Coming home at night by ourselves
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- Опубліковано 1 сер 2024
- Recentemente, qui in redazione, abbiamo discusso di un tema di cui si parla tantissimo, ossia, tornare a casa da sole la notte. Se ne parla sui social, si scrivono articoli e si intavolano lunghi dibattiti in cui si cerca di trovare una soluzione o, per lo meno, un modo per smussare il problema. Le raccomandazioni delle mamme le abbiamo vissute sempre con un po' di insofferenza, ma ci siamo anche chiesti se noi non faremo lo stesso con le nostre figlie, un giorno. Sarebbe bellissimo camminare da sole senza doverci preoccupare di abbassare il volume delle cuffie, senza dover controllare chi abbiamo intorno, senza allungare il passo, insomma, senza avere paura. E siamo tutti d'accordo su quanto sia ingiusto, ma siamo costretti a scontrarci con la realtà e a renderci conto che non tutti gli essere umani si comportano come noi vorremmo.
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Sono molto d'accordo con il discorso di doverci comunque auto-tutelare dai rischi che purtroppo rimangono, nonostante la rabbia per il dovere di farlo. Non posso nascondere che però questo mi impedisce di vivere serenamente anche circostanze molto tranquille e in cui seri pericoli sono assenti ed è un fastidio enorme (ritorna la rabbia citata prima, che però, come giustamente dice Sofia, può concretizzarsi poco in una soluzione pratica), perchè è davvero un impedimento a godersi le cose anche più semplici.
Allora io personalmente posso dire che più di una volta a fine serata ho accompagnato delle amiche sotto casa.
Sia perché me lo avessero chiesto loro, ma anche perché mi fossi proposto io di farlo.
Posso dire che io non vivo una richiesta del genere come esagerata e tantomeno come pressione sociale, anzi mi fa stare molto più sicuro e tranquillo sapere che la ragazza in questione è arrivata a casa sana e salva.
E soprattutto avrei molti sensi di colpa se le succedesse qualcosa dopo che io l'abbia lasciata sola.
Mi sembra assurdo il fatto che realisticamente Io in quel momento la stia proteggendo più con la mia sola presenza che con le mie reali doti difensive, che onestamente sono praticamente inesistenti.
Del tipo che lo stesso compito lo potrebbe tranquillamente svolgere un manichino con le mie sembianze.
Riccardo considerati speciale, perchè quello che fai non è da tutti.
@@saraasaro4414 guarda credo sia una di quelle cose che almeno una volta nella vita un ragazzo ha fatto.non è niente di speciale te lo assicuro
@@saraasaro4414 quello che mi sembra assurdo è che in una reale situazione del genere io sarei completamente incapace di difendere me e quindi tantomeno un'altra persona
@@riccardo2956 questo dovrebbe farti capire che la retorica usata per sostenere che le donne hanno paura ad andare in giro di notte mentre gli uomini svolazzano tranquilli ovunque a qualsiasi ora è una buffonata. Di fatto tu non la stai realmente proteggendo dal momento che se non è successo nulla è perché non sarebbe comunque successo nulla indipendentemente dalla tua presenza. Quello che stai facendo è rassicurare te stesso che non sia effettivamente successo nulla, ma se qualcosa succedesse non potresti comunque impedirlo (l'unico caso in cui la presenza è realmente utile è quando tu hai delle doti difensive). Adesso se togliamo lei dall'equazione arriviamo al punto in cui se tu fossi aggredito per strada non potresti difenderti. Quindi qual è esattamente la differenza tra te e lei? Chiunque ha paura ad andare in giro di notte a seconda della propria percezione che quasi mai corrisponde a quanto si rischia effettivamente.
@@lewenhart28 perchè dici che è un abuffonata? la differenza di condizione è innegabile,l'uomo è piu libero di uscire di casa a tutte le ore senza le paure che hanno le donne
l'uomo mediamente può difendersi meglio di una donna,non stiamo parlando del Bronx,ma di un semplice tragitto per raggiungere casa,o di una semplice passeggiata alle 8 di sera,ma anche di giorno
gli uomini son ritenuti piu forti perchè di fatto lo sono e possono piu facilmente difendersi da un aggressore,le donne no! non abbiamo tutte le capacità di karate girl,ci sei?
