Coltivazione degli avocado con l'agronomo Torre Natale ( Avocado in Sicilia )

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  • Опубліковано 6 вер 2024
  • Avocado siciliano: come è arrivato in Sicilia
    Una delle domande che ci siamo posti nell’arco di questi anni è come sia arrivato l’avocado in Sicilia.
    Facendo una ricerca storica e parlando con diversi contadini e produttori ci siamo resi conto che ci sono esemplari di 50/60 anni nella zona tirrenica siciliana. Questi esemplari di avocado sono stati importati da emigranti che vivevano in Sud America e piantati da seme.
    Uno dei maggiori esperti in materia di frutti tropicali in Sicilia è l’agronomo Felice Genovese di Barcellona Pozzo di Gotto. Sin dagli anni ’70 il nostro agronomo è andato a visionare in Sud America diverse piantagioni di frutti tropicali vedendo con i propri occhi i metodi di coltivazione con il suo mentore dr. Francesco Monastra.
    In Sicilia, precisamente a Milazzo, esiste uno dei vivai più importanti al mondo di frutti tropicali dell’esperto dr. Natale Torre.
    Le maggiori attività si incentrano nel campo della selezione di specie fruttifere esotiche acclimatabili e coltivabili nell’area mediterranea (mango, avocado, annona, litchi ecc.), come anche di piante rare e insolite, ornamentali, officinali e utili da clima tropicale o subtropicale.
    Un grande impegno che viene diretto anche alla salvaguardia della biodiversità e alla conservazione delle specie autoctone e delle varietà locali, con particolare attenzione rivolta alla prevenzione della diffusione di specie invasive.
    Altra cosa da tenere presente: le piante di avocado siciliano nate da seme in casa impiegano anche 10 anni prima di fruttificare, naturalmente solo nelle zone a clima sufficientemente mite. Per abbreviare l’entrata in produzione a 3-4 anni, si può tentare la strada dell’innesto, che però non è un’operazione semplice, anche perché esistono alcune varietà pronte per l’innesto in febbraio, altre in marzo, altre ancora in aprile. Si effettua l’innesto a taglio obliquo, che però difficilmente attecchisce anche se operato da professionisti.
    Gli ecotipi di avocado
    Gli ecotipi dell’avocado originari sono tre: messicano, guatemalteco e antillano, dalle tre terre d’origine.
    La tipologia messicana ha germogli e foglie verdi, frutti quasi neri e profumati di anice; dà frutti più piccoli (170 g) ed è quella che resiste di più al freddo (anche -5 °C per le piante adulte), ma non alla salinità del suolo. Comprende le varietà Bacon (B), Fuerte (B), Shepard (B) e Zutano (B).
    La guatemalteca ha germogli, foglie e frutti violacei, inodori; proviene dagli altipiani del Guatemala e resiste mediamente al freddo (fino a 0 °C); produce frutti di medie dimensioni (250 g). Si coltivano le varietà Gwen (A), Hass (A), Nabal (B) e Reed (A).
    L’antillana ha germogli, foglie e frutti verdi, inodori; non resiste assolutamente a temperature inferiori a 5 °C, ma tollera molto bene aria e suoli salmastri; dà frutti molto grossi (400 g).
    Fra gli ibridi di avocado, non riconducibili a un ecotipo iniziale, ci sono Ettinger (B), ibrido messicano-guatemalteco; Pinkerton (A), Stewart (A), Holiday (A), Opal (A), Joey (B).
    Per l’Italia si consigliano le varietà Hass (A) e Fuerte (B).
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