Uno spunto di riflessione molto acuto, come sempre nei tuoi video. Sottolineo l'utilità dell'esercizio per allenare in modo efficiente tutte le posizioni necessarie all'esecuzione di accordi complessi o "scomodi", in modo da averle "pronte all'uso" anche nella lettura a prima vista.
Sto seguendo con molto interesse ed applicando gli esercizi cercando di farli ogni giorno. Questo esercizio in particolare potrebbe essere molto utile anche a rendere piu' elastica la mano e conseguentemente a beccare piu' facilmente le giuste note (quindi anche l' intonazione) senza che la mano(senza cambi di posizione) si sposti impercettibilmente tra una nota e l'altra, ho notato che questo accade facilmente quando la mano e' bloccata. In certe situazioni per es. quando faccio una nota e tenendo il dito premuto sulla corda ne faccio un'altra con il secondo dito (o anche una terza o quarta)il primo dito premuto mi si tende a spostare e sono costretto a correggermi
Grazie del commento! Sicuramente questo esercizio contribuisce all'elasticità, più che della mano direi delle dita alla loro base riducendo i cosiddetti movimenti parassiti delle dita e della mano stesse. L'indipendenza delle dita è un tema molto interessante, spesso trascurato. D.C. Dounis ha scritto una quantità enorme di esercizi riguardanti questo aspetto della tecnica. Anche Enzo Porta tratta l'argomento nel suo preziosissimo libro "Movimenti fondamentali della mano sinistra", in particolare nel capitolo riguardante le estensioni.
@@Violinlesson-Venice Sono completamente d'accordo. La mano sinistra e' estremamente importante, forse piu' di quanto dicono. Puoi dare tutta la qualita' del suono che vuoi con l'archetto, ma gia' se si e' stonati e si ha un cattivo vibrato, c'e' un calo drastico nell'esecuzione
Ottimo esercizio. Personali impressioni: sezione sinistra, suono corposo e ricco di armonici; sezione centrale, suono flautato, tendente quasi all'armonico naturale; sezione destra, suono brillante, quasi "metallico". Esercizio molto utile per l'indipendenza delle dita, soprattutto in situazioni di disagio (ad es. in presenza di bicordi di terza minore con secondo e quarto dito, decime e seste minori sulle prime corde). Sarebbe anche interessante capire la posizione delle dita per le quinte, soprattutto nelle posizioni alte, nei bicordi bassi. Alcuni sostengono che bisogna mettere il dito "a paletta", ovvero non rotondo ma teso, per bloccare meglio le corde, altri invece sostengono che comanda sempre la corda più bassa e che quindi una porzione maggiore del dito va su quella. Mi convinco sempre più che non esista una tecnica assoluta in merito. Se vorrà regalarmi dei suggerimenti in merito ne sarò felice! Grazie ancora!
Grazie per gli spunti di riflessione condivisi nel suo commento. Come dice lei, non esiste una regola assoluta per la posizione delle dita nell'esecuzione delle quinte. Il dito in posizione "a paletta" è sicuramente una soluzione tecnica efficace. In generale, per quanto riguarda le quinte, non dobbiamo avere paura di mettere le dita in posizioni che ci sembrano scorrette e dobbiamo essere sempre pronti a correggere l'intonazione non solo spostando il dito in avanti o indietro ma, forse soprattutto, modificandone il bilanciamento sullle corde.
@@Violinlesson-Venice Ciao. Se ti fa piacere passa a visionare due video che ho pubblicato. Se ti piacciono lascia un like. Basta cliccare su domenica bianco. Grazie di cuore e auguri di buon anno! Meriti like 35 per la bravura.