E soprattutto se viene chiamata cultura dello stupro è a causa del fatto che è la donna ad essere soggetta a stupro,è la donna che è considerata un oggetto da sottomettere ,non l'uomo!
ascolta le donne e vedi di capire che la paura costante che hanno non è minimamente paragonabile a quella che può avere un uomo
anche il piu mingherlino e fragile,non è percepito come un oggetto sessuale da stuprare
grazie, per l'ennesima volta, per aver trattato anche questo tema.❤
sono molto belli i commenti sotto a questo video. in generale io penso che con l’educazione non si risolva il problema. un po’ perché siamo organismi molto complicati e non siamo forgiati solo dall’ambiente che ci circonda. un po’ perché se anche lo fossimo ci saranno sempre individui che fuoriescono dalle norme (statistiche, non morali, anche se in questi caso vale anche il discorso morale). in fondo checché se ne dica gli uomini (e le donne) che commettono crimini sono sempre una minoranza, quindi prendersela con tutto il genere quando la responsabilità è individuale mi pare pretestuoso. il punto è come uscire dal vicolo cieco, e secondo me il discorso delle città è molto interessante, anche filosoficamente. in fondo viviamo in una società organizzata che cerchiamo di rendere più civile collettivamente, a prescindere dal singolo individuo, e quindi immaginare uno sforzo urbanistico collettivo per garantire una vita piu sicura a chi ne ha bisogno è esattamente quello che immagino quando penso a un livello di civiltà avanzato.
Io questo tema lo vedo solo in parte come un tema femminile/legato alla disparità, nel senso che lo vedo molto legato anche al problema della sicurezza in generale, indipendentemente da genere/sesso/età etc... Mi spiego meglio. Sì, è vero che le donne sono più facilmente aggredibili e soprattutto soggette ad aggressioni sessuali, tant'è vero che noi donne per strada la sera (o il pomeriggio quando fa buio presto) ci guardiamo in giro come se dovessero attaccarci da un momento all'altro. Però è anche vero che se se è sera e sei un ragazzo/uomo solo e becchi il criminale di turno che vuole farti del male (ok, magari non aggredirti sessualmente, ma comunque aggredirti), anche se hai delle probabilità in più di farcela, non è detto che ti vada bene. Stessa cosa vale per le coppie: se arriva un branco, o comunque anche solo due persone alte e robuste, non ti salvi, nonostante hai l'accompagnatore. Io quindi riconosco il problema femminile del "tornare a casa da sole", e ovviamente è un tema. Però personalmente la vedo come una problematica da inserire nel problema generale di sicurezza, che sicuramente non si può affrontare soltanto da una prospettiva "di genere".
Bellissimo commento
"La città femminista" di Leslie Kern, che viene citato in questo video e che peraltro ho finito di leggere ieri, dice proprio che le politiche securitarie, l'incremento della militarizzazione e della sorveglianza NON sono metodi attraverso cui risolvere il problema. Anzi, proprio come spiega Kern, la violenza avviene certamente nello spazio pubblico, ma avviene con maggior frequenza negli spazi privati, semplicemente non viene narrata come dovrebbe. È un problema sistemico.
Questo ovviamente non collide con la necessità e l'ingiustizia di dover mettere in atto strategie di autodifesa e autoconservazione, ma non facciamo passare il problema come un "illuminiamo le strade e mettiamo più telecamere", perché non c'è cosa più sbagliata.
Il problema è sistemico ed educativo e le politiche securitarie non sradicano la cultura dello stupro.
Questo video poteva decisamente esser fatto meglio, magari adottando l'approccio intersezionale che Kern usa nel libro citato.
sono felice che abbia letto anche tu il libro, forse però non hai sentito il video che dice testualmente: "Le telecamere, sempre per il discorso di essere o non essere visti, anche se lì si pone un altro problema, ossia quello della sorveglianza ossessiva". Il punto di questo video è cercare dei modi per renderci non militarizzati e allo stesso tempo più sicuri quando solchiamo gli spazi cittadini (proprio in un pezzo del video viene detto che il problema rimane quello della violenza che si consuma privatamente, ma questo non è oggetto del video). Poi mi rendo conto che questo tema infiammi gli animi, perché tutti sentono di essere più puri o di aver capito meglio un libro appena letto, però se uno ascoltasse capirebbe che 1) Nessuno sta dando una risposta definitiva con un tono risolutivo; 2) il dibattito che ne scaturisce può essere interessante se uno non ci entra con spirito pregiudizievole
Per quanto riguarda "il video potrebbe essere fatto meglio", certo. Certo, potrebbe essere più approfondito, potrebbe essere più lungo e complicato, ma forse se vuoi un contenuto del genere devi andare su Doppiozero. Venti è un canale che cerca di rendere accessibili o anche solo noti contenuti che di solito non arrivano a un pubblico più generalista. Magari semplicemente tu sei un utente che su questo specifico tema ne sa di più, ma già il fatto che 20000 persone si chiedano cosa sia città femminista mi pare un'ottima cosa.
