La nuova Medicina Nucleare all'Ospedale di Circolo. Dott.ssa Silvana Garancini

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  • Опубліковано 8 вер 2024
  • "Sono qui per confermare l'impegno di Regione Lombardia per migliorare e ammodernare le nostre strutture sanitarie. Nel 2013 la mia giunta regionale ha stanziato risorse nel campo dell'edilizia sanitaria per oltre 650 milioni di euro ed abbiamo assegnato definitivamente 340 milioni di euro per 32 interventi, fra i quali anche 16 milioni e mezzo per il completamento della riqualificazione dell'Ospedale di Varese". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni partecipando a Varese all'inaugurazione del reparto di Medicina nucleare all'Ospedale di Circolo Fondazione Macchi. Presenti anche il direttore generale facente funzioni dell'Asl, Piergiorgio Berni, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Varese, Callisto Bravi e il consigliere regionale Luca Marsico.
    "Ci crediamo -- ha proseguito Maroni -- perché è giusto farlo ed utile farlo, perché vogliamo mantenere la Regione Lombardia a livelli di eccellenza non solo in Italia ma in Europa, perché il nostro riferimento sono le Regioni più avanzate d'Europa come Catalogna o Baviera".
    Il 30 giugno scorso, infatti, la Medicina nucleare di Varese è entrata nella nuova sede, al piano meno uno del monoblocco, molto più ampia (con una superficie di 2mila metri quadrati) e tecnologicamente attrezzata.
    Con oltre 300mila prestazioni all'anno, la Medicina Nucleare collabora con tutte le altre strutture aziendali, sia nell'ambito della attività clinica che della ricerca, eseguendo indagini di imaging metabolico-funzionale, terapie radiometaboliche e dosaggi di ormoni e marcatori tumorali. La collaborazione si estende anche a Strutture pubbliche e private extra aziendali.
    La realizzazione della nuova sede è costata 7 milioni e mezzo di euro, finanziati per quasi 4 milioni e mezzo dal lascito della famiglia Macecchini e, per la restante parte, da fondi regionali (1,5 milioni) e da fondi del bilancio aziendale (1,3 milioni). I lavori strutturali hanno inciso sul valore complessivo per circa 4 milioni e mezzo di euro, mentre per la sola dotazione tecnologica sono stati impiegati quasi 2 milioni di euro, comprendendo nella spesa la PET TAC fissa particolarmente avanzata (con 4° anello di cristalli e TC 40 strati), 2 gamma camera a due teste con geometria variabile ed una gamma camera a testa singola e 2 SPECT-CT.

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