Zuppi Visita la Zona Ozzano-Idice

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  • Опубліковано 9 лют 2025
  • 12PORTE - 12 dicembre 2024: Dal 28 novembre al primo dicembre l’Arcivescovo ha compiuto la visita alla zona pastorale Ozzano e Valle dell’Idice, che raccoglie comunità molto diversificate dalla pianura alle zone calanchive dell’Appennino, per un totale di oltre 17.000 abitanti.
    Un territorio complesso esteso per oltre 30 chilometri che comprende in tutto o in parte i comuni di Monterenzio, Ozzano Emilia e San Lazzaro di Savena.
    Don Fabio Brunello ha la cura pastorale in Comune di Monterenzio del capoluogo, di Bisano e Cassano. Nello stesso comune San Benedetto del Querceto fa capo a don Enrico Petrucci parroco di Loiano.
    Scendendo verso valle, tre comunità in tre comuni diversi sotto la cura pastorale di don Catalin Mihai Oltean: Pizzano di Monterenzio, Mercatale di Ozzano, Castel de Britti di San Lazzaro: con lui collabora il diacono Claudio Miselli. A loro è affidata anche la piccolissima e isolata Sassuno caratteristica per il fenomeno naturale delle salse in cui acque marine fossili vengono spinte dal metano, fluidificando le argille e facendo emergere gli antichissimi fondali marini.
    Più a valle in Comune di Ozzano, affidate a don Severino Stagni, il capoluogo che prima del 2000 si è dotato della capiente chiesa di Sant’Ambrogio, l’antica San Pietro e la parrocchia della Quaderna che sorge nel territorio della misteriosa città sepolta di Claterna, alla confluenza tra la via Emilia e la Flaminia Minor, che fu addirittura sede episcopale e che scomparve tra il V e il VI secolo.
    Territorio affascinante ma anche difficile, che si è dovuto più volte confrontare con le crisi idrogeologiche che hanno causato anche numerosi danni.
    Numerosi i centri di culto, di epoche e dimensioni diverse, testimonianze di una fede radicata e sempre viva. Ma anche le tante espressioni della fede, del lavoro e della vita sociale: il convento delle Francescane adoratrici di Madre Foresti, con il centro di animazione missionaria. Il grande complesso industriale delle macchine automatiche dell’IMA, le tante espressioni di accoglienza e di cooperazione delle comunità Papa Giovanni XXIII, l’oratorio di Mercatale che funge da collettore delle attività giovanili di tutta la valle.
    Nella Valle dell’Idice non si dice Estate Ragazzi, ma “Restate ragazzi” perché l’attenzione ai giovani e ai piccoli e la collaborazione tra le comunità diverse vuole diventare uno stile permanente che convoglia le migliori energie pastorali del territorio. I giovani delle comunità hanno creato un evento “originali e non fotocopie”, dalle parole del beato Carlo Acutis: una intervista doppia, in cui la stessa domanda era rivolta ad un giovane e al vescovo stesso.
    Uno esempio della ricchezza di questi incontri che aprono tante prospettive è stato l’incrociarsi della visita all’ex caserma Gamberini di Ozzano che ospita un centro di accoglienza per richiedenti asilo dal quale veniva alla comunità cristiana una richiesta di aiuto per sostenere la formazione professionale degli ospiti. Provvidenziale la presenza dei salesiani con Il centro di formazione di Castel de Britti che offre percorsi molto concreti di formazione professionale e che l’Arcivescovo aveva visitato nelle settimane precedenti, un mosaico di giovani provenienti da 15 nazioni diverse che qui imparano il gusto del lavoro.

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