non vedo l'ora di leggerlo,anche se so già che mi farà incazzare a bestia
amministratrice delegata della Rovagnati aka la myss :)
Comunque bel video, un buon punto di partenza per fare una riflessione più profonda andando oltre alla narrazione retorica che si fa di solito
Questo video arriva forse nel momento giusto
qualche giorno fa un uomo, in pieno giorno e in una via piena di gente, ha iniziato a seguirmi, chiedere dove stessi andando e a un certo punto mi ha preso un braccio, fortunatamente sono riuscita a liberarmi e sono salita di corsa su un autobus a caso
Questo episodio mi ha fatto crollare un po' tutte le credenze, non avevo mai pensato potesse succedere una cosa del genere di giorno e in bella vista. Perciò condivido il non doversela prendere con il genere maschile ma allo stesso tempo non so neanche cosa dovrei fare, perché se già non tornare da sola di notte era un compromesso che mi pesava ora mi sembra che neanche questo basti a proteggermi
Fortunatamente questa cosa non mi ha bloccato, giro ancora serenamente da sola però sicuramente oltre a spaventarmi mi ha fatto pensare
io porto sempre con me lo spray urticante e per la sera penso che mi comprerò un taser per non dover dipendere da nessuno quando esco (cioè del tipo,se ho voglia di rientrare prima dei miei amici per motivi vari,voglio poterlo fare tranquillamente senza il terrore di farmi un tragitto,anche breve, da sola)
....disse il poligamo contorto!!!!....brava hai fatto il discorso intelligente!!!👏👏👏...clap clap!!!!....tanti applausi per te cosi sei felice!!!!
mi verrebbe da dire grazie al cazzo... nel senso che hai detto tutte cose molto giuste ma che personalmente consideravo ovvie.
non è colpa del mio postino se non posso girare di notte da sola senza aver paura e la polemica, di fatto, non nasce da questo quanto dal fatto che è difficile denunciare, è difficile andare ad un processo senza essere colpevolizzate, è difficile evitare la notorietà del caso una volta che si apre... tutto questo perché c'è bisogno ancora di far capire dove sta il limite del reato e quali concezioni riguardo alle donne risultano, già solo pensate, denigratorie e rischiano di sfociare in reato o giustificazione di esso. mi concentrerei meno sulla questione della generalizzazione contro gli uomini e più su questi temi, se proprio vogliamo affrontare questo argomento. rimane che non si è detto nulla di sbagliato in questo video.
Grazie per il ragionamento lucido, che a mio avviso manca in molti altri attivisti, anche se non sono d'accordo sulla città costruita a misura di maschio, ma dovrei leggere il libro per vedere che dice, magari mi sono davvero perso qualcosa ...
Argomento molto interessante...dipende dalla civiltà e credo soprattutto dal sistema giudiziario..io di notte nel 2000 avevo 20 anni, ero una bella ragazza appariscente e potevo girare di notte da sola in periferia a Singapore. Mi dicevano che nessuno mi avrebbe avvicinato, ma vivevo comunque con la paura...perché mi hanno educato a " stare attenta"
Il sistema giudiziario punisce le violenze ma le persone se non vengono rieducate tornano a sbagliare. La domanda reale sarebbe chiedersi se le carceri sono riabilitative oppure punitive e basta.
