore della caldaia (con lo stesso circolatore) mi trovo dati prestazionali inferiori, questo perchè il produttore della caldaia o pdc rilascia il grafico come portata/prevalenza residua all'impianto, questo perchè viene tenuto conto delle perdite di carico all'interno del dispositivo, che sia una caldaia o una pdc. Questo per chiarire ed evitare errori sul dimensionamento dell'impianto. Magari ho bisogno di una portata di 1mc e una prevalenza di 2mt, guardo il grafico Grundfos (ad esempio) e vedo che la 25-60 rientra nel campo di lavoro, poi vedo che la mia pdc monta appunto una 25-60 quindi vado tranquillo, invece mi trovo con vari tipi di problemi: DT elevati, radiatori che scaldano poco (o niente), il generatore che va in on/off spesso, questo appunto perchè il circolatore non ce la fa (lavora fuori campo) e magari va in cavitazione e si guasta, anche per questo , e non solo, vengono utilizzati compensatori idraulici....ma qui si apre un'altra discussione. Bravo Antonello
una domanda: ma le tubazioni montanti dalla pdc al collettore, debbono essere minimo 32?? Impianto con 6 fancoil e pdc 8kwh con puffer 80 lt su ritorno
Bella spiegazione, Antonello! Posso approfittare della tua esperienza per avere delle dritte sui modelli delle pompe acqua-acqua? Mentre infatti per le pompe aria-acqua si riesce a trovare sufficiente materiale, per la tipologia acqua-acqua c'è molta più parsimonia di informazioni, almeno questa è la mia sensazione...
@@antonellogiudiceandrea . Mi inchino davanti ai tuoi video..ops scusa..davanti ai tuoi corsi gratuiti. Non ho parole per la tua leggerezza che mi trasmetti ad imparare cose per me nuove
Ciao Antonello! Anche questo video è preziosissimo! Ma ieri guardando il tuo ultimo video è apparso un web designer di Rossato group per professionisti che diceva esattamente il contrario... Non ho capito però come si possa calcolare la perdita di carico in un impianto esistente. Anche perché questo dato ti servirà per fare l'impianto a casa mia. Attendo il tuo preventivo!
questo è il motivo per cui io personalmente preferisco avere dei serbatoi inerziali anche con volumi maggiori rispetto a quelli realmente necessari ... perché così facendo faccio lavorare la pompa di calore sul circuito primario con il suo circolatore a DT = 5 °C, mentre a valle del serbatoio inerziale, con un circolatore dedicato, faccio funzionare i radiatori con un DT = 10 °C (salvo rare eccezioni, i radiatori degli impianti esistenti sono tutti dimensionati con DT = 10°C). Un serbatoio inerziale che abbia un buon volume d'acqua garantisce poi che la pompa di calore non risenta del fatto che il circuito secondario ha un ritorno "più freddo" .... dopodichè è ovvio che se si è in presenza di tubi aventi un diametro eccessivamente piccolo (ad esempio un impiato ristrutturato di recente, dove si è prevista una calda a condensazione che lavora a DT = 20°C) e i consumi della pompa diventano eccessivi perché la prevalenza è rilevante, allora bisogna iniziare a ragionare sui consumi .... perchè magari, estremizzo, non posso più usare un circolatore elettronico e devo utilizzare una pompa in linea con consumi maggiori etc, ma questa è cosa diversa dal dire, per principio, che i tubi "sottili" non vanno bene ....
esatto, le soluzioni ci sono, basta conoscere le basi come dice Antonello ed applicarle nel modo corretto. Uno scambiatore di calore sul secondario x me ancora meglio.
@@mauriziogestcar3892 faccio un esempio .... la pdc lavora con un dT 5 °C .... perciò se ipotizziamo di mandare l'acqua a 50 °C, questa torenrà a 45°C .... nel secondario invece lavoro con dT 10°C e quindi l'acqua partirà a 50°C e tornerà a 40°C ... con un buon volume d'acqua la temperatura del serbatoio inerziale tenderà a rimanere prossima ai 47°C e questo consentirà alla pompa di lavorare tranquillamente a potenza ridotta .... anche perché la portata del secondario è minore (visto che sfrutto un dT maggiore)
@@francescofarago1779 in pratica l inerziale mi aiuta sul ritorno freddo perché l acqua al suo interno resta a temperatura più o meno costante? Grazie mille
Buongiorno e complimenti per i video divulgativi. Approfitto per un consiglio. Abitazione su tre piani da 70 mq ciascuno in zona climatica "B" e 604 gradi giorno con cappotto termico esistente e nuovi infissi in pvc . In sostituzione dell'attuale caldaia a metano esistente con impianto radiate a termosifoni in alluminio con tubature in rame del 12, mi propongono sostituzione con sistema ibrido composto da una pdc monoblocco inverter tipo MHPP9RP24MI della MITSUI con refrigerante R32, in abbinata con caldaia a condensazione combinata WALL X C24 della Wiesberg (sulla caldaia sono visibili entrambi i marchi -Wiesberg e Mitsui-. Dalla sua esperienza, cosa ne pensa? Se effettuo la sostituzione riuscirò a garantire in casa lo stesso comfort? Ci sarebbe qualche accorgimento da adottare per eventualmente migliorare la situazione?. Grazie per un'eventuale risposta se trova un ritaglio di tempo da dedicarmi. Ancora complimenti.
@@antonellogiudiceandrea Grazie per la rapidità della risposta. Non ho ancora dato il mio benestare al fornitore che me lo vorrebbe entro giovedì prossimo. Lei cosa mi consiglierebbe?
Buongiorno Antonello, al fine di evitare lavori edili troppo invasivi, vorrei saper se fosse possibile utilizzare, un sistema esistente di distribuzione dell'acqua, monotubo (senza collettore) in rame con diametro 2cm circa, per alimentare radiatori adeguatamente dimensionati, riscaldati con Pdc? Se si quali accorgimenti che si devono avere? Grazie
Ciao Antonello, cosa ne pensi della Daikin Altherma H Hybrid con unità esterna da 4 kW? Purtroppo non posso installare la R Hybrid con 5-8 kW esterni...
Ciao Antonello, ma una pompa di calore con prevalenza kpa 52, posizionata a livello del seminterrato, ritieni possa farcela a fare circolare il fluido fino al piano terra e piano primo? Ogni piano è inferiore a 60mq. Grazie per l'attenzione
Buonasera e grazie per i video informativi. Se per ipotesi per riscaldare 100 mq servono 12kw con pompa di calore aria-acqua, con una pompa di calore acqua-acqua serviranno piu o meno Kw ?
Superbo come sempre per chiarezza! Una domanda semplice: in una casa di nuova costruzione ha senso installare una PDC che si occupi unicamente del riscaldamento/raffrescamento a pavimentoe una caldaia a condensazione a gas per cucina e ACS, tenendo i due impianti totalmente separati?
@@antonellogiudiceandrea Grazie Antonello! Qui però ua-cam.com/video/bFncM1bKaiw/v-deo.html al minuto 13:11 prospetti proprio la soluzione che vorrei io.
Per il mio modesto parere no non nessun senso avere anche il gas. Fai con la pompa di calore. Anzi io ne metterei 2 di metà potenza cadauna a cascata, per salvaguardare tutto il funzionamento , abbattendo i consumi, salvaguardando l'impianto, allungando la durata di tutto, e anche al fine di aver almeno una PDC caso mai una avesse un malfunzionamento.
Buongiorno Antonello sempre professionale. Ho un appartamento di 50mq e siamo 4 persone, voglio eliminare il gas, cosa mi consigli per acqua sanitaria, c'è qualche scaldacqua evoluto che riesca a garantire acqua calda esempio d estate se in 4 dobbiamo usare la doccia, non ho possibilità di mettere pannelli, per il riscaldamento ho 2 split mitzubishi kirigamine per la cucina metterei un piano cottura a induzione, quindi i kw che ora ne ho 3,a quanto dovrei aumentare considerando anche lo scaldacqua 4,5 andrebbe bene?
Grazie per tutte queste perle!!! Domanda: dalla tua esperienza in un abitazione su tre piani(40mq per piano), interrato, terra e primo, se metto la monoblocco 7kw al p.terra e l'aquarea tank in taverna nell'interrato, con impianto a pavimento al p.terra e soffitto al p.primo con tubi nuovi, avrò problemi senza pompa di rilancio oppure vado tranquillo con solo monoblocco e tank?
Ho una situazione simile su quattro piani di casa con collettore del radiante in ogni piano(60 m2 a piano) e pdc in soffitta. Metteresti un circolatore di rilancio potente con un separatore? Che tipo di circolatore? Come quello della pdc o piu grande?