Ciao Giovanni, in queste settimane in cui sono stata chiusa a casa a causa Covid, ho potuto guardare attentamente i tuoi video, didatticamente sono perfetti. Video molto interessanti ma utili, anche se un video online non potrà sostituire una lezione “faccia-faccia “. Spero che tu abbia intenzione di pubblicare costantemente video, in modo che io possa proseguire ad imparare grazie a te. Nel frattempo ho attivato la “campanellina” ansiosa di ricevere una notifica. Ti pongo un punto di riflessione a proposito di lezioni-covid: secondo te una lezione online può sostituire una fisica? Trovo ingiusto che molte scuole non facciano lezioni di strumento in presenza (cosa necessaria per una lezione così pratica), mia figlia è iscritta al liceo musicale di Catania e non può fare lezione, mi sono avvicinata grazie a lei al violino, lei lo studia da circa 9 anni, io solo 5, e vedo che ultimamente seppure il suo docente sia molto bravo (mai quanto lei) non sta andando per nulla avanti e sta solo perdendo tempo. Sto pensando di trasferirmi al nord, ho sentito che li fanno tutti lezione in presenza di strumento, mia figlia vuole suonare alla Scala di Milano, farei di tutto perché il suo sogno si avveri, e queste lezioni fatte a distanza sono la rovina per i futuri musicisti.
Grazie, mi fa piacere leggere commenti come questo. Sebbene non ci sia bisogno di argomentare sul valore delle lezioni di strumento musicale in presenza, non sono del tutto d'accordo sul fatto che le lezioni a distanza siano "la rovina per i futuri musicisti". Indubbiamente il problema più evidente delle lezioni online riguarda la difficoltà a lavorare sulla qualità del suono, solo per citare un aspetto. Le lezioni a distanza, tuttavia, possono diventare assai efficaci se si scelgono i contenuti più idonei a tale modalità: per esempio alcuni aspetti di tecnica possono essere trattati a distanza senza particolari problemi, così come si possono approfondire tematiche inerenti i metodi di studio o approfondire aspetti interpretativi analizzando le partiture.
Secondo me l'esercizio sarà utilissimo, per quanto mi riguarda. Grazie!
Grazie del commento, molto spesso gli effetti positivi si vedono dopo poco tempo se l'esercizio viene eseguito correttamente!
Buona serata vorei dele lezioni come potrei contattarlo.
Grazie
giovannibattiscarpa@yahoo.it
Bravissimo, complimenti per la spiegazione.
a trick: you can watch series at Flixzone. I've been using them for watching lots of of movies these days.
@Nasir Willie yea, been watching on flixzone for months myself =)
Uno spunto di riflessione molto acuto, come sempre nei tuoi video.
Sottolineo l'utilità dell'esercizio per allenare in modo efficiente tutte le posizioni necessarie all'esecuzione di accordi complessi o "scomodi", in modo da averle "pronte all'uso" anche nella lettura a prima vista.
Grazie Michele!
Sto seguendo con molto interesse ed applicando gli esercizi cercando di farli ogni giorno. Questo esercizio in particolare potrebbe essere molto utile anche a rendere piu' elastica la mano e conseguentemente a beccare piu' facilmente le giuste note (quindi anche l' intonazione) senza che la mano(senza cambi di posizione) si sposti impercettibilmente tra una nota e l'altra, ho notato che questo accade facilmente quando la mano e' bloccata. In certe situazioni per es. quando faccio una nota e tenendo il dito premuto sulla corda ne faccio un'altra con il secondo dito (o anche una terza o quarta)il primo dito premuto mi si tende a spostare e sono costretto a correggermi
Grazie del commento!
Sicuramente questo esercizio contribuisce all'elasticità, più che della mano direi delle dita alla loro base riducendo i cosiddetti movimenti parassiti delle dita e della mano stesse.
L'indipendenza delle dita è un tema molto interessante, spesso trascurato. D.C. Dounis ha scritto una quantità enorme di esercizi riguardanti questo aspetto della tecnica. Anche Enzo Porta tratta l'argomento nel suo preziosissimo libro "Movimenti fondamentali della mano sinistra", in particolare nel capitolo riguardante le estensioni.
@@Violinlesson-Venice Sono completamente d'accordo. La mano sinistra e' estremamente importante, forse piu' di quanto dicono. Puoi dare tutta la qualita' del suono che vuoi con l'archetto, ma gia' se si e' stonati e si ha un cattivo vibrato, c'e' un calo drastico nell'esecuzione
Grazie
Ottimo esercizio.