@@moscamorta719 a tal proposito consiglio l'intervista a Paolo Giulini che si occupa della riabilitazione di sex offender e pedofili (sempre qui su venti, mi pare di settembre/ottobre)
Responsabilità e colpa sono due cose molto diverse
Ottimo video
Secondo me non è sbagliato di per sé prendersela con gli uomini, in quanto spesso è pieno di uomini che "non farebbero mai una cosa del genere", ma che allo stesso tempo non fanno niente per migliorare la situazione (anche ad esempio aprendo un dialogo con i loro amici), e sono i primi a dire "not all men". Not all men è vero per carità, ma allora com'è che all women si sentono in pericolo? Secondo me gli uomini potrebbero impegnarsi di più per capire a fondo il problema e per propagare il messaggio ad altri uomini (ovviamente non parlo di quelli che già lo fanno ma di chi non fa niente). Risolverebbe tutta la situazione? Probabilmente no, però aiuterebbe e necessitiamo di tutto l'aiuto possibile, il prima possibile.
se sei il tipo di persona in grado di abusare sessualmente di un altra o anche solo di picchiarla, in virtù della maggiore forza che madre natura ti ha dato ,te ne fregherai altamente dei bei discorsi pieni di buoni sentimenti.la verità è che l'unica cosa che si può fare è quella di aumentare i controlli da parte delle forze dell'ordine e di rendere più severe le leggi al riguardo.tutto il resto è retorica
Il problema con questo ragionamento è l'enorme differenza sociale/morale che c'è tra le persone e quindi anche tra gli uomini. Se un uomo cresce in un contesto sano, con buoni principi e un forte senso di rispetto per le donne è anche molto probabile che si circondi di amici e persone simili. Ad esempio, anche volendo aprire un dialogo con altri uomini, io farei seriamente fatica a trovare qualcuno nelle mie conoscenze allargate anche lontanamente capace di atti violenti o di commettere crimini, e quando è capitato nella vita di incontrare soggetti anche lontanamente "problematici" li ho sempre evitati come la peste e allontanati dalle persone a cui tengo. Dovrei mettermi a fare il paladino della giustizia e cercare persone che neanche conosco... diventerebbe paradossale.
Inoltre permettetemi la banalità, ma se un uomo è capace di aggredire o abusare di una donna probabilmente è spinto da una scelleratezza tale per cui le parole farebbero bene poco, probabilmente anche anni di percorsi psichiatrici sarebbero poco efficaci.
@@Renevas totalmente d'accordo. E sono una donna.
@@Renevas credo sia un po un discorso dal quale non si possa uscire con una soluzione vera e propria.la violenza esiste perché l'essere umano è violento, possiamo limitarla fortemente cosi come avviene nelle nostre società ma di certo non riusciremo mai ad estirparla, quello che veramente si può fare secondo me è aumentare i controlli il più possibile .la retorica per cui gli uomini si debbano impegnare per evitare che ciò accada la trovo un pò naïf ,cosa dovremmo fare esattamente ? andare in giro a portare la buona novella? è ovvio che non bisogna abusare sessualmente di una donna ,cosi come è ovvio che non si deve picchiare una persona incapace di difendersi .. se hai bisogno che qualcuno ti spieghi queste cose a meno che tu non venga da contesti VERAMENTE difficili, non ti serve un aiuto ma il carcere
Perdonami, ma il tuo ragionamento equivale a dire "ma in fondo non è sbagliato prendersela con tutti gli immigrati, perché è vero che ci sono quelli che non farebbero mai crimine X, ma non fanno niente per impedirlo."
La vogliamo rendere ancora più paradossale? Tu cosa fai nella tua vita per impedire gli omicidi? Siccome sei un essere umano, è anche colpa tua che non fai niente per impedire che altri esseri umani uccidano. Cosa dovrebbe fare una persona normale per essere "brava" più che non commettere un crimine? Andare a cercare i criminali e spiegargli perché non dovrebbero delinquere? Aspetta, ma per questo esistono le forze dell'ordine e la magistratura.