Scusa Antonello. Una domanda se al posto dei termosifoni volessi montare dei ventilconvettori con pannello radiante su tubazioni di rame da 10 o 12 ci sarebbero problemi? Grazie
E facendo solo caldo si possono usare i tubi da 12? Inoltre si possono alimentare con lo stesso collettore 2 termosifoni (maggiorati) e 2 fan coil con temperatura prevista di 45 gradi? Ci possono essere delle limitazioni?
Ciao Antonello, ma non è che il messaggio chiedeva (in modo sbagliato) se la pdc ce la fa a livello termico con tubi piccoli nel senso che dovendo muovere quantità d'acqua maggiori sappiamo che in teoria avremmo bisogno di diametri maggiori ? O si risolve tutto con un circolatore che aumenta di parecchio la circolazione di acqua calda (ipoteticamente non certo a 60°C ma a 35-40 lo spero...) ?
@@antonellogiudiceandrea scusa ancora ma se aumento la circolazione per "risolvere" il problema della sezione più ristretta dell'impianto di partenza non aumento la velocità del fluido nei tubi ? Ci sarebbe qualche limite di velocità da rispettare tipo 1 m/sec massimo per motivi di perdite (risolvibili forse con circolatore con potenza superiore) o sonore ?
Complimenti per i tuoi video esplicativi che denotano grande professionalità...a me è stato riferito dal termo tecnico che i mie tubi troppo sottili sono inadatti alle moderne pompe di calore, in quanto hanno un gas che li sottopporrebbe a troppo stress e potrebbero cedere. Potresti darmi la tua opinione?
Salve, da quello che ho capito, essendo la temperatura di mandata delle PDC inferiore a quella delle caldaie classiche, al limite ci vorrà un pò più di tempo per raggiungere la temperatura prefissata, utilizzando un impianto a termosifoni esistente. E' giusto, scondo lei? (poi, parte di questo ritardo dovrebbe venire compensato dalle famose due classi energetiche guadagnate con il superbonus 110%).
vorrei eliminare la caldaia a gas , con la pompa di calore riscalderei l'acqua sanitaria e allo stesso tempo potrei inserire un sistema di termo camino all'intero impianto?
Devo mettere una PDC Panasonic Aquarea 9 kW split con la sua unità interna da 200 lt. (ADC0309J3EC5/UD09JE5-1), per riscaldamento/raffreddamento tramite fancoil e ACS, visto che devo sostituire completamente l impianto, che tubi conviene mettere?
Ciao Antonello, vorrei mettere una pompa di calore ma ho i tubi dei radiatori da 1cm. Posso metterla lo stesso? Grazie mille e complimenti per i tuoi video!
Se ho un impianto a radiatori a zone in cui mi cambia la portata acqua conviene mettere un separatore idraulico o una valvola di By-pass differenziale sempre se il circolatore della pompa calore è adeguato ?
Ciao Antonello, ma a livello termico usando temperature piu' basse rispetto alle temperature solite dei termosifoni per inviare la stessa quantita' di calore serve piu' portata e non potendo superare certe velocita',penso servano tubi piu' grandi.,cosa ne pensi?
Ciao sto installando una pompa di calore da 10kw su un impianto che sto creando con le tubazioni del 26 in multistrato.. che farà caldo e freddo, su i split ad acqua con valvola a due vie , debbo per forza mondare un puffer sul ritorno ? O basta fare un baipas con valvola che giestisce eventualmente la portata nel caso usa solo uno split . In conclusione potrebbe funzionare se evito di montare il puffer? Che oltretutto secondo me potrebbe essere piccolo da 5lt.
E' vero che un impianto di riscaldamento con pdc e radiatori tubolari acciaio sovradimensionati su tubi stesso diametro preesistente impianto (caldaia e radiatori alluminio) diventa troppo rumoroso?
Ciao Antonello, ristrutturazione con radiatori in ghisa il tecnico che mi segue ( non termotecnico ) ha previsto una sostituzione dell'impianto ma non dei radiatori...Il termotecnico che ha fatto un sopralluogo nonchè colui che fece l'impianto a suo tempo della casa mi ha consigliato di tenere l'impianto (in rame) e di cambiare i radiatori con quelli in acciaio e magari sovradimensionandoli per lavorare a bassa temperatura...io credo che quest'ultima sia la soluzione migliore...tu che ne pensi? (no 110)
....poi se monti monoblocco sono 2 i circolatori. Almeno sulla tcap j r32 vedo che pdc alimenta unita' interna ,acqua tecnica e bollitore....ma poi vi e' anche circolatore interno di rilancio ....quindi problema non credo si ponga.
Ciao Antonello, sempre precisissimo! A me un idraulico ha detto che con un impianto vecchio con tubi piccoli in rame e acciaio e con saliscendi come il mio andrei a spendere una follia di bollette. Secondo lui serve un impianto nuovo più lineare e performante. Cosa ne pensi? Grazie!
È possibile calcolare la perdita di carico dell'impianto esistente per sostituire caldaia con PDC? Impianto del 1996 con metano e fancoil caldo/ freddo
mi scusi ma lo scambio termico non è questione di prevalenza della pompa ma di volume di liquido a una detterminata temperatura che attraversa lo scambiatore, oltre a tutta un altra serie di fattori che non sono oggetto di discussione. In definitiva piu che la prevalenza quello che conta è la portata nelle condizioni di esercizio. Ovvero come illustrato dalle curve la portata diminuisce con l'aumentare della prevalenza per cui dato che il diametro del tubo incide sulla stessa non mi spiego perchè rietiene a priori che l'ingegnere sbaglia se, calcoli alla mano, ritiene che la nuova pompa con i tubi di quel diametro non è in grado di forinre il volume d'acqua neccessario per garantire il migliore scambio termico possibile, Evidentemente la potenza della pompa non puo imprimere al liquido una velocità sufficiente, Quindi la macchina non è ber dimensionata....francamente non capisco cosa non la convince
Dal punto di vista teorico hai ragione, si può fare... Però, almeno su un impianto che magari é in fase di rifacimento, occorre fare alcune considerazioni: Per trasportare una certa potenza termica con un dato salto di temperatura serve una certa portata di acqua in circolazione. Dato che con le PdC é preferibile diminuire la temperatura di mandata (previo adeguamento dei terminali), inevitabilmente la portata aumenta rispetto la caldaia tradizionale. A parità di sezione del tubo, si dovrà aumentare la velocità del fluido in moto. Si avrà un aumento delle perdite di carico nell'impianto e quindi si dovrà impegnare maggior potenza sulla pompa. Si potrebbe riscontrlare una maggiore rumorosità in alcuni punti dell'impianto (curve, t, valvole ecc.). Quindi specie su impianti datati, dove calcare e incrostazioni potrebbero aver peggiorato le cose, vale la pena pensare al rifacimento delle reti di distribuzione. Almeno secondo me. Detto questo, ho anche visto impianti degli anni 30, nati a circolazione naturale, con tubi ai radiatori di 1 1/2", che sicuramente non soffrono di ciò. 😜
Ciao sono Mauro un ex idraulico da 3 anni in pensione. La gente non a mai fatto impianti a pavimento della Rotex a doppio tubo interno del. 12 esterno del 17 funzlona bene ad alta temperature basta Che Sia dimensiionato bene e gli anelli idem. Un saluto
Quindi ad una Panasonic aquarea monoblocco, montata sul tetto, un dislivello di appena 3 metri tra pompa e collettore radiatori gli fa un baffo!!!! È sempre un investimento vedere i tuoi video.
Io penso che il termotecnico non abbia obbiettato sul fatto che la pdc non sia in grado di far circolare l'acqua, ma che un impianto con tubi piccoli, ovvero per lavorare ad alta temperatura, fatto lavorare a bassa temperatura su termosifoni sovradimensionati, non sia in grado di trasportare, soprattutto con un dt tra mandata e ritorno di 5° tipici delle pdc, i w/h richiesti dall'ambiente servito.
@@antonellogiudiceandrea vabbé, quello è ovvio. Stavo solo supponendo che magari il tizio che ti ha interpellato potrebbe non aver appreso a pieno la problematica che forse gli ha esposto il termotecnico.
Ciao scusami tu hai un aquarea giusto, chiedo una cosa banale, tu hai montata sul retro la griglia di protezione delle lamelle dello scambiatore? A me l'hanno montata senza griglia dietro e dicono che non c'era nella confezione...ma mi pare strano, molto strano.. poi dietro vedo una predisposizione per una griglia..grazie
A me hanno sconsigliato di montare una pompa di calore sul mio impiando con tubi da 12mm, non tanto per la portata della pompa, ma per l'efficienza e consumi. Con un tubo più grande si porta più acqua calda che permette un maggiore trasferimento di calore ai caloriferi o fancoil, e considerando la temperatura di mandata inferiore rispetto alla caldaia a gas, porterebbero la pompa di calore sempre in affanno, e a consumare più energia. E' sbagliato? Attualmete ho caloriferi in ghisa, dovrei passare all'alluminio.
