Bello quello che dici, è un allenamento, il più difficile e’ con il positivo, quando capisci che l’ “innamoramento” per una donna, un maestro, una persona nuova e’ una proiezione e accetti di vederci bene senza la paura di perdere qualcosa, allora uno ha svoltato, ma fino a quando non intercettiamo le proiezioni e le “smontiamo” rimaniamo nella prigione della sofferenza. Questo è il lavoro sulla personalità, poi il lavoro sull’anima e’ ancora più radicale, bellissimo grazie 🙏
Sono d'accordo. Perché fino a quando vediamo proiezioni che "palesemente" ci fanno male, allora per il ricercatore non c'è altro da fare che rimboccarsi le maniche. Quando la proiezione, come dici, è "positiva", beh lì c'è il serio rischio di impantanarsi ed in molti casi si molla anche la presa e ci si adagia. Vedo molti ricercatori e divulgatori cadere proprio in questo trappolone, estremamente subdolo. Grazie per la riflessione 🙏🏻
Bello quello che dici, è un allenamento, il più difficile e’ con il positivo, quando capisci che l’ “innamoramento” per una donna, un maestro, una persona nuova e’ una proiezione e accetti di vederci bene senza la paura di perdere qualcosa, allora uno ha svoltato, ma fino a quando non intercettiamo le proiezioni e le “smontiamo” rimaniamo nella prigione della sofferenza. Questo è il lavoro sulla personalità, poi il lavoro sull’anima e’ ancora più radicale, bellissimo grazie 🙏
Sono d'accordo. Perché fino a quando vediamo proiezioni che "palesemente" ci fanno male, allora per il ricercatore non c'è altro da fare che rimboccarsi le maniche. Quando la proiezione, come dici, è "positiva", beh lì c'è il serio rischio di impantanarsi ed in molti casi si molla anche la presa e ci si adagia. Vedo molti ricercatori e divulgatori cadere proprio in questo trappolone, estremamente subdolo. Grazie per la riflessione 🙏🏻
Le acceto perché non trovo nient'altro che mi interessa 😢