Chi delinque è cosciente di delinquere: l'educazione, il parlarne c'entra ben poco. Difatti lo stupro è reato. Chi si sognerebbe di mettere questa cosa in discussione? Nessuno, nemmeno uno stupratore, che commetterà il crimine conscio che quello che fa è sbagliato. E ti spiego pure perché "all women" (che non è nemmeno vero perché tu non puoi conoscere il parere di tutte le donne) si sentono in pericolo: perché la percezione del pericolo non equivale al pericolo effettivo. Difatti le vittime di aggressioni in strada e di omicidi sono per la maggior parte uomini, ma il fatto che apparentemente gli uomini non percepiscano questo pericolo (altra cazzata, perché personalmente a camminare alle tre di notte per una strada buia non ci penso nemmeno e posso assicurare che togliere le cuffiette, usare le chiavi, stare col cellulare, come detto nel video, non sono una prerogativa femminile) non implica che camminare di notte per un uomo sia sicuro. Se sommi le probabilità di morire per incidente domestico, per incidente stradale, per questioni di salute ecc. probabilmente sono state di più le volte che hai rischiato di morire che di essere molestata per strada (ora non ti conosco e magari ti è capitato pure, faccio un discorso generale). E nessuno considera mai di che strada notturna stiamo parlando: un conto è in centro città, un conto è in un sobborgo, un conto è in un paesino. Sono tutte realtà differenti e che hanno pericolo differente. Per esempio nel mio paese non è mai successo niente, eppure io uomo mi guardo bene intorno se sono a piedi di notte: sono realmente in pericolo? In realtà probabilmente no, come non lo sarei se fossi donna. Però non rompo il cazzo agli altri per una mia percezione, perché consciamente riconosco che le strade nella mia zona sono abbastanza sicure. Questo ci porta al punto, ovvero che non c'entra il sesso in questo argomento, ma la sicurezza delle strade in generale. Non troverai mai nessun uomo che passeggia spensierato in un quartiere malfamato.
Molto chiara come spiegazione, concordo pienamente, complimenti Sofia❣
video bellissimo, tuttavia mi fa male sentire certe cose, sono uomo anch’io ma comincio a dubitare di esserlo a questo punto 😢 l’uomo mi fa senso, anzi quasi paura 😩
È vero che non abbiamo il controllo nei confronti dell’intero genere maschile ma secondo me fino a un certo punto, nel senso che se l’educazione della famiglia e della scuola invece che focalizzarsi sul mettere in allerta le figlie femmine (portandone avanti l’accettazione sociale tramite il concetto che l’aggressione maschile esiste e “non ci si può far niente,sono ragazzi”) si concentrasse sull’educare i figli maschi a non fare cose del genere, probabilmente il problema sociale non sarebbe comunque del tutto risolto ma quanto meno, a mio parere, migliorerebbe di molto.
Ma che le aggressioni esistono è fattuale e preferisco che mia sorella o mia figlia siano in allerta piuttosto che non. L'educazione non ha quasi nessun ruolo in questo. Si può parlare di educazione per esempio sul concetto di consenso e quindi quando si parla di casi di stupro che generalmente avvengono tra le mura domestiche. Le molestie o violenze stradali non hanno a che fare con l'educazione. Se i crimini derivassero solo dalla mancanza di educazione oggi non dovrebbero esistere ladri o assassini visto che furto e omicidio sono riconosciuti come crimini da migliaia di anni sia giuridicamente che socialmente.
@@lewenhart28 si sono d’accordo purtroppo ancora oggi è necessario insegnare alle ragazze di stare attente ma l’educazione ha un ruolo, e anche molto importante. L’aggressione di un uomo verso una donna di notte non è comparabile ad altri crimini che con il tema del maschilismo non hanno niente a che vedere. Certo non tutte le aggressioni si basano su questo ma la maggior parte si, altrimenti avremmo uno stesso numero di aggressioni notturne portate avanti nei confronti degli uomini. Se ci pensi è socialmente normale dire ad una madre di tenere d’occhio la propria figlia quando diventerà grande perché “già ora è così bella” al contrario nessuno si azzarderebbe ad avvicinarsi ad un genitore di un ragazzino che a scuola ha tendenze aggressive nei confronti delle compagne (e ti assicuro che nelle scuole medie è molto comune) per dirgli di tenerlo d’occhio perché da grande questi comportamenti potrebbero peggiorare.
@@itsGretaytube quello che volevo intendere è che la maggior parte delle persone nutre rispetto verso il prossimo a prescindere dall'educazione: chi non ha problemi a fare del male al prossimo ha delle mancanze empatiche o tendenze sociopatiche. Gran parte dei problemi deriva sicuramente dal rapporto coi genitori, spesso da monogenitorialità, a prescindere dal genere. Educando un bambino che ha queste tendenze non ci assicura che cambi le suddette tendenze, così come non educare un bambino che non le ha non significa che le svilupperà in seguito. Per esempio a me nessuno ha mai dovuto dire che certe cose sono sbagliate e io non mi sono nemmeno posto la domanda da piccolo per il semplice fatto che non ho mai contemplato il voler fare del male agli altri dal principio. Il "sono ragazzi" non intende "sono maschi" ma "sono giovani" ed effettivamente gran parte delle problematiche preadolescenziali e adolescenziali spariscono man mano che si matura.