Ciao Antonello, mi sono imbattuto nel video su YT "corso pompe di calore 2020..ecc" della Rossato group in cui viene dato grande risalto alla sezione dei tubi del circuito ...perdite di carico, velocità del flusso < di 1 m/s, prevalenza, minor sezione = minor portata = minor wattaggio a parità di DeltaT ecc ....tutte cose molto tecniche (che potrei aver frainteso) ma che contrastano un po' con quel che dici e anche con il tuo report dalla casa "IMPIANTO COMPLETO CALDO E FREDDO" del 15 gennaio, dove hai realizzato tubazioni nuove da 40 per servire i fancoil della RHOSS....Nel mio caso ho la necessità di capire se posso usare una tubazione esistente (da12/18?..seriva un radiatore...) per collegare futuri 5 fancoil (magari proprio i Rhoss) di un appartamento accorpato, eliminando la caldaia e collegandola con pompa di rilancio ad una futura PDC da mettere abbastanza distante (e al piano superiore) nell'appartamento "accorpante" ... ti prego di dipanare i miei dubbi .... o se + facilmente dovrò creare una nuova linea sotto il cappotto termico(?) ...
Grande Antonello come sempre. Per caso sai dirmi se con il fotovoltaico installato con superecobonus 110% ti pagano la corrente prodotta, non consumata ed emessa in rete? Cosi ha detto google in una news di qualche giono fa. Ma non trovo riscontro in rete.
Certo che ti pagano, chiaro non come scambio sul posto ma RID, ritiro dedicato in sostanza un valore come liquidazione eccedenze e non so se da riportare in dichiarazione dei redditi
Certo ho voluto precisare perché qualcuno può pensare che per avere una pompa potente sia necessario che abbia una grande prevalenza mentre in realtà quello che serve in una pompa in genere è sapere la giusta portata all’altezza che dobbiamo raggiungere . Ci sono pompe che hanno basse portate ma altissime prevalenze e al contrario ci sono pompe con altissime portate ma poca prevalenza . Questo cambia in funzione del disegno del corpo pompa e naturalmente dei suoi utilizzi. Naturalmente parlando solo di circolatori grosso modo sono fatti tutti uguali per cui non ci sono grandissime variazioni di prestazioni
Grande....ma un tempo il termotecnico era denominato in modo popolare come 'il tubista", io non abito molto lontano da bologna. Perche?? Facile comorenderlo..
Sul fatto che si possa far funzionare in un modo o nell’altro sono d’accordo, sulla spiegazione dei circolatori non sei stato preciso . La portata e la prevalenza sono due dati essenziali ma non hai detto che sono specifici di ogni differente pompa ma soprattutto che sono correlati . La prevalenza massima è la massima altezza a cui una determinata pompa riesce a portare l’acqua ma a quella altezza la. Portata è zero . Infatti c’è sulla pompa una specifica curva che interfaccia portata e prevalenza . Quindi una pompa ha per esempio una portata di 100 litri al minuto a 0 di quota , 80 a 1 metro 60 a 3 metri e 10 litri a 9 metri . Quindi a seconda dell’impianto ci va la pompa giusta ( se hai 4 piani non arriverebbe neanche l’acqua con quelle caratteristiche
Ciao, verissimo, grazie del contributo. In ogni caso era un video generico per il privato. Poi sappiamo che portata e prevalenza sono rapportati in maniera inversamente proporzionale ecc....
Il mio progettista al contrario, mi dice che la pompa di calore che dovremmo installare ha bisogno di tubi di mandata al collettore di diametro da 32 mentre quelli esistenti sono più piccoli di diametro.
Ciao Antonello, volevo chiederti se potevi spiegarci questo sistema che ti mando via link: I pro e i contro(se puoi ovviamnete) ua-cam.com/users/shortsIUTzPrDVIm8?feature=share Grazie Ancora... ciao Antonello
@@antonellogiudiceandrea più il dt e' alto e maggiore sarà la portata oltre a questo, al contrario di come dice, bisogna tenere in considerazione il fatto di contenere la velocità dell' acqua per questioni di usura e rumori..
Il tubo da 12 ha un diametro interno di 10 mm. Le PDC lavorano con un salto termico di 5 gradi, le caldaie da 10 a 20 gradi. Questo vuol dire che la portata almeno raddoppia a parità di potenza. A portata doppia la velocità è doppia e le perdite di carico sono proporzionali al QUADRATO della velocità, quindi la perdita di carico può diventare anche di 20 metri. Inoltre la temperatura media è minore nelle PDC quindi questo aumenta ancor più le perdite di carico in quanto aumenta la densità. La PDC funzionerà ma con un salto termico sicuramente non di 5 gradi ma ben maggiore. Se il salto termico sulla PDC è troppo elevato non riesce a scaldare con la potenza nominale. Introdurre un compensatore idraulico è l’unica soluzione ma la pompa di rilancio dovrà comunque essere sovradimensionata a meno che non si voglia diminuire ancor più la temperatura media sul secondario rispetto al primario e quindi avere dei corpi emissivi a temperatura minore che potrebbero far fatica a scaldare se la casa non è stata pesantemente coibentata.
Assolutamente d'accordo. In questi casi va ben dimensionato il circolatore di rilancio
Perfetto
Non conosco il caso specifico però una spiegazione delle obiezioni del tecnico potrebbero essere legate al tipo di impianto. Mi spiego, se si sostituisce una pompa di calore su un impianto a radiatori e caldaia, e si vuol fare funzionare i radiatori a temperatura più bassa per ottimizzare la resa della pompa di calore naturalmente la portata da far girare aumenta in quanto diminuisce il salto termico nei radiatori e nell'acqua fra mandata e ritorno. Le perdite di carico pertanto aumentano ed aumentano con il quadrato della portata. Però studiando adeguatamente il sistema le soluzioni, come dici tu, si possono trovare.
Perfetto........ma non ho visto la risposta!
Evviva, anche oggi ho investito 12 minuti in pura conoscenza. Grazie mille per i video molto istruttivi
Con quale strumento viene misurata la perdita di carico di un impianto ?
Sempre preciso e professionale.
Ti seguo da sempre e ti considero molto serio, professionale e onesto "in questo mondo di ladri .....". Stammi bene e grazie
Al ragionamento comunicato, corretto sicuramente, manca però una cosa molto importante, che la caldaia fa girare acqua calda con un delta t di 10/15 gradi , la pompa di calore solo 5, quindi le portate sono molto maggiori, e di li si traggono le conclusioni con il Suo discorso, cordiali saluti
Non solo la PDC puó generare portate maggiori che aumentano le perdite di carico ma aumenta anche la velocitá con rischio rumori e vibrazioni. Non basta la verifica della prevalenza del circolatore, la compatibilitá del dn dei tubi é una cosa importante.
Grazie mille Antonello, anche questo hai fatto benissimo a chiarirlo 🤗
Ciao chiarissimo come al solito anche spero tu abbia frainteso la domanda altrimenti veramente ci sono in giro dei cani..... Secondo me con non c'è la fa intendeva non che fisicamente no fa circolare l'acqua ma che non riesce a scambiare abbastanza calore mi spiego.... Diciamo che ora si scalda con 80° se passa a PDC perché sia conveniente dovrà fare circolata a 40° ( t di esempio) vuole dire che per cedere la stessa qta di calore ha 3 strade o raddoppia il tempo di funzionamento della PDC o raddoppia la velocità dell'acqua (fino ad un certo limite) quindi se per esempio già la caldaia funzionava H24 potrebbe essere vero che a parità di emettitori la PDC non c'è la fa con ma vorrebbe dire che cmq era già un impianto sbagliato indipendentemente dalla sezione dei tubi.... O che la casa è un colabrodo :-) buona domenica
Esatto, è una questione di dimensionamento dei terminali al limite
Grazie per inf. E complimenti
grazie per la sollecita risposta.A proposito della domanda di Giovanni Zattra se viene pagata la corrente immessa nella rete dagli impianti fatti con il 110,ha ragione Vannacci Giulio .La corrente viene ceduta al GSE che la paga con il ritiro dedicato RID,come se la comprasse da un qualsiasi produttore di energia, che è circa la metà del prezzo dello scambio sul posto. Buona serata a tutti.