Personali impressioni:
sezione sinistra, suono corposo e ricco di armonici;
sezione centrale, suono flautato, tendente quasi all'armonico naturale; sezione destra, suono brillante, quasi "metallico".
Esercizio molto utile per l'indipendenza delle dita, soprattutto in situazioni di disagio (ad es. in presenza di bicordi di terza minore con secondo e quarto dito, decime e seste minori sulle prime corde).
Sarebbe anche interessante capire la posizione delle dita per le quinte, soprattutto nelle posizioni alte, nei bicordi bassi.
Alcuni sostengono che bisogna mettere il dito "a paletta", ovvero non rotondo ma teso, per bloccare meglio le corde, altri invece sostengono che comanda sempre la corda più bassa e che quindi una porzione maggiore del dito va su quella.
Mi convinco sempre più che non esista una tecnica assoluta in merito.
Se vorrà regalarmi dei suggerimenti in merito ne sarò felice!
Grazie ancora!
Grazie per gli spunti di riflessione condivisi nel suo commento.
Come dice lei, non esiste una regola assoluta per la posizione delle dita nell'esecuzione delle quinte. Il dito in posizione "a paletta" è sicuramente una soluzione tecnica efficace. In generale, per quanto riguarda le quinte, non dobbiamo avere paura di mettere le dita in posizioni che ci sembrano scorrette e dobbiamo essere sempre pronti a correggere l'intonazione non solo spostando il dito in avanti o indietro ma, forse soprattutto, modificandone il bilanciamento sullle corde.
@@Violinlesson-Venice chiarissimo, grazie!
@@Violinlesson-Venice Ciao. Se ti fa piacere passa a visionare due video che ho pubblicato. Se ti piacciono lascia un like. Basta cliccare su domenica bianco. Grazie di cuore e auguri di buon anno! Meriti like 35 per la bravura.
Ciao Giovanni, in queste settimane in cui sono stata chiusa a casa a causa Covid, ho potuto guardare attentamente i tuoi video, didatticamente sono perfetti. Video molto interessanti ma utili, anche se un video online non potrà sostituire una lezione “faccia-faccia “. Spero che tu abbia intenzione di pubblicare costantemente video, in modo che io possa proseguire ad imparare grazie a te. Nel frattempo ho attivato la “campanellina” ansiosa di ricevere una notifica. Ti pongo un punto di riflessione a proposito di lezioni-covid: secondo te una lezione online può sostituire una fisica? Trovo ingiusto che molte scuole non facciano lezioni di strumento in presenza (cosa necessaria per una lezione così pratica), mia figlia è iscritta al liceo musicale di Catania e non può fare lezione, mi sono avvicinata grazie a lei al violino, lei lo studia da circa 9 anni, io solo 5, e vedo che ultimamente seppure il suo docente sia molto bravo (mai quanto lei) non sta andando per nulla avanti e sta solo perdendo tempo. Sto pensando di trasferirmi al nord, ho sentito che li fanno tutti lezione in presenza di strumento, mia figlia vuole suonare alla Scala di Milano, farei di tutto perché il suo sogno si avveri, e queste lezioni fatte a distanza sono la rovina per i futuri musicisti.
Grazie, mi fa piacere leggere commenti come questo.
Sebbene non ci sia bisogno di argomentare sul valore delle lezioni di strumento musicale in presenza, non sono del tutto d'accordo sul fatto che le lezioni a distanza siano "la rovina per i futuri musicisti".
Indubbiamente il problema più evidente delle lezioni online riguarda la difficoltà a lavorare sulla qualità del suono, solo per citare un aspetto.
Le lezioni a distanza, tuttavia, possono diventare assai efficaci se si scelgono i contenuti più idonei a tale modalità: per esempio alcuni aspetti di tecnica possono essere trattati a distanza senza particolari problemi, così come si possono approfondire tematiche inerenti i metodi di studio o approfondire aspetti interpretativi analizzando le partiture.
Metti una camera che faccia vedere le dita