@@lewenhart28 il "sono ragazzi" in realtà è un concetto molto più problematico ed è proprio riferito al genere non all'età, ti consiglio di leggere qualche articolo prima di venirmene a dare una definizione. In ogni caso continuo a non essere d'accordo, stai continuando a riferirti ai concetti in modo generalizzato senza tenere conto del fatto che l'educazione di cui io parlavo è ben specifica e riferita a tutt'altro ovvero a cercare di sovvertire un modo di pensare ben radicato fondato su una cultura patriarcale maschilista.
perfettamente daccordo
Condivido tutto ❣
Le app antiviolenza e geolocalizzanti possono essere d'aiuto ma io modificherei il reato di eccesso di legittima difesa nel caso appunto di tentativo o oggettivo rischio di stupro e violenza.
La mia esperienza al "Tornare a casa da sola" è un po' diversa, infatti io non ho mai avuto nessuno che mi dicesse di stare attenta la sera quando tornassi a casa, ma non perché i miei genitori fossero poco attenti o altro, ma forse perché, essendo sempre stata abbastanza tranquilla, si sono sempre molto fidati, e non sono stati genitori particolarmente apprensivi. Per cui io sono cresciuta senza timore, in quanto ragazza, nel tornare a casa da sola la sera (ovvio che al buio e tardi un po' di timore c'era, intendo che non ero spaventata dal fatto che un uomo potesse comparire dal nulla e abusare di me). Solo crescendo, quando mi sono resa conto che le mie coetanee erano costrette dai genitori a tornare a casa con qualcuno, mi sono iniziata a preoccupare. Tutta questa premessa per dire che secondo me è per la maggior parte un timore che ci è stato inculcato più che essere effettivo. Ovvio, non vivo in una città metropolitana, per cui so perfettamente che i rischi sono molto diversi da città in città, ma secondo me è stata davvero utile l"ignoranza" che avevo di fronte a questo problema. è come quando si educa un figlio, più gli si da fiducia più sarà sicuro di se stesso. Il rischio in giro è sicuramente più per le ragazze perché sono fisicamente meno forti, e di certo non dobbiamo essere completamente sprovvedute, ma io non lo trovo più preoccupante che per un ragazzino 14enne, 15enne, ma anche 20enne che non ha mai fatto mezzo mese di palestra, che torna a casa la sera da solo, nonostante lui non si sentirà mai dire di stare attento.
Ma è molto più difficile che un ragazzino diventi vittima di un'aggressione sessuale per strada. Non impossibile ovvio, ma molto più improbabile.
Sono abbastanza d'accordo con te, credo anch'io che spesso la narrazione mistifichi un po' la realtà.
Ad esempio io vivo in un quartiere leggermente fuori dal centro di Genova che viene descritto come il bronx, ed effettivamente ci sono stati episodi di violenza, tuttavia la percezione che si ha del posto è esagerata in senso negativo.
Io ho camminato in qualsiasi della notte e non ho mai avuto nè assistito a spiacevoli situazioni...
L'Amministratrice Delegata della Rovagnati sarebbe però abituata a trattare coi maiali.
🍀🍀🍀
Non credo ci sia(mi fà male dirlo) una soluzione totale che vada a risolvere il problema, le molestie e i stupri verranno sempre perpetrati perchè ci saranno sempre questi deviati . Certo però si possono fare delle cose per prevenire .
purtroppo non sono deviati,ultimamente sono ragazzi normali che non conoscono il significato di consenso e vedono le donne come pezzi di carne (la pornografia ha molte responsabilità a riguardo,e ovviamente la mancanza della educazione sessuale scolastica)
Simpatico questo video con la nonna di Sofia.
C'è del video in questo sessismo.
Di città a misura di uomo non ne ho mai viste. ogni persona di notte è in pericolo, perchè agire col favore delle tenebre è più facile chi è malintenzionato, ma questo non si limita alla differenza di genere, ma semplicemente alla differenza di forze che ci sono in gioco. Un uomo di 1 metro e 20 avrà più possibilità di essere aggredito rispetto a una vichinga di 1.90, così come un bambino fuori la notte è più in pericolo rispetto a una donna adulta.
Si parla troppo di quello che non dovrebbero fare gli uomini, ma nessuno parla di quello che fanno già per evitare di finire in situazioni spiacevoli. a me personalmente è successo più volte di evitare determinate strade di ritorno da una serata perchè sapevo che avevano una brutta reputazione, così come spesso ho accompagnato amici e amiche a casa loro per evitare che succedesse qualcosa (e vi parlo da persona abbastanza robusta :) )
Quindi secondo me non ha senso fare tutte queste distinzioni perchè, come è stato giustamente detto nel video, il mondo è pericoloso e lo sarà per sempre e non guarda in mezzo alle gambe di nessuno. Piuttosto che piangere il mio consiglio è di rimboccarsi le maniche e portarsi dietro gli amici, e se non si hanno amici ci sono altri mezzi di difesa (per anni tornando dal mio allenamento di Basket sono andato in giro con un coltellino poichè sapevo di dover passare in una determinata zona di milano)
...e con chi parlo??
Capisco perfettamente le tue osservazioni e paure e sono sacrosante, però dire che i bravi uomini cambiano marciapiede è tipo una cazzata separatista di quelle dette proprio senza rendersene conto: piuttosto al contrario sarebbe più rassicurante ed educativo passare davanti alla ragazza senza guardarla, per dimostrarle che la presenza maschile sconosciuta non è sempre un pericolo di notte e che la norma sia ben altro fortunatamente. La soluzione che rassicura di più che consiglio a tutte ( e a tutti) è di comprarsi una pistola al peperoncino (non spray che controvento può causare danni a noi stessi) e tenerla nella borsa: costa solo 100 euro e soprattutto in Italia è LEGALE, cosa che vari teaser e armi di qualsiasi tipo raramente sono. Anche corsi di autodifesa possono servire ma non tutti/e hanno tempo, soldi e attitudine, non impari in 2 secondi e soprattutto ogni aggressione comporta indagini e tribunali ai quali non si scampa pure per dimostrare di essere vittime, per cui meglio stordire e scappare ogni volta che sia possibile... Detto ciò purtroppo ho notato ultimamente sta tendenza di questo argomento che viene più trattato del solito con soluzioni paranoiche e poco sane: tra la citata sopra di pensare che i marciapiedi siano divisi per i sessi (paradossalmente come in certe teocrazie del medio oriente), di comunicare ad amiche e parenti che devono per forza uscire nelle vicinanze quando avete l'appuntamento con tizio perché evidentemente o non siete proprio in grado di capire con chi cazzo avete a che fare nella vita (se manco vi fidate di uno che teoricamente ci piace) o sapete che trai vostri gusti ci sono gli psicopatici, di treni per sessi divisi, app completamente inutili, ecc. Probabilmente il fenomeno di tale paura, che è sacrosanta perché (lo dico in quanto qualcuno ahimè dubitera' io lo sappia) la CULTURA DELLO STUPRO ESISTE, si sta tuttavia caratterizzando sempre più come isteria di massa e lo si invece già leggendo certe testate giornalistiche; probabilmente questo vuol dire che è nato da una minoranza molto paranoica e motivata ad diffondere questa loro paura ripeto, SACROSANTA, che è riuscita a penetrare la mentalità di massa ahimè del sesso interessato ed alimentarla con notifiche ad ogni triste episodio, che invece dobbiamo constatare purtroppo non essere mai diminuiti (e neanche aumentati tuttavia). Dunque ora che abbiamo la coscienza accesa a riguardo inviterei chiunque a usare la ragione e il buonsenso quando si parla di ciò e si pensano a soluzioni e facciamo meno parlare la nostra paura stessa che di per sé è irrazionale e ci fa fare figuracce umanamente parlando. P.S.: abito nella presunta zona più pericolosa della mia città e ogni volta che torno a casa di notte (spesso)sto all' erta perché ho paura di essere aggredito, consapevole che anche se non sarò abusato sessualmente allo scopo di essere derubato probabilmente finirei in ospedale se non peggio...
A me non sembra ci sia una città a misura d'uomo. Io da persona di sesso maschile quando gira di notte da solo , un po di timore ce l ho, non è che se sono un uomo ho una barriera che mi difende dalle persone violente, malsane che posso incontrare. Sicuramente le donne in percentuale hanno un rischio maggiore di essere aggredite ma questo non vuol dire che all' uomo non accada mai niente perchè non è vero. Comunque a parte ciò bisogna inziare a parlare di persone e basta, non di uomo e donna. Il topic è interessante però includere per l' ennesima volta solo una categoria di essere umani e limitante, perchè è così difficile dire di notte una persona sola rischia l' incoluminità come si può migliorare ciò senza includere genere, etnia, caratterstiche fisiche ecc...
In realtà fai bene ad avere timore visto che dati alla mano non è affatto vero che le donne hanno un rischio maggiore di essere aggredite, anzi è proprio il contrario. Come ho risposto sotto un altro commento è la percezione del pericolo ad essere sbagliata e a non corrispondere al pericolo effettivo. Parlandone sempre unilateralmente ormai la credenza comune è questa. Se apri il sito dell'Istat sembra che ci sia un'emergenza femminicidi, poi se vai a guardare le statistiche europee vedi che l'Italia è il paese con la percentuale più bassa di femminicidi insieme a grecia e Irlanda (e nella statistica considerano qualsiasi vittima di sesso femminile come femminicidio). È invece praticamente impossibile trovare report dell'istat sulla violenza sugli uomini perché non vengono proprio fatti, ma basta spostarsi in UK o negli USA, dove perlomeno riportano tutte le vittime (non solo quelle che gli pare) e i dati parlano chiaro. Per farti stare ancora più tranquillo ti ricordo che solo per il fatto di essere uomo hai il doppio delle probabilità di essere vittima di omicidio.
Ma l'amministratrice delegata della Rovagnati non era Myss Keta prima che diventasse Myss Keta?
Bo questo video non ha detto niente. Ultimamente ho l'impressione che per non schierarvi finite per non dire nulla.
Sofia viscardi pensa di essere una giornalista senza avere uno straccio di formazione, ma solo perché il padre lo è. Formati e poi ti starò a sentire, ora sento solo parole di una ragazzina di 23 anni alla fermata dell’autobus, se voglio sentire chicchere chiamo le mie amiche, non una che se la sente peggio di Ronaldo e che è nata con la camicia di Armani
La violenza contro le donne e' una tragica realta', ma io non voglio che mi si dica, solamente per il fatto di essere uomo, "la responsabilita' e' anche tua, dovresti fare la tua parte". E cosa mai potrei fare io da solo? Un anno fa circa, due donne che rappresentavano un centro antiviolenza, mi hanno chiesto se ero disposto a dare un contributo economico, per sostenere questo centro che prendeva in carico e dava aiuto alle donne vittime di violenza, ho dato a queste due donne 30 euro, piu' di questo non so proprio cosa altro potrei fare.
Chiami i boccops
w9w sono il secondo commento
mai sentito tante stronzate tutte insieme
Se volete girare nel mio giardino nude per me non ci sono problemi, nessuno vi farà niente, ovviamente non capisco il motivo di girare nude, però non giudico .
La città femminista è fatta solo di vetrine.
cavolo!!! grazie davvero di averci dato il tuo punto di vista! che poi comunque è evidente che tu non conosca la definizione di femminista, in quanto sostiene la parità e priorità di entrambi i sessi. forse la tua accezione è femminista=per femmine. e se fosse questa, ti inviterei comunque ad aggiornare la pagina di explorer, non c'è solo lo shopping.
@@martacivai4069 Sono un incurabile goliardico.
INVECE DI DEDICARSI A QUESTE CAZZATE PARLIAMO DELLE COSE SERIE E VERAMENTE GRAVI DELLA SOCIETA', TIPO IL FATTO CHE LA MIE BATTONE DI FIDUCIA HANNO AUMENTATO LE TARIFFE BASE DI 10 EURO
Stupidaggini?donna che vuole farsi una passeggiata dopo le 10, una una ragazza che smonta da lavoro dopo le 9, una dottoressa che sta fino a tardi in ambulatorio sono tutte situazioni in cui la persona in questione può trovarsi in pericolo. Se per un uomo queste azioni quotidiane non sono un problema, per una donna non è lo stesso.
Video inutile ok