Bravissimo! grazie mille. È un piacere vedere i tuoi video.
Ciao Antonello complimenti i tuoi video mi hanno aiutato tantissimo , il mio termotecnico mi ha proposto una 16 kw per 100 m quadrati , con valvola miscelatrice grazie alle tue informazioni l’ho bloccato subito
Mi fa piacere esserti d'aiuto 😁
Fabio .. io sono un privato e per 100mq. ti basta una 12kw o se hai una certa coibentazione.. anche 9kw.. bravo !
Buongiorno Antonello sempre professionale. Ho un appartamento di 50mq e siamo 4 persone, voglio eliminare il gas, cosa mi consigli per acqua sanitaria, c'è qualche scaldacqua evoluto che riesca a garantire acqua calda esempio d estate se in 4 dobbiamo usare la doccia, non ho possibilità di mettere pannelli, per il riscaldamento ho 2 split mitzubishi kirigamine per la cucina metterei un piano cottura a induzione, quindi i kw che ora ne ho 3,a quanto dovrei aumentare considerando anche lo scaldacqua 4,5 andrebbe bene?
@@grazianos4507 e' fondamentale rimanere in monoventola
@@salvatore7999
Ciao Salvatore, ti scrivo che era stato detto a me 3 anni fa. Ho sentito 2 tecnici x fare la stessa cosa nel mio app da 68mq calpestabili..mi d stato detto che non vale la caldela non avrei mai recuperato l'investimento. L'appartamento è di mezzo con una spesa gas di 6/700 anno...il risparmio sarebbe stato minimo e ci voleva la 5 kw..
Condivido in pieno, purtroppo in giro c'è tanta improvvisazione ed arraffoni.
Un saluto
complimenti anche per la chiarezza Antonello !👍😊
il migliore come sempre !!!
Sei grande 👍
Chiarissimo come sempre, restando sui tubi sottili in rame verso radiatori in ghisa, cosa consigli di fare per evitare incrostazioni pericolose?
Lavaggio chimico e protettivo
Complimenti per i tuoi video di divulgazione tecnico scientifica!!
L'attività di persone così competenti come te sono molto importanti per la transizione definitiva verso "l'elettrico" e quindi verso una transizione energetica ecologica in cui si utilizzeranno solo le fonti energetiche rinnovabili.
Buongiorno Antonello, invece le tubazioni per il raffreddamento tramite split idronici devono avere una misura minima. Ho un pdc aquarea 9kw e mandata a 7°.. Però mi sembra non raffreschino più di tanto.. E installatore lo giustifica con tubazioni piccole (ho murate quelle del 16 dal costruttore) e cassetta troppo vicino al soffitto, che quindi non permette troppo ricambio aria... Oppure sono proprio gli split idronici che hanno una resa molto inferiore a quelli a espansione diretta, a cui sono stato abituato fino adesso nella precedente casa
Diciamo che io avrei messo almeno un 20.....comunque si l'espansione diretta rende di più
Grazie.
Buonasera. Sono un installatore. La mia esperienza dice che un impianto in cui è installato un generatore di calore che lavora mediamente ad una temperatura di 65/70 gradi va bene per un sistema a radiatori fan coil ecc. Con un circolatore che abbia le prevalenze di cui parli e diametri da 12 in rame. Ma se nello stesso sistema io installo un generatore che lavora ad una temperatura media di 45/50 gradi non ti dico che il circolatore non riesce a fare circolare l acqua, in quanto le caratteristiche del circolatore forse sono anche migliori di quello precedente, io ti dico che la resa dell'impianto è inferiore rispetto a prima di almeno il 30%. Quindi per sopperire ad un delta T inferiore di lavoro termico o aumenti la portata dell'acqua o aumenti il numero dei corpi scaldanti. Se il tubo è di quella sezione la portata ad un determinata pressione e velocità sarà quella non è che aumentando la prevalentemente aumenti la portata. Ti troveresti a fare circolare l acqua più velocemente peggiorando solo la situazione. Grazie della sua attenzione
Sicuramente il nodo Gordiano della situazione la temperatura di mandata. Ovviamente se riduco il Delta T vado a ridurre anche l'apporto di energia termica che scambio, quindi va fatto un calcolo preciso tra la massima portata delle tubazioni è il volume dei corpi scaldanti. Il fattore che però non è stato preso in considerazione eh però il tempo, in genere una caldaia che lavora a 60 gradi l'impianto di riscaldamento funziona per 8/10 ore al giorno, andando invece a far lavorare l'impianto di riscaldamento H24 possiamo eguagliare se non addirittura superare L'apporto calorico anche mantenendo un Delta T basso Ricordiamoci inoltre che una pompa di calore di buona qualità gestisce in maniera molto più raffinata l'erogazione della potenza andando a controllare costantemente sia i birilli del compressore che quelli della pompa in base al fabbisogno dell'impianto. Ovviamente non sto dicendo che impianto con tubi da 12 mm sia la soluzione migliore e più performante ma semplicemente che non sia un limite invalicabile, meglio una pompa di calore che lavora a 5-10 gradi in più piuttosto che una caldaia a metano che lavora alla stessa temperatura
Caro Antonello tutto vero quello che dici. Ma credo che l'equivoco nasca da un semplice fatto. Solitamente la temperatura di mandata dell'acqua in una pompa di calore è tendenzialmente più bassa rispetto ad una caldaia a gasolio o gas. Quindi se l'impianto resta invariato nel numero di elementi radianti è nelle ore di funzionamento, il rischio di avere la casa fredda è concreto.
Ovviamente il discorso dei tubi non c'entra nulla. Si tratta solo di far capire al cliente che un impianto a pompa di calore non nasce per funzionare 4/6ore al giorno 😅, come si è abituati con gli impianti tradizionali.. Spero di essere riuscito a farmi capire ☺️. Un caro saluto
Dovrei installare una pdc da 9 kw su un radiante da circa 100 m2 e ho dei tubi in multistrato da 26. La casa non ha cappotto termico ma nuovi infissi. Secondo te le tubazioni da 26 vanno bene?
Chiarissimo come al solito. Quindi questo discorso del diametro del tubo, in un impianto dove viene sostituito il generatore di calore (caldaia) con una pdc, e funziona, allora se sostituisco tutti i termosifoni ( o solo alcuni) con i termoconvettori (fancoil) per sfruttare il raffrescamento, lasciando la tubazione esistente, non dovrei avere grossi problemi in linea di massima? Grazie.
No per i fan coil servono tubazioni diverse con coibentazioni diversa, soprattutto per fare freddo
i tubi da 12 o comunque quelli preesistenti con i termosifoni in alluminio, vanno bene anche con i termosifoni in acciaio sovradimensionati? Problemi di portata?
Ciao Antonello, questa volta provo a contraddirti: la potenza termica scambiata da un fluido è =Calore_specifico*Portata*densità*DeltaT; la questione delle pompe di calore è che lavorano su un DeltaT che è solitamente 5°, meno della metà di quello delle caldaie, di conseguenza a parità di potenza termica la portata deve essere almeno il doppio, infatti le PDC hanno circolatori con prevalenza simile ma portata molto più grande delle caldaie. Il problema può diventare che raddoppiando la portata raddoppia la velocità del fluido, che però non può superare certi valori limite per evitare rumore ed erosione (questo dal punto di vista teorico). Sul fatto che siano sufficienti o meno i tubi Ø12 vale molto di più la tua esperienza che tante formule.
Condivido con quanto analizzato. ... DeltaT che qua non viene neanche citato, cosa che doveva essere presa in considerazione dato che si parla di caldaie e anche PdC. Inoltre aggiungo:
Bisogna tener conto della scabrezza de tubi, tra multistrato e rame (materiale dell'esempio dato che si parla di tubo del 12) c'è differenza.
Non viene citata la velocità del fluido.. Cosa che è importante specie su impianti con termosifoni e valvole termostatiche a vista; con una velocità "alta" del fluido le valvole quando modulano iniziano a fischiare.. Un bel concerto. Tutto ciò tralasciando l'eventuale erosione.
le soluzioni ci sono, basta conoscere le basi come dice Antonello ed applicarle nel modo corretto. Uno scambiatore di calore sul secondario x me ancora meglio.
@@ferlor019 Penso che nessuno abbia detto che non ci sono le soluzioni per affrontare il problema in questione...
Semplicemente non sono stati presi in considerazione certi aspetti tecnici rilevanti e la cosa peggiore è far passare certi termotecnici o altre figure professionali non competenti quando chi espone i fatti tralascia certi parametri.. Perciò, se io fossi in Antonello, prima di asserire che mancano le basi a certe figure professionali è meglio analizzare adeguatamente la situazione (non solo tramite un messaggio) sotto ogni aspetto senza tralasciare nulla (vedi DeltaT di progetto, scabrezza dei tubi e materiale di essi, velocità reale del fluido e relativo comfort acustico, quanto incidono i consumi di una pompa con maggior prevalenza, etc etc).
Concordo sul fatto che volendo affrontare l'argomento in modo rigorosamente scientifico bisogna valutare molti fattori, in particolare la viscosità del fluido vettore e il Delta T.
Lo scopo del video però era quello di rendere l'argomento fruibile a una vasta fetta di utenti, quindi mi perdonerete alcune semplificazioni.
VISCOSITÀ DEL FLUIDO : ci sono fluidi, come l'olio, che sono molto sensibili al variare della temperatura. L'acqua lo è molto meno. In genere si tiene conto della viscosità nel dimensionamento delle tubazioni quando si fa sia caldo che freddo, in quel caso si passa da 7 a 60 gradi, ma un quel caso si da un impianto a doc. Per quanto riguarda il riscaldamento invece le differenze di temperatura in gioco sono molto più basse e questo, a livello pratico, rende la questione viscosità o densità che dir si voglia, praticamente ininfluente.
DELTA T: è vero che una pdc lavora con un dt di 5 gradi contro i 10 della caldaia e questo pui influire sulla resa termica. Questo però vale solo per la fase iniziale, una volta raggiunto l'equilibrio termico la quantità di calore scambiato sarà equivalente, un pò come due auto che viaggiano a 500 m l'una dall'altra alla stessa velocità.
Inoltre non dobbiamo sottovalutare la gestione elettronica che adatta l'erogazione di potenza in base alle esigenze dell'impianto.
Specifico di non aver detto che tutti i termotecnici sono incompetenti, ma che chi dice che una pdc non funziona cin tubi del 12 a capocchian, senza dati oggettivi, o è incompetente o non ha voglia di studiare.
Penso che la formula e' giusta, ma secondo me ti incarti sul a parita' di resa termica, cioe' la caldaia pur moderna ed efficente che sia avra' una modulazione inferiore alla pdc e la sua resa termica sara' per forza totalmente o per lunghi periodi maggiore alla pdc inverter che impostata in climatica anche su termo lavorera' a mandate basse anche 30° e comunque se impianto dimensionato bene mai superiori ai 45°salvo rari giorni e di conseguenza una resa termica bassa per molto tempo solo che raggiungera' lo stesso target di fabbisogno lavorando per molte piu' ore, differenza che diventa enorme nelle mezze stagioni e/o zone comunque non molto fredde, zona climatica C/D, o in case molto isolate.
Mi hanno sempre detto che il problema dei tubi piccoli non è legato alla.prevalenza ma alla scarsa portata ,quindi viene spostata poca acqua nei termosifoni e nelle basse temperature non va bene
Video interessante, avendo tubi piccoli, è possibile anche cambiare i termosifoni in ghisa con dei fancoil? Grazie mille
No i fancoil no
Il problema sta semplicemente nel fatto che sostituendo una caldaia con una pompa di calore l'impianto funziona a temperatura più bassa e quindi, per tramettere la stessa potenza termica, bisogna cecessariamente aumentare la portata d'acqua.
Il che significa che, a parità di diametro e lunghezza di tubazione, per aumentare la portata aumentano le perdite di carico. Diveramente non si riesce a trasferire ai terminali la potenza termica che prima ricevevano
ovvio, tubi piu stretti e quindi a parita di prevalenza meno Q oraria e di conseguenza minore efficenza di scambio termico. Il ragionamento del tecnico nel video francamente non l'ho capito
Ciao Antonello, con il rischio di ripetermi, ti faccio di nuovo i miei complimenti.
Comunque vorrei chiederti un consiglio.
Ho una casa vecchia di 100 metri quadrati, non isolata e con caloriferi in ghisa. E una caldaia vecchia a tiraggio forzato.
Vorrei fare un isolamento interno, cambiare i caloriferi con quelli in acciaio, forse aumentando un po la superficie radiante, e magari aumentare la potenza del contatore. 4,5 oppure 6 kw.
In questo caso converrebbe cambiare la vecchia caldaia con una pompa di calore? E andando a 35 gradi?
Assolutamente si
scusa, domanda secca: ma se l'eventuale pompa di rilancio si guastasse (e quindi ferma) si blocca anche l'impianto o la macchina (la PDC) lavorerebbe lo stesso? grazie
La pdc lavora solo sul volano quindi l'impianto resta freddo
Ciao Antonello, ottimo video, chiaro e esaustivo. Che mi apre dubbi sulla realizzazione (2013) del mio impianto, dove hanno inserito una Rotex Htmp 14kw in sostituzione (in alternativa) ad una Saunier Duval, senza variare la configurazione dell'impianto preesistente (termosifoni in ghisa tubi 12 mm e circolatori per piano). Domandina, secondo te, non e' che per caso la mia vecchia HTMP ha un circolatore interno che potrebbe venire strozzato dai 3 circolatori di piano (wiko prevlenza massia 6 m)? se cosi fosse cinizio a capire perche ho zone a differnte tempreatura nelle linee ai termosifoni. Grazie per un eventuale risposta.
No, ci sarà un separatore idraulico
@@antonellogiudiceandrea appena posso verifico, ma per quello che ricordo, le pompe di circolazione sono alimentate da un tubo principale che e' connesso direttamente alla pdc (con un T) e alla caldaia, non ho visto alcun oggetto in mezzo
nel caso che non ci fosse il separatore idraulico (come non ho nemmeno un accumulo, pompa diretta sulla linea di riscaldamento) le circolatrici potrebbero strozzare la PDC e ridurre le prestazioni?
qui il problema non è la portata della pompa, ma l'aumento della velocità dell'acqua che potrebbe a ndare otre a quanto previsto dalle norme dando problemi di rumorosità
Comunque io peoblemi di rumorosità non bé ho mai riscontrati
Ciao, direi che è corretto spiegare una cosa fondamentale, un circolatore diciamo Grundfos 25-60 ha una determinata portata relativa ad una determinata prevalenza. Questo se guardo il grafico del circolatore fornito dal produttore, poi lo stesso circolatore su una caldaia X vedo che dal grafico della caldaia le prestazioni sono inferiori, lo stesso accade se lo stesso circolatore è all'interno di una pdc. Per essere chiari: il produttore del circolatore mi dà un grafico con una determinata portata/prevalenza, poi sul grafico del produttore della caldaia (con lo stesso circolatore) mi trovo dati prestazionali inferiori, questo perchè il produttore della caldaia o pdc rilascia il grafico come portata/prevalenza residua all'impianto, questo perchè viene tenuto conto delle perdite di carico all'interno del dispositivo, che sia una caldaia o una pdc. Questo per chiarire ed evitare errori sul dimensionamento dell'impianto. Magari ho bisogno di una portata di 1mc e una prevalenza di 2mt, guardo il grafico Grundfos (ad esempio) e vedo che la 25-60 rientra nel campo di lavoro, poi vedo che la mia pdc monta appunto una 25-60 quindi vado tranquillo, invece mi trovo con vari tipi di problemi: DT elevati, radiatori che scaldano poco (o niente), il generatore che va in on/off spesso, questo appunto perchè il circolatore non ce la fa (lavora fuori campo) e magari va in cavitazione e si guasta, anche per questo , e non solo, vengono utilizzati compensatori idraulici....ma qui si apre un'altra discussione. Bravo Antonello
Certamente compensatori idraulici, scambiatori e volani sono molto utili per gestire correttamente il delta t
una domanda: ma le tubazioni montanti dalla pdc al collettore, debbono essere minimo 32?? Impianto con 6 fancoil e pdc 8kwh con puffer 80 lt su ritorno
Bella spiegazione, Antonello!
Posso approfittare della tua esperienza per avere delle dritte sui modelli delle pompe acqua-acqua? Mentre infatti per le pompe aria-acqua si riesce a trovare sufficiente materiale, per la tipologia acqua-acqua c'è molta più parsimonia di informazioni, almeno questa è la mia sensazione...
Diciamo che attualmente hanno poco senso, almeno nella maggior parte dei casi
@@antonellogiudiceandrea
Nel mio caso, avendo un pozzo nelle vicinanze, volevo valutare anche l'ipotesi pompa di calore acqua-acqua...
Devi vedere quanto ti costa
Grande Antonello. Sempre esaustivo e professionale.
Ciao Antonello. Ma aggiungere un circolatore in parallelo.. eventualmente in casi estremi?mmm..che ne pensi
Con un separatore idraulico
@@antonellogiudiceandrea . Mi inchino davanti ai tuoi video..ops scusa..davanti ai tuoi corsi gratuiti. Non ho parole per la tua leggerezza che mi trasmetti ad imparare cose per me nuove
Ciao Antonello! Anche questo video è preziosissimo!
Ma ieri guardando il tuo ultimo video è apparso un web designer di Rossato group per professionisti che diceva esattamente il contrario...
Non ho capito però come si possa calcolare la perdita di carico in un impianto esistente.
Anche perché questo dato ti servirà per fare l'impianto a casa mia.
Attendo il tuo preventivo!
Non l'ho visto
@@antonellogiudiceandrea te l'ho girato su wathsapp
questo è il motivo per cui io personalmente preferisco avere dei serbatoi inerziali anche con volumi maggiori rispetto a quelli realmente necessari ... perché così facendo faccio lavorare la pompa di calore sul circuito primario con il suo circolatore a DT = 5 °C, mentre a valle del serbatoio inerziale, con un circolatore dedicato, faccio funzionare i radiatori con un DT = 10 °C (salvo rare eccezioni, i radiatori degli impianti esistenti sono tutti dimensionati con DT = 10°C). Un serbatoio inerziale che abbia un buon volume d'acqua garantisce poi che la pompa di calore non risenta del fatto che il circuito secondario ha un ritorno "più freddo" .... dopodichè è ovvio che se si è in presenza di tubi aventi un diametro eccessivamente piccolo (ad esempio un impiato ristrutturato di recente, dove si è prevista una calda a condensazione che lavora a DT = 20°C) e i consumi della pompa diventano eccessivi perché la prevalenza è rilevante, allora bisogna iniziare a ragionare sui consumi .... perchè magari, estremizzo, non posso più usare un circolatore elettronico e devo utilizzare una pompa in linea con consumi maggiori etc, ma questa è cosa diversa dal dire, per principio, che i tubi "sottili" non vanno bene ....
esatto, le soluzioni ci sono, basta conoscere le basi come dice Antonello ed applicarle nel modo corretto. Uno scambiatore di calore sul secondario x me ancora meglio.
Concordo in toto
Ciao mi spieghi meglio cosa intendi quando dici che la pdc non risente di un ritorno più freddo con l inerziale?
@@mauriziogestcar3892 faccio un esempio .... la pdc lavora con un dT 5 °C .... perciò se ipotizziamo di mandare l'acqua a 50 °C, questa torenrà a 45°C .... nel secondario invece lavoro con dT 10°C e quindi l'acqua partirà a 50°C e tornerà a 40°C ... con un buon volume d'acqua la temperatura del serbatoio inerziale tenderà a rimanere prossima ai 47°C e questo consentirà alla pompa di lavorare tranquillamente a potenza ridotta .... anche perché la portata del secondario è minore (visto che sfrutto un dT maggiore)
@@francescofarago1779 in pratica l inerziale mi aiuta sul ritorno freddo perché l acqua al suo interno resta a temperatura più o meno costante? Grazie mille
Buongiorno e complimenti per i video divulgativi. Approfitto per un consiglio. Abitazione su tre piani da 70 mq ciascuno in zona climatica "B" e 604 gradi giorno con cappotto termico esistente e nuovi infissi in pvc . In sostituzione dell'attuale caldaia a metano esistente con impianto radiate a termosifoni in alluminio con tubature in rame del 12, mi propongono sostituzione con sistema ibrido composto da una pdc monoblocco inverter tipo MHPP9RP24MI della MITSUI con refrigerante R32, in abbinata con caldaia a condensazione combinata WALL X C24 della Wiesberg (sulla caldaia sono visibili entrambi i marchi -Wiesberg e Mitsui-. Dalla sua esperienza, cosa ne pensa? Se effettuo la sostituzione riuscirò a garantire in casa lo stesso comfort? Ci sarebbe qualche accorgimento da adottare per eventualmente migliorare la situazione?. Grazie per un'eventuale risposta se trova un ritaglio di tempo da dedicarmi. Ancora complimenti.
In una situazione come la sua una caldaia ibrida e una vera e propria bestemmia purtroppo ha avuto a che fare coi soliti incompetenti…
@@antonellogiudiceandrea Grazie per la rapidità della risposta. Non ho ancora dato il mio benestare al fornitore che me lo vorrebbe entro giovedì prossimo. Lei cosa mi consiglierebbe?
Sicuramente una pdc pura, per la scelta serve un progettino. Ho attivato un servizio di consulenza da remoto
Condivido tutto ciò che dice.
Buongiorno Antonello, al fine di evitare lavori edili troppo invasivi, vorrei saper se fosse possibile utilizzare, un sistema esistente di distribuzione dell'acqua, monotubo (senza collettore) in rame con diametro 2cm circa, per alimentare radiatori adeguatamente dimensionati, riscaldati con Pdc? Se si quali accorgimenti che si devono avere? Grazie
Lo deve sapere il tuo installatore
Ciao Antonello, cosa ne pensi della Daikin Altherma H Hybrid con unità esterna da 4 kW? Purtroppo non posso installare la R Hybrid con 5-8 kW esterni...
E una monoblocco, meno performante
@@antonellogiudiceandrea grazie, quindi l'unità esterna anche se piccola qualcosa farà?
Dipende dal fabbisogno
Ciao Antonello, ma una pompa di calore con prevalenza kpa 52, posizionata a livello del seminterrato, ritieni possa farcela a fare circolare il fluido fino al piano terra e piano primo? Ogni piano è inferiore a 60mq. Grazie per l'attenzione
Forse si, ma ci sono troppi fattori da valutare
Bravo da Lucio
Buonasera e grazie per i video informativi.
Se per ipotesi per riscaldare 100 mq servono 12kw con pompa di calore aria-acqua, con una pompa di calore acqua-acqua serviranno piu o meno Kw ?
I kw son kw
Superbo come sempre per chiarezza! Una domanda semplice: in una casa di nuova costruzione ha senso installare una PDC che si occupi unicamente del riscaldamento/raffrescamento a pavimentoe una caldaia a condensazione a gas per cucina e ACS, tenendo i due impianti totalmente separati?
Dipende, se è complicato arrivare alla tubazionacs di altrimenti assolutamente no
@@antonellogiudiceandrea Grazie Antonello! Qui però ua-cam.com/video/bFncM1bKaiw/v-deo.html al minuto 13:11 prospetti proprio la soluzione che vorrei io.
Si ne ho fatti, è una alternativa anche se leggermente meno efficiente
Per il mio modesto parere no non nessun senso avere anche il gas. Fai con la pompa di calore. Anzi io ne metterei 2 di metà potenza cadauna a cascata, per salvaguardare tutto il funzionamento , abbattendo i consumi, salvaguardando l'impianto, allungando la durata di tutto, e anche al fine di aver almeno una PDC caso mai una avesse un malfunzionamento.
Buongiorno Antonello sempre professionale. Ho un appartamento di 50mq e siamo 4 persone, voglio eliminare il gas, cosa mi consigli per acqua sanitaria, c'è qualche scaldacqua evoluto che riesca a garantire acqua calda esempio d estate se in 4 dobbiamo usare la doccia, non ho possibilità di mettere pannelli, per il riscaldamento ho 2 split mitzubishi kirigamine per la cucina metterei un piano cottura a induzione, quindi i kw che ora ne ho 3,a quanto dovrei aumentare considerando anche lo scaldacqua 4,5 andrebbe bene?
Daikin h2o ha la macchina esterna, molto più efficiente
Grazie per tutte queste perle!!!
Domanda: dalla tua esperienza in un abitazione su tre piani(40mq per piano), interrato, terra e primo, se metto la monoblocco 7kw al p.terra e l'aquarea tank in taverna nell'interrato, con impianto a pavimento al p.terra e soffitto al p.primo con tubi nuovi, avrò problemi senza pompa di rilancio oppure vado tranquillo con solo monoblocco e tank?
A naso io un rilancio lo metterei, però cosi rispondere è difficile
Ho una situazione simile su quattro piani di casa con collettore del radiante in ogni piano(60 m2 a piano) e pdc in soffitta. Metteresti un circolatore di rilancio potente con un separatore? Che tipo di circolatore? Come quello della pdc o piu grande?
Bisogna fare 2 conti
@@antonellogiudiceandrea e se il tank lo mettessi al piano terra, a naso metteresti ancora la pompa di rilancio?
Mettendolo sarebbe sempre meglio di non metterlo in queste situazioni secondo te?
Scusa Antonello.
Una domanda se al posto dei termosifoni volessi montare dei ventilconvettori con pannello radiante su tubazioni di rame da 10 o 12 ci sarebbero problemi?
Grazie
Se fai anche freddo si
E facendo solo caldo si possono usare i tubi da 12? Inoltre si possono alimentare con lo stesso collettore 2 termosifoni (maggiorati) e 2 fan coil con temperatura prevista di 45 gradi? Ci possono essere delle limitazioni?
Fancoil no
Ciao Antonello, ma non è che il messaggio chiedeva (in modo sbagliato) se la pdc ce la fa a livello termico con tubi piccoli nel senso che dovendo muovere quantità d'acqua maggiori sappiamo che in teoria avremmo bisogno di diametri maggiori ? O si risolve tutto con un circolatore che aumenta di parecchio la circolazione di acqua calda (ipoteticamente non certo a 60°C ma a 35-40 lo spero...) ?
Esatto sezione inferiore si traduce in maggior prevalenza superiore
@@antonellogiudiceandrea scusa ancora ma se aumento la circolazione per "risolvere" il problema della sezione più ristretta dell'impianto di partenza non aumento la velocità del fluido nei tubi ? Ci sarebbe qualche limite di velocità da rispettare tipo 1 m/sec massimo per motivi di perdite (risolvibili forse con circolatore con potenza superiore) o sonore ?
Le differenze di portata non sono a mio avviso così elevate da creare problemi
Complimenti per i tuoi video esplicativi che denotano grande professionalità...a me è stato riferito dal termo tecnico che i mie tubi troppo sottili sono inadatti alle moderne pompe di calore, in quanto hanno un gas che li sottopporrebbe a troppo stress e potrebbero cedere. Potresti darmi la tua opinione?
Di quali tubi parliamo
@@antonellogiudiceandrea si scusa, dovendo sostituire i vecchi daikin con moderne pompe di calore, si parla dei tubi del gas...
Allora potrebbe essere, sicuramente sono troppo piccoli
@@antonellogiudiceandrea ok, ti ringrazio...allora non ha detto una sciocchezza!
Elio.. fatto bene ad avere .. controllato se dice la verità.. 😊😊
Salve, da quello che ho capito, essendo la temperatura di mandata delle PDC inferiore a quella delle caldaie classiche, al limite ci vorrà un pò più di tempo per raggiungere la temperatura prefissata, utilizzando un impianto a termosifoni esistente. E' giusto, scondo lei? (poi, parte di questo ritardo dovrebbe venire compensato dalle famose due classi energetiche guadagnate con il superbonus 110%).
Si, coibentando l'immobile a parità di radiatori puoi abbassare tranquillamente la temperatura di mandata di almeno 10 gradi
vorrei eliminare la caldaia a gas , con la pompa di calore riscalderei l'acqua sanitaria e allo stesso tempo potrei inserire un sistema di termo camino all'intero impianto?
Si è possibile
Devo mettere una PDC Panasonic Aquarea 9 kW split con la sua unità interna da 200 lt. (ADC0309J3EC5/UD09JE5-1), per riscaldamento/raffreddamento tramite fancoil e ACS, visto che devo sostituire completamente l impianto, che tubi conviene mettere?
Per i fancoil 20
Grazie Antonello
Purtroppo sono aspetti che si scoprono solo quando il tecnico ha fatto io progetto.
Da privati non abbiamo strumenti per scegliere
Ciao Antonello, vorrei mettere una pompa di calore ma ho i tubi dei radiatori da 1cm. Posso metterla lo stesso?
Grazie mille e complimenti per i tuoi video!
Direi di sì ma bisogna fare due conti sulle perdite di carico
@@antonellogiudiceandrea grazie mille Antonello
Se ho un impianto a radiatori a zone in cui mi cambia la portata acqua conviene mettere un separatore idraulico o una valvola di By-pass differenziale sempre se il circolatore della pompa calore è adeguato ?
Separatore
Ciao Antonello,
ma a livello termico usando temperature piu' basse rispetto alle temperature solite dei termosifoni
per inviare la stessa quantita' di calore serve piu' portata e non potendo superare certe velocita',penso servano tubi piu' grandi.,cosa ne pensi?
Dipende, se fai andareil riscaldamento h24 direi di no
Ciao sto installando una pompa di calore da 10kw su un impianto che sto creando con le tubazioni del 26 in multistrato.. che farà caldo e freddo, su i split ad acqua con valvola a due vie , debbo per forza mondare un puffer sul ritorno ? O basta fare un baipas con valvola che giestisce eventualmente la portata nel caso usa solo uno split . In conclusione potrebbe funzionare se evito di montare il puffer? Che oltretutto secondo me potrebbe essere piccolo da 5lt.
Se hai split ad acqua ti serve per forza un volano
@@antonellogiudiceandrea Grazie mille. e complimenti per i video con molti chiarimenti tecnici.
E' vero che un impianto di riscaldamento con pdc e radiatori tubolari acciaio sovradimensionati su tubi stesso diametro preesistente impianto (caldaia e radiatori alluminio) diventa troppo rumoroso?
Io non l'ho riscontrato, e comunque sarebbe un problema di impianto non di pdc
Con tubi invece da 10? Potrebbe funzionare? Grazie
Forse....
Ciao Antonello, ristrutturazione con radiatori in ghisa il tecnico che mi segue ( non termotecnico ) ha previsto una sostituzione dell'impianto ma non dei radiatori...Il termotecnico che ha fatto un sopralluogo nonchè colui che fece l'impianto a suo tempo della casa mi ha consigliato di tenere l'impianto (in rame) e di cambiare i radiatori con quelli in acciaio e magari sovradimensionandoli per lavorare a bassa temperatura...io credo che quest'ultima sia la soluzione migliore...tu che ne pensi? (no 110)
Certo che si
@@antonellogiudiceandrea grazie mille!
....poi se monti monoblocco sono 2 i circolatori. Almeno sulla tcap j r32 vedo che pdc alimenta unita' interna ,acqua tecnica e bollitore....ma poi vi e' anche circolatore interno di rilancio ....quindi problema non credo si ponga.
Ciao Antonello, sempre precisissimo! A me un idraulico ha detto che con un impianto vecchio con tubi piccoli in rame e acciaio e con saliscendi come il mio andrei a spendere una follia di bollette. Secondo lui serve un impianto nuovo più lineare e performante. Cosa ne pensi? Grazie!
Che le tubazioni non c'entrano nulla con i consumi
@@antonellogiudiceandrea Grazie! Informazione Preziosa.
È possibile calcolare la perdita di carico dell'impianto esistente per sostituire caldaia con PDC? Impianto del 1996 con metano e fancoil caldo/ freddo
Avendo uno schema di impianto dettagliato si.
@@antonellogiudiceandrea Grazie, è quello il problema. Una descrizione si ma il " progetto" originale....😁
mi scusi ma lo scambio termico non è questione di prevalenza della pompa ma di volume di liquido a una detterminata temperatura che attraversa lo scambiatore, oltre a tutta un altra serie di fattori che non sono oggetto di discussione. In definitiva piu che la prevalenza quello che conta è la portata nelle condizioni di esercizio. Ovvero come illustrato dalle curve la portata diminuisce con l'aumentare della prevalenza per cui dato che il diametro del tubo incide sulla stessa non mi spiego perchè rietiene a priori che l'ingegnere sbaglia se, calcoli alla mano, ritiene che la nuova pompa con i tubi di quel diametro non è in grado di forinre il volume d'acqua neccessario per garantire il migliore scambio termico possibile, Evidentemente la potenza della pompa non puo imprimere al liquido una velocità sufficiente, Quindi la macchina non è ber dimensionata....francamente non capisco cosa non la convince
Ma la pompa di calore non scalda l'acqua del marcantonio che si mette dentro casa? Dal marcantonio parte per l'impianto. Non è così?
Dipende se è splittata o monoblocco
Numero 1
Antonello sei un grande! Ciao un modenese.
Dal punto di vista teorico hai ragione, si può fare... Però, almeno su un impianto che magari é in fase di rifacimento, occorre fare alcune considerazioni: Per trasportare una certa potenza termica con un dato salto di temperatura serve una certa portata di acqua in circolazione. Dato che con le PdC é preferibile diminuire la temperatura di mandata (previo adeguamento dei terminali), inevitabilmente la portata aumenta rispetto la caldaia tradizionale. A parità di sezione del tubo, si dovrà aumentare la velocità del fluido in moto. Si avrà un aumento delle perdite di carico nell'impianto e quindi si dovrà impegnare maggior potenza sulla pompa. Si potrebbe riscontrlare una maggiore rumorosità in alcuni punti dell'impianto (curve, t, valvole ecc.). Quindi specie su impianti datati, dove calcare e incrostazioni potrebbero aver peggiorato le cose, vale la pena pensare al rifacimento delle reti di distribuzione. Almeno secondo me. Detto questo, ho anche visto impianti degli anni 30, nati a circolazione naturale, con tubi ai radiatori di 1 1/2", che sicuramente non soffrono di ciò. 😜
L'assorbimento della pompa è trascurabile, il rumore molto raro. Sommando tutto la pdc conviene comunque
La tubazione e' fondamentale..qui il nostro tecnico e' un po in confusione..
Se non ci sono di sicuro 😉
Ciao sono Mauro un ex idraulico da 3 anni in pensione. La gente non a mai fatto impianti a pavimento della Rotex a doppio tubo interno del. 12 esterno del 17 funzlona bene ad alta temperature basta Che Sia dimensiionato bene e gli anelli idem. Un saluto
Quindi ad una Panasonic aquarea monoblocco, montata sul tetto, un dislivello di appena 3 metri tra pompa e collettore radiatori gli fa un baffo!!!! È sempre un investimento vedere i tuoi video.
Io penso che il termotecnico non abbia obbiettato sul fatto che la pdc non sia in grado di far circolare l'acqua, ma che un impianto con tubi piccoli, ovvero per lavorare ad alta temperatura, fatto lavorare a bassa temperatura su termosifoni sovradimensionati, non sia in grado di trasportare, soprattutto con un dt tra mandata e ritorno di 5° tipici delle pdc, i w/h richiesti dall'ambiente servito.
Bisogna dimostrarlo
@@antonellogiudiceandrea vabbé, quello è ovvio. Stavo solo supponendo che magari il tizio che ti ha interpellato potrebbe non aver appreso a pieno la problematica che forse gli ha esposto il termotecnico.
Diciamo che ho preso spunto da tante altre domande simili
Ciao scusami tu hai un aquarea giusto, chiedo una cosa banale, tu hai montata sul retro la griglia di protezione delle lamelle dello scambiatore? A me l'hanno montata senza griglia dietro e dicono che non c'era nella confezione...ma mi pare strano, molto strano.. poi dietro vedo una predisposizione per una griglia..grazie
Ciao, non esiste la griglia posteriore sulla Aquarea, oltretutto non ne vedo l'utilità
@@antonellogiudiceandrea l'utilitá sarebbe che dietro a non molta distanza c'è una siepe.. e qualche ramo potrebbe infilarsi dietro...
Una griglia sottile non lo eviterebbe, una più grossa ridurrebbe il scambio termico. Fai prima a spostare di 10 cm la pdc
grazie per i tuoi video .sono sempre molto istruttivi. fai anche impianti fotovoltaici?
Ciao, grazie no ho delle collaborazioni però
A me hanno sconsigliato di montare una pompa di calore sul mio impiando con tubi da 12mm, non tanto per la portata della pompa, ma per l'efficienza e consumi. Con un tubo più grande si porta più acqua calda che permette un maggiore trasferimento di calore ai caloriferi o fancoil, e considerando la temperatura di mandata inferiore rispetto alla caldaia a gas, porterebbero la pompa di calore sempre in affanno, e a consumare più energia. E' sbagliato? Attualmete ho caloriferi in ghisa, dovrei passare all'alluminio.
Le pompe di calore hanno dei circolari modulanti che regolano la portata in base alle perdite di carico quindi non vedo particolari problemi
Ciao Antonello, mi sono imbattuto nel video su YT "corso pompe di calore 2020..ecc" della Rossato group in cui viene dato grande risalto alla sezione dei tubi del circuito ...perdite di carico, velocità del flusso < di 1 m/s, prevalenza, minor sezione = minor portata = minor wattaggio a parità di DeltaT ecc ....tutte cose molto tecniche (che potrei aver frainteso) ma che contrastano un po' con quel che dici e anche con il tuo report dalla casa "IMPIANTO COMPLETO CALDO E FREDDO" del 15 gennaio, dove hai realizzato tubazioni nuove da 40 per servire i fancoil della RHOSS....Nel mio caso ho la necessità di capire se posso usare una tubazione esistente (da12/18?..seriva un radiatore...) per collegare futuri 5 fancoil (magari proprio i Rhoss) di un appartamento accorpato, eliminando la caldaia e collegandola con pompa di rilancio ad una futura PDC da mettere abbastanza distante (e al piano superiore) nell'appartamento "accorpante" ... ti prego di dipanare i miei dubbi .... o se + facilmente dovrò creare una nuova linea sotto il cappotto termico(?) ...
Devi chiederlo al tuo installatore
Potrebbe succedere che una pdc con tubi piccoli potrebbe andare in blocco?
Difficile
Da notare che.. lo dice un INGEGNERE.. alla faccia ma la Laurea.. la acquistata è in .. sconto.. 😊😊😊😊😊😊
Grande Antonello come sempre.
Per caso sai dirmi se con il fotovoltaico installato con superecobonus 110% ti pagano la corrente prodotta, non consumata ed emessa in rete? Cosi ha detto google in una news di qualche giono fa. Ma non trovo riscontro in rete.
Che io sappia no
Certo che ti pagano, chiaro non come scambio sul posto ma RID, ritiro dedicato in sostanza un valore come liquidazione eccedenze e non so se da riportare in dichiarazione dei redditi
Col 110 che io sappia non c'è lo ssp
@@antonellogiudiceandrea appunto rimane il RID, ti pagano poco ma qualcosa rientra
se hai fatto il 110 la corrente che non usi deve essere immessa nella rete gratis.
Certo ho voluto precisare perché qualcuno può pensare che per avere una pompa potente sia necessario che abbia una grande prevalenza mentre in realtà quello che serve in una pompa in genere è sapere la giusta portata all’altezza che dobbiamo raggiungere .
Ci sono pompe che hanno basse portate ma altissime prevalenze e al contrario ci sono pompe con altissime portate ma poca prevalenza .
Questo cambia in funzione del disegno del corpo pompa e naturalmente dei suoi utilizzi.
Naturalmente parlando solo di circolatori grosso modo sono fatti tutti uguali per cui non ci sono grandissime variazioni di prestazioni
Grande....ma un tempo il termotecnico era denominato in modo popolare come 'il tubista", io non abito molto lontano da bologna.
Perche?? Facile comorenderlo..
Sul fatto che si possa far funzionare in un modo o nell’altro sono d’accordo, sulla spiegazione dei circolatori non sei stato preciso .
La portata e la prevalenza sono due dati essenziali ma non hai detto che sono specifici di ogni differente pompa ma soprattutto che sono correlati .
La prevalenza massima è la massima altezza a cui una determinata pompa riesce a portare l’acqua ma a quella altezza la. Portata è zero .
Infatti c’è sulla pompa una specifica curva che interfaccia portata e prevalenza .
Quindi una pompa ha per esempio una portata di 100 litri al minuto a 0 di quota , 80 a 1 metro 60 a 3 metri e 10 litri a 9 metri .
Quindi a seconda dell’impianto ci va la pompa giusta ( se hai 4 piani non arriverebbe neanche l’acqua con quelle caratteristiche
Ciao, verissimo, grazie del contributo. In ogni caso era un video generico per il privato. Poi sappiamo che portata e prevalenza sono rapportati in maniera inversamente proporzionale ecc....
Il mio progettista al contrario, mi dice che la pompa di calore che dovremmo installare ha bisogno di tubi di mandata al collettore di diametro da 32 mentre quelli esistenti sono più piccoli di diametro.
Maggiore è il diametro minore sono le perdite di carico
che non avesse preventivato di sostituirgli anche i radiatori con dei fancoil che richiedono un diametro di tubi maggiore
Questo è un altro discorso però
Ciao Antonello, volevo chiederti se potevi spiegarci questo sistema che ti mando via link:
I pro e i contro(se puoi ovviamnete)
ua-cam.com/users/shortsIUTzPrDVIm8?feature=share
Grazie Ancora... ciao Antonello
Sembrerebbe una semplice splittata...
Si ma il problema fondamentale è un altro.. la caldaia manda acqua a 70° la pdc a 45°..
Dove sta scritto? E comunque quello che non fai con la sezione lo fai con la velocità di circolazione
@@antonellogiudiceandrea più il dt e' alto e maggiore sarà la portata oltre a questo, al contrario di come dice, bisogna tenere in considerazione il fatto di contenere la velocità dell' acqua per questioni di usura e rumori..
mi sfugge come una pompa con una prevalenza di 8 mt grazie a una scheda elettronica possa aumentare la sua potenza 😆
Ma basta aggiungere una pompa di rilancio e sei a posto
Il professionista giusto? Dovrebbe andare a scuola per essere un professionista giusto.
Sei troppo